Avventure asiatiche - 01

di
genere
confessioni

Premessa:
in questi racconti parlo di incontri realmente accaduti, anche se parecchio tempo fa, che mi sono rimasti per un motivo o per un altro impressi nella memoria eo nel cuore.
I vari racconti non sono in ordine cronologico e gli eventuali nomi non hanno gran valore se non per me, visto che le ragazze tendevano a cambiarli in base al posto di lavoro.

Era una sera in settimana ed ero uscito un po’ più tardi del solito.
In quei giorni sentivo particolarmente la voglia di stare con una donna.
C’era un appartamento tra l’ufficio e casa mia, che mi capitava di visitare in giorni come quelli.
Le sere prima avevo provato a passare ma non ero stato fortunato nel trovare parcheggio e avevo rinunciato.
Quella sera invece lo trovai subito, ma esitai un attimo in macchina visto l’orario, però preso dal desiderio mi convinsi ad andare comunque.
Arrivato al portone del palazzo suonai e come al solito mi venne aperto quasi subito.
Salita una rampa di scale mi ritrovai la solita porta socchiusa e una ragazza che guardava dalla fessura. Vedendomi aprì di più la porta e mi fece entrare.
La prima cosa che notai era che non si trattava della donna che solitamente ti accoglieva e che ti portava da chi lavorava in quel periodo.
L’altra cosa era che la ragazza presente sembrava guardinga. Probabilmente l’altra era già andata via visto l’orario e non si aspettava clienti a quell’ora.
Comunque dopo aver chiacchierato per accordarci sembrò rilassarsi e mi portò prima in bagno per lavarmi e poi in camera da letto.
Mentre ci spogliavamo la guardai per bene.
Era alta quanto me, fisico asciutto con un bel seno e poteva avere sui quarant’anni.
Diciamo che non era il massimo ma poteva andare.
Mi fece sdraiare sul letto e iniziò subito a dedicarsi al mio membro con mani e bocca.
Trovai un po’ seccante che si fosse messa tra le mie gambe e quindi lontano per poterla toccare.
Comunque se la cavava bene con la bocca e lingua e in breve mi portò all’erezione.
A quel punto recuperò un preservativo, me lo mise e, mettendosi su di me si penetrò con il mio membro.
Mentre iniziava a muoversi su di me, feci per allungare le mani su suo seno ma lei me le afferrò tra le sue e me le blocco di peso contro il letto.
Quando fu certa di avermi bloccato, mi sorrise e iniziò a muovere i fianchi più in fretta.
Mi resi conto di non poter muovere nemmeno le gambe ,che erano bloccate dalle sue.
Mentre mi continuava a cavalcare provai un paio di volte a liberare le braccia ma lei si dimostrò più forte di quello che sembrava e i miei tentativi sembravano divertirla.
Alcune volte si chinò su di me facendo passare la lingua sulle mie labbra.
Se provavo a tirarmi un po’ su per baciala lei si ritraeva ridendo.
Era chiaro che le piaceva avere il controllo della situazione.
Da parte mia non mi era mai capitato di essere così alla mercé di una donna ma dovevo ammettere che il gioco mi stava eccitando e alla fine riuscì a farmi venire.
Mentre mi riprendevo steso sul letto, lei mi tolse il preservativo e mi pulì il membro con un fazzolettino.
Si alzò, buttò tutto in un cestino e presi i vestiti da terra mi disse qualcosa sorridendomi che non capì e uscì dalla stanza.
Quando tornò mi ero già rivestito.
Mi accompagnò alla porta e dopo un breve bacio su una guancia e un “ci vediamo presto” mi fece uscire.
Purtroppo quando mi capitò di tornare in quell’appartamento lei era già andata via e non mi capitò più di incontrarla o ripetere un esperienza simile.
scritto il
2025-12-12
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