Oh che bel castello...( era una canzone di mezzo secolo fà! ). 3.

di
genere
dominazione

Arrivato giù alle stanzette la sdraiai sul lettino e subito le fissai i polsi alle catenelle ed altrettanto feci alle caviglie; poi il sonnifero che si sorbì, essendo molto blando, perse l'effetto e lei si svegliò spalancando gli occhi perchè certamente non era in una normale condizione e si rivolse a me chiedendomi perchè era così immobilizzata. Le risposi che da quel momento era la mia schiava e subito le diedi una dimostrazione delle mie intenzioni, prendendo in mano il frustino e colpendola di continuo alle spalle, alle piccole natiche ed alle cosce magre. Poi, quando la vidi tutta arrossata dai segni del frustino, allora, invece di massaggiarla tutta con crema emolliente, presi il flacone di alcool denaturato e con un batuffolo di cotone, le passai l'alcool dapertutto facendola gridare per quanto doveva sentire il bruciore sulla sua pelle. Poi, pensando che il dolore lo potevo fare aumentare ancora di più, presi due siringhe e le punzecchiai le natiche ma il mio piacere non aumentava perchè gli aghi erano sottilissimi e non come quelli della mia infanzia che erano simili ad uno stuzzicadenti: erti da farci passare dentro anche roba solida e sui culi si sentivano maledettamente tanto! Per fare patire maggiormente la mia vittima spuntai le punte degli aghi con una pinza e lì ne ebbi subito i risultati ambiti: la morettina si lamentava, gridava scalciando dal dolore ed io...me la godevo maledettamente. Per darle ancora di più dolore la sodomizzai col mio batacchione naturale e intanto le avevo schiaffato in figa il cazzone in lattice che avevo prima riempito di acqua calda e lì, tra aghi spuntati, batacchione e cazzone finto, la poveretta si sentiva squarciata ed infine anche sul suo culetto ci passai l'alcool per farla gridare di dolore di più. Le strinzi i capezzoli con mollette da bucato ed altrettanto feci con le labbra vaginali. Insomma, gliene avevo fatte di tutti i colori e l'avevo certamente anche ingravidata perchè l'avevo scopata più volte e lei per il suo lavoro usava solo preservativi (!!). Poi mi vestii per uscire a fare spesa alimentare. Sovrapensiero non avevo chiuso bene la porta della prima cella ma lei era incatenata bene! Tornato dalla spesa trovai il portalettere che stava intento a cercare di capire i lamenti che sentiva dall'interrato e, quando mi informò in merito, rimasi un poco spaesato ma per mia fortuna, subito trovai una plausibilissima scusa di quel lamento: gli dissi che era la voce di mia nipote che stava cercando di evitare di ricevere una puntura intramuscolare per la sua malattia incurabile e quella era la croce della mia famiglia. Il postino si commosse e mi strinse la mano in segno di soldidarietà e se ne andò via e lì ero certo che se l'era bevuta in pieno la favola raccontatagli! Entrai in casa e corsi giù a chiudere bene la porticina ed i lamenti non uscivano più dalla cella. Nel vedere di nuovo la moretta mi venne voglia di rinnovare la mia collezione di schiave ed allora, dopo che avevo messo a posto la spesa fatta, riuscii di nuovo andando alla ricerca di una nuova mia "lavorante gratutita" Girai a lungo nelle zone note per incontri di "lavoro" e, dopo un bel pò, trovai una piuttosto cicciona e non ero molto entusiasta ma poi, riflettendoci sopra, nell'osservare il suo culone, ebbi l'ispirazione di comprare degli spilloni fermacapelli ad una merceria al paesino vicino e quindi andai subito al paese poi ritornai sul luogo proponenndo alla cicciona di venire a casa mia lì vicino. Le misi in mano cento euro e lei accettò subito l'invito. Giunti a casa le offrii il solito spumantino (brodaglia da tre euro al supermercato) condito col sonnifero. Quando poi si trattò di portare alle celle la "balenottera" esanime, allora ebbi un lampo di genio: presi in giardino la carriola e con quella e con l'ascensore che avevo fatto installare in casa, portai la mia nuova schiava in cella. Continua.
scritto il
2025-04-23
6 7 0
visite
3
voti
valutazione
3.3
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.