Il pulitore dei cessi

di
genere
feticismo

Il mio amico mi sta infilando in bocca uno straccio che ha inzzupato nel cesso lurido di una stazione.
Quello straccio lercio è inzuppato di piscio e di pezzi di merda che il mio amico a provveduto a raschiare dal cesso con lo straccio.
Io, in ginocchio nuda davanti a lui, succhio quello schifo mentre lui violentemente mi colpisce in pancia ed io per il dolore succhio più forte quel liquido schifoso.
Ho conosciuto Marco da poco su una chat di depravati.
Abbiamo da subito condiviso la nostra passione per i cessi pubblici sporchi.
Ci samo incontrati la prima volta in un cinema a luci rosse,uno dei pochi ancora rimasti.
Ci siamo recati nel cesso puzzolente ed intriso di piscio secco e fresco, e sperma; e dopo avermi fatto spogliare nuda in quello schifo mi ha fatto pulire con la lingua tutti quegli obbrobri che lordavano il cesso.
Poi eccitato come una bestia si è fatto spompinare.
Io eccitata come una maiala gli ho fatto un pompino magnifico, poi lui sodisfatto se ne andato lasciandomi con la bocca piena del suo sperma e delle schifezze del cesso a masturbarmi come una porca.
Alcuni giorni dopo mi ha dato un appuntamento presso una stazione ferroviaria.
Ci siamo incontrati davanti al cesso, lui mi ha spiegato che in quella stazione le pulizie venivano fatte un giorno sì ed uno no e che in quel momento era il giorno no.
Entrammo mentre il mio cuore batteva come un pazzo per l'eccittazione della novità pervertità che mi sarebbe capitata.
Marco accontentò i miei desideri.
Ci rinchudemmo in un cesso particolarmente sporco, coperto da strisciate di piscio e strisciate di merda.
Mi fece spogliare nuda poi prese uno straccio, uno di quelli con cui si puliscono i pavimenti e con quello cominciò a pulire il cesso da ogni sporcizia intridendo quel panno di piscio e pezzi di merda.
Poi quando quel pezzo di tela fù ben intriso di schifezze cmi chiese di aprire la bocca e cominciò ad infilarmelo dentro.
Io mi sentivo al settimo cielo mentre sentivo quel lurido straccio entrarmi in bocca con le sue schifezze.
Con gli occhi spalancati per l'ccitazione succhiavo quell'oorido tampone, mentre Marco si masturbava davanti a me.
Da quel gorno quella pratica depravata divenne una consuetudine.
Marco era bravo a scegliere i cessi delle stazioni più sporchi e schifosi che ci fossero.
Ma la cosa che mi fece entusiasmare di più era quando cominciò un nuovo gioco.
Nel buio della notte mi faceva uscire nuda con lo straccio lercio in bocca e mi abbandonava nuda su una panchina nella piazza della stazione, lui se ne andava salutandomi senza dirmi se mi avrebbe ripresa.
Io lì abbandonata come una spazzatura con la mia bocca piena di uno straccio lercio che pendeva oscenamente dalla mia bocca, guardavo il movimento che si svolgeva attorno.
Era follemente eccitante mi sentivo una spazzatura abbandonata su una panchina.
Non mi fregava niente di come sarei stata considerata dagli eventuali passanti.
Me ne stavo li nuda, su una panchina, inerme , a succhiare il mio straccio intriso di piscio e merda di sconosciuti, mentre a pochi metri di distanza passavano rari e frettolosi passanti.
Il mio cazzo si eccitava sempre di più per la situazione il che aumentava la mia eccitazione mostrandomi piùoscena di quanto non fossi.
Talvolta puttane o trans che frequentavano il luogo mi scoprivano.
Ridevano di me e talvolta mi prndevano a sputi.
Le puttane ed i trans più cattivi mi buttavano a terra e mi facevano strusciare con la parte dello straccio che usciva dalla bocca il terriccio per poi spingermi in bocca lo staccio con il terriccio.
Io eccitata da quella ulteriore umiliazione mi eccitavo ancora i più e mi masturbavo davanti a loro mentre quelli continuavano a offendermi ed umiliarmi.
Passai molte notti così ridotta, mentre sapevo che Marco andava a divertisi con le puttane godendo ancora di più sapendomi nello stato di degradazione in cui mi aveva costretta.
Poi marco poco prima dell'aba mi recuperava, io tra le lacrime lo ringraziavo per avermi salvata.
Poi a casa sua lo ricompensavavo facendogli un magnifico pompino od offrendogli il culo per la sua soddisfazione.
Fu un periodo bellissimo; poi però Marco mi lasciò.
Da allora frequento i cessi pubblici infilandomi gli stracci sporchi in bocca masturbandomi pensando al suo cazzo.








scritto il
2025-10-14
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