Gianna ricattata - V parte - LUI
di
sexydurex
genere
dominazione
Piero prese il telefono della nipote e cercò tra i messaggi, quello dei due ragazzi; recuperò il numero e chiamò
- siete voi i ragazzi che stamattina hanno importunato Gianna?
- la troietta? tu chi cazzo sei?
- innanzitutto modera i termini
- altrimenti
- altrimenti non te la scopi
- abbiamo una foto; ce la scopiamo domani mattina; ci ha già dato appuntamento; allora che cazzo vuoi?
- vi ha dato appuntamento per domani mattina perché le ho ordinato io di darvelo; voglio fare un accordo
- che tipo di accordo?
- ci vediamo tra mezzora, condivido la posizione e mi raggiungete
- non mi fido
- peggio per te, se ti fidi, Gianna te la scopi già questa sera
- ci vediamo tra mezzora, mandami la posizione
Raggiunse casa di Gianna, invece di salire, mandò la posizione ed entrò nel bar di fronte, per tenere sott’occhio la situazione.
Si sedette ad un tavolino, ordinò da bere ed attese.
Un motorino, con due ragazzi a bordo, si aggirava, cercando di capire chi fosse ad aver dato loro l’appuntamento.
Piero, con tutta calma, pagò il conto ed uscì dal bar. Raggiunse il portone di casa della nipote ed attese di incrociare lo sguardo dei due ragazzi.
Giocavano a fare i bulli; mi avvicinai
- sono io che cercate
- che tipo di accordo vuoi fare?
- voi due adesso salite con me, vi scopate Gianna, le fate tutto ciò che volete, nulla escluso; domani mattina ve la portate dove più desiderate, l’avrete a disposizione per tre ore, dalle 9 alle 12; poi sparite dalla sua vita e la foto che avete, la cancellate già adesso
- questo te lo scordi; la foto la cancelliamo domani mattina dopo che te la riportiamo
- la foto la cancellate stasera dopo che ve la siete spupazzata per bene entrambi; concediamoci vicendevolmente fiducia
- ok, affare fatto
- bene, come vi chiamate?
- Mimmo, lui è Nino; tu come ti chiami?
- io sono semplicemente il padrone di Gianna; siamo d’accordo, saliamo
Lasciarono la moto in strada, ed entrarono tutti e tre nel palazzo; presero l’ascensore per il secondo piano; Mimmo, il capo dei due, chiese
- ma fa la troia?
- assolutamente no, cede semplicemente al vostro ricatto
- e tu chi cazzo sei?
- un suo amico, il suo unico padrone
Non replicarono; Piero prese le chiavi ed entrarono.
Ero sul divano in attesa di mio fratello; sentii le chiavi nella toppa; Gianna era in camera da letto, in attesa anche lei.
Uscì per andare incontro allo zio, svestita come le era stato ordinato: autoreggenti, reggicalze e scarpe tacco12, ma quando vide i due ragazzi, sbiancò
- Gianna, abbiamo risolto il problema della foto; per un paio di ore, però, devi andare nella tua camera con loro e domani mattina ti porteranno dove vorranno; ovviamente non potrai rifiutare nessuna loro richiesta; nessuna per alcuna ragione; mi sono spiegato, vero? le tirò i capelli e lei annuì con la testa
- che pezzo di figa, disse Nino
Mimmo si avvicinò e le palpò il culo
- Nino, il culo è ancora meglio di quanto me lo ricordassi
Gianna rimase rigida, guardò Piero, supplicandolo con gli occhi; guardò me, ma evitai di contraccambiare.
- ragazzi andate, fatene quel che volete, ma alla fine delle due ore dovrà essere senza un segno e senza un graffio; non ammetto dolore fisico, precisò Piero
Mimmo la prese per i capelli e la trascinò via, facendosi indicare dove fosse la camera da letto.
Collegai velocemente il dispositivo di Piero al circuito delle videocamere ed iniziammo a guardare.
Mimmo e Nino entrarono spingendo Gianna dentro la camera.
Vedemmo le immagini: Gianna venne spinta sul letto; Mimmo le legò immediatamente le mani; Avevamo il volume spento per non far capire che stavamo vedendo, anche perché il sonoro ci arrivava direttamente dalla camera da letto.
Gianna scalciava, perciò ci pensò Nino a bloccarle le gambe legandole dalle caviglie ai piedi del letto; era completamente divaricata; la figa in bella esposizione.
I due ragazzi si spogliarono; i loro sessi già duri ed eccitati. Vedemmo Mimmo accovacciarsi tra le cosce di Gianna e mettersi a leccarle la figa.
Gianna scuoteva la testa, iniziò a gemere. Vedemmo Mimmo alzarsi e lasciare il posto a Nino; avvicinarsi al volto di lei e sussurrarle delle parole, quindi le infilò la lingua in bocca obbligandola a ricambiare il bacio.
Mimmo disse a Nino di non capire come funzionasse quella sedia, penetrando selvaggiamente la figa di Gianna che iniziò ad urlare
- noooo basta, piano, mi fai male…ahiaaaaaa…non così…ahiaaaaa…siiiii….mmmh…basta
- ripeti cosa sei, altrimenti te la squarcio questa figa
- ok...sono una puttana, sono la vostra zoccola
Mimmo la chiavava senza sosta e senza rallentare; sembrava stesse infilzando uno spiedo; la sbatteva e Gianna era bloccata mani e piedi; si dimenava con la testa; finché non trovò un attimo di riposo nel cambio; infatti Mimmo lasciò il posto a Nino che fu, se possibile, ancora più selvaggio.
Gianna digrignava i denti e gemeva.
- la usi spesso quella sedia, troietta?
- non l’ho mai usata
- allora oggi è il tuo giorno fortunato; dopo inizieremo ad usarla; abbiamo due ore per divertirci e continuò a chiavarsela.
Piero si alzò per andare in cucina, iniziai a segarmi nel vedere Gianna violentata dai due ragazzi. La misero carponi sul letto ed i due ragazzi si alternavano nel suo culo, affondando senza ritegno le loro verghe nell’intimo buco.
- Dino, come va? mi chiese
- benissimo; la stanno distruggendo; la fanno godere e non le danno il tempo di riprendersi; adesso l’hanno slegata e le stanno spaccando il culo
Intanto il viso di Gianna era a favore di una delle telecamere posizionate in quella stanza; aveva gli occhi chiusi e gemeva; si era arresa e non lottava più.
Mimmo si avvicinò al suo volto e le disse qualcosa, Gianna annuì; Nino si mise carponi sul letto; Mimmo l’afferrò per i capelli e la trascinò vicino al suo amico, spingendole la faccia contro il suo culo; lo stava leccando, afferrando il cazzo con la mano; leccava il culo e lo segava, poi si stese, sotto di lui, gli prese il cazzo in bocca e lo leccando sul glande quando iniziò a sborrare copiosamente; lo raccolse tutto in bocca e lo ingoiò; fece lo stesso con Mimmo, dapprima leccandogli il culo e segandolo, poi, quando Mimmo si mise in piedi, si inginocchiò davanti a lui, lo prese in bocca e lo fece godere direttamente in gola.
Parlavano tra di loro, ma non riuscivo e sentire distintamente le parole.
Nino si era ripreso; la scopò stesa sul letto; Mimmo prese la sia mano ed appoggiò il cazzo per farsi segare, quindi lo infilò in bocca.
Cambiarono ancora, Mimmo si stese e la fece stendere supina su di lui; le infilò il cazzo nel culo; Nino si mise tra le sue gambe e la scopò; aveva le gambe completamente aperte e quei due cazzi, uno nella figa ed uno nel culo; iniziò a urlare di piacere
- siiii…ahhhh…godooooo….siiii…cazzo mi fate impazzire…siiiiiiiii…vengoooooo
La fecero mettere nuovamente carponi, Mimmo andò da dietro, la prese per i fianchi e la scopò; Nino si avvicinò, aveva il cazzo che stava per esplodere; lo masturbò lentamente per non farlo venire, quando riuscì a regolarsi, lo mise in bocca e lo spompinò, mentre Mimmo continuava a scoparla fino a farla godere ripetutamente.
Gianna si liberò per un attimo dal cazzo di Nino che stava leccando, si voltò verso l’altro e gli disse qualcosa. Mimmo tolse il cazzo dalla figa, e la inculò, mentre Nino continuò a farselo leccare.
Vollero di nuovo il sandwich. Mimmo si stese, la fece andare a cavalcioni e la penetrò nella figa. Nino la prese per i fianchi, sputò sul buco del culo, appoggiò la verga e la inculò per un’altra doppia. Godere tutti e tre insieme.
- siiiiii…riempitemi di sborra…godooooo…siiiiiii…mio dio….cazzooooooo…siiiiiiiiii
Si accasciò sul petto di Mimmo, Nino estrasse il cazzo dal culo e sgorgò fuori tutto lo sperma; Gianna si alzò ed aveva lo sperma di entrambi che colava sulle cosce.
Si riposarono qualche minuto. Aumentai un po’ il volume per sentire i loro dialoghi
- Mi avete distrutto
- non abbiamo finito
- che ora sono?
- c’è ancora tempo
- cosa volete fare, ancora?
- vediamo come funziona la sedia, disse Nino
La fecero alzare, l’avvicinarono alla sedia, l’aiutarono a sedersi, infilandole i due plug, quello anale e quello vaginale; studiarono i comandi e fecero partire le vibrazioni. Gianna iniziò a mordersi le labbra; dovetti reggersi alla seduta; i due plug vibravano nel culo e nella figa; Nino e Mimmo si eccitarono; Gianna stava gemendo
- cazzooooo…è meraviglioso….mamma mia…godooooooo…dio….cazzoo….godoooooo
fermarono le vibrazioni e la fecero alzare; Nino si distese sul letto; Mimmo la fece sdraiare supina sull’amico e le legò i polsi alla testata del letto. Nino lo infilò nella figa, Mimmo si mise su di lei, forzò l’ingresso ed entrò anche lui nella figa
- noooo cazzo noooo. entrambi nella figa no….non ce la faccio…ahiaaaaa…siiii…mmmhhh
Iniziarono a scoparla insieme; Gianna godette per l’ennesima volta; Mimmo disse di provare a metterne due insieme nel culo.
- vi prego no, me lo spaccate completamente; non dovete farmi male, ricordate l’accordo?
- stai tranquilla, ti piacerà
Si alzarono sfilando il cazzo dalla figa e la liberarono dalle manette, ordinandole di mettersi carponi sul letto.
Mimmo la prese per i fianchi, inculandola agevolmente. Nino le andò sopra la schiena, allargando le gambe intorno ai fianchi; prese il cazzo ed armeggiò vicino al buco del culo; Mimmo si fermò, restando con il cazzo dentro il culo di Gianna; Nino appoggiò la propria verga e spinse. Non riusciva ad entrare, finché forzò; Gianna urlò
- ahiaaaaaaaaa…noooooooooooooooo…basta vi prego….nooooooooooooooooooo. mi spaccate
Mimmo la schiaffeggiò sulle natiche
- godi, troietta…hai il buco del culo completamente rotto
Iniziarono ad incularla insieme
- uhhhh…siiiii…continuate…cazzo che bello…lo sento completamente rotto…siiiiiiiiiii
Andarono avanti per diversi minuti finché guardarono l’orario, ne Mancavano dieci alla fine delle due ore.
Si sfilarono e Gianna si accasciò esausta sul letto.
La presero dalle braccia, e la misero di nuovo sulla sedia con il doppio plug, anale e vaginale. La fecero sedere, penetrandola con i due plug; dettero il comando per farli vibrare, quindi si avvicinarono, si fecero leccare i cazzi, sin quasi a godere, ed insieme le sborrarono sul viso.
Ci guardammo, io e Piero, completamente eccitati per come Gianna aveva resistito. I due ragazzi fermarono le vibrazioni dei due plug, e la slegarono.
Uscirono dalla stanza. Mimmo cancellò la foto.
- Avete ancora qualche minuto, disse Piero.
I ragazzi ne approfittarono, la portarono nel bagno, la fecero mettere carponi, con la testa sul water; si misero ai lati e le pisciarono sul volto; gran parte delle due pisciate, terminò nel fondo del cesso e quando finirono, Piero disse loro di non tirare lo scarico.
Si vestirono esausti
- domani ci divertiamo ancora di più, troietta, dissero a Gianna
- passate a prenderla alle nove in punto; ve la farò trovare pulita e profumata, disse Piero
I due ragazzi salutarono e andarono via.
Piero mi fece cenno di seguirlo in bagno. Gianna era ancora seduta sul pavimento, con il volto bagnato di piscio; era stanchissima. Piero la fece mettere carponi, le spinse la testa dentro il cesso e mi disse di incularla.
Aveva il culo completamente aperto, entrai molto facilmente e finalmente scaricai l’eccitazione accumulata. Mentre la inculavo, Piero le spinse la testa sino in fondo al water, ordinandole di leccare la pozza piena del piscio dei due ragazzi.
Tirò lo scarico, inondandola sul viso; le sborrai sulla schiena.
- Fatti una doccia, disse Piero, la serata non è finita. Tra circa un’ora abbiamo ospiti
- siete voi i ragazzi che stamattina hanno importunato Gianna?
- la troietta? tu chi cazzo sei?
- innanzitutto modera i termini
- altrimenti
- altrimenti non te la scopi
- abbiamo una foto; ce la scopiamo domani mattina; ci ha già dato appuntamento; allora che cazzo vuoi?
- vi ha dato appuntamento per domani mattina perché le ho ordinato io di darvelo; voglio fare un accordo
- che tipo di accordo?
- ci vediamo tra mezzora, condivido la posizione e mi raggiungete
- non mi fido
- peggio per te, se ti fidi, Gianna te la scopi già questa sera
- ci vediamo tra mezzora, mandami la posizione
Raggiunse casa di Gianna, invece di salire, mandò la posizione ed entrò nel bar di fronte, per tenere sott’occhio la situazione.
Si sedette ad un tavolino, ordinò da bere ed attese.
Un motorino, con due ragazzi a bordo, si aggirava, cercando di capire chi fosse ad aver dato loro l’appuntamento.
Piero, con tutta calma, pagò il conto ed uscì dal bar. Raggiunse il portone di casa della nipote ed attese di incrociare lo sguardo dei due ragazzi.
Giocavano a fare i bulli; mi avvicinai
- sono io che cercate
- che tipo di accordo vuoi fare?
- voi due adesso salite con me, vi scopate Gianna, le fate tutto ciò che volete, nulla escluso; domani mattina ve la portate dove più desiderate, l’avrete a disposizione per tre ore, dalle 9 alle 12; poi sparite dalla sua vita e la foto che avete, la cancellate già adesso
- questo te lo scordi; la foto la cancelliamo domani mattina dopo che te la riportiamo
- la foto la cancellate stasera dopo che ve la siete spupazzata per bene entrambi; concediamoci vicendevolmente fiducia
- ok, affare fatto
- bene, come vi chiamate?
- Mimmo, lui è Nino; tu come ti chiami?
- io sono semplicemente il padrone di Gianna; siamo d’accordo, saliamo
Lasciarono la moto in strada, ed entrarono tutti e tre nel palazzo; presero l’ascensore per il secondo piano; Mimmo, il capo dei due, chiese
- ma fa la troia?
- assolutamente no, cede semplicemente al vostro ricatto
- e tu chi cazzo sei?
- un suo amico, il suo unico padrone
Non replicarono; Piero prese le chiavi ed entrarono.
Ero sul divano in attesa di mio fratello; sentii le chiavi nella toppa; Gianna era in camera da letto, in attesa anche lei.
Uscì per andare incontro allo zio, svestita come le era stato ordinato: autoreggenti, reggicalze e scarpe tacco12, ma quando vide i due ragazzi, sbiancò
- Gianna, abbiamo risolto il problema della foto; per un paio di ore, però, devi andare nella tua camera con loro e domani mattina ti porteranno dove vorranno; ovviamente non potrai rifiutare nessuna loro richiesta; nessuna per alcuna ragione; mi sono spiegato, vero? le tirò i capelli e lei annuì con la testa
- che pezzo di figa, disse Nino
Mimmo si avvicinò e le palpò il culo
- Nino, il culo è ancora meglio di quanto me lo ricordassi
Gianna rimase rigida, guardò Piero, supplicandolo con gli occhi; guardò me, ma evitai di contraccambiare.
- ragazzi andate, fatene quel che volete, ma alla fine delle due ore dovrà essere senza un segno e senza un graffio; non ammetto dolore fisico, precisò Piero
Mimmo la prese per i capelli e la trascinò via, facendosi indicare dove fosse la camera da letto.
Collegai velocemente il dispositivo di Piero al circuito delle videocamere ed iniziammo a guardare.
Mimmo e Nino entrarono spingendo Gianna dentro la camera.
Vedemmo le immagini: Gianna venne spinta sul letto; Mimmo le legò immediatamente le mani; Avevamo il volume spento per non far capire che stavamo vedendo, anche perché il sonoro ci arrivava direttamente dalla camera da letto.
Gianna scalciava, perciò ci pensò Nino a bloccarle le gambe legandole dalle caviglie ai piedi del letto; era completamente divaricata; la figa in bella esposizione.
I due ragazzi si spogliarono; i loro sessi già duri ed eccitati. Vedemmo Mimmo accovacciarsi tra le cosce di Gianna e mettersi a leccarle la figa.
Gianna scuoteva la testa, iniziò a gemere. Vedemmo Mimmo alzarsi e lasciare il posto a Nino; avvicinarsi al volto di lei e sussurrarle delle parole, quindi le infilò la lingua in bocca obbligandola a ricambiare il bacio.
Mimmo disse a Nino di non capire come funzionasse quella sedia, penetrando selvaggiamente la figa di Gianna che iniziò ad urlare
- noooo basta, piano, mi fai male…ahiaaaaaa…non così…ahiaaaaa…siiiii….mmmh…basta
- ripeti cosa sei, altrimenti te la squarcio questa figa
- ok...sono una puttana, sono la vostra zoccola
Mimmo la chiavava senza sosta e senza rallentare; sembrava stesse infilzando uno spiedo; la sbatteva e Gianna era bloccata mani e piedi; si dimenava con la testa; finché non trovò un attimo di riposo nel cambio; infatti Mimmo lasciò il posto a Nino che fu, se possibile, ancora più selvaggio.
Gianna digrignava i denti e gemeva.
- la usi spesso quella sedia, troietta?
- non l’ho mai usata
- allora oggi è il tuo giorno fortunato; dopo inizieremo ad usarla; abbiamo due ore per divertirci e continuò a chiavarsela.
Piero si alzò per andare in cucina, iniziai a segarmi nel vedere Gianna violentata dai due ragazzi. La misero carponi sul letto ed i due ragazzi si alternavano nel suo culo, affondando senza ritegno le loro verghe nell’intimo buco.
- Dino, come va? mi chiese
- benissimo; la stanno distruggendo; la fanno godere e non le danno il tempo di riprendersi; adesso l’hanno slegata e le stanno spaccando il culo
Intanto il viso di Gianna era a favore di una delle telecamere posizionate in quella stanza; aveva gli occhi chiusi e gemeva; si era arresa e non lottava più.
Mimmo si avvicinò al suo volto e le disse qualcosa, Gianna annuì; Nino si mise carponi sul letto; Mimmo l’afferrò per i capelli e la trascinò vicino al suo amico, spingendole la faccia contro il suo culo; lo stava leccando, afferrando il cazzo con la mano; leccava il culo e lo segava, poi si stese, sotto di lui, gli prese il cazzo in bocca e lo leccando sul glande quando iniziò a sborrare copiosamente; lo raccolse tutto in bocca e lo ingoiò; fece lo stesso con Mimmo, dapprima leccandogli il culo e segandolo, poi, quando Mimmo si mise in piedi, si inginocchiò davanti a lui, lo prese in bocca e lo fece godere direttamente in gola.
Parlavano tra di loro, ma non riuscivo e sentire distintamente le parole.
Nino si era ripreso; la scopò stesa sul letto; Mimmo prese la sia mano ed appoggiò il cazzo per farsi segare, quindi lo infilò in bocca.
Cambiarono ancora, Mimmo si stese e la fece stendere supina su di lui; le infilò il cazzo nel culo; Nino si mise tra le sue gambe e la scopò; aveva le gambe completamente aperte e quei due cazzi, uno nella figa ed uno nel culo; iniziò a urlare di piacere
- siiii…ahhhh…godooooo….siiii…cazzo mi fate impazzire…siiiiiiiii…vengoooooo
La fecero mettere nuovamente carponi, Mimmo andò da dietro, la prese per i fianchi e la scopò; Nino si avvicinò, aveva il cazzo che stava per esplodere; lo masturbò lentamente per non farlo venire, quando riuscì a regolarsi, lo mise in bocca e lo spompinò, mentre Mimmo continuava a scoparla fino a farla godere ripetutamente.
Gianna si liberò per un attimo dal cazzo di Nino che stava leccando, si voltò verso l’altro e gli disse qualcosa. Mimmo tolse il cazzo dalla figa, e la inculò, mentre Nino continuò a farselo leccare.
Vollero di nuovo il sandwich. Mimmo si stese, la fece andare a cavalcioni e la penetrò nella figa. Nino la prese per i fianchi, sputò sul buco del culo, appoggiò la verga e la inculò per un’altra doppia. Godere tutti e tre insieme.
- siiiiii…riempitemi di sborra…godooooo…siiiiiii…mio dio….cazzooooooo…siiiiiiiiii
Si accasciò sul petto di Mimmo, Nino estrasse il cazzo dal culo e sgorgò fuori tutto lo sperma; Gianna si alzò ed aveva lo sperma di entrambi che colava sulle cosce.
Si riposarono qualche minuto. Aumentai un po’ il volume per sentire i loro dialoghi
- Mi avete distrutto
- non abbiamo finito
- che ora sono?
- c’è ancora tempo
- cosa volete fare, ancora?
- vediamo come funziona la sedia, disse Nino
La fecero alzare, l’avvicinarono alla sedia, l’aiutarono a sedersi, infilandole i due plug, quello anale e quello vaginale; studiarono i comandi e fecero partire le vibrazioni. Gianna iniziò a mordersi le labbra; dovetti reggersi alla seduta; i due plug vibravano nel culo e nella figa; Nino e Mimmo si eccitarono; Gianna stava gemendo
- cazzooooo…è meraviglioso….mamma mia…godooooooo…dio….cazzoo….godoooooo
fermarono le vibrazioni e la fecero alzare; Nino si distese sul letto; Mimmo la fece sdraiare supina sull’amico e le legò i polsi alla testata del letto. Nino lo infilò nella figa, Mimmo si mise su di lei, forzò l’ingresso ed entrò anche lui nella figa
- noooo cazzo noooo. entrambi nella figa no….non ce la faccio…ahiaaaaa…siiii…mmmhhh
Iniziarono a scoparla insieme; Gianna godette per l’ennesima volta; Mimmo disse di provare a metterne due insieme nel culo.
- vi prego no, me lo spaccate completamente; non dovete farmi male, ricordate l’accordo?
- stai tranquilla, ti piacerà
Si alzarono sfilando il cazzo dalla figa e la liberarono dalle manette, ordinandole di mettersi carponi sul letto.
Mimmo la prese per i fianchi, inculandola agevolmente. Nino le andò sopra la schiena, allargando le gambe intorno ai fianchi; prese il cazzo ed armeggiò vicino al buco del culo; Mimmo si fermò, restando con il cazzo dentro il culo di Gianna; Nino appoggiò la propria verga e spinse. Non riusciva ad entrare, finché forzò; Gianna urlò
- ahiaaaaaaaaa…noooooooooooooooo…basta vi prego….nooooooooooooooooooo. mi spaccate
Mimmo la schiaffeggiò sulle natiche
- godi, troietta…hai il buco del culo completamente rotto
Iniziarono ad incularla insieme
- uhhhh…siiiii…continuate…cazzo che bello…lo sento completamente rotto…siiiiiiiiiii
Andarono avanti per diversi minuti finché guardarono l’orario, ne Mancavano dieci alla fine delle due ore.
Si sfilarono e Gianna si accasciò esausta sul letto.
La presero dalle braccia, e la misero di nuovo sulla sedia con il doppio plug, anale e vaginale. La fecero sedere, penetrandola con i due plug; dettero il comando per farli vibrare, quindi si avvicinarono, si fecero leccare i cazzi, sin quasi a godere, ed insieme le sborrarono sul viso.
Ci guardammo, io e Piero, completamente eccitati per come Gianna aveva resistito. I due ragazzi fermarono le vibrazioni dei due plug, e la slegarono.
Uscirono dalla stanza. Mimmo cancellò la foto.
- Avete ancora qualche minuto, disse Piero.
I ragazzi ne approfittarono, la portarono nel bagno, la fecero mettere carponi, con la testa sul water; si misero ai lati e le pisciarono sul volto; gran parte delle due pisciate, terminò nel fondo del cesso e quando finirono, Piero disse loro di non tirare lo scarico.
Si vestirono esausti
- domani ci divertiamo ancora di più, troietta, dissero a Gianna
- passate a prenderla alle nove in punto; ve la farò trovare pulita e profumata, disse Piero
I due ragazzi salutarono e andarono via.
Piero mi fece cenno di seguirlo in bagno. Gianna era ancora seduta sul pavimento, con il volto bagnato di piscio; era stanchissima. Piero la fece mettere carponi, le spinse la testa dentro il cesso e mi disse di incularla.
Aveva il culo completamente aperto, entrai molto facilmente e finalmente scaricai l’eccitazione accumulata. Mentre la inculavo, Piero le spinse la testa sino in fondo al water, ordinandole di leccare la pozza piena del piscio dei due ragazzi.
Tirò lo scarico, inondandola sul viso; le sborrai sulla schiena.
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