La moglie del boss
di
G.I.B
genere
feticismo
Marco fu inviato a cena dal suo capo, voleva parlargli di un nuovo progetto che stava nascendo e lui, ingegnere aziendale, doveva occuparsi di alcuni aspetti.
Il suo responsabile, Giuseppe era un uomo sulla sessantina, non troppo bello e nemmeno simpatico ma sicuramente abbastanza ricco da dare una spiegazione al fatto che fosse sposato con una bellissima donna più giovane di lui, sulla quarantina d’anni.
“Piacere sono Chiara“ disse la donna presentandosi.
Marco rimase un secondo ad ammirare la bella donna prima di rispondere ”piacere Marco”.
Seduti sul divano Giuseppe iniziò subito a parlare con Marco di lavoro ma il ragazzo era molto distratto dalla presenza di Chiara.
La donna era veramente bella.
Alta circa un metro e settanta, capelli e occhi scuri, un fisico snello ma con le giuste curve.
Indossava una camicetta bianca aderente, dei jeans attillati e dei sandali con tacco che facevano risaltare la bellezza dei suoi stupendi piedi.
“Mamma che piedi sexy” stava pensando Marco mentre senza farsi notare li ammirava.
Mentre ascoltava il suo capo parlare, Marco notò che Chiara lo fissava in modo strano, quasi malizioso. Continuava a giocherellare con il sandaletto, facendolo dondolare sul suo bel alluce, come a volerlo provocare.
Capì così che la donna aveva notato che lui le guardava i piedi e forse, la cosa le piaceva.
Dieci minuti dopo i tre si sedettero a tavola a cenare.
Mentre parlavano del più e del meno, Marco sentì il secco “ tock” del sandaletto di lei che cadeva sul pavimento e poi, un istante dopo, il piede nudo della donna fu in mezzo alle sue gambe.
Marco abbassò lo sguardo su quello stupendo piede sexy, con le unghie dipinte di rosso fuoco, mentre Chiara iniziava a strofinarlo intensamente sul suo pacco.
Lei gli sorrise e senza farsi notare dal marito, seduto al suo fianco, aprì un altro bottone della camicetta permettendo al ragazzo di vedere bene l'incavo dei suoi generosi seni.
Il trentenne faceva molta fatica a rimanere tranquillo mentre Giuseppe gli parlava e la donna continuava a stuzzicare il suo cazzo facendolo venire duro.
“Tesoro perché non prendi in cucina quella grappa che ti piace tanto e la offrì a Marco” disse la donna al marito.
Giuseppe si alzò e andò verso la cucina.
Tutto successe in un lampo.
“Tiralo fuori” disse la donna a bassa voce.
Marco arrapato come un porco si tirò fuori il cazzo dai pantaloni senza nemmeno pensarci un secondo, sentì un secondo "tock" e poi anche l'altro piede di lei fu in mezzo alle sue gambe.
Chiara spostò leggermente la camicetta facendogli vedere una tetta e con i piedi iniziò a fargli una sega.
Marco dovette far ricorso a tutta la sua forza per non far capire nulla al suo capo di quello che stava succedendo sotto a quel tavolo.
Ogni tanto abbassava lo sguardo per vedere i piedi stupendi di lei che si muovevano con maestria sul suo cazzo, stuzzicando la cappella bagnata con le bellissime lunghe dita. Stava godendo come un porco.
Marco in un momento di distrazione di Giuseppe, mise le mani sotto il tavolo e le accarezzò i piedi.
La donna ebbe un fremito di piacere e si bagnò.
Quel footjob durò alcuni minuti e poi Marco, con le palle gonfie di sperma, non ce la fece più e sborrò.
Per sua fortuna lo sperma uscì dalla cappella copiosamente ma senza schizzare, colando sui piedi di lei sporcandole tutte le dita.
La donna si toccò una tetta e si morse il labbro, eccitata nel sentire quella calda sborra densa sui suoi piedi. Continuò a segarlo e a sporcarsi di sperma, sino a quando il cazzo di Marco non fu completamente a riposo.
Il ragazzo diede un'ultima occhiata ai suoi piedi sporchi di sborra e poi Chiara si rimise i sandaletti e si sistemò la camicetta.
Il giovane ripose il suo cazzo sporco nei pantaloni.
“ Grazie per la cena boss” disse Marco al suo capo mentre stava per andarsene.
“ Grazie Chiara per l' ottima cena” disse rivolgendosi alla bella donna.
“ Grazie a te per la compagnia “ rispose lei avvicinandosi a Marco dandogli due baci sulla guancia e passandogli un bigliettino di nascosto tra le mani.
La prossima volta mi scopi.
CHIAMAMI 555 745678 lesse sul biglietto Marco seduto in macchina.
“ Porca “ pensò.
Il suo responsabile, Giuseppe era un uomo sulla sessantina, non troppo bello e nemmeno simpatico ma sicuramente abbastanza ricco da dare una spiegazione al fatto che fosse sposato con una bellissima donna più giovane di lui, sulla quarantina d’anni.
“Piacere sono Chiara“ disse la donna presentandosi.
Marco rimase un secondo ad ammirare la bella donna prima di rispondere ”piacere Marco”.
Seduti sul divano Giuseppe iniziò subito a parlare con Marco di lavoro ma il ragazzo era molto distratto dalla presenza di Chiara.
La donna era veramente bella.
Alta circa un metro e settanta, capelli e occhi scuri, un fisico snello ma con le giuste curve.
Indossava una camicetta bianca aderente, dei jeans attillati e dei sandali con tacco che facevano risaltare la bellezza dei suoi stupendi piedi.
“Mamma che piedi sexy” stava pensando Marco mentre senza farsi notare li ammirava.
Mentre ascoltava il suo capo parlare, Marco notò che Chiara lo fissava in modo strano, quasi malizioso. Continuava a giocherellare con il sandaletto, facendolo dondolare sul suo bel alluce, come a volerlo provocare.
Capì così che la donna aveva notato che lui le guardava i piedi e forse, la cosa le piaceva.
Dieci minuti dopo i tre si sedettero a tavola a cenare.
Mentre parlavano del più e del meno, Marco sentì il secco “ tock” del sandaletto di lei che cadeva sul pavimento e poi, un istante dopo, il piede nudo della donna fu in mezzo alle sue gambe.
Marco abbassò lo sguardo su quello stupendo piede sexy, con le unghie dipinte di rosso fuoco, mentre Chiara iniziava a strofinarlo intensamente sul suo pacco.
Lei gli sorrise e senza farsi notare dal marito, seduto al suo fianco, aprì un altro bottone della camicetta permettendo al ragazzo di vedere bene l'incavo dei suoi generosi seni.
Il trentenne faceva molta fatica a rimanere tranquillo mentre Giuseppe gli parlava e la donna continuava a stuzzicare il suo cazzo facendolo venire duro.
“Tesoro perché non prendi in cucina quella grappa che ti piace tanto e la offrì a Marco” disse la donna al marito.
Giuseppe si alzò e andò verso la cucina.
Tutto successe in un lampo.
“Tiralo fuori” disse la donna a bassa voce.
Marco arrapato come un porco si tirò fuori il cazzo dai pantaloni senza nemmeno pensarci un secondo, sentì un secondo "tock" e poi anche l'altro piede di lei fu in mezzo alle sue gambe.
Chiara spostò leggermente la camicetta facendogli vedere una tetta e con i piedi iniziò a fargli una sega.
Marco dovette far ricorso a tutta la sua forza per non far capire nulla al suo capo di quello che stava succedendo sotto a quel tavolo.
Ogni tanto abbassava lo sguardo per vedere i piedi stupendi di lei che si muovevano con maestria sul suo cazzo, stuzzicando la cappella bagnata con le bellissime lunghe dita. Stava godendo come un porco.
Marco in un momento di distrazione di Giuseppe, mise le mani sotto il tavolo e le accarezzò i piedi.
La donna ebbe un fremito di piacere e si bagnò.
Quel footjob durò alcuni minuti e poi Marco, con le palle gonfie di sperma, non ce la fece più e sborrò.
Per sua fortuna lo sperma uscì dalla cappella copiosamente ma senza schizzare, colando sui piedi di lei sporcandole tutte le dita.
La donna si toccò una tetta e si morse il labbro, eccitata nel sentire quella calda sborra densa sui suoi piedi. Continuò a segarlo e a sporcarsi di sperma, sino a quando il cazzo di Marco non fu completamente a riposo.
Il ragazzo diede un'ultima occhiata ai suoi piedi sporchi di sborra e poi Chiara si rimise i sandaletti e si sistemò la camicetta.
Il giovane ripose il suo cazzo sporco nei pantaloni.
“ Grazie per la cena boss” disse Marco al suo capo mentre stava per andarsene.
“ Grazie Chiara per l' ottima cena” disse rivolgendosi alla bella donna.
“ Grazie a te per la compagnia “ rispose lei avvicinandosi a Marco dandogli due baci sulla guancia e passandogli un bigliettino di nascosto tra le mani.
La prossima volta mi scopi.
CHIAMAMI 555 745678 lesse sul biglietto Marco seduto in macchina.
“ Porca “ pensò.
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