Gianna ricattata - VI parte - LUI

di
genere
dominazione

Gianna si fece una doccia; io e Piero l’attendemmo in cucina, parlando senza farci sentire
- quei due l’hanno massacrata, disse Piero
- ho visto, incularla insieme è stata un’idea geniale
- Valentino ha accettato subito?
- era su di giri al solo pensiero; mi ha detto che si sarebbe portato il viagra
- hai avvertito di non farle male?
- si si, anche a Gianluca, che lo vedo pericoloso per quanto sta infoiato all’idea di scoparsi la cugina
- Menotti e Nicola
- non hanno capito come abbiamo fatto, ma avevo intuito che la desideravano
- benissimo. Mi sa che ha finito di farsi la doccia

La sentimmo uscire dal bagno e andare nella sua camera da letto, la raggiungemmo.
Eravamo, entrambi, eccitatissimi. Ci mettemmo nel letto, con lei in mezzo; ci masturbò ed a turno, ci leccò la verga. Piero le disse di cavalcarmi, me la scopai così, mentre lui se la inculò.
- Te l’hanno rotto per bene, disse Piero, inculandola
- mi hanno inculato insieme, quei due bastardi, rispose lei
Godette nuovamente, ci prese in bocca, facendosi sborrare in gola.
- Chi stiamo aspettando? chiese Gianna, quasi con timore
- Gianluca, Valentino, Menotti e Nicola, disse Piero
- state scherzando? lo zio Menotti e lo zio Nicola?
- si
- Valentino, il tuo collega, papi?
- sì, risposi
- Gianluca, quel ciccione di mio cugino?
- si
Menotti era mio cognato, il marito della sorella di mia moglie; Nicola il fratello di mia moglie; Valentino, un mio vecchio, ormai in pensione, che aveva sempre fatto allusioni a come fosse eccitante Gianna; Gianluca, il cugino acquisito di Gianna, marito di una mia nipote, figlia di una mia sorella. Si detestavano. Grosso, obeso.

- ti prego, disse allo zio, non mi far scopare con loro, soprattutto Gianluca e Valentino
- sborratoio, non puoi lamentarti sempre, altrimenti comincio ad essere meno permissivo

Suonò il citofono. Piero andò ad aprire e mi vestii, insieme con mio fratello, per accogliere il gruppo dei nuovi arrivati.
Gianna rimase nella sua stanza come le era stato ordinato.

Facemmo accomodare i quattro maschi
- Dove sta la troia? chiese impaziente Gianluca
- Stai calmo, intervenne Piero, e continuò con le regole, nessun dolore fisico, potrete usarla, abusarla, farle tutto ciò che vi viene in mente, ma nessuna percossa, nessuna lesione, nemmeno minima. Siamo tutti d’accordo?
Risposero tutti affermativamente; Valentino chiese qualche dettaglio
- Potete dirci cosa le fa più schifo e cosa è disposta a fare?
- beve tranquillamente la pipì, lecca anche i culi sporchi di merda; in generale si fa sottomettere con facilità. Ne prende anche due insieme nel culo, aggiunse Piero

La chiamò e Gianna uscì dalla sua camera, completamente nuda.
- mettiti a quattro zampe, le ordinò Piero
- davvero possiamo prenderla per tutta la sera, chiese Valentino, visibilmente il più impaziente
- sì, sarà vostra. Andrà nella sua camera e vi aspetterà. Scusate, ma mentre parliamo, mi succhierà il cazzo, dicendolo, Piero tirò fuori dai pantaloni la propria verga, lei si avvicinò, mettendosi a succhiarlo davanti a tutti gli altri.
mentre lo spompinava, continuammo in quella paradossale conversazione
- allora, dicevamo, lei andrà in camera sua e vi aspetterà. Farete tre turni, nel primo ognuno entrerà da solo e farà che vorrà; nel secondo entrerete in coppia e nel terzo turno la prenderete tutti e quattro insieme. Chi crede di non farcela a godere tre volte, si gestisse al meglio; è una specie di all you can eat; se non vi gestite al meglio, pagherete singolarmente per ogni atto sessuale fatto con lei; altrimenti pagherete la tariffa concordata, precisò Piero
- perfetto; quando cominciamo? Chiese Gianluca
- mettetevi d’accordo sul turno; sarebbe gradito che per il primo turno vi dividiate anche le parti dove godere
- io le vorrei sborrare in bocca, disse Valentino
- io mi prendo il culo, ribatté Menotti
- posso nella figa? Chiese Gianluca
- sì, prende la pillola, rispose Piero
- a me cosa rimane? Chiese Nicola
- puoi venirle in faccia, proposi
- fantastico
Piero le sollevò la testa
- sborratoio hai sentito? vai in camera tua sculettando e saluta i tuoi nuovi amici con un bacio ciascuno, e non ci deludere
Si alzò, e lo stesso fecero gli ospiti; li baciò uno per uno.
Andò verso la camera da letto, sculettando, sulla soglia, si voltò e disse, civettando
- vi aspetto, maiali

- Cazzo, quanto è troia, disse Nicola
- vi divertirete, rispose Piero
- vado io, impose Gianluca
- non farle male, lo avvertii, un po’ preoccupato

Rimanemmo sul divano ed in cucina.

Valentino si avvicinò alla porta, la sentì gemere
- Si sta divertendo anche lei, a quanto pare
Tornò da noi, impaziente di entrare

Gianluca uscì più che soddisfatto. Entrò Valentino
- Cazzo, ragazzi, ancora meglio di quanto immaginassi. Ha una bocca che è un portento. Mi ha leccato il culo ed ho voglia di farmelo pulire anche sporco di merda; con quella lingua, poi. Le piace il cazzo, eh, zio? mi chiese
- mi sa proprio di sì, risposi sorridendo
- devo pisciare, disse Gianluca
- aspetta, lo incalzò Piero, tappa bene il bidet e falla la dentro, lo stesso vale per voi, rivolto a Menotti e Nicola
- cosa vuoi fare, chiese incuriosito Gianluca
- poi vedrete, sarà il capolavoro finale. Riempite il bidet di piscio

Gianluca andò in bagno a pisciare, mentre Valentino si stava sfogando sulla povera Gianna.

Uscì anche lui, per fare posto a Menotti.

Quando uscì, era incredulo
- Ragazzi, che culo che ha
- Visto? rispose Gianluca
- Cazzo, ci sono entrato con una facilità incredibile.
- vogliamo parlare della bocca? disse Valentino
- è fantastica, concluse Menotti.

Nicola, prima di entrare, prese da Piero due vibratori.

La sentimmo gridare
- Cazzooooo siiiii, continua, continuaaaaa
Ci guardammo
- Minkia Dino, ma quanto può essere zoccola, tua figlia?
- altrimenti non stavamo qui, risposi sorridendo

Anche Nicola uscì dalla stanza.
Piero la raggiunse nella camera da letto, per uscirne insieme con lei e raggiungerci.
Erano tutti in piedi, tranne io, rimasto seduto a bere tranquillamente.
- inginocchiati e succhiali sino a farli indurire tutti e quattro, disse Piero

Si inginocchiò in mezzo ai quattro. Li spompinò e li segò sino a farli di nuovo essere pronti. Piero le ordinò di tornare in camera; lei si voltò e, sculettando, tornò verso la camera da letto.

Gianluca prese una scopa, sfilò il bastone.
- Che vuoi fare con quella? chiese Piero, allarmato
- Tranquillo zio, gliela infilo nel culo ed uso la sua bocca come scopa per pulire a terra
- cazzo, sei un pervertito

Valentino e Gianluca si dettero il cinque, aprirono la porta e se la chiusero alle loro spalle.

Quando uscirono, dissero di averle pisciato in bocca.

Menotti e Nicola entrarono per il loro turno.
- Com’è andata? chiese Piero
- benissimo, rispose Valentino. è brava anche a fare da mocio e pulire con la lingua

Uscirono anche Menotti e Nicola ed entrarono tutti e quattro insieme.

Io e Piero prendemmo i rispettivi telefoni e, questa volta, potemmo guardare tutto dal collegamento da remoto; non avevamo voluto farlo davanti agli altri che, avevamo deciso, non dovevano sapere delle video camere.

Valentino era seduto sul letto, in disparte, cercando di far riprendere vigore al proprio cazzo; Gianluca la prese per i capelli, facendola camminare carponi sul pavimento, la prese da dietro e la scopò, costringendola a prendere in bocca il cazzo molliccio di Valentino.
Iniziò a succhiarlo mentre gli altri tre si alternavano nella figa e nel culo; ad un tratto Valentino si alzò in piedi
- cosa succede, Vale? Chiese Gianluca
- niente, niente, le sto pisciando in bocca
Si misero a ridere tutti e quattro.
Gianna Ingoiò tutta la breve pisciata e Valentino rimase con il cazzo nella sua bocca.
La misero sul letto. Era stesa, cosce aperte. Gianluca e Valentino si alternavano nella figa, mentre Menotti e Nicola abusavano della sua bocca. Si dettero il cambio, finché non terminarono facendola cavalcare Gianluca che la scopò, Menotti la inculò, mentre Valentino e Nicola le riempirono la bocca con le proprie verghe. Prima di godere, si alternarono nella bocca sborrandole ognuno in gola.

Uscirono dalla stanza soddisfatti e fischiettando.

Gianluca disse
- ragazzi, devo cagare
- vai, ma non pulirti, disse Piero, e non tirare nemmeno lo scarico

Quindi Piero la raggiunse in camera da letto ed uscì con Gianna, dietro, carponi, che camminava a quattro zampe verso il bagno.
Gianluca era seduto sul cesso, stava cagando.
Terminò di cagare e, senza pulirsi minimamente, si alzò, le dette le spalle ed allargò le chiappe.
Non fu necessario dirle nulla, si avvicinò al cugino ed iniziò a leccargli il culo sporco di merda.
- Anche dentro, le ordinò Piero
A quel punto, Gianluca, sempre più obnubilato, scorreggiò, schizzandole in faccia
- che schifo, disse Valentino, guardando la faccia di Gianna schizzata di cacca
- puliamola, suggerì Piero
La prese per i capelli e le immerse il viso nel bidet pieno di piscio; la trascinò nuovamente verso il cesso, le infilò la testa dentro; c’era ancora la cacca di Gianluca; tirò lo scarico con la testa completamente nel water; la riprese per i capelli e la immerse, nuovamente, nel bidet pieno di pipì.
Furono momenti di degrado assoluto; ridevamo tutti; io mi stavo segando, sempre più eccitato. Mi avvicinai e le godetti in pieno volto, la presi per i capelli e, di nuovo, la immersi nella pozza di piscio del bidet.

La salutammo.
Piero si avvicinò
- la giornata è finita, sborratoio
scritto il
2025-08-25
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