Due amici in vacanza - Capitolo 0

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Dopo molto tempo torno a scrivere. Con l'ultimo racconto vi ho lasciati "appesi", senza un finale. Per farmi perdonare ho deciso di far diventare quel racconto, che originariamente doveva essere diviso in due capitoli, in una serie di almeno 5 capitoli. I protagonisti saranno sempre gli stessi, Edoardo e Matteo, saranno sempre migliori amici e ci proveranno ancora con molte ragazze, ma scopriranno anche quanto il loro legame possa diventare stretto, oserei dire profondo...
Prima di questo capitolo vi invito a leggere "Una giornata da ricordare" per prendere confidenza con i protagonisti. Buona lettura

"Allora cosa vogliamo fare? Passiamo tutta l'estate a Roma? Ormai a metà luglio è tardi per organizzare qualsiasi cosa" mi disse Edoardo.
"Te l'ho detto, la mia famiglia ha deciso di andare in montagna quindi ho casa al mare libera. Se vogliamo andare non ci sono problemi" risposi rimettendo gli occhiali da sole dopo essere uscito dalla piscina.
Eravamo a casa sua, come in quasi tutte le giornate calde passate in città.
"Va bene, se non c'è niente di meglio... Quando vuoi partire?" disse un po' deluso.
"Per me possiamo partire anche domani, sei tu che hai bisogno di una settimana per preparare tutti i tuoi vestiti. Manco la mia ex ne portava così tanti"
"Infatti tu sembri un barbone quando usciamo..."
"Un barbone che si scopa tutte le fighe però, tu invece? L'ultima che hai visto quand'è stata? Quella di tua madre al parto?" lo provocai.
"Fottiti, stronzo" disse spingendomi in piscina. "Partiamo domani, vado a preparare la valigia. Ah, stanotte dormo da te, così domani partiamo presto." Detto questo si alzò e si incamminò verso la porta di casa.
"Come diceva la Caselli: La verità ti fa male lo so" gli dissi ridendo.
"Sei uno stronzo" mi disse facendo il dito medio senza voltarsi mentre varcava la soglia.
Aspettai un po' in giardino, poi una volta asciutto raggiunsi Edoardo che aveva iniziato a prepararsi per la partenza dell'indomani.
"Ti sei offeso patato? Lo sai che ti voglio bene io, mi perdoni?" Gli dissi abbracciandolo alle spalle e palpandogli i pettorali mentre poggiavo il mento sulla sua spalla.
"Sei proprio un coglione" mi disse ridendo, "ti perdono solo se stasera mi fai mettere la punta comunque"
"Perché limitarsi alla punta quando hai molto altro..." gli risposi.
"Io comunque ho fatto praticamente tutto, sono pronto a partire" disse prendendo le sue due valigie. "Andiamo a casa tua?"
"Va bene, andiamo"

Questo capitolo-introduzione è finito, lo so non succede nulla ma mi serve come ponte e soprattutto per riprendere la mano con la scrittura. Spero vi sia piaciuto, nei prossimi giorni uscirà il prossimo, intanto vi chiedo una valutazione (possibilmente positiva) per incoraggiarmi a proseguire.
scritto il
2025-05-14
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