L’uomo delle pulizie
di
Bastino9
genere
gay
Mi sono impigrito ho perso la brillantezza e la spavalderia della gioventù, l’età della maturità la vivo in una flemma micidiale, del mio vissuto nei tempi dei favolosi anni 80/90 mi rimangono fortunatamente solo ricordi sfumati.
Come gay passivo ho vissuto vivacemente quegli anni malgrado le difficoltà e l’ostracismo di allora.
Ciononostante realisticamente sto vivendo oggi come un sessantenne gagliardo.
Questo è il piacevole racconto di un accidente che mi capitato.
Il nostro ragazzo addetto alle pulizie condominiali lasciò il lavoro.
Ero particolarmente curioso di conoscere il nuovo dipendente, senza recondite intenzioni; non mi sono mai permesso di fare delle avances sia sul mio posto di lavoro sia verso i dipendenti del condominio, la mia condotta era ed è basata sul detto popolare di fare legna lontano dal proprio bosco.
Il dimissionario fece il saluto a tutti condomini i quali gli diedero un adeguato regalo, subito dopo il saluto partii per un viaggio e quindi non fui presente all’ingresso di Ahmed il nuovo lavoratore.
Rientrato finalmente conobbi il tipo: un quarantenne ben piazzato fisicamente, molti condomini si sperticavano in apprezzamenti positivi, quando io lo incontrai rimasi stecchito ed altrettanto rimase Ahmed però entrambi nascondemmo rapidamente lo stupore.
Per me incontrare Ahmed fu un salto indietro di più di venti anni.
Era l’epoca in cui andavano di moda gli affollati cinema a luci rosse, molti giovani ne sentivano parlare come luoghi di prostituzione ambivalente di tipo volante, in quei locali di basso rango ma proprio basso erano frequentati a seconda dei propri gusti da etero e non etero.
Mi era capitato di ascoltare un gruppo di persone che facevano gossip su un tizio molto giovane il quale oltre ad essere ben piazzato pare che avesse una cosa mirabolante nei pantaloni.
Questo gossip si diffuse rapidamente in tutti cinema a luci rossi della nostra zona –come tutti i pettegolezzi la cosa divenne addirittura megalattica, il tipo da questa pubblicità raccoglieva
molto a livello economico.
Rimasi incuriosito e organizzai con lui un incontro non in quello squallido cinema ma in un altro luogo, purtroppo l’incontro non avvenne mai perchè su suggerimenti di conoscenti di quel locale venni a sapere che il tipo oltre a spennare i suoi clienti faceva da suggeritore ad alcuni suo compaesani per fare dei furti nelle case.
Fu una fake news o addirittura fake truth?; certamente il tipo sparì.
Quando nel cortile del condominio incontrai Ahmed a non trovai quell’armadio quattro stagioni come era prima, ora qualche capello in meno qualche ruga sulla fronte ma sempre quel sorriso accattivante.
Né io né lui iniziammo un discorso solo un saluto come due sconosciuti
Era mezzogiorno passato quando squillò il campanello della porta d’ingresso del mio appartamento aprendola me lo trovai dinanzi.
Senza preamboli diretto e chiaro cominciò
-Ahmed: ti ricordi me? frequentavo spesso quel cinema noi due avevamo fissato un incontro che non avvenne mai,
-Marcus: Si è vero! ma tu sparisti, seppi da tuoi amici che eri ritornato a casa e poi non ti ho più incontrato,
-Ahmed: Non scappai ma dovetti rientrare perché avevo avuto un lutto in famiglia, mi sono sposato ho messo su casa poi ho fatto ritorno per il futuro per i miei due figli. Da quando sono tornato non ho ripreso a frequentare quei locali ne a cercare te ,
-Marcus: Adesso sei dispiaciuto di incontrarmi? di quel passato non ricordi niente, ricordi qualche persona eccetto me?
- Ahmed: NO! forse se ci mettessimo insieme e faticassimo a spremere la memoria qualche cosa potrebbe ritornare.
-Marcus:Ti sei fatto filosofo?
-Ahmed: NO! ho saputo da quei paesani quello che dicevate di me: ladro, violento insomma era una persona cattiva. Ma non voglio parlare di allora, tu non ricordi io non ricordo siamo pari però io e te abbiamo un sospeso da chiudere non ti pare?
-Marcus:un sospeso? li ho chiusi tutti
-Ahmed: adesso che ti ho trovato vorrei chiuderlo se vuoi
-Marcus:Io sono vecchio e tu non sei più un ventenne,
- Ahmed:ti sbagli!.Tu non sei vecchio ma maturo, tu pensi che io non essendo più un ventenne abbia solo un colpo in canna?
- Marcus: Ahmed finiamole con le chiacchiere. OK! tu hai una moglie due figli devi proteggerli dai possibili pettegolezzi del condominio
-Ahmed: Marcus basta con le chiacchiere come dici tu, non possiamo frequentarci? Però possiamo dire che lavoro saltuariamente per te facendo i lavori pesanti che la tua Colf non può fare, mia moglie ha già quello che le basta e avanza e lei non saprà che lavoro farò io dai te.
Si alzò presi la mano che mi tese attirandomi a se con forza facendomi fece volare tra le sue braccia
-Marcus io non bacio e faccio il passivo
-Ahmed io non bacio e faccio l’attivo.
Era di fronte a me in tuta l’aprì rimase nudo mostrando la pelle ambrata non un filo di grasso, due chiappe sode che avrebbero fatto la delizia di un gay attivo; finalmente ammiravo l’attrezzo: uno spettacolo.
-Ahmed: Marcus Giovedì pomeriggio dalle 16 fatti trovare pronto perché cominciano le pulizie pesanti in casa.
Ti voglio senza peli sulle gambe sul petto sul pube e le natiche super lisce, te lo succhio perché ce l’hai così piccolo che sembra un clitoride
-Marcus:Ahmed ascoltami io in casa mia comando io e tu non mi devi dare ordini chiaro? io non sono il tuo eunuco che tieni per divertiti. VA BENE!?
-Ahmed:Marcus va bene hai ragione ho sbagliato, non sei mia moglie e non sei l’eunuco per divertimento. Sto facendo tardi vado a casa.
Non sembrava vero quello che mi era capitato cominciavo a sentirmi prigioniero, volevo soddisfare le mie pulsioni sessuali ma non in questo modo.
Alla fine il giovedì era arrivato, Ahmed era nel cortile parlava con altri condomini mi vide a voce alta disse furbescamente
-Ahmed: nel pomeriggio verso le 15 passo da lei per quel lavoro
-Marcus: Va bene l’aspetto pensa di fare presto?
-Ahmed: non si preoccupi devo fare il sopralluogo ci vorrà il tempo che ci vuole.
Quel giovedì l’avevo trascorso con un notevole nervosismo che andava crescendo ma quando lo vidi e parlammo nel cortile ebbi un notevole rilassamento.
All’ora prevista arrivò così finalmente una volta entrato in casa mi sentii a mio agio
-Ahmed: ma sei ancora vestito?
--Marcus: Ahmed secondo te ti aspettavo nudo sul pianerottolo? Ahmed facciamo una cosa rapida e senza violenza.
-Ahmed: ti tratterò come un fiore che quando ha finito il suo scopo lo si butta via sfatto
Lo guardai atterrito poi quando lo vidi sorridere lo assalii sussurrandogli: non farmi rimpiangere di averti dato il mio fiorellino.
Scappai da lui gettandomi sul tappeto nudo con a me vicino tutto il materiale per subire uno stupro mi unsi come un pollo per l’arrosto; eravamo già l’uno sull’altro
- Ahmed: Marcus non sarà cosa breve e fatta di corsa, sei sta bravo a raderti tutti i peli ora con una slinguatina vedrai come verrà duro subito: te ne innamorerai, ti sei anche profumata come una geisha non te lo avevo chiesto ma mi piace.
Bello era bello Ahmed invidiavo la moglie che si prendeva quella mazza, mi slargò ancora le mie gambe già aperte cominciando strofinare il glande sull’ano con accennate spinte leggere, adesso ero eccitato lo volevo; cominciavo a sbavare ma lui continuava con il su e giù.
Per rendere la cosa migliore continuavo a lubrificarmi intorno allo sfintere e anche dentro.
Sentii la cappella fermarsi e puntare l’ano ma solo un accenno di spinta, una spinta poi un altra e poi un'altra ancora arrapato partì dalla mia gola un mugolio ma lui continuò a strofinarsi il glande sull’ano, rimasi deluso ero pronto ero infoiato un sussurro: Ahmed.
Fu allora che sentii scivolare un pezzo di carne dura oltre l’orifizio anale e penetrare in modo lento e continuo, una pausa e poi la spinta si fece più rapida e dura: cominciò a chiavarmi.
La sensazione era stupenda mi sentivo come se mi avesse sventrata, rimase dentro fermo per il tempo che il mio culo si abituasse al suo calibro poi cominciò prima gradatamente a pistonare con il classico dentro fuori dentro.
Il piacere montava facendomi sentire donna, Il fatto che mi muovessi freneticamente non gli interessava, non era stato violento ma adesso mi chiavava deciso con gusto ma forte, mi piaceva passare dal dolore al piacere montante, ero completamente rilassato lui si godeva il mio culo aperto muovendo con un crescendo di eccitazione il cazzo ben alloggiato, i miei lagni erano una sollecitazione per lui i suoi invece esprimevano un lamento di godimento.
Dalla mia posizione prona sentii passare le sue braccia sotto il mio petto, con una rotazione mi trovai sul suo corpo supino ero appena sollevato cosi poteva dare ripetuti e decisi colpi di reni che lo appagavano.
Come mi dilettava quel suo cazzo non stratosferico ma un vero gran signor cazzo lungo e davvero largo, nelle suo mano ero diventato un fuscello, ancora svoltata mi posizionò alla pecorina e ormai senza alcuna delicatezza entrava ed usciva con colpi secchi
_Marcus: non così Ahmed, non così brutale, non con tanta velocità, più dolcemente non posso sopportarti più a lungo, aiutami ti prego.
-Ahmed: sta zitto che ti stai eccitando come una porca, adesso ti prendo in mano il tuo cazzo perché è come se toccassi il clitoride di una figa così ti arrapi e non pensi a me che ti fotto.
Adesso mi menava il cazzetto facendomi eiaculare in quell’attimo sentii tutta la potenza del suo cazzo
- Ahmed: tu mi hai fatto arrapare quando hai avuto l’orgasmo sentivo il tuo culo vibrare.
-Marcus:L’orgasmo?! Sono mica una donna
-Ahmed:tu godi con il culo e non con il cazzo.
Così dicendo mi venne dentro con abbondanza si abbandonò su di me ansimando ma mantenendo ancora l’erezione
-Marcus:lasciami godere sentire il pene ti si affloscia dentro poi esce
-Ahmed: tutto quello che ti fa piacere chiedilo e te lo darò.
Lo sentii scivolare fuori con una delicatezza eccitante.
La storiella fuori di ogni credibilità dura ancora con il paravento delle pulizie facciamo un sesso per ora sempre appagante diventato anche divertente.
Scopiamo, parliamo, poi tre slinguate riprendiamo a scopare, una pausa e proviamo a scopare nelle posizioni più strane che gli propongo e lui esegue, la bocca non gli piaceva adesso va pazzo per quelli con l’ingoio
-Ahmed: mio figlio ormai ha 18 anni non ha bisogno di avere un tutor ma deve affinare la conoscenza di come gestire il suo sesso, tu mi hai detto la settimana scorsa di aprire un dialogo con lui ci sto provando ma non ci riesco
-Marcus: tu devi finirla di parlarmi di tuo figlio mentre ho il tuo cazzo nel mio culo, non voglio essere coinvolto sei tu il padre. La sua ragazza ha un buco più del mio e lui può usarli tutti e farlo godere come un mandrillo.
-Ahmed: Usarli li usa ma non ha la finezza di farla godere ha bisogno di una persona che lo svezzi. Vedi noi abbiamo trovato un intesa ed anche mia moglie è contenta, ti ricordi che non mi piacevano i pompini anzi adesso se non comincio con uno di quelli poi non mi diverto. Ti ricordi quella volta volta che ti stavo affogando ma non ti facevo mollare il cazzo.
-Marcus. STUPENDO! Chissà mi daranno il premio Nobel per la pace nelle famiglie mussulmane: basta avere un gay disponibile non musulmano
-Ahmed: allora fai tu la bambola. Il culo tipo figa adesso ce l’hai i pompini a gola li sai fare Il ragazzo ha quasi 20 anni ha un cazzo che promette molto bene, non perché sono suo padre ma stavamo in un orinatoio di un cinema ce li siamo tirati fuori e lui ha l mia stessa misura.
-Marcus: Ahmed a 20 non promette niente più o ce l’ha o non ce l’ha la mazza XXXLL.
-Ahmed: te l’ho detto ce l’ha, ce l’ha
-Marcus: Non buttarmi più tra i piedi tuo figlio, non posso farmi scopare dal padre dal figlio e anche dal prossimo nipote? che dici quest’ultimo al composanto?.
Cazzone mio non ti è venuto in testa che se lui ci scopre ci schifa tutti e due?
-Ahmed: è un ragazzo sveglio, un bravo mussulmano si scopa la ragazza nel culo e non tocca - almeno spero - la figa, gli ho parlato di te..
-Marcus: lo sapevo che glielo ha fatto intuire, non ha la certezza ma poco ci manca, la prossima volta che vieni, mio amato coglione, portalo con te così si rende conto a che gioco giochiamo
-Ahmed: fammi finire cazzo!!!!! …….dai non fare il permaloso ti sto solo provocando per gioco, lo vedi te lo presento lo conosci gli parli per trovargli un lavoro così si sistema.
Questo è il cazzeggio mentre scopiamo fin che dura.
P.S. il lavoro al ragazzo glielo trovato ed è anche apprezzato nell’azienda.
P.S. Ahmed non parla più del figlio dal momento che ho minacciato di prendermi il figlio carne fresca e mollo lui.
Come gay passivo ho vissuto vivacemente quegli anni malgrado le difficoltà e l’ostracismo di allora.
Ciononostante realisticamente sto vivendo oggi come un sessantenne gagliardo.
Questo è il piacevole racconto di un accidente che mi capitato.
Il nostro ragazzo addetto alle pulizie condominiali lasciò il lavoro.
Ero particolarmente curioso di conoscere il nuovo dipendente, senza recondite intenzioni; non mi sono mai permesso di fare delle avances sia sul mio posto di lavoro sia verso i dipendenti del condominio, la mia condotta era ed è basata sul detto popolare di fare legna lontano dal proprio bosco.
Il dimissionario fece il saluto a tutti condomini i quali gli diedero un adeguato regalo, subito dopo il saluto partii per un viaggio e quindi non fui presente all’ingresso di Ahmed il nuovo lavoratore.
Rientrato finalmente conobbi il tipo: un quarantenne ben piazzato fisicamente, molti condomini si sperticavano in apprezzamenti positivi, quando io lo incontrai rimasi stecchito ed altrettanto rimase Ahmed però entrambi nascondemmo rapidamente lo stupore.
Per me incontrare Ahmed fu un salto indietro di più di venti anni.
Era l’epoca in cui andavano di moda gli affollati cinema a luci rosse, molti giovani ne sentivano parlare come luoghi di prostituzione ambivalente di tipo volante, in quei locali di basso rango ma proprio basso erano frequentati a seconda dei propri gusti da etero e non etero.
Mi era capitato di ascoltare un gruppo di persone che facevano gossip su un tizio molto giovane il quale oltre ad essere ben piazzato pare che avesse una cosa mirabolante nei pantaloni.
Questo gossip si diffuse rapidamente in tutti cinema a luci rossi della nostra zona –come tutti i pettegolezzi la cosa divenne addirittura megalattica, il tipo da questa pubblicità raccoglieva
molto a livello economico.
Rimasi incuriosito e organizzai con lui un incontro non in quello squallido cinema ma in un altro luogo, purtroppo l’incontro non avvenne mai perchè su suggerimenti di conoscenti di quel locale venni a sapere che il tipo oltre a spennare i suoi clienti faceva da suggeritore ad alcuni suo compaesani per fare dei furti nelle case.
Fu una fake news o addirittura fake truth?; certamente il tipo sparì.
Quando nel cortile del condominio incontrai Ahmed a non trovai quell’armadio quattro stagioni come era prima, ora qualche capello in meno qualche ruga sulla fronte ma sempre quel sorriso accattivante.
Né io né lui iniziammo un discorso solo un saluto come due sconosciuti
Era mezzogiorno passato quando squillò il campanello della porta d’ingresso del mio appartamento aprendola me lo trovai dinanzi.
Senza preamboli diretto e chiaro cominciò
-Ahmed: ti ricordi me? frequentavo spesso quel cinema noi due avevamo fissato un incontro che non avvenne mai,
-Marcus: Si è vero! ma tu sparisti, seppi da tuoi amici che eri ritornato a casa e poi non ti ho più incontrato,
-Ahmed: Non scappai ma dovetti rientrare perché avevo avuto un lutto in famiglia, mi sono sposato ho messo su casa poi ho fatto ritorno per il futuro per i miei due figli. Da quando sono tornato non ho ripreso a frequentare quei locali ne a cercare te ,
-Marcus: Adesso sei dispiaciuto di incontrarmi? di quel passato non ricordi niente, ricordi qualche persona eccetto me?
- Ahmed: NO! forse se ci mettessimo insieme e faticassimo a spremere la memoria qualche cosa potrebbe ritornare.
-Marcus:Ti sei fatto filosofo?
-Ahmed: NO! ho saputo da quei paesani quello che dicevate di me: ladro, violento insomma era una persona cattiva. Ma non voglio parlare di allora, tu non ricordi io non ricordo siamo pari però io e te abbiamo un sospeso da chiudere non ti pare?
-Marcus:un sospeso? li ho chiusi tutti
-Ahmed: adesso che ti ho trovato vorrei chiuderlo se vuoi
-Marcus:Io sono vecchio e tu non sei più un ventenne,
- Ahmed:ti sbagli!.Tu non sei vecchio ma maturo, tu pensi che io non essendo più un ventenne abbia solo un colpo in canna?
- Marcus: Ahmed finiamole con le chiacchiere. OK! tu hai una moglie due figli devi proteggerli dai possibili pettegolezzi del condominio
-Ahmed: Marcus basta con le chiacchiere come dici tu, non possiamo frequentarci? Però possiamo dire che lavoro saltuariamente per te facendo i lavori pesanti che la tua Colf non può fare, mia moglie ha già quello che le basta e avanza e lei non saprà che lavoro farò io dai te.
Si alzò presi la mano che mi tese attirandomi a se con forza facendomi fece volare tra le sue braccia
-Marcus io non bacio e faccio il passivo
-Ahmed io non bacio e faccio l’attivo.
Era di fronte a me in tuta l’aprì rimase nudo mostrando la pelle ambrata non un filo di grasso, due chiappe sode che avrebbero fatto la delizia di un gay attivo; finalmente ammiravo l’attrezzo: uno spettacolo.
-Ahmed: Marcus Giovedì pomeriggio dalle 16 fatti trovare pronto perché cominciano le pulizie pesanti in casa.
Ti voglio senza peli sulle gambe sul petto sul pube e le natiche super lisce, te lo succhio perché ce l’hai così piccolo che sembra un clitoride
-Marcus:Ahmed ascoltami io in casa mia comando io e tu non mi devi dare ordini chiaro? io non sono il tuo eunuco che tieni per divertiti. VA BENE!?
-Ahmed:Marcus va bene hai ragione ho sbagliato, non sei mia moglie e non sei l’eunuco per divertimento. Sto facendo tardi vado a casa.
Non sembrava vero quello che mi era capitato cominciavo a sentirmi prigioniero, volevo soddisfare le mie pulsioni sessuali ma non in questo modo.
Alla fine il giovedì era arrivato, Ahmed era nel cortile parlava con altri condomini mi vide a voce alta disse furbescamente
-Ahmed: nel pomeriggio verso le 15 passo da lei per quel lavoro
-Marcus: Va bene l’aspetto pensa di fare presto?
-Ahmed: non si preoccupi devo fare il sopralluogo ci vorrà il tempo che ci vuole.
Quel giovedì l’avevo trascorso con un notevole nervosismo che andava crescendo ma quando lo vidi e parlammo nel cortile ebbi un notevole rilassamento.
All’ora prevista arrivò così finalmente una volta entrato in casa mi sentii a mio agio
-Ahmed: ma sei ancora vestito?
--Marcus: Ahmed secondo te ti aspettavo nudo sul pianerottolo? Ahmed facciamo una cosa rapida e senza violenza.
-Ahmed: ti tratterò come un fiore che quando ha finito il suo scopo lo si butta via sfatto
Lo guardai atterrito poi quando lo vidi sorridere lo assalii sussurrandogli: non farmi rimpiangere di averti dato il mio fiorellino.
Scappai da lui gettandomi sul tappeto nudo con a me vicino tutto il materiale per subire uno stupro mi unsi come un pollo per l’arrosto; eravamo già l’uno sull’altro
- Ahmed: Marcus non sarà cosa breve e fatta di corsa, sei sta bravo a raderti tutti i peli ora con una slinguatina vedrai come verrà duro subito: te ne innamorerai, ti sei anche profumata come una geisha non te lo avevo chiesto ma mi piace.
Bello era bello Ahmed invidiavo la moglie che si prendeva quella mazza, mi slargò ancora le mie gambe già aperte cominciando strofinare il glande sull’ano con accennate spinte leggere, adesso ero eccitato lo volevo; cominciavo a sbavare ma lui continuava con il su e giù.
Per rendere la cosa migliore continuavo a lubrificarmi intorno allo sfintere e anche dentro.
Sentii la cappella fermarsi e puntare l’ano ma solo un accenno di spinta, una spinta poi un altra e poi un'altra ancora arrapato partì dalla mia gola un mugolio ma lui continuò a strofinarsi il glande sull’ano, rimasi deluso ero pronto ero infoiato un sussurro: Ahmed.
Fu allora che sentii scivolare un pezzo di carne dura oltre l’orifizio anale e penetrare in modo lento e continuo, una pausa e poi la spinta si fece più rapida e dura: cominciò a chiavarmi.
La sensazione era stupenda mi sentivo come se mi avesse sventrata, rimase dentro fermo per il tempo che il mio culo si abituasse al suo calibro poi cominciò prima gradatamente a pistonare con il classico dentro fuori dentro.
Il piacere montava facendomi sentire donna, Il fatto che mi muovessi freneticamente non gli interessava, non era stato violento ma adesso mi chiavava deciso con gusto ma forte, mi piaceva passare dal dolore al piacere montante, ero completamente rilassato lui si godeva il mio culo aperto muovendo con un crescendo di eccitazione il cazzo ben alloggiato, i miei lagni erano una sollecitazione per lui i suoi invece esprimevano un lamento di godimento.
Dalla mia posizione prona sentii passare le sue braccia sotto il mio petto, con una rotazione mi trovai sul suo corpo supino ero appena sollevato cosi poteva dare ripetuti e decisi colpi di reni che lo appagavano.
Come mi dilettava quel suo cazzo non stratosferico ma un vero gran signor cazzo lungo e davvero largo, nelle suo mano ero diventato un fuscello, ancora svoltata mi posizionò alla pecorina e ormai senza alcuna delicatezza entrava ed usciva con colpi secchi
_Marcus: non così Ahmed, non così brutale, non con tanta velocità, più dolcemente non posso sopportarti più a lungo, aiutami ti prego.
-Ahmed: sta zitto che ti stai eccitando come una porca, adesso ti prendo in mano il tuo cazzo perché è come se toccassi il clitoride di una figa così ti arrapi e non pensi a me che ti fotto.
Adesso mi menava il cazzetto facendomi eiaculare in quell’attimo sentii tutta la potenza del suo cazzo
- Ahmed: tu mi hai fatto arrapare quando hai avuto l’orgasmo sentivo il tuo culo vibrare.
-Marcus:L’orgasmo?! Sono mica una donna
-Ahmed:tu godi con il culo e non con il cazzo.
Così dicendo mi venne dentro con abbondanza si abbandonò su di me ansimando ma mantenendo ancora l’erezione
-Marcus:lasciami godere sentire il pene ti si affloscia dentro poi esce
-Ahmed: tutto quello che ti fa piacere chiedilo e te lo darò.
Lo sentii scivolare fuori con una delicatezza eccitante.
La storiella fuori di ogni credibilità dura ancora con il paravento delle pulizie facciamo un sesso per ora sempre appagante diventato anche divertente.
Scopiamo, parliamo, poi tre slinguate riprendiamo a scopare, una pausa e proviamo a scopare nelle posizioni più strane che gli propongo e lui esegue, la bocca non gli piaceva adesso va pazzo per quelli con l’ingoio
-Ahmed: mio figlio ormai ha 18 anni non ha bisogno di avere un tutor ma deve affinare la conoscenza di come gestire il suo sesso, tu mi hai detto la settimana scorsa di aprire un dialogo con lui ci sto provando ma non ci riesco
-Marcus: tu devi finirla di parlarmi di tuo figlio mentre ho il tuo cazzo nel mio culo, non voglio essere coinvolto sei tu il padre. La sua ragazza ha un buco più del mio e lui può usarli tutti e farlo godere come un mandrillo.
-Ahmed: Usarli li usa ma non ha la finezza di farla godere ha bisogno di una persona che lo svezzi. Vedi noi abbiamo trovato un intesa ed anche mia moglie è contenta, ti ricordi che non mi piacevano i pompini anzi adesso se non comincio con uno di quelli poi non mi diverto. Ti ricordi quella volta volta che ti stavo affogando ma non ti facevo mollare il cazzo.
-Marcus. STUPENDO! Chissà mi daranno il premio Nobel per la pace nelle famiglie mussulmane: basta avere un gay disponibile non musulmano
-Ahmed: allora fai tu la bambola. Il culo tipo figa adesso ce l’hai i pompini a gola li sai fare Il ragazzo ha quasi 20 anni ha un cazzo che promette molto bene, non perché sono suo padre ma stavamo in un orinatoio di un cinema ce li siamo tirati fuori e lui ha l mia stessa misura.
-Marcus: Ahmed a 20 non promette niente più o ce l’ha o non ce l’ha la mazza XXXLL.
-Ahmed: te l’ho detto ce l’ha, ce l’ha
-Marcus: Non buttarmi più tra i piedi tuo figlio, non posso farmi scopare dal padre dal figlio e anche dal prossimo nipote? che dici quest’ultimo al composanto?.
Cazzone mio non ti è venuto in testa che se lui ci scopre ci schifa tutti e due?
-Ahmed: è un ragazzo sveglio, un bravo mussulmano si scopa la ragazza nel culo e non tocca - almeno spero - la figa, gli ho parlato di te..
-Marcus: lo sapevo che glielo ha fatto intuire, non ha la certezza ma poco ci manca, la prossima volta che vieni, mio amato coglione, portalo con te così si rende conto a che gioco giochiamo
-Ahmed: fammi finire cazzo!!!!! …….dai non fare il permaloso ti sto solo provocando per gioco, lo vedi te lo presento lo conosci gli parli per trovargli un lavoro così si sistema.
Questo è il cazzeggio mentre scopiamo fin che dura.
P.S. il lavoro al ragazzo glielo trovato ed è anche apprezzato nell’azienda.
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