Sangue del mio sangue
di
G.I.B
genere
incesti
Luca aspettò il momento di sentire il rumore dello scorrere dell'acqua nella doccia e poi come un razzo, si fiondò nella cesta della roba da lavare e le prese.
Corse in camera sua e si chiuse dentro.
Finalmente le aveva fra le mani, ora poteva godersi l'odore e perché no, anche il sapore delle mutandine sporche di sua madre.
Si spogliò rimanendo completamente nudo e si sdraiò sul suo letto.
Le teneva in mano guardandole come se fossero una reliquia, girandole prima da un lato e poi dall'altro, ammirando l'alone delle macchie lasciate dai liquidi vaginali della donna matura.
“ Stupende “ disse aprendole per guardarne la parte interna, dove la figa e il buco del culo sudati di sua madre, si erano appoggiati lasciando impregnato l'odore intenso delle sue parti intime.
La macchia bianca, residuo delle secrezioni vaginali della donna, lo fece uscire di testa. La leccò gustando il sapore intenso di figa sporca e riempiendosi il naso di quell’odore pungente.
Con una mano iniziò a masturbarsi freneticamente, immaginando di scopare la vulva matura di sua madre.
“ Oh sì mamma, che buon sapore e odore di troia che hai “ disse a bassa voce Luca.
Avvolse il suo cazzo fra quelle mutandine, continuando a masturbarsi il cazzo con foga e sognando ad occhi aperti di fare del sesso incestuoso.
Sarebbero bastati ancora alcuni secondi per venire dentro a quelle mutandine, ma la voce di sua madre, da dietro la porta, lo interruppe bruscamente.
“ Luca tutto bene? Ti sei chiuso dentro. Posso entrare? “ disse un po' preoccupata la bella cinquantenne Claudia.
Luca, con il cuore che gli batteva a mille nel petto, in una frazione di secondo, si rimise la maglietta e i pantaloni della tuta e andò ad aprire a sua madre.
“ Scusa mamma, non mi sono nemmeno reso conto di aver chiuso la porta. Mi era appisolato un momento” le disse il giovane, visibilmente imbarazzato.
“ Scusami non volevo disturbarti, mi stavo solo preoccupando. Pensavo non stessi bene “ disse la bella cinquantenne in accappatoio.
Luca non perse l'occasione di farle una veloce radiografia con gli occhi, partendo dai suoi stupendi piedi sexy e arrivando al suo generoso décolleté.
“ Tranquilla mamma sto benissimo “ rispose il ragazzo.
Claudia fece con lo sguardo una veloce panoramica della stanza del figlio. Non fece fatica a vedere le sue mutandine rosse sul letto e il rigonfiamento tra le gambe del figlio. Ci mise un nanosecondo a fare due più due.
“ Si stava masturbando con le mie mutande, porco “ si disse.
Claudia aveva un ottimo rapporto con suo figlio, lui doveva e poteva parlarle di tutto, anche del sesso, ma quello che immaginava stesse facendo Luca con le sue mutandine andava un po' oltre.
“ Ok… allora vado a finire di vestirmi e preparo la cena, ti chiamo quando è pronto “, disse la donna, non sentendosi pronta in quel momento a chiedere spiegazioni al figlio.
Luca aspettò che sua madre andasse in bagno e poi tornò a segarsi con le mutandine di lei.
Le sporcò completamente di sborra, con una eiaculazione da toro.
Poi senza fare alcun rumore, uscì dalla stanza e velocemente le riportò nella cesta della biancheria sporca.
“ Grazie mamma “ disse a bassa voce sorridendo maliziosamente.
Mentre Luca si faceva la doccia, Claudia andò alla cesta della biancheria sporca, immaginando che il figlio le avesse riportate lì e le trovò.
Le prese in mano notando subito che erano appiccicose e umide.
“ Ci è venuto dentro “ disse la donna stupita.
Ripose le mutandine nella cesta e tornò in cucina a preparare la cena.
Mentre si dava da fare con la preparazione del cibo, Claudia non faceva altro che pensare a quello che aveva scoperto.
“ Chissà da quanto si fa le seghe con la mia biancheria intima “ pensò la donna provando sensazioni discordanti, dal senso di disgusto a una inaspettata eccitazione, pensando a suo figlio con il cazzo in mano mentre si dava piacere.
“ Sei impazzita? È tuo figlio cazzo! Devi fargli capire che è tutto sbagliato e malato “ disse a se stessa.
“ Tutto bene mamma? “ Si sentì dire da Luca arrivato in cucina.
Per un attimo la donna rimase senza parlare e poi gli rispose “ certo tesoro, benissimo “.
Seduti a tavola madre e figlio parlarono della giornata trascorsa, Luca però con la mente alle mutandine di sua madre e Claudia con il pensiero di come parlare a Luca di quello che aveva fatto.
“ Ti sei masturbato con le mie mutandine vero? “ disse la bella Claudia tutto ad un tratto, fissando negli occhi il figlio.
Luca sentì improvvisamente la stanza diventare fredda, una goccia di sudore gli colò dalla fronte e balbettando le risposte “ cosa dici mamma, non capisco “.
La donna gli raccontò tutta la storia delle mutandine, da quando le aveva viste nella sua stanza, a quando le aveva ripescate dalla cesta dei panni sporchi.
Luca in evidente stato di imbarazzo, rimase muto ad ascoltarla, fino a quando lei gli chiese “ perché lo hai fatto? “.
“ Perché sei troppo bella e sexy mamma, mi ecciti da impazzire, sei il mio sogno erotico “ rispose istintivamente Luca.
Sentendo la risposta del figlio, Claudia rimase pietrificata, senza parole. Il suo cervello si scollegò per un istante, facendo prendere il comando della situazione al puro e semplice istinto primordiale. Si bagnò, in fondo era parecchio tempo che non scopava, le bastava poco per eccitarsi.
Imbarazzata e stupita dalla reazione del suo corpo a quelle parole, la bella cinquantenne Claudia si alzò senza dire nulla e andò in bagno.
Rimase a fissare il suo volto riflesso nello specchio della toilette, con il cuore che le batteva all'impazzata e la mente che elaborava pensieri spinti.
“ Sei tu la malata “ si disse.
Qualche ora dopo Claudia sdraiata nel suo letto, non riusciva a prendere sonno, pensava alle parole dette dal figlio. Guidata da una forza invisibile andò a prendere le sue mutandine sporche nella cesta e si masturbò strofinandole sulla figa.
“ Ahh siii Luca “ ansimò venendo.
Claudia si sentì in colpa da morire il mattino seguente.
Aveva fatto una cosa perversa che mai avrebbe immaginato di fare.
“ Ti sei masturbata pensando a tuo figlio e usando le tue mutandine sporche del suo seme, sei una troia malata “ disse a bassa voce guardandosi allo specchio del bagno.
“ Vedi, in fondo la mela non cade lontano dall'albero “ si sentì dire da Luca entrato silenziosamente nel bagno.
La donna si girò verso di lui e gli disse “ cosa stai dicendo Luca, non capisco “.
Il giovane arrapato le confessò di averla vista masturbarsi con le mutandine. Nascosto dietro la porta leggermente aperta, era rimasto a guardarla e si era segato osservandola godere e gemere di piacere.
“ Ahh sii Luca “ ti ho sentita dire, avrei voluto venire a letto con te, ma ora posso rifarmi” le disse il ragazzo.
Claudia totalmente bloccata non riuscì a pronunciare parola, rimase immobile ad osservare il figlio calarsi i pantaloni mettendo in mostra il suo generoso giovane cazzo depilato.
“ Succhiamelo mamma “ le disse con tono sicuro e rude.
Claudia fu travolta da strane sensazioni. Un mix di imbarazzo ed eccitazione allo stesso tempo, una voglia di scappare e di prendere quel cazzo in bocca allo stesso modo.
Luca si avvicinò a pochi centimetri da sua madre.
“ Luca è tutto sbagliato, non possiamo “ gli disse la donna lasciandosi però guidare dal figlio che la fece mettere in ginocchio con la faccia davanti al suo cazzo.
Claudia, quasi in uno stato di trance, apri la bocca e se lo fece mettere dentro tutto fino in gola, iniziando a succhiarlo freneticamente.
L'odore e il sapore intenso del cazzo di suo figlio la inebriò, facendola eccitare e perdere il controllo.
“ Oh si mamma succhiamelo tutto, mi fai godere “ le disse Luca mentre la donna gli faceva uno stupendo pompino, bagnandoli completamente il cazzo con la sua saliva.
Luca super eccitato non durò molto e due minuti dopo venne intensamente in bocca a sua madre che, ormai travolta dalla perversione, ingoiò tutto quello sperma dal gusto amaro.
La donna rimase a fissare imbambolata il figlio che si abbassò e la baciò con la lingua, assaporando il gusto della sua bocca sporca di sperma.
“ Grazie mamma, sei stata fantastica “ le disse allontanandosi poi, come se nulla fosse accaduto.
Claudia si mise una mano fra le cosce e iniziò a masturbarsi con foga.
“ Sei una puttana perversa “ si disse mentre godeva intensamente e veniva, lavandosi tutta la mano con i suoi densi umori caldi.
Claudia si vestì per andare al lavoro.
Passò l'intera giornata pensando a quello che aveva fatto, una cosa fuori dal mondo, una cosa al di là di ogni sua possibile fantasia perversa. Non poteva però mentire a se stessa, negando che le era piaciuto, che si era eccitata come mai in vita sua nel compiere quel gesto incestuoso.
Qualche ora più tardi la donna, seduta in cucina, attendeva che suo figlio rientrasse.
Quando Luca arrivò a casa e andò in cucina, rimase pietrificato senza respirare per qualche secondo, trovandosi davanti sua madre, seduta su una sedia, completamente nuda e con le gambe ben aperte, intenta a strofinarsi il clitoride con un dito.
“ Ti stavo aspettando. “ Disse la donna con voce calda e sensuale.
Il ragazzo non disse nulla e iniziò a spogliarsi rimanendo anche lui nudo con il suo generoso cazzo in tirò.
Andò da lei mettendolo davanti alla sua faccia, lei lo prese in mano einiziò a fargli una sega.
“ Spero che durerai di più dell'ultima volta, ho tanta voglia di sentirlo dentro di me “ disse Claudia al figlio mettendosi poi il cazzo in bocca.
L'incesto iniziò.
La bella cinquantenne si dedicò per alcuni minuti all'uccello del figlio con la bocca, succhiandolo tutto per bene, palle comprese, muovendo la lingua da vera professionista del pompino, su tutta quella giovane asta dura.
“ Ohhh sii mamma che brava che sei “ ansimò Luca mentre godeva come un porco.
Fu poi il suo turno di dare piacere con la bocca alla donna.
Iniziò leccandole i piedi e succhiando le sue lunghe dita sexy, salendo con la lingua per tutta la lunghezza della gamba, arrivando in mezzo alle sue cosce umide e iniziando a leccarle la figa partendo dal suo gonfio clitoride.
“ Che buon sapore che hai mamma “ le disse Luca, mentre muoveva freneticamente la lingua sulla sua figa larga e matura, assaporandone ogni centimetro di carne. Un mix di urina e sapone intimo riempirono di sapore la bocca del giovane pervertito.
“ Bravo il mio bambino, siii così così, mi fai godere come una troia. Voglio il tuo cazzo tutto dentro di me “ disse la donna eccitata.
Luca la fece sedere sul tavolo della cucina e la invitò a sdraiarsi. Le alzò e divaricò per bene le gambe, dicendole di tenerle in quella posizione con le mani.
La perversa Claudia urlò forte, quanto il generoso cazzo del figlio entrò tutto dentro di lei.
“ Ohhhhh Dio siiiiii Luca siii” .
Il giovane diciassettenne iniziò a scoparsi sua madre con frenesia, muovendosi sempre più velocemente, spingendo sempre più in profondità, fino a sbattere le palle contro i glutei della donna.
“ Ti piace mamma vero? Che figa calda e bagnata da puttana che hai “ le disse lui mentre la montava.
“ Sii mi piace da morire, scopami tutta, sono una puttana, la tua puttana “ rispose la donna con voce strozzata dal piacere, mentre godeva intensamente e veniva.
Luca durò molto a lungo, scopandosi la madre per quasi un'ora in varie posizioni e nelle varie stanze della casa.
Claudia posseduta dal demone della lussuria, si concesse al figlio come mai aveva fatto per il suo ormai defunto marito.
Prese il cazzo di Luca in tutti i suoi buchi. Dalla figa alla bocca, dalla bocca al culo e poi di nuovo da capo, arrivando anche a leccare il suo buco del culo sudato e maleodorante.
“ Ti riempio di sborra cagna “ gridò Luca un attimo prima di venire dentro il sedere di sua madre che, travolta dall'ennesimo orgasmo, squirtó come una fontana.
“ Diooo siii Luca siiiiii “ urlò Claudia osservando il getto di liquido caldo uscire violentemente dalla sua vagina slabrata.
I due incestuosi amanti rimasero sdraiati sul letto a riprendere fiato per alcuni minuti, poi Claudia si girò verso il figlio e gli disse “ che cosa abbiamo fatto. Finiremo all'inferno”.
Lui le accarezzò con dolcezza il viso e semplicemente rispose “ forse mamma, ma per il momento siamo in paradiso “.
Si ributtò con la faccia fra le sue cosce e cominciò nuovamente a leccarle tutti i suoi deflorati buchi.
“ Ohh sì Luca, riportami in paradiso “ disse sua madre.
Corse in camera sua e si chiuse dentro.
Finalmente le aveva fra le mani, ora poteva godersi l'odore e perché no, anche il sapore delle mutandine sporche di sua madre.
Si spogliò rimanendo completamente nudo e si sdraiò sul suo letto.
Le teneva in mano guardandole come se fossero una reliquia, girandole prima da un lato e poi dall'altro, ammirando l'alone delle macchie lasciate dai liquidi vaginali della donna matura.
“ Stupende “ disse aprendole per guardarne la parte interna, dove la figa e il buco del culo sudati di sua madre, si erano appoggiati lasciando impregnato l'odore intenso delle sue parti intime.
La macchia bianca, residuo delle secrezioni vaginali della donna, lo fece uscire di testa. La leccò gustando il sapore intenso di figa sporca e riempiendosi il naso di quell’odore pungente.
Con una mano iniziò a masturbarsi freneticamente, immaginando di scopare la vulva matura di sua madre.
“ Oh sì mamma, che buon sapore e odore di troia che hai “ disse a bassa voce Luca.
Avvolse il suo cazzo fra quelle mutandine, continuando a masturbarsi il cazzo con foga e sognando ad occhi aperti di fare del sesso incestuoso.
Sarebbero bastati ancora alcuni secondi per venire dentro a quelle mutandine, ma la voce di sua madre, da dietro la porta, lo interruppe bruscamente.
“ Luca tutto bene? Ti sei chiuso dentro. Posso entrare? “ disse un po' preoccupata la bella cinquantenne Claudia.
Luca, con il cuore che gli batteva a mille nel petto, in una frazione di secondo, si rimise la maglietta e i pantaloni della tuta e andò ad aprire a sua madre.
“ Scusa mamma, non mi sono nemmeno reso conto di aver chiuso la porta. Mi era appisolato un momento” le disse il giovane, visibilmente imbarazzato.
“ Scusami non volevo disturbarti, mi stavo solo preoccupando. Pensavo non stessi bene “ disse la bella cinquantenne in accappatoio.
Luca non perse l'occasione di farle una veloce radiografia con gli occhi, partendo dai suoi stupendi piedi sexy e arrivando al suo generoso décolleté.
“ Tranquilla mamma sto benissimo “ rispose il ragazzo.
Claudia fece con lo sguardo una veloce panoramica della stanza del figlio. Non fece fatica a vedere le sue mutandine rosse sul letto e il rigonfiamento tra le gambe del figlio. Ci mise un nanosecondo a fare due più due.
“ Si stava masturbando con le mie mutande, porco “ si disse.
Claudia aveva un ottimo rapporto con suo figlio, lui doveva e poteva parlarle di tutto, anche del sesso, ma quello che immaginava stesse facendo Luca con le sue mutandine andava un po' oltre.
“ Ok… allora vado a finire di vestirmi e preparo la cena, ti chiamo quando è pronto “, disse la donna, non sentendosi pronta in quel momento a chiedere spiegazioni al figlio.
Luca aspettò che sua madre andasse in bagno e poi tornò a segarsi con le mutandine di lei.
Le sporcò completamente di sborra, con una eiaculazione da toro.
Poi senza fare alcun rumore, uscì dalla stanza e velocemente le riportò nella cesta della biancheria sporca.
“ Grazie mamma “ disse a bassa voce sorridendo maliziosamente.
Mentre Luca si faceva la doccia, Claudia andò alla cesta della biancheria sporca, immaginando che il figlio le avesse riportate lì e le trovò.
Le prese in mano notando subito che erano appiccicose e umide.
“ Ci è venuto dentro “ disse la donna stupita.
Ripose le mutandine nella cesta e tornò in cucina a preparare la cena.
Mentre si dava da fare con la preparazione del cibo, Claudia non faceva altro che pensare a quello che aveva scoperto.
“ Chissà da quanto si fa le seghe con la mia biancheria intima “ pensò la donna provando sensazioni discordanti, dal senso di disgusto a una inaspettata eccitazione, pensando a suo figlio con il cazzo in mano mentre si dava piacere.
“ Sei impazzita? È tuo figlio cazzo! Devi fargli capire che è tutto sbagliato e malato “ disse a se stessa.
“ Tutto bene mamma? “ Si sentì dire da Luca arrivato in cucina.
Per un attimo la donna rimase senza parlare e poi gli rispose “ certo tesoro, benissimo “.
Seduti a tavola madre e figlio parlarono della giornata trascorsa, Luca però con la mente alle mutandine di sua madre e Claudia con il pensiero di come parlare a Luca di quello che aveva fatto.
“ Ti sei masturbato con le mie mutandine vero? “ disse la bella Claudia tutto ad un tratto, fissando negli occhi il figlio.
Luca sentì improvvisamente la stanza diventare fredda, una goccia di sudore gli colò dalla fronte e balbettando le risposte “ cosa dici mamma, non capisco “.
La donna gli raccontò tutta la storia delle mutandine, da quando le aveva viste nella sua stanza, a quando le aveva ripescate dalla cesta dei panni sporchi.
Luca in evidente stato di imbarazzo, rimase muto ad ascoltarla, fino a quando lei gli chiese “ perché lo hai fatto? “.
“ Perché sei troppo bella e sexy mamma, mi ecciti da impazzire, sei il mio sogno erotico “ rispose istintivamente Luca.
Sentendo la risposta del figlio, Claudia rimase pietrificata, senza parole. Il suo cervello si scollegò per un istante, facendo prendere il comando della situazione al puro e semplice istinto primordiale. Si bagnò, in fondo era parecchio tempo che non scopava, le bastava poco per eccitarsi.
Imbarazzata e stupita dalla reazione del suo corpo a quelle parole, la bella cinquantenne Claudia si alzò senza dire nulla e andò in bagno.
Rimase a fissare il suo volto riflesso nello specchio della toilette, con il cuore che le batteva all'impazzata e la mente che elaborava pensieri spinti.
“ Sei tu la malata “ si disse.
Qualche ora dopo Claudia sdraiata nel suo letto, non riusciva a prendere sonno, pensava alle parole dette dal figlio. Guidata da una forza invisibile andò a prendere le sue mutandine sporche nella cesta e si masturbò strofinandole sulla figa.
“ Ahh siii Luca “ ansimò venendo.
Claudia si sentì in colpa da morire il mattino seguente.
Aveva fatto una cosa perversa che mai avrebbe immaginato di fare.
“ Ti sei masturbata pensando a tuo figlio e usando le tue mutandine sporche del suo seme, sei una troia malata “ disse a bassa voce guardandosi allo specchio del bagno.
“ Vedi, in fondo la mela non cade lontano dall'albero “ si sentì dire da Luca entrato silenziosamente nel bagno.
La donna si girò verso di lui e gli disse “ cosa stai dicendo Luca, non capisco “.
Il giovane arrapato le confessò di averla vista masturbarsi con le mutandine. Nascosto dietro la porta leggermente aperta, era rimasto a guardarla e si era segato osservandola godere e gemere di piacere.
“ Ahh sii Luca “ ti ho sentita dire, avrei voluto venire a letto con te, ma ora posso rifarmi” le disse il ragazzo.
Claudia totalmente bloccata non riuscì a pronunciare parola, rimase immobile ad osservare il figlio calarsi i pantaloni mettendo in mostra il suo generoso giovane cazzo depilato.
“ Succhiamelo mamma “ le disse con tono sicuro e rude.
Claudia fu travolta da strane sensazioni. Un mix di imbarazzo ed eccitazione allo stesso tempo, una voglia di scappare e di prendere quel cazzo in bocca allo stesso modo.
Luca si avvicinò a pochi centimetri da sua madre.
“ Luca è tutto sbagliato, non possiamo “ gli disse la donna lasciandosi però guidare dal figlio che la fece mettere in ginocchio con la faccia davanti al suo cazzo.
Claudia, quasi in uno stato di trance, apri la bocca e se lo fece mettere dentro tutto fino in gola, iniziando a succhiarlo freneticamente.
L'odore e il sapore intenso del cazzo di suo figlio la inebriò, facendola eccitare e perdere il controllo.
“ Oh si mamma succhiamelo tutto, mi fai godere “ le disse Luca mentre la donna gli faceva uno stupendo pompino, bagnandoli completamente il cazzo con la sua saliva.
Luca super eccitato non durò molto e due minuti dopo venne intensamente in bocca a sua madre che, ormai travolta dalla perversione, ingoiò tutto quello sperma dal gusto amaro.
La donna rimase a fissare imbambolata il figlio che si abbassò e la baciò con la lingua, assaporando il gusto della sua bocca sporca di sperma.
“ Grazie mamma, sei stata fantastica “ le disse allontanandosi poi, come se nulla fosse accaduto.
Claudia si mise una mano fra le cosce e iniziò a masturbarsi con foga.
“ Sei una puttana perversa “ si disse mentre godeva intensamente e veniva, lavandosi tutta la mano con i suoi densi umori caldi.
Claudia si vestì per andare al lavoro.
Passò l'intera giornata pensando a quello che aveva fatto, una cosa fuori dal mondo, una cosa al di là di ogni sua possibile fantasia perversa. Non poteva però mentire a se stessa, negando che le era piaciuto, che si era eccitata come mai in vita sua nel compiere quel gesto incestuoso.
Qualche ora più tardi la donna, seduta in cucina, attendeva che suo figlio rientrasse.
Quando Luca arrivò a casa e andò in cucina, rimase pietrificato senza respirare per qualche secondo, trovandosi davanti sua madre, seduta su una sedia, completamente nuda e con le gambe ben aperte, intenta a strofinarsi il clitoride con un dito.
“ Ti stavo aspettando. “ Disse la donna con voce calda e sensuale.
Il ragazzo non disse nulla e iniziò a spogliarsi rimanendo anche lui nudo con il suo generoso cazzo in tirò.
Andò da lei mettendolo davanti alla sua faccia, lei lo prese in mano einiziò a fargli una sega.
“ Spero che durerai di più dell'ultima volta, ho tanta voglia di sentirlo dentro di me “ disse Claudia al figlio mettendosi poi il cazzo in bocca.
L'incesto iniziò.
La bella cinquantenne si dedicò per alcuni minuti all'uccello del figlio con la bocca, succhiandolo tutto per bene, palle comprese, muovendo la lingua da vera professionista del pompino, su tutta quella giovane asta dura.
“ Ohhh sii mamma che brava che sei “ ansimò Luca mentre godeva come un porco.
Fu poi il suo turno di dare piacere con la bocca alla donna.
Iniziò leccandole i piedi e succhiando le sue lunghe dita sexy, salendo con la lingua per tutta la lunghezza della gamba, arrivando in mezzo alle sue cosce umide e iniziando a leccarle la figa partendo dal suo gonfio clitoride.
“ Che buon sapore che hai mamma “ le disse Luca, mentre muoveva freneticamente la lingua sulla sua figa larga e matura, assaporandone ogni centimetro di carne. Un mix di urina e sapone intimo riempirono di sapore la bocca del giovane pervertito.
“ Bravo il mio bambino, siii così così, mi fai godere come una troia. Voglio il tuo cazzo tutto dentro di me “ disse la donna eccitata.
Luca la fece sedere sul tavolo della cucina e la invitò a sdraiarsi. Le alzò e divaricò per bene le gambe, dicendole di tenerle in quella posizione con le mani.
La perversa Claudia urlò forte, quanto il generoso cazzo del figlio entrò tutto dentro di lei.
“ Ohhhhh Dio siiiiii Luca siii” .
Il giovane diciassettenne iniziò a scoparsi sua madre con frenesia, muovendosi sempre più velocemente, spingendo sempre più in profondità, fino a sbattere le palle contro i glutei della donna.
“ Ti piace mamma vero? Che figa calda e bagnata da puttana che hai “ le disse lui mentre la montava.
“ Sii mi piace da morire, scopami tutta, sono una puttana, la tua puttana “ rispose la donna con voce strozzata dal piacere, mentre godeva intensamente e veniva.
Luca durò molto a lungo, scopandosi la madre per quasi un'ora in varie posizioni e nelle varie stanze della casa.
Claudia posseduta dal demone della lussuria, si concesse al figlio come mai aveva fatto per il suo ormai defunto marito.
Prese il cazzo di Luca in tutti i suoi buchi. Dalla figa alla bocca, dalla bocca al culo e poi di nuovo da capo, arrivando anche a leccare il suo buco del culo sudato e maleodorante.
“ Ti riempio di sborra cagna “ gridò Luca un attimo prima di venire dentro il sedere di sua madre che, travolta dall'ennesimo orgasmo, squirtó come una fontana.
“ Diooo siii Luca siiiiii “ urlò Claudia osservando il getto di liquido caldo uscire violentemente dalla sua vagina slabrata.
I due incestuosi amanti rimasero sdraiati sul letto a riprendere fiato per alcuni minuti, poi Claudia si girò verso il figlio e gli disse “ che cosa abbiamo fatto. Finiremo all'inferno”.
Lui le accarezzò con dolcezza il viso e semplicemente rispose “ forse mamma, ma per il momento siamo in paradiso “.
Si ributtò con la faccia fra le sue cosce e cominciò nuovamente a leccarle tutti i suoi deflorati buchi.
“ Ohh sì Luca, riportami in paradiso “ disse sua madre.
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