Giada 11° - L'orgia incestuosa

di
genere
incesti

-Paola!-

Aveva gridato con voce spezzata da rantoli, il marito.

-Gigi, che fai qui?-

Aveva risposto la moglie gorgogliando con la bocca impastata di sperma e con lo sconosciuto che le spingeva la cappella umida sulle labbra.

-Cosa faccio qui? Sono di casa! Tu piuttosto che ci fai sdraiata sotto la tua consuocera con un cazzo in bocca?-

-Cosa ci faccio? Le sto leccando la fica! La sto ripulendo, sto facendo la porca esattamente come fai tu con sua figlia, la moglie di tuo figlio che mi ha portata qui senza che io sapessi che sei di casa.-

-C'è molto altro Paola che non sai.

Cose che neanche nostro figlio sa!-

-Che cosa? Che cosa non sa Gianni?-

Quella surreale conversazione si era bruscamente interrotta quando Giada aveva cominciato a tremare e gridare in preda ad un devastante orgasmo provocato dal suocero che sfilandosi dal culo glielo aveva messo nella fica mentre il figlio continuava a leccarli e raccogliere con la lingua i filamenti di sperma che le fuoruscivano copiosi dall'ano slabbrato come un bocciolo appena dischiuso.

La scena del figlio che leccava lo sperma del padre che fuorusciva dal buco del culo della moglie mentre veniva ancora chiavata, che in altri tempi l'avrebbe scandalizzata e inorridita, in quella situazione, l'aveva infoiata come una cagna e, senza esitare, con uno rapido scatto, si era alzata e sollevando la gonna, con la fica già senza mutande, si era impalata sul cazzone di Youssef(lo sconosciuto) ancora duro nonostante avesse da poco goduto.

Lo stallone dalla pelle scura e dalla verga asinina, per nulla sorpreso da quella mossa, si era sdraiato lasciando che fosse lei a cavalcarlo volgendogli la schiena.

In quella postura la donna continuando a cavalcare quel palo lungo e duro, si era chinata ed aveva ripreso a leccare la fica della consuocera.

Il silenzio che per qualche istante aveva avvolto l'ambiente, era stato rotto dalle grida, gli ansimi, lo schiocco delle carni che si scontravano e lo sciabordio degli umori dei sessi accoppiati e dei risucchi delle labbra.

Una musica per gli amanti del genere.

Rumori disgustosi e peccaminosi per i benpensanti e certi ipocriti moralisti e bacchettoni.

Quando finalmente, con tutti i partecipanti appagati, quell'ammasso informe di carni eccitate, tremanti e sudate si era ricomposto in ogni singolo corpo, l'ambiente aveva ripreso quasi il suo aspetto domestico.

Certo l'aria era ancora pregna degli odori di sesso e sudore mentre sul letto e sul pavimento vi erano vestiti sparsi e tracce di una guerra appena conclusa.

Mentre tutti si rassettavano e si preparavano per il pranzo, il cornuto travestito da troione, indossando il grembiule da cameriera, si occupava di cancellare le tracce di quella battaglia.

A pranzo rimaneva anche Youssef, un tunisino che Gianni non aveva mai visto e che, sua suocera e sua moglie Giada avevano conosciuto e già "assaggiato" in occasione di una visita ad un club privé che avevano fatto durante la settimana in cui lui era stato impegnato con sua madre.

Per tutta quella settimana il tunisino aveva preso il suo posto nei giochi di famiglia.

Mentre si preparavano apparivano tutti soddisfatti e felici ad eccezione di Gigi e sua moglie che si erano improvvisamente scoperti diversissimi da come si erano conosciuti sino a quel momento.

A pranzo avevano molte cose da dirsi, cose da chiarire e segreti da svelare.

segue
scritto il
2024-12-30
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