Due amici in vacanza - Capitolo 4 - Una notte infuocata pt. 2

di
genere
bisex

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Guardai Edoardo, era stupefatto provò a dire qualcosa ma eravamo entrambe troppo eccitati. Mi spinse facendomi sedere su una delle pietre, si inginocchiò davanti a me e mi aprì le gambe. Mi guardò negli occhi mentre con le mani risaliva lungo le mie gambe, massaggiandomi le cosce fino a sfiorarmi le palle.
Si fermò poco prima di prendere in mano il mio pisello e disse "Siamo sicuri?"
"Al diavolo, facciamolo. Voglio averti, voglio sentire le tue mani su di me, i nostri corpi toccarsi e poi unirsi per diventare uno solo" gli risposi.
Le mie parole ebbero l'effetto sperato, alla fine si fece coraggio e iniziò a segarmi. Sentivo le sue mani muoversi su e giù sulla mia asta, accarezzarmi la cappella e massaggiarmi le palle.
Lo guardavo e non riuscivo a credere a quello che stava succedendo, per la prima volta vedevo il mio amico con altri occhi. Non più soltanto la persona con cui condividere confidenze, giornate e a volte ragazze, ma anche qualcosa di più.
Mentre ero perso nei miei pensieri sentii qualcosa di umido toccarmi la gamba, era la sua lingua. Iniziò a leccarmi l'interno coscia partendo dal ginocchio e arrivando all'inguine. Gli misi una mano sulla testa e lo indirizzai verso il pacco, dopo un'istante di esitazione si sciolse e mi assecondò. Passò la sua lingua tra le mie palle depilate e risalì lungo il pisello stimolandomi il frenulo.
Lo fermai prima che potesse prenderlo in bocca. "Sdraiati" gli dissi alzandomi.
Lui lo fece anche se era abbastanza teso, vedevo i muscoli della sua schiena contratti e il culo stretto. Mi piegai su di lui e gli sussurrai nell'orecchio "Rilassati, se vuoi che mi fermi dimmelo". Edoardo annuì e iniziai a baciargli il collo e le spalle. Sentivo che lentamente iniziava a distendersi, continuai così per un po', poi iniziai a massaggiarlo. Cominciai dalle spalle, sentivo quei muscoli su cui avevo fantasticato quel pomeriggio rilassarsi sotto le mie mani. Scesi lungo le braccia, accarezzandogli i tricipiti per poi spostarmi sui fianchi. Li massaggiai dal basso verso l'alto, lentamente, mentre sentivo che la tensione che lo irrigidiva stava lentamente sparendo. Decisi che era arrivato il momento di andare oltre: mi sedetti a cavalcioni sulla sua schiena, poco sotto il suo fondoschiena. Le mie palle erano poggiate contro suo culo mentre con le gambe gli stringevo i fianchi.
Da quella posizione percorsi con le mani la sua schiena fino ad arrivare al collo. Nel farlo mi ero avvicinato con il viso alla sua testa. Gli sussurrai "Sei pronto?". Edoardo non rispose finalmente però era del tutto rilassato. Ripercorsi di nuovo la sua schiena, questa volta nel senso opposto. Arrivato vicino al suo buco iniziai a prepararlo, lo sfiorai delicatamente per poi iniziare ad inserire lentamente un dito. Sentivo il suo ano contrarsi e stringersi intorno al mio indice. Andai avanti per un po' mentre lo sentivo allargarsi sempre di più. Da un dito passai a due, continuai fino a quando non sentii che era pronto per il mio membro.
Tolsi le dita e mi presi in mano il cazzo, lo segai un po' per farlo tornare al massimo e poi ci sputai sopra. Con l'altra mano gli allargai il culo per poi poggiare la mia punta vicino al suo ingresso.
Sentendo che stavo per entrare si irrigidì e mi disse "Fai piano però"
"Tranquillo, voglio che tu sia a tuo agio" dissi mentre mi alzavo e mi sedevo su una pietra. "Vieni" gli dissi.
Edoardo fece subito come gli dissi, quando fu abbastanza vicino lo presi per un braccio e lo feci sedere su di me. Ci guardammo negli occhi per un istante poi iniziai a baciarlo stringendolo tra le braccia.
Sentivo il suo cuore battere contro il mio petto mentre si rilassava sempre di più. Finalmente si tranquillizzò nuovamente e questa volta fu lui a prendere l'iniziativa: mi prese il pisello e ci si mise seduto sopra lentamente. Il suo ano stretto scorreva lungo la mia asta circondata dal suo calore. Arrivò fino in fondo prendendolo tutto, sentivo la mia punta spingere contro la sua prostata. Si mosse lentamente su e giù per un paio di volte prima di iniziare ad ansimare inondandomi con la sua sborra calda che mi ricoprì il petto e l'addome.
Rimase seduto sul mio pisello per un po' prima di alzarsi e inginocchiarsi davanti a me. Me lo prese in mano e iniziò a segarlo. Ormai però ero arrivato al limite e venni subito schizzandolo sulla faccia e sulle spalle.
Ci scambiammo un ultimo bacio prima di sciacquarci sotto l'acqua della cascata per poi tornare a sederci uno vicino all'altro nella grotta. Rimanemmo in silenzio, nessuno dei due sapeva cosa dire, abbracciati, fino ad addormentarci.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e vi chiedo di lasciarmi una valutazione (possibilmente positiva) per incoraggiarmi a continuare. Nei prossimi giorni usciranno i prossimi capitoli.
scritto il
2025-05-27
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