Robertino detto Tino

di
genere
gay

Eccolo! impietoso parte dal cellulare il suono della sveglia, Tino si rotola su stesso e finisce dall’altra parte del letto a due piazze, si stennecchia fa 10 minuti di yoga, lo fa solo per guadagnare minuti prima di alzarsi.
Per Tino la giornata è cominciata come quella di ieri ma spera che quella di domani che sia migliore di questa, scende dal letto, lo sistema: non lo lascia mai sfatto, va in bagno.
Finite abluzioni si siede sul water, prende il libro poggiato sul vicino termosifone e legge qualche pagina poi passa al bidè continuando a leggere qualche pagina, con la mano libera si carezza il pene e si palleggia i testicoli produttori di abbondante latte, il suo pendente accessori compresi lo soddisfa è abbastanza lungo e largo, forse l’unica cosa che lo soddisfa meno è la cappella un po’ troppo rosa rispetto al pallore dell’asta.
La giornata di lavoro comincia con la solita routine, incontra la collega Marianna si scambiano un sorriso lui fa l’occhiolino se lei risponde è atteso la sera per una scopata anche quella di routine.
Tino va dalla collega solo per scopare o volgarmente detto per scaricare i coglioni, entrambi si ritengono soddisfatti di questo tipo di legame, veramente Tino non avrebbe bisogno di Marianna perché vicino al suo appartamento c’è una persona sempre pronta a pronto a prosciugargli i coglioni.
La vita di single non dispiace a Tino anche se a volte sente la mancanza di un essere umano con il quale relazionarsi ma per ora non ci pensa, è memore del passato vissuto in una famiglia dove il matrimonio se non era un inferno sicuramente un purgatorio.
Il ritorno a casa segna che la giornata è passata senza guizzi di novità, l’ascensore lo porta al quinto piano di un palazzone anni sessanta, prima di entrare in casa bussa al vicino Ciro un cinquantino prepensionato ben messo nonostante la vita di merda che ha fatto.
Ciro apre
-Tino lapidario: vengo da te stasera? Ci facciano una partita di scopone?
-Ciro: allora preparo il mazzo, non venire a mezzanotte perché a quell’ora mi sono già ammosciato,
-Tino: va bene.
La madre di Tino abita nello stesso palazzone provvede lei a preparare pranzo e cena, per questa sera c’è maccheroni al ragù e parmigiana di melenzane abbastanza per due giorni, Tino è circa un metro e ottanta e più con un fisico asciutto ma non scheletrico anzi in costume da bagno fa la sua porca figura nonostante sia una buona forchetta.
Ha spazzolato la pasta e metà parmigiana è soddisfatto e sente che i testicoli sono gonfi, non ha voglia di andare a svuotarsi da Marianna va a bussare da Ciro.
-Ciro: entra Tino, entra che mi dici?
-Tino: niente di nuovo Ciro, mi girano i coglioni
-Ciro: e che ti pare! Tu li tieni sempre gonfi,
-Tino: uehhuehh!! Con te si parla sempre di sesso potremmo parlare anche di lavoro
-Ciro: Beato che lo tieni! Andiamo va!
Si avviano in camera da letto non accendano la luce perché Ciro non vuole farsi vedere nudo, lasciano accesa la luce del bagno che crea la penombra.
Tino si butta sul letto dopo essersi tolto la tuta, comincia a toccarsi il pene per facilitare l’erezione mentre con più calma si sveste Ciro che dopo si inginocchia alla sponda del letto si appropria del cazzo e se lo infila in bocca e succhia: Ciro se tiri così io vengo in due succhiate voglio fare uno scopone.
Ciro è uno specialista del pompino: succhia,lecca la cappella, filetto,coglioni e deepthroat con cazzi medi piccoli.
Ciro per Tino si sacrifica usando un lubrificante specifico avendo il pene grosso e duro, cominciano a scopare con accortezza e delicatezza uno spinge in gola l’altro si offre reclinando il capo, Ciro deve avere il tempo di rifiatare pere inghiottirsi l’asta. Loro due hanno raggiunto il giusto affiatamento uno comando l’altro mette il materiale ma entrambi godono.
Ciro stava affogando per l’abbondanza di sperma.

-Ciro: ma da quanto tempo non ti scaricavi?
-Tino: tre giorni, Marianna mi ha fatto un trattamento completo,
-Ciro: e già stai così pieno e arrapato? Minchia curati!!
Tino: trattamento completo anche con te ma dammi tempo mezz’ora e poi.
Restano stesi sul letto fianco a fianco, parlano si confidano perché si rispettano, in fondo Tino trova simpatico Ciro perché è il gay della vecchia generazione.
Tino ha il cazzo in tiro.
Ciro ha bisogno di una buona dose di lubrificante sia sullo sfintere che all’interno si mette in posizione, Tino allupato come è sbatte la cappella sullo sfintere per sollecitare Ciro poi con un bel colpo di reni scivola fino in fondo al quale risponde Ciro un lamento e una imprecazione:
”Tino! Che cazzo un poco di delicatezza!!! Non ti ho mai visto così animalesco”.
Tino è partito per la tangente e incula il povero Ciro alla maniera brutale tante che l’altro si contorce e si lamenta “”piano Tino piano per favore mi stai squartando..Tino mi capisci?..Basta..basta.. uhh..maronna..”.
È brutale si inarca tirandogli fuori il membro poi ricade pesante infilando il bastone oltre lo sfintere, continua a ripetersi con piacere mentre il povero Ciro è sfinito ma sta per sfinirsi anche Tino che prima di mollare la vittima gli sborra dentro.
-Ciro: tu non verrai più a giocare lo scopone con me. Mi dispiace….
-Tino: lo sai che ti rispetto ma non sono riuscito a trattenermi mi dispiace.
Ciro ha mantenuto la promessa non gli ha aperto la porta per la partita di scopone per quattro mesi, ieri appena tornato a casa Ciro bussa alla porta di Tino,
-Ciro: fammi entrare, ti devo parlare
-Tino: ci hai ripensato? Non ce la faccio più, vado avanti a seghe e qualche volta da Marianna facciamo pace dai!!
-Ciro: NO! come prima SI! a condizioni. È arrivato il figlio di un lontano parente vorresti conoscerlo? perché lui da solo non scopa con me vuole fare un trio.
-Tino: che cazzo vieni a propormi? ti si è fusa la mente? Perché devo incontrare uno che non conosco sei diventato un prosseneta
-Ciro: che vuol dire quella parola?
-Tino: un mezzano, un ruffiano sporcaccione
-Ciro: Tino mi hai rotto il cazzo va bene!, noi ci conosciamo o no? tu!! mi hai cercato dall’inizio adesso vengo di nuovo da te per riprendere la partita di scopone ma invece di farla a due la facciamo a tre e mi offendi ma vaffanculo fatti le seghe
-Tino:lui è gay? io non lo sono?
- Ciro: Séh! gira e vota, séh...Séh! vota e gira, séh...
-Tino: cosa vuoi dire?
-Ciro: a me piace il cazzo a te piace il culo ma io sono ricchione tu no!! allora scopati Marianna non scoparti a me!. Incontratevi se va bene si fa lo scopone a tre altrimenti CiaoCiao!! Io questo lo faccio per noi tre. tu non ti farai le seghe, lui non si farà le seghe ed io prenderò due cazzi nel culo da due maschi - Séh! vota e gira, séh-
-Tino: quando ci incontreremo?
-Ciro: torna la settimana prossima
-Tino: hai fatto lo scopone anche con lui
-Ciro: ma che dici quella partita la faccio solo con te
-Tino: mi stai prendendo per il culo vero? e fisicamente come è come cazzo?
-Ciro: Minchia! perché non volevi sapere niente, più o meno la tua altezza un po’ più
In carne di te, come cazzo siete uguali forse lui qualche centimetro in più ha due cnque anni meno di te, tu ne hai 31 fatti il conto.
-Tino incazzato: e tu saresti quello che non lo conosci e non c’hai scopato? Figlio di madre ignota e bastardo ma questo me lo paghi ora.
Tino afferra per un braccio Ciro e lo porta nella camera da letto quasi gli strappa i vestiti il povero Ciro è nudo e impaurito viene sbattuto sul letto, gli slarga le gambe e mette a nudo lo sfintere contratto dalla paura, una sputacchiata ed una inculata secca.
Uhhhhh maronna! Ahi…ahi…maronna mia…cerca di svincolarsi ma non ci riesce mentre Tino con voce alterata chiede
-perché ti sei fatto fottere dal quello stronzo..ti ha chiavato meglio di me?
-Ciro io non sono tua moglie che cazzo vuoi da me si è fatto fare solo una sega, Tino basta non ce la faccio mi sta facendo troppo male se mi mandi all’ospedale ti denuncio. Che cazzo hai da ridere stronzo.
Si alzano dal letto uno con il cazzo ancora eretto l’altro con una striscia di sperma che gli colava
dalla coscia.
L’incontro viene fatto a casa di Ciro, il nuovo si chiama Pippo ventiseienne l’altro vecchia conoscenza è Tino al quale Pippo non dispiace unica condizione niente sesso diretto solo scopare Ciro.
La storia dura da tre mesi.
Tino ha ridotto al minimo indispensabile gli incontri con Marianna ai quali partecipa anche Pippo, Ciro è stanco di avere due tipi che gli hanno devastato lo sfintere pur sostenendo di essere solo etero però godono solo tra uomini, scopano le donne si fa per dire l’unica per tutte e due è Marianna la quale ha deciso di sposarsi e tra tre mesi si chiude .
L’occasione non fu imprevista.
Ciro si prese una vacanza, meglio dire una trasferta, presso la sorella lasciando solo Pippo nella sua casa.
Pippo e Tino vivevano da separati ma si frequentavano, incontrandosi come gli adolescenti si raccontavano quante seghe si era fatto l’uno quante l’altro, decisero poi di farsele insieme ed in competizioni per meglio eccitarsi e per chi riusciva a farsene in continuo.
Naturalmente l’antagonismo era sul chi lo aveva meglio dell’altro, se lo misuravano moscio e in erezione contestandosi poi il sistema di misurazione.
Tutto cominciò appunto dal metodo di misurazione.
L’uno prese in mano il membro dell’altro e se lo menarono in modo virile a membri eretti venne fuori il metro flessibile anche le contestazioni
-Filippo: vedi 22 tu venti
- Tino: tu lo spingi nel pube per guadagnare i centimetri devo mettere io il metro dammelo.
-Tino prese il cazzo di Filippo lo strinse e lo sentì pulsare poggiò il metro sull’asta turgida e la conferma fu Filippo22 il quale a conclusione della questione eiaculò con un respiro di sollievo.
-Tino protestava NO…NO.. non è giusto su sei venuto perché io te lo tenevo in mano adesso devi ricambiare, Filippo accetta però a condizione:
-Filippo io te lo tengo nel pugno senza fare la sega ma faccio apri/stringi finchè tu sborri, Tino: OK!
-Filippo: io mi faccio la sega e tu mi baci
Tino: ma si se ci slinguiamo alternativamente
Filippo: ce li siamo tenuti in mano, ci siamo baciati, slinguati alternativamente prendiamoli in bocca
Tino: sono d’accordo con te a questo punto non ci resta che mettercelo in culo alternativamente
Filippo: Si!! sborrando dentro mi sembra accettabile che dici?
Tino: pensandoci bene possiamo farlo, ci liberiamo di Ciro che ormai si è fatto vecchio.
A questo punto essendo d’accordo entrambi decidono di sposarsi così non ci saranno più problemi.
L’accordo resiste ogni tanto c’è qualche discussione su chi è la moglie chi il marito, sono solo discussioni pleonastiche tanto si scopano come mandrilli maschi ruspanti. HA!HA!!HA!!!HA!!!!HA!!!!!!HA!!!!!!!!


scritto il
2025-05-18
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