Madre e figlia schiave leccapiedi dell'amica parte 11

di
genere
dominazione

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Torturarle. Farle soffrire. Umiliarle sempre di più. Padrona Nadia aveva sempre quei pensieri in testa, trovare nuove prove sempre più dure. Godeva troppo a vederle strisciare ai suoi piedi qualunque cosa ordinasse loro, ridursi a stracci umani, a pietosi oggetti del suo piacere, a far ingoiare loro spazzatura e schifezze e naturalmente leccare i suoi piedi divini.
Soprattutto godeva a infliggere sofferenza alla madre di Donatella. Lei, la figlia, lo sapeva bene, la amava e la adorava era pronta a fare qualunque cosa per lei anche uccidersi se glielo avesse chiesto. Con la madre era più divertente, piegarla al suo volere, perché lei quella troia era sempre con il pensiero a fuggire di lì. Non bastavano neanche le cento frustate quotidiane che le infliggeva a piegarla del tutto. Sapeva che lo faceva per amore della figlia ma lei voleva devozione assoluta, in fondo lei era la dea, loro le sue adoratrici.
Così facendo ricerche sui siti porno scoprì una cosa che la eccitò tantissimo: clisteri. Ovviamente in forma massiccia da piegare in due per il dolore.
Si procurò una tenaglia che allargasse il buco del culo, glielo mise facendola piangere per il dolore. Il buco del culo era bello grosso si poteva vedere dentro, così allargato. Provò a infilarci dentro la mano e entrava benissimo fino al polso. La puttana piangeva disperata per il male. Riempì una pentola di latte bollente e cominciò a versarlo dentro al buco. Il dolore inflitto era immenso, con divertimento vide la pancia della donna gonfiarsi lo stomaco pieno di latte bollente. La lasciò così per qualche ora mentre la troia pregava di farla evacuare per il dolore fortissimo.
Finalmente le tolse il macchinario, il buco del culo si restrinse immediatamente mentre la pancia rimaneva gonfia e la troia implorava di evacuare. Padrona Nadia la fece mettere in ginocchio chiamò Donatella e la fece mettere con la faccia verso il culo della madre. Messa in ginocchio con le gambe alzate la puttana immediatamente evacuò un lungo e forte getto del latte unito a piscio fino al muro della stanza e sulla faccia della figlia, si formò un lago di schifezza liquida e la padrona ordinò alle due cagne di leccare tutto. Donatella si lanciò con voracità con la lingua e così fece la madre. Padrona Nadia era eccitata e si mise a masturbarsi guardando e ridendo a vedere le due puttane ridotte in quello stato. Poi ordinò loro di slinguarsi con tutta la faccia e le bocche sporche di quel liquido schifoso, le due donne ovviamente obbedirono e andarono avanti a slinguarsi a lungo colando schifo liquido sulle facce. Padrona Nadia ebbe almeno tre orgasmi a vedere la scena e pensò di avere auto una bella idea, avrebbe continuato con un clistere di quelle proporzioni per molti giorni infiggendolo anche ala figlia. A volte invece del latte bollente pisciava lei direttamente nei loro buchi del culo riempiendo le loro pance di piscio e lasciandole a piangere per delle ore.
scritto il
2025-07-25
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