Vacanza in Francia

Scritto da , il 2016-12-10, genere tradimenti

Erano gli ultimi giorni di un Luglio afoso ed io e Roberta ci trovavamo a Antibes (Francia),avevo approfittato di un invito di Mario (il marito di Marina la mia compagna) per discutere di affari,mi aveva pregato di raggiungerlo.così io colsi "la palla al balzo" e chiesi ad Roberta di fare una settimana di vacanza in Francia.
Invece dell'hotel preferimmo tramite un sito immobiliare del posto un appartamento,lo bloccammo e una settimana dopo prendemmo le chiavi e entrammo in casa,l'appartamento era ubicato a pochi passi dal mare in uno stabile su tre piani,dopo una doccia rinfrescante ci recammo a casa di Mario e Titina (titti la sua compagna Russa).
Dopo i saluti Mario subito mi mise al corrente di alcuni investimenti che sembravano molto redditizi,le due donne sembravano amiche da una vita parlavano amorevolmente,vedevo i loro sorrisi,Titti anche se erano passati 5 anni dal primo incontro con me e Marina,era ancora più bella,alta 175,bionda,gambe chilometriche,un seno procace che la maglietta che indossava lasciava vedere in tutta la sua rotondità,un culo alto e sodo,insomma una bellissima 40enne.
La sera ci portarono in ristorante prettamente Italiano,il tempo trascorse in un baleno,tra piatti squisiti e le informazioni che mi venivano date da Mario per convincermi ad investire.
A fine cena ci riportarono a poca distanza dal nostro appartamento(avevamo espresso il desiderio di una camminata),ma non prima che Mario mi dicesse di aspettarmi la mattina dopo alle 9,00, per prendere una decisione.
Ci incamminammo verso casa ma a pochi metri dal portone una coppia si accodò a noi per entrare,sentendo i nostri discorsi (visto che erano dietro di noi)e sentendo che eravamo Italiani si presentarono Lui Carlo alto 180,magro palestrato,35 anni,lei Giovanna alta 170,capelli rossi,magra,un seno credo una terza,gonna a mezza coscia aderente affinchè le sue forme siano ben visibili,camicia su scarpe con tacco,35 anni.
Entrammo tutti in ascensore e così scoprimmo che erano i nostri vicini,erano di Torino lui imprenditore,lei ginecologa,erano in vacanza e come noi avevano fittato l'appartamento dalla stessa agenzia,parlavano il Francese molto bene perchè erano assidui del posto da 6 anni da quando si erano sposati,con la promessa di trascorrere alcuni giorni insieme e dopo che le donne si diedero appuntamento per il mare la mattina,ci congedammo rientrando ognuno in casa.
Quando raggiunsi Roberta a letto lei mi fece cenno di non parlare e mi invitò a raggiungerla sul letto e poggiare l'orecchio alla parete di carton-gesso che avevano costruita per separare l'intero appartamento e crearne due mini,le voci che venivano erano di due che facevano sesso,i gemiti,le invocazioni,Giovanna le pronunciava a voce alta,Roberta si era eccitata talmente che me la ritrovai con la bocca sul mio membro a succhiare,così al cigolio del loro letto si aggiunse il nostro,come ai gemiti di Giovanna Roberta non volle essere da meno.
La mattina mi svegliò con una tazza di caffè fumante,Roberta era felice,dopo una doccia la lasciai a casa con Giovanna che era venuta per scendere al mare con la promessa che l'avrei raggiunti in spiaggia.
Arrivai a casa di Mario,mi rispose Titti aprendomi il cancello,sceso dall'auto vidi la porta aperta e sentii la sua voce:
Titti-- Entra,accomodati vengo subito.
Entrai chiudendomi la porta alle spalle,ero ancora in piedi che lei si palesò sulla porta di una camera adiacente in una mini sottoveste nera che in controluce mi dava la visione del suo corpo libero di reggiseno e con un perizoma di colore rosso,sentii qualcosa muoversi tra le mie gambe e trovandomi in imbarazzo dissi:
Io-- Forse è meglio che venga più tardi.
Voltandomi feci per andare ma lei:
Titti-- Ma dai,siedi che preparo un caffè,poi Mario mi ha pregato di dirti di aspettarlo che tra 2 ore sarà qui, dai siedi..indicandomi il divano...io faccio un caffè..e si avviò verso la cucina,i miei occhi incollati su di lei e quel filo del perizoma che si perdeva tra le sue chiappe mastodontiche,ero in piena erezione...dai vieni in cucina così non dobbiamo strillare per parlare....La raggiunsi che lei era chinata in avanti ed il suo culo marmoreo in primo piano...ci mettiamo sul terrazzo ti va?...mi passò davanti con un vassoio di biscotti,la guardavo e mi dannavo per la mia erezione e come nasconderla,quando ritornò passandomi vicino mi sorrise ed i suoi occhi fissi nei miei..accomodati,adeso porto i caffè...
Mi raggiunse al tavolo posò il vassoio chiedendomi:
Titti-- quanto zucchero?
Io-- uno.
Quando si chinò mi diede visione del suo seno,mi guardò negli occhi e seguendo il mio sguardo sorrise,poi si sedette di fianco a me,accavallò una gamba dando visione del perizoma,dopo aver bevuto il caffè accendemmo una sigaretta con lei che mi chiese cosa c'era tra me e Roberta,dicendomi di non credere che eravamo solo amici,spegnendo la sua sigaretta si alzò:
Titti-- vado un attimo di là vengo subito...mi disse sorridendo e sculettando verso la camera dalla quale era apparsa.
Ero davvero in imbarazzo non sapevo cosa fare,si l'avrei scopata subito era una bellissima 40enne,mentre pensavo il dà farsi la sua voce:
Titti-- scusa puoi venire un momento?..
Entrando in camera la vidi ai piedi del letto era di spalle in perizoma,le sue natiche erano un invito,bloccandomi sulla porta:
Io-- oh scusa..feci per andare ma la sua voce mi bloccò
Titti-- dove vai? mi spalmi un pò di crema sulle spalle?..mi disse indicandomi un tubetto che aveva in mano.
Io rimasi fermo nascondendo con le mani la mia erezione,lei mi guardò e sorridendo:
Titti-- Allora vuoi?
Mi portai alle sue spalle e preso dalle sue mani il tubetto incominciai a spalmare la crema sulle sue spalle,di fronte a lei un grosso specchio dove le nostre figure venivano riflesse,lei aveva gli occhi chiusi,la sua bocca appena aperta,le mie mani erano sulle spalle ma lei si girò di colpo e mi ritrovai sui suoi seni,i suoi occhi che fissavano i miei,i suoi capezzoli induriti spingevano i palmi delle mie mani,...ohhh...il suo alito riscaldò il mio viso,ci guardammo e vidi il suo viso avvicinarsi al mio le nostre labbra sfiorarsi,la sua lingua spingere per entrare,visto che non aprivo la bocca lei si staccò:
Titti-- Non dirmi che non lo vuoi,visto che da ieri non mi hai tolto gli occhi di dosso,e poi lui ti tradisce..indicando il bozzo tra le mie gambe...o non ti piaccio?
Io-- No,non è questo,ma se arriva qualcuno..
Titti--Mario mi ha telefonato che ritorna tra due ore,e poi anche se arrivasse prima non ha le chiavi del cancello deve suonare,ma adesso baciami.
Le sue mani avevano gia iniziato a spogliarmi,avvicinò il suo viso al mio e le nostre lingue si unirono,attorcigliandosi,lottando,le sue mani adesso erano sui miei capezzoli,li strizzavano poi scese con la lingua su di essi mentre le mani calavano i miei jeans.
Adesso eravamo tutti e due in mutande,lei fu veloce a calarmi gli slip e chinandosi a farli sfilare dai piedi si fermò davanti la mia erezione...che palo che ti ritrovi è bellissimo...detto questo l'imboccò,sentivo la sua lingua sul glande formare dei cerchi per poi scendere verso la base e aiutandosi con la mano muovendola su e giù.
Si rialza e sfilandosi il perizoma si apre la vagina con due dita:
Titti--ti piace? Voglio che la riempi con il tuo cazzo..
Si stende sul letto e mi indica di posizionarmi per un 69,la mia lingua è nella sua vagina ha trovato la sua clitoride la schiaccia e poi gli pennello in lungo e in largo la fessura,lei va su e giù con la testa e con la sua bocca sul mio membro,una sua mano è nel mio solco e gioca con il mio ano,mentre un mio dito è nella sua vagina col pollice invece spingo il suo fiorellino che sembra accettare,il suo nettare comincia a colare dall'interno della sua vagina cerco di raccogliere tutto e la sua voce adesso implorante:
Titti-- ti voglio dentro,ti pregoooooo
Sono tra le sue gambe la penetro,lei lascia uscire un gemito...ohhh siiii...le sue mani sono sulle mie natiche accompagna i miei affondi,quando è vicina all'orgasmo aumenta il ritmo delle sue mani facendomi capire di velocizzare i movimenti.
Titti-- siiii vengoooooooooooooooooooooo....sento la mia asta bagnata scivolare come nell'olio.
Mi sfilo e stendendomi la faccio sedere sul mio membro in modo che mi dia la schiena,così mettendo le mie mani sulle sue natiche accompagno il suo sali e scendi,le guardo il suo marmoreo culo e gli infilo un dito dentro con lei che gradisce..siii anche in culo mi piacee...dopo una decina di minuti della sua cavalcata grida un altro orgasmo..siii vengoooo iaa....
Si sfila il mio membro si alza e lo prende in bocca pulendolo dai suoi umori,poi mettendosi a 4 zampe...prendimi così mi piaceee...afferro le due natiche e la penetro in vagina e con un dito il suo culo,lei raggiunge l'orgasmo dopo poco.
Io--adesso voglio il tuo culo..
Titti--- si ma vieni in fica,non peoccuparti prendo la pillola,adesso fammi il culo che mi piace,ho visto sai che lo guardi sempre,anche 5 anni fà lo facevi.
Rimasi imbambolato,ricordava 5 anni fà?
La penetrai con qualche resistenza ed aiutandomi con la crema sia sul buco che sul profilattico datomi da lei,quando fui dentro di lei dopo aver fatto abituare il suo sfintere al nuovo intruso cominciai a spingere con forza e veloce, i suoi gemiti erano di godimento,e dopo che lei ne ebbe uno aiutandosi con le dita,mi sfilai il profilattico per penetrarla di nuovo in vagina e quando riversai in lei una quantità infinita di sperma lei gridò...vengo anche ioooooooo è bellissimooooooooooooooooo...adagiai il il corpo sulla sua schiena mentre lei aveva affondato il suo viso sul letto.
Quando uscii da lei mi lasciai cadere di lato e la sentii dire:
Titti-- Sai Marina me l'aveva detto 5 anni fà che dovevo scoparti aveva ragione,niente a che vedere con gli altri amanti che ho.

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