M'inventai un" rinforza pensione" 2.

Scritto da , il 2021-02-25, genere etero

Emanuela, abituata ad essere puntualissima agli appuntamenti, non si fece attendere infatti, molto probabilmente o casualmente, sentendo fermarsi un'auto, scese subito in strada e salì salutandomi e baciandomi in bocca ma poi intuii subito che era rimasta affascinata dalla bellezza della mia nuova auto e già al telefono le avevo detto di festeggiare insieme l'evento. Arrivammo ad una trattoria di campagna dove cenammo benissimo e la buona cucina fu ornata da un vinello leggero ma generoso e devo dire che dopo cena mi sentii un poco preoccupato al pensare alle quasi compromesse prestazioni sessuali ma fortunatamente se il vino è schietto, difficilmente smorza la foga e la libidine, infatti, giunti a casa sua, ci spogliammo subito in corridoio poi passammo in camera da letto dove ci tuffammo letteralmente l'uno sopra l'altra già posizionata a cosce spalancate ed io, insalivandomi il glande, le infilai il cazzo in figa scopandola subito senza preamboli e ci diedi giù fino a sborrare non sò quanto ma sentivo lei gemere, godere, incitandomi a scopare di nuovo ed io, dopo una richiesta di dovere fare pipì, fui di nuovo a scoparla senza neanche averle dato una leccata di figa che poi prediligevo tra tutti i giochi del sesso. Quindi solo dopo la terza scopata e via, mi misi seriamente a leccarle la fighina pelosissima e con un clitoride che sembrava quasi un dito mignolo da quanto era sviluppato, poi scesi all'ano che dal piacere provato si stringeva ed allargava pulsando come un cuore fà normalmente. Dopo che le avevo ben insalivato il buchino la inculai con impeto facendole rilasciare dei gridolini di dolore e di piacere insieme. Poi, arrivando d'improvviso la stanchezza e l'effetto del sempre gradito vinello, ci addormantammo rimanendo abbracciati come se dovessimo riprendere i giochi tra poco ma il sonno ristoratore ci accompagnò fino alle dieci del mattino dopo. Al risveglio mi resi conto che stavo in ritardo al primo appuntamento e così telefonai alla signora che sculacciavo pure dopo la iniezione giornaliera e lei mi disse di attendermi senza problemi. Ero lì da lei e quando mi aprì la porta mi trovai difronte a lei e ad un'altra signora che lei mi presentò come Ilaria, la sua cugina e voleva il trattamento come a lei, escluse le iniezioni che non aveva bisogno di ricevere, così da quel mattino presi a sculacciate due bei culi e scopai la stagionata signora, mia cliente ormai, e sua cugina che poi era molto più giovane ed il culo ben sodo e le cosce da sogno, lunghe, vellutate, che prima di scoparla, dopo la sculacciata, le leccai la figa facendola gridare di piacere e poi trattenere i grdolini con la mano sulla bocca, per non essere sentita dai condomini di lì. Da quel giorno misi in tasca cinquanta euro dalla mia cliente e da Ilaria ben cento euro, quindi mi era diventeto più facile il pagare le rate della bellissima auto rosso fiammante. Dopo che me ne andai via da lì telefonai alla bella Emanuela dicendole che non potevo andare a pranzo da lei per nuovi appuntamenti in giornata e così trasferimmo l'invito alla cena che accettai con gioia, già pensando al dopo cena con Emanuela.

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