Gianna ricattata - V parte - LEI

di
genere
dominazione

Scesi dallo studio del medico con lo sperma che continuava a colarmi dalla figa lungo le calze. Quello in faccia cercai di pulirlo con le mani, ovviamente lo zio mi aveva tolto dalla borsa qualsiasi cosa potessi usare per pulirmi. Camminai con lo sguardo basso e pensierosa: solo quel giorno, ero stata quasi violentata da due ragazzi, avevo fatto un pompino ad un anziano signore che non conoscevo ed ero stata scopata selvaggiamente dal ginecologo; per non contare quel che era avvenuto appena sveglia, con la leccata al culo sporco di merda e l’imbarazzo subito in ufficio...ed erano soltanto le 17.00.

Arrivai a casa senza intoppi
- Ciao Papi, è stata una giornata incredibile; non puoi immaginare cosa sia successo. Vado a spogliarmi ed a sciacquarmi.
- Piero mi ha raccontato dei due ragazzi
Appena entrata nella camera, vidi una sedia che non c’era mai stata; mi avvicinai, aveva due vibratori sulla seduta e delle corde per legare chi si sedesse
- Questa che cazzo è? chiesi
- L’ha voluta Piero, ovviamente; ci sono anche le corde al letto
- le vedo; mi spaventa un po’ essere legata, in questa situazione
- be’, ha garantito assenza di dolore fisico
Non dissi altro, mi spogliai ed andai in bagno. Ero seduta a far pipì e pensai a quel che avevo visto in camera; sarebbe stato un mese molto difficile.
Raggiunsi papà
- Ti ha raccontato del ginecologo?
- No, cos’è successo?
- Prima della visita mi ha fatto spompinare un signore di 82 anni, che a pensarci, mi viene lo schifo; dopo siamo entrati nella stanza del medico e lì mi hanno scopato insieme, il dottore nella figa e lui in bocca; altro che visita medica
- adesso fatti una doccia, poi indossa autoreggenti, reggicalze e tacco12; mi sa che stasera c’è dell’altro da fare. Mi ha detto che ci avrebbe raggiunti tra un po’

Tornai in camera e mi preparai come mi era stato ordinato: autoreggenti, reggicalze e scarpe tacco14. Mi guardai allo specchio; ero davvero figa, comprensibile che ogni maschio mi volesse scopare. Sorrisi.

Restai in camera a studiare la sedia, quando sentii le chiavi nella toppa della porta di ingresso.
Mi alzai immediatamente ed uscii dalla camera, vidi lo zio entrare con due persone; gelai quando le riconobbi.
- Gianna, abbiamo risolto il problema della foto; per un paio di ore, però, devi andare nella tua stanza con loro e domani mattina ti porteranno dove vorranno; ovviamente non potrai rifiutare nessuna loro richiesta; nessuna per alcuna ragione; mi sono spiegato, vero? mi tirò per i capelli ed io annuii immediatamente con la testa.
- che pezzo di figa, disse uno dei due
l’altro si avvicinò e mi palpò il culo
- Nino, il culo è ancora meglio di quanto me lo ricordassi
Rimasi rigida, cercai lo zio con lo sguardo, supplicandolo di evitarmi quella scopata; guardai anche papà che non trovò il coraggio di ricambiare il mio sguardo; mi sentii sola e persa.
- ragazzi andate, fatene quel che volete, ma alla fine delle due ore dovrà essere senza un segno e senza un graffio; non ammetto dolore fisico
Il capo dei due, quello comunque più risoluto, mi prese per i capelli e mi trascinò via, facendosi indicare dove fosse la camera da letto.

Entrammo nella mia camera. Si guardarono intorno e videro sia la sedia che gli accessori per legarmi al letto. Ero ferma immobile e spaventata. Mi presero di nuovo per i capelli e mi sbatterono sul letto.
- bella questa camera con tutti questi giochi; comunque io sono Mimmo, lui è Nino
mi spinse sul letto, prese un polso e mi ammanettò
- noooo, vi prego, sarò brava ed ubbidiente, ma non ammanettatemi
- zitta troietta
- vi scongiuro
Mi dibattevo con le gambe e scalciavo. Nino prese la gamba destra e la legò dalla caviglia e fece lo stesso con la sinistra. Ero legata mani e piedi, con le cosce completamente ed oscenamente aperte. In calze e reggicalze e mi avevano lasciato le scarpe ai piedi
- togliamo le scarpe, disse Nino
- no, lasciale. Le troiette si fanno scopare con le scarpe ai piedi
Si avvicinò, erano entrambi ancora vestiti. Si accovacciò ed iniziò a leccarmi la figa

- nooooo, provai a dire, ma il piacere di quella lingua mi fece serrare le labbra; non volevo dar loro la soddisfazione che il piacere stesse iniziando ad invadermi, ma la figa iniziò a sbrodolare
- cazzo, quanto le piace. Vieni Nino, provala anche tu.
Nino si era spogliato e lo stesso fece Mimmo; guardai il suo cazzo...era duro, molto largo; mi avrebbe fatto male. Si avvicinò al mio volto
- allora troietta, non fai più la preziosa come questa mattina? Hai addirittura un padrone, quindi sei una puttana
- non sono una puttana
- e come mai adesso stai scopando con noi?
- perché...il padrone me lo ha ordinato
- allora ho ragione io, sei una puttana
- non sono una puttana
Mi tirò per i capelli infilandomi la lingua in bocca; dovetti ricambiare il bacio, mentre Nino mi faceva letteralmente impazzire con la lingua.

- Nino, spostati che me la scopo; intanto cerca di capire come funziona quella sedia
Prese il cazzo in mano e me lo poggiò tra le labbra della figa; una spinta e fu dentro
- noooo basta, piano, mi fai male…ahiaaaaaa…non così…ahiaaaaa…siiiii….mmmh…basta
- ripeti cosa sei, altrimenti te la squarcio questa figa
- ...sono una puttana, sono la vostra zoccola
Mimmo mi chiavava senza sosta e senza rallentare; sembrava stesse infilzando uno spiedo; era duro, selvaggio; io ero legata mani e piedi e mi facevo scopare e la figa non finiva di sbrodolare; mi dimenavo con la testa perché lui cercava di baciarmi, finché non mi bloccò il collo e mi costrinse a riprendere la sua lingua in bocca; sentivo il cazzo sfondarmi la vulva; finalmente lo tirò fuori e dette il cambio all’amico; purtroppo Nino fu, se possibile, ancora più selvaggio.
Nino mi stava scopando tenendomi per i fianchi ed affondando completamente il cazzo nella figa; gemevo digrignando i denti; sentivo la violenza, ma mi piaceva da impazzire
- la usi spesso quella sedia, troietta?
- ahhhh…non l’ho mai usata…mmmh
- allora oggi è il tuo giorno fortunato; dopo inizieremo ad usarla; abbiamo due ore per divertirci, continuò a chiavarmi.

Ero ancora legata, Mimmo e Nino erano in piedi ai bordi del letto; mi osservavano
- che figa; adesso ci prendiamo il culo
Mimmo si avvicinò e mi liberò i polsi, mentre Nino mi slegò le caviglie.
Massaggiai i polsi con le mani
- mettiti a quattro zampe, troietta
Mi girai sul letto e mi misi carponi con il culo alto pronto per essere deflorato.
Nino prese il cazzo e lo poggiò all’ingresso, spinse e mi inculò; strinsi le lenzuola, ma il culo si adattò a quella presenza; iniziò a fottermelo entrando completamente; abbassai la testa e sincronizzai i movimenti del bacino con i suoi che mi inculava.
Passarono alcuni minuti e cedette il posto a Mimmo che entrò con fatica per la circonferenza del suo cazzo, ma quando fu dentro, anche lui pompò con forza nel mio culo; gemevo e godevo.
Mimmo si avvicinò al mio volto, si piegò verso di me, mi prese per i capelli
- adesso ci lecchi per bene il culo
lo guardai, annuendo con lo sguardo

Mi fecero alzare; Nino si mise carponi sul letto; Mimmo mi afferrò per i capelli e mi trascinò vicino al suo amico spingendomi la faccia contro il suo culo; mi misi a leccarglielo, afferrando il cazzo con la mano; leccavo il culo e lo segavo; sentivo il cazzo pulsare; Mimmo mi tirò per i capelli e mi disse
- prendilo in bocca sino a farlo sborrare
Mi stesi sotto Nino, gli presi il cazzo in bocca e lo leccai devotamente; passai la lingua su tutta l’asta, stavo leccando il glande quando iniziò a sborrare intensamente; lo raccolsi tutto in bocca e lo ingoiai; finalmente lo sfilò dalle labbra e vidi Mimmo in posizione; mi avvicinai ed iniziai il lavoro anche a lui; gli leccai per bene il culo; mi tenevo al suo fianco con una mano e con l’altra lo segavo; Nino era seduto per riprendersi da quella immensa sborrata; lavorai per bene il culo di Mimmo, lo penetrai con la lingua; non era pulitissimo, ma dopo aver leccato la merda, quella mattina, non ebbi alcuna difficoltà a soddisfarlo. Ad un tratto, si levò dalla posizione, si mise in piedi e mi fece inginocchiare; me lo mise in bocca; gli feci un pompino sino a farlo godere; sentivo la sborra schizzarmi in bocca e scivolare lungo la gola; ingoiai anche la sua.
Sapevo di essere stata brava
- Nino, ma che bocca ha sta troietta
- mamma mia, Mimmo, mi ha svuotato i coglioni
- adesso, troietta, ci devi far riprendere; manca ancora un’ora e mezza
Nino si era ripreso; gli era bastato vedermi all’opera con l’amico per tornare turgido ed eccitato; mi fece stendere sul letto, gambe aperte e riprese a scoparmi; Mimmo prese la mia mano ed appoggiò il cazzo; lo sentii rilassato; iniziai a masturbarlo e lo sentii crescere tra le mie dita; mi voltai e me lo misi in bocca; Nino mi scopava mentre il cazzo di Mimmo si faceva coccolare dalla mia lingua; Nino mi chiavava di nuovo con forza, Mimmo mi spinse la testa completamente contro il suo pube.
- Mimmo, facciamo un sandwich, propose Nino
Mi liberarono; Mimmo si stese e mi fece stendere supina su di lui; mi infilò il cazzo nel culo; Nino si mise tra le mie gambe e mi scopò; avevo le gambe completamente aperte e quei due cazzi, uno nella figa ed uno nel culo; mi fecero godere più volte, ormai ero alla loro completa mercé; mi ritrovai anche a baciarli alternativamente, incitandoli a continuare a prendermi.
- siiii…ahhhh…godooooo….siiii…
ero impazzita; mi sentivo gemere e non credevo possibile fossi io; stavo subendo una doppia da due perfetti sconosciuti, trattata come una puttana eppure godevo, e come godevo.
- mettiti carponi, ti voglio nella figa; mi disse Mimmo.
Nino si sfilò ed io mi alzai per mettermi carponi sul letto. Mimmo venne da dietro, mi prese per i fianchi e mi scopò; Nino si avvicinò, aveva il cazzo che stava per esplodere; lo masturbai lentamente per non farlo venire, quando riuscì a regolarsi, lo misi in bocca e lo spompinai, mentre Mimmo continuava a scoparmi fino a farmi godere.
Mi massaggiava il culo, capì che lo voleva; mi liberai per un attimo dal cazzo di Nino, mi voltai verso Mimmo e gli dissi
- inculami
Non se lo fece ripetere, tolse finalmente il cazzo dalla figa, completamente umido dei miei umori e mi inculò; continuai a spompinare Nino; stava per esplodere, lo tolsi dalla bocca e lo segai guardandolo; riuscì a non godere.
- voglio spruzzarle nella figa, disse Mimmo a Nino; così si stese e mi fece prima inginocchiare tra le sue gambe e spompinarlo, per poi mettermi a cavalcioni e farmi scopare. Nino mi prese per i fianchi, sputò sul buco del culo, appoggiò la verga e mi inculò per un’altra doppia. Sincronizzammo i movimenti e riuscimmo a godere tutti e tre insieme
- siiiiii…riempitemi di sborra…godooooo…siiiiiii…mio dio….cazzooooooo…siiiiiiiiii

Si riposarono qualche minuto
- Mi avete distrutto
- non abbiamo finito
- che ora sono?
- c’è ancora tempo
- cosa volete fare, ancora?
- vediamo come funziona la sedia, disse Nino
Mi fecero alzare, mi avvicinarono alla sedia, mi aiutarono a sedermi, infilandomi i due plug, quello anale e quello vaginale; studiarono i comandi e fecero partire le vibrazioni. mi morsi le labbra per il piacere; dovetti reggermi alla seduta; i due plug vibravano nel culo e nella figa; Nino e Mimmo si eccitarono; stavo gemendo
- cazzooooo…è meraviglioso….mamma mia…godooooooo…dio….cazzoo….godoooooo
fermarono le vibrazioni e mi fecero alzare; Nino si distese sul letto; Mimmo mi fece sdraiare supina sull’amico e mi legò i polsi alla testata del letto. Nino me lo infilò nella figa, Mimmo si mise su di me, forzò l’ingresso ed entrò anche lui nella figa
- noooo cazzo noooo. entrambi nella figa no….non ce la faccio…ahiaaaaa…siiii…mmmhhh
Iniziarono a scoparmi insieme; godetti per l’ennesima volta; sentii Mimmo dire
- inculiamola insieme
- in che senso, risposi
- te lo mettiamo, contemporaneamente, nel culo
- vi prego no, me lo spaccate completamente; non dovete farmi male, ricordate l’accordo?
- stai tranquilla, ti piacerà

Si respirava sesso.
Mi liberarono i polsi dalle manette, ordinandomi di mettermi carponi sul letto.
Mimmo mi prese per i fianchi, inculandomi agevolmente. Nino mi andò sopra la schiena, allargando le gambe intorno ai miei fianchi; prese il cazzo ed armeggiò vicino al buco del culo; Mimmo si fermò, restando con il cazzo dentro il mio ano; Nino appoggiò il cazzo e spinse. Non riusciva ad entrare, finché forzò; urlai
- ahiaaaaaaaaa…noooooooooooooooo…basta vi prego….nooooooooooooooooooo. mi spaccate
Mimmo mi schiaffeggiò sulle natiche
- godi, troietta…hai il buco del culo completamente rotto
Iniziarono ad incularmi insieme
- uhhhh…siiiii…continuate…cazzo che bello…lo sento completamente rotto…siiiiiiiiiii

Andarono avanti per diversi minuti finché guardarono l’orario, ne Mancavano dieci alla fine delle due ore.

Si sfilarono e mi accasciai esausta sul letto.
Mi presero dalle braccia, e mi misero di nuovo sulla sedia con il doppio plug, anale e vaginale. Mi fecero sedere, penetrandomi con i due plug; dettero il comando per farli vibrare, quindi si avvicinarono, si fecero leccare i cazzi, sin quasi a godere, ed insieme mi sborrarono sul viso.

Uscirono dalla stanza. Mimmo cancellò la foto.
- Avete ancora qualche minuto, disse lo zio.
I ragazzi ne approfittarono, mi portarono nel bagno, mi fecero mettere carponi, con la testa sul water; si misero ai lati e mi pisciarono sul volto; gran parte delle due pisciate, terminò nel fondo del cesso e quando finirono, lo zio disse loro di non tirare lo scarico.
Si vestirono esausti
- domani ci divertiamo ancora di più, troietta, mi dissero
- passate a prenderla alle nove in punto; ve la farò trovare pulita e profumata, disse lo zio

I due ragazzi salutarono e andarono via.
Lo zio mi raggiunse, con papà in bagno. Ero seduta sul pavimento, con il volto bagnato di piscio e completamente stremata. Lo zio mi fece mettere carponi, mi spinse la testa dentro il cesso e disse a papà di incularmi.
Mentre lui mi inculava, lo zio mi spinse la testa sino in fondo al water, ordinandomi di leccare la pozza piena del piscio dei due ragazzi.
Immersi la lingua e succhiai quel piscio, quando all’improvviso, fui investita dalla scaricata di acqua e piscio; lo stronzo dello zio aveva tirato lo scarico. Sentii papà sfilare il cazzo dal culo ed avvertì gli schizzi di sborra sulla schiena.

Fatti una doccia, mi disse lo zio, la serata non è finita. Tra circa un’ora abbiamo ospiti
scritto il
2025-08-22
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