Mia moglie mi tradiva e mi metteva la sborra dell'amante nella frittata.
di
morlupo
genere
prime esperienze
Alcuni segnali li avevo, mancava la prova certa. In un certo senso ero benevolo nei suoi confronti, il mio stato d’animo non era negativo, se me lo avesse detto le avrei lasciato la libertà di continuare a fare quello che le piaceva. Sto parlando di Alessia mia moglie, lei solare e sorridente con tutti, aperta ad ogni tipo di dialogo, attività sessuale con me ai massimi livelli, avrei potuto tranquillizzarmi, ma dei fazzolettini nascosti sotto il bidè che mi
sono sembrati imbevuti di sborra, mi hanno confermato che c’era qualcosa che mi nascondeva. Torno a dire che la mia eccitazione nei suoi confronti derivava dal fatto che mi piaceva immaginarla con un altro cazzo nella figa, a lei invece stimolava questa sorta di dubbio che immetteva nella mia mente. In pratica era un gioco a rincorrerci. Un pomeriggio appena rientrato dal lavoro era in cucina, stranamente perché la cena la preparava all’ultimo momento, stava preparando la frittata con peperoni, patate e cipolle, una vera e propria leccornia per quanto ne sono ghiotto. Vado in bagno a fare la doccia, noto il nostro letto disfatto. Come al solito vengo sopraffatto dall’eccitazione, la chiamo, ci mettiamo
a scopare nella cabina doccia, la sua figa è accogliente e scivolosa. Un’altra prova della sua infedeltà, non diciamo nulla, in quei momenti si pensa solo a godere. Usciamo dalla doccia mi avvolge un appetito irresistibile tanto che ci mettiamo a cenare. Ci godiamo quella specialità, lei però più volte mi chiede se mi piace. Affermo che sono quasi in estasi anche se sessualmente un po' scarichi. Ci cambiamo ed usciamo per una passeggiata, qualche conoscente che ci saluta, qualche commento dietro le spalle, ormai sono abituato, non mi pesa se qualcuno pensa che lei mi tradisce, verso alcuni mi piacerebbe proprio espormi -Si la mia Alessia, se le capita non ce lo lascia- Questo è il nostro modo di vivere, poi
una sera mentre siamo sul letto, lei sotto ed il sopra, si avvicina al mio ano, sento che mi sfiora, subito dopo mi mette un dito nel culo, poi ancora due e subito dopo tre. Avrei dovuto chiederle perché invece sopraffatto dall’eccitazione l’ho lasciata fare. Una sensazione che non si può descrivere, il cazzo nella figa e le dita nel culo, lei eccitatissima per quello che le stavo dando, forse il
cazzo era diventato di ferro e grosso quanto mai, io che stavo vivendo su un altro mondo, siamo venuti insieme godendo come mai era successo. Ci siamo ricomposti pur restando uno sull’altra -Ti è piaciuta la novità?- -Certo che mi è piaciuta, come ti è saltato in mente?- -Non si finisce mai di imparare- -Se tu hai imparato
qualcuno te lo ha insegnato- Il suo solito sorriso per lasciarmi nel dubbio. Nei momenti di massima eccitazione la immaginavo in una caserma di soldati a farsi scopare da tutti. Lei si rendeva conto, sessualmente con queste ispirazioni ero proprio un toro. Mi rendevo conto di essere vicino al limite, avevo la necessità di vederla scopare con un altro, mi sono palesato, se lo aspettava. Era già pronta a portare in casa colui che la scopava, l’ha fatto venire (in tutti i sensi) la domenica mattina, suonano alla porta, lei si alza nuda, va ad aprire, era Gianmarco, un ragazzo che conoscevo di vista, non c’è stata nessuna sorpresa, Alessia l’ha spogliato, lo ha sistemato tra noi, lei stessa ha preso la mia mano posandola sul cazzo di Gianmarco, un cazzo grosso e duro, poi mi ha preso la testa avvicinando la mia bocca al cazzo, me lo sono trovato nella bocca con lei che mi spingeva dietro la nuca per invitarmi a fare un pompino. Non era necessario, a quel punto l’avrei fatto da solo, fino a quando mi sono trovato con la bocca piena di sborra con lei che mi impediva di liberarla costringendomi ad ingoiare tutto. Mi sento chiedere – Ti è piaciuto? Hai riconosciuto il sapore?-
Non capivo cosa volesse dire -Hai già provato la sborra di Gianmarco, era nella frittata- Non ho avuto nessun senso di ribrezzo -E’ stato lui a dirmi di metterti le dita nel culo per vedere che reazione avevi, abbiamo scoperto che la figa ti piace, ne sono testimone, ma ti piace anche il cazzo- A quel punto si è verificata
quella situazione da me agognata, si sono messi a scopare con la mia collaborazione, ero in grado di agire su entrambi, leccare figa, cazzo, culo tutto era buono, Gianmarco, in virtù del pompino che gli avevo fatto, non veniva più facendo andare Alessia in paradiso. La confessione è stata sincera, ci siamo adeguati, Gianmarco saltuariamente veniva a trovarci senza più nascondersi,
anche se Alessia diceva che era meglio prima quando si eccitava nel tradirmi.
sono sembrati imbevuti di sborra, mi hanno confermato che c’era qualcosa che mi nascondeva. Torno a dire che la mia eccitazione nei suoi confronti derivava dal fatto che mi piaceva immaginarla con un altro cazzo nella figa, a lei invece stimolava questa sorta di dubbio che immetteva nella mia mente. In pratica era un gioco a rincorrerci. Un pomeriggio appena rientrato dal lavoro era in cucina, stranamente perché la cena la preparava all’ultimo momento, stava preparando la frittata con peperoni, patate e cipolle, una vera e propria leccornia per quanto ne sono ghiotto. Vado in bagno a fare la doccia, noto il nostro letto disfatto. Come al solito vengo sopraffatto dall’eccitazione, la chiamo, ci mettiamo
a scopare nella cabina doccia, la sua figa è accogliente e scivolosa. Un’altra prova della sua infedeltà, non diciamo nulla, in quei momenti si pensa solo a godere. Usciamo dalla doccia mi avvolge un appetito irresistibile tanto che ci mettiamo a cenare. Ci godiamo quella specialità, lei però più volte mi chiede se mi piace. Affermo che sono quasi in estasi anche se sessualmente un po' scarichi. Ci cambiamo ed usciamo per una passeggiata, qualche conoscente che ci saluta, qualche commento dietro le spalle, ormai sono abituato, non mi pesa se qualcuno pensa che lei mi tradisce, verso alcuni mi piacerebbe proprio espormi -Si la mia Alessia, se le capita non ce lo lascia- Questo è il nostro modo di vivere, poi
una sera mentre siamo sul letto, lei sotto ed il sopra, si avvicina al mio ano, sento che mi sfiora, subito dopo mi mette un dito nel culo, poi ancora due e subito dopo tre. Avrei dovuto chiederle perché invece sopraffatto dall’eccitazione l’ho lasciata fare. Una sensazione che non si può descrivere, il cazzo nella figa e le dita nel culo, lei eccitatissima per quello che le stavo dando, forse il
cazzo era diventato di ferro e grosso quanto mai, io che stavo vivendo su un altro mondo, siamo venuti insieme godendo come mai era successo. Ci siamo ricomposti pur restando uno sull’altra -Ti è piaciuta la novità?- -Certo che mi è piaciuta, come ti è saltato in mente?- -Non si finisce mai di imparare- -Se tu hai imparato
qualcuno te lo ha insegnato- Il suo solito sorriso per lasciarmi nel dubbio. Nei momenti di massima eccitazione la immaginavo in una caserma di soldati a farsi scopare da tutti. Lei si rendeva conto, sessualmente con queste ispirazioni ero proprio un toro. Mi rendevo conto di essere vicino al limite, avevo la necessità di vederla scopare con un altro, mi sono palesato, se lo aspettava. Era già pronta a portare in casa colui che la scopava, l’ha fatto venire (in tutti i sensi) la domenica mattina, suonano alla porta, lei si alza nuda, va ad aprire, era Gianmarco, un ragazzo che conoscevo di vista, non c’è stata nessuna sorpresa, Alessia l’ha spogliato, lo ha sistemato tra noi, lei stessa ha preso la mia mano posandola sul cazzo di Gianmarco, un cazzo grosso e duro, poi mi ha preso la testa avvicinando la mia bocca al cazzo, me lo sono trovato nella bocca con lei che mi spingeva dietro la nuca per invitarmi a fare un pompino. Non era necessario, a quel punto l’avrei fatto da solo, fino a quando mi sono trovato con la bocca piena di sborra con lei che mi impediva di liberarla costringendomi ad ingoiare tutto. Mi sento chiedere – Ti è piaciuto? Hai riconosciuto il sapore?-
Non capivo cosa volesse dire -Hai già provato la sborra di Gianmarco, era nella frittata- Non ho avuto nessun senso di ribrezzo -E’ stato lui a dirmi di metterti le dita nel culo per vedere che reazione avevi, abbiamo scoperto che la figa ti piace, ne sono testimone, ma ti piace anche il cazzo- A quel punto si è verificata
quella situazione da me agognata, si sono messi a scopare con la mia collaborazione, ero in grado di agire su entrambi, leccare figa, cazzo, culo tutto era buono, Gianmarco, in virtù del pompino che gli avevo fatto, non veniva più facendo andare Alessia in paradiso. La confessione è stata sincera, ci siamo adeguati, Gianmarco saltuariamente veniva a trovarci senza più nascondersi,
anche se Alessia diceva che era meglio prima quando si eccitava nel tradirmi.
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