Schiavi della prof di matematica
di
astroxman
genere
dominazione
per contatti cicciopelliccio2@yahoo.com
La prof non cessava di infierire sui due ragazzini, umiliandoli Inn classe davanti a tutti con interrogazioni su argomenti che nessun conosceva, dando loro voti bassissimi, ordinando loro di andare alla macchinetta a prenderle il caffè o di raccogliere le carte e i fazzoletti che gettava per terra. Tutto questo davanti a tutta la classe. Naturalmente per quanto umiliati loro obbedivano sempre. E una volta alla settimana li faceva venire a casa sua per infliggere loro ogni genere di mutilazione: pulizia con la lingua delle sue scarpe, adorazione dei piedi ricoprendoli di saliva con la lingua per lunghissimo tempo, colpi di frustino senza pietà sulle natiche. Susanna soffriva particolarmente ma ingoiava ogni umiliazione. Poi un giorno la prof andò oltre ogni aspettativa.
I due arrivarono come sempre a casa sua la prof ordinò loro di andare. Spogliarsi nudi e tornare in sala a quattro zampe. Quando entrarono in sala rimasero cioccati a vedere comodamente in poltrona il vecchio prof di italiano, un uomo viscido e schifoso, con una grande pancia , pochi capelli appiccicati con il sudore, peli che spuntavano da dietro alcol. Vestiva elegantemente con scarpe lucide di pelle. L’altro era il prof di ginnastica, un bell’uomo in ottima forma fisica naturalmente in tuta da ginnastica. A vederli entrare così nudi a quattro zampe i due sorrisero.
- visto? Disse la prof. Voi non ci credevate ma posseggo veramente due schiavi disposti fare tutto per me e adesso lo vedrete.
Il prof di ginnastica si alzò e con abilità appese una corda al soffitto. Prese Susanna e la legò per i polsi con i piedi che ciondolavano sopra il pavimento. Il prof di italiano intanto che sudava schifosamente sempre di più per l’eccitazione s avvicinò, in mano aveva una spaventosa frusta di pelle. Spinse Susanna in modo che facesse avanti e indietro. Per aria e le girava attorno recitando versi di Nietzsche e di D’annnunzio mentre sviava vistosamente per l’eccitazione. Poi lasciò partire un colpo fortissimo di frusta sulla sua schiena. Susanna urlò, allora il prof di ginnastica la imbavagliò perché i vicini non sentissero.
Il prof di italiano riprese a girarle introno recitando pesce e frustandola sempre più di frequente: sulla schiena, sulle gambe, sulle teste, sul culo. Susanna piangeva per il dolore mentre il cazzo del prof si era vistosamente indurito. Il prof di ginnastica si stava eccitando anche lui mentre l prof di matematica rideva e godeva masturbandosi vistosamente.
Il prof di ginnastica a un certo punto mi colpì alla pancia fortemente facendomi rifinire disteso. Mi girò schiena al pavimento e si sdraiò su di me. Capì subito che era forgio. Cominciò a strusciarsi ,rimase a torso nudo e mi infilò la lingua in bocca leccandoci per tutto il corpo. La prof di matematica squartava per gli orgasmi. Il prof di italiano intanto infilò prima un dito, poi due poi tre nel culo di Susanna che si contorceva per il dolore e l’umiliazione, fece lo stesso con la fica
Il prof di ginnastica mi rigirò e mi ordinò di mettermi in ginocchio. Sentivo il suo grosso cazzo che frugava il mio ano e poi improvvisamente me lo mise dentro facendomi un male terribile.
Cominciò a scoparmi violentemente avanti e indietro in qualche modo quella scopata mi piaceva nonostante avessi i culo in fiamme. Intanto il prof di italiano slegò Susanna che crollò a terra, si aprì i pantaloni, e tirò fuori una cazzo moscio e sudato. Prese Susanna per i capelli e l’avvicinò al cazzo, glielo infilò Inn bocca e cominciò a scoparla.
Andarono avanti tutti e due a lungo, il prof di ginnastica dopo avermi sbarrato nel culo mi prese e mi mise il cazzo ancora duro in bocca scopandomi senza pietà. Il prof di italiano venne in bocca a Susanna costringendola a ingoiare la sua sbarra schifosa.
Dopo qualche ora del nostro martirio si mistero soddisfatti sulle poltrone e la prof di matematica si mise prima su di me e poi su Susanna infilandoci la lingua calda e perversa in gola a lungo, scendessi poi sulle nostre facce fino ad avere molteplici orgasmi. Che giornata,
La prof non cessava di infierire sui due ragazzini, umiliandoli Inn classe davanti a tutti con interrogazioni su argomenti che nessun conosceva, dando loro voti bassissimi, ordinando loro di andare alla macchinetta a prenderle il caffè o di raccogliere le carte e i fazzoletti che gettava per terra. Tutto questo davanti a tutta la classe. Naturalmente per quanto umiliati loro obbedivano sempre. E una volta alla settimana li faceva venire a casa sua per infliggere loro ogni genere di mutilazione: pulizia con la lingua delle sue scarpe, adorazione dei piedi ricoprendoli di saliva con la lingua per lunghissimo tempo, colpi di frustino senza pietà sulle natiche. Susanna soffriva particolarmente ma ingoiava ogni umiliazione. Poi un giorno la prof andò oltre ogni aspettativa.
I due arrivarono come sempre a casa sua la prof ordinò loro di andare. Spogliarsi nudi e tornare in sala a quattro zampe. Quando entrarono in sala rimasero cioccati a vedere comodamente in poltrona il vecchio prof di italiano, un uomo viscido e schifoso, con una grande pancia , pochi capelli appiccicati con il sudore, peli che spuntavano da dietro alcol. Vestiva elegantemente con scarpe lucide di pelle. L’altro era il prof di ginnastica, un bell’uomo in ottima forma fisica naturalmente in tuta da ginnastica. A vederli entrare così nudi a quattro zampe i due sorrisero.
- visto? Disse la prof. Voi non ci credevate ma posseggo veramente due schiavi disposti fare tutto per me e adesso lo vedrete.
Il prof di ginnastica si alzò e con abilità appese una corda al soffitto. Prese Susanna e la legò per i polsi con i piedi che ciondolavano sopra il pavimento. Il prof di italiano intanto che sudava schifosamente sempre di più per l’eccitazione s avvicinò, in mano aveva una spaventosa frusta di pelle. Spinse Susanna in modo che facesse avanti e indietro. Per aria e le girava attorno recitando versi di Nietzsche e di D’annnunzio mentre sviava vistosamente per l’eccitazione. Poi lasciò partire un colpo fortissimo di frusta sulla sua schiena. Susanna urlò, allora il prof di ginnastica la imbavagliò perché i vicini non sentissero.
Il prof di italiano riprese a girarle introno recitando pesce e frustandola sempre più di frequente: sulla schiena, sulle gambe, sulle teste, sul culo. Susanna piangeva per il dolore mentre il cazzo del prof si era vistosamente indurito. Il prof di ginnastica si stava eccitando anche lui mentre l prof di matematica rideva e godeva masturbandosi vistosamente.
Il prof di ginnastica a un certo punto mi colpì alla pancia fortemente facendomi rifinire disteso. Mi girò schiena al pavimento e si sdraiò su di me. Capì subito che era forgio. Cominciò a strusciarsi ,rimase a torso nudo e mi infilò la lingua in bocca leccandoci per tutto il corpo. La prof di matematica squartava per gli orgasmi. Il prof di italiano intanto infilò prima un dito, poi due poi tre nel culo di Susanna che si contorceva per il dolore e l’umiliazione, fece lo stesso con la fica
Il prof di ginnastica mi rigirò e mi ordinò di mettermi in ginocchio. Sentivo il suo grosso cazzo che frugava il mio ano e poi improvvisamente me lo mise dentro facendomi un male terribile.
Cominciò a scoparmi violentemente avanti e indietro in qualche modo quella scopata mi piaceva nonostante avessi i culo in fiamme. Intanto il prof di italiano slegò Susanna che crollò a terra, si aprì i pantaloni, e tirò fuori una cazzo moscio e sudato. Prese Susanna per i capelli e l’avvicinò al cazzo, glielo infilò Inn bocca e cominciò a scoparla.
Andarono avanti tutti e due a lungo, il prof di ginnastica dopo avermi sbarrato nel culo mi prese e mi mise il cazzo ancora duro in bocca scopandomi senza pietà. Il prof di italiano venne in bocca a Susanna costringendola a ingoiare la sua sbarra schifosa.
Dopo qualche ora del nostro martirio si mistero soddisfatti sulle poltrone e la prof di matematica si mise prima su di me e poi su Susanna infilandoci la lingua calda e perversa in gola a lungo, scendessi poi sulle nostre facce fino ad avere molteplici orgasmi. Che giornata,
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