Ancora apprendista 4
di
IL MICROBO
genere
gay
ANCORA APPRENDISTA 4
LEZIONE DI BDSM
Col trascorrere degli anni e dell'età tutto si è fatto più ingarbugliato. Ho conosciuto un Master al quale piacciono i lisci come sono io. Ci chiama “Epidermici” e ci considera senza troppo esagerare cavie da esperimento. Ci diamo del Lei. Suono e mi apre.
-”Si accomodi. Ottima puntualità”.
-”Grazie Signore”.
“Si spogli che cominciamo”.
È una specie di corso privato: parte teorica e parte pratica.
Primo incontro: “l'Adorazione”.
Essere ammesso alla Sua presenza è già un premio. A quattro zampe inizio dai piedi. Mi guida a cenni e mi da molte dritte.
-”Insista di più. Faccia meglio. Più impegno”.
-”Non sono delle estremità qualunque. Sono le anticamere delle Gambe e delle Cosce del Padrone dove Lei sarà ammesso fra poco a pascolare”.
-”Grazie Padrone. Spero di esserne degno”.
Arrivo ai Suoi Genitali che mi fa esplorare a comando all'ombra di una Notevole Erezione con le narici intrise di caldi sentori, senza ancora essere autorizzato ad entrarci in pompa.
Lezione finita. Mi ha caricato di molta immedesimazione.
Secondo incontro: “la Purificazione”.
-”Si accomodi sulla poltrona”.
Mi riversa a culo alto sopra lo schienale.
-”Non è solo castigo è anche un rito che La depura. Cerchi di restare composto e soprattutto muto”.
Di colpi ben calibrati me ne somministra cinquanta facendomeli contare a denti stretti. Ho il sedere in fiamme.
-”Bravo. Si è comportato molto bene”.
-”Grazie signore”.
Terzo incontro: “Il Servilismo”.
Mi impone un collare di prova e vengo trascinato in bagno. Mezz'ora a pulire il WC dentro e fuori, a mano libera e a lingua. Alla fine bacio la brida che accoglie le natiche del Padrone, il quale dall'alto della Sua autorità mi spiega che è stato un esercizio per introdurmi alla sudditanza.
Quarto incontro: “la Via Orale”.
-”Non è solo sesso. È una palestra di devozione e di resa incondizionata al metodo che stai imparando”.
A bocca spalancata davanti alla Minchia padronale in asse. Me la infila. Mi da molte spiegazioni su come devo condurmi. Mi sfinisce a martello, ricevo il seme, lo mando giù. Lustro il glande. Assisto alla pisciata. Mi concede di ripulirGli l'idrante.
“Ha molta predisposizione. Si coltivi”.
-”Grazie Padrone”.
Quinto incontro: “La Via Anale”.
Mollette ai capezzoli. Pesi che mi dondolano intorno alle palle. Qualche minuto di Plug poi mi stupra con moltissima calma, escluso lo sprint finale. Vocalizzo gemiti e guaiti. Credo che sia andata bene.
-“Lei ha la fortuna di avere un culo da favola e un ano perfetto, che mi ha divertito molto”.
-”Grazie Padrone”.
-”Ha la stoffa dello schiavo in crescita. Mi piacerebbe innalzarLa molto più su e farLa diventare sul serio Mio”.
Le lezioni sono finite. Mi ha confermato ed ora ci torno per sentirmi felice di ubbidirGli qualunque cosa mi chieda di fare o di non fare. Ce l'ho dentro la testa e molto spesso anche dentro il corpo, pur nel distacco che mi usa e nella deferenza che mi ispira e Gli dimostro, senza mai azzardarmi a fiatare o a mettere in discussione i Suoi ben scanditi ordini.
Mi regala una nuova primavera dei sensi.
Gli faccio anche da assistente con in nuovi “Discenti” che ci capitano a tiro.
LA PSICOANALISI DEL SESSO
Il pene è uno strumento messo a punto dalla natura per adempiere a funzioni squisitamente vaginoscopiche.
Non tutte le coppie cosiddette normali lo smistano su altri itinerari, del davanti e del dietro che siano, comuni alle femmine quanto ai masculi.
Ma gli invertiti o deviati (come un tempo venivano chiamati) o culattoni ovvero gay hanno ben poche alternative.
Divisi in attivi e passivi, fanno l'amore dall'alto in basso, a meno che non si tratti di versatili capaci di scambiarsi i ruoli.
L'attrezzo dell'attivo non ha altre opzioni che tappare bocche o sturare retti, uniche vie praticabili per rullare dentro e fuori e pervenire ad un certo grado di reciproco godimento.
Le medesime sono utilizzate si badi bene sempre più spesso con disinvoltura e maestria anche da non pochi etero in copula, anche se corre voce che i pompini dei maschi siano più appassionati di quelli delle femmine.
Quanto alla sterilità che per definizione compete alle fecondazioni fra uomini non fa ormai differenza rispetto al dilagare dei metodi contraccettivi che nella maggior parte dei casi portano ad escludere come gli amplessi siano in qualche modo al servizio della procreazione.
Del resto con l'aria che tira, se è vero come si dice che Giove portò a termine la gestazione di Dioniso cucendoselo in una coscia, non sia mai che anche in assenza degli ovuli l'abbondanza del seme frocio prima o poi possa generare non solo goduria e dissipazione ma anche qualche forma per ora sconosciuta di continuazione della specie.
Esiste poi un simpaticissimo punto di convergenza fra il mondo degli etero e quello degli omo ben rappresentato dai bisex, i cui atti impuri non operano molti distinguo fra un imbuco o l'altro che capiti loro fra le gambe.
A rimetterci sono solo le lesbiche che non dispongono di cazzetteria e non si sa bene come suppliscano a questa grave carenza.
Per fortuna che esiste il bacio all'italiana e quello alla francese e quello universale, ad accomunare tutte le su esposte categorie in spirito di parità e fratellanza di lingue e salive da sanguisuga. È proprio vero che uno sputo vale l'altro nel clima della sessualità mista, senza confini, senza frontiere, a filo di bava.
Un capitolo a parte, pieno di incentivi, è quello della disciplina BDSM che comporta l'esistenza di un dom al quale ci si rapporta da sub senza troppe ipocrisie.
Una pura e semplice esasperazione di ciò che succede in ogni altro contesto.
LEZIONE DI BDSM
Col trascorrere degli anni e dell'età tutto si è fatto più ingarbugliato. Ho conosciuto un Master al quale piacciono i lisci come sono io. Ci chiama “Epidermici” e ci considera senza troppo esagerare cavie da esperimento. Ci diamo del Lei. Suono e mi apre.
-”Si accomodi. Ottima puntualità”.
-”Grazie Signore”.
“Si spogli che cominciamo”.
È una specie di corso privato: parte teorica e parte pratica.
Primo incontro: “l'Adorazione”.
Essere ammesso alla Sua presenza è già un premio. A quattro zampe inizio dai piedi. Mi guida a cenni e mi da molte dritte.
-”Insista di più. Faccia meglio. Più impegno”.
-”Non sono delle estremità qualunque. Sono le anticamere delle Gambe e delle Cosce del Padrone dove Lei sarà ammesso fra poco a pascolare”.
-”Grazie Padrone. Spero di esserne degno”.
Arrivo ai Suoi Genitali che mi fa esplorare a comando all'ombra di una Notevole Erezione con le narici intrise di caldi sentori, senza ancora essere autorizzato ad entrarci in pompa.
Lezione finita. Mi ha caricato di molta immedesimazione.
Secondo incontro: “la Purificazione”.
-”Si accomodi sulla poltrona”.
Mi riversa a culo alto sopra lo schienale.
-”Non è solo castigo è anche un rito che La depura. Cerchi di restare composto e soprattutto muto”.
Di colpi ben calibrati me ne somministra cinquanta facendomeli contare a denti stretti. Ho il sedere in fiamme.
-”Bravo. Si è comportato molto bene”.
-”Grazie signore”.
Terzo incontro: “Il Servilismo”.
Mi impone un collare di prova e vengo trascinato in bagno. Mezz'ora a pulire il WC dentro e fuori, a mano libera e a lingua. Alla fine bacio la brida che accoglie le natiche del Padrone, il quale dall'alto della Sua autorità mi spiega che è stato un esercizio per introdurmi alla sudditanza.
Quarto incontro: “la Via Orale”.
-”Non è solo sesso. È una palestra di devozione e di resa incondizionata al metodo che stai imparando”.
A bocca spalancata davanti alla Minchia padronale in asse. Me la infila. Mi da molte spiegazioni su come devo condurmi. Mi sfinisce a martello, ricevo il seme, lo mando giù. Lustro il glande. Assisto alla pisciata. Mi concede di ripulirGli l'idrante.
“Ha molta predisposizione. Si coltivi”.
-”Grazie Padrone”.
Quinto incontro: “La Via Anale”.
Mollette ai capezzoli. Pesi che mi dondolano intorno alle palle. Qualche minuto di Plug poi mi stupra con moltissima calma, escluso lo sprint finale. Vocalizzo gemiti e guaiti. Credo che sia andata bene.
-“Lei ha la fortuna di avere un culo da favola e un ano perfetto, che mi ha divertito molto”.
-”Grazie Padrone”.
-”Ha la stoffa dello schiavo in crescita. Mi piacerebbe innalzarLa molto più su e farLa diventare sul serio Mio”.
Le lezioni sono finite. Mi ha confermato ed ora ci torno per sentirmi felice di ubbidirGli qualunque cosa mi chieda di fare o di non fare. Ce l'ho dentro la testa e molto spesso anche dentro il corpo, pur nel distacco che mi usa e nella deferenza che mi ispira e Gli dimostro, senza mai azzardarmi a fiatare o a mettere in discussione i Suoi ben scanditi ordini.
Mi regala una nuova primavera dei sensi.
Gli faccio anche da assistente con in nuovi “Discenti” che ci capitano a tiro.
LA PSICOANALISI DEL SESSO
Il pene è uno strumento messo a punto dalla natura per adempiere a funzioni squisitamente vaginoscopiche.
Non tutte le coppie cosiddette normali lo smistano su altri itinerari, del davanti e del dietro che siano, comuni alle femmine quanto ai masculi.
Ma gli invertiti o deviati (come un tempo venivano chiamati) o culattoni ovvero gay hanno ben poche alternative.
Divisi in attivi e passivi, fanno l'amore dall'alto in basso, a meno che non si tratti di versatili capaci di scambiarsi i ruoli.
L'attrezzo dell'attivo non ha altre opzioni che tappare bocche o sturare retti, uniche vie praticabili per rullare dentro e fuori e pervenire ad un certo grado di reciproco godimento.
Le medesime sono utilizzate si badi bene sempre più spesso con disinvoltura e maestria anche da non pochi etero in copula, anche se corre voce che i pompini dei maschi siano più appassionati di quelli delle femmine.
Quanto alla sterilità che per definizione compete alle fecondazioni fra uomini non fa ormai differenza rispetto al dilagare dei metodi contraccettivi che nella maggior parte dei casi portano ad escludere come gli amplessi siano in qualche modo al servizio della procreazione.
Del resto con l'aria che tira, se è vero come si dice che Giove portò a termine la gestazione di Dioniso cucendoselo in una coscia, non sia mai che anche in assenza degli ovuli l'abbondanza del seme frocio prima o poi possa generare non solo goduria e dissipazione ma anche qualche forma per ora sconosciuta di continuazione della specie.
Esiste poi un simpaticissimo punto di convergenza fra il mondo degli etero e quello degli omo ben rappresentato dai bisex, i cui atti impuri non operano molti distinguo fra un imbuco o l'altro che capiti loro fra le gambe.
A rimetterci sono solo le lesbiche che non dispongono di cazzetteria e non si sa bene come suppliscano a questa grave carenza.
Per fortuna che esiste il bacio all'italiana e quello alla francese e quello universale, ad accomunare tutte le su esposte categorie in spirito di parità e fratellanza di lingue e salive da sanguisuga. È proprio vero che uno sputo vale l'altro nel clima della sessualità mista, senza confini, senza frontiere, a filo di bava.
Un capitolo a parte, pieno di incentivi, è quello della disciplina BDSM che comporta l'esistenza di un dom al quale ci si rapporta da sub senza troppe ipocrisie.
Una pura e semplice esasperazione di ciò che succede in ogni altro contesto.
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