Un mese da soli nella nostra casa al mare - Capitolo 8

di
genere
incesti

Dopo una breve pausa per il weekend rieccomi con un nuovo capitolo della serie. La scorsa volta ci eravamo lasciati con la mia bastardata di troncare il racconto sul più bello, per tutti i curiosi ecco il seguito:

Ultima mano, quella decisiva, mi mancava una carta per fare scala, cambio un carta ma niente. Scala mancata contro una misera coppia. Alla fine mi tolgo gli slip scoprendo il mio pene eretto. Mario si avvicinò mi si avvicinò e disse:
# "Non me lo ricordavo così lungo..."
- "Ti piacerebbe averlo nel culo, è?"
# "Molto tesoro".
Tralasciando che la lucidità era andata a farsi fottere, io mio cugino avevamo sempre scherzato sul fatto di scopare ma non eravamo mai andati oltre una sega.
* "Volete che vi lasci soli?" disse Alessia ridendo.
- "No, non serve" dissi rispondendo alle sue risate.
Detto questo mi avvicinai a Mario e gli abbassai i boxer, scoprendo il suo cazzo abbastanza lungo e quasi sull'attenti.
* "OK, io sono abbastanza stanca quindi vi chiederei di lasciarmi dormire".
Disse prima che la situazione potesse degenerare. Siccome ancora non ero stanco decisi di spostarmi in giardino per godermi il vento leggiero della notte sul mio corpo nudo, anche Mario fece la stessa cosa e mi segui in giardino dopo aver salutato la sorella. Ci mettemmo su due sedie a sdraio sotto il portico davanti all'entrata di casa. Il vento colpiva il mio corpo, di tanto in tanto sentivo dei brividi che mi percorrevano la schiena. Quella situazione, non so bene perchè, mi fece venire un erezione più forte del solito. Quando Mario se ne accorse mi si avvicinò e mi prese il cazzo in mano.
# "Una sega come ai vecchi tempi?"
- "Perchè no"
Gli presi anche io il cazzo e iniziammo a menarcelo a vicenda. Dopo un po' mi accorsi che non mi bastava più una semplice sega fatta da mio cugino, volevo andare oltre, volevo dare sfogo alle mie fantasie, volevo scoparmelo. Mi fermai e gli lasciai il cazzo, lui mi guardò sorpreso, senza più freni inibitori mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai:
- "Voglio il tuo culo"
Mario non rispose, si alzò e si spostò a bordo piscina. Decisi di seguirlo e di mettermi seduto vicino a lui. Dopo qualche minuto di silenzio Mario si alzò e mi disse:
# "Sfondami il culo"
Detto questo si mise a novanta mostrandomi il culo. Quella vista mi fece schizzare l'ormone a mille, mi alzai e avvicinai il mio pene eretto al suo buco. Dopo averlo preparato un po' con le dita, poggiai la punta del mio pene e prendendolo per i fianchi iniziai a penetrarlo lentamente. Sentivo il suo ano contrarsi con ogni affondo. Iniziai ad ansimare mentre lui cercava di soffocare qualche urlo di piacere. Mentre lo inculavo mi sentivo osservato, decisi di girarmi verso la porta di casa, a quel punto vidi Alessia che guardando attraverso il vetro della porta ci guardava mentre si masturbava. Per farla godere ancora di più gli feci segno di venire. Lei non aspettò un secondo e corse in giardino mettendosi vicino a noi. Mario alla vista della sorella che si masturbava vicino alla sua faccia non riuscì più a trattenersi, alla fine venne sparando due lunghi getti di sborra. A quel punto mi fermai e feci segno a tutti e due di seguirmi in casa. Arrivati in camera presi Alessia per un braccio e la feci sdraiare sul letto. Iniziai a leccarla partendo dal collo e scendendo verso il basso. Alla fine arrivai alla sua figa leggermente bagnata e iniziai a leccargliela, mi soffermai un po' sulle labbra per poi affondare la lingua alla ricerca del suo "punto debole". Nel frattempo Mario ci stava guardando mentre si toccava per prepararlo a una nuova scopata. Quando vidi che era pronto mi fermai e gli feci capire che avevo intenzione di fare una cosa a tre. Feci sdraiare Mario su un fianco, poi feci mettere Alessia rivolta con la schiena verso il fratello e infine mi sdraiai io. Io e Mario ci preparammo poggiando la punta dei nostri cazzi su i due buchi di Alessia. Poi contemporaneamente iniziammo a penetrarla. Alessia era in estasi, i suoi occhi erano socchiusi e la bocca semi aperta. La sua figa si contraeva a ogni penetrazione, Alessia non riuscì a trattenersi per molto tempo alla fine scoppiò in un urlo di piacere selvaggio.
* "Ora tocca a voi..." disse ansimando e con l'affanno. Si inginocchiò davanti a me e a Mario prendendo in bocca entrambi i nostri cazzi contemporaneamente. La saliva di Alessia, le sue labbra che circondavano la mia asta e il contatto tra il mio pene e quello di mio cugino mi fecero venire. Inondai la bocca di Alessia, dopo poco venne anche Mario. Dopo aver leccato per bene entrambi i nostri cazzi, Alessia ingoiò tutta la nostra sborra. Dopo quella lunga scopata ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo dopo poco anche per colpa di quei "pochi" bicchieri di rum.

Da oggi uscirà un capitolo ogni giorno, quindi a domani con il prossimo.
di
scritto il
2021-03-15
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