La vacanza estiva 5
di
Panny
genere
incesti
Benvenuti nella quinta parte di questo racconto, grazie a tutti di essere arrivati fin qui.
Leggo spesso le e-mail che mi mandate e vi ringrazio di cuore, chiedo una cortesia se potete mettere un voto alla mia storia visto che tanti la leggono senza dare un giudizio, grazie.
Grazie mille ancora a tutti e buona lettura.
Stavo uscendo dall’acqua incamminandomi sotto l’ombrellone per asciugarmi per poi andare a pranzare.
"Ci hai messo poco" disse lei.
Le spiegai che la temperatura dell’acqua aveva aiutato molto, così mi disse di sbrigarmi ad asciugarmi che aveva molta fame.
Scelsi un tavolo un po’ all’ombra per stare un po’ comperati dal sole, così ci accomodammo, per farla sistemare al meglio le spostai la sedia visto che sapevo che le avrebbe fatto piacere, infatti mi ringrazio con un bacio sulla guancia.
Una volta seduti nel guardare il meno potevamo vedere una vasta scelta di pietanze, e i prezzi erano anche molto bassi, diciamo che accontento ogni aspettativa sotto tutti i nostri punti di vista.
Io scelsi un tramezzino al tonno con maionese e insalata con una coca cola Zero, invece lei un panino con la cotoletta pomodori insalata con salsa funghi con una bella coca cola ghiaccio limone.
Le portate arrivarono quasi subito, devo ammettere che erano davvero invitanti e tutto fatto al momento, anche molto saporiti come piatti.
Restammo un po’ di tempo seduti a parlare di quello che potevamo fare la sera, così buttammo giù qualche idea, come andare a passeggiare lungo la spiaggia di notte, o fare un salto in città o andare in qualche bar.
Decidemmo di andare a guardare le stelle in un parcheggio su per un monte vicino casa.
Tornati alle asciugamani fu utile rimettere la crema così a vicenda ci dedicammo l’uno a l’altro per coprire tutti i punti soprattutto quelli più sensibili ai raggi del sole, e come prassi ovviamente soffermandoci sui punti che più ci piacevano, infatti mi divento quasi duro perché Sara ci prese gusto a spalmarmi la crema sul mio pene, tenendolo bene fermamente dai testicoli, il suo modo di fare quando mi teneva fra le sue mani era decisamente particolare e soprattutto era una sorta di controllo che lei aveva su di me.
Quando toccò a me la stuzzicai anch’io facendo un po’ il furbo, quando passai per i glutei con la crema feci scivolare un mio dito lungo tutto lo spacco facendole sentire la punta del dito nel suo candido buchino, in quel momento la vidi imbarazzata e come cosa mi piaceva, la feci subito sdraiare a pancia in su per finire di mettere la crema passando ai suoi bellissimi seni di cui stavano prendendo un bellissimo colorito grazie al sole, con le dita le stuzzicai i capezzoli finché non diventarono duri, lei si morse il labbro in segno di piacere, poi scesi per spalmare bene anche nella parte più intima le sue piccole labbra stavano prendendo colore erano davvero carine, e così con la crema le massaggiai un pochino.
Mentre la stavo massaggiando vidi che la coppia affianco a noi si stavano godendo lo spettacolo senza nascondersi, mi accorsi che anche Sara vide le loro espressioni e invece di fermarmi mi lasciò continuare ,le continuava a mordersi il labbro e non nascondeva il viso anzi cercava gli sguardi della coppia.
"Ma dove mi aveva portato" mi domandai.
Era surreale quello che stava accadendo , però senza nessuna preoccupazione continuai per un po’ fino a smettere quel dolce messaggio,concludendo con un bacio sulle sue labbra, con lei che ricambiò il bacio ringraziandomi per la crema.
Mentre prendemmo il sole in lontananza arrivò il compagno della ragazza che ci stava osservando prima, ci saluto offrendoci una birra come ringraziamento per lo spettacolo di poco prima.
Noi un po’ imbarazzati accettammo le birre, e cominciammo a parlare dell’estate, della spiaggia e del nudismo. Ci raccontarono che da tre anni venivano qui perché trovavano queste strutture le migliori per stare in libertà senza occhi indiscreti, noi condividemmo le loro parole dicendo che fosse la prima volta lì ma comunque trovavamo tutto completamente fantastico e ovviamente completamente soddisfatti per i prezzi super accessibili.
Continuammo a parlare per un po’ di tempo , senza dire che fossimo cugini, diciamo che non ci fossimo messi d’accordo su cosa dire ma sapevamo che non potevamo ammettere di essere parenti.
Loro ad una certa si alzarono per andare alla macchina per andare via, e prima di salutarci ci invitarono nel vederci anche domani verso presto per passare più tempo insieme, e stranamente accettammo.
Pian piano ci alzammo anche noi per raggruppare le nostre cose per tornare alla macchina.
Verso la macchina comincio a piovigginare , così entrammo subito per prendere i vestiti, così da vestirci e metterci in cammino verso casa.
Sulla strada del ritorno avevamo abbandonato per stasera l’idea di andare sul monte a vedere le stelle visto che il tempo si stava incupendo piovendo sempre più scuro.
Arrivati a casa , mettemmo la macchina in garage per paura della grandine, varcando il prima possibile la soglia di casa.
Eravamo un po’ zuppi per colpa della pioggia, e gli zii dovevano ancora tornare così ci avviammo verso la doccia per lavarci per togliere la salsedine dal nostro corpo.
Grazie mille a tutte le lettrici e i lettori anche questo capitolo si è concluso spero di tenervi belli collegati sullo schermo per la parte sei.
Ricordo di scrivermi alla seguente email possoavereiltuonumero39@gmail.com anche solo per un saluto , e di non dimenticare di mettere un voto al racconto.
Ciao a tutti.
Leggo spesso le e-mail che mi mandate e vi ringrazio di cuore, chiedo una cortesia se potete mettere un voto alla mia storia visto che tanti la leggono senza dare un giudizio, grazie.
Grazie mille ancora a tutti e buona lettura.
Stavo uscendo dall’acqua incamminandomi sotto l’ombrellone per asciugarmi per poi andare a pranzare.
"Ci hai messo poco" disse lei.
Le spiegai che la temperatura dell’acqua aveva aiutato molto, così mi disse di sbrigarmi ad asciugarmi che aveva molta fame.
Scelsi un tavolo un po’ all’ombra per stare un po’ comperati dal sole, così ci accomodammo, per farla sistemare al meglio le spostai la sedia visto che sapevo che le avrebbe fatto piacere, infatti mi ringrazio con un bacio sulla guancia.
Una volta seduti nel guardare il meno potevamo vedere una vasta scelta di pietanze, e i prezzi erano anche molto bassi, diciamo che accontento ogni aspettativa sotto tutti i nostri punti di vista.
Io scelsi un tramezzino al tonno con maionese e insalata con una coca cola Zero, invece lei un panino con la cotoletta pomodori insalata con salsa funghi con una bella coca cola ghiaccio limone.
Le portate arrivarono quasi subito, devo ammettere che erano davvero invitanti e tutto fatto al momento, anche molto saporiti come piatti.
Restammo un po’ di tempo seduti a parlare di quello che potevamo fare la sera, così buttammo giù qualche idea, come andare a passeggiare lungo la spiaggia di notte, o fare un salto in città o andare in qualche bar.
Decidemmo di andare a guardare le stelle in un parcheggio su per un monte vicino casa.
Tornati alle asciugamani fu utile rimettere la crema così a vicenda ci dedicammo l’uno a l’altro per coprire tutti i punti soprattutto quelli più sensibili ai raggi del sole, e come prassi ovviamente soffermandoci sui punti che più ci piacevano, infatti mi divento quasi duro perché Sara ci prese gusto a spalmarmi la crema sul mio pene, tenendolo bene fermamente dai testicoli, il suo modo di fare quando mi teneva fra le sue mani era decisamente particolare e soprattutto era una sorta di controllo che lei aveva su di me.
Quando toccò a me la stuzzicai anch’io facendo un po’ il furbo, quando passai per i glutei con la crema feci scivolare un mio dito lungo tutto lo spacco facendole sentire la punta del dito nel suo candido buchino, in quel momento la vidi imbarazzata e come cosa mi piaceva, la feci subito sdraiare a pancia in su per finire di mettere la crema passando ai suoi bellissimi seni di cui stavano prendendo un bellissimo colorito grazie al sole, con le dita le stuzzicai i capezzoli finché non diventarono duri, lei si morse il labbro in segno di piacere, poi scesi per spalmare bene anche nella parte più intima le sue piccole labbra stavano prendendo colore erano davvero carine, e così con la crema le massaggiai un pochino.
Mentre la stavo massaggiando vidi che la coppia affianco a noi si stavano godendo lo spettacolo senza nascondersi, mi accorsi che anche Sara vide le loro espressioni e invece di fermarmi mi lasciò continuare ,le continuava a mordersi il labbro e non nascondeva il viso anzi cercava gli sguardi della coppia.
"Ma dove mi aveva portato" mi domandai.
Era surreale quello che stava accadendo , però senza nessuna preoccupazione continuai per un po’ fino a smettere quel dolce messaggio,concludendo con un bacio sulle sue labbra, con lei che ricambiò il bacio ringraziandomi per la crema.
Mentre prendemmo il sole in lontananza arrivò il compagno della ragazza che ci stava osservando prima, ci saluto offrendoci una birra come ringraziamento per lo spettacolo di poco prima.
Noi un po’ imbarazzati accettammo le birre, e cominciammo a parlare dell’estate, della spiaggia e del nudismo. Ci raccontarono che da tre anni venivano qui perché trovavano queste strutture le migliori per stare in libertà senza occhi indiscreti, noi condividemmo le loro parole dicendo che fosse la prima volta lì ma comunque trovavamo tutto completamente fantastico e ovviamente completamente soddisfatti per i prezzi super accessibili.
Continuammo a parlare per un po’ di tempo , senza dire che fossimo cugini, diciamo che non ci fossimo messi d’accordo su cosa dire ma sapevamo che non potevamo ammettere di essere parenti.
Loro ad una certa si alzarono per andare alla macchina per andare via, e prima di salutarci ci invitarono nel vederci anche domani verso presto per passare più tempo insieme, e stranamente accettammo.
Pian piano ci alzammo anche noi per raggruppare le nostre cose per tornare alla macchina.
Verso la macchina comincio a piovigginare , così entrammo subito per prendere i vestiti, così da vestirci e metterci in cammino verso casa.
Sulla strada del ritorno avevamo abbandonato per stasera l’idea di andare sul monte a vedere le stelle visto che il tempo si stava incupendo piovendo sempre più scuro.
Arrivati a casa , mettemmo la macchina in garage per paura della grandine, varcando il prima possibile la soglia di casa.
Eravamo un po’ zuppi per colpa della pioggia, e gli zii dovevano ancora tornare così ci avviammo verso la doccia per lavarci per togliere la salsedine dal nostro corpo.
Grazie mille a tutte le lettrici e i lettori anche questo capitolo si è concluso spero di tenervi belli collegati sullo schermo per la parte sei.
Ricordo di scrivermi alla seguente email possoavereiltuonumero39@gmail.com anche solo per un saluto , e di non dimenticare di mettere un voto al racconto.
Ciao a tutti.
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