Papà scopami! 2
di
Andrea inc
genere
incesti
Con la testa appoggiata al petto del padre, la sua mano stretta tra le cosce con le dita sulle grandi labbra umide della sua giovane fica, la ragazza percepiva i battiti accelerati del suo cuore ed un lieve tremore che gli scuoteva tutto il corpo: "Scopami papà.. sento che anche tu lo vuoi" bisbigliava la ragazza tra se e se.
-Sei pazza Barbara.. sei pazza!-
Rispondeva il padre con la voce affannata di chi cerca di convincere se stesso.
D'un tratto la ragazza, sgusciando come una saponetta tra le mani, era scivolata in ginocchio davanti al padre il quale sorpreso da quella mossa, aveva cercato di stringere le gambe per impedirle di assumere quella imbarazzante postura senza però, riuscirci.
A quel punto la ragazza, aveva raccolto da terra il suo perizoma e porgendolo al padre gli aveva detto: " Queste sono il regalo per te papà a ricordo di questa nostra prima volta!"
Poi, aveva appoggiato la testa sulla pancia del padre percependo ancora le contrazioni della verga stretta dalle mutande e dal peso della sua testa.
Istintivamente, il 'Maschio' aveva allungato le mani sulla testa della figlia la quale istintivamente, aveva cominciato a simulare un pompino da sopra la patta dei pantaloni.
-Sei pazza Barbara.. sei pazza a volere tutto questo!
Questo è un incesto!
Ti rendi conto.. è un incesto!
Sei pazza.. pazza!-
Mentre il padre blaterava in modo confuso, la ragazza lo leccava da sopra la stoffa e contemporaneamente, gli slacciava la cintura e gli sbottonava la patta.
Al termine del lavoro svolto con la lentezza di un rito, aveva finalmente raggiunto l'oggetto del suo desiderio esploso come una molla nel momento in cui era stato liberato anche dalla stretta delle mutande. "Che meraviglia papà.. che meraviglia!"
Con gli occhi lucidi di chi raggiunge il suo agognato trofeo, la ragazza con le mani unite a forma di coppa, aveva accolto lo scroto peloso e gonfio del seme che l'aveva generata e per qualche istante si era fermata in adorazione davanti a quella verga che, scappellata, si ergeva in tutta la sua debordante virilità.
-Sei pazza.. pazza!-
Ripeteva il padre che, rinunciando definitivamente ad ogni resistenza, teneva le mani sulla testa della figlia e col fiato sospeso, aspettava che cadesse anche l'ultimo diaframma che lo separava dall'estrema depravazione incestuosa.
La figlia percependo dalla lieve pressione delle dita del padre tra i suoi capelli la definitiva approvazione, aveva dischiuso le labbra affondando nella sua bocca la verga sino al contatto con l'ugola.
Aveva così dato inizio ad un estenuante pompino fatto di leccate dei testicoli, risucchi e lunghe pennellate sull'asta sino al frenulo leccato e picchiettato con la lingua appuntita a guisa di martelletto prima di ingoiare il glande gonfio e livido come certi frutti maturi.
Tutto il cazzo era oramai gonfio e pronto per l'atto finale.
Una verga le cui vene, come un reticolo bluastro si intrecciavano intorno all'asta ed al condotto uretrale gonfio e quasi esplosivo al cui culmine, dal forellino sul glande livido e lucente, fuoruscivano copiose goccioline di presperma che la ragazza rastrellava golosamente con la lingua.
Il padre ansimava ed accompagnava con le mani immerse nella folta chioma della figlia, i suoi goduriosi movimenti.
-Sei pronto papà?-
-Si!-
Era stata la roca e lapidaria risposta.
A quel punto la ragazza salendo sul divano, aveva allargato le gambe coi piedi ai fianchi del padre e tenendo le mani appoggiate alle sue spalle, era calata sul suo vibrante cazzo lasciandoselo scivolare dentro sino al contatto del glande con l'utero e lo schiocco dei testicoli contro le sue chiappe.
Mentre la figlia accennava i suoi lenti movimenti su e giù godendosi quel ben di dio che la faceva sentire meravigliosamente piena, il padre, come scosso da una improvvisa presa di coscienza, aveva bloccato la figlia gridando: "Barbara..Barbara.. cosa stiamo facendo? Non ho il preservativo!"
-Tranquillo papà.. tranquillo, prendo la pillola che mi da la mamma!-
-Come la pillola che ti da la mamma?-
Aveva chiesto il padre col tono allarmato di chi riceve una brutta ed inattesa notizia.
-Non preoccuparti papà, dopo ti racconto tutto ma adesso scopami.. SCOPAMI PAPA'!-
Si prospettavano momenti di amore puro e sfrenato sesso incestuoso.
segue
-Sei pazza Barbara.. sei pazza!-
Rispondeva il padre con la voce affannata di chi cerca di convincere se stesso.
D'un tratto la ragazza, sgusciando come una saponetta tra le mani, era scivolata in ginocchio davanti al padre il quale sorpreso da quella mossa, aveva cercato di stringere le gambe per impedirle di assumere quella imbarazzante postura senza però, riuscirci.
A quel punto la ragazza, aveva raccolto da terra il suo perizoma e porgendolo al padre gli aveva detto: " Queste sono il regalo per te papà a ricordo di questa nostra prima volta!"
Poi, aveva appoggiato la testa sulla pancia del padre percependo ancora le contrazioni della verga stretta dalle mutande e dal peso della sua testa.
Istintivamente, il 'Maschio' aveva allungato le mani sulla testa della figlia la quale istintivamente, aveva cominciato a simulare un pompino da sopra la patta dei pantaloni.
-Sei pazza Barbara.. sei pazza a volere tutto questo!
Questo è un incesto!
Ti rendi conto.. è un incesto!
Sei pazza.. pazza!-
Mentre il padre blaterava in modo confuso, la ragazza lo leccava da sopra la stoffa e contemporaneamente, gli slacciava la cintura e gli sbottonava la patta.
Al termine del lavoro svolto con la lentezza di un rito, aveva finalmente raggiunto l'oggetto del suo desiderio esploso come una molla nel momento in cui era stato liberato anche dalla stretta delle mutande. "Che meraviglia papà.. che meraviglia!"
Con gli occhi lucidi di chi raggiunge il suo agognato trofeo, la ragazza con le mani unite a forma di coppa, aveva accolto lo scroto peloso e gonfio del seme che l'aveva generata e per qualche istante si era fermata in adorazione davanti a quella verga che, scappellata, si ergeva in tutta la sua debordante virilità.
-Sei pazza.. pazza!-
Ripeteva il padre che, rinunciando definitivamente ad ogni resistenza, teneva le mani sulla testa della figlia e col fiato sospeso, aspettava che cadesse anche l'ultimo diaframma che lo separava dall'estrema depravazione incestuosa.
La figlia percependo dalla lieve pressione delle dita del padre tra i suoi capelli la definitiva approvazione, aveva dischiuso le labbra affondando nella sua bocca la verga sino al contatto con l'ugola.
Aveva così dato inizio ad un estenuante pompino fatto di leccate dei testicoli, risucchi e lunghe pennellate sull'asta sino al frenulo leccato e picchiettato con la lingua appuntita a guisa di martelletto prima di ingoiare il glande gonfio e livido come certi frutti maturi.
Tutto il cazzo era oramai gonfio e pronto per l'atto finale.
Una verga le cui vene, come un reticolo bluastro si intrecciavano intorno all'asta ed al condotto uretrale gonfio e quasi esplosivo al cui culmine, dal forellino sul glande livido e lucente, fuoruscivano copiose goccioline di presperma che la ragazza rastrellava golosamente con la lingua.
Il padre ansimava ed accompagnava con le mani immerse nella folta chioma della figlia, i suoi goduriosi movimenti.
-Sei pronto papà?-
-Si!-
Era stata la roca e lapidaria risposta.
A quel punto la ragazza salendo sul divano, aveva allargato le gambe coi piedi ai fianchi del padre e tenendo le mani appoggiate alle sue spalle, era calata sul suo vibrante cazzo lasciandoselo scivolare dentro sino al contatto del glande con l'utero e lo schiocco dei testicoli contro le sue chiappe.
Mentre la figlia accennava i suoi lenti movimenti su e giù godendosi quel ben di dio che la faceva sentire meravigliosamente piena, il padre, come scosso da una improvvisa presa di coscienza, aveva bloccato la figlia gridando: "Barbara..Barbara.. cosa stiamo facendo? Non ho il preservativo!"
-Tranquillo papà.. tranquillo, prendo la pillola che mi da la mamma!-
-Come la pillola che ti da la mamma?-
Aveva chiesto il padre col tono allarmato di chi riceve una brutta ed inattesa notizia.
-Non preoccuparti papà, dopo ti racconto tutto ma adesso scopami.. SCOPAMI PAPA'!-
Si prospettavano momenti di amore puro e sfrenato sesso incestuoso.
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