Avventure asiatiche 02- Lili

di
genere
confessioni

Premessa:
in questi racconti parlo di incontri realmente accaduti, anche se parecchio tempo fa, che mi sono rimasti per un motivo o per un altro impressi nella memoria eo nel cuore.
I vari racconti non sono in ordine cronologico e gli eventuali nomi non hanno gran valore se non per me, visto che le ragazze tendevano a cambiarli in base al posto di lavoro.

La prima volta che incontrai Lili fu sempre in quell’appartamento privato del racconto precedente.
Era una bella donna asiatica, poco sopra al 1.60 con un bel fisico snello e sodo.
All’epoca doveva avere poco meno di trent’anni e subito si istaurò un certo feeling tra di noi.
Abbastanza da scambiarci i numeri di telefono, così che lei potesse farmi sapere quando si trovava in zona.
Nel corso degli anni finì per incontrarla almeno una ventina di volte e mi ritrovai a raggiungerla anche ad un ora di macchina.
Lei mi informava anche quando di trovava in qualche città come Firenze o Milano e mi inviava qualche foto da turista.
Non so esattamente se si era fatta delle aspettative su di me o se semplicemente fosse il suo modo per coltivare un cliente affezionato comunque a me non dispiaceva.
A letto era un tipo da coccole e lunghi baci passionali.
Quando le nostre labbra si separavano lei faceva un lungo respiro, come a voler riprendere fiato, e rideva.
Spesso iniziavamo a baciarci prima ancora di toglierci i vestiti e riprendevamo subito dopo sdraiati, con il suo corpo sul mio.
Di solito iniziavamo a fare l’amore con lei sopra di me.
Mi cavalcava subito dopo avermelo fatto diventare duro con un bel pompino, in cui si impegnava molto.
Non le piaceva molto stare di sopra e infatti poco dopo mi si sdraiava contro e tentava di farci girare, con me sopra, senza però farmi uscire da se.
Manovra che spesso e volentieri non riusciva, ma ne approfittavo per iniziare a dedicarmi un po’ io a lei.
Le piaceva essere leccata a lungo e ad ogni nostro incontro mi ci dedicavo con piacere.
Vedere il suo corpo reagire ai movimenti della mia lingua o vederla mordere il cuscino per non gemere era veramente eccitante.
Ecco, l’unico difetto era proprio che non le piaceva farsi sentire mentre godeva.
Preferiva trattenere i gemiti o mordere il cuscino piuttosto che esternarli.
Io invece avrei voluto tanto sentirla godere per bene.
Solo una vota riuscì a fargliene sfuggire uno, un po’ per caso.
Mi trovavo su di lei. L’avevo appena penetrata dopo avergliela leccata per mezzora.
Ci baciammo a lungo restando fermo dentro di lei.
Quando le nostre labbra si separarono lei fece per dirmi qualcosa, ma io mi mossi dentro di lei con una bella spianta decisa e a lei sfuggì un bel gemito di piacere.
Ricordo bene la sua espressione stupita.
Si portò le mani alla bocca per poi iniziare a darmi dei pugni scherzosi al petto mentre rideva.
Mi misi a ridere anche io ma iniziai a muovermi in lei, tentando di farla gemere ancora ma senza successo.
Con gli anni purtroppo lei si ritrovava a lavorare sempre più lontano e i nostri incontri si fecero rari.
Qualche anno fa mi informò che, stanca di quella vita, stava per tornare a vivere in Cina e ci salutammo in modo definitivo.
scritto il
2025-12-14
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