Il medico

di
genere
dominazione

Circa trè anni fà mi sono trasferito a Milano, l'azienda per qui lavoro ha aperto una nuova sede e mi ha chiesto di dirigerla.
L a cosa mi ha fatto piacere, e in più mi ha dao l'upportunità di vivere la mia vera seconda vita.
Sono omosessuale, travestita in ogni momento possibile della giornata, cosa, che mi risultava difficile nel paese dove vivevo, in più devo dire che sono sposato.
Un matrimonio diciamo riparatore, visto che nelle poche volte che mi sono comportato da etero ho ingravidato la più troia del paese, e quindi, la coppia più discussa siamo stati noi, un frocio e una troia.
Ora finalmente potevo dare sfogo alla donna che c'era nascosta dentro di mè.
N el mio armadio coesisteva Paolo e Paola, in egual misura, l'armadio di sinistra vestiti giacche pantaloni maschili, quellodi destra abiti, prettamente femminili, cassetti con slip reggiseni, calze reggicalze ecc, in un bagno tutto l'occorrente maschile, nell'altro, il più grande tutto al femminile, ero e sono felice.
Di giorno l'irreprensibile capoufficio, di sera e di notte la più mignotta delle trav, una vera sgualdrina a pagamento.
Poi dopo un paio di mesi che mi ero trasferita, dopo una nottata passata con un giovane di colore, che ha, habbiamo, abusato del mio ano, mi sono ritrovata la mattina ad aver bisogno del medico.
Non ci conoscevamo, è una dottoressa, molto carina e disponibile, e dopo averla chiamata, mi ha dato appuntamento nel pomeroiggio.
Mi sono presentato chiaramente al maschile, e dopo aver spiegato il mio problema mi ha fatto spogliare, e rimasto solo con la maglietta, mi ha fatto accomodare sulla poltrona ginecologica.
Appena ha visto io mio ano, ha sorriso, devo farle delle domande molto personali, è d'accordo? certo dottoressa, bene, lei è omosessuale vero?, annuisco, e passivo a questo punto, certo dico io, deve aver passato una nottata molto particolare da quello che vedo, si rispondo, vede Paolo, o meglio sorride, Paola, io annuisco, la sua, in questo caso vagina, non è una cosa da abusare, deve fare attenzione, non tutti i calibri, diciamo maxi posso entrare senza adeguata lubrificazione, e dolcezza.
Hai subito un trauma alla vagina, che passerà nei prossimi giorni, e devi fare impacchi di questo medicinale, e stare tranquilla almeno una decina di giorni, d'accordo?, certo dottoressa farò come lei dice, diamoci del tù Paola, tra donne ci si capisce vero?, certo ammetto io.
V ieni trà una settimana, e mi raccomando, voglio visitare Paola d'ora in poi ok? la ringrazio e vado in farmacia.
Passa la settimana, non mi penetro e non mi faccio penetrare, solo di bocca, e arriva il giorno della visita.
Mi preparo per bene, doccia, poi ondosso reggicalze calze, slip reggiseno, sciolgo i miei capelli biondi, mi trucco per bene, poi infilo una gonna e una camicetta, e sopra uno spolverino, meto io mio rossetto rosso troia, e presa la borsa mi dirigo allo studio di Angela, kla dottoressa.
Attendo iol mio turno, sento gli sguardi delle donne e degliuomini mi eccito, il cazzo iniozia a indurirsi negli slip, e fatico a controllarlo, qualche volta svetta e solleva la gonna, la cosa desta stupore di una paziente, io sorrido, lei si lecca le labbra e mi sorride, e appena rimaste sole, allargo le gambe, e lei può vedere la mia erazione trà le gambe.
Poi entra e dopo viene il mio turno.
Appena mi vede Angela mi abbraccia, ma sei stupenda Paola, hai destato l'interesse di una mia paziente brava, dsi spogliati e vediamo i tuoi progressi, mi sfila gonna e camicetta e mi siedo alla poltrona, lei mi sfila lo slip e ammira il mio cazzo duro.
Mi visita la figa, come ora la chiama, e poi afferra il clito, bello duro complimenti, si sfila il camice e rimane in autoreggenti, e inizia a succhiarmi.
Dopo pochi minuti, la impalo da dietro, appoggiata alla scrivania, le entro in figa e pompo.
Geme, come una cagna, noto la fede al dito, è sposata la troia, e poi le sborro in figa.
Puttana dovevi uscire noin venirmi dentro, la bacio, sei stupenda le dico, e ridiamo.
Le visite si fanno sempre più vicine, io ricomincio a scopare e a prenderecazzi sempre più grandi, e ad ogni visita scopa Angela, e un anno fà rimane incinta.
Ora viviamo insieme, come due donne, la nostra bambina a trè mesi, ed è stupenda, ora non mi bastano più i cazzi, ma Angela mi infila la sua mano e il suo braccio nella mia figa facendomi godere.
scritto il
2025-04-14
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