Il mio nuovo contadino.

Scritto da , il 2021-01-26, genere etero

Nella mia piccola azienda agricola avevo cambiato il contadino perchè il precedente andò in pensione e nella ricerca del sostituto fu lui a suggerirrmi un marocchino molto bravo, onesto e laborioso. Lui che si chiama Alì ha moglie, Salima, con una figlia, Kabiria, di sedici anni, coperta fino al naso ma carina come occhi vispi. Un giorno decidemmo io ed Alì di mietere il grano e mentre si lavorava anche Salima e Kabiria ci davano una mano. Mentre poi Alì portò il raccolto al Consorzio, sentii Salima gridare: si era tagliata quasi una mano introducendola negli ingranaggi del trattore ed io la soccorsi subito accompagnandola all'Ospedale di zona. Dopo due ore tornammo a casa che lei aveva suture di molti punti e quando Alì la vide quasi svenì nel vedere le macchie di sangue sul vestito di sua moglie. Dopo che gli raccontai come era accaduto l'incidente, lasciai i due andarsene a casa loro ed io alla mia. Poco dopo Alì mi bussò alla porta ed aprendo vidi che era lui con Kabiria sua figlia. Mi disse che doveva sdebitarsi con me ed allora mi dava Kabiria, ( proprio come se si trattasse di un oggetto da usare!), per fare i miei comodi dato che valeva molto perchè ancora vergine, cosa rara in Marocco a quell'età. Io cercai di fargli capire che non volevo nulla in cambio di un gesto di umanità ma lui non mollò e anzi, alzò il lungo abito alla figlia per mostrarmi le cosce e poi la girò per farmi vedere il culo. Io rimasi senza parole...veramente una bellissima ragazza e lui mi disse poi che potevo farne quello che volevo ma continuai a spiegargli che da noi non si trattano le donne come un cammello o giù di lì ma lui si riteneva offeso se io non accettavo il suo dono per quanto avevo fatto a sua moglie ed io allora gli dissi che avrei fatto lavorare in casa mia sua figlia, compensandola mensilmente. Lui fu contento e mi lasciò sua figlia al mio servizio. Chiesi subito a Kabiria se sapeva cucinare e lei corse in cucina preparandomi una squisita cena che gustai con tanto piacere, poi, dopo che lavò tutte le stoviglie usate, le dissi che poteva andarsene a casa sua e tornare domattina da me ma rispose che doveva stare con me e mi prese per mano conducendomi alla mia camera da letto dove poi si spogliò tutta e si sdraiò sul letto, offrendomi il suo bellissimo corpo: un viso da sogno, bellissimo, bocca carnosa, sensuale, occhi verde smeraldo, capelli lunghi che le arrivavano ai fianchi, seni coi capezzoli eretti di almeno terza misura, ventre piatto con pube dal pelo foltissimo, cosce affusolate ed un culo tondo e sodo da stringere nelle mani. Le dissi che non mi sembrava il caso di fare l'amore io e lei ma subito mi spiegò che se non lo facevamo, mia madre se ne sarebbe subito accorta perchè le avrebbe tastato la sua fighina per sentire se aveva perso la verginità. Se ciò non fosse accaduto lei avrebbe ricevuto una punizione dolorosissima: frustate e sculacciate fino al sangue. Io ero combattuto dal fare o no ma a vedere i suoi occhioni imploranti e supplichevoli, le dissi che mi sarei coricato con lei e infatti, appena mi sdraiai sul letto mi venne al fianco e si piegò per prendere subito il cazzo in bocca per sbocchinarmi ad arte, poi mi disse che fu sua madre a suggeirre cosa fare sul letto con me. Dopo una breve succhiata di cazzo passò a baciarmi in bocca per poi scendere al collo e ai capezzoli, poi mi fece girare di fianco e si mise sdraiata di schiena allargando le cosce per farsi scopare. Chiaro che non rimasi freddo, indifferente ed allora le andai a leccarle la fighina per renderla poi scivolosa per penetrarla e dopo le accosatai alle grandi labbra il cazzo che spinsi tutto dentro facendola gridare dal dolore. Dopo la penetrazione le sfilai ed infilai il cazzo di continuo e lei poco dopo iniziò a gemere di piacere e mi disse che da me si aspettava molti figli ma lasciai i miei commenti ad un futuro prossimo. Dopo che si lavò sotto la doccia, s'infilò sotto le lenzuola ed andò a prendersi il cazzo in bocca; lo ciucciò un poco ma dopo mi chiese se volevo scoparla ancora o no ed io risposi che mi andava e come, moltissimo, e lei si sdraiò a cosce spalancate invitandomi a penetrarla, cosa che feci subito dopo e la scopai con tanta foga. Il mattino dopo mi alzai e lei mi preparò la colazione poi però andò a casa sua dove poco dopo ne uscì per tornare da me e mi raccontò che sua madre le aveva tolto le mutandine sdraiandola sul letto e le aveva infilato un dito in figa per verificare che non fosse più vergine e, visto che l'imene non esisteva più, la aveva rimandata da me per servirmi in tutti i sensi. Chiaro che mi piaceva avere a disposizione una donna pure bella e molto, poi anche lavoratrice instancabile per la condotta della casa e sempre disponibile a farsi scopare senza indugi, anzi, proprio in quel momento mi disse che potevo, anzi, dovevo farle anche il culo e solo a pensare quanto era ben fatto, il povero cazzo svettò in aria.

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