Gianna ricattata - IV parte - LUI

di
genere
dominazione

Piero le fece indossare anche le autoreggenti. Gianna se le infilò; il micro abito era davvero corto ed in più aveva due spacchi, uno per lato; ogni movimento le scopriva gran parte di cosce, sino a denudare completamente il culo e se non stava attenta, nel piegarsi, si intravedeva la figa
- ti prego, non farmi andare in ufficio vestita così
- Se non la smetti, ti faccio andare direttamente nuda
Gianna prese il giubbotto corto, calzo le scarpe tacco 12 ed uscì molto contrariata.

Restammo in casa io e Piero e ci demmo il “cinque”
- siamo stati bravi. Ha sospettato nulla? mi chiese
- No, nulla; è stata lei ad insistere e cedere alla tua proposta
- Ti eccita davvero tanto tua figlia per arrivare a questo
- Te l’ho detto tempo fa. Mi ha sempre trattato come uno zerbino, provocandomi spesso, ben sapendo che non mi sarei mai azzardato ad osare e chiederle di scopare e lei si divertiva a provocarmi in continuazione. Adesso mi diverto io; ho un paio di idee già per stasera
- Racconta
- Ho quattro colleghi, due dei quali lei non sopporta; sono anche abbastanza anziani...che dici se li facciamo venire tutti e quattro?
- Ottimo
- E poi, ho un desiderio. Vederla spompinare un cane
- Si può fare. So anche dove procurarlo; poi potremmo passare ad un cavallo. Direi che ci sono tante idee ed abbiamo un intero mese per divertirci; che dici, reggerà?
- Non lo so, ci spero, perché ho voglia di umiliarla ogni giorno, quella gran troia.
- Ok, iniziamo dai quattro; intanto faccio venire il mio amico per montare le video camere e la sedia delle torture, ed oggi la faccio scopare dal ginecologo
- Deve arrivare ad avere la nausea del cazzo
- Non credo, le piace troppo, disse Piero, ridendo
- Ieri sera, prima di dormire, abbiamo scopato; è diventata molto docile con me, forse un po’ si imbarazza nel mostrarsi così amante del cazzo, ma ormai si è immedesimata nel voler essere la mia donna segreta. Oggi, quando mi ha leccato il culo, mi ha fatto impazzire
- Eh, me ne sono accorto...ci divertiremo, Dino

Piero andò via da casa, lasciandomi solo in attesa della consegna delle videocamere e della sedia.
Appena arrivò la consegna, mi misi all’opera.
Sistemai l’impianto video, appostando le micro telecamere, invisibili ad un occhio poco attento, nella camera da letto e nel bagno; collegai i dispositivi sui quali poter vedere le riprese, uno sul mio telefono e l’altro l’avrei collegato al telefono di Piero.
Appena vidi la sedia, sorrisi.
Aveva un doppio vibratore sulla seduta, delle corde per legarla e farla rimanere seduta, compreso dei lacci da mettere alle caviglie.
Aggiunsi, come concordato, anche delle corde alla spalliera del letto ed ai piedi, così da poterla tenere legata, all’occorrenza.

Sarebbe stato uno spettacolo.

Piero mi chiamò nel tardo pomeriggio e mi aggiornò sul tentativo di aggressione dei due ragazzi con Gianna
- tua figlia sta arrivando, hai fatto tutto?
- Si certo; la camera è a posto; ho sistemato sia le video camere che le corde; la sedia è fantastica. Appena arrivi, collego il sistema da remoto anche sul tuo telefono
- c’è una variazione; stamattina è stata fermata da due ragazzi che, non so come, sono riusciti ad avere il suo numero ed a farle una foto con la figa nuda; adesso la stanno ricattando; ho sistemato tutto, ma stasera verranno adesso a casa e li facciamo giocare un paio d’ore. Di ai tuoi amici si arrivare dopo cena
- Ok, li chiamo subito. Questi due ragazzi li facciamo stare nella stanza di Gianna?
- Si, li mettiamo lì per un paio d’ore. Domani mattina la facciamo stancare e domani sera le diamo l’alano. Ci vediamo tra un po’; appena arriva, falla preparare: autoreggenti, reggicalze e tacco12, nulla di più
- Ok; provvedo appena arriva

Dopo circa una quindicina di minuti, Gianna arrivò. Era trafelata, con chiari segni di sperma sul viso e lungo le calze autoreggenti.
- Ciao Papi, è stata una giornata incredibile; non puoi immaginare cosa sia successo. Vado a spogliarmi ed a sciacquarmi.
La seguii e le risposi
- Piero mi ha raccontato dei due ragazzi
- Questa che cazzo è? chiede Gianna vedendo la sedia
- L’ha voluta Piero, ovviamente; ci sono anche le corde al letto
- le vedo; mi spaventa un po’ essere legata, in questa situazione
- be’, ha garantito assenza di dolore fisico
Si spogliò e andò in bagno; stava seduta sul cesso, e le lasciai un po’ di privacy. Quando uscì continuò a raccontarmi
- Ti ha raccontato del ginecologo?
- No, cos’è successo?
- Prima della visita mi ha fatto spompinare un signore di 82 anni, che a pensarci, mi viene lo schifo; dopo siamo entrati nella stanza del medico e lì mi hanno scopato insieme, il dottore nella figa e lui in bocca; altro che visita medica
- adesso fatti una doccia, poi indossa autoreggenti, reggicalze e tacco12; mi sa che stasera c’è dell’altro da fare. Mi ha detto che ci avrebbe raggiunti tra un po’
scritto il
2025-08-22
4 8 0
visite
3
voti
valutazione
4.3
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Gianna ricattata - IV parte - LEI
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.