Ma, Kitty, sei sicura?
di
Yuko
genere
saffico
“Ok, Gatta, è molto semplice. Atterri a Linate, autobus numero 73 fino a San Babila, il capolinea. Poi metropolitana linea rossa, la linea Uno. Poi è un attimo. Ti verrò incontro.”
“Claro! Che meraviglia. Corro, anzi volo!”
“Ma sei sicura?”
“Di che cosa?”
“Insomma, di voler fare sesso con me tutta la notte.”
“Yuko, tu non immagini quanto io lo desideri!”
“Ma Kitty, non ci siamo ancora viste di persona. Parlavi di un caffè per conoscersi e poi vedere come evolveva la situazione...”
“Yukiko, ho solo questa notte. Ma io sono sicura.”
“Allora ci vediamo da me.”
“Sì, e finalmente ti vedrò! O si dice te la vedrò? L'italiano! Lo sto perdendo.”
“Guarda, in questo caso vanno bene entrambe le frasi. C'è solo una sottile differenza, quasi impercettibile. E poi stanotte faremo un sacco di esercizi di lingua!”
La prima volta con me. La prima volta con una donna.
-Rimanere nuda davanti a una donna che ti guarda con interesse, che desidera il tuo corpo, toccare i tuoi seni, accarezzarti il sedere, giocare con le dita nella tua vulva, infilarti, penetrarti per darti piacere, e sta lì a guardarti mentre apri la bocca e chiudi gli occhi sotto le sue carezze sempre più audaci. Una donna che sa come darti piacere e che vuole farti godere e vederti mentre godi.
-Nessuno meglio di una donna sa come far godere un'altra donna, e io ho fatto pratica e posso vantare una certa esperienza.
-Se ti bagnerai di saliva la punta dell'indice e mi toccherai il clitoride, saprai perfettamente ciò che io proverò. Sai esattamente come e dove toccartelo, come fare scivolare il polpastrello intorno al mio bocciolo per farmi impazzire. L'hai fatto su di te tante volte e ora lo farai su di me. Lenti anelli di piacere, cerchi concentrici che ripeteranno il percorso delle nostre lingue che, nelle nostre bocche, si trasmetteranno carezze calde di passione.
-Tu aprirai le labbra, le nostre bocche si uniranno, ma starai baciando una donna, un essere come te, che starà provando in quel momento quello che proverai tu. La sensazione sui capezzoli, l'umidità che serpeggia nella vulva, quei formicolii che preparano al piacere, il desiderio di farsela toccare, di sentire qualcosa che la vìoli, che vi entri dentro e la riempia. Io come te.
-Allungherai la mano verso la mia nuca, ma percepirai i miei capelli lunghi mollemente adagiati sulla mia spalla nuda. Io ti accarezzerò la schiena e tu mi stringerai al tuo seno. Mi sentirai morbida, sinuosa e delicata; non robusta e muscolosa, tozza e rigida come ricordi la schiena di un uomo. Quando il tuo abbraccio si farà più forte io sarò nelle tue mani una canna di bambù, flessuosa ed elastica.
-Desidererai toccarmi il seno mentre fremerai sotto i baci che sul tuo collo non ti concederanno tregua. A occhi chiusi cercherai il mio petto, le tue mani lo palperanno, si riempiranno della morbida pienezza; ti colmerà le palme e tu ci affonderai le dita. Morbido ed elastico, invitante e sodo, ti perderai nella sua consistenza.
-Indovinerai i miei capezzoli e con la lingua li vorrai toccare, accoglierli tra le tue labbra, sentirli indurirsi con la tua saliva e succhiarli come molte volte hanno fatto a te. Eppure saprai cosa sto percependo mentre mi sentirai gemere sotto i tuoi baci erotici. La tua mano su di me sarà delicata come tu vorresti che fosse sul tuo corpo. Troverai forme che non hai ancora toccato se non su di te; mi regalerai le stesse sensazioni che a te piace provare.
- Quella donna, quelle labbra lucide di cosmetici, quei denti bianchi nel sorriso ammaliante; quei baci si perderanno sul tuo corpo. Le più intense sensazioni, le più erotiche sfumature sul tuo viso, sul tuo collo e sul tuo seno, ti saranno donate da una donna come te, che sa come baciarti dall'orecchio al petto e come sfiorarti la pelle delle ascelle e della schiena.
- La tua mano si inoltrerà lungo un soffice ventre, senza peli fino a quando incontrerai il mio monte di Venere. Non gli addominali scolpiti e duri, ma una delicata convessità racchiusa in una vita insolitamente stretta. Sottile e delicato vaso di terracotta orientale guarnito da antichi ideogrammi e miniature di donne operose e fiori dai colori sgargianti sarà il mio corpo tra le tue mani. Lo sentirai fremere sotto le tue carezze. Un petalo fragile per le tue dita curiose, con rispetto ne rivestirai le linee curve cercando la convergenza tra le mie cosce.
-Mi toccherai il sedere, lasciandoti assorbire dalla piega tra i glutei per riemergere come un dragone cinese tra flutti color blu di Prussia. Percorsi senza meta tra due mezzelune per finire di nuovo nel baratro e seguirlo fino alla perdizione. Mi sfiorerai l'entrata più stretta, con curiosità e rispetto, interpretando dai miei gemiti se forzare la stretta apertura o solo rimandare.
-Le mie dita devasteranno le tue sensazioni, cercandoti e aspettandoti, copiando i tuoi movimenti sul mio corpo e suggerendotene di nuovi. Le mie dita sui tuoi seni, le mie appendici a disegnare note sui pentagrammi scolpiti sullo spartito della tua schiena. Le mie mani apriranno le tue cosce e ti stringeranno al mio corpo per sentire la tua fonte sulla pelle del mio ventre e sulle gambe, per misurare a gocce la tua eccitazione.
-Le mie dita giocheranno tra i tuoi peli e tu di perderai nel mio boschetto. Sentieri invisibili in sensuali pinete, giardini orientali dai profumi esotici e macchia mediterranea della Sierra Caliente. Il morbido cuscino del tuo pube, piccola sommità venusiana prima della valle che conduce alle sorgenti del piacere. Ancora le tue dita si inoltreranno tra i peli lunghi e dritti del mio pube, li accarezzeranno e li pettineranno come il crine di una puledra che interamente si concede alla tua esplorazione.
-La mia lingua scenderà sul tuo ventre disegnando un arcipelago di bagnata tenerezza sulla tua pelle, un'odissea scandita dai tuoi sussulti e dai tuoi gemiti. La mia lingua approfondirà i solchi del tuo inguine. Solo cristalli di baci sulle tue grandi labbra perchè il tuo piacere dovrà prima crescere quando ti bacerò le cosce. Supererai i confini della sopportazione quando ti negherò il tuo primo orgasmo insistendo con la mia lingua sulle tue cosce e sul tuo seno, ignorando crudelmente la tua vulva se non per fugaci assaggi di saliva.
-Mi cercherai tra le mie cosce, mi incontrerai dove ai tuoi assedi risponderò con le mie urla. Il mio odore di donna. L'odore del mio sesso sotto le carezze della tua lingua. Il mio sapore che ritroverò sulle tue labbra quando ti solleverò dalla mia vulva per baciarti ancora sulla bocca. Ritornerai a quel nido, attrazione di campi magnetici, per sentire ancora quel sapore così simile al tuo e così diverso e nuovo. La tua lingua mi esplorerà nei miei pertugi. Riempirai i miei vuoti con i tuoi baci, ci infilerai le dita perchè sai cosa si prova a essere penetrate mentre si è al colmo dell'eccitazione.
-La lingua sul clitoride, la mia sul tuo e la tua sul mio. Ci aspettiamo e ci inseguiamo. E poi dentro più che si può nelle vagine, tra i petali dei fiori che si schiudono per far posto alle nostre dita.
-Io dentro di te e tu dentro di me, le nostre lingua si scambieranno gli indirizzi, le nostre dita ci cercheranno l'anima; indice e medio nelle profondità morbide e cedevoli di molluschi cavi e caldi, strumenti musicali che dirigeranno gemiti e sospiri. Movimenti digitali, orbite irregolari intorno a mucose accoglienti, buchi stretti che si aprono per dare spazio alle nostre carezze.
-Un orgasmo, un altro quando ancora non pensavi di aver completato il primo, i tuoi gemiti mi entrano in bocca, si mescolano con i miei sospiri e quelle piccole urla che non riesco a trattenere sentendoti dentro di me e insieme sul germoglio più sensibile. Sai dove toccarmi, come e quando dirigere le mie sensazioni.
-Desiderio del tuo sapore, schiava dei tuoi flutti, imprigionata dal tuo profumo più intimo, mi stringi le cosce sulla testa quando ancora mi regali una nuova estasi, tu che sussulti, il tuo ventre scosso da scariche di piacere, il mio volto serrato là dove generi la vita.
-Mi cerchi ancora per farmi godere nuovamente. Navighiamo in un mare di etereo piacere, bagnate dai nostri flutti mai sopiti, oceano di onde dal sentore di donne eccitate, lucidi riflessi di fluidi di eccitazione, nuove scoperte, nuove mete da esplorare.
-E in fine ti lascio riposare tra le mie braccia protettive, il tuo capo adagiato sul mio seno, la tua mano ancora tra le mie cosce, dentro di me, al caldo. Con il braccio cingo la tua schiena. Piccola gattina, riposa ora dopo tanto viaggiare lungo i mari orientali, la tua mano è in un porto sicuro, il tuo capo sul mio soffice cuscino.
“Sì, Yuko, sono pronta. Il tempo di una doccia e sarò tutta tua.”
“No, felino del mio cuore, tu sarai tutta mia già da quando varcherai la mia soglia. Ti sfilerò io i vestiti e in braccio ti porterò sotto la doccia.”
Flying riattacca il telefono. La gattina stanotte conoscerà la mia micetta.
“Claro! Che meraviglia. Corro, anzi volo!”
“Ma sei sicura?”
“Di che cosa?”
“Insomma, di voler fare sesso con me tutta la notte.”
“Yuko, tu non immagini quanto io lo desideri!”
“Ma Kitty, non ci siamo ancora viste di persona. Parlavi di un caffè per conoscersi e poi vedere come evolveva la situazione...”
“Yukiko, ho solo questa notte. Ma io sono sicura.”
“Allora ci vediamo da me.”
“Sì, e finalmente ti vedrò! O si dice te la vedrò? L'italiano! Lo sto perdendo.”
“Guarda, in questo caso vanno bene entrambe le frasi. C'è solo una sottile differenza, quasi impercettibile. E poi stanotte faremo un sacco di esercizi di lingua!”
La prima volta con me. La prima volta con una donna.
-Rimanere nuda davanti a una donna che ti guarda con interesse, che desidera il tuo corpo, toccare i tuoi seni, accarezzarti il sedere, giocare con le dita nella tua vulva, infilarti, penetrarti per darti piacere, e sta lì a guardarti mentre apri la bocca e chiudi gli occhi sotto le sue carezze sempre più audaci. Una donna che sa come darti piacere e che vuole farti godere e vederti mentre godi.
-Nessuno meglio di una donna sa come far godere un'altra donna, e io ho fatto pratica e posso vantare una certa esperienza.
-Se ti bagnerai di saliva la punta dell'indice e mi toccherai il clitoride, saprai perfettamente ciò che io proverò. Sai esattamente come e dove toccartelo, come fare scivolare il polpastrello intorno al mio bocciolo per farmi impazzire. L'hai fatto su di te tante volte e ora lo farai su di me. Lenti anelli di piacere, cerchi concentrici che ripeteranno il percorso delle nostre lingue che, nelle nostre bocche, si trasmetteranno carezze calde di passione.
-Tu aprirai le labbra, le nostre bocche si uniranno, ma starai baciando una donna, un essere come te, che starà provando in quel momento quello che proverai tu. La sensazione sui capezzoli, l'umidità che serpeggia nella vulva, quei formicolii che preparano al piacere, il desiderio di farsela toccare, di sentire qualcosa che la vìoli, che vi entri dentro e la riempia. Io come te.
-Allungherai la mano verso la mia nuca, ma percepirai i miei capelli lunghi mollemente adagiati sulla mia spalla nuda. Io ti accarezzerò la schiena e tu mi stringerai al tuo seno. Mi sentirai morbida, sinuosa e delicata; non robusta e muscolosa, tozza e rigida come ricordi la schiena di un uomo. Quando il tuo abbraccio si farà più forte io sarò nelle tue mani una canna di bambù, flessuosa ed elastica.
-Desidererai toccarmi il seno mentre fremerai sotto i baci che sul tuo collo non ti concederanno tregua. A occhi chiusi cercherai il mio petto, le tue mani lo palperanno, si riempiranno della morbida pienezza; ti colmerà le palme e tu ci affonderai le dita. Morbido ed elastico, invitante e sodo, ti perderai nella sua consistenza.
-Indovinerai i miei capezzoli e con la lingua li vorrai toccare, accoglierli tra le tue labbra, sentirli indurirsi con la tua saliva e succhiarli come molte volte hanno fatto a te. Eppure saprai cosa sto percependo mentre mi sentirai gemere sotto i tuoi baci erotici. La tua mano su di me sarà delicata come tu vorresti che fosse sul tuo corpo. Troverai forme che non hai ancora toccato se non su di te; mi regalerai le stesse sensazioni che a te piace provare.
- Quella donna, quelle labbra lucide di cosmetici, quei denti bianchi nel sorriso ammaliante; quei baci si perderanno sul tuo corpo. Le più intense sensazioni, le più erotiche sfumature sul tuo viso, sul tuo collo e sul tuo seno, ti saranno donate da una donna come te, che sa come baciarti dall'orecchio al petto e come sfiorarti la pelle delle ascelle e della schiena.
- La tua mano si inoltrerà lungo un soffice ventre, senza peli fino a quando incontrerai il mio monte di Venere. Non gli addominali scolpiti e duri, ma una delicata convessità racchiusa in una vita insolitamente stretta. Sottile e delicato vaso di terracotta orientale guarnito da antichi ideogrammi e miniature di donne operose e fiori dai colori sgargianti sarà il mio corpo tra le tue mani. Lo sentirai fremere sotto le tue carezze. Un petalo fragile per le tue dita curiose, con rispetto ne rivestirai le linee curve cercando la convergenza tra le mie cosce.
-Mi toccherai il sedere, lasciandoti assorbire dalla piega tra i glutei per riemergere come un dragone cinese tra flutti color blu di Prussia. Percorsi senza meta tra due mezzelune per finire di nuovo nel baratro e seguirlo fino alla perdizione. Mi sfiorerai l'entrata più stretta, con curiosità e rispetto, interpretando dai miei gemiti se forzare la stretta apertura o solo rimandare.
-Le mie dita devasteranno le tue sensazioni, cercandoti e aspettandoti, copiando i tuoi movimenti sul mio corpo e suggerendotene di nuovi. Le mie dita sui tuoi seni, le mie appendici a disegnare note sui pentagrammi scolpiti sullo spartito della tua schiena. Le mie mani apriranno le tue cosce e ti stringeranno al mio corpo per sentire la tua fonte sulla pelle del mio ventre e sulle gambe, per misurare a gocce la tua eccitazione.
-Le mie dita giocheranno tra i tuoi peli e tu di perderai nel mio boschetto. Sentieri invisibili in sensuali pinete, giardini orientali dai profumi esotici e macchia mediterranea della Sierra Caliente. Il morbido cuscino del tuo pube, piccola sommità venusiana prima della valle che conduce alle sorgenti del piacere. Ancora le tue dita si inoltreranno tra i peli lunghi e dritti del mio pube, li accarezzeranno e li pettineranno come il crine di una puledra che interamente si concede alla tua esplorazione.
-La mia lingua scenderà sul tuo ventre disegnando un arcipelago di bagnata tenerezza sulla tua pelle, un'odissea scandita dai tuoi sussulti e dai tuoi gemiti. La mia lingua approfondirà i solchi del tuo inguine. Solo cristalli di baci sulle tue grandi labbra perchè il tuo piacere dovrà prima crescere quando ti bacerò le cosce. Supererai i confini della sopportazione quando ti negherò il tuo primo orgasmo insistendo con la mia lingua sulle tue cosce e sul tuo seno, ignorando crudelmente la tua vulva se non per fugaci assaggi di saliva.
-Mi cercherai tra le mie cosce, mi incontrerai dove ai tuoi assedi risponderò con le mie urla. Il mio odore di donna. L'odore del mio sesso sotto le carezze della tua lingua. Il mio sapore che ritroverò sulle tue labbra quando ti solleverò dalla mia vulva per baciarti ancora sulla bocca. Ritornerai a quel nido, attrazione di campi magnetici, per sentire ancora quel sapore così simile al tuo e così diverso e nuovo. La tua lingua mi esplorerà nei miei pertugi. Riempirai i miei vuoti con i tuoi baci, ci infilerai le dita perchè sai cosa si prova a essere penetrate mentre si è al colmo dell'eccitazione.
-La lingua sul clitoride, la mia sul tuo e la tua sul mio. Ci aspettiamo e ci inseguiamo. E poi dentro più che si può nelle vagine, tra i petali dei fiori che si schiudono per far posto alle nostre dita.
-Io dentro di te e tu dentro di me, le nostre lingua si scambieranno gli indirizzi, le nostre dita ci cercheranno l'anima; indice e medio nelle profondità morbide e cedevoli di molluschi cavi e caldi, strumenti musicali che dirigeranno gemiti e sospiri. Movimenti digitali, orbite irregolari intorno a mucose accoglienti, buchi stretti che si aprono per dare spazio alle nostre carezze.
-Un orgasmo, un altro quando ancora non pensavi di aver completato il primo, i tuoi gemiti mi entrano in bocca, si mescolano con i miei sospiri e quelle piccole urla che non riesco a trattenere sentendoti dentro di me e insieme sul germoglio più sensibile. Sai dove toccarmi, come e quando dirigere le mie sensazioni.
-Desiderio del tuo sapore, schiava dei tuoi flutti, imprigionata dal tuo profumo più intimo, mi stringi le cosce sulla testa quando ancora mi regali una nuova estasi, tu che sussulti, il tuo ventre scosso da scariche di piacere, il mio volto serrato là dove generi la vita.
-Mi cerchi ancora per farmi godere nuovamente. Navighiamo in un mare di etereo piacere, bagnate dai nostri flutti mai sopiti, oceano di onde dal sentore di donne eccitate, lucidi riflessi di fluidi di eccitazione, nuove scoperte, nuove mete da esplorare.
-E in fine ti lascio riposare tra le mie braccia protettive, il tuo capo adagiato sul mio seno, la tua mano ancora tra le mie cosce, dentro di me, al caldo. Con il braccio cingo la tua schiena. Piccola gattina, riposa ora dopo tanto viaggiare lungo i mari orientali, la tua mano è in un porto sicuro, il tuo capo sul mio soffice cuscino.
“Sì, Yuko, sono pronta. Il tempo di una doccia e sarò tutta tua.”
“No, felino del mio cuore, tu sarai tutta mia già da quando varcherai la mia soglia. Ti sfilerò io i vestiti e in braccio ti porterò sotto la doccia.”
Flying riattacca il telefono. La gattina stanotte conoscerà la mia micetta.
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