Due amici in vacanza - CAPITOLO 3 - Sole e ormoni

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genere
bisex

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Rassegnato rimasi immobile sperando che quell'acqua fredda mi aiutasse a raffreddare i bollenti spiriti.
"Ci vorrebbe ben altro per calmare l'eccitazione" dissi senza pensare.
"Come?" chiese Edoardo confuso.
"È? No niente, dicevo che ci vorrebbe ben altro per placare quest'insolazione" dissi per cercare di riprendermi dall'ultima affermazione.
Per cambiare discorso andai subito verso la piscina e controllai l'acqua per assicurarmi che potessimo utilizzarla.
"Stasera si può iniziare ad usare" annunciai secco.
"Mattè, stai bene? Sei strano" chiese Edoardo un po' preoccupato.
"Si si, tutto bene, ho solo caldo e sono un po' stanco, tranquillo" risposi immediatamente.
"Sarà... Comunque ricordati che qualunque cosa ne puoi parlare con me senza problemi" disse Edoardo avvicinandosi per abbracciarmi.
"Aspetta ma non ti ho fatto vedere la cascata con l'acqua" dissi per cambiare discorso il più in fretta possibile e mi allontanai per accendere la pompa della cascata.
"Che cazzo di figata, non vedo l'ora di vederla stasera con le luci. Anzi, ci facciamo un bel bagno di mezzanotte dopo il brindisi davanti al braciere" disse Edoardo sdraiandosi sul prato. "Senti, due cose: primo, abbiamo da bere per stasera? Secondo, mi hai detto che la casa era al mare ma io ancora non l'ho visto" aggiunse subito dopo.
"No, non c'è niente da bere. Vado a comprare qualcosa mentre ti fai la doccia. Per rispondere alla tua seconda domanda il mare è più vicino di quello che pensi. Vieni con me" dissi facendogli segno di seguirmi.
Edoardo si alzò subito e ci incaminammo verso un angolo del giardino. Scendemmo una rampa di scale e dopo aver passato un cancello ci ritrovammo in una caletta chiusa su entrambe i lati da sciogliere. Vidi che Edoardo era abbastanza sorpreso.
"Eccolo il mare, ti piace? Comunque volendo a cinque minuti da qui ci sono anche le spiagge con stabilimenti e locali" gli dissi.
"Sono senza parole. Questa casa è perfetta per una fuga d'amore, la piscina per limonare sotto la cascata, la spiaggia isolata per scopare in riva... Non è che vorresti provare queste cose con me?" disse Edoardo.
Rimasi in silenzio a guardarlo, preoccupato che potesse aver capito quello che stavo passando in quel momento. Poi cercai di farfugliare qualche scusa.
"Sto scherzando, sei proprio un coglione" disse ridendo.
"Che ne so, sapendo quanto sei frocio mi aspetterei che tu possa averlo pensato seriamente" dissi ridendo per mascherare l'imbarazzo che provavo. "Va bene io vado a comprare da bere per stasera, tu se vuoi fatti una doccia e mettiti comodo, fai come fossi a casa tua" aggiunsi.
"Va bene, mi raccomando il gin, abbonda" si raccomandò Edoardo.
"Tranquillo alcolizzato. A proposito puoi usare la doccia che vuoi, sia quelle dei bagni dentro che quelle in giardino" dissi allontanandomi
"Ok, per curiosità quante ce ne sono?" mi chiese.
"Cinque, tre nei bagni, una in giardino sopra e una vicino alla piscina" risposi.
"La stanza della regina dov'è invece?" disse ridendo.
"Dove deciderai di dormire, sei tu la regina..." gli risposi.
Nel giro di una quindicina di minuti tornai dal supermercato carico di gin, birre e altri alcolici oltre che qualcosa da mangiare per quella sera. Allontanarmi da quella casa e da Edoardo mi aveva fatto bene, ormai quei pensieri erano passati, o almeno credevo. Posai la spesa in casa e andai a cercarlo.
Lo trovai poco dopo, era completamente nudo sotto la doccia vicino alla piscina. Nel vederlo stavo per ricadere nel vortice da cui ero appena uscito, riuscii però ad evitarlo prendendolo per il culo.
"Ma che bel pisellino! Sei veramente uno scostumato, sempre col cazzetto di fuori" dissi ridendo e andando a sdraiarmi su un lettino lì vicino.
"Il tuo pisellino, lo sai che puoi farci tutto quello che vuoi" disse Edoardo chiudendo l'acqua e venendo a sdraiarsi vicino a me.
Rimanemmo lì, in quel modo, fino al tramonto a parlare del più e del meno e soprattutto di ragazze e sesso, cosa che mi aiutò a distrarmi dal desiderio di saltargli addosso.
Cenammo rapidamente in giardino e poi accesi il bracere.
"Senti è un problema se rimango nudo? Non ho preso i vestiti puliti e poi così sto più comodo, tanto non ci sono vicini che possono vedermi" mi chiese.
"No fai come vuoi, te l'ho detto puoi fare come se fosse casa tua" dissi nonostante preferissi vederlo il più coperto possibile per evitare di tornare a fantasticare su di lui.
"Menomale, comunque dovresti provare anche tu, si sta benissimo così... Vado a prendere da bere" mi disse entrando in casa per poi uscire poco dopo con due bicchieri e una bottiglia del suo amato gin.
"Sei irrecuperabile... Vieni a sederti che ho riacceso questo bracere dopo anni solo per te" gli dissi vedendolo.
"Che onore!" Disse sedendosi vicino a me e versandomi un bicchiere.
Improvvisamente iniziai a sentire caldo, non tanto per la temperatura ma per gli ormoni che ribollivano nel sangue, così decisi di togliermi la maglietta e avvicinarmi a Edoardo. Ero pronto a rischiare...

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e vi chiedo di lasciarmi una valutazione (possibilmente positiva) per incoraggiarmi a continuare. Nei prossimi giorni usciranno i prossimi capitoli.
scritto il
2025-05-20
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