Sara va in palestra - parte terza
di
Gioioso
genere
dominazione
Una corsa sul Duetto … Alfa 1600
Sara non va più in palestra; è triste e per non pensare cerca di essere sempre più efficiente nel lavoro, scherza poco con i colleghi e perfino Luigi, che aveva tentato di riprendere un po’ di confidenza, si guarda bene dall’importunarla chiedendole cosa le fosse capitato; e in casa le cose non vanno meglio, non riesce a scacciare dalla mente il volto di Alberto che guarda, inconsapevole, lei mentre viene scopata e sodomizzata dai suoi istruttori, le è venuto in mente anche di raccontare tutto a suo marito, ma poi si è ricordata di quanto lui possa diventare violento, in campo, durante le partite, lo ha visto molto spesso reagire a dei falli in maniera molto dura e spesso è stato anche espulso … ma non è questo che l’ha fatta recedere quanto la paura che lui non l’avrebbe mai perdonata e che il suo matrimonio sarebbe miseramente finito per una squallida storia di corna … una squallida storia di corna … e dal profondo dell’inconscio riemergono tutte le occasioni in cui si è concessa … con il suo primo amore, che in tutti questi anni l’ha posseduta più volte, addirittura poco prima del matrimonio … poi l’animatore nel villaggio, quello che gli ha fatto scoprire tutte le sfaccettature del sesso, sesso animalesco che tanto la soddisfa quando lo fa e che poi le provoca inauditi sensi di colpa …. poi le avventure avute nei periodi di riflessione, specie quella con quel Tommaso che l’ha posseduta più volte … infine tutto quello che è accaduto pochi mesi prima, nell’ultima vacanza, dove è stata l’oggetto sessuale dello staff del villaggio … adesso dove non solo i suoi attuali istruttori l’hanno posseduta in tutti i buchi davanti a suo marito, ma dove addirittura è stata costretta, e le è piaciuto, a camminate con un cuneo ficcato nel suo sederino … non ultimo, un compagno di squadra di Alberto le ha ficcato un dito nel sedere … non c’è che dire, troppo spesso le sue pulsioni hanno preso il sopravvento … Alberto non capirebbe ...non potrebbe capire …
Sono passati molti giorni durante i quali non ha avuto più rapporti, spesso si è guardata l’ano per vedere se fosse ancora dilatato, ma con un certo sollievo ha constatato che sembra essere tornato alla normalità tanto che una sera Alberto spazientito da tanta tristezza …:
“Sara, ma che hai da qualche giorno a questa parte, sei sempre silenziosa, taciturna, non ridi mai … sei sempre stata solare e allegra .. fino ad oggi sono stato zitto sperando che ti passasse il fatto che molto spesso vado a giocare e ti lascio sola, ma adesso mi sembra che stai esagerando, parliamone e poi è tanto che non facciamo … avrai avuto anche le tue cose, ma anch’io ho le mie esigenze e tutto l’allenamento in palestra ha dato i suoi frutti … non capisco perché non ci sei più voluta andare, tutta quella ginnastica ti ha fatto diventare ancora più bella e ho voglia di fare l’amore con te …”
Sara ascolta … è vero … due, tre settimane che non lo fanno … gli ha detto che le mestruazioni le sono durate più del solito e che quando sono arrivate non gli ha detto che ha tirato un grosso sospiro di sollievo visto che Jo le è venuto dentro più volte e in abbondanza e che stavolta sono state accompagnate anche da forti dolori .. ma effettivamente è passato molto tempo e anche lei sente il desiderio di essere posseduta … e fra se e se pensa … come voglia essere posseduta … o amata … Alberto mi ama e vuole fare l’amore … ma io voglio essere montata …:
“si hai ragione … adesso che ci penso … è molto che non lo facciamo … effettivamente ti sto trascurando moltissimo in questi ultimi tempi … ma stasera vedrai che ti faccio contento … “
Alberto la vede sorridere, finalmente ed è contento: la cappa di tristezza sembra svanita, quindi si cena, si vede un po’ di televisione, sul divano qualche bacio, un abbraccio e poi a letto … per l’occasione Sara indossa un baby doll semi trasparente di seta, veramente intrigante, costituito da una sottoveste cortissima sorretta da due sottili spalline e da una mutandina annodata sui fianchi … Alberto ne è ammaliato, si gettano sul letto ….
“ non te l’ho mai detto … ma sai cosa ho visto la sera che sono andato a prendere il premio con Daniele ..”
Sara che nel frattempo ha preso in mano il pene di suo marito e che si accinge a prenderlo in bocca si blocca e lo guarda … spaurita ..
“ero abbastanza alticcio … al rinfresco mi avevano fatto bere e Anna, siccome Daniele aveva da fare, mi ha chiesto di accompagnarla a chiudere la palestra, ma quando siamo arrivati davanti gli spogliatoi delle donne abbiamo sentito uno strano vocio … sono entrato e ho visto Nicola e quell’altro istruttore … non mi ricordo come si chiama … ma sta pure con te .. “
“si chiama Giovanni .. ma lo chiamano tutti Jo …”
“si … quello .. si stavano facendo una ragazza … tutti e due insieme e contemporaneamente … si … si uno stava sotto e l’altro sopra … la ragazza era coperta da un asciugamano e non si vedeva il volto … ma aveva un culo …. fantastico …”
Sara quasi balbettando …:
“ma non hai visto chi era .. “
“no … non si vedeva nulla salvo che aveva un … coso infilato nella fighetta e un altro nel culetto … non doveva essere molto alta … certo che quei due pali infilati contemporaneamente facevano impressione … ed erano pure belli grossi … ”
“e ti sei eccitato …”
“certo … era impossibile non eccitarsi … poi la cosa mi ha colpito perché quel sedere aveva qualcosa di familiare …”
Sara incomincia tremare e a sudare …:
“ e tu che hai fatto …”
“niente … Anna mi ha preso per un braccio e mi ha portato via ..”
“ e tu non gli hai chiesto chi era …”
“non me lo ha detto … si è solo scusata per quello che stavo vedendo … che certo non fa onore alla palestra e poi … non erano affari miei sapere chi fosse quella ragazza … certo che deve essere proprio una gran zoccola per prendere contemporaneamente due cazzi in figa e nel culo … però il culo era proprio bello …”
Sara non sa che fare … ma la descrizione della scena fatta da suo marito che le ha ricordato quello che è successo ha riacceso la libidine che è dentro di lei … per cui si accuccia fra le gambe di Alberto e inizia uno splendido pompino …. e mentre ciuccia e lecca lo guarda negli occhi accentuando il piacere che provoca una tale attività … Alberto guarda negli occhi la moglie e poi alza lo sguardo e vede, riflesso nello specchio ai piedi del letto, il sedere di sua moglie e nota un forte somiglianza con il culo di quella ragazza e poi ancora osserva che, per effetto dei movimenti, la natiche ogni tanto si divaricano mostrando l’ano che si apre e molto lentamente si richiude … :
“Sara … ti sto vedendo il sedere … ma lo sai che assomiglia moltissimo a quello di quella ragazza nella palestra … se non fossi certo della tua fedeltà direi che quel culo è il tuo … scusami non volevo dirlo … ma sembra proprio uguale, ha le fossette nei stessi punti e una certa rotondità … ecco si .. proprio la rotondità sembra la tua.. “
Sara, pur tremando, ma certa che Alberto non l’abbia riconosciuta, sta al gioco …:
“ma perché … ci fossi stata io … che avresti fatto … “
“vi avrei ammazzato tutti … lo sai che sono maledettamente geloso … “
“ah … ah .. non ti saresti messo al posto loro … “
“Sara .. ma come puoi pensare una cosa del genere … io ti amo e non ti tratterei mai da puttana … sei mia moglie … se Dio vorrà la madre dei miei figli … “
Sara abbassa la testa e si infila il cazzo di Alberto nella bocca … stavolta però senza guardarlo negli occhi … anzi accelera il pompino per terminarlo ma … stavolta è Alberto che infoiato prende Sara per le spalle, la rigira, allarga le gambe e punta la sua cappella contro le grandi labbra e deciso ma delicato la penetra per tutta la lunghezza del suo cazzo … un cazzo normale che sguazza in una vagina ormai allargata …:
“ ma che hai fatto … quasi non lo sento che è entrato … ma tu lo senti …”
“amore mio si … si … lo sento tutto …”
Non è vero, Sara lo sente che è entrato ma non sente certo quel senso di riempimento che ha provato con altri cazzi di ben altra levatura … quindi per superare il momento critico si agita, si abbassa di più e copre di baci il suo ignaro marito che soffocato da tante attenzioni riprende vigore e dopo alcuni minuti viene nella sua figa … senza che lei sia pervenuta a un orgasmo … ma …:
“amore mio sei stato grande … mi ha fatto godere come non mai …”
Sara guarda il marito con tanta tenerezza e amore … quell’uomo la rispetta, le da sicurezza e certezza di una vita tranquilla alla quale non vuole rinunciare … il sesso è si importante ma la tranquillità di una vita vale molto di più e … spera che i liquidi seminali sparsi in quest’occasione siano sufficienti a ingravidarla … è giunto il momento di avere un figlio … dal suo amore … da suo marito … dal suo Alberto … Sara sa che la sua vita è appesa a un filo … sente che il suo corpo non si accontenta di un tenero atto d’amore e con queste contrastanti sensazioni s’addormenta.
Trascorre un altro mese, Sara non è più andata in palestra, in ufficio è ripreso il solito tran tram … Luigi ha ricominciato a corteggiarla nella solita maniera … come nulla fosse successo quella mattina … i rapporti sessuali con Alberto sono ridiventati più frequenti ed ogni volta le è venuto dentro ma non è restata ancora incinta e questa situazione incomincia creare un certo disagio, unita al fatto che, ogni tanto, senta salire dal suo inguine un certo calore che la dice lunga sulla lunga astinenza di un sesso come piace a lei, né le sono sufficienti le frequenti masturbazioni provocate sia dalla lettura di racconti porno erotici nei quali spesso si immedesima che dalla saltuaria visione di filmati porno nei momenti in cui è sola in casa … quando una certa sera Alberto rientra in casa, cenano e si accomodano sul divano …:
“Sara … senti ti devo dire una cosa … oggi mi ha chiamato Daniele e mi ha chiesto di partecipare ad una selezione per una squadra che dovrà partecipare ad un torneo molto importante … ha già parlato con i miei capi in azienda che ci hanno detto che mi posso assentare per il tempo necessario …”
“ma come … ti lasciano libero così … ma ti consumi le ferie … “
“no .. no … hanno parlato con i proprietari, che sono anche soci della nostra squadra …. E sono contenti che un loro dipendente partecipi … loro la considerano una forma indiretta di pubblicità per la società … per cui pagano tutto loro, anzi, in caso di successo mi darebbero pure un premio, sai, per me è molto importante.”
“e i tuoi compagni … anche loro hanno ricevuto la stessa richiesta …”
“no loro non c’entrano … la richiesta vale solo per me …”
“e quanto tempo saresti via … ma qui in città …”
“no, fuori e per qualche settimana … dovrei andare via già questo sabato mattina ….”
“questo sabato … ma è il nostro anniversario … di quando ci siamo conosciuti … avevi detto che mi portavi finalmente a ballare …”
“beh ti ci porto quando torno …”
Sara è visibilmente contrariata non perché Alberto non la porti a ballare ma perché … in questo momento non vuole restare sola, ha paura di se stessa, le pulsioni si stanno facendo sempre più forti e riesce a contenerle costringendo Alberto ad avere continui rapporti, che seppur coniugali, riescono comunque a soddisfarla e a smorzare l’ansia che la prende, ma se Alberto va via e poi per un così lungo tempo che farà, cosa succederà, cosa le riserva il destino …
Scoppia una animata discussione al termine della quale ognuno dei due resta deluso dall’atteggiamento dell’altro …
Il venerdì antecedente la partenza Alberto si vede con il fratello di Sara raccontandogli quello che è successo.:
“ciao, come avrai saputo … lo sanno tutti … sono stato convocato per la selezione, ma domani sera sarei dovuto andare con tua sorella a festeggiare quando ci siamo conosciuti in una discoteca, sai quanto le piace … ma non ci posso andare ovviamente … avevo pensato che, per distrarla, magari tu con Giulia e con Luisa e Cecilia ce la potreste accompagnare e farla divertire, sai in queste ultime ore è diventata molto triste e con me è incazzata nera, ma magari se la fate distrarre, poi le passa ..”
“Alberto ho capito ma anch’io sabato sera ho un impegno … però posso dire a Giulia di andare lo stesso … in fin dei conti prima che Sara si sposasse ci andavano tutti i venerdì .. “
“ma non le daranno fastidio … sono quattro belle ragazze …”
“Alberto, se ci volessero tradire … non hanno bisogno di andare in un locale …”
“hai ragione, fai tu, poi ci sentiamo e mi racconti come è andata, ciao .”
Il fratello di Sara parla con Giulia e gli racconta del colloquio avuto con Alberto … Giulia chiama Sara.:
“ciao ho saputo che sabato sera sei libera, tuo marito parte per la selezione, mi ha raccontato tutto tuo fratello, mi sono messa d’accordo con Luisa e Cecilia e stasera ci diamo alla pazza gioia … come ai bei tempi … ce ne andiamo in discoteca, andiamo a ballare e, vedrai che qualcuno ci rimorchia pure .. una trasgressione ogni tanto ci sta pure bene … “
Sara ascolta ed è combattuta se accettare o meno, ma poi un po’ per ripicca, un po’ perché le piace andare per discoteche … accetta.
Sara si prepara per andare … seduta sul letto è indecisa fra due abbigliamenti: gonna lunga, collant color carne, culottes di pizzo, scarpe chiuse , tacco medio, reggiseno di pizzo … di quelli che usa per andare in ufficio, camicetta elegante … un filo di trucco leggero, orecchini e collanina molto discreti o … vestitino a sottoveste, cortissimo, che arriva a mezza coscia, con sottilissime spalline annodate sulla spalla che lo sorreggono con il bordo superiore che copre a male pena i capezzoli, sotto un sexy slip aperto sia all’inguine che dietro, che non aveva mai avuto il coraggio di indossare, autoreggenti velate, sandali alla schiava tacco 12, orecchini pendenti e trucco un po’ marcato … si vede allo specchio indecisa se sembrare una elegante segretaria d’ufficio … o una splendida e sensuale femmina nel fiore degli anni … decide per lei il languore che sale dalle sue intimità … si veste da femmina … tanto è bella che quando la vedono le sue amiche restano impressionate … tanto che Giulia.:
“mi sa che stasera ci sarà la coda al nostro tavolo, sarai come il miele per le api, mi sa che ci dovremo difendere da molti assalti …”
In effetti Giulia ha ragione sono tutte e quattro molto belle, ma fra tutte spicca come un gioiello raro lei Sara … che così acconciata non ha paragoni ….
Salgono in auto e si avviano per il locale prescelto che si trova appena fuori città su un promontorio a picco sul mare … la loro entrata calamita lo sguardo e l’attenzione di tutti i presenti, donne comprese che lanciano sguardi di fuoco specie nei confronti di Sara, che fra tutte le presenti è certamente la più bella, alla quale si accompagna Giulia che, pur non come la sorella del fidanzato, è certamente una ragazza che non lascia indifferenti, alta nella norma, longilinea, lunghi capelli castani, occhi scuri … un seno piccolo e una spensierata aria di allegria dipinta su un visino fanciullesco comunque malizioso che la fa sembrare più una ragazzina inesperta che una ragazza già navigata…
L’arrivo delle quattro ragazze è subito notato da un gruppo composto da diverse persone composto da un paio di coppie e da un single … uno dei due ragazzi, Francesco, gioca in squadra con Alberto e si rivolge all’altro, anch’esso altro giocatore delle squadra ..:
“Jacopo ma quella appena entrata non è Sara … la moglie di Alberto ..”
L’amico si gira e osserva attentamente .:
“si … mi sembra che sia lei … ma Alberto non lo vedo …”
“certo che non lo vedi, Alberto è partito stamattina per la selezione … hai capito … quello parte e lei si va a divertire … la puttanella …”
Ma le ragazze che accompagnano i due intuiscono qualche desiderio nascosto e subito s’inalberano minacciando pesanti ritorsioni qualora di due decidessero di fare qualche azione indesiderata … ma il single interviene .:
“ma di chi parlate … li ce ne sono quattro e sono tutte belle … “
Risponde Francesco .:
“sto parlando di quella che adesso si sta togliendo lo scialle … quella con tette quasi di fuori e con i vestito tanto corto che gli si vedono le cosce … si chiama Sara ed è la moglie del nostro migliore giocatore che oggi è partito per una selezione … quindi sta sola con le amiche … so che gli piace ballare … il marito mi lo ha raccontato che prima di sposarsi andavano spesso a ballare anche se a lui non piaceva … ma per farla contenta …”
Interviene una delle ragazze.:
“ ma io quella la conosco … l’ho vista in palestra … dentro l’idromassaggio, stavamo con Dario quando lei è arrivata … Dario la conosceva, l’ha chiamata Sara e l’ha presa in giro perché è entrata nella vasca con un costume intero .”
“e cosa è successo …” chiede il single:
“Dario ha fatto, come al solito lo stronzo … si vedeva che sbavava per lei … mi ha preso e mi ha messo con il sedere contro l’idrogetto per far vedere a lei come l’acqua massaggiava … lì dietro …”
“dove ..”
“il sedere … ma è una stronzata, tanto ha detto e ha fatto sul costume che indossava che quella si è risentita e si è andata a cambiare:
quando è tornata indossava un bikini … tanto piccolo che nemmeno si vedeva … oltre tutto bianco … per cui in acqua era come se non ce l’avesse … tanto che Dario si è infoiato al punto che ha incominciato a ronzarle intorno … noi ci siamo imbarazzate al punto che ce ne siamo andate … poi …”:
“poi … che … che è successo … “
“non so se raccontarlo … non sono affari miei … ma con la coda dell’occhio ho visto che Dario le ha tolto la mutandina … l’ha messa con il culo davanti all’idrogetto … l’acqua le entrava nel solco del sedere … e poi …”
“e poi … dai parla … racconta …”
“mi vergogno a dirlo … “
“che è successo ..”
“gli ha messo un dito nel sedere …”
“nel sedere …”
“si … si … dentro … e lei ci stava … mi sono imbarazzata tanto che ho chiuso la porta e me ne sono andata”
Jacopo guarda Francesco .:
“ecco perché Dario faceva tanto il misterioso … mi ha raccontato che aveva avuto un’avventura con una … ma non mi ha detto con chi … hai capito … è Sara … la moglie di Alberto … capirai se se ne accorge fa una strage … quello in campo è una bestia … adesso capisco perché non voleva parlare … però si vantava di averle rotto il culo … sto stronzo …”
Si fa avanti il single.:
“ragazzi scusate … fatemi capire … state parlando di quella ragazza molto sexy a quel tavolo … state dicendo che è la moglie di un vostro compagno e che un vostro amico gli ha messo un dito nel culo dentro una vasca idromassaggio … ho capito bene … e che non è una puttanella … “
“.. si Stefano, hai capito bene, quello che ci dice lei torna con quello che ci ha raccontato il nostro compagno di squadra … certo che ci sarebbe da provare … è proprio una bella figa … “
I due tavoli stanno a qualche decina di metri l’uno dall’altro e Stefano inizia a puntare Sara osservandone le smorfie, i movimenti, cosa, quanto e come beve, cercando di capire quello che le passa per la testa, la vede salire sulla pedana insieme alle amiche e ballare, a volte lentamente e a volte scatenandosi in fantasmagoriche evoluzioni … sempre sola e sempre con il viso corrucciato … ma sempre guarda il viso degli interlocutori che man mano si avvicendano nel tentativo di rimorchiarla …. e pian piano si fa un’idea di come poterla abbordare …. dopo un po’.:
“ragazzi voi la conoscete … attacchiamo bottone e presentatemi a lei …”
“.. Stefano ma che ci vuoi provare … quella che sta con lei credo sia la ragazza del fratello … figurati, anche se lo volesse … se si fa abbordare …”
“voi presentatemi che poi ci penso io, se va come dico stasera ci divertiamo, ho in mente un bel giochetto, ce l’hai la macchinetta fotografica, quella che abbiamo usato l’altra notte per fare scatti con pochissima luce …”
“. Si l’ho qui con me …”
“bene vedrai che forse più tardi ti potrà servire …”
Francesco si alza e accompagnato dalla sua compagna e da Stefano si avvicina al tavolo di Sara, saluta le ragazze e presenta il suo amico Stefano che fissando intensamente gli occhi … invita a ballare Giulia;
Sara, delusa senza nemmeno saperlo, lo osserva, lo aveva già individuato in quanto si era accorta che la fissava intensamente … come volesse carpirle i suoi segreti … alto, sui trentacinque anni … un’aria misteriosa lo circonda … quell’uomo non le è indifferente … che sta facendo … lentamente una mano dalle spalle di Giulia sta lentamente scendendo sui fianchi, si ferma, lo vede avvicinare il viso all’orecchio e bisbigliare qualcosa che fa ridere Giulia che lo guarda e poi rivolge lo sguardo verso di lei e sorride … la musica finisce e tornano al tavolo delle ragazze ma stavolta Stefano si siede accanto a Sara e inizia un sottile gioco di sguardi … Sara percepisce un magnetismo che la inquieta … lui non parla … la guarda solamente poi una battuta improvvisa su alcuni ragazzi a loro vicini la fa scoppiare dalle risate … e poi un’altra ancora … questo Stefano è molto simpatico e divertente alterna un aria misteriosa ad un atteggiamento bonario e tranquillizzante … sta lentamente penetrando la corazza difensiva di Sara … Stefano lo sa … finalmente una musica lenta … sensuale … un ritmo brasiliano … la invita a ballare, la stringe delicatamente e poi fissa il suo sguardo magnetico nei suoi occhi … Sara si sente persa … sente uno strano già conosciuto calore salirle dal basso ventre … ed è preoccupata l’intimo che indossa sotto è aperto e i liquidi iniziano a fuoriuscire dalla vulva fino al bordo delle autoreggenti …. cerca di staccarsi ma lui la stringe e sempre fissandola negli occhi .:
“Sara sei meravigliosa e sei molto sensuale, sento il tuo petto fremere, sento delle vibrazioni che sono per me il chiaro segno della tua femminilità …. tu sei una vera donna, una vera amante …”
Stefano ha intuito la fragilità emotiva di Sara e sfrutta le sue doti di istrione per portarla in uno stato di abbandono … voce lenta, suadente … monotono … Sara resta quasi ipnotizzata e lentamente si abbandona fra le braccia di Stefano … perfino si dimentica che si sta bagnando e che gli umori hanno ormai superato il bordo delle calze e le stanno lentamente impregnando …
Stefano continua ad avviluppare Sara e fa un gesto a Francesco che tira fuori la fotocamera e si appresta a scattare …
“Sara … sai questo vestito che indossi ti sta che è una favola … ma le spalline sono fuori posto …. Slacciale …”
“ma se le slaccio mi cade il vestito è talmente leggero che rischio che mi si scopra il seno …”
“ma dai prova almeno con una … poi ci sono qui io …. a coprirti …”
Sara, guarda le sue amiche al tavolo che discorrono fra di loro … vede Giulia ballare avvinghiata ad un altro ragazzo che non conosce e fra se pensa che se Giulia si abbandona così nelle braccia di un altro … allora anche lei può far contento quest’uomo così misterioso che senza alcuna apparente imposizione le sta chiedendo solo di essere ancora più affascinante … e quindi slaccia la spallina e inevitabilmente un capezzolo, dritto e duro, esce dal bordo .:
“vedi come sei bella …. Slaccia anche l’altra spallina … ti voglio con entrambi i capezzoli in vista sei troppo bella … non è giusto che solo io possa vederti …”
Sara ormai ipnotizzata esegue …. Slaccia anche l’altra spallina e anche l’altro capezzolo, altrettanto duro e irto diventa visibile … il tutto ben documentato da Francesco che scatta in continuazione … ma non è finita perché il ballo continua e Stefano si fa sempre più audace … ha ormai capito che Sara è nelle sue mani e intende approfittare della situazione e portarla ad un punto di non ritorno … punto da raggiungere per quello che ha in mente … quindi, continuando a ballare, con il vestito che lentamente scende dai seni, posiziona lentamente le mani sui fianchi e scende impercettibilmente con una mano fino ad afferrare il lembo inferiore del vestito … la sala è nella penombra e pochi s’accorgono della lenta esibizione in atto … Sara sente che gli sta lentamente sollevando il vestito quando improvvisamente si ferma ….
“… indossi mutandine …”
“..si.. “
“che tipo ..”
“ culottes aperte … “
Un ghigno appare sul volto di Stefano .:
“bene … allora facciamo un bel gioco … io adesso ti sollevo lentamente la veste e tu cerchi di impedirmelo … poi …”
“ma mi vergogno … c’è la ragazza di mio fratello … le mie amiche … i compagni di gioco di mio marito … no … no … non posso fare una cosa del genere …”
“ma hai visto che sta facendo Giulia …. Guarda …. “
Sara gira lo sguardo nella direzione indicata e vede Giulia fra le braccia di un ragazzo che le sta baciando il collo e sembra abbandonata fra le sue braccia … poi gira ancora lo sguardo e vede le sue amiche dall’altra parte della sala a parlare con altre persone …:
“ vedi nessuno si accorgerà di questa trasgressione … solo tu ed io …”
Stefano inizia a sollevare e Sara sta al gioco e cerca di fermarlo …. parte del sedere comincia ad essere visibile … Francesco continua a scattare … poi Stefano leva la mano …
“tira su … scopri il tuo sederino … vediamo se hai il coraggio di essere quello che sei … una splendida femmina … a cui piace essere guardata“
E Sara, ormai ipnotizzata si prende il lembo e continua il sollevamento fino a scoprire quasi completamente il suo sederino a mala pena coperto da una mutandina sostanzialmente costituita di stringhe e dove l’unico tessuto è diviso in due parti che non coprono assolutamente niente … però la semioscurità è tale che pochissimi si rendono conto di quello che sta succedendo … Cecilia e Luisa sono troppo lontane, Giulia è persa fra le braccia del suo occasionale compagno gli altri o sono troppo occupati a bere o a farsi gli affari propri … solo uno non si perde un attimo dello spettacolino improvvisato … ha ripreso tutto … e in tutti i particolari … perfino la visione delle grandi labbra alquanto slabbrate e … dell’ano leggermente dilatato …. Francesco si frega le mani … e non ha ancora idea di quello che da lì a poco accadrà.
La musica finisce, Sara si sveglia dallo stato ipnotico … si aggiusta il vestito abbassando i bordi inferiori e sollevando quelli superiori … tornano al tavolo … ma ormai sente dentro di se le stesse sensazioni perverse che le fanno contrarre i muscoli delle sue intimità … continui fremiti la prendono e non riesce a stare ferma sulla poltrona … Stefano la osserva e intuisce perfettamente lo stato emotivo in cui si trova e decide che è arrivato il momento.:
“Sara ti vedo stanca e affaticata .. non sei più abituata a stare sempre in movimento … e anch’io vorrei prendere un po’ d’aria … che ne dici se ti riaccompagnassi a casa tua …”
“ma sono venuta con le mie amiche … come faccio …”
“inventa una scusa … digli che sei stanca e che torni a casa … con … non c’è nessuno che conosci qua dentro …”
“ si ho intravisto una mia compagna di scuola … che mi sembra stia andando via …”
Sara si rivolge alle sue amiche e gli dice che è stanca e che ha incontrato una sua compagna che la accompagnerà a casa.
Stefano nel frattempo fa un segno a Francesco di seguirlo.
Stefano con molta galanteria poggia sulle spalle di Sara lo scialle ed escono dal locale … anche se è ormai tardi la serata è ancora tiepida e si avviano verso il parcheggio delle auto e si fermano davanti all’auto di Stefano.
L’auto è una spider scoperta .. è un Duetto Alfa Romeo un vecchio modello utilizzato in un famoso film “il laureato” che ha una particolare caratteristica … la leva del cambio non è posizionata sul ponte fra i sedili ma spunta, in posizione centrale subito sotto il cruscotto, per circa una quarantina di centimetri …
Stefano fa accomodare Sara, sale, avvia il motore e partono … i sedili sono molto bassi e Sara è quasi completamente stesa con il bordo inferiore del vestito quasi al pelo dell’inguine … Stefano vede che le mutandine sono molto particolari … non se ne era accorto prima quando, mentre ballava, le ha fatto sollevare il vestito … ma adesso in questa posizione, pur nella penombra vede chiaramente l’apertura frontale e scorge chiaramente la peluria sovrastante le grandi labbra … percepisce chiaramente, dal gonfiore del monte di venere e dalla lucentezza della pelle circostante la vulva, che la ragazza è chiaramente eccitata e con molta discrezione poggia la mano destra sulla coscia sinistra all’altezza dell’inguine … ed inizia un lento massaggio ... scendendo sempre più fra le cosce.
Sara è salita sull’auto e si trova in una posizione molto particolare … è praticamente stesa sul sedile, il vestito quasi completamente rialzato all’inguine, le cosce al vento, la figa in bella vista e il sedere nudo che poggia sulla pelle del sedile … il vento che le scompiglia i capelli e che provoca un caldo tepore … la mano che da qualche istante Stefano ha posto sulla sua coscia come fosse un segno di possesso l’hanno sprofondata in una stato di soggezione dal quale si vorrebbe scuotere … ma non ci riesce … non vuole … non lo sa … ma sta bene … uno strano ma ben riconosciuto languore la sta pervadendo dalla punta dei piedi alla cima della testa … e poi è incantata da quel pomello di bakelite nera posto sulla sommità della leva del cambio … sembra un grosso pene lungo una quindicina di centimetri e largo almeno sei … nella sua immaginazione sente che quel pomello la sta puntando …
Stefano intanto controlla dallo specchietto retrovisore che sia seguito da Francesco e compagni e si dirige verso un promontorio a picco sul mare, che ben conosce avendovi portato spesso ragazze, sulla cui sommità, in mezzo ad una folta vegetazione composta da alti arbusti, vi sono diverse piazzole a picco sul mare che sono abbastanza nascoste le une alle altre e che quindi assicurano una qualche intimità alle coppiette che amoreggiano in auto … inutile dire che il posto è da sogno, specie nelle nottate, come questa, dove la luna piena assicura dei magici riflessi sul mare piatto; l’ora è tarda e non c’è quasi nessuno, Stefano si dirige in una piazzola mentre Francesco e Jacopo, accompagnati dalle rispettive amiche, si fermano in una piazzola posta nelle vicinanze … il gruppetto scende dall’auto e silenziosamente si appostano per veder cosa succederà … Francesco con la fotocamera si spinge ancora più avanti e individua un alberello su cui sale per qualche metro … da quella posizione … anche per via della luce derivante dalla luna piena è in grado di vedere quasi perfettamente quello che potrà accadere all’interno dell’abitacolo della spider.
Stefano ferma la macchina e inizia il corteggiamento serrato … si avvicina al collo di Sara e tenta di baciarla … lei resiste .:
“Stefano … per favore non fare così … già prima mi hai costretta a fare delle cose che non mi sarei mai immaginata … ma è stato un momento … questo posto è bellissimo … godiamoci il chiaro di luna …. lo sai che sono sposata da poco e che amo mio marito … non l’ho mai tradito …”
E mentre pronuncia queste parole trasale e si morde il labbro inferiore … lei sa di mentire ad una persona che non la conosce … ma Stefano sa che lei mente …:
“ .. mia cara Sara sei una ragazza splendida e so che mi desideri … ho visto come mi hai guardato e come sei attratta dal mio sguardo … e so che ti piace essere toccata … anche dall’acqua … vero …”
Sara trasale … oddio … che sappia qualcosa … che Dario abbia confidato a Francesco quello che è successo nell’idromassaggio e che poi quest’ultimo l’abbia raccontato a lui … si sente persa … cosa fare … scappare è impossibile … che poi Stefano gli piace … tentare di contenerlo … è l’unica cosa da fare … se ci riesce … perché si sta bagnando sempre di più …
Stefano decide di passare a maniere più incisive … abbassa il freno a mano posto fra i sue sedili e si sposta più vicino a Sara, passa il braccio destro intorno al collo e poggia delicatamente la mano destra sopra il seno … si avvicina con la bocca dietro il lobo dell’orecchio sinistro e alita dolcemente il retro dell’orecchio … già prima mentre ballava con lei in discoteca si era accorto che in quel punto era particolarmente sensibile … ed infatti Sara non resiste, poggia leggermente la testa sulla destra quasi ad offrirsi alle sue carezza … è fatta … Stefano poggia le labbra sul collo e la bacia appassionatamente … la sente sciogliersi … inizia a leccare il lobo e poi scende sul collo …. contemporaneamente sposta la mano che prima era posizionata sopra il vestito in maniera tale che le dita si possano intrufolare sotto e pizzicare il capezzolo destro lasciando per il momento le spalline legate così che il vestito non cada … ed ancora girandosi con il corpo verso destra poggia la mano sinistra fra le cosce all’altezza dell’inguine e con un dito, visto che le mutandine sona aperte, entra direttamente nella vulva fino a massaggiare sempre più fortemente il clitoride che nel frattempo si è eretto quasi fosse un piccolissimo pene … Sara cerca di resistere prende le mani dal seno e cerca inutilmente di toglierle … poi afferra il polso della mano che la sta masturbando … e tenta di toglierla … e Stefano quasi l’accontenta consentendole di sfilarla dallo stuzzicare il clitoride … un attimo di sorpresa …. quasi delusione … Sara lascia la presa sul polso, la mano ricade sull’inguine e il dito continua il massaggio … poi due dita entrano prepotentemente nella vagina e iniziano un devastante piacevolissimo movimento rotatorio … Sara si sente persa, sa che la battaglia è perduta e si abbandona a quella mani che la stanno facendo impazzire dal piacere … Stefano sa che Sara è cotta al punto giusto e che può fare di lei quello che vuole … per un attimo gira lo sguardo alla ricerca di Francesco che appollaiato su un albero prospiciente non sa se scattare foto o farsi una sega, tanto lo spettacolo cui sta assistendo è perversamente eccitante … lo vede e gli fa un gesto con la mano, momentaneamente sfilata dal seno, di iniziare a scattare foto e poi di avvicinarsi …. poi con la stessa mano slaccia prima una spallina .. poi l’altra, il vestito, senza più sostegni scende scoprendo completamente i seni che risplendono alla luce della luna; riposiziona la mano sui seni e inizia un massaggio prima di una tetta e poi dell’altra continuando sempre a baciarle senza sosta … mentre la mano continua un feroce ditalino alternato fra una penetrazione sempre più profonda e un pizzico sempre stretto del clitoride … Sara non sta più nella pelle si agita come una forsennata, geme, ansima la mano di Stefano è ormai completamente inzuppata degli umori di Sara e gli sconquassi del suo corpo hanno chiaramente evidenziato i numerosi orgasmi che le sono arrivati …. e Stefano si ferma … toglie le mani dal corpo di Sara e si ritrae verso la sua portiera sinistra, poi a voce alta che Francesco lo senta …:
“.. mia splendida Sara ti ho fatto godere adesso tocca a me, prendimi il cazzo e mettitelo in bocca tutto e quando lo infili voglio vedere i tuoi occhi, voglio vedere quanto sei troia mentre mi fai un pompino … lo voglio come quelli che fai a quel cornuto del tuo maritino … “
E Sara, ormai vinta, perso ogni ritegno e parvenza di dignità, eccitata ancora sotto l’effetto degli orgasmi multipli obbedisce, allenta la cinta, sbottona i pantaloni, aiutata da lui che solleva il bacino, li sfila, sfila anche gli slip e scopre il cazzo, già in tiro ma non completamente eretto, lo prende in mano, gira il corpo leggermente sulla sinistra e inchina la testa, apre la bocca e inghiotte tutto il cazzo, inizia un pompino guardando Stefano negli occhi, lui poggia la mano destra sulla testa e la spinge in basso, il cazzo, ormai completamente indurito e eretto entra tutto fino alla gola, il pompino continua …
Mentre accade tutto ciò Francesco, appollaiato sull’albero sta continuando a riprendere ogni momento; Jacopo e le due ragazze sono scese dalla macchina e si sono silenziosamente avvicinate a delle basse siepi che consentono parzialmente di osservare quanto succede all’interno della macchina … vedono pertanto Stefano circuire Sara e capiscono che la sta masturbandola e intuiscono anche che Sara lo sta ricambiando con un pompino … il tutto fa però eccitare sia Jacopo che le due ragazze … in particolare quella che aveva raccontato quello che aveva visto nella vasca, pur di osservare meglio quanto accade si mette in punta di piedi con le mani appoggiate ad un ramo antistante con la conseguenza che la minigonna risale ben oltre il sederino che coperto da succinte mutandine risulta … nudo … sono tutti eccitate tanto che l’altra ragazza, restata leggermente indietro punta il sederino dell’amica e dopo malizioso sguardo d’intesa con Jacopo, repentinamente s’avvicina all’amica, afferra i bordi della mutandina e le abbassa fino a metà delle cosce … anche questo culetto risplende alla luce della luna … Jacopo immediatamente si posiziona alle spalle della ragazza cui sono state sfilate le mutandine, poggia la mano e infila il dito medio nel suo sederino …:
“mica solo Sara doveva sentire quanto è piacevole prendere un dito nel sederino …”
La ragazza, presa alla sprovvista si gira, tentando di sganciarsi da quella posizione ma l’amica, a sostegno di Jacopo, la tiene ferma e il dito resta infilato … e lei incomincia, dopo un primo bruciore, a sentire un piacevole calore salire dal suo sederino … Jacopo intanto con l’altra mano, infilata fra le cosce dell’amica, la sta masturbando … Francesco dalla sua posizione vede quello che succede nella macchina e quello che succede ai piedi dell’albero e incomincia a imprecare in tutte le lingue possibili … ma in silenzio …
Nella macchina intanto il pompino continua … ma Stefano ha altri obbiettivi da raggiungere … prende Sara per i capelli e le solleva la testa, fa scorrere completamente indietro i due sedili, spinge Sara verso la portiera destra e si porta al centro dei due sedili, posizione possibile avendo abbassato il freno a mano che altrimenti gli sarebbe entrato nel sedere, sta quindi quasi sdraiato con il cazzo ben eretto … prende Sara per le spalle ..:
“adesso ti voglio penetrare …. mettiti sopra e impalati ….”
Sara non parla … ha appena avuto l’ennesimo orgasmo e ormai è disposta ad assecondare ogni desiderio di quest’uomo dallo sguardo magnetico che l’ha ipnotizzata con il suo carisma … sale e s’impala … lui, con i pantaloni e gli slip abbassati alle caviglie, sotto, steso sui sedili, lei sopra, con vestito ridotto ad una striscia di stoffa arrotolata fra lo stomaco e l’inguine, con delle mutandine che sono completamente aperte e che consentono senza necessità di sfilarle la penetrazione vaginale … ma anche … lui l’abbraccia, la tira a se e lei s’accuccia sul suo petto con il sedere in bella mostra … Francesco, all’ennesimo sguardo d’intesa, scende dall’albero e s’avvicina all’auto dalla parte del cofano e immortale il cazzo di Stefano che penetra la figa di Sara … su e giù, avanti e indietro … l’ano dischiuso … anche Jacopo e la ragazza, sempre con il dito infilato nel sederino, con l’altra amica con le mutandine abbassate a mezza coscia, s’avvicinano furtivamente all’alfa e osservano la monta all’interno dell’abitacolo … poi il colpo di scena … Stefano sente che sta per venire … anche Sara percepisce dalle pulsazioni sempre più intense che Stefano sta per spruzzare i suoi liquidi seminali nel suo utero ….:
“Stefano … esci .. stai per venire … esci … non sono protetta … esci … non farmi questo … non è giusto …stai godendo … esci …”
“si … stai tranquilla … adesso mi sfilo … ma tu stai ferma … “
Lo ha detto subdolamente perché sta scivolando con tutto il corpo verso il cruscotto con Sara sopra di lui .. afferra con le mani i fianchi di Sara e puntando lo sguardo sul retrovisore riesce a puntare ed appoggiare la punta arrotondata del pomello del cambio sull’ano di Sara; accentua la monta e finalmente viene … e spinge ulteriormente il corpo verso il cruscotto … Sara sente i liquidi seminali inondarla e tenta di sfilarsi ma … riesce solo a farsi parzialmente inculare dal pomello del cambio che entra nel suo culetto per una buona metà … un urlo accorato esce dalla sua bocca … si rende conto che Stefano le è venuto dentro e che nel contempo ha ottenuto di compiere un gesto perverso … tutto accade rapidamente …. Stefano si sfila da un lato da sotto Sara che resta in ginocchio sui sedili, la testa accucciata sulla parte bassa dello schienale e con il cambio parzialmente nel sedere che le impedisce ogni movimento anche perché Stefano le ha inserito un dito nella figa e ha iniziato una ulteriore masturbazione ….:
“vai più indietro … lo voglio vedere tutto nel tuo culo … “
“no .. no .. non voglio … perché … “
E intanto, sollecitata dalle spinte che Stefano comunque le da, il pomello di bachelite nero è ormai completamente entrato nel retto di Sara che, superata la sorpresa della penetrazione, memore delle sensazioni provate in altre occasioni, si abbandona al piacere che una simile penetrazione le sta dando … e non si rende nemmeno conto che Francesco l’ha fotografata in tutte le posizioni e che Jacopo e le sue amiche la stanno osservando … in particolare l’amica che aveva il ditino nel sederino ha potuto osservare da una posizione privilegiata la penetrazione anale … Jacopo e l’altra ragazza l’hanno piegata sul cofano dell’alfa e Francesco, sceso dall’albero, consegnata la fotocamera a Jacopo lo ha sostituito … gli ha fatto sfilare il dito … e si è inculato la ragazza che, preparata dal ditino, ha ben gradito la maggiore consistenza di ciò che l’ha penetrata … l’altra ragazza eccitata da tutto quello a cui ha assistito non ha potuto o voluto opporsi a Jacopo che l’ha rigirata, l’ha piegata a novanta gradi, ha sollevato la gonna, calato le mutandine e l’ha montata alla grande … se qualcuno fosse passato avrebbe visto una giovane donna inculata dal pomello del cambio di un Alfa 1600 … appoggiata sullo stesso cofano una ragazza inculata e … quasi accanto, un’altra ragazza montata da un aitante giovanotto … i due ragazzi in breve vengono nelle intimità delle ragazze.
Silenziosamente Francesco e Jacopo e le due fortunate ragazze si rivestono, ritornano alla propria auto e si allontanano … Stefano, constatato l’ennesimo orgasmo aiuta Sara a sfilarsi da quella particolare posizione e a rivestirsi … anche lui avvia il motore e accompagna Sara a casa..:
“sono convinto che ti sei proprio divertita … non te l’aspettavi un finale così movimentato …. Ho visto il tuo volto quando il pomello ti è entrato nel culo … sei proprio una pervertita … ti piace prenderlo nel culo come non ho mai visto nessuna prenderlo così … tuo marito è molto fortunato … grazie per la bella serata … non pensavo sarebbe finita così … ciao …”
Sara nemmeno risponde, vede solo le luci di posizione allontanarsi … sospira … stavolta nemmeno un rimpianto … si chiede solo cosa le riserva il futuro, pensa un attimo e spunta un sorriso amaro, ha visto nella sua mente … una vagonata di … cazzi che tentano di possederla …
Ed è quello che succederà
L’iniziazione di Silvia
Sara rientra in casa, va in camera da letto, si spoglia svogliatamente gettando gi abiti e quel maledetto intimo per terra, allunga lo sguardo e incontra, riflessa nello specchio che copre l’intera porta girevole della cabina armadio, la sua immagine … quella di una giovane mogliettina, sposata da poco più di un anno , che si è data, per l’ennesima volta, a molti uomini … da cui ne ha tratto un enorme piacere … i segnali che ancora promanano dal suo basso ventre ne sono la prova inconfutabile di fronte a se stessa … risuona nella sua mente l’ultima frase pronunciata dall’istruttrice di nuoto mentre il battello si allontanava dall’isola dove aveva passato una splendida vacanza … di sesso … ma adesso nemmeno una lacrima affiora … è solo stanca e il sedere le fa adesso male … si avvicina allo specchio, si gira e si inchina allargandosi contemporaneamente i glutei … dove prima c’era un buchino contornato da graziose pliche adesso si apre una … voragine; si rialza e mentre si avvia verso il bagno per una doccia liberatoria squilla il telefono …:
“… ciao Sara … vedo che sei tornata tardi …. come stai … ti sei divertita …”
“ … Alberto … amore mio … “
Risponde con un tono di voce che sembra venire dall’oltretomba … ma si rende conto che non può continuare così …:
“no … no … sto bene, stavo andando a fare una doccia, sai ci siamo divertite moltissimo tutte quante …”
“.. vi hanno dato fastidio, immagino che eravate bellissime tutte e quattro … e tu eri certamente la più bella … dimmi la verità, che tanto poi lo chiedo a Silvia …”
“no stai tranquillo, non è successo niente abbiamo solo ballato e parlato del più e del meno, solo che a un certo punto ero stanca e c’era una mia compagna di scuola che stava andando via e, con la scusa di rivangare i vecchi tempi, mi sono fatta accompagnare a casa, le altre sono restate,. adesso sto a casa e vado a fare la doccia, tu come stai, ti stai divertendo ci sono ragazza carine li dove stai tu …”
“ma quali ragazze, come sono arrivato mi hanno messo sotto, e giù ad allenarmi, sono distrutto …”
Sara non lo dice … ma lo pensa che anche lei è stata messa sotto, ed anche distrutta, basta vedere come è ridotto il suo … ex buchino: si salutano e finalmente va a letto; inutile dire di un sonno inquieto con risvegli improvvisi e un’immagine ricorrente per buona parte della notte, il pomello nero, lo vede aventi gli occhi e nemmeno lei sa se … lo odia o, lo desidera ancora nel suo sederino.
La mattina dopo in tarda mattinata squilla il campanello di casa, apre la porta, è Silvia.:
“ciao Silvia, come mai sei venuta, è successo qualcosa …”
“no, non è successo niente, volevo sapere solo come era andata .. te ne sei andata … noi siamo restate per un’oretta, poi siamo andate via ma quando sono arrivata a casa ha squillato il telefono, era Alberto che mi chiedeva dove stavi …”
Sara trema, Alberto non le ha detto che aveva già telefonato a Silvia …:
“.. e che gli hai detto …”
“che eri andata via perché eri stanca … con una tua ex compagna che ti avrebbe accompagnato direttamente a casa ….”
Sara tira un sospiro di sollievo, le versioni raccontate sono uguali, solo gli intervalli temporali sono differenti … lei è tornata a casa molto tardi … ma questo Silvia non lo sa …:
“si con la mia compagna ci siamo fermati in piazza, vicino casa, e abbiamo ricordato i vecchi tempi, per cui sono salita un po’ tardi, ma poi quando sono entrata ha squillato il telefono, era Alberto e ci siamo sentiti, gli ho raccontato quello che rea successo …”
Sara vede che Silvia sembra indecisa ….:
si ricorda che mentre andava via l’ha vista abbracciata, quasi appassionatamente, ad un ragazzo che l’aveva invitata a ballare e quell’atteggiamento l’aveva stupita … Silvia è innamoratissima di Gabriele, suo fratello … lo conosce fin da quando era ragazzina e per quello che ne sa, lui era stato l’unico ragazzo che abbia avuto … per cui, anche se presa dalle sue pulsioni erotiche indotte da Stefano mentre andava via, era appunto restata sorpresa …:
“c’è qualcos’altro, ti vedo perplessa … che è successo …”
“Sara non è successo niente, ma sai ieri sera ho conosciuto un ragazzo, molto carino e anche molto simpatico … insomma … mentre ballavamo mi ha baciato sul collo, e io mi sono eccitata, insomma mi sono bagnata … mi vergogno a dirtelo ….”
“ e tu che hai fatto …”
“niente ha lasciato che mi baciasse … e anche che mi toccasse ….”
“ come , dove … ma che hai combinato ….”
“Sara … niente … mi ha preso la mano e mi ha tirato in giardino, fino alle ringhiere cha danno sul mare, mi ha abbracciato, mi ha messo una mano dentro le mutandine e mi ha toccato … li … sotto … e io ero tutta bagnata …”
Sara ascolta … ma non sa che dire … fare la predica dal suo pulpito non le sembra il caso …:
“e tu …”
“ero eccitata anche io … mi ha preso una mano e l’ha messa li … da lui … si è sbottonato … e io l’ho preso … ci siamo masturbati a vicenda … poi è venuto e mi ha sporcato tutta la mano … voleva mettermelo in bocca ma io sono scappata … Cecilia mi ha visto in faccia, ha capito … e siamo andate subito via … non mi ha chiesto niente …. avrà anche capito ma io non gli ho raccontato nulla … però a te lo dovevo e volevo dire … io amo tuo fratello e non lo voglio perdere per nessuna ragione al mondo … è stato solo un momento di follia … lui era carino … a me saliva un calore da li sotto … a qualcuno lo dovevo dire … so che mi vuoi bene e che sei donna come me e che solo tu puoi capire cosa può succedere in certi momenti ed è per questo che te l’ho raccontato … Sara … non si ripeterà più …” e Silvia scoppia a piangere …
“..Silvia, basta, non ci pensare più, sei scappata, me lo hai raccontato, non parlare con nessuno di quello che è successo: ricordati sempre che occhio non vede, cuore non duole, non sarà bello ma si deve pur vivere … per quanto mi riguarda non mi hai detto niente, non è successo niente …”
Ma lei continua a singhiozzare …:
“Silvia non mi hai detto tutto … c’è dell’altro …”
“ Sara …. mi vergogno , ma te lo devo dire … mi è piaciuto … bada io amo tuo fratello ma quando l’ho preso in mano ho sentito un fremito … e quando è venuto … anch’io sono venuta … ho sentito una scossa al basso ventre e sono venuta, ero un lago, non mi era mai successo: ma ogni volta che ripenso a quella presa, mi bagno un'altra volta, anche adesso che te lo sto raccontando: Silvia non sa che ha risvegliato in Sara un lontano ricordo quando un una discoteca, durante una vacanza sulla neve, una sua amica, Serena, la costrinse, almeno lei volle credere in quel momento di essere stata costretta, a prendere in mano il cazzo di uno sconosciuto che stava corteggiando la sua amica e ricorda quei tremori che adesso Silvia le sta raccontando … oddio il passato che torna, ma stavolta è la ragazza di suo fratello che prova quello che lei provò … Sara nel suo intimo si augura che la sua futura cognata non sia attratta dagli stessi stimoli che stanno portando lei lentamente alla perdizione
Sara la abbraccia … con la morte nel cuore … lei non ce l’ha avuta una Sara che la consolasse in un momento particolare della sua vita … anche se i momenti particolari … sono stati tanti. Giulia abbraccia ancora Sara, la saluta e va via. Sara cinicamente pensa che ha trovato nella futura cognata una complice … se mai Alberto arrivasse a collimare gli orari delle varie telefonate si renderebbe conto che c’è un buco di un paio d’ore d’ombra … ma adesso può contare su Silvia … che oltre tutto avrà la coda di paglia per quello che ha combinato alle spalle di suo fratello e principalmente per quello che ha provato in quei momenti.
Inizia la settimana e Alberto e Sara si sentono tutti i giorni, Sara va in ufficio, poi a trovare la mamma che si è infortunata aiutandola nella gestione della casa, prepara la cena per il padre ed il fratello e poi finalmente a casa propria …
Durante la settimana, nel pomeriggio la squadra si allena al campo, pur in assenza di Alberto impegnato nella famosa selezione … man mano che terminano gli esercizi i vari compagni escono dal terreno di gioco, si fanno la doccia, si rivestono e vanno via; nello spogliatoio restano Francesco e Jacopo mentre Dario si sta facendo la doccia … Jacopo si avvicina al compagno .:
“allora come sono venute le foto … ma poi sei riuscito a fare anche qualche video …”
Francesco spara un sorriso a trentadue denti …:
“accidenti se sono venute … mentre riordinavo le sequenze e impostavo anche un dvd mi sono pure sparato una sega … quella Sara è una bomba … pensa sono riuscito, e non c’era nemmeno tanta luce …, a tirare fuori un fotogramma ….”
guarda Jacopo e con aria di superiorità tira fuori dal borsone una busta, l’apre e tira fuori un pacco di fotografie … le guarda in maniera da non farle vedere all’amico e poi gliene getta una …:
“guarda … e fatti una sega …”
E in effetti ce ne sono tutti i motivi … il fotogramma mostra il cazzo di Stefano nella figa di Sara … addirittura si percepiscono i filamenti biancastri di sperma che trasudano dai bordi della vagina … e il pomello nero del cambio infilato nel culo per i tre quarti … Jacopo resta a bocca aperta … pur avendo partecipato alla scena resta estasiato da una simile visione tanto che nemmeno si accorge che alle sue spalle è arrivato Dario, asciugamano intorno alla vita, il quale s’avvicina e, essendo più alto, sbircia da sopra il collo la foto …:
“ e chi cazzo è questa … dove l’hai presa questa foto … accidenti che bel culo … tutto ha preso … davanti, dietro … ma che è quel coso nero …”
Francesco guarda Dario ..:
“è il pomello del cambio di uno vecchio spider che ha il cambio in una posizione … strategica … … quello che se la trombava … mentre se la trombava … l’ha spinta indietro ed ecco il risultato … ma tanto quella c’è abituata a prenderlo nel culo … tu ne sai qualcosa no …”
Dario guarda Francesco con espressione interrogativa …:
“ perché ne dovrei sapere qualcosa …”
“ma come … ci racconti le tue avventure in palestra … prendi le ragazzine e le sbatti contro i getti a pressione … poi ne prendi un'altra e ci dici che hai fatto cose turche … le togli le mutande … gli tocchi il culo … ci intingi pure un dito nell’ano e poi non ci vuoi dire a chi l’hai messo nel culo … non si fa così con i compagni .. le cose che fai ce le devi dire tutte … a chi hai messo il dito nel culo … questa è una domanda … alla quale adesso ci devi rispondere … e noi poi ti diciamo di chi è quel culo nella foto …”
” … ma no ragazzi … ma come faccio … è una cosa delicata ..”
“guarda che tanto lo sappiamo a chi hai messo il dito lì … è Sara … la pudica mogliettina di Alberto …”
“ma come lo sapete …”
“abbiamo le nostre fonti … la ragazza che hai spinto contro l’acqua quel pomeriggio è pure amica mia … è un po’ puttanella … ed è venuta con una sua amica sabato sera in discoteca … c’era pure Stefano quello che a volte lavora con mio fratello … lo conosci anche tu alto sui trentacinque anni … ha lo sguardo strano … comunque … sai chi c’era …”
“no … chi c’era …”
“Sara … la moglie di Alberto e c’erano pure Silvia, la fidanzatina del fratello di Sara e altre due amiche … quelle che ogni tanto vengono a vedere anche le partite … Luisa e Cecilia … “
“ .. e allora …”
“ e allora … a allora Stefano ha rimorchiato Sara … e quello è il culo di Sara … contento … vedi quanto sei stronzo … tu ti fai bello e non ci dici niente … noi invece le cose le raccontiamo … solo a te però che se Alberto vede queste immagini e il resto … finisce a tragedia ….”
“ .. e chi glielo dice ….”
“.. nessuno … noi continuiamo a fotterci la mogliettina e tutti vissero felici e contenti … giusto … “
Dario guarda sia Francesco che Jacopo ..:
“ragazzi diciamocele tutte … io sabato sera stavo in discoteca … ma devo essere arrivato quando voi eravate già andati via … non vi ho visto … ci sono andato perché c’erano dei miei amici che mi hanno chiamato … io non ci volevo nemmeno andare poi alla fine, sul tardi, ho deciso e sono andato … li ho trovati e ho riconosciuto le amiche di Sara con le quali mi sono messo a parlare e ho visto che l’altra ragazza … quella più giovane … stava sbaciucchiandosi con un mio amico … è successo un casino perché la sua ragazza se ne è accorta e voleva picchiare … Silvia … adesso so come si chiama .. io mi sono intromesso e mi sono allontanato che ancora piangeva .. l’ho consolata e mi ci sono esso a ballare … doveva essere già eccitata per prima … siamo usciti … mi ha raccontato che sta passando un momento particolare, come l’ha chiamata … a sì pausa di riflessione … l’ha chiamata così … con il suo ragazzo, il fratello di Sara, io l’ho consolata, le ho fatto un paio di carezze … poi le ho messo la testa fra i capelli e l’ho baciata dolcemente … quella aveva una voglia .. e infatti siamo andati nella mia macchina ... e, ve la faccio breve … me la sono scopata …”
“ma dai … ti sei scopata la ragazza di Gabriele, il fratello di Sara … e lei ….”
“ .. e lei mi diceva le solite cose che dicono dopo … che mi ero approfittato … che l’avevo presa in un momento di debolezza … si un accidenti … mentre me la scopavo le ho messo una mano sul culo e lei che ha fatto … ha preso la mia mano e se l’è messa sopra il buco … e mentre scopavamo si è fatta mettere un dito nel culo … e mentre se lo infilava … il mio di dito … strillava che gli piaceva da morire … è un vizio quelle due ragazze … gli piace proprio prenderlo nel culo … sono proprio due troie …“
Jacopo guarda Dario e poi Francesco …:
“.. sapete … potrebbe essere molto divertente .. le mettiamo insieme e poi prima di scoparcele le facciamo giocare fra di loro … te lo immagini Sara che con un cazzo finto legato alla sua figa s’incula Silvia e … poi il contrario … Silvia s’incula Sara …. Mentre magari gli fa pure un ditalino … e noi li a guardare e a filmare … e poi le facciamo montare da tutta la squadra … che ficata …”
Francesco puntualizza come fare ..:
“beh intanto dobbiamo mettere sotto Sara … Jacopo mi sa che, con una scusa, dobbiamo andare a trovarla direttamente a casa sua …”
Quella stessa sera Sara in ufficio fa molto tardi e va direttamente in casa, appena consumata una frugale cena squilla il campanello, apre la porta e si trova davanti Francesco e Jacopo, i due compagni di squadra di Alberto che quel sabato sera stavano in discoteca con Stefano …:
“ciao Sara, scusa se ti disturbiamo a quest’ora, passavamo da queste parti e abbiamo pensato di chiedere direttamente a te quando torna Alberto … poi ti volevamo chiedere una cosa … possiamo entrare … ”
Sara resta perplessa … se volevano sapere di Alberto bastava chiederlo al loro allenatore, comunque li fa entrare e li accompagna in salotto e li fa accomodare sul divano davanti al televisore con schermo grande ad alta definizione … :
“ma torna sabato mattina … se ho ben capito poi ci sarà una manifestazione al campo per premiare la squadra … o qualcosa del genere … voi dovreste saperlo meglio di me …”
Francesco, il più sfacciato …:
“ ah … ah … bene torna sabato … non ce lo avevano detto … ne sentirai certamente la mancanza una bella mogliettina come te tutta sola per un’intera settimana … però sabato sei stata bene … ho visto che hai legato con Stefano … che tipo èh … che sguardo … “
E mentre parla fissa Sara negli occhi … e Sara comincia ad avere qualche presentimento … anche perché Jacopo ha in mano una busta gialla … di quelle che contengono documenti … o fotografie … che l’abbiano ripresa nel locale mentre ballava e Stefano la baciava sul collo …
“ … si .. si è un tipo molto divertente ha fatto qualche battuta … mi ha fatto ridere … è una persona molto simpatica …”
Poi cercando di capire …:
“ ma tu come lo conosci … sai non è che abbiamo parlato molto …”
Francesco continua a guardare Sara negli occhi … poi rivolge lo sguardo verso Jacopo e sogghigna fra se e se pensando, senza, per il momento dirlo, che c’era poco da parlare mentre se la scopava e la faceva inculare dal cambio della sua auto …:
“. Io lo conosco da diverso tempo … lui lavora in una città qui vicina e ha rapporti di lavoro con mio fratello
e ogni tanto viene qui in città, qualche volta si trattiene con me, sa che frequento tutte le discoteche del circondario e che conosco molte ragazze e quindi, per farla breve, lo porto a caccia … come sabato sera e … a volte va a buca …” e guarda Sara e sghignazza …
Sara incomincia a tremare … il tono della voce è di quelli che la terrorizzano … Francesco deve sapere qualcosa … altrimenti non parlerebbe mai così … :
Francesco gioca con Sara come il gatto con il topo … si diverte a tenerla sulle spine e ogni tanto butta una battuta piena di doppi sensi che allarmano sempre di più la povera mogliettina … lei cerca di sviare il discorso ..:
“.. quindi lui non è di qui … “
“ no … sabato sera … dopo aver concluso … è andato via … mi ha telefonato ringraziandoci per la magnifica serata che aveva passato e … pensa … ci ha detto che se ti vedevamo di salutarti e se ti eri ristabilita dopo quello che era successo … ci ha detto di chiedertelo espressamente … persona gentile … vero …”
Sara non sa che Francesco, Jacopo e le loro amiche hanno visto tutto quello che è successo nell’abitacolo era troppo presa da quello che le stava capitando e poi per una buona parte stava con il viso schiacciato contro lo schienale del sedile, affossata all’interno della vettura …:
“ si in macchina abbiamo fatto quattro chiacchere … poi mi ha riaccompagnato a casa … se lo sentite salutatemelo …”
Francesco fa un cenno a Jacopo che apre la busta, tira fuori un pacco di foto che posa sul tavolinetto antistante il divano e consegna a Francesco un i-pad … Francesco, senza pronunciare alcuna parola, prende il telecomando del televisore e attiva i due dispositivi … lo schermo s’illumina e compare il viso di Stefano che dentro il locale bacia il collo di Sara che ride … poi chiede .:
“devo andare avanti …. fino a quando ti ha riaccompagnato a casa …”
Sul tavolinetto prende le foto e ne sceglie una … sorride … e la consegna a Sara che ovviamente sbianca … lei accucciata sul sedile, vestito rialzato sui fianchi, culotte aperte sul sederino e tre quarti di pomello nero del cambio infilato nel suo splendido sederino …:
“… non penserai davvero che la cosa finisca lì … senza contare che … ma tu nemmeno te ne sei accorta … che una delle nostre amiche era quella che Dario ha afferrato nella vasca idromassaggio e che ha visto come Dario ti ha trattato … un bel dito nel culo … alla faccia della fedele mogliettina … pensa se Alberto vedesse … o meglio se tutto questo filmetto finisse su un sito … tirati giù i leggins … lo voglio rivedere quello splendido culo che hai … già tu nemmeno te ne sei accorta, troppo presa a farti chiavare … intorno alla macchina c’eravamo anche noi … tutti a vedere come la bella Sara si fa fottere dal cambio di un Alfa … bisognerebbe proporlo agli uffici commerciali dell’Alfa … sai che pubblicità … un passaggio tutte le sere su tutti i siti porno di internet … tutti la vorrebbero quella macchina con te dentro …”
Sara è annichilita … li guarda e si rende conto che ha solo una strada da seguire … farsi fare da quei due quello che vogliono … e già mentre ci pensa e si rende conto della situazione sente sotto il solito languore che precede l’eccitamento … si alza e fa per slacciare la camicia ma Francesco …:
“no … non così … vai in camera tua e mettiti la camicia da notte più sexy che hai … e poi torna qui …”
Sara obbedisce, va in camera , si denuda e indossa un babydoll di seta, molto ben fatto, che le mette in evidenza cosce, sedere e seno, tanto corto da lasciare quasi interamente scoperte le cosce e attraverso il quale si vede chiaramente il famoso boschetto di peli che sta sopra la vulva; lei ignora che i due l’hanno fatta cambiare nella sua camera in quanto nel frattempo hanno nascosto diverse microcamere per riprendere e registrare tutto quello che sarebbe accaduto nella stanza.
Come al solito nel momento in cui rientra li lascia a bocca aperta … è bellissima e sensuale … i sensi di vergogna, il dispiacere per l’ennesimo corno che presume sta per mettere all’ignaro marito sono sentimenti sempre più flebili … sente bagnarsi e non vuole pensare … ma abbandonarsi al piacere di un amplesso liberatorio … vuole sentire esplodere la sua femminilità … vuole schiacciare con la sua perversione questi due esseri che credono di possederla non sapendo che sono loro ad essere posseduti dalla sua sete di piacere: ma accade l’imprevedibile … squilla il campanello di casa … Sara rientra istantaneamente in se stessa … è quasi nuda … si affretta ad indossare la prima cosa che le capita a tiro … indossa la vestaglia coordinata con il babydoll … non si rende conto di quanto sia comunque nuda e così abbigliata apre la porta di casa e si trova davanti Silvia …. Un attimo di smarrimento .:
“… che ci fai qui a quest’ora … che è successo …”
“… scusami … ma ho litigato con tuo fratello … le solite questioni … la gelosia … non ne posso più ….”
Nella sala accanto Francesco e Jacopo si rendono conto che stanno avendo un colpo di fortuna … hanno Sara e Silvia a portata nello stesso posto …:
Francesco si avvicina alla porta e sussurra a Jacopo ..:
“ … non farti sentire … chiama Dario e fallo venire qui subito … il più presto possibile ….”
Jacopo prende il cellulare:
“Dario … sono Jacopo stiamo a casa di Alberto c’è Sara che è mezza nuda ed è arrivata improvvisamente Silvia che ha litigato con il fidanzato … vieni di corsa … è una fortuna inaspettata, dai che se ce la giochiamo bene, ce le facciamo tutte e due …”
“.. arrivo di corsa, non suono il citofono ma ti squillo il cellulare così mi apri senza che se ne accorgano, gli voglio fare una bella sorpresa, arrivo subito … tenetemele in caldo …”
Nel frattempo Silvia nell’ingresso …:
“Sara … ma stavi andando a letto ….”
Poi sente dei rumori provenire dal salotto … guarda con aria sorpresa …:
“.. ma di là c’è qualcuno … ti ho disturbato …”
e mentre pronuncia queste parole la porta del salone si apre e compare Francesco …
“ .. Silvia non mi disturbi … ma poco fa sono venuti Francesco e Jacopo per chiedere notizie di Alberto e li ho fatti entrare … “
Il viso di Silvia la dice lunga su quello che pensa … la sorella del suo fidanzato .. con il quale ha litigato … riceve due compagni di squadra del marito in camicia da notte … trasparente … oddio .. che sta succedendo … resta come inebetita sull’uscio e non fa nemmeno alcuna resistenza quando Francesco la prende per mano e la porta nel salone e la fa accomodare sul divano accanto a Jacopo …
“... Silvia … ciao io sono Francesco e lui è Jacopo … noi ci conosciamo, ci siamo visti diverse volte al campo … come ha detto Sara volevamo notizie di Alberto ….”
Poi rivolto a Sara.:
“ Silvia è un po’ accaldata, vai a prendere un bicchiere d’acqua …”
Sara non sa se andare in cucina o restare … le foto sono rimaste sul tavolinetto e sono visibili … ha paura che le vogliano giocare un brutto scherzo … ma Francesco con tono imperioso ..:
“.. dai .… vai a prendere l’acqua … a Silvia ci pensiamo noi …”
Sara si gira e va in cucina; Francesco, mentre parla fa in maniera che Silvia guardi sul tavolinetto dove sono sparpagliate e visibili le foto scattate in macchina … Silvia guarda e spalanca gli occhi … quasi non crede a quello che vede … poi guarda Sara che è tornata con il bicchiere in mano … gli sguardi s’incrociano e Sara abbassa gli occhi … Silvia prende le foto e le fissa sbalordita … e man mano che le osserva, una per una, lo sguardo le si annebbia e una sottilissima bavetta le fuoriesce dall’angolo della bocca mentre una mano corre quasi a coprire il seno sinistro .. perfino Francesco, che le è quasi accanto nota continui impercettibili fremiti scuotere la peluria delle braccia … sintomo inequivocabile di una incipiente eccitazione sessuale … anche Sara, ben conscia di tali fenomeni si accorge delle variazioni che stanno intervenendo mentre guarda tutte le foto … solo allora Silvia si accorge del volto di Stefano che bacia il collo di Sara sullo schermo del televisore … e Francesco avvia la visione … per qualche minuto … poi si ferma …
Silvia guarda la futura cognata …:
“mamma mia … quanto sei troia … ma come hai fatto a ridurti così … ti sei fatta mettere quel coso … “
Dagli occhi di Sara sgorgano delle lacrime … quello che temeva si sta verificando: capisce che questi due la stanno mettendo sotto … certamente se la vogliono scopare … ma non capisce per quale motivo stanno coinvolgendo anche la ragazza di suo fratello .. forse per ricattarla ….:
“.. Silvia non è come pensi tu, ero triste, avevo bevuto … ero incazzata contro Alberto … mi sono lasciata andare … ma non immaginavo che finisse così …. “
“ ..Sara ma si vede che ti è piaciuto … ha la faccia che dice tutto … sei una troia ….”
Sara sa che Silvia ha ragione … si è comportata veramente come una troia … ma non se lo vuole sentire sparato in faccia così platealmente e da donna …:
“ .. ma perché tu … che ti sei fatta sborrare in mano … e che ti è pure piaciuto …”
“… ma che c’entra … un conto e fare una sega … altro è prenderlo nel culo … in quella maniera … “
“.. guarda che potrebbe succedere anche a te … ho visto come ti contorcevi e tiravi i capelli mentre mi raccontavi come ti piaceva prenderlo in mano … sai si comincia così … prima una sega .. poi lo prendi in bocca … poi ti fai scopare e alla fine te lo mettono tutti nel culo … “
Ovviamente tutto questo batti e ribatti sta facendo la felicità dei due anfitrioni che se la ridono di tutto cuore … non avrebbero mai immaginato questo rinfacciarsi senza peli sulla lingua ripreso dalle microcamere installate a loro insaputa … se per Sara non ce ne sarebbe stato bisogno … adesso possono mettere sotto anche quell’altra puttanella di Silvia … silenziosamente vibra il cellulare .. sta arrivando Dario … che s’è trombata Silvia ….
Mentre le due continuano il battibecco Francesco, senza che nemmeno se ne accorgano, si alza, va all’ingresso ed apre la porta a Dario … i due silenziosamente entrano nel salone: sia Sara che Silvia non s’accorgono, tanto sono prese dal rinfacciarsi le piccanti situazioni, nemmeno della presenza di Dario che, dopo aver ascoltato quello che si dicono improvvisamente ....:
“ciao ragazze … sento … ve le state suonando di santa ragione …”
Le due ragazze come si risvegliassero da un sogno si girano e vedono Dario … Sara impallidisce … che ci fa qui lui … chi l’ha chiamato e fatto entrare … l’acqua nel sedere … il dito nel sederino … l’emozione della discussione e il ricordo delle sensazioni provate con lui le provocano un fremito che precede l’orgasmo … si sente bagnare … Silvia quasi sviene … lui se l’è scopata in macchina … a Sara ha detto solo della masturbazione … oddio e adesso se questo … non fa nemmeno in tempo a pensare che Dario..:
“ Silvia ma vuoi sempre che ti infilo un dito nel culo mentre ti scopo …”
Una mazzata avrebbe fatto minori danni … Silvia si accascia sul divano con le cosce in bella mostra indossando solo una cortissima minigonna … nemmeno piange si porta le mani sul viso per nascondersi dallo sguardo inquisitore di Sara …
“.. ma allora non gli hai fatto solo una sega … ti sei fatta pure scopare …”
Dario..:
“ e mica solo quello … dovevi vedere come gli piaceva farsi aprire l’ano … lo sai che mi ha detto, mentre avevo tutto il cazzo nella figa, di mettere gli indici della mano destra e di quella sinistra nell’ano, spingerli dentro e poi allargare …. così gli aprivo meglio il culo …. non lo ha largo … mi sa che tuo fratello non se la incula … a sensazione, ricordando come il mio dito è entrato nel tuo culo … non c’è paragone chi fra voi due ce l’ha più largo … comunque stasera provvederemo …”
Le due ragazze si rendono conto che non possono sottrarsi a quello che sta per succedere … d’altro canto Sara sa di Silvia e Silvia sa di Sara … in men che non si dica Silvia viene denudata e gettata sul divano, Jacopo inizia a baciarla sul piccolo seno dove i capezzoli inturgiditi spiccano maestosi … Dario ficca la testa fra le cosce e inizia a leccarla profondando la lingua fra le grandi labbra ed il clitoride … Francesco sfila la vestaglia a Sara la fa inchinare sul tavolo a novanta gradi, allarga i glutei e mette il viso nel solco leccando il buchino,
resta un attimo interdetto … poi ad alta voce:
“ .. ma questa ha veramente il culo rotto … qui centra di tutto ….”
Dario alza la testa dalle cosce di Silvie e ribatte ..:
“si effettivamente quando gli ho ficcato il dito nel culo è entrato subito … quasi c’entrava largo … ma sai ero così ingrifato che non ci ho fatto caso … ma adesso che me lo dici … è vero era proprio aperto …”
Poi rivolto a Sara …:
“Sara ma chi ti ha ridotto cosi … nel tuo sederino ci passa un treno … “
Silvia nel frattempo, pur stuzzicata dallo stesso Dario e da Jacopo si chiede come sia possibile che la sua futura cognata sia stata tanto brava da nascondere così bene le sue perversioni sessuali … pur avviluppata da Dario e Jacopo riesce a vedere il solco di Sara che Francesco tiene aperto e su cui si vede chiaramente quanto l’ano sia dilatato e mentre fa queste considerazione stando poggiata sul divano viene girata: uno si occupa di mordere i lobo degli orecchi, l’altro lecca l’interno delle cosce per arrivare al perineo e poi all’ano Francesco sta intanto montando Sara che inizia a emettere dei gemiti inconfondibili che testimoniano che sta per avere un orgasmo … ma non le da tempo che sfila il cazzo dalla vulva e lo spinge in un sol colpo nel culo … l’orgasmo arriva pressoché istantaneamente e fa eccitare al massimo anche lui che la riempie di liquidi seminali tanto abbondanti da colarle sulle cosce … un attimo di pausa poi Francesco spinge Sara letteralmente sopra Silvia con il viso sopra il solco all’altezza dell’ano di Silvia che è ben chiuso … Dario si mette a cavalcioni sulle cosce di Silvia …:
“Jacopo mettiti sopra e tienila ferma che adesso la facciamo diventare come la cognata … glielo apriamo questo bel culetto … non è mica giusto che solo Sara provi certe gioie … “
Guardando Sara ..:
“vero Sara … non ti dispiace se facciamo diventare il suo culetto come il tuo ….”
Sara guarda con odio Dario … non è giusto quello che stanno facendo … non dovevano mettere in mezzo sua cognata … Silvia è ancora una ragazzina fino ad oggi ha pensato solo a studiare … è brava tanto che si è appena laureata .. e poi ha avuto solo un ragazzo … suo fratello Gabriele che, come Alberto con lei, la porta in palmo di mano e certamente non l’ha mai trattata brutalmente … oddio e se poi il trattamento che le stanno riservando le piacesse … diventerebbe come lei una preda da usare … no … no non deve succedere Silvia non deve diventare come lei … ma mentre pensa queste cose nota nell’atteggiamento di Silvia un impercettibile cambiamento … Silvia, stesa sul divano con Jacopo che le blocca le spalle e Dario poggiato sulle cosce che le apre il sederino … si sta distendendo e solleva il culetto quasi ad offrirlo alle mani di Dario .. sono gli stessi movimenti che lei ha adottato quando la stavano per inculare … Dio … piacerà anche a Silvia questo trattamento contro natura … poi pensa fra se e se ma perché no … solo io posso essere sodomizzata … in fin dei conti è quasi meglio che essere scopata … gli orgasmi anali sono più intensi … ma si, vada così ... che poi avrà qualcuno con cui confidarsi … e anche lei poggia le mani sul sederino di Silvia e aiuta Dario ad allargarlo ancora di più … Dario nel frattempo ha messo nella figa di Silvia un dito e la sta masturbando con l’intento di umidificare adeguatamente il dito per poi inserirlo nell’ano … ma vedendo il volto di Sara, trasfigurato dalla libidine, decide di soprassedere all’introduzione … si guarda intorno e vede sul tavolo un vassoio ornamentale pieno di frutti e ortaggi di cristallo … fa cenno a Francesco di prenderne uno … Francesco prende una banana lunga una ventina di centimetri, perfettamente identica al frutto naturale, la da a Dario che senza pensarci due volte la inserisce nella figa di Silvia, ignorando le sue rimostranze, e l’agita ben bene per umidificarla poi guarda Sara …:
“ .. a te l’onore di romperle il culo … siccome sei una donna non hai il cazzo … ma questa banana va bene lo stesso … e spingila bene che poi ce la inculiamo tutti e tre ….”
Sara non sa che fare … non può mettere quell’oggetto nel sederino della fidanzatina di suo fratello … ma intanto Dario gliel’ha messa in mano e lei la stringe … e vede lo sfintere aprirsi e richiudersi e sente sotto di se il corpo di Silvia contrarsi per l’emozione … anche lei è soprafatta dalla libidine e lentamente poggia la punta della banana sullo sfintere … poi spinge lentamente ma inesorabilmente fino ad introdurla per una buone metà … Silvia si lamenta, i suoi muscoli anali non sono abituati ad una simile penetrazione contro natura … strilla … si agita … si dispera … ma lentamente il piacere perverso supera tutte le resistenze morali ed etiche e si abbandona ad avere nel culo un oggetto … Sara lo sente e spinge tutta la banana di venti centimetri nel retto … un urlo liberatorio accompagna la penetrazione e l’orgasmo cui perviene … anche Sara è presa dal momento molto eccitante e anch’essa viene, come la cognatina … in tanto la banana resta nel culo di Silvia; Francesco che fino a quel momento si era tenuto da parte …:
“ .. Dario dai facciamo vedere a Silvia come Sara prende tanti cazzi contemporaneamente ….”
“ ..giusto … non la possiamo mica lasciare a bocca asciutta …”
In men che non si dica Jacopo e Dario afferrano Silvia, la poggiano con la pancia sullo schienale di una poltrona che sta accanto al divano con il culo all’aria da cui emerge la parte terminale della banana di cristallo e con il volto rivolto verso il divano … Francesco si stende sul divano … gli altri due afferrano Sara che viene messa sopra Francesco che infila il suo cazza nella figa di Sara … poi le afferra le spalle e la tira sul suo petto … Sara è stesa su Francesco con il sederino messo a bella posta per essere inculato e … un istante dopo Dario corona il suo desiderio … non un dito ma tutto il suo cazzo nel culetto di Sara … e inizia la monta sotto lo sguardo attonito di Silvia che vede la futura cognata contemporaneamente montata e inculata … ma non basta perché Jacopo si mette davanti a Sara e gli ficca in gola il suo cazzo e la scopa in bocca … passa qualche minuto e tutti e quattro, Sara, Dario, Francesco e Jacopo vengono quasi contemporaneamente … il tempo di riposarsi e incomincia un orgia dove a turno vengono montate davanti, dietro, dove Silvia si ritrova contemporaneamente un cazzo completamente in bocca fino alle tonsille, un cazzo che le sta aprendo la figa e un altro cazzo nel culo fino alle palle … il tutto osservato da Sara stesa sul pavimento che contemporaneamente si sta ficcando un diti nella figa e un altro nel culo … umori vaginali mischiati a sperma ricoprono i corpi dei cinque partecipanti … gli orgasmi delle femmine non si contano più e ci si deve preoccupare di mettere le mani sulle bocche per evitare che gli urli di piacere destino gli inquilini … e poi si passa a Sara che è costretta … ma compiacente … a prendere nella figa contemporaneamente il cazzo di Dario e quello di Francesco mentre Silvia le infila un dito nel culo … con Jacopo che alle spalle di Silvia la sta inculando …. e così per tutta la notte … salvo l’intermezzo di una telefonata di Gabriele a Silvia che gli chiedeva scusa per averla trattata male quando nel contempo aveva un cazzo nella figa e uno nel culo … situazione che aveva intrigato ancora di più i due che la stavano penetrando … solo alle prime luci dell’alba la mattanza era terminata … orgasmi e eiaculazioni in quantità industriale … macchie da tutte le parti … nemmeno un campo da battaglia sarebbe stato così devastato … anche il culetto di Silvia resta semi aperto e non si richiude completamente, sono riusciti ad aprirla ben bene; tutti, donne comprese, difficilmente avrebbero dimenticato una simile nottata: non solo Sara ma da adesso anche per Silvia iniziava una discesa verso la perversione più sfrontata
Uscendo da casa Dario..:
“ragazzi che nottata … queste due sono proprio forti … però non dobbiamo pensare solo a noi … ci sono anche Leonardo, Filippo, Lorenzo e tutti gli altri … le portiamo negli spogliatoi e le facciamo scopare da tutta la squadra … “
“ ..e come facciamo a convincerle … e poi come … ci saranno anche i cornuti … “
“ fammi pensare … ma chi ritira il trofeo …”
“ beh di solito il presidente …”
“ .. col presidente ci parlo io … lo convinco a far ritirare la coppa dal giocatore più bravo … da Alberto … che così gli deve stare accanto per tutta la cerimonia … fin dall’inizio … “
“bene … abbiamo sistemato Alberto … ma il fratello di Sara ….”
“ ma scusate Gabriele non si diletta anche a fare fotografie … l’ho visto spesso al campo con una macchina dotata di un potente teleobbiettivo per riprendere proprio Alberto mentre gioca … lo diciamo a Alberto di portarsi dietro il cognatino … così pure lui sta a bordo campo per tutto il tempo ….”
“ ok abbiamo sistemato i cornuti … ma le troiette ….”
“ma quello non è un problema basta che gli facciamo vedere qualche foto o gli diciamo che le mettiamo su internet … così hanno la scusa di fronte a se stesse … che son obbligate a fare certe cose che non vorrebbero fare … ma dammi retta quelle non aspettano altro che qualcuno continui a farsele per bene … adesso poi proprio Silvia non aspetta altro che qualcuno le penetri un’altra volta il culo … hai visto come si dimenava … diceva toglilo … toglilo … poi spingeva il culo indietro per prenderlo meglio … “
“ … si … si … tutta la squadra … le facciamo montare da tutti ….”
E così discutendo e sghignazzando per la strada sognano la prossima orgia …
In casa le due ragazze si guardano senza profferire alcuna parola … lentamente si rivestono e mentre Silvia sta per uscire Sara, parlando più a se stessa che alla cognata …:
“.. cerchiamo di dimenticare quello che è successo stanotte … tutte e due amiamo i nostri uomini … un giorno ti racconterò quello che mi è capitato tanto tempo fa e che mi ha fatto piacere … fare sesso … fare vero sesso … quello che sta capitando anche a te … ma per te spero di sbagliarmi … ma tanto lo sapremo presto … quelli non ci lasceranno in pace … vedrai ….”
Sara non sa cosa … ma qualcosa sicuramente capiterà … parole profetiche …
La lite
E’ venerdì, Sara normalmente termina di lavorare intorno all’ora di pranzo, quindi esce e si reca presso la madre recentemente caduta e infortunata al punto da essere costretta a letto, in casa non c’è nessuno, il padre al lavoro, Gabriele è fuori; quindi con santa pazienza provvede a rassettare la casa quando squilla il campanello e, aprendo la porta, si trova davanti Silvia: è trascorso qualche giorno dalla nottata di sesso e da quel momento non si erano più viste né parlate … :
“..Silvia, ciao, come mai da queste parti, lo sai che Gabriele è fuori …”
“.. si Sara lo so, ma non è per Gabriele che sono venuta … ma per te …”
Silvia entra in casa e si guarda intorno con fare guardingo …:
“chi c’è in casa …”
“solo mamma che sta riposando, oggi ha avuto qualche dolore più intenso e adesso dorme, io sto mettendo a posto e preparando la cena per papà e Gabriele … ma perché dici che sei venuta per me …”
Sara gira le spalle e si avvia verso la cucina seguita da Silvia, entrano, Sara si appoggia al tavolo e l’altra si siede …:
“… senti io non so cosa mi sia successo l’altra sera … ma non ero io … si ho avuto le mie avventurette nei momenti in cui avevo litigato con tuo fratello, ma non ero mai arrivata a farmi fare quelle cose … tuo fratello non mi ha mai toccato li … li dietro, in quella maniera … o meglio me lo tocca il sedere ma me lo accarezza .. non quello che hanno fatto quei porci ….”
Silvia non si è resa conto che anche Sara ha partecipato a sverginarle il culetto infilando la banana di cristallo, era troppo spaventata e intontita, inoltre per la paura aveva chiuso gli occhi … che aveva tenuto chiusi anche dopo, non più per la paura o per il dolore … ma per il piacere perverso che l’aveva assalita durante la penetrazione della banana prima, e dei cazzi dopo..:
“ .. è passato qualche giorno ma io ho ancora paura di andare al bagno … me lo tocco … ma non si chiude completamente …”
e guarda Sara con espressione interrogativa … lo ha visto l’ano della futura cognata e si aspetta una qualche risposta tranquillizzante …:
“.. non ti preoccupare si chiude … si chiude … piuttosto ti devo almeno una spiegazione per quello che è successo …”
“no .. no .. non mi devi dire nulla, quello che fai sono affari tuoi e di Alberto, io non voglio sapere nulla, non sono affari miei e quello che fai … sono affari tuoi …”
“..Silvia … che dici .. io una spiegazione te la devo .. non solo sei la fidanzata di mio fratello ma sei anche la mia migliore amica … e se non ti ho detto quello che ti sto per raccontare è perche mi vergogno …”
E mentre profferisce queste parole una lacrima scende sulle gote …:
“ .. tu conosci la mia storia con Alberto … sai che stiamo insieme da sempre … ma sai anche che prima di Alberto c’è stato Diego … ti ho anche raccontato che era un tipo sanguigno e che mi strapazzava … poi ci siamo lasciati … anzi mi ha lasciato … ed è arrivato Alberto … che con me è sempre stato molto tenero e romantico … a lui non sarebbe mai passato per la testa di strapazzarmi … e io questo l’ho sempre apprezzato … ed io ero contenta di come facevamo l’amore … e io non sentivo il bisogno di un atteggiamento differente anzi mi stava bene così … ma … due anni fa quando siamo andati in vacanza in Sicilia è successo qualcosa … quello che ti sto dicendo non lo sa nessuno ed io non l’avrei raccontato a nessuno … ma se devo darti una spiegazione te lo devo raccontare .. in breve c’era un animatore che mi faceva la corte e io, anche per far ingelosire Alberto … ci stavo … in maniera garbata … ci stavo anche perché ero convinta di poter tenere la situazione sotto controllo … ma c’è stato un pomeriggio nel quale Alberto è andato a giocare, io mi sono innervosita e me ne sono andata al bar a prendere una bevanda … lui era li … te la faccio breve … mi ha portato in camera sua … e mi ha fatto fare il miglior sesso della mia vita … scusa i particolari … aveva un attrezzo notevole … grosso … il più grosso che avessi visto, era il doppio … mi ha strappato le mutandine, il collant e non mi ha dato tregua mi ha scopata e me lo ha messo in bocca e … è pure venuto in bocca io ho ingoiato … e mi è pure piaciuto … e io da quel momento sono cambiata, se prima fare sesso mi piaceva ma senza esagerare e poi non facendo nemmeno cose turche … da quel momento vorrei farlo sempre e farlo bene … e non ti voglio dire di più ma lui non è stato il solo … se qualcuno mi piace e mi corteggia … io tento di resistere .. ma se quello insiste io alla fine cedo e mi piace … mi piace farlo in tutte le maniere e se sono più uomini … mi piace ancora di più … e da un po’ di tempo sembra che io sia il miele che attira le api tutti mi vogliono … mi vogliono scopare … ecco te lo volevo dire … quindi adesso capisci quello che è capitato l’altra sera … “
Silvia guarda Sara affranta … non immaginava una simile situazione … alla cognata piace essere montata … poi si ritrae in se stessa …:
“Sara non immaginavo ….”
Ma Sara la interrompe ..:
“.Silvia io ti ho raccontato la mia storia ma … “
Mentre pronuncia queste parole guarda Silvia, avendo cambiato espressione …:
“… tu l’altra sera non mi hai detto tutto … se non fosse venuto Dario … tu non me l’avresti detto che ti eri fatta scopare da lui … me lo dovevi dire … sono la sorella del tuo fidanzato e sono una donna ….”
“ Sara … non te l’ho detto perché temevo che non avresti capito il mio momento di smarrimento e che l’avresti detto a Gabriele … e io non voglio perderlo …”
Silvia si alza dalla sedia, si avvicina a Sara, le prende le mani e singhiozzando …:
“… Sara io voglio dimenticare tutto quello che è successo … voglio dimenticare quello che mi hai adesso raccontato … voglio dimenticare Dario e quegli altri due porci … e ti giuro che cose del genere non accadranno più … quello che è accaduto non è mai accaduto … se tu mi vuoi bene … e se vuoi bene a tuo fratello … giurami che non gli dirai nulla …”
A sua volta Sara guarda Silvia ..:
“ … la stessa cosa vale anche per te …. ti devi scordare anche questa mia confessione … questo sarà il nostro segreto .. che ci porteremo nella tomba … “
Entrambe scoppiano a piangere e si abbracciano,passa qualche minuto di commozione, salutano la mamma allettata che nel frattempo si è svegliata e tornano alle rispettive case.
Arriva finalmente il sabato e Sara è contenta, la settimana appena trascorsa è stata pesante … prima quel Stefano, poi la serata in casa dove ha scoperto che sua cognata, la sua futura cognata era stata montata dal capitano della squadra di suo marito e che la serata si era conclusa con un orgia … e mentre pensa diventa rossa, ricordando che l’hanno penetrata contemporaneamente due cazzi infilati insieme nel suo sederino … sente la chiave nella toppa, è Alberto che rientra in casa … baci, abbracci … ma lui è stanco morto, l’allenamento è stato veramente duro ma la soddisfazione di essere stato preso nella compagine regionale lo gratifica enormemente … pranzano e poi a letto dove si consuma il consueto rapporto coniugale … lei sotto, lui sopra pochi preliminari e ancor meno carezze dopo l’amplesso, lui s’addormenta, lei insoddisfatta … perfino indecisa se andare al bagno dove masturbarsi fino all’orgasmo … ma non se la sente, il senso di colpa per quello che ricorda in maniera indelebile la fa rinunciare anche ad una masturbazione liberatoria … e lentamente s’addormenta acconto al suo uomo.
Poco prima dell’ora di cena si svegliano e Alberto …:
“.. Sara è già così tardi che vogliamo fare … ti porto a cena fuori … che dici … ti va …”
Nemmeno Sara è intenzionata ad uscire … vorrebbe … ma preferisce stare a casa … preparare una rapida cena non è certo un problema e magari dopo cena … forse … potrebbe risvegliare la voglia del marito di possederla … magari attizzandolo con un lavoro di bocca di quelli che lei sa fare magistralmente … troppe volte è stata costretta da Alberto ad interrompere il trattamento in quanto lui non riusciva a trattenersi e siccome più di una, due eiaculazioni non erano possibili … lei, con sommo rammarico, si doveva fermare per essere penetrata anche se come lo metteva dentro … veniva subito … tanta era l’eccitazione che lei riusciva a provocare ..:
“ .. no Alberto non va nemmeno a me di uscire, stiamo a casa … ti preparo qualcosa che ti piaccia … tanto in casa abbiamo di tutto e ce ne stiamo tranquilli, magari poi sul divano ….”
Sara va in cucina, Alberto si accomoda nel salone a vedere, nell’attesa qualche programma televisivo su una partita che sta per essere trasmessa … quando squilla il campanello di casa …
Sara resta un attimo perplessa, non aspettano nessuno, inoltre non è in condizione di aprire la porta per come … non è vestita … infatti,la stagione è ancora decisamente calda quindi tutti indossano indumenti leggeri, lei indossa una canottiera molto scollata che arriva a mala pena all’ombelico, una minigonna cortissima e svasata che altro non è che un gonnellino da tennis che non usa più se non in casa e per intimo le solite micro mutandine semitrasparenti, ai piedi sandali che comunque hanno un tacco abbastanza alto così che, di fronte a se stessa, non si noti più di tanto la differenza di statura fra lei e Alberto … comunque così abbigliata non è l caso di aprire la porta, resta quindi in cucina, ma con l’orecchio teso per capire chi sia arrivato a quest’ora … ci va Alberto ..
“.. ciao … che ci fai qui … a quest’ora …”
“.. ragazzo mio è una settimana che non ci vediamo … sono o non sono il tuo capitano ….”
Sara si gela … è Dario … cosa ci fa quell’individuo qui, a casa sua, adesso, non sa se arrabbiarsi o ….
“ .. Sara guarda chi è venuto a trovarci … Dario … “
E tutti e due si dirigono al salone dove si accomodano … su quegli stessi divani dove si è consumata un orgia … e si mettono ovviamente a parlare degli ultimi avvenimenti sportivi e di quello che li attende nel prossimo futuro; Sara fa il suo ingresso nel salone dimenticandosi, per il nervosismo che l’ha assalita, di come è abbigliata …:
“. ciao Dario … come stai … è un bel po’ che non ci si vede …”
“già, è un bel po’ che non ti vedo … che hai fatto questa settimana ….”
“.. ho lavorato e ho dato una mano a mia madre che si è infortunata e così vado da loro, metto a posto la casa e poi preparo da mangiare a mio padre e a mio fratello ….”
Dario guardando prima Alberto, poi rigirando la testa verso Sara..:
“… sai Alberto … sabato scorso sono andato in discoteca … quella solita dove ogni tanto andiamo .. e ho trovato Silvia, la ragazza del fratello di tua moglie che stava con le vostre amiche … Luisa … Cecilia … ma tu Sara, mi sei sfuggita di un soffio … mi ha detto tua cognata che eri appena andata via con una tua amica … io poi sono restato a parlare con Silvia, è proprio una ragazza simpatica e anche molto carina, se non fosse la ragazza di tuo fratello … gli farei la corte … come la farei a te se non fossi la moglie … del mio migliore amico …”
Sara trema, non capisce dove vuole andare a parare … ma Dario continua …:
“ … Alberto … ma come hai fatto a sposare una ragazza così bella, la tua Sara è splendida, e poi come si veste … perfino adesso in casa sembra una dea scesa dall’Olimpo … solo in quel momento anche Alberto si rende conto che Sara è quasi indecente, dai bordi superiori della canottiera quasi escono i capezzoli, peraltro già turgidi, e sotto, ogni movimento un po’ brusco, rischia di sollevare le pieghe della minigonna con immaginabili conseguenze … ma anche Alberto nel suo intimo gode di avere per se una ragazza così bella e desiderata … sa perfettamente che tutti vorrebbero Sara … ma Sara è sua … lui sa di poter contare pienamente sulla sua fedeltà e quindi anche lui gioca sugli equivoci, pensa fra se e se … guarda … guarda quanto è bella mia moglie e prenditela in quel posto … lei è mia … ma Alberto ignora quanti cazzi ha già preso e in quanti buchi è stata penetrata la sua fedele Sara …:
“ .. amico mio … stiamo in casa, che vuoi fare, scusa quando siamo al mare … indossa dei bikini anche più succinti … poi sai io di Sara mi fido … poi tu … tu sei un amico … al massimo mi puoi solo invidiare … guardare e non toccare ….”
Dario se la ride fra se e se e sta al gioco …. guarda prima Alberto … poi fissa Sara …:
“… hai ragione, tua moglie è solo tua, beato te che te la puoi fare quando ti pare, io posso solo guardare e invidiarti …”
Al ché Alberto ..:
“.. basta parlare di mia moglie … che fai, stai a cena con noi … ci vediamo insieme la partita … “
“non so … non lo chiedi a Sara … magari dopo una settimana voleva stare sola con te …”
“non ti preoccupare … ho già dato oggi pomeriggio … e poi se è ancora vogliosa … c’è la notte … intanto vediamoci la partita …. Sara va bene se Dario resta a cena ….”
Sara, mentre suo marito parlava osserva Dario e capisce che c’è qualcosa che non torna … Dario gioca bene ma non è un patito come Alberto e la partita che stanno per trasmettere è per loro pressoché insignificante … capisce Alberto che è un patito … ma Dario, per quello che lo conosce non è tipo da guardarla … e allora perché la vuole vedere proprio a casa sua … comunque deve fare buon viso a cattivo gioco ..:
“non c’è problema … dove si mangia in due … si può benissimo mangiare in tre … Dario tanto ti accontenti di quello che c’è …”
Dario di rimando con un sorriso a trentadue denti ..:
“.eccome se m’accontento …”
Poco dopo la cena è pronta e Sara inizia ad apparecchiare la tavola da pranzo che si trova alle spalle del divano, su cui è momentaneamente seduto Alberto, posto avanti il televisore: Dario vede Sara e si offre di aiutarla mentre Alberto inizia a vedere la partita … come Sara si piega sul tavolo per posizionare piatti e bicchieri Dario infila subito una mano sotto il gonnellino, afferra il bordo della mutandina e l’abbassa fino a scoprire i glutei e subito infila un dito nel solco arrivando in un batter d’occhio a poggiare l’indice della mano sinistra sul buchino, sempre non completamente chiuso … Sara percepisce il movimento con un attimo di ritardo e si ritrova con il dito semi infilato nel sederino … tutto questo a tre metri dal marito … si divincola, tira su le mutandine, guarda con odio Dario e si allontana verso la cucina, Dario si siede sul bracciolo del divano e fa finta di guardare la partita … la sua partita è un’altra … giocare con Sara … e Sara torna con il vassoio sostenuto da entrambe le mani, Dario s’accorge che le mani sono occupate a sostenere il vassoio, vede che Alberto è preso dalla partita, dalla tasca prende un coltellino a serramanico, estrae la lama, con un balzo si avvicina a Sara e senza che lei nemmeno se ne accorga con la mano sinistra alza il gonnellino e con una maestria insospettabile recide la stringa destra della mutandina che cede immediatamente scoprendo il fianco … tutto ciò mentre anche Alberto si alza dal divano e si avvicina alla tavola, Sara preso da spavento si siede immediatamente poggiando il vassoio sul tavolo: Alberto gira intorno al tavolo e si sceglie la posizione migliore per continuare a vedere la partita … alla sinistra di Sara … Dario ovviamente si siede alla destra..
Sara stando sempre seduta si fa dare i piatti e distribuisce le pietanze e iniziano a cenare … Dario, pur facendo finta di seguire la partita con la destra prende la forchetta ed inizia a mangiare ma la destra resta allungata sul corpo e lentamente si avvicina a Sara, tocca il bordo del gonnellino e inizia a sollevarlo … Sara diventa rossa … resta con la forchetta a mezz’aria .. posa tutto e mette la mano destra sotto il tavolo nel tentativo di fermare la mano di Dario che è arrivato a scoprire l’inguine e tutta la peluria sovrastante la vulva … inizia una sotterranea battaglia intercalata dai commenti di Alberto sulla partita cui Dario risponde tempestivamente continuando l’avanzamento della mano nonostante la resistenza di Sara fino ad infilare completamente il dito nella figa ormai completamente allagata dagli umori vaginali derivanti dall’eccitazione, dalla paura, dalla situazione che si è creata … con mezza mutandina sfilata viene sditalinata a un metro dal marito che ovviamente non si accorge di nulla e che continua imperterrito a commentare la partita … la cena viene consumata in un tempo che sembra infinito, poi arriva la fine del primo tempo e Dario …:
“Alberto ce l’hai il rapporto di come ti sei allenato …. Sai mi piacerebbe vedere cosa ti hanno fatto fare …”
“ si ce l’ho … certo sta di la in camera da letto nella borsa ….”
“ e vallo a prendere che gli do uno sguardo durante l’intervallo …”
Alberto si alza, esce dalla stanza e si dirige verso la camera da letto, anche Dario si alza ma va verso Sara che nel frattempo non sa se alzarsi o restare seduta ….:
“… alzati troietta mia … levati le mutandine e dammele … fallo subito … tanto te le ho tagliate …”
Sara capisce che non può fare altrimenti … si sfila le mutandine e le consegna a Dario che se le mette in tasca, Sara si siede nuovamente … rientra Alberto con la cartella delle attività … poi a Sara …:
“.. amore di la ci sono dei gelati … i e Dario ci mettiamo sul divano … ce ne porti due … grazie “
E si dirige verso il divano dove si siede accompagnato da Dario … Sara tira un sospiro di sollievo … si può alzare Alberto da quella posizione non può vedere che è senza mutandine … in men che non si dica sparecchia la tavola e prende due gelati si avvicina alla spalliera del divano e da dietro offre le coppe ai due … ma Dario si alza per andare a prendere il telefonino, intenzionalmente lasciato sul tavolo, e si avvicina tempestivamente a Sara che sta alle spalle del marito … poggia la mano sulla spalla di Sara e la spinge verso la testa di Alberto … così facendo il gonnellino sale sul sedere che privo di mutandine lo espone alla vista di Dario che senza dare tempo a Sara di capire cosa stia succedendo poggia il dito medio sul solco cerca l’avvallamento dello sfintere , sente l’ano semichiuso e con un colpo secco infila tutto il dito nel culo di Sara che così china non può che dare un bacio sul collo di Alberto …
“vedi come è cara questa mia mogliettina … è veramente affettuosa … non ti prendere d’invidia … trovatene una così pure te .. “
“E si hai ragione di ragazze così però non se ne trovano … “
Il dito è sempre piantato nel sedere e Sara è costretta a prolungare il bacio sul collo di Alberto … ormai gli umori vaginali colano da tutte le parti e Sara sente arrivare l’orgasmo … Dario sente le variazioni muscolari sul dito e inizia a ruotarlo velocemente … ma la tensione è troppa per tutti e due … Sara raggiunge un orgasmo devastante e si piega in due mordendosi le labbra per un urlare e Dario, che non ha fatto bene i conti con se stesso, è costretto a sfilare il dito e a correre al bagno per evitare che la chiazza sul pantalone diventi troppo evidente …. Sara nel frattempo miracolosamente si tira su e corre in camera da letto per ricomporsi … Alberto si gira e non trova nessuno ma provvidenzialmente dal televisore giunge Goal … qualcuno ha fatto goal … si rigira e continua a vedere la partita.
Tornano in salotto sia Dario che Sara … Dario, soddisfatto dell’impresa fa presente che si è fatto tardi e va via … Sara adduce un improvviso mal di testa e va a letto indecisa se incazzarsi o prenderla con filosofia e godere di un orgasmo veramente imprevisto. La serata finisce così.
Trascorrono tranquillamente un paio di giorni senza particolari situazioni ed inizia la settimana successiva con la vita di tutti i giorni: sveglia, andare in ufficio, uscire per andare da mamma, tornare a casa, cenare, vedere svogliatamente un po’ di televisione … dormire … e il giorno dopo si ricomincia … ma in un tardo pomeriggio Sara si ricorda che giorni prima aveva concordato con Silvia di andare al centro commerciale , a qualche chilometro dalla città, dove, in una boutique di capi d’abbigliamento giovanili e sexy sarebbero dovute arrivare le anticipazioni delle nuove collezioni per l’estate successiva, prende quindi il cellulare e la chiama..:
“.. ciao , sono io .. come stai ….”
Risponde Silvia con una voce incerta … quasi balbettante …:
“ .. bene … bene … che c’è … e successo qualcosa … “
“no volevo solo ricordarti che oggi saremmo dovute andare al centro commerciale in quella boutique che tu sai per vedere i nuovi arrivi … “
“ ah … si … hai ragione … adesso che ci penso … vediamo ….”
Sara scosta il cellulare dall’orecchio e lo guarda come fosse un oggetto misterioso …. poi lo riavvicina all’orecchio …:
“ Silvia ma che dici … sei stata tu a dirmi che dovevamo precipitarci altrimenti si sarebbero presi i capi più sexy …. ma che hai … ti sento strana … lontana … ma stai bene …”
“no sto benissimo solo che sto facendo una cosa e … la debbo finire … no … non ho tempo … senti rimandiamo a domani … dai … ci sentiamo stasera … che passo da tua madre così vedo anche Gabriele che non lo sento da qualche giorno … ciao …” Silvia chiude la comunicazione senza nemmeno darle tempo di ribattere, comportamento molto strano, di solito, anzi sempre Silvia è sempre molto disponibile … e poi la voce … ha un tono roco … come quando uno ha in bocca qualcosa … Sara è indecisa se soprassedere o andare comunque la centro commerciale … è vero che ci sarebbe dovuta andare con Silvia ma nulla vieta di farci una scappatina e anticipare la visita … poi ci sarebbe comunque tornata il giorno successiva con Silvia: prende il motorino e si dirige al centro, lo parcheggia e s’inoltra fra i vasti corridoi, nota una vetrina di alta bigiotteria e si ferma ad osservare quando, riflesse nel cristallo, vede nella parte opposta del corridoio tre figure, una sembra Silvia, la minigonna è quella super corta che Gabriele non vuole che indossi perché come si muove o c’è un po’ di vento si alza egli si vede il sedere, coperto normalmente, si fa per dire, da una mutandina trasparente, in questo Silvia è come Sara, ama le trasparenze … in ogni caso oggi il sederino è completamente visibile … sopra solo un top con il bordo inferiore al limite del seno … tacchi alti che calzati sul metro e sessantotto ed al fisico longilineo ne fanno una siluette che non passa mai inosservata tanto più che il viso da ragazzina accentua la malizia del corpo … insomma Silvia è molto bella e accanto a lei nota due ragazzi molto alti, due bei ragazzi … che pensa di riconoscere dovrebbero essere due compagni d’università che ha visto il giorno della discussione delle tesi di laurea, si, si, sono proprio loro ma l’atteggiamento non è quello di amicizia … uno le tiene il braccio destro intorno al collo, mentre l’altra mano è poggiata, pur camminando sul seno, come se la massaggiasse …. l’altro ragazzo, alla sua destra, tiene la sua mano sinistra sulla cinta della minigonna … tutti e tre sembrano bighellonare ridendo e scherzando … ma l’atteggiamento non è quello di tre compagni d’università che passeggiano allegramente … nemmeno Sara sa darsi una connotazione ma, incuriosita decide di seguirli e qualche attimo più tardi ha la conferma dei suoi sospetti, i tre infatti imboccano la scala mobile che porta ai piani superiori e il ragazzo che teneva la mano sulla cinta la fa scivolare e la infila sotto la gonna palpandole il culetto … nonostante la distanza mantenuta da Sara il palpeggiamento è incontrovertibile … così come la labile resistenza di Silvia appare più di circostanza, più dovuta al luogo in cui si trovano che a un reale tentativo di contrasto; nella mente di Sara si mescola di tutto, il desiderio di essere palpeggiata, come Silvia, la sorpresa di constatare che anche la leggiadra cognatina non disdegna di essere toccata nelle parti intime o di essere esibita, visto che il suo amico, sulla scala mobile, le sta tenendo la gonna alzata e quindi il suo sederino, coperto da un velo di stoffa trasparente, è in piena mostra, oltre tutto in luoghi pubblici … alla faccia della tanto blaterata timidezza da lei sempre ostentata, pensa al fratello che la adora, ma che non ha capito niente … ma poi pensa a suo marito, che ha capito anche di meno, poi pian piano subentra una sorda rabbia, ricorda che nemmeno settantadue ore prima, quella svergognata di sua cognata ha spergiurato che non avrebbe più fatto niente … che puttana … e mentre tutto ciò le frulla nella mente, continua a seguire il terzetto che si dirige verso il parcheggio soprastante: i tre si dirigono verso un angolo dove sono parcheggiate pochissime auto e dove non transita nessuno: un lato del parcheggio è chiuso da un muro e tutta la zona è in penombra, dietro una spalletta è parcheggiato un grosso SUV nero, i tre vi si dirigono si mettono fra il muro e gli sportelli di destra del mezzo … è la loro macchina, uno dei due ragazzi ha infatti aperto la portiera e così facendo ha ricavato uno spazio che risulta quasi invisibile ad un occasionale passante, ma questo non vale per Sara che si è accovacciata sopra un semi piano rialzato dal quale può vedere chiaramente quello che sta per accadere e che immagina accadrà … e infatti dopo qualche istante sente la voce di Silvia che tenta di fermare le avances dei due ragazzi i quali imperterriti la bloccano, le sfilano le mutandine, le sollevano il top quel tanto da scoprire il piccolo seno su cui, riesce a vederli da lontano perfino Sara, si ergono due puntini neri … i capezzoli, che la dicono lunga sulla eccitazione della ragazza: uno dei due si siede sul sedile posteriore e Sara riesce comunque a vedere il notevole attrezzo di cui è dotato il ragazzo, tutto eretto come il palo di una bandiera sul quale, con una provvidenziale spinta dell’altro, Silvia viene impalata con uno strillo soffocato … Sara però non capisce se Silvia viene chiavata o inculata … per meglio osservare si sposta alla sua sinistra e da dietro una colonna più vicina all’auto riesce a vedere l’altro ragazzo che si è calato i pantaloni e le mutande e ha già il suo attrezzo, più grosso di quello dell’amico, bello eretto, si sta posizionando davanti alla figa di Silvia … allora l’altro se la sta inculando … questo invece infila il suo nella vagina, uno dei due ha messo la mano sulla bocca di Silvia per impedirle di urlare … ma la sua faccia è inequivocabile … sta godendo come una troia … anzi peggio … e anche Sara non resiste … si è già alzata la gonna, calata le mutandine e si è infilata tre dita nella vagina già allagata dei suoi umori: Sara è fortunata perché i suoi movimenti scomposti la fanno rinculare verso la ringhiera in un punto in cui è posizionato un pomello, e lei senza nemmeno volerlo, solo rinculando, finisce per farsi parzialmente penetrare il culetto dal pomello … deve essere il suo destino quello di farsi inculare da pomelli di ogni genere … il pomello entra senza alcuna resistenza nel retto. E così a dieci metri di distanza Silvia viene montata e inculata da due cazzi di tutto rispetto mentre Sara si masturba avendo anche un pomello in ferro battuto nel sederino; ma Sara è troppo tesa, tanto da percepire vibrazioni sotto i piedi che segnalano l’arrivo di un auto sul piano, si risveglia dal torpore indotto dall’eccitazione e si ricompone, poi si gira per andare via dando un ultima occhiata ai tre che non si sono resi conto dell’arrivo di una macchina … ma non se ne danno peso, si ferma un attimo e vede che quello che stava seduto sul bordo del sedile con le gambe di fuori si è spostato sulla parte opposta del sedile e ha messo il cazzo in bocca a Silvia che si è dovuta mettere a carponi sulla parte centrale del sedile e l’altro ragazzo … si capisce chiaramente che sta alternando l’inserimento del suo attrezzo prima nella figa e poi nel culo e così via con Silvia libera di urlare il suo piacere nonostante la bocca occupata da un grosso cazzo. Anche l’auto, che Sara temeva si fermasse nei dintorni è passata oltre … per cui decide di restare ancora per qualche minuto per vedere come si evolverà la situazione … Silvia viene usata ancora per alcuni minuti … fino a quando i due ragazzi vengono … vede uno dei due, quello che la stava chiavando e inculando spostarsi, aprire il portellone dell’auto, prendere qualcosa di scuro e tornare allo sportello dove nel frattempo l’altro ragazzo ha fatto scivolare Silvia verso il bordo esterno tanto che si ritrova con la pancia appoggiata sul sedile e le gambe di fuori e i piedi poggiati sul pavimento con la gonna alzate ed il sederino completamente esposto … cosa hanno intenzione di fare … un attimo dopo Sara scopre che l’oggetto nero è un plug anale che viene infilato nell’ano e sente distintamente le parole del ragazzo …:
“ … allora bella zoccoletta ti piace come ti abbiamo riempito … te l’avevamo promesso il giorno della discussione della tesi … e come hai visto … anzi come hai sentito … mi pare che ti abbiamo riempito bene … la scommessa l’hai persa e adesso devi pagare pegno …”
Silvia gira la testa ..:
“dai non approfittatevi della situazione lo so che siete amici di Jacopo e che sapete quello che è successo … ma per favore … basta … avete avuto anche voi di che divertirvi …. la scommessa me l’avete estorta … ”
“ ..ma vedo che anche a te è piaciuto … sei ancora tutta bagnata … perfino nel culo … te l’ho infilato senza sentire alcuna resistenza … e poi la scommessa l’hai persa … e … quindi adesso fai quello che vogliamo noi … ci hai dato fino a mezzanotte … lo sai che non ti puoi rifiutare ….”
Silvia non risponde, si alza e riassetta la minigonna … in effetti se non si piega non si nota che ha un bel plug infilato nell’ano …:
“ … ricordati che non te lo devi togliere fino a mezzanotte e se vai al cinema con Gabriele, tanto dopo Gabriele lo sento anch’io per telefono, e così al cinema ci veniamo anche noi … ci vai con quello piantato nel culo … noi ti controlliamo … se sgarri al tuo fidanzatino gli facciamo vedere quanto hai goduto … e quanto sei zoccola … adesso te ne puoi anche andare … tutto chiaro …”
“ ..si .. si ho capito … siete dei porci ….”
“ .. ma se stai ridendo anche tu … dai che ti piace camminare con quello infilato nel culo …”
Sara ha ascoltato tutto e si rende conto di aver scoperto un lato oscuro e perverso della sua amica e futura cognata … Gabriele l’ama troppo e se la vuole sposare .. certo che rischia di portare un cesto di corna … e il pensiero va senza volerlo ad un altro uomo che il cesto di corna già lo porta … un cesto molto più consistente … e con questi pensieri si allontana definitivamente concludendo fra se e se che la cognata sarà pure una vittima delle circostanze ma che è ancora più zoccola di quanto pensasse e con queste sensazioni per la testa va a casa della madre dove sa che di li a poco sarebbe arrivata Silvia.
E Silvia puntualmente poco dopo si presenta alla porta ….
“.. ciao Sara … già stai qui … sei restata in ufficio … immagino …”
“ .. no Silvia … dopo che ci siamo sentite sono uscita … ma tu cosa hai fatto …”
“ … ma niente stavo riordinando gli appunti della tesi e volevo chiudere la questione …”
“… ma allora stavi a casa … “
“ …. Si … no …. poi sono dovuta uscire ….”
Silvia guarda Sara in faccia e sente che c’è qualcosa che non va … l’atteggiamento è minaccioso e … avendo la coda di paglia … non è tranquilla … :
“.. scusa ma perché tutte queste domande … ti ho detto che al centro ci saremmo andate domani … no..! “
Sara è indecisa se … fare una scenata e sputtanare la cognatina o adottare un atteggiamento meno aggressivo … quello che le fa più rabbia è che lei ha giurato che si sarebbe comportata bene e … non sono passate nemmeno settantadue ore … e si è fatta sbattere senza vergogna … alla fine sbotta ..:
“… Silvia guarda che ti ho vista al centro commerciale con due ragazzi, ti toccavano il culo e tu stavi zitta ….”
Silvia diventa rossa …:
“ma no ti sbagli … mi avrai confuso … non ero io … “
“ .. Silvia non peggiorare, fatti pure prendere per il culo … scusa … fattelo mettere anche nel culo, ma non mi prendere in giro, ti ho vista nel parcheggio, ho visto come ti sei fatta impalare, inculare, scopare, sei veramente una puttana … poi con due, senza vergogna … non so se dirlo a mio fratello ….”
Sara non accenna al plug che sa che è certamente ancora infilato nel sederino di Silvia …
Silvia scoppia piangere …:
“.. Sara no ti prego lascia che ti spieghi, quelli sono due miei compagni con i quali nel passato ho flirtato e … ci siamo incontrati per la discussione della tesi e poi abbiamo rivangato i vecchi tempi … e io da sabato notte non so più chi sono, sono sconvolta …. ho scoperto anch’io che mi piace essere sbattuta … “
Poi Silvia ha uno scatto d’orgoglio e si ricorda cosa hanno fatto a Sara quando lei stava supina sulla spalliera della poltrona e con uno tono di voce non più remissivo …:
“… ma poi come ti permetti di dire a me certe cose … ti hanno messo due cazzi contemporaneamente nel culo e poi davanti e parli a me così, con quel tono … ma come ti permetti, anche tu sei una troia … di qualcosa a Gabriele e un istante dopo Alberto saprà a quanti la sua fedelissima mogliettina l’ha data ….”
Anche Sara diventa livida … per il tradimento delle fiducia accordata a Silvia che aveva promesso che non si sarebbe più fatta toccare in quel modo e per le minacce di spifferare tutto a suo marito … le due donne si affrontano minacciose e solo la voce della mamma che chiede cosa stia succedendo fa calmare gli animi … si guardano in faccia e rendendosi conto che nessuna delle due può rinfacciare all’altra comportamenti equivoci … concludono l’alterco scambiandosi un bacio riparatore di tutte le invettive che si sono gettate addosso.
Squilla il campanello, la chiave gira nella toppa e Gabriele entra in casa, vede Silvia, l’abbraccia e ..:
“. Dai vatti a cambiare … quella gonna è troppo corta e al cinema non ti ci porto così conciata … ciao Sara … non preparare la cena per me e Silvia che stasera la porto al cinema ….”
“d’accordo … preparo solo per mamma e papà … buon divertimento …”
Sara guarda il fratello e poi gira la testa da un’altra parte … non ha il coraggio nemmeno di guardarlo ma vede la sua immagine riflessa nella specchiera dell’ingresso … e gira la testa … non vuole vedere nemmeno la sua immagine … saluta tutti e se ne torna a casa … il plug nel culo di Silvia … sono affari loro.
Passano alcuni giorni senza che le due ragazze si sentano … sono infatti molto amiche ma il diverbio ha lascato l’amaro in bocca a tutte e due … ma di più certamente a Silvia che si sente come il bambino beccato con le mani nel barattolo della marmellata solo che in questo caso il barattolo in cui hanno intinto è il suo corpo … anzi i suoi buchi … comunque vuole riannodare il rapporto con la futura cognata e quindi la chiama al cellulare … :
“.. ciao Sara, sono Silvia, che fai stasera, mi ha detto Gabriele che Alberto è dovuto partire e torna solo domani … quindi stasera sei libera, sai volevo fare pace andando a mangiare una pizza, o un gelato, quello che vuoi tu … “
“Silvia, ti ringrazio ma Alberto mi ha affidato un incarico, devo andare in palestra per fare una commissione e, non so a che ora finirò, oltre tutto sono anche molto stanca e come finisco vorrei tornare a casa …. senti, caso mai domattina passa da me così facciamo quattro chiacchere …”
“va bene, mi dispiace, ma va bene lo stesso, caso mai passo in mattinata …”
Sara è preoccupata, qualche ora prima Alberto l’ha chiamata in ufficio comunicandole che stava andando con il presidente della sua società al raduno della selezione: non il presidente della società sportiva ma proprio il presedente della società di spedizioni in cui lavora … per concordare alcune sponsorizzazioni conseguenti al fatto che proprio lui era stato seleziona per partecipare all’importante torneo; era però necessario che anche lei andasse da Daniele, che era un importante consigliere della società sportiva, per firmare delle liberatorie, Daniele l’aspettava per le nove di sera proprio in palestra … Sara era terrorizzata … se avesse incontrato Anna o Nicola o Jo, ma non poteva esimersi dall’incarico, non poteva dire a suo marito che non ci sarebbe voluta andare perché in quel posto … l’avevano brutalizzata.
Alle nove in punto Sara entra in palestra e va direttamente nell’ufficio di Daniele, entra e alla scrivania trova Nicola affaccendato su dei documenti, le prende un colpo, no se lo aspettava, anche se lo temeva, è passato qualche mese da quel … tragico … pomeriggio … ancora si chiede se vorrebbe dimenticarlo o ripeterlo …
“..ciao Sara, non ti chiedo nemmeno come stai … sei splendida, come al solito, non mi fraintendere ma la ginnastica che ti ho detto di fare … ti ha fatto veramente bene ….”
E Nicola ha ragione, Sara è più che bella … è bellissima, indossa una gonna nera corta, non una minigonna, a falde larghe, sopra una blusa rosa di seta, capelli a caschetto, orecchini di argento a pendaglio, scarpe con tacco medio tanto bella da lasciare senza fiato … e non tanto per la bellezza ma per l’aria che la contorna … maliziosa, intrigante, la sua presenza lascia sempre nell’aria l’interrogativi si inchinarsi come davanti ad una divinità o brutalizzarla come la più perversa delle puttane … spesso si è optato per quest’ultima soluzione :
“.. so che sei venuta per le liberatorie di tuo marito … lo sai sta diventando una celebrità …”
Sara si sente tranquillizzata dall’approccio e dal fatto che Nicola non ha mai fatto riferimento a quel famoso pomeriggio e quindi un po’ si lascia andare …:
“ ciao Nicola, grazie per i complimenti, è vero la ginnastica mi ha fatto molto bene … si sono venuta per la firma, ma devo aspettare Daniele ….”
Nicola la osserva e naturalmente gli viene il desiderio di farla sua … si ricorda fin troppo bene quanto Sara sia sensibile al sesso … ma si deve giocare bene la partita … non la deve allarmare né farle capire il suo vero scopo: Daniele lo ha delegato a raccogliere la firma di Sara, ma lui non glielo dice … vuole prendere tempo, tranquillizzarla e poi si vedranno gli sviluppi, se se la gioca bene più tardi se la tromba, dove … Alberto non c’è, a casa sua, da solo, no tanto a lei piace prenderlo in tutti i buchi … e allora sorridendo fra se e se pensa a due suoi amici ai quali deve un grosso piacere … anzi grossissimo … che si stanno allenando in palestra … due bestie da un metro e novanta con due cazzi da far paura … se gli da in pasto Sara si sdebita definitivamente … adesso che ha chiaro nella testa l’obbiettivo da raggiungere, bisogna realizzarlo, e inizia a circuire Sara, parla del più e del meno, la riempie di complimenti e chiama nell’ufficio i due amici che entrano e si presentano a Sara che resta piacevolmente sorpresa dal fascino dei due nuovi arrivati, che la riempiono di complimenti, dalla simpatia che le dimostrano e non ultimo dal fatto che si capisce che hanno attrezzi di notevole dimensione; Nicola esce dalla stanza e lascia Sara con i due amici … anche con loro Sara si sente tranquilla, parlano del più e del meno e pur essendo molto complimentosi non sembrano particolarmente interessati a lei, rientra Nicola con in mano un foglio e nell’altra una bottiglia …:
“Sara ho appena parlato con Daniele che mi ha detto di farti firmare questo documento, di festeggiare con una delle sue bottiglie pregiate l’avvenimento e di portarti a cena fuori … almeno per scusarsi dei fastidi che ti stiamo dando …”
Ovviamente quest’ultima parte … portarla al ristorante … è una iniziativa autonome di Nicola che la vuole far bere e poi … poi si vedrà ...:
“.. ragazzi visto che la compagnia è piacevole e io non voglio che Sara pensi che voglia restare solo con lei … siete invitati tutti e due ….”
Guardando Sara …
“.sei tranquilla adesso, dai non farti pregare, in qualche maniera mi devo sdebitare … anche di quello che è successo qualche mese fa …”
Sara guarda Nicola, guarda gli altri due, nella sua mente pensa a quanto devono essere grossi i loro attrezzi … ed è qualche settimana che non fa sesso come si deve …:
“.. va bene accetto … ma non mi far fare tardi che domattina sul presto ho un impegno … “
Sara firma i documenti e il quartetto esce dalla palestra e va al ristorante dove Nicola, dopo aver istruito i due amici attua la strategia per vincere le resistenze della vittima sacrificale … la fanno bere … lei si scioglie … poi già al ristorante arrivano sotto al tavolo le prime palpatine … continuano a farla bere e … le sfilano le mutandine e poi le spalline della blusa cedono e Sara si ritrova con il seno quasi di fuori dopo che Nicola gli ha sfilato anche il reggiseno … alla fine della cena Sara è euforica … è eccitata … decisamente brilla, ha già goduto diverse volte ed è praticamente quasi nuda, la blusa quasi non copre i capezzoli e la vita della gonna è stata alzata al massimo tanto che sembra di andare in giro con una microgonna sotto la quale non ci sono più mutandine e per farla eccitare ancora di più per la strada gliela alzano così che occasionali passanti si godono uno spettacolo inconsueto .
La serata continua in casa … Sara quasi incapace di intendere fa salire Nicola e i suoi amici in casa … nemmeno entra che viene completamente denudata, condotta sul letto matrimoniale dove viene montata, inculata, dove, con enorme suo piacere, prende in bocca i maestosi cazzi degli amici di Nicola, dove ingoia quantità enormi di liquidi seminali, dove viene ripetutamente riempita in tutti i buchi di sperma, dove lei viene, non sa nemmeno lei quante volte … e tutto ciò va avanti per tutta la notte … senza un attimo di tregua, riescono anche per l’ennesima volta a penetrarla contemporaneamente nelle stesso buco con due cazzi e questo per più volte, nemmeno durante l’ultima vacanza era stata brutalizzata e usata così tanto ….
Squilla il campanello di casa … Sara nemmeno se ne rende conto tanto che Nicola, che si è appena rivestito insieme ai suoi due amici e sta andando via, apre la porta e si trova davanti Silvia che lo guarda sorpresa … nemmeno una parola … un rapidissimo saluto e li vede sfilare dalla porta e scendere le scale … Silvia resta imbambolata sul pianerottolo, davanti alla porta, poi si ricorda che quello che ha aperto l’uscio è un istruttore delle palestra dove va Sara … ma ci va qualche volta anche Gabriele e che ci sarebbe voluta andare anche lei, questo le sembra si chiami Nicola, entra nell’appartamento, va direttamente in camera da letto e trova Sara, disfatta, capelli arruffati, ricolma di liquidi seminali biancastri su tutto il corpo … ma la quantità maggiore l’ha sul viso e poi mentre Sara si rigira per alzarsi nota le grandi labbra completamente slabbrate e l’ano … ma quale ano … una voragine che resta aperta e non sembra nemmeno richiudersi e sbotta ..:
“… ma che cazzo hai combinato qui stanotte … e hai avuto anche il coraggio di farmi la predica … ma sei una troia … una puttana … una zoccola che vuole solo cazzi da tutte le parti … sei peggio di una ninfomane ….”
Si gira e se ne va e mentre scende le scale ripensa agli ultimi avvenimenti e pensa … oddio dovessi diventare come lei …
Sara si guarda intorno, nemmeno si mette a piangere … ormai ha capito che quell’istruttrice di nuoto … quella che le disse di stare attenta, aveva ragione, è diventata una donna da letto, una da riempita in tutti i buchi, telefona in ufficio, dice che non si sente bene e che si prende un giorno di malattia, riassetta la casa, si rimetta a letto e mentre s’addormenta una sola cosa la consola … anche Silvia è come lei … chissà cosa le aspetta … e s’addormenta.
segue ...
Sara non va più in palestra; è triste e per non pensare cerca di essere sempre più efficiente nel lavoro, scherza poco con i colleghi e perfino Luigi, che aveva tentato di riprendere un po’ di confidenza, si guarda bene dall’importunarla chiedendole cosa le fosse capitato; e in casa le cose non vanno meglio, non riesce a scacciare dalla mente il volto di Alberto che guarda, inconsapevole, lei mentre viene scopata e sodomizzata dai suoi istruttori, le è venuto in mente anche di raccontare tutto a suo marito, ma poi si è ricordata di quanto lui possa diventare violento, in campo, durante le partite, lo ha visto molto spesso reagire a dei falli in maniera molto dura e spesso è stato anche espulso … ma non è questo che l’ha fatta recedere quanto la paura che lui non l’avrebbe mai perdonata e che il suo matrimonio sarebbe miseramente finito per una squallida storia di corna … una squallida storia di corna … e dal profondo dell’inconscio riemergono tutte le occasioni in cui si è concessa … con il suo primo amore, che in tutti questi anni l’ha posseduta più volte, addirittura poco prima del matrimonio … poi l’animatore nel villaggio, quello che gli ha fatto scoprire tutte le sfaccettature del sesso, sesso animalesco che tanto la soddisfa quando lo fa e che poi le provoca inauditi sensi di colpa …. poi le avventure avute nei periodi di riflessione, specie quella con quel Tommaso che l’ha posseduta più volte … infine tutto quello che è accaduto pochi mesi prima, nell’ultima vacanza, dove è stata l’oggetto sessuale dello staff del villaggio … adesso dove non solo i suoi attuali istruttori l’hanno posseduta in tutti i buchi davanti a suo marito, ma dove addirittura è stata costretta, e le è piaciuto, a camminate con un cuneo ficcato nel suo sederino … non ultimo, un compagno di squadra di Alberto le ha ficcato un dito nel sedere … non c’è che dire, troppo spesso le sue pulsioni hanno preso il sopravvento … Alberto non capirebbe ...non potrebbe capire …
Sono passati molti giorni durante i quali non ha avuto più rapporti, spesso si è guardata l’ano per vedere se fosse ancora dilatato, ma con un certo sollievo ha constatato che sembra essere tornato alla normalità tanto che una sera Alberto spazientito da tanta tristezza …:
“Sara, ma che hai da qualche giorno a questa parte, sei sempre silenziosa, taciturna, non ridi mai … sei sempre stata solare e allegra .. fino ad oggi sono stato zitto sperando che ti passasse il fatto che molto spesso vado a giocare e ti lascio sola, ma adesso mi sembra che stai esagerando, parliamone e poi è tanto che non facciamo … avrai avuto anche le tue cose, ma anch’io ho le mie esigenze e tutto l’allenamento in palestra ha dato i suoi frutti … non capisco perché non ci sei più voluta andare, tutta quella ginnastica ti ha fatto diventare ancora più bella e ho voglia di fare l’amore con te …”
Sara ascolta … è vero … due, tre settimane che non lo fanno … gli ha detto che le mestruazioni le sono durate più del solito e che quando sono arrivate non gli ha detto che ha tirato un grosso sospiro di sollievo visto che Jo le è venuto dentro più volte e in abbondanza e che stavolta sono state accompagnate anche da forti dolori .. ma effettivamente è passato molto tempo e anche lei sente il desiderio di essere posseduta … e fra se e se pensa … come voglia essere posseduta … o amata … Alberto mi ama e vuole fare l’amore … ma io voglio essere montata …:
“si hai ragione … adesso che ci penso … è molto che non lo facciamo … effettivamente ti sto trascurando moltissimo in questi ultimi tempi … ma stasera vedrai che ti faccio contento … “
Alberto la vede sorridere, finalmente ed è contento: la cappa di tristezza sembra svanita, quindi si cena, si vede un po’ di televisione, sul divano qualche bacio, un abbraccio e poi a letto … per l’occasione Sara indossa un baby doll semi trasparente di seta, veramente intrigante, costituito da una sottoveste cortissima sorretta da due sottili spalline e da una mutandina annodata sui fianchi … Alberto ne è ammaliato, si gettano sul letto ….
“ non te l’ho mai detto … ma sai cosa ho visto la sera che sono andato a prendere il premio con Daniele ..”
Sara che nel frattempo ha preso in mano il pene di suo marito e che si accinge a prenderlo in bocca si blocca e lo guarda … spaurita ..
“ero abbastanza alticcio … al rinfresco mi avevano fatto bere e Anna, siccome Daniele aveva da fare, mi ha chiesto di accompagnarla a chiudere la palestra, ma quando siamo arrivati davanti gli spogliatoi delle donne abbiamo sentito uno strano vocio … sono entrato e ho visto Nicola e quell’altro istruttore … non mi ricordo come si chiama … ma sta pure con te .. “
“si chiama Giovanni .. ma lo chiamano tutti Jo …”
“si … quello .. si stavano facendo una ragazza … tutti e due insieme e contemporaneamente … si … si uno stava sotto e l’altro sopra … la ragazza era coperta da un asciugamano e non si vedeva il volto … ma aveva un culo …. fantastico …”
Sara quasi balbettando …:
“ma non hai visto chi era .. “
“no … non si vedeva nulla salvo che aveva un … coso infilato nella fighetta e un altro nel culetto … non doveva essere molto alta … certo che quei due pali infilati contemporaneamente facevano impressione … ed erano pure belli grossi … ”
“e ti sei eccitato …”
“certo … era impossibile non eccitarsi … poi la cosa mi ha colpito perché quel sedere aveva qualcosa di familiare …”
Sara incomincia tremare e a sudare …:
“ e tu che hai fatto …”
“niente … Anna mi ha preso per un braccio e mi ha portato via ..”
“ e tu non gli hai chiesto chi era …”
“non me lo ha detto … si è solo scusata per quello che stavo vedendo … che certo non fa onore alla palestra e poi … non erano affari miei sapere chi fosse quella ragazza … certo che deve essere proprio una gran zoccola per prendere contemporaneamente due cazzi in figa e nel culo … però il culo era proprio bello …”
Sara non sa che fare … ma la descrizione della scena fatta da suo marito che le ha ricordato quello che è successo ha riacceso la libidine che è dentro di lei … per cui si accuccia fra le gambe di Alberto e inizia uno splendido pompino …. e mentre ciuccia e lecca lo guarda negli occhi accentuando il piacere che provoca una tale attività … Alberto guarda negli occhi la moglie e poi alza lo sguardo e vede, riflesso nello specchio ai piedi del letto, il sedere di sua moglie e nota un forte somiglianza con il culo di quella ragazza e poi ancora osserva che, per effetto dei movimenti, la natiche ogni tanto si divaricano mostrando l’ano che si apre e molto lentamente si richiude … :
“Sara … ti sto vedendo il sedere … ma lo sai che assomiglia moltissimo a quello di quella ragazza nella palestra … se non fossi certo della tua fedeltà direi che quel culo è il tuo … scusami non volevo dirlo … ma sembra proprio uguale, ha le fossette nei stessi punti e una certa rotondità … ecco si .. proprio la rotondità sembra la tua.. “
Sara, pur tremando, ma certa che Alberto non l’abbia riconosciuta, sta al gioco …:
“ma perché … ci fossi stata io … che avresti fatto … “
“vi avrei ammazzato tutti … lo sai che sono maledettamente geloso … “
“ah … ah .. non ti saresti messo al posto loro … “
“Sara .. ma come puoi pensare una cosa del genere … io ti amo e non ti tratterei mai da puttana … sei mia moglie … se Dio vorrà la madre dei miei figli … “
Sara abbassa la testa e si infila il cazzo di Alberto nella bocca … stavolta però senza guardarlo negli occhi … anzi accelera il pompino per terminarlo ma … stavolta è Alberto che infoiato prende Sara per le spalle, la rigira, allarga le gambe e punta la sua cappella contro le grandi labbra e deciso ma delicato la penetra per tutta la lunghezza del suo cazzo … un cazzo normale che sguazza in una vagina ormai allargata …:
“ ma che hai fatto … quasi non lo sento che è entrato … ma tu lo senti …”
“amore mio si … si … lo sento tutto …”
Non è vero, Sara lo sente che è entrato ma non sente certo quel senso di riempimento che ha provato con altri cazzi di ben altra levatura … quindi per superare il momento critico si agita, si abbassa di più e copre di baci il suo ignaro marito che soffocato da tante attenzioni riprende vigore e dopo alcuni minuti viene nella sua figa … senza che lei sia pervenuta a un orgasmo … ma …:
“amore mio sei stato grande … mi ha fatto godere come non mai …”
Sara guarda il marito con tanta tenerezza e amore … quell’uomo la rispetta, le da sicurezza e certezza di una vita tranquilla alla quale non vuole rinunciare … il sesso è si importante ma la tranquillità di una vita vale molto di più e … spera che i liquidi seminali sparsi in quest’occasione siano sufficienti a ingravidarla … è giunto il momento di avere un figlio … dal suo amore … da suo marito … dal suo Alberto … Sara sa che la sua vita è appesa a un filo … sente che il suo corpo non si accontenta di un tenero atto d’amore e con queste contrastanti sensazioni s’addormenta.
Trascorre un altro mese, Sara non è più andata in palestra, in ufficio è ripreso il solito tran tram … Luigi ha ricominciato a corteggiarla nella solita maniera … come nulla fosse successo quella mattina … i rapporti sessuali con Alberto sono ridiventati più frequenti ed ogni volta le è venuto dentro ma non è restata ancora incinta e questa situazione incomincia creare un certo disagio, unita al fatto che, ogni tanto, senta salire dal suo inguine un certo calore che la dice lunga sulla lunga astinenza di un sesso come piace a lei, né le sono sufficienti le frequenti masturbazioni provocate sia dalla lettura di racconti porno erotici nei quali spesso si immedesima che dalla saltuaria visione di filmati porno nei momenti in cui è sola in casa … quando una certa sera Alberto rientra in casa, cenano e si accomodano sul divano …:
“Sara … senti ti devo dire una cosa … oggi mi ha chiamato Daniele e mi ha chiesto di partecipare ad una selezione per una squadra che dovrà partecipare ad un torneo molto importante … ha già parlato con i miei capi in azienda che ci hanno detto che mi posso assentare per il tempo necessario …”
“ma come … ti lasciano libero così … ma ti consumi le ferie … “
“no .. no … hanno parlato con i proprietari, che sono anche soci della nostra squadra …. E sono contenti che un loro dipendente partecipi … loro la considerano una forma indiretta di pubblicità per la società … per cui pagano tutto loro, anzi, in caso di successo mi darebbero pure un premio, sai, per me è molto importante.”
“e i tuoi compagni … anche loro hanno ricevuto la stessa richiesta …”
“no loro non c’entrano … la richiesta vale solo per me …”
“e quanto tempo saresti via … ma qui in città …”
“no, fuori e per qualche settimana … dovrei andare via già questo sabato mattina ….”
“questo sabato … ma è il nostro anniversario … di quando ci siamo conosciuti … avevi detto che mi portavi finalmente a ballare …”
“beh ti ci porto quando torno …”
Sara è visibilmente contrariata non perché Alberto non la porti a ballare ma perché … in questo momento non vuole restare sola, ha paura di se stessa, le pulsioni si stanno facendo sempre più forti e riesce a contenerle costringendo Alberto ad avere continui rapporti, che seppur coniugali, riescono comunque a soddisfarla e a smorzare l’ansia che la prende, ma se Alberto va via e poi per un così lungo tempo che farà, cosa succederà, cosa le riserva il destino …
Scoppia una animata discussione al termine della quale ognuno dei due resta deluso dall’atteggiamento dell’altro …
Il venerdì antecedente la partenza Alberto si vede con il fratello di Sara raccontandogli quello che è successo.:
“ciao, come avrai saputo … lo sanno tutti … sono stato convocato per la selezione, ma domani sera sarei dovuto andare con tua sorella a festeggiare quando ci siamo conosciuti in una discoteca, sai quanto le piace … ma non ci posso andare ovviamente … avevo pensato che, per distrarla, magari tu con Giulia e con Luisa e Cecilia ce la potreste accompagnare e farla divertire, sai in queste ultime ore è diventata molto triste e con me è incazzata nera, ma magari se la fate distrarre, poi le passa ..”
“Alberto ho capito ma anch’io sabato sera ho un impegno … però posso dire a Giulia di andare lo stesso … in fin dei conti prima che Sara si sposasse ci andavano tutti i venerdì .. “
“ma non le daranno fastidio … sono quattro belle ragazze …”
“Alberto, se ci volessero tradire … non hanno bisogno di andare in un locale …”
“hai ragione, fai tu, poi ci sentiamo e mi racconti come è andata, ciao .”
Il fratello di Sara parla con Giulia e gli racconta del colloquio avuto con Alberto … Giulia chiama Sara.:
“ciao ho saputo che sabato sera sei libera, tuo marito parte per la selezione, mi ha raccontato tutto tuo fratello, mi sono messa d’accordo con Luisa e Cecilia e stasera ci diamo alla pazza gioia … come ai bei tempi … ce ne andiamo in discoteca, andiamo a ballare e, vedrai che qualcuno ci rimorchia pure .. una trasgressione ogni tanto ci sta pure bene … “
Sara ascolta ed è combattuta se accettare o meno, ma poi un po’ per ripicca, un po’ perché le piace andare per discoteche … accetta.
Sara si prepara per andare … seduta sul letto è indecisa fra due abbigliamenti: gonna lunga, collant color carne, culottes di pizzo, scarpe chiuse , tacco medio, reggiseno di pizzo … di quelli che usa per andare in ufficio, camicetta elegante … un filo di trucco leggero, orecchini e collanina molto discreti o … vestitino a sottoveste, cortissimo, che arriva a mezza coscia, con sottilissime spalline annodate sulla spalla che lo sorreggono con il bordo superiore che copre a male pena i capezzoli, sotto un sexy slip aperto sia all’inguine che dietro, che non aveva mai avuto il coraggio di indossare, autoreggenti velate, sandali alla schiava tacco 12, orecchini pendenti e trucco un po’ marcato … si vede allo specchio indecisa se sembrare una elegante segretaria d’ufficio … o una splendida e sensuale femmina nel fiore degli anni … decide per lei il languore che sale dalle sue intimità … si veste da femmina … tanto è bella che quando la vedono le sue amiche restano impressionate … tanto che Giulia.:
“mi sa che stasera ci sarà la coda al nostro tavolo, sarai come il miele per le api, mi sa che ci dovremo difendere da molti assalti …”
In effetti Giulia ha ragione sono tutte e quattro molto belle, ma fra tutte spicca come un gioiello raro lei Sara … che così acconciata non ha paragoni ….
Salgono in auto e si avviano per il locale prescelto che si trova appena fuori città su un promontorio a picco sul mare … la loro entrata calamita lo sguardo e l’attenzione di tutti i presenti, donne comprese che lanciano sguardi di fuoco specie nei confronti di Sara, che fra tutte le presenti è certamente la più bella, alla quale si accompagna Giulia che, pur non come la sorella del fidanzato, è certamente una ragazza che non lascia indifferenti, alta nella norma, longilinea, lunghi capelli castani, occhi scuri … un seno piccolo e una spensierata aria di allegria dipinta su un visino fanciullesco comunque malizioso che la fa sembrare più una ragazzina inesperta che una ragazza già navigata…
L’arrivo delle quattro ragazze è subito notato da un gruppo composto da diverse persone composto da un paio di coppie e da un single … uno dei due ragazzi, Francesco, gioca in squadra con Alberto e si rivolge all’altro, anch’esso altro giocatore delle squadra ..:
“Jacopo ma quella appena entrata non è Sara … la moglie di Alberto ..”
L’amico si gira e osserva attentamente .:
“si … mi sembra che sia lei … ma Alberto non lo vedo …”
“certo che non lo vedi, Alberto è partito stamattina per la selezione … hai capito … quello parte e lei si va a divertire … la puttanella …”
Ma le ragazze che accompagnano i due intuiscono qualche desiderio nascosto e subito s’inalberano minacciando pesanti ritorsioni qualora di due decidessero di fare qualche azione indesiderata … ma il single interviene .:
“ma di chi parlate … li ce ne sono quattro e sono tutte belle … “
Risponde Francesco .:
“sto parlando di quella che adesso si sta togliendo lo scialle … quella con tette quasi di fuori e con i vestito tanto corto che gli si vedono le cosce … si chiama Sara ed è la moglie del nostro migliore giocatore che oggi è partito per una selezione … quindi sta sola con le amiche … so che gli piace ballare … il marito mi lo ha raccontato che prima di sposarsi andavano spesso a ballare anche se a lui non piaceva … ma per farla contenta …”
Interviene una delle ragazze.:
“ ma io quella la conosco … l’ho vista in palestra … dentro l’idromassaggio, stavamo con Dario quando lei è arrivata … Dario la conosceva, l’ha chiamata Sara e l’ha presa in giro perché è entrata nella vasca con un costume intero .”
“e cosa è successo …” chiede il single:
“Dario ha fatto, come al solito lo stronzo … si vedeva che sbavava per lei … mi ha preso e mi ha messo con il sedere contro l’idrogetto per far vedere a lei come l’acqua massaggiava … lì dietro …”
“dove ..”
“il sedere … ma è una stronzata, tanto ha detto e ha fatto sul costume che indossava che quella si è risentita e si è andata a cambiare:
quando è tornata indossava un bikini … tanto piccolo che nemmeno si vedeva … oltre tutto bianco … per cui in acqua era come se non ce l’avesse … tanto che Dario si è infoiato al punto che ha incominciato a ronzarle intorno … noi ci siamo imbarazzate al punto che ce ne siamo andate … poi …”:
“poi … che … che è successo … “
“non so se raccontarlo … non sono affari miei … ma con la coda dell’occhio ho visto che Dario le ha tolto la mutandina … l’ha messa con il culo davanti all’idrogetto … l’acqua le entrava nel solco del sedere … e poi …”
“e poi … dai parla … racconta …”
“mi vergogno a dirlo … “
“che è successo ..”
“gli ha messo un dito nel sedere …”
“nel sedere …”
“si … si … dentro … e lei ci stava … mi sono imbarazzata tanto che ho chiuso la porta e me ne sono andata”
Jacopo guarda Francesco .:
“ecco perché Dario faceva tanto il misterioso … mi ha raccontato che aveva avuto un’avventura con una … ma non mi ha detto con chi … hai capito … è Sara … la moglie di Alberto … capirai se se ne accorge fa una strage … quello in campo è una bestia … adesso capisco perché non voleva parlare … però si vantava di averle rotto il culo … sto stronzo …”
Si fa avanti il single.:
“ragazzi scusate … fatemi capire … state parlando di quella ragazza molto sexy a quel tavolo … state dicendo che è la moglie di un vostro compagno e che un vostro amico gli ha messo un dito nel culo dentro una vasca idromassaggio … ho capito bene … e che non è una puttanella … “
“.. si Stefano, hai capito bene, quello che ci dice lei torna con quello che ci ha raccontato il nostro compagno di squadra … certo che ci sarebbe da provare … è proprio una bella figa … “
I due tavoli stanno a qualche decina di metri l’uno dall’altro e Stefano inizia a puntare Sara osservandone le smorfie, i movimenti, cosa, quanto e come beve, cercando di capire quello che le passa per la testa, la vede salire sulla pedana insieme alle amiche e ballare, a volte lentamente e a volte scatenandosi in fantasmagoriche evoluzioni … sempre sola e sempre con il viso corrucciato … ma sempre guarda il viso degli interlocutori che man mano si avvicendano nel tentativo di rimorchiarla …. e pian piano si fa un’idea di come poterla abbordare …. dopo un po’.:
“ragazzi voi la conoscete … attacchiamo bottone e presentatemi a lei …”
“.. Stefano ma che ci vuoi provare … quella che sta con lei credo sia la ragazza del fratello … figurati, anche se lo volesse … se si fa abbordare …”
“voi presentatemi che poi ci penso io, se va come dico stasera ci divertiamo, ho in mente un bel giochetto, ce l’hai la macchinetta fotografica, quella che abbiamo usato l’altra notte per fare scatti con pochissima luce …”
“. Si l’ho qui con me …”
“bene vedrai che forse più tardi ti potrà servire …”
Francesco si alza e accompagnato dalla sua compagna e da Stefano si avvicina al tavolo di Sara, saluta le ragazze e presenta il suo amico Stefano che fissando intensamente gli occhi … invita a ballare Giulia;
Sara, delusa senza nemmeno saperlo, lo osserva, lo aveva già individuato in quanto si era accorta che la fissava intensamente … come volesse carpirle i suoi segreti … alto, sui trentacinque anni … un’aria misteriosa lo circonda … quell’uomo non le è indifferente … che sta facendo … lentamente una mano dalle spalle di Giulia sta lentamente scendendo sui fianchi, si ferma, lo vede avvicinare il viso all’orecchio e bisbigliare qualcosa che fa ridere Giulia che lo guarda e poi rivolge lo sguardo verso di lei e sorride … la musica finisce e tornano al tavolo delle ragazze ma stavolta Stefano si siede accanto a Sara e inizia un sottile gioco di sguardi … Sara percepisce un magnetismo che la inquieta … lui non parla … la guarda solamente poi una battuta improvvisa su alcuni ragazzi a loro vicini la fa scoppiare dalle risate … e poi un’altra ancora … questo Stefano è molto simpatico e divertente alterna un aria misteriosa ad un atteggiamento bonario e tranquillizzante … sta lentamente penetrando la corazza difensiva di Sara … Stefano lo sa … finalmente una musica lenta … sensuale … un ritmo brasiliano … la invita a ballare, la stringe delicatamente e poi fissa il suo sguardo magnetico nei suoi occhi … Sara si sente persa … sente uno strano già conosciuto calore salirle dal basso ventre … ed è preoccupata l’intimo che indossa sotto è aperto e i liquidi iniziano a fuoriuscire dalla vulva fino al bordo delle autoreggenti …. cerca di staccarsi ma lui la stringe e sempre fissandola negli occhi .:
“Sara sei meravigliosa e sei molto sensuale, sento il tuo petto fremere, sento delle vibrazioni che sono per me il chiaro segno della tua femminilità …. tu sei una vera donna, una vera amante …”
Stefano ha intuito la fragilità emotiva di Sara e sfrutta le sue doti di istrione per portarla in uno stato di abbandono … voce lenta, suadente … monotono … Sara resta quasi ipnotizzata e lentamente si abbandona fra le braccia di Stefano … perfino si dimentica che si sta bagnando e che gli umori hanno ormai superato il bordo delle calze e le stanno lentamente impregnando …
Stefano continua ad avviluppare Sara e fa un gesto a Francesco che tira fuori la fotocamera e si appresta a scattare …
“Sara … sai questo vestito che indossi ti sta che è una favola … ma le spalline sono fuori posto …. Slacciale …”
“ma se le slaccio mi cade il vestito è talmente leggero che rischio che mi si scopra il seno …”
“ma dai prova almeno con una … poi ci sono qui io …. a coprirti …”
Sara, guarda le sue amiche al tavolo che discorrono fra di loro … vede Giulia ballare avvinghiata ad un altro ragazzo che non conosce e fra se pensa che se Giulia si abbandona così nelle braccia di un altro … allora anche lei può far contento quest’uomo così misterioso che senza alcuna apparente imposizione le sta chiedendo solo di essere ancora più affascinante … e quindi slaccia la spallina e inevitabilmente un capezzolo, dritto e duro, esce dal bordo .:
“vedi come sei bella …. Slaccia anche l’altra spallina … ti voglio con entrambi i capezzoli in vista sei troppo bella … non è giusto che solo io possa vederti …”
Sara ormai ipnotizzata esegue …. Slaccia anche l’altra spallina e anche l’altro capezzolo, altrettanto duro e irto diventa visibile … il tutto ben documentato da Francesco che scatta in continuazione … ma non è finita perché il ballo continua e Stefano si fa sempre più audace … ha ormai capito che Sara è nelle sue mani e intende approfittare della situazione e portarla ad un punto di non ritorno … punto da raggiungere per quello che ha in mente … quindi, continuando a ballare, con il vestito che lentamente scende dai seni, posiziona lentamente le mani sui fianchi e scende impercettibilmente con una mano fino ad afferrare il lembo inferiore del vestito … la sala è nella penombra e pochi s’accorgono della lenta esibizione in atto … Sara sente che gli sta lentamente sollevando il vestito quando improvvisamente si ferma ….
“… indossi mutandine …”
“..si.. “
“che tipo ..”
“ culottes aperte … “
Un ghigno appare sul volto di Stefano .:
“bene … allora facciamo un bel gioco … io adesso ti sollevo lentamente la veste e tu cerchi di impedirmelo … poi …”
“ma mi vergogno … c’è la ragazza di mio fratello … le mie amiche … i compagni di gioco di mio marito … no … no … non posso fare una cosa del genere …”
“ma hai visto che sta facendo Giulia …. Guarda …. “
Sara gira lo sguardo nella direzione indicata e vede Giulia fra le braccia di un ragazzo che le sta baciando il collo e sembra abbandonata fra le sue braccia … poi gira ancora lo sguardo e vede le sue amiche dall’altra parte della sala a parlare con altre persone …:
“ vedi nessuno si accorgerà di questa trasgressione … solo tu ed io …”
Stefano inizia a sollevare e Sara sta al gioco e cerca di fermarlo …. parte del sedere comincia ad essere visibile … Francesco continua a scattare … poi Stefano leva la mano …
“tira su … scopri il tuo sederino … vediamo se hai il coraggio di essere quello che sei … una splendida femmina … a cui piace essere guardata“
E Sara, ormai ipnotizzata si prende il lembo e continua il sollevamento fino a scoprire quasi completamente il suo sederino a mala pena coperto da una mutandina sostanzialmente costituita di stringhe e dove l’unico tessuto è diviso in due parti che non coprono assolutamente niente … però la semioscurità è tale che pochissimi si rendono conto di quello che sta succedendo … Cecilia e Luisa sono troppo lontane, Giulia è persa fra le braccia del suo occasionale compagno gli altri o sono troppo occupati a bere o a farsi gli affari propri … solo uno non si perde un attimo dello spettacolino improvvisato … ha ripreso tutto … e in tutti i particolari … perfino la visione delle grandi labbra alquanto slabbrate e … dell’ano leggermente dilatato …. Francesco si frega le mani … e non ha ancora idea di quello che da lì a poco accadrà.
La musica finisce, Sara si sveglia dallo stato ipnotico … si aggiusta il vestito abbassando i bordi inferiori e sollevando quelli superiori … tornano al tavolo … ma ormai sente dentro di se le stesse sensazioni perverse che le fanno contrarre i muscoli delle sue intimità … continui fremiti la prendono e non riesce a stare ferma sulla poltrona … Stefano la osserva e intuisce perfettamente lo stato emotivo in cui si trova e decide che è arrivato il momento.:
“Sara ti vedo stanca e affaticata .. non sei più abituata a stare sempre in movimento … e anch’io vorrei prendere un po’ d’aria … che ne dici se ti riaccompagnassi a casa tua …”
“ma sono venuta con le mie amiche … come faccio …”
“inventa una scusa … digli che sei stanca e che torni a casa … con … non c’è nessuno che conosci qua dentro …”
“ si ho intravisto una mia compagna di scuola … che mi sembra stia andando via …”
Sara si rivolge alle sue amiche e gli dice che è stanca e che ha incontrato una sua compagna che la accompagnerà a casa.
Stefano nel frattempo fa un segno a Francesco di seguirlo.
Stefano con molta galanteria poggia sulle spalle di Sara lo scialle ed escono dal locale … anche se è ormai tardi la serata è ancora tiepida e si avviano verso il parcheggio delle auto e si fermano davanti all’auto di Stefano.
L’auto è una spider scoperta .. è un Duetto Alfa Romeo un vecchio modello utilizzato in un famoso film “il laureato” che ha una particolare caratteristica … la leva del cambio non è posizionata sul ponte fra i sedili ma spunta, in posizione centrale subito sotto il cruscotto, per circa una quarantina di centimetri …
Stefano fa accomodare Sara, sale, avvia il motore e partono … i sedili sono molto bassi e Sara è quasi completamente stesa con il bordo inferiore del vestito quasi al pelo dell’inguine … Stefano vede che le mutandine sono molto particolari … non se ne era accorto prima quando, mentre ballava, le ha fatto sollevare il vestito … ma adesso in questa posizione, pur nella penombra vede chiaramente l’apertura frontale e scorge chiaramente la peluria sovrastante le grandi labbra … percepisce chiaramente, dal gonfiore del monte di venere e dalla lucentezza della pelle circostante la vulva, che la ragazza è chiaramente eccitata e con molta discrezione poggia la mano destra sulla coscia sinistra all’altezza dell’inguine … ed inizia un lento massaggio ... scendendo sempre più fra le cosce.
Sara è salita sull’auto e si trova in una posizione molto particolare … è praticamente stesa sul sedile, il vestito quasi completamente rialzato all’inguine, le cosce al vento, la figa in bella vista e il sedere nudo che poggia sulla pelle del sedile … il vento che le scompiglia i capelli e che provoca un caldo tepore … la mano che da qualche istante Stefano ha posto sulla sua coscia come fosse un segno di possesso l’hanno sprofondata in una stato di soggezione dal quale si vorrebbe scuotere … ma non ci riesce … non vuole … non lo sa … ma sta bene … uno strano ma ben riconosciuto languore la sta pervadendo dalla punta dei piedi alla cima della testa … e poi è incantata da quel pomello di bakelite nera posto sulla sommità della leva del cambio … sembra un grosso pene lungo una quindicina di centimetri e largo almeno sei … nella sua immaginazione sente che quel pomello la sta puntando …
Stefano intanto controlla dallo specchietto retrovisore che sia seguito da Francesco e compagni e si dirige verso un promontorio a picco sul mare, che ben conosce avendovi portato spesso ragazze, sulla cui sommità, in mezzo ad una folta vegetazione composta da alti arbusti, vi sono diverse piazzole a picco sul mare che sono abbastanza nascoste le une alle altre e che quindi assicurano una qualche intimità alle coppiette che amoreggiano in auto … inutile dire che il posto è da sogno, specie nelle nottate, come questa, dove la luna piena assicura dei magici riflessi sul mare piatto; l’ora è tarda e non c’è quasi nessuno, Stefano si dirige in una piazzola mentre Francesco e Jacopo, accompagnati dalle rispettive amiche, si fermano in una piazzola posta nelle vicinanze … il gruppetto scende dall’auto e silenziosamente si appostano per veder cosa succederà … Francesco con la fotocamera si spinge ancora più avanti e individua un alberello su cui sale per qualche metro … da quella posizione … anche per via della luce derivante dalla luna piena è in grado di vedere quasi perfettamente quello che potrà accadere all’interno dell’abitacolo della spider.
Stefano ferma la macchina e inizia il corteggiamento serrato … si avvicina al collo di Sara e tenta di baciarla … lei resiste .:
“Stefano … per favore non fare così … già prima mi hai costretta a fare delle cose che non mi sarei mai immaginata … ma è stato un momento … questo posto è bellissimo … godiamoci il chiaro di luna …. lo sai che sono sposata da poco e che amo mio marito … non l’ho mai tradito …”
E mentre pronuncia queste parole trasale e si morde il labbro inferiore … lei sa di mentire ad una persona che non la conosce … ma Stefano sa che lei mente …:
“ .. mia cara Sara sei una ragazza splendida e so che mi desideri … ho visto come mi hai guardato e come sei attratta dal mio sguardo … e so che ti piace essere toccata … anche dall’acqua … vero …”
Sara trasale … oddio … che sappia qualcosa … che Dario abbia confidato a Francesco quello che è successo nell’idromassaggio e che poi quest’ultimo l’abbia raccontato a lui … si sente persa … cosa fare … scappare è impossibile … che poi Stefano gli piace … tentare di contenerlo … è l’unica cosa da fare … se ci riesce … perché si sta bagnando sempre di più …
Stefano decide di passare a maniere più incisive … abbassa il freno a mano posto fra i sue sedili e si sposta più vicino a Sara, passa il braccio destro intorno al collo e poggia delicatamente la mano destra sopra il seno … si avvicina con la bocca dietro il lobo dell’orecchio sinistro e alita dolcemente il retro dell’orecchio … già prima mentre ballava con lei in discoteca si era accorto che in quel punto era particolarmente sensibile … ed infatti Sara non resiste, poggia leggermente la testa sulla destra quasi ad offrirsi alle sue carezza … è fatta … Stefano poggia le labbra sul collo e la bacia appassionatamente … la sente sciogliersi … inizia a leccare il lobo e poi scende sul collo …. contemporaneamente sposta la mano che prima era posizionata sopra il vestito in maniera tale che le dita si possano intrufolare sotto e pizzicare il capezzolo destro lasciando per il momento le spalline legate così che il vestito non cada … ed ancora girandosi con il corpo verso destra poggia la mano sinistra fra le cosce all’altezza dell’inguine e con un dito, visto che le mutandine sona aperte, entra direttamente nella vulva fino a massaggiare sempre più fortemente il clitoride che nel frattempo si è eretto quasi fosse un piccolissimo pene … Sara cerca di resistere prende le mani dal seno e cerca inutilmente di toglierle … poi afferra il polso della mano che la sta masturbando … e tenta di toglierla … e Stefano quasi l’accontenta consentendole di sfilarla dallo stuzzicare il clitoride … un attimo di sorpresa …. quasi delusione … Sara lascia la presa sul polso, la mano ricade sull’inguine e il dito continua il massaggio … poi due dita entrano prepotentemente nella vagina e iniziano un devastante piacevolissimo movimento rotatorio … Sara si sente persa, sa che la battaglia è perduta e si abbandona a quella mani che la stanno facendo impazzire dal piacere … Stefano sa che Sara è cotta al punto giusto e che può fare di lei quello che vuole … per un attimo gira lo sguardo alla ricerca di Francesco che appollaiato su un albero prospiciente non sa se scattare foto o farsi una sega, tanto lo spettacolo cui sta assistendo è perversamente eccitante … lo vede e gli fa un gesto con la mano, momentaneamente sfilata dal seno, di iniziare a scattare foto e poi di avvicinarsi …. poi con la stessa mano slaccia prima una spallina .. poi l’altra, il vestito, senza più sostegni scende scoprendo completamente i seni che risplendono alla luce della luna; riposiziona la mano sui seni e inizia un massaggio prima di una tetta e poi dell’altra continuando sempre a baciarle senza sosta … mentre la mano continua un feroce ditalino alternato fra una penetrazione sempre più profonda e un pizzico sempre stretto del clitoride … Sara non sta più nella pelle si agita come una forsennata, geme, ansima la mano di Stefano è ormai completamente inzuppata degli umori di Sara e gli sconquassi del suo corpo hanno chiaramente evidenziato i numerosi orgasmi che le sono arrivati …. e Stefano si ferma … toglie le mani dal corpo di Sara e si ritrae verso la sua portiera sinistra, poi a voce alta che Francesco lo senta …:
“.. mia splendida Sara ti ho fatto godere adesso tocca a me, prendimi il cazzo e mettitelo in bocca tutto e quando lo infili voglio vedere i tuoi occhi, voglio vedere quanto sei troia mentre mi fai un pompino … lo voglio come quelli che fai a quel cornuto del tuo maritino … “
E Sara, ormai vinta, perso ogni ritegno e parvenza di dignità, eccitata ancora sotto l’effetto degli orgasmi multipli obbedisce, allenta la cinta, sbottona i pantaloni, aiutata da lui che solleva il bacino, li sfila, sfila anche gli slip e scopre il cazzo, già in tiro ma non completamente eretto, lo prende in mano, gira il corpo leggermente sulla sinistra e inchina la testa, apre la bocca e inghiotte tutto il cazzo, inizia un pompino guardando Stefano negli occhi, lui poggia la mano destra sulla testa e la spinge in basso, il cazzo, ormai completamente indurito e eretto entra tutto fino alla gola, il pompino continua …
Mentre accade tutto ciò Francesco, appollaiato sull’albero sta continuando a riprendere ogni momento; Jacopo e le due ragazze sono scese dalla macchina e si sono silenziosamente avvicinate a delle basse siepi che consentono parzialmente di osservare quanto succede all’interno della macchina … vedono pertanto Stefano circuire Sara e capiscono che la sta masturbandola e intuiscono anche che Sara lo sta ricambiando con un pompino … il tutto fa però eccitare sia Jacopo che le due ragazze … in particolare quella che aveva raccontato quello che aveva visto nella vasca, pur di osservare meglio quanto accade si mette in punta di piedi con le mani appoggiate ad un ramo antistante con la conseguenza che la minigonna risale ben oltre il sederino che coperto da succinte mutandine risulta … nudo … sono tutti eccitate tanto che l’altra ragazza, restata leggermente indietro punta il sederino dell’amica e dopo malizioso sguardo d’intesa con Jacopo, repentinamente s’avvicina all’amica, afferra i bordi della mutandina e le abbassa fino a metà delle cosce … anche questo culetto risplende alla luce della luna … Jacopo immediatamente si posiziona alle spalle della ragazza cui sono state sfilate le mutandine, poggia la mano e infila il dito medio nel suo sederino …:
“mica solo Sara doveva sentire quanto è piacevole prendere un dito nel sederino …”
La ragazza, presa alla sprovvista si gira, tentando di sganciarsi da quella posizione ma l’amica, a sostegno di Jacopo, la tiene ferma e il dito resta infilato … e lei incomincia, dopo un primo bruciore, a sentire un piacevole calore salire dal suo sederino … Jacopo intanto con l’altra mano, infilata fra le cosce dell’amica, la sta masturbando … Francesco dalla sua posizione vede quello che succede nella macchina e quello che succede ai piedi dell’albero e incomincia a imprecare in tutte le lingue possibili … ma in silenzio …
Nella macchina intanto il pompino continua … ma Stefano ha altri obbiettivi da raggiungere … prende Sara per i capelli e le solleva la testa, fa scorrere completamente indietro i due sedili, spinge Sara verso la portiera destra e si porta al centro dei due sedili, posizione possibile avendo abbassato il freno a mano che altrimenti gli sarebbe entrato nel sedere, sta quindi quasi sdraiato con il cazzo ben eretto … prende Sara per le spalle ..:
“adesso ti voglio penetrare …. mettiti sopra e impalati ….”
Sara non parla … ha appena avuto l’ennesimo orgasmo e ormai è disposta ad assecondare ogni desiderio di quest’uomo dallo sguardo magnetico che l’ha ipnotizzata con il suo carisma … sale e s’impala … lui, con i pantaloni e gli slip abbassati alle caviglie, sotto, steso sui sedili, lei sopra, con vestito ridotto ad una striscia di stoffa arrotolata fra lo stomaco e l’inguine, con delle mutandine che sono completamente aperte e che consentono senza necessità di sfilarle la penetrazione vaginale … ma anche … lui l’abbraccia, la tira a se e lei s’accuccia sul suo petto con il sedere in bella mostra … Francesco, all’ennesimo sguardo d’intesa, scende dall’albero e s’avvicina all’auto dalla parte del cofano e immortale il cazzo di Stefano che penetra la figa di Sara … su e giù, avanti e indietro … l’ano dischiuso … anche Jacopo e la ragazza, sempre con il dito infilato nel sederino, con l’altra amica con le mutandine abbassate a mezza coscia, s’avvicinano furtivamente all’alfa e osservano la monta all’interno dell’abitacolo … poi il colpo di scena … Stefano sente che sta per venire … anche Sara percepisce dalle pulsazioni sempre più intense che Stefano sta per spruzzare i suoi liquidi seminali nel suo utero ….:
“Stefano … esci .. stai per venire … esci … non sono protetta … esci … non farmi questo … non è giusto …stai godendo … esci …”
“si … stai tranquilla … adesso mi sfilo … ma tu stai ferma … “
Lo ha detto subdolamente perché sta scivolando con tutto il corpo verso il cruscotto con Sara sopra di lui .. afferra con le mani i fianchi di Sara e puntando lo sguardo sul retrovisore riesce a puntare ed appoggiare la punta arrotondata del pomello del cambio sull’ano di Sara; accentua la monta e finalmente viene … e spinge ulteriormente il corpo verso il cruscotto … Sara sente i liquidi seminali inondarla e tenta di sfilarsi ma … riesce solo a farsi parzialmente inculare dal pomello del cambio che entra nel suo culetto per una buona metà … un urlo accorato esce dalla sua bocca … si rende conto che Stefano le è venuto dentro e che nel contempo ha ottenuto di compiere un gesto perverso … tutto accade rapidamente …. Stefano si sfila da un lato da sotto Sara che resta in ginocchio sui sedili, la testa accucciata sulla parte bassa dello schienale e con il cambio parzialmente nel sedere che le impedisce ogni movimento anche perché Stefano le ha inserito un dito nella figa e ha iniziato una ulteriore masturbazione ….:
“vai più indietro … lo voglio vedere tutto nel tuo culo … “
“no .. no .. non voglio … perché … “
E intanto, sollecitata dalle spinte che Stefano comunque le da, il pomello di bachelite nero è ormai completamente entrato nel retto di Sara che, superata la sorpresa della penetrazione, memore delle sensazioni provate in altre occasioni, si abbandona al piacere che una simile penetrazione le sta dando … e non si rende nemmeno conto che Francesco l’ha fotografata in tutte le posizioni e che Jacopo e le sue amiche la stanno osservando … in particolare l’amica che aveva il ditino nel sederino ha potuto osservare da una posizione privilegiata la penetrazione anale … Jacopo e l’altra ragazza l’hanno piegata sul cofano dell’alfa e Francesco, sceso dall’albero, consegnata la fotocamera a Jacopo lo ha sostituito … gli ha fatto sfilare il dito … e si è inculato la ragazza che, preparata dal ditino, ha ben gradito la maggiore consistenza di ciò che l’ha penetrata … l’altra ragazza eccitata da tutto quello a cui ha assistito non ha potuto o voluto opporsi a Jacopo che l’ha rigirata, l’ha piegata a novanta gradi, ha sollevato la gonna, calato le mutandine e l’ha montata alla grande … se qualcuno fosse passato avrebbe visto una giovane donna inculata dal pomello del cambio di un Alfa 1600 … appoggiata sullo stesso cofano una ragazza inculata e … quasi accanto, un’altra ragazza montata da un aitante giovanotto … i due ragazzi in breve vengono nelle intimità delle ragazze.
Silenziosamente Francesco e Jacopo e le due fortunate ragazze si rivestono, ritornano alla propria auto e si allontanano … Stefano, constatato l’ennesimo orgasmo aiuta Sara a sfilarsi da quella particolare posizione e a rivestirsi … anche lui avvia il motore e accompagna Sara a casa..:
“sono convinto che ti sei proprio divertita … non te l’aspettavi un finale così movimentato …. Ho visto il tuo volto quando il pomello ti è entrato nel culo … sei proprio una pervertita … ti piace prenderlo nel culo come non ho mai visto nessuna prenderlo così … tuo marito è molto fortunato … grazie per la bella serata … non pensavo sarebbe finita così … ciao …”
Sara nemmeno risponde, vede solo le luci di posizione allontanarsi … sospira … stavolta nemmeno un rimpianto … si chiede solo cosa le riserva il futuro, pensa un attimo e spunta un sorriso amaro, ha visto nella sua mente … una vagonata di … cazzi che tentano di possederla …
Ed è quello che succederà
L’iniziazione di Silvia
Sara rientra in casa, va in camera da letto, si spoglia svogliatamente gettando gi abiti e quel maledetto intimo per terra, allunga lo sguardo e incontra, riflessa nello specchio che copre l’intera porta girevole della cabina armadio, la sua immagine … quella di una giovane mogliettina, sposata da poco più di un anno , che si è data, per l’ennesima volta, a molti uomini … da cui ne ha tratto un enorme piacere … i segnali che ancora promanano dal suo basso ventre ne sono la prova inconfutabile di fronte a se stessa … risuona nella sua mente l’ultima frase pronunciata dall’istruttrice di nuoto mentre il battello si allontanava dall’isola dove aveva passato una splendida vacanza … di sesso … ma adesso nemmeno una lacrima affiora … è solo stanca e il sedere le fa adesso male … si avvicina allo specchio, si gira e si inchina allargandosi contemporaneamente i glutei … dove prima c’era un buchino contornato da graziose pliche adesso si apre una … voragine; si rialza e mentre si avvia verso il bagno per una doccia liberatoria squilla il telefono …:
“… ciao Sara … vedo che sei tornata tardi …. come stai … ti sei divertita …”
“ … Alberto … amore mio … “
Risponde con un tono di voce che sembra venire dall’oltretomba … ma si rende conto che non può continuare così …:
“no … no … sto bene, stavo andando a fare una doccia, sai ci siamo divertite moltissimo tutte quante …”
“.. vi hanno dato fastidio, immagino che eravate bellissime tutte e quattro … e tu eri certamente la più bella … dimmi la verità, che tanto poi lo chiedo a Silvia …”
“no stai tranquillo, non è successo niente abbiamo solo ballato e parlato del più e del meno, solo che a un certo punto ero stanca e c’era una mia compagna di scuola che stava andando via e, con la scusa di rivangare i vecchi tempi, mi sono fatta accompagnare a casa, le altre sono restate,. adesso sto a casa e vado a fare la doccia, tu come stai, ti stai divertendo ci sono ragazza carine li dove stai tu …”
“ma quali ragazze, come sono arrivato mi hanno messo sotto, e giù ad allenarmi, sono distrutto …”
Sara non lo dice … ma lo pensa che anche lei è stata messa sotto, ed anche distrutta, basta vedere come è ridotto il suo … ex buchino: si salutano e finalmente va a letto; inutile dire di un sonno inquieto con risvegli improvvisi e un’immagine ricorrente per buona parte della notte, il pomello nero, lo vede aventi gli occhi e nemmeno lei sa se … lo odia o, lo desidera ancora nel suo sederino.
La mattina dopo in tarda mattinata squilla il campanello di casa, apre la porta, è Silvia.:
“ciao Silvia, come mai sei venuta, è successo qualcosa …”
“no, non è successo niente, volevo sapere solo come era andata .. te ne sei andata … noi siamo restate per un’oretta, poi siamo andate via ma quando sono arrivata a casa ha squillato il telefono, era Alberto che mi chiedeva dove stavi …”
Sara trema, Alberto non le ha detto che aveva già telefonato a Silvia …:
“.. e che gli hai detto …”
“che eri andata via perché eri stanca … con una tua ex compagna che ti avrebbe accompagnato direttamente a casa ….”
Sara tira un sospiro di sollievo, le versioni raccontate sono uguali, solo gli intervalli temporali sono differenti … lei è tornata a casa molto tardi … ma questo Silvia non lo sa …:
“si con la mia compagna ci siamo fermati in piazza, vicino casa, e abbiamo ricordato i vecchi tempi, per cui sono salita un po’ tardi, ma poi quando sono entrata ha squillato il telefono, era Alberto e ci siamo sentiti, gli ho raccontato quello che rea successo …”
Sara vede che Silvia sembra indecisa ….:
si ricorda che mentre andava via l’ha vista abbracciata, quasi appassionatamente, ad un ragazzo che l’aveva invitata a ballare e quell’atteggiamento l’aveva stupita … Silvia è innamoratissima di Gabriele, suo fratello … lo conosce fin da quando era ragazzina e per quello che ne sa, lui era stato l’unico ragazzo che abbia avuto … per cui, anche se presa dalle sue pulsioni erotiche indotte da Stefano mentre andava via, era appunto restata sorpresa …:
“c’è qualcos’altro, ti vedo perplessa … che è successo …”
“Sara non è successo niente, ma sai ieri sera ho conosciuto un ragazzo, molto carino e anche molto simpatico … insomma … mentre ballavamo mi ha baciato sul collo, e io mi sono eccitata, insomma mi sono bagnata … mi vergogno a dirtelo ….”
“ e tu che hai fatto …”
“niente ha lasciato che mi baciasse … e anche che mi toccasse ….”
“ come , dove … ma che hai combinato ….”
“Sara … niente … mi ha preso la mano e mi ha tirato in giardino, fino alle ringhiere cha danno sul mare, mi ha abbracciato, mi ha messo una mano dentro le mutandine e mi ha toccato … li … sotto … e io ero tutta bagnata …”
Sara ascolta … ma non sa che dire … fare la predica dal suo pulpito non le sembra il caso …:
“e tu …”
“ero eccitata anche io … mi ha preso una mano e l’ha messa li … da lui … si è sbottonato … e io l’ho preso … ci siamo masturbati a vicenda … poi è venuto e mi ha sporcato tutta la mano … voleva mettermelo in bocca ma io sono scappata … Cecilia mi ha visto in faccia, ha capito … e siamo andate subito via … non mi ha chiesto niente …. avrà anche capito ma io non gli ho raccontato nulla … però a te lo dovevo e volevo dire … io amo tuo fratello e non lo voglio perdere per nessuna ragione al mondo … è stato solo un momento di follia … lui era carino … a me saliva un calore da li sotto … a qualcuno lo dovevo dire … so che mi vuoi bene e che sei donna come me e che solo tu puoi capire cosa può succedere in certi momenti ed è per questo che te l’ho raccontato … Sara … non si ripeterà più …” e Silvia scoppia a piangere …
“..Silvia, basta, non ci pensare più, sei scappata, me lo hai raccontato, non parlare con nessuno di quello che è successo: ricordati sempre che occhio non vede, cuore non duole, non sarà bello ma si deve pur vivere … per quanto mi riguarda non mi hai detto niente, non è successo niente …”
Ma lei continua a singhiozzare …:
“Silvia non mi hai detto tutto … c’è dell’altro …”
“ Sara …. mi vergogno , ma te lo devo dire … mi è piaciuto … bada io amo tuo fratello ma quando l’ho preso in mano ho sentito un fremito … e quando è venuto … anch’io sono venuta … ho sentito una scossa al basso ventre e sono venuta, ero un lago, non mi era mai successo: ma ogni volta che ripenso a quella presa, mi bagno un'altra volta, anche adesso che te lo sto raccontando: Silvia non sa che ha risvegliato in Sara un lontano ricordo quando un una discoteca, durante una vacanza sulla neve, una sua amica, Serena, la costrinse, almeno lei volle credere in quel momento di essere stata costretta, a prendere in mano il cazzo di uno sconosciuto che stava corteggiando la sua amica e ricorda quei tremori che adesso Silvia le sta raccontando … oddio il passato che torna, ma stavolta è la ragazza di suo fratello che prova quello che lei provò … Sara nel suo intimo si augura che la sua futura cognata non sia attratta dagli stessi stimoli che stanno portando lei lentamente alla perdizione
Sara la abbraccia … con la morte nel cuore … lei non ce l’ha avuta una Sara che la consolasse in un momento particolare della sua vita … anche se i momenti particolari … sono stati tanti. Giulia abbraccia ancora Sara, la saluta e va via. Sara cinicamente pensa che ha trovato nella futura cognata una complice … se mai Alberto arrivasse a collimare gli orari delle varie telefonate si renderebbe conto che c’è un buco di un paio d’ore d’ombra … ma adesso può contare su Silvia … che oltre tutto avrà la coda di paglia per quello che ha combinato alle spalle di suo fratello e principalmente per quello che ha provato in quei momenti.
Inizia la settimana e Alberto e Sara si sentono tutti i giorni, Sara va in ufficio, poi a trovare la mamma che si è infortunata aiutandola nella gestione della casa, prepara la cena per il padre ed il fratello e poi finalmente a casa propria …
Durante la settimana, nel pomeriggio la squadra si allena al campo, pur in assenza di Alberto impegnato nella famosa selezione … man mano che terminano gli esercizi i vari compagni escono dal terreno di gioco, si fanno la doccia, si rivestono e vanno via; nello spogliatoio restano Francesco e Jacopo mentre Dario si sta facendo la doccia … Jacopo si avvicina al compagno .:
“allora come sono venute le foto … ma poi sei riuscito a fare anche qualche video …”
Francesco spara un sorriso a trentadue denti …:
“accidenti se sono venute … mentre riordinavo le sequenze e impostavo anche un dvd mi sono pure sparato una sega … quella Sara è una bomba … pensa sono riuscito, e non c’era nemmeno tanta luce …, a tirare fuori un fotogramma ….”
guarda Jacopo e con aria di superiorità tira fuori dal borsone una busta, l’apre e tira fuori un pacco di fotografie … le guarda in maniera da non farle vedere all’amico e poi gliene getta una …:
“guarda … e fatti una sega …”
E in effetti ce ne sono tutti i motivi … il fotogramma mostra il cazzo di Stefano nella figa di Sara … addirittura si percepiscono i filamenti biancastri di sperma che trasudano dai bordi della vagina … e il pomello nero del cambio infilato nel culo per i tre quarti … Jacopo resta a bocca aperta … pur avendo partecipato alla scena resta estasiato da una simile visione tanto che nemmeno si accorge che alle sue spalle è arrivato Dario, asciugamano intorno alla vita, il quale s’avvicina e, essendo più alto, sbircia da sopra il collo la foto …:
“ e chi cazzo è questa … dove l’hai presa questa foto … accidenti che bel culo … tutto ha preso … davanti, dietro … ma che è quel coso nero …”
Francesco guarda Dario ..:
“è il pomello del cambio di uno vecchio spider che ha il cambio in una posizione … strategica … … quello che se la trombava … mentre se la trombava … l’ha spinta indietro ed ecco il risultato … ma tanto quella c’è abituata a prenderlo nel culo … tu ne sai qualcosa no …”
Dario guarda Francesco con espressione interrogativa …:
“ perché ne dovrei sapere qualcosa …”
“ma come … ci racconti le tue avventure in palestra … prendi le ragazzine e le sbatti contro i getti a pressione … poi ne prendi un'altra e ci dici che hai fatto cose turche … le togli le mutande … gli tocchi il culo … ci intingi pure un dito nell’ano e poi non ci vuoi dire a chi l’hai messo nel culo … non si fa così con i compagni .. le cose che fai ce le devi dire tutte … a chi hai messo il dito nel culo … questa è una domanda … alla quale adesso ci devi rispondere … e noi poi ti diciamo di chi è quel culo nella foto …”
” … ma no ragazzi … ma come faccio … è una cosa delicata ..”
“guarda che tanto lo sappiamo a chi hai messo il dito lì … è Sara … la pudica mogliettina di Alberto …”
“ma come lo sapete …”
“abbiamo le nostre fonti … la ragazza che hai spinto contro l’acqua quel pomeriggio è pure amica mia … è un po’ puttanella … ed è venuta con una sua amica sabato sera in discoteca … c’era pure Stefano quello che a volte lavora con mio fratello … lo conosci anche tu alto sui trentacinque anni … ha lo sguardo strano … comunque … sai chi c’era …”
“no … chi c’era …”
“Sara … la moglie di Alberto e c’erano pure Silvia, la fidanzatina del fratello di Sara e altre due amiche … quelle che ogni tanto vengono a vedere anche le partite … Luisa e Cecilia … “
“ .. e allora …”
“ e allora … a allora Stefano ha rimorchiato Sara … e quello è il culo di Sara … contento … vedi quanto sei stronzo … tu ti fai bello e non ci dici niente … noi invece le cose le raccontiamo … solo a te però che se Alberto vede queste immagini e il resto … finisce a tragedia ….”
“ .. e chi glielo dice ….”
“.. nessuno … noi continuiamo a fotterci la mogliettina e tutti vissero felici e contenti … giusto … “
Dario guarda sia Francesco che Jacopo ..:
“ragazzi diciamocele tutte … io sabato sera stavo in discoteca … ma devo essere arrivato quando voi eravate già andati via … non vi ho visto … ci sono andato perché c’erano dei miei amici che mi hanno chiamato … io non ci volevo nemmeno andare poi alla fine, sul tardi, ho deciso e sono andato … li ho trovati e ho riconosciuto le amiche di Sara con le quali mi sono messo a parlare e ho visto che l’altra ragazza … quella più giovane … stava sbaciucchiandosi con un mio amico … è successo un casino perché la sua ragazza se ne è accorta e voleva picchiare … Silvia … adesso so come si chiama .. io mi sono intromesso e mi sono allontanato che ancora piangeva .. l’ho consolata e mi ci sono esso a ballare … doveva essere già eccitata per prima … siamo usciti … mi ha raccontato che sta passando un momento particolare, come l’ha chiamata … a sì pausa di riflessione … l’ha chiamata così … con il suo ragazzo, il fratello di Sara, io l’ho consolata, le ho fatto un paio di carezze … poi le ho messo la testa fra i capelli e l’ho baciata dolcemente … quella aveva una voglia .. e infatti siamo andati nella mia macchina ... e, ve la faccio breve … me la sono scopata …”
“ma dai … ti sei scopata la ragazza di Gabriele, il fratello di Sara … e lei ….”
“ .. e lei mi diceva le solite cose che dicono dopo … che mi ero approfittato … che l’avevo presa in un momento di debolezza … si un accidenti … mentre me la scopavo le ho messo una mano sul culo e lei che ha fatto … ha preso la mia mano e se l’è messa sopra il buco … e mentre scopavamo si è fatta mettere un dito nel culo … e mentre se lo infilava … il mio di dito … strillava che gli piaceva da morire … è un vizio quelle due ragazze … gli piace proprio prenderlo nel culo … sono proprio due troie …“
Jacopo guarda Dario e poi Francesco …:
“.. sapete … potrebbe essere molto divertente .. le mettiamo insieme e poi prima di scoparcele le facciamo giocare fra di loro … te lo immagini Sara che con un cazzo finto legato alla sua figa s’incula Silvia e … poi il contrario … Silvia s’incula Sara …. Mentre magari gli fa pure un ditalino … e noi li a guardare e a filmare … e poi le facciamo montare da tutta la squadra … che ficata …”
Francesco puntualizza come fare ..:
“beh intanto dobbiamo mettere sotto Sara … Jacopo mi sa che, con una scusa, dobbiamo andare a trovarla direttamente a casa sua …”
Quella stessa sera Sara in ufficio fa molto tardi e va direttamente in casa, appena consumata una frugale cena squilla il campanello, apre la porta e si trova davanti Francesco e Jacopo, i due compagni di squadra di Alberto che quel sabato sera stavano in discoteca con Stefano …:
“ciao Sara, scusa se ti disturbiamo a quest’ora, passavamo da queste parti e abbiamo pensato di chiedere direttamente a te quando torna Alberto … poi ti volevamo chiedere una cosa … possiamo entrare … ”
Sara resta perplessa … se volevano sapere di Alberto bastava chiederlo al loro allenatore, comunque li fa entrare e li accompagna in salotto e li fa accomodare sul divano davanti al televisore con schermo grande ad alta definizione … :
“ma torna sabato mattina … se ho ben capito poi ci sarà una manifestazione al campo per premiare la squadra … o qualcosa del genere … voi dovreste saperlo meglio di me …”
Francesco, il più sfacciato …:
“ ah … ah … bene torna sabato … non ce lo avevano detto … ne sentirai certamente la mancanza una bella mogliettina come te tutta sola per un’intera settimana … però sabato sei stata bene … ho visto che hai legato con Stefano … che tipo èh … che sguardo … “
E mentre parla fissa Sara negli occhi … e Sara comincia ad avere qualche presentimento … anche perché Jacopo ha in mano una busta gialla … di quelle che contengono documenti … o fotografie … che l’abbiano ripresa nel locale mentre ballava e Stefano la baciava sul collo …
“ … si .. si è un tipo molto divertente ha fatto qualche battuta … mi ha fatto ridere … è una persona molto simpatica …”
Poi cercando di capire …:
“ ma tu come lo conosci … sai non è che abbiamo parlato molto …”
Francesco continua a guardare Sara negli occhi … poi rivolge lo sguardo verso Jacopo e sogghigna fra se e se pensando, senza, per il momento dirlo, che c’era poco da parlare mentre se la scopava e la faceva inculare dal cambio della sua auto …:
“. Io lo conosco da diverso tempo … lui lavora in una città qui vicina e ha rapporti di lavoro con mio fratello
e ogni tanto viene qui in città, qualche volta si trattiene con me, sa che frequento tutte le discoteche del circondario e che conosco molte ragazze e quindi, per farla breve, lo porto a caccia … come sabato sera e … a volte va a buca …” e guarda Sara e sghignazza …
Sara incomincia a tremare … il tono della voce è di quelli che la terrorizzano … Francesco deve sapere qualcosa … altrimenti non parlerebbe mai così … :
Francesco gioca con Sara come il gatto con il topo … si diverte a tenerla sulle spine e ogni tanto butta una battuta piena di doppi sensi che allarmano sempre di più la povera mogliettina … lei cerca di sviare il discorso ..:
“.. quindi lui non è di qui … “
“ no … sabato sera … dopo aver concluso … è andato via … mi ha telefonato ringraziandoci per la magnifica serata che aveva passato e … pensa … ci ha detto che se ti vedevamo di salutarti e se ti eri ristabilita dopo quello che era successo … ci ha detto di chiedertelo espressamente … persona gentile … vero …”
Sara non sa che Francesco, Jacopo e le loro amiche hanno visto tutto quello che è successo nell’abitacolo era troppo presa da quello che le stava capitando e poi per una buona parte stava con il viso schiacciato contro lo schienale del sedile, affossata all’interno della vettura …:
“ si in macchina abbiamo fatto quattro chiacchere … poi mi ha riaccompagnato a casa … se lo sentite salutatemelo …”
Francesco fa un cenno a Jacopo che apre la busta, tira fuori un pacco di foto che posa sul tavolinetto antistante il divano e consegna a Francesco un i-pad … Francesco, senza pronunciare alcuna parola, prende il telecomando del televisore e attiva i due dispositivi … lo schermo s’illumina e compare il viso di Stefano che dentro il locale bacia il collo di Sara che ride … poi chiede .:
“devo andare avanti …. fino a quando ti ha riaccompagnato a casa …”
Sul tavolinetto prende le foto e ne sceglie una … sorride … e la consegna a Sara che ovviamente sbianca … lei accucciata sul sedile, vestito rialzato sui fianchi, culotte aperte sul sederino e tre quarti di pomello nero del cambio infilato nel suo splendido sederino …:
“… non penserai davvero che la cosa finisca lì … senza contare che … ma tu nemmeno te ne sei accorta … che una delle nostre amiche era quella che Dario ha afferrato nella vasca idromassaggio e che ha visto come Dario ti ha trattato … un bel dito nel culo … alla faccia della fedele mogliettina … pensa se Alberto vedesse … o meglio se tutto questo filmetto finisse su un sito … tirati giù i leggins … lo voglio rivedere quello splendido culo che hai … già tu nemmeno te ne sei accorta, troppo presa a farti chiavare … intorno alla macchina c’eravamo anche noi … tutti a vedere come la bella Sara si fa fottere dal cambio di un Alfa … bisognerebbe proporlo agli uffici commerciali dell’Alfa … sai che pubblicità … un passaggio tutte le sere su tutti i siti porno di internet … tutti la vorrebbero quella macchina con te dentro …”
Sara è annichilita … li guarda e si rende conto che ha solo una strada da seguire … farsi fare da quei due quello che vogliono … e già mentre ci pensa e si rende conto della situazione sente sotto il solito languore che precede l’eccitamento … si alza e fa per slacciare la camicia ma Francesco …:
“no … non così … vai in camera tua e mettiti la camicia da notte più sexy che hai … e poi torna qui …”
Sara obbedisce, va in camera , si denuda e indossa un babydoll di seta, molto ben fatto, che le mette in evidenza cosce, sedere e seno, tanto corto da lasciare quasi interamente scoperte le cosce e attraverso il quale si vede chiaramente il famoso boschetto di peli che sta sopra la vulva; lei ignora che i due l’hanno fatta cambiare nella sua camera in quanto nel frattempo hanno nascosto diverse microcamere per riprendere e registrare tutto quello che sarebbe accaduto nella stanza.
Come al solito nel momento in cui rientra li lascia a bocca aperta … è bellissima e sensuale … i sensi di vergogna, il dispiacere per l’ennesimo corno che presume sta per mettere all’ignaro marito sono sentimenti sempre più flebili … sente bagnarsi e non vuole pensare … ma abbandonarsi al piacere di un amplesso liberatorio … vuole sentire esplodere la sua femminilità … vuole schiacciare con la sua perversione questi due esseri che credono di possederla non sapendo che sono loro ad essere posseduti dalla sua sete di piacere: ma accade l’imprevedibile … squilla il campanello di casa … Sara rientra istantaneamente in se stessa … è quasi nuda … si affretta ad indossare la prima cosa che le capita a tiro … indossa la vestaglia coordinata con il babydoll … non si rende conto di quanto sia comunque nuda e così abbigliata apre la porta di casa e si trova davanti Silvia …. Un attimo di smarrimento .:
“… che ci fai qui a quest’ora … che è successo …”
“… scusami … ma ho litigato con tuo fratello … le solite questioni … la gelosia … non ne posso più ….”
Nella sala accanto Francesco e Jacopo si rendono conto che stanno avendo un colpo di fortuna … hanno Sara e Silvia a portata nello stesso posto …:
Francesco si avvicina alla porta e sussurra a Jacopo ..:
“ … non farti sentire … chiama Dario e fallo venire qui subito … il più presto possibile ….”
Jacopo prende il cellulare:
“Dario … sono Jacopo stiamo a casa di Alberto c’è Sara che è mezza nuda ed è arrivata improvvisamente Silvia che ha litigato con il fidanzato … vieni di corsa … è una fortuna inaspettata, dai che se ce la giochiamo bene, ce le facciamo tutte e due …”
“.. arrivo di corsa, non suono il citofono ma ti squillo il cellulare così mi apri senza che se ne accorgano, gli voglio fare una bella sorpresa, arrivo subito … tenetemele in caldo …”
Nel frattempo Silvia nell’ingresso …:
“Sara … ma stavi andando a letto ….”
Poi sente dei rumori provenire dal salotto … guarda con aria sorpresa …:
“.. ma di là c’è qualcuno … ti ho disturbato …”
e mentre pronuncia queste parole la porta del salone si apre e compare Francesco …
“ .. Silvia non mi disturbi … ma poco fa sono venuti Francesco e Jacopo per chiedere notizie di Alberto e li ho fatti entrare … “
Il viso di Silvia la dice lunga su quello che pensa … la sorella del suo fidanzato .. con il quale ha litigato … riceve due compagni di squadra del marito in camicia da notte … trasparente … oddio .. che sta succedendo … resta come inebetita sull’uscio e non fa nemmeno alcuna resistenza quando Francesco la prende per mano e la porta nel salone e la fa accomodare sul divano accanto a Jacopo …
“... Silvia … ciao io sono Francesco e lui è Jacopo … noi ci conosciamo, ci siamo visti diverse volte al campo … come ha detto Sara volevamo notizie di Alberto ….”
Poi rivolto a Sara.:
“ Silvia è un po’ accaldata, vai a prendere un bicchiere d’acqua …”
Sara non sa se andare in cucina o restare … le foto sono rimaste sul tavolinetto e sono visibili … ha paura che le vogliano giocare un brutto scherzo … ma Francesco con tono imperioso ..:
“.. dai .… vai a prendere l’acqua … a Silvia ci pensiamo noi …”
Sara si gira e va in cucina; Francesco, mentre parla fa in maniera che Silvia guardi sul tavolinetto dove sono sparpagliate e visibili le foto scattate in macchina … Silvia guarda e spalanca gli occhi … quasi non crede a quello che vede … poi guarda Sara che è tornata con il bicchiere in mano … gli sguardi s’incrociano e Sara abbassa gli occhi … Silvia prende le foto e le fissa sbalordita … e man mano che le osserva, una per una, lo sguardo le si annebbia e una sottilissima bavetta le fuoriesce dall’angolo della bocca mentre una mano corre quasi a coprire il seno sinistro .. perfino Francesco, che le è quasi accanto nota continui impercettibili fremiti scuotere la peluria delle braccia … sintomo inequivocabile di una incipiente eccitazione sessuale … anche Sara, ben conscia di tali fenomeni si accorge delle variazioni che stanno intervenendo mentre guarda tutte le foto … solo allora Silvia si accorge del volto di Stefano che bacia il collo di Sara sullo schermo del televisore … e Francesco avvia la visione … per qualche minuto … poi si ferma …
Silvia guarda la futura cognata …:
“mamma mia … quanto sei troia … ma come hai fatto a ridurti così … ti sei fatta mettere quel coso … “
Dagli occhi di Sara sgorgano delle lacrime … quello che temeva si sta verificando: capisce che questi due la stanno mettendo sotto … certamente se la vogliono scopare … ma non capisce per quale motivo stanno coinvolgendo anche la ragazza di suo fratello .. forse per ricattarla ….:
“.. Silvia non è come pensi tu, ero triste, avevo bevuto … ero incazzata contro Alberto … mi sono lasciata andare … ma non immaginavo che finisse così …. “
“ ..Sara ma si vede che ti è piaciuto … ha la faccia che dice tutto … sei una troia ….”
Sara sa che Silvia ha ragione … si è comportata veramente come una troia … ma non se lo vuole sentire sparato in faccia così platealmente e da donna …:
“ .. ma perché tu … che ti sei fatta sborrare in mano … e che ti è pure piaciuto …”
“… ma che c’entra … un conto e fare una sega … altro è prenderlo nel culo … in quella maniera … “
“.. guarda che potrebbe succedere anche a te … ho visto come ti contorcevi e tiravi i capelli mentre mi raccontavi come ti piaceva prenderlo in mano … sai si comincia così … prima una sega .. poi lo prendi in bocca … poi ti fai scopare e alla fine te lo mettono tutti nel culo … “
Ovviamente tutto questo batti e ribatti sta facendo la felicità dei due anfitrioni che se la ridono di tutto cuore … non avrebbero mai immaginato questo rinfacciarsi senza peli sulla lingua ripreso dalle microcamere installate a loro insaputa … se per Sara non ce ne sarebbe stato bisogno … adesso possono mettere sotto anche quell’altra puttanella di Silvia … silenziosamente vibra il cellulare .. sta arrivando Dario … che s’è trombata Silvia ….
Mentre le due continuano il battibecco Francesco, senza che nemmeno se ne accorgano, si alza, va all’ingresso ed apre la porta a Dario … i due silenziosamente entrano nel salone: sia Sara che Silvia non s’accorgono, tanto sono prese dal rinfacciarsi le piccanti situazioni, nemmeno della presenza di Dario che, dopo aver ascoltato quello che si dicono improvvisamente ....:
“ciao ragazze … sento … ve le state suonando di santa ragione …”
Le due ragazze come si risvegliassero da un sogno si girano e vedono Dario … Sara impallidisce … che ci fa qui lui … chi l’ha chiamato e fatto entrare … l’acqua nel sedere … il dito nel sederino … l’emozione della discussione e il ricordo delle sensazioni provate con lui le provocano un fremito che precede l’orgasmo … si sente bagnare … Silvia quasi sviene … lui se l’è scopata in macchina … a Sara ha detto solo della masturbazione … oddio e adesso se questo … non fa nemmeno in tempo a pensare che Dario..:
“ Silvia ma vuoi sempre che ti infilo un dito nel culo mentre ti scopo …”
Una mazzata avrebbe fatto minori danni … Silvia si accascia sul divano con le cosce in bella mostra indossando solo una cortissima minigonna … nemmeno piange si porta le mani sul viso per nascondersi dallo sguardo inquisitore di Sara …
“.. ma allora non gli hai fatto solo una sega … ti sei fatta pure scopare …”
Dario..:
“ e mica solo quello … dovevi vedere come gli piaceva farsi aprire l’ano … lo sai che mi ha detto, mentre avevo tutto il cazzo nella figa, di mettere gli indici della mano destra e di quella sinistra nell’ano, spingerli dentro e poi allargare …. così gli aprivo meglio il culo …. non lo ha largo … mi sa che tuo fratello non se la incula … a sensazione, ricordando come il mio dito è entrato nel tuo culo … non c’è paragone chi fra voi due ce l’ha più largo … comunque stasera provvederemo …”
Le due ragazze si rendono conto che non possono sottrarsi a quello che sta per succedere … d’altro canto Sara sa di Silvia e Silvia sa di Sara … in men che non si dica Silvia viene denudata e gettata sul divano, Jacopo inizia a baciarla sul piccolo seno dove i capezzoli inturgiditi spiccano maestosi … Dario ficca la testa fra le cosce e inizia a leccarla profondando la lingua fra le grandi labbra ed il clitoride … Francesco sfila la vestaglia a Sara la fa inchinare sul tavolo a novanta gradi, allarga i glutei e mette il viso nel solco leccando il buchino,
resta un attimo interdetto … poi ad alta voce:
“ .. ma questa ha veramente il culo rotto … qui centra di tutto ….”
Dario alza la testa dalle cosce di Silvie e ribatte ..:
“si effettivamente quando gli ho ficcato il dito nel culo è entrato subito … quasi c’entrava largo … ma sai ero così ingrifato che non ci ho fatto caso … ma adesso che me lo dici … è vero era proprio aperto …”
Poi rivolto a Sara …:
“Sara ma chi ti ha ridotto cosi … nel tuo sederino ci passa un treno … “
Silvia nel frattempo, pur stuzzicata dallo stesso Dario e da Jacopo si chiede come sia possibile che la sua futura cognata sia stata tanto brava da nascondere così bene le sue perversioni sessuali … pur avviluppata da Dario e Jacopo riesce a vedere il solco di Sara che Francesco tiene aperto e su cui si vede chiaramente quanto l’ano sia dilatato e mentre fa queste considerazione stando poggiata sul divano viene girata: uno si occupa di mordere i lobo degli orecchi, l’altro lecca l’interno delle cosce per arrivare al perineo e poi all’ano Francesco sta intanto montando Sara che inizia a emettere dei gemiti inconfondibili che testimoniano che sta per avere un orgasmo … ma non le da tempo che sfila il cazzo dalla vulva e lo spinge in un sol colpo nel culo … l’orgasmo arriva pressoché istantaneamente e fa eccitare al massimo anche lui che la riempie di liquidi seminali tanto abbondanti da colarle sulle cosce … un attimo di pausa poi Francesco spinge Sara letteralmente sopra Silvia con il viso sopra il solco all’altezza dell’ano di Silvia che è ben chiuso … Dario si mette a cavalcioni sulle cosce di Silvia …:
“Jacopo mettiti sopra e tienila ferma che adesso la facciamo diventare come la cognata … glielo apriamo questo bel culetto … non è mica giusto che solo Sara provi certe gioie … “
Guardando Sara ..:
“vero Sara … non ti dispiace se facciamo diventare il suo culetto come il tuo ….”
Sara guarda con odio Dario … non è giusto quello che stanno facendo … non dovevano mettere in mezzo sua cognata … Silvia è ancora una ragazzina fino ad oggi ha pensato solo a studiare … è brava tanto che si è appena laureata .. e poi ha avuto solo un ragazzo … suo fratello Gabriele che, come Alberto con lei, la porta in palmo di mano e certamente non l’ha mai trattata brutalmente … oddio e se poi il trattamento che le stanno riservando le piacesse … diventerebbe come lei una preda da usare … no … no non deve succedere Silvia non deve diventare come lei … ma mentre pensa queste cose nota nell’atteggiamento di Silvia un impercettibile cambiamento … Silvia, stesa sul divano con Jacopo che le blocca le spalle e Dario poggiato sulle cosce che le apre il sederino … si sta distendendo e solleva il culetto quasi ad offrirlo alle mani di Dario .. sono gli stessi movimenti che lei ha adottato quando la stavano per inculare … Dio … piacerà anche a Silvia questo trattamento contro natura … poi pensa fra se e se ma perché no … solo io posso essere sodomizzata … in fin dei conti è quasi meglio che essere scopata … gli orgasmi anali sono più intensi … ma si, vada così ... che poi avrà qualcuno con cui confidarsi … e anche lei poggia le mani sul sederino di Silvia e aiuta Dario ad allargarlo ancora di più … Dario nel frattempo ha messo nella figa di Silvia un dito e la sta masturbando con l’intento di umidificare adeguatamente il dito per poi inserirlo nell’ano … ma vedendo il volto di Sara, trasfigurato dalla libidine, decide di soprassedere all’introduzione … si guarda intorno e vede sul tavolo un vassoio ornamentale pieno di frutti e ortaggi di cristallo … fa cenno a Francesco di prenderne uno … Francesco prende una banana lunga una ventina di centimetri, perfettamente identica al frutto naturale, la da a Dario che senza pensarci due volte la inserisce nella figa di Silvia, ignorando le sue rimostranze, e l’agita ben bene per umidificarla poi guarda Sara …:
“ .. a te l’onore di romperle il culo … siccome sei una donna non hai il cazzo … ma questa banana va bene lo stesso … e spingila bene che poi ce la inculiamo tutti e tre ….”
Sara non sa che fare … non può mettere quell’oggetto nel sederino della fidanzatina di suo fratello … ma intanto Dario gliel’ha messa in mano e lei la stringe … e vede lo sfintere aprirsi e richiudersi e sente sotto di se il corpo di Silvia contrarsi per l’emozione … anche lei è soprafatta dalla libidine e lentamente poggia la punta della banana sullo sfintere … poi spinge lentamente ma inesorabilmente fino ad introdurla per una buone metà … Silvia si lamenta, i suoi muscoli anali non sono abituati ad una simile penetrazione contro natura … strilla … si agita … si dispera … ma lentamente il piacere perverso supera tutte le resistenze morali ed etiche e si abbandona ad avere nel culo un oggetto … Sara lo sente e spinge tutta la banana di venti centimetri nel retto … un urlo liberatorio accompagna la penetrazione e l’orgasmo cui perviene … anche Sara è presa dal momento molto eccitante e anch’essa viene, come la cognatina … in tanto la banana resta nel culo di Silvia; Francesco che fino a quel momento si era tenuto da parte …:
“ .. Dario dai facciamo vedere a Silvia come Sara prende tanti cazzi contemporaneamente ….”
“ ..giusto … non la possiamo mica lasciare a bocca asciutta …”
In men che non si dica Jacopo e Dario afferrano Silvia, la poggiano con la pancia sullo schienale di una poltrona che sta accanto al divano con il culo all’aria da cui emerge la parte terminale della banana di cristallo e con il volto rivolto verso il divano … Francesco si stende sul divano … gli altri due afferrano Sara che viene messa sopra Francesco che infila il suo cazza nella figa di Sara … poi le afferra le spalle e la tira sul suo petto … Sara è stesa su Francesco con il sederino messo a bella posta per essere inculato e … un istante dopo Dario corona il suo desiderio … non un dito ma tutto il suo cazzo nel culetto di Sara … e inizia la monta sotto lo sguardo attonito di Silvia che vede la futura cognata contemporaneamente montata e inculata … ma non basta perché Jacopo si mette davanti a Sara e gli ficca in gola il suo cazzo e la scopa in bocca … passa qualche minuto e tutti e quattro, Sara, Dario, Francesco e Jacopo vengono quasi contemporaneamente … il tempo di riposarsi e incomincia un orgia dove a turno vengono montate davanti, dietro, dove Silvia si ritrova contemporaneamente un cazzo completamente in bocca fino alle tonsille, un cazzo che le sta aprendo la figa e un altro cazzo nel culo fino alle palle … il tutto osservato da Sara stesa sul pavimento che contemporaneamente si sta ficcando un diti nella figa e un altro nel culo … umori vaginali mischiati a sperma ricoprono i corpi dei cinque partecipanti … gli orgasmi delle femmine non si contano più e ci si deve preoccupare di mettere le mani sulle bocche per evitare che gli urli di piacere destino gli inquilini … e poi si passa a Sara che è costretta … ma compiacente … a prendere nella figa contemporaneamente il cazzo di Dario e quello di Francesco mentre Silvia le infila un dito nel culo … con Jacopo che alle spalle di Silvia la sta inculando …. e così per tutta la notte … salvo l’intermezzo di una telefonata di Gabriele a Silvia che gli chiedeva scusa per averla trattata male quando nel contempo aveva un cazzo nella figa e uno nel culo … situazione che aveva intrigato ancora di più i due che la stavano penetrando … solo alle prime luci dell’alba la mattanza era terminata … orgasmi e eiaculazioni in quantità industriale … macchie da tutte le parti … nemmeno un campo da battaglia sarebbe stato così devastato … anche il culetto di Silvia resta semi aperto e non si richiude completamente, sono riusciti ad aprirla ben bene; tutti, donne comprese, difficilmente avrebbero dimenticato una simile nottata: non solo Sara ma da adesso anche per Silvia iniziava una discesa verso la perversione più sfrontata
Uscendo da casa Dario..:
“ragazzi che nottata … queste due sono proprio forti … però non dobbiamo pensare solo a noi … ci sono anche Leonardo, Filippo, Lorenzo e tutti gli altri … le portiamo negli spogliatoi e le facciamo scopare da tutta la squadra … “
“ ..e come facciamo a convincerle … e poi come … ci saranno anche i cornuti … “
“ fammi pensare … ma chi ritira il trofeo …”
“ beh di solito il presidente …”
“ .. col presidente ci parlo io … lo convinco a far ritirare la coppa dal giocatore più bravo … da Alberto … che così gli deve stare accanto per tutta la cerimonia … fin dall’inizio … “
“bene … abbiamo sistemato Alberto … ma il fratello di Sara ….”
“ ma scusate Gabriele non si diletta anche a fare fotografie … l’ho visto spesso al campo con una macchina dotata di un potente teleobbiettivo per riprendere proprio Alberto mentre gioca … lo diciamo a Alberto di portarsi dietro il cognatino … così pure lui sta a bordo campo per tutto il tempo ….”
“ ok abbiamo sistemato i cornuti … ma le troiette ….”
“ma quello non è un problema basta che gli facciamo vedere qualche foto o gli diciamo che le mettiamo su internet … così hanno la scusa di fronte a se stesse … che son obbligate a fare certe cose che non vorrebbero fare … ma dammi retta quelle non aspettano altro che qualcuno continui a farsele per bene … adesso poi proprio Silvia non aspetta altro che qualcuno le penetri un’altra volta il culo … hai visto come si dimenava … diceva toglilo … toglilo … poi spingeva il culo indietro per prenderlo meglio … “
“ … si … si … tutta la squadra … le facciamo montare da tutti ….”
E così discutendo e sghignazzando per la strada sognano la prossima orgia …
In casa le due ragazze si guardano senza profferire alcuna parola … lentamente si rivestono e mentre Silvia sta per uscire Sara, parlando più a se stessa che alla cognata …:
“.. cerchiamo di dimenticare quello che è successo stanotte … tutte e due amiamo i nostri uomini … un giorno ti racconterò quello che mi è capitato tanto tempo fa e che mi ha fatto piacere … fare sesso … fare vero sesso … quello che sta capitando anche a te … ma per te spero di sbagliarmi … ma tanto lo sapremo presto … quelli non ci lasceranno in pace … vedrai ….”
Sara non sa cosa … ma qualcosa sicuramente capiterà … parole profetiche …
La lite
E’ venerdì, Sara normalmente termina di lavorare intorno all’ora di pranzo, quindi esce e si reca presso la madre recentemente caduta e infortunata al punto da essere costretta a letto, in casa non c’è nessuno, il padre al lavoro, Gabriele è fuori; quindi con santa pazienza provvede a rassettare la casa quando squilla il campanello e, aprendo la porta, si trova davanti Silvia: è trascorso qualche giorno dalla nottata di sesso e da quel momento non si erano più viste né parlate … :
“..Silvia, ciao, come mai da queste parti, lo sai che Gabriele è fuori …”
“.. si Sara lo so, ma non è per Gabriele che sono venuta … ma per te …”
Silvia entra in casa e si guarda intorno con fare guardingo …:
“chi c’è in casa …”
“solo mamma che sta riposando, oggi ha avuto qualche dolore più intenso e adesso dorme, io sto mettendo a posto e preparando la cena per papà e Gabriele … ma perché dici che sei venuta per me …”
Sara gira le spalle e si avvia verso la cucina seguita da Silvia, entrano, Sara si appoggia al tavolo e l’altra si siede …:
“… senti io non so cosa mi sia successo l’altra sera … ma non ero io … si ho avuto le mie avventurette nei momenti in cui avevo litigato con tuo fratello, ma non ero mai arrivata a farmi fare quelle cose … tuo fratello non mi ha mai toccato li … li dietro, in quella maniera … o meglio me lo tocca il sedere ma me lo accarezza .. non quello che hanno fatto quei porci ….”
Silvia non si è resa conto che anche Sara ha partecipato a sverginarle il culetto infilando la banana di cristallo, era troppo spaventata e intontita, inoltre per la paura aveva chiuso gli occhi … che aveva tenuto chiusi anche dopo, non più per la paura o per il dolore … ma per il piacere perverso che l’aveva assalita durante la penetrazione della banana prima, e dei cazzi dopo..:
“ .. è passato qualche giorno ma io ho ancora paura di andare al bagno … me lo tocco … ma non si chiude completamente …”
e guarda Sara con espressione interrogativa … lo ha visto l’ano della futura cognata e si aspetta una qualche risposta tranquillizzante …:
“.. non ti preoccupare si chiude … si chiude … piuttosto ti devo almeno una spiegazione per quello che è successo …”
“no .. no .. non mi devi dire nulla, quello che fai sono affari tuoi e di Alberto, io non voglio sapere nulla, non sono affari miei e quello che fai … sono affari tuoi …”
“..Silvia … che dici .. io una spiegazione te la devo .. non solo sei la fidanzata di mio fratello ma sei anche la mia migliore amica … e se non ti ho detto quello che ti sto per raccontare è perche mi vergogno …”
E mentre profferisce queste parole una lacrima scende sulle gote …:
“ .. tu conosci la mia storia con Alberto … sai che stiamo insieme da sempre … ma sai anche che prima di Alberto c’è stato Diego … ti ho anche raccontato che era un tipo sanguigno e che mi strapazzava … poi ci siamo lasciati … anzi mi ha lasciato … ed è arrivato Alberto … che con me è sempre stato molto tenero e romantico … a lui non sarebbe mai passato per la testa di strapazzarmi … e io questo l’ho sempre apprezzato … ed io ero contenta di come facevamo l’amore … e io non sentivo il bisogno di un atteggiamento differente anzi mi stava bene così … ma … due anni fa quando siamo andati in vacanza in Sicilia è successo qualcosa … quello che ti sto dicendo non lo sa nessuno ed io non l’avrei raccontato a nessuno … ma se devo darti una spiegazione te lo devo raccontare .. in breve c’era un animatore che mi faceva la corte e io, anche per far ingelosire Alberto … ci stavo … in maniera garbata … ci stavo anche perché ero convinta di poter tenere la situazione sotto controllo … ma c’è stato un pomeriggio nel quale Alberto è andato a giocare, io mi sono innervosita e me ne sono andata al bar a prendere una bevanda … lui era li … te la faccio breve … mi ha portato in camera sua … e mi ha fatto fare il miglior sesso della mia vita … scusa i particolari … aveva un attrezzo notevole … grosso … il più grosso che avessi visto, era il doppio … mi ha strappato le mutandine, il collant e non mi ha dato tregua mi ha scopata e me lo ha messo in bocca e … è pure venuto in bocca io ho ingoiato … e mi è pure piaciuto … e io da quel momento sono cambiata, se prima fare sesso mi piaceva ma senza esagerare e poi non facendo nemmeno cose turche … da quel momento vorrei farlo sempre e farlo bene … e non ti voglio dire di più ma lui non è stato il solo … se qualcuno mi piace e mi corteggia … io tento di resistere .. ma se quello insiste io alla fine cedo e mi piace … mi piace farlo in tutte le maniere e se sono più uomini … mi piace ancora di più … e da un po’ di tempo sembra che io sia il miele che attira le api tutti mi vogliono … mi vogliono scopare … ecco te lo volevo dire … quindi adesso capisci quello che è capitato l’altra sera … “
Silvia guarda Sara affranta … non immaginava una simile situazione … alla cognata piace essere montata … poi si ritrae in se stessa …:
“Sara non immaginavo ….”
Ma Sara la interrompe ..:
“.Silvia io ti ho raccontato la mia storia ma … “
Mentre pronuncia queste parole guarda Silvia, avendo cambiato espressione …:
“… tu l’altra sera non mi hai detto tutto … se non fosse venuto Dario … tu non me l’avresti detto che ti eri fatta scopare da lui … me lo dovevi dire … sono la sorella del tuo fidanzato e sono una donna ….”
“ Sara … non te l’ho detto perché temevo che non avresti capito il mio momento di smarrimento e che l’avresti detto a Gabriele … e io non voglio perderlo …”
Silvia si alza dalla sedia, si avvicina a Sara, le prende le mani e singhiozzando …:
“… Sara io voglio dimenticare tutto quello che è successo … voglio dimenticare quello che mi hai adesso raccontato … voglio dimenticare Dario e quegli altri due porci … e ti giuro che cose del genere non accadranno più … quello che è accaduto non è mai accaduto … se tu mi vuoi bene … e se vuoi bene a tuo fratello … giurami che non gli dirai nulla …”
A sua volta Sara guarda Silvia ..:
“ … la stessa cosa vale anche per te …. ti devi scordare anche questa mia confessione … questo sarà il nostro segreto .. che ci porteremo nella tomba … “
Entrambe scoppiano a piangere e si abbracciano,passa qualche minuto di commozione, salutano la mamma allettata che nel frattempo si è svegliata e tornano alle rispettive case.
Arriva finalmente il sabato e Sara è contenta, la settimana appena trascorsa è stata pesante … prima quel Stefano, poi la serata in casa dove ha scoperto che sua cognata, la sua futura cognata era stata montata dal capitano della squadra di suo marito e che la serata si era conclusa con un orgia … e mentre pensa diventa rossa, ricordando che l’hanno penetrata contemporaneamente due cazzi infilati insieme nel suo sederino … sente la chiave nella toppa, è Alberto che rientra in casa … baci, abbracci … ma lui è stanco morto, l’allenamento è stato veramente duro ma la soddisfazione di essere stato preso nella compagine regionale lo gratifica enormemente … pranzano e poi a letto dove si consuma il consueto rapporto coniugale … lei sotto, lui sopra pochi preliminari e ancor meno carezze dopo l’amplesso, lui s’addormenta, lei insoddisfatta … perfino indecisa se andare al bagno dove masturbarsi fino all’orgasmo … ma non se la sente, il senso di colpa per quello che ricorda in maniera indelebile la fa rinunciare anche ad una masturbazione liberatoria … e lentamente s’addormenta acconto al suo uomo.
Poco prima dell’ora di cena si svegliano e Alberto …:
“.. Sara è già così tardi che vogliamo fare … ti porto a cena fuori … che dici … ti va …”
Nemmeno Sara è intenzionata ad uscire … vorrebbe … ma preferisce stare a casa … preparare una rapida cena non è certo un problema e magari dopo cena … forse … potrebbe risvegliare la voglia del marito di possederla … magari attizzandolo con un lavoro di bocca di quelli che lei sa fare magistralmente … troppe volte è stata costretta da Alberto ad interrompere il trattamento in quanto lui non riusciva a trattenersi e siccome più di una, due eiaculazioni non erano possibili … lei, con sommo rammarico, si doveva fermare per essere penetrata anche se come lo metteva dentro … veniva subito … tanta era l’eccitazione che lei riusciva a provocare ..:
“ .. no Alberto non va nemmeno a me di uscire, stiamo a casa … ti preparo qualcosa che ti piaccia … tanto in casa abbiamo di tutto e ce ne stiamo tranquilli, magari poi sul divano ….”
Sara va in cucina, Alberto si accomoda nel salone a vedere, nell’attesa qualche programma televisivo su una partita che sta per essere trasmessa … quando squilla il campanello di casa …
Sara resta un attimo perplessa, non aspettano nessuno, inoltre non è in condizione di aprire la porta per come … non è vestita … infatti,la stagione è ancora decisamente calda quindi tutti indossano indumenti leggeri, lei indossa una canottiera molto scollata che arriva a mala pena all’ombelico, una minigonna cortissima e svasata che altro non è che un gonnellino da tennis che non usa più se non in casa e per intimo le solite micro mutandine semitrasparenti, ai piedi sandali che comunque hanno un tacco abbastanza alto così che, di fronte a se stessa, non si noti più di tanto la differenza di statura fra lei e Alberto … comunque così abbigliata non è l caso di aprire la porta, resta quindi in cucina, ma con l’orecchio teso per capire chi sia arrivato a quest’ora … ci va Alberto ..
“.. ciao … che ci fai qui … a quest’ora …”
“.. ragazzo mio è una settimana che non ci vediamo … sono o non sono il tuo capitano ….”
Sara si gela … è Dario … cosa ci fa quell’individuo qui, a casa sua, adesso, non sa se arrabbiarsi o ….
“ .. Sara guarda chi è venuto a trovarci … Dario … “
E tutti e due si dirigono al salone dove si accomodano … su quegli stessi divani dove si è consumata un orgia … e si mettono ovviamente a parlare degli ultimi avvenimenti sportivi e di quello che li attende nel prossimo futuro; Sara fa il suo ingresso nel salone dimenticandosi, per il nervosismo che l’ha assalita, di come è abbigliata …:
“. ciao Dario … come stai … è un bel po’ che non ci si vede …”
“già, è un bel po’ che non ti vedo … che hai fatto questa settimana ….”
“.. ho lavorato e ho dato una mano a mia madre che si è infortunata e così vado da loro, metto a posto la casa e poi preparo da mangiare a mio padre e a mio fratello ….”
Dario guardando prima Alberto, poi rigirando la testa verso Sara..:
“… sai Alberto … sabato scorso sono andato in discoteca … quella solita dove ogni tanto andiamo .. e ho trovato Silvia, la ragazza del fratello di tua moglie che stava con le vostre amiche … Luisa … Cecilia … ma tu Sara, mi sei sfuggita di un soffio … mi ha detto tua cognata che eri appena andata via con una tua amica … io poi sono restato a parlare con Silvia, è proprio una ragazza simpatica e anche molto carina, se non fosse la ragazza di tuo fratello … gli farei la corte … come la farei a te se non fossi la moglie … del mio migliore amico …”
Sara trema, non capisce dove vuole andare a parare … ma Dario continua …:
“ … Alberto … ma come hai fatto a sposare una ragazza così bella, la tua Sara è splendida, e poi come si veste … perfino adesso in casa sembra una dea scesa dall’Olimpo … solo in quel momento anche Alberto si rende conto che Sara è quasi indecente, dai bordi superiori della canottiera quasi escono i capezzoli, peraltro già turgidi, e sotto, ogni movimento un po’ brusco, rischia di sollevare le pieghe della minigonna con immaginabili conseguenze … ma anche Alberto nel suo intimo gode di avere per se una ragazza così bella e desiderata … sa perfettamente che tutti vorrebbero Sara … ma Sara è sua … lui sa di poter contare pienamente sulla sua fedeltà e quindi anche lui gioca sugli equivoci, pensa fra se e se … guarda … guarda quanto è bella mia moglie e prenditela in quel posto … lei è mia … ma Alberto ignora quanti cazzi ha già preso e in quanti buchi è stata penetrata la sua fedele Sara …:
“ .. amico mio … stiamo in casa, che vuoi fare, scusa quando siamo al mare … indossa dei bikini anche più succinti … poi sai io di Sara mi fido … poi tu … tu sei un amico … al massimo mi puoi solo invidiare … guardare e non toccare ….”
Dario se la ride fra se e se e sta al gioco …. guarda prima Alberto … poi fissa Sara …:
“… hai ragione, tua moglie è solo tua, beato te che te la puoi fare quando ti pare, io posso solo guardare e invidiarti …”
Al ché Alberto ..:
“.. basta parlare di mia moglie … che fai, stai a cena con noi … ci vediamo insieme la partita … “
“non so … non lo chiedi a Sara … magari dopo una settimana voleva stare sola con te …”
“non ti preoccupare … ho già dato oggi pomeriggio … e poi se è ancora vogliosa … c’è la notte … intanto vediamoci la partita …. Sara va bene se Dario resta a cena ….”
Sara, mentre suo marito parlava osserva Dario e capisce che c’è qualcosa che non torna … Dario gioca bene ma non è un patito come Alberto e la partita che stanno per trasmettere è per loro pressoché insignificante … capisce Alberto che è un patito … ma Dario, per quello che lo conosce non è tipo da guardarla … e allora perché la vuole vedere proprio a casa sua … comunque deve fare buon viso a cattivo gioco ..:
“non c’è problema … dove si mangia in due … si può benissimo mangiare in tre … Dario tanto ti accontenti di quello che c’è …”
Dario di rimando con un sorriso a trentadue denti ..:
“.eccome se m’accontento …”
Poco dopo la cena è pronta e Sara inizia ad apparecchiare la tavola da pranzo che si trova alle spalle del divano, su cui è momentaneamente seduto Alberto, posto avanti il televisore: Dario vede Sara e si offre di aiutarla mentre Alberto inizia a vedere la partita … come Sara si piega sul tavolo per posizionare piatti e bicchieri Dario infila subito una mano sotto il gonnellino, afferra il bordo della mutandina e l’abbassa fino a scoprire i glutei e subito infila un dito nel solco arrivando in un batter d’occhio a poggiare l’indice della mano sinistra sul buchino, sempre non completamente chiuso … Sara percepisce il movimento con un attimo di ritardo e si ritrova con il dito semi infilato nel sederino … tutto questo a tre metri dal marito … si divincola, tira su le mutandine, guarda con odio Dario e si allontana verso la cucina, Dario si siede sul bracciolo del divano e fa finta di guardare la partita … la sua partita è un’altra … giocare con Sara … e Sara torna con il vassoio sostenuto da entrambe le mani, Dario s’accorge che le mani sono occupate a sostenere il vassoio, vede che Alberto è preso dalla partita, dalla tasca prende un coltellino a serramanico, estrae la lama, con un balzo si avvicina a Sara e senza che lei nemmeno se ne accorga con la mano sinistra alza il gonnellino e con una maestria insospettabile recide la stringa destra della mutandina che cede immediatamente scoprendo il fianco … tutto ciò mentre anche Alberto si alza dal divano e si avvicina alla tavola, Sara preso da spavento si siede immediatamente poggiando il vassoio sul tavolo: Alberto gira intorno al tavolo e si sceglie la posizione migliore per continuare a vedere la partita … alla sinistra di Sara … Dario ovviamente si siede alla destra..
Sara stando sempre seduta si fa dare i piatti e distribuisce le pietanze e iniziano a cenare … Dario, pur facendo finta di seguire la partita con la destra prende la forchetta ed inizia a mangiare ma la destra resta allungata sul corpo e lentamente si avvicina a Sara, tocca il bordo del gonnellino e inizia a sollevarlo … Sara diventa rossa … resta con la forchetta a mezz’aria .. posa tutto e mette la mano destra sotto il tavolo nel tentativo di fermare la mano di Dario che è arrivato a scoprire l’inguine e tutta la peluria sovrastante la vulva … inizia una sotterranea battaglia intercalata dai commenti di Alberto sulla partita cui Dario risponde tempestivamente continuando l’avanzamento della mano nonostante la resistenza di Sara fino ad infilare completamente il dito nella figa ormai completamente allagata dagli umori vaginali derivanti dall’eccitazione, dalla paura, dalla situazione che si è creata … con mezza mutandina sfilata viene sditalinata a un metro dal marito che ovviamente non si accorge di nulla e che continua imperterrito a commentare la partita … la cena viene consumata in un tempo che sembra infinito, poi arriva la fine del primo tempo e Dario …:
“Alberto ce l’hai il rapporto di come ti sei allenato …. Sai mi piacerebbe vedere cosa ti hanno fatto fare …”
“ si ce l’ho … certo sta di la in camera da letto nella borsa ….”
“ e vallo a prendere che gli do uno sguardo durante l’intervallo …”
Alberto si alza, esce dalla stanza e si dirige verso la camera da letto, anche Dario si alza ma va verso Sara che nel frattempo non sa se alzarsi o restare seduta ….:
“… alzati troietta mia … levati le mutandine e dammele … fallo subito … tanto te le ho tagliate …”
Sara capisce che non può fare altrimenti … si sfila le mutandine e le consegna a Dario che se le mette in tasca, Sara si siede nuovamente … rientra Alberto con la cartella delle attività … poi a Sara …:
“.. amore di la ci sono dei gelati … i e Dario ci mettiamo sul divano … ce ne porti due … grazie “
E si dirige verso il divano dove si siede accompagnato da Dario … Sara tira un sospiro di sollievo … si può alzare Alberto da quella posizione non può vedere che è senza mutandine … in men che non si dica sparecchia la tavola e prende due gelati si avvicina alla spalliera del divano e da dietro offre le coppe ai due … ma Dario si alza per andare a prendere il telefonino, intenzionalmente lasciato sul tavolo, e si avvicina tempestivamente a Sara che sta alle spalle del marito … poggia la mano sulla spalla di Sara e la spinge verso la testa di Alberto … così facendo il gonnellino sale sul sedere che privo di mutandine lo espone alla vista di Dario che senza dare tempo a Sara di capire cosa stia succedendo poggia il dito medio sul solco cerca l’avvallamento dello sfintere , sente l’ano semichiuso e con un colpo secco infila tutto il dito nel culo di Sara che così china non può che dare un bacio sul collo di Alberto …
“vedi come è cara questa mia mogliettina … è veramente affettuosa … non ti prendere d’invidia … trovatene una così pure te .. “
“E si hai ragione di ragazze così però non se ne trovano … “
Il dito è sempre piantato nel sedere e Sara è costretta a prolungare il bacio sul collo di Alberto … ormai gli umori vaginali colano da tutte le parti e Sara sente arrivare l’orgasmo … Dario sente le variazioni muscolari sul dito e inizia a ruotarlo velocemente … ma la tensione è troppa per tutti e due … Sara raggiunge un orgasmo devastante e si piega in due mordendosi le labbra per un urlare e Dario, che non ha fatto bene i conti con se stesso, è costretto a sfilare il dito e a correre al bagno per evitare che la chiazza sul pantalone diventi troppo evidente …. Sara nel frattempo miracolosamente si tira su e corre in camera da letto per ricomporsi … Alberto si gira e non trova nessuno ma provvidenzialmente dal televisore giunge Goal … qualcuno ha fatto goal … si rigira e continua a vedere la partita.
Tornano in salotto sia Dario che Sara … Dario, soddisfatto dell’impresa fa presente che si è fatto tardi e va via … Sara adduce un improvviso mal di testa e va a letto indecisa se incazzarsi o prenderla con filosofia e godere di un orgasmo veramente imprevisto. La serata finisce così.
Trascorrono tranquillamente un paio di giorni senza particolari situazioni ed inizia la settimana successiva con la vita di tutti i giorni: sveglia, andare in ufficio, uscire per andare da mamma, tornare a casa, cenare, vedere svogliatamente un po’ di televisione … dormire … e il giorno dopo si ricomincia … ma in un tardo pomeriggio Sara si ricorda che giorni prima aveva concordato con Silvia di andare al centro commerciale , a qualche chilometro dalla città, dove, in una boutique di capi d’abbigliamento giovanili e sexy sarebbero dovute arrivare le anticipazioni delle nuove collezioni per l’estate successiva, prende quindi il cellulare e la chiama..:
“.. ciao , sono io .. come stai ….”
Risponde Silvia con una voce incerta … quasi balbettante …:
“ .. bene … bene … che c’è … e successo qualcosa … “
“no volevo solo ricordarti che oggi saremmo dovute andare al centro commerciale in quella boutique che tu sai per vedere i nuovi arrivi … “
“ ah … si … hai ragione … adesso che ci penso … vediamo ….”
Sara scosta il cellulare dall’orecchio e lo guarda come fosse un oggetto misterioso …. poi lo riavvicina all’orecchio …:
“ Silvia ma che dici … sei stata tu a dirmi che dovevamo precipitarci altrimenti si sarebbero presi i capi più sexy …. ma che hai … ti sento strana … lontana … ma stai bene …”
“no sto benissimo solo che sto facendo una cosa e … la debbo finire … no … non ho tempo … senti rimandiamo a domani … dai … ci sentiamo stasera … che passo da tua madre così vedo anche Gabriele che non lo sento da qualche giorno … ciao …” Silvia chiude la comunicazione senza nemmeno darle tempo di ribattere, comportamento molto strano, di solito, anzi sempre Silvia è sempre molto disponibile … e poi la voce … ha un tono roco … come quando uno ha in bocca qualcosa … Sara è indecisa se soprassedere o andare comunque la centro commerciale … è vero che ci sarebbe dovuta andare con Silvia ma nulla vieta di farci una scappatina e anticipare la visita … poi ci sarebbe comunque tornata il giorno successiva con Silvia: prende il motorino e si dirige al centro, lo parcheggia e s’inoltra fra i vasti corridoi, nota una vetrina di alta bigiotteria e si ferma ad osservare quando, riflesse nel cristallo, vede nella parte opposta del corridoio tre figure, una sembra Silvia, la minigonna è quella super corta che Gabriele non vuole che indossi perché come si muove o c’è un po’ di vento si alza egli si vede il sedere, coperto normalmente, si fa per dire, da una mutandina trasparente, in questo Silvia è come Sara, ama le trasparenze … in ogni caso oggi il sederino è completamente visibile … sopra solo un top con il bordo inferiore al limite del seno … tacchi alti che calzati sul metro e sessantotto ed al fisico longilineo ne fanno una siluette che non passa mai inosservata tanto più che il viso da ragazzina accentua la malizia del corpo … insomma Silvia è molto bella e accanto a lei nota due ragazzi molto alti, due bei ragazzi … che pensa di riconoscere dovrebbero essere due compagni d’università che ha visto il giorno della discussione delle tesi di laurea, si, si, sono proprio loro ma l’atteggiamento non è quello di amicizia … uno le tiene il braccio destro intorno al collo, mentre l’altra mano è poggiata, pur camminando sul seno, come se la massaggiasse …. l’altro ragazzo, alla sua destra, tiene la sua mano sinistra sulla cinta della minigonna … tutti e tre sembrano bighellonare ridendo e scherzando … ma l’atteggiamento non è quello di tre compagni d’università che passeggiano allegramente … nemmeno Sara sa darsi una connotazione ma, incuriosita decide di seguirli e qualche attimo più tardi ha la conferma dei suoi sospetti, i tre infatti imboccano la scala mobile che porta ai piani superiori e il ragazzo che teneva la mano sulla cinta la fa scivolare e la infila sotto la gonna palpandole il culetto … nonostante la distanza mantenuta da Sara il palpeggiamento è incontrovertibile … così come la labile resistenza di Silvia appare più di circostanza, più dovuta al luogo in cui si trovano che a un reale tentativo di contrasto; nella mente di Sara si mescola di tutto, il desiderio di essere palpeggiata, come Silvia, la sorpresa di constatare che anche la leggiadra cognatina non disdegna di essere toccata nelle parti intime o di essere esibita, visto che il suo amico, sulla scala mobile, le sta tenendo la gonna alzata e quindi il suo sederino, coperto da un velo di stoffa trasparente, è in piena mostra, oltre tutto in luoghi pubblici … alla faccia della tanto blaterata timidezza da lei sempre ostentata, pensa al fratello che la adora, ma che non ha capito niente … ma poi pensa a suo marito, che ha capito anche di meno, poi pian piano subentra una sorda rabbia, ricorda che nemmeno settantadue ore prima, quella svergognata di sua cognata ha spergiurato che non avrebbe più fatto niente … che puttana … e mentre tutto ciò le frulla nella mente, continua a seguire il terzetto che si dirige verso il parcheggio soprastante: i tre si dirigono verso un angolo dove sono parcheggiate pochissime auto e dove non transita nessuno: un lato del parcheggio è chiuso da un muro e tutta la zona è in penombra, dietro una spalletta è parcheggiato un grosso SUV nero, i tre vi si dirigono si mettono fra il muro e gli sportelli di destra del mezzo … è la loro macchina, uno dei due ragazzi ha infatti aperto la portiera e così facendo ha ricavato uno spazio che risulta quasi invisibile ad un occasionale passante, ma questo non vale per Sara che si è accovacciata sopra un semi piano rialzato dal quale può vedere chiaramente quello che sta per accadere e che immagina accadrà … e infatti dopo qualche istante sente la voce di Silvia che tenta di fermare le avances dei due ragazzi i quali imperterriti la bloccano, le sfilano le mutandine, le sollevano il top quel tanto da scoprire il piccolo seno su cui, riesce a vederli da lontano perfino Sara, si ergono due puntini neri … i capezzoli, che la dicono lunga sulla eccitazione della ragazza: uno dei due si siede sul sedile posteriore e Sara riesce comunque a vedere il notevole attrezzo di cui è dotato il ragazzo, tutto eretto come il palo di una bandiera sul quale, con una provvidenziale spinta dell’altro, Silvia viene impalata con uno strillo soffocato … Sara però non capisce se Silvia viene chiavata o inculata … per meglio osservare si sposta alla sua sinistra e da dietro una colonna più vicina all’auto riesce a vedere l’altro ragazzo che si è calato i pantaloni e le mutande e ha già il suo attrezzo, più grosso di quello dell’amico, bello eretto, si sta posizionando davanti alla figa di Silvia … allora l’altro se la sta inculando … questo invece infila il suo nella vagina, uno dei due ha messo la mano sulla bocca di Silvia per impedirle di urlare … ma la sua faccia è inequivocabile … sta godendo come una troia … anzi peggio … e anche Sara non resiste … si è già alzata la gonna, calata le mutandine e si è infilata tre dita nella vagina già allagata dei suoi umori: Sara è fortunata perché i suoi movimenti scomposti la fanno rinculare verso la ringhiera in un punto in cui è posizionato un pomello, e lei senza nemmeno volerlo, solo rinculando, finisce per farsi parzialmente penetrare il culetto dal pomello … deve essere il suo destino quello di farsi inculare da pomelli di ogni genere … il pomello entra senza alcuna resistenza nel retto. E così a dieci metri di distanza Silvia viene montata e inculata da due cazzi di tutto rispetto mentre Sara si masturba avendo anche un pomello in ferro battuto nel sederino; ma Sara è troppo tesa, tanto da percepire vibrazioni sotto i piedi che segnalano l’arrivo di un auto sul piano, si risveglia dal torpore indotto dall’eccitazione e si ricompone, poi si gira per andare via dando un ultima occhiata ai tre che non si sono resi conto dell’arrivo di una macchina … ma non se ne danno peso, si ferma un attimo e vede che quello che stava seduto sul bordo del sedile con le gambe di fuori si è spostato sulla parte opposta del sedile e ha messo il cazzo in bocca a Silvia che si è dovuta mettere a carponi sulla parte centrale del sedile e l’altro ragazzo … si capisce chiaramente che sta alternando l’inserimento del suo attrezzo prima nella figa e poi nel culo e così via con Silvia libera di urlare il suo piacere nonostante la bocca occupata da un grosso cazzo. Anche l’auto, che Sara temeva si fermasse nei dintorni è passata oltre … per cui decide di restare ancora per qualche minuto per vedere come si evolverà la situazione … Silvia viene usata ancora per alcuni minuti … fino a quando i due ragazzi vengono … vede uno dei due, quello che la stava chiavando e inculando spostarsi, aprire il portellone dell’auto, prendere qualcosa di scuro e tornare allo sportello dove nel frattempo l’altro ragazzo ha fatto scivolare Silvia verso il bordo esterno tanto che si ritrova con la pancia appoggiata sul sedile e le gambe di fuori e i piedi poggiati sul pavimento con la gonna alzate ed il sederino completamente esposto … cosa hanno intenzione di fare … un attimo dopo Sara scopre che l’oggetto nero è un plug anale che viene infilato nell’ano e sente distintamente le parole del ragazzo …:
“ … allora bella zoccoletta ti piace come ti abbiamo riempito … te l’avevamo promesso il giorno della discussione della tesi … e come hai visto … anzi come hai sentito … mi pare che ti abbiamo riempito bene … la scommessa l’hai persa e adesso devi pagare pegno …”
Silvia gira la testa ..:
“dai non approfittatevi della situazione lo so che siete amici di Jacopo e che sapete quello che è successo … ma per favore … basta … avete avuto anche voi di che divertirvi …. la scommessa me l’avete estorta … ”
“ ..ma vedo che anche a te è piaciuto … sei ancora tutta bagnata … perfino nel culo … te l’ho infilato senza sentire alcuna resistenza … e poi la scommessa l’hai persa … e … quindi adesso fai quello che vogliamo noi … ci hai dato fino a mezzanotte … lo sai che non ti puoi rifiutare ….”
Silvia non risponde, si alza e riassetta la minigonna … in effetti se non si piega non si nota che ha un bel plug infilato nell’ano …:
“ … ricordati che non te lo devi togliere fino a mezzanotte e se vai al cinema con Gabriele, tanto dopo Gabriele lo sento anch’io per telefono, e così al cinema ci veniamo anche noi … ci vai con quello piantato nel culo … noi ti controlliamo … se sgarri al tuo fidanzatino gli facciamo vedere quanto hai goduto … e quanto sei zoccola … adesso te ne puoi anche andare … tutto chiaro …”
“ ..si .. si ho capito … siete dei porci ….”
“ .. ma se stai ridendo anche tu … dai che ti piace camminare con quello infilato nel culo …”
Sara ha ascoltato tutto e si rende conto di aver scoperto un lato oscuro e perverso della sua amica e futura cognata … Gabriele l’ama troppo e se la vuole sposare .. certo che rischia di portare un cesto di corna … e il pensiero va senza volerlo ad un altro uomo che il cesto di corna già lo porta … un cesto molto più consistente … e con questi pensieri si allontana definitivamente concludendo fra se e se che la cognata sarà pure una vittima delle circostanze ma che è ancora più zoccola di quanto pensasse e con queste sensazioni per la testa va a casa della madre dove sa che di li a poco sarebbe arrivata Silvia.
E Silvia puntualmente poco dopo si presenta alla porta ….
“.. ciao Sara … già stai qui … sei restata in ufficio … immagino …”
“ .. no Silvia … dopo che ci siamo sentite sono uscita … ma tu cosa hai fatto …”
“ … ma niente stavo riordinando gli appunti della tesi e volevo chiudere la questione …”
“… ma allora stavi a casa … “
“ …. Si … no …. poi sono dovuta uscire ….”
Silvia guarda Sara in faccia e sente che c’è qualcosa che non va … l’atteggiamento è minaccioso e … avendo la coda di paglia … non è tranquilla … :
“.. scusa ma perché tutte queste domande … ti ho detto che al centro ci saremmo andate domani … no..! “
Sara è indecisa se … fare una scenata e sputtanare la cognatina o adottare un atteggiamento meno aggressivo … quello che le fa più rabbia è che lei ha giurato che si sarebbe comportata bene e … non sono passate nemmeno settantadue ore … e si è fatta sbattere senza vergogna … alla fine sbotta ..:
“… Silvia guarda che ti ho vista al centro commerciale con due ragazzi, ti toccavano il culo e tu stavi zitta ….”
Silvia diventa rossa …:
“ma no ti sbagli … mi avrai confuso … non ero io … “
“ .. Silvia non peggiorare, fatti pure prendere per il culo … scusa … fattelo mettere anche nel culo, ma non mi prendere in giro, ti ho vista nel parcheggio, ho visto come ti sei fatta impalare, inculare, scopare, sei veramente una puttana … poi con due, senza vergogna … non so se dirlo a mio fratello ….”
Sara non accenna al plug che sa che è certamente ancora infilato nel sederino di Silvia …
Silvia scoppia piangere …:
“.. Sara no ti prego lascia che ti spieghi, quelli sono due miei compagni con i quali nel passato ho flirtato e … ci siamo incontrati per la discussione della tesi e poi abbiamo rivangato i vecchi tempi … e io da sabato notte non so più chi sono, sono sconvolta …. ho scoperto anch’io che mi piace essere sbattuta … “
Poi Silvia ha uno scatto d’orgoglio e si ricorda cosa hanno fatto a Sara quando lei stava supina sulla spalliera della poltrona e con uno tono di voce non più remissivo …:
“… ma poi come ti permetti di dire a me certe cose … ti hanno messo due cazzi contemporaneamente nel culo e poi davanti e parli a me così, con quel tono … ma come ti permetti, anche tu sei una troia … di qualcosa a Gabriele e un istante dopo Alberto saprà a quanti la sua fedelissima mogliettina l’ha data ….”
Anche Sara diventa livida … per il tradimento delle fiducia accordata a Silvia che aveva promesso che non si sarebbe più fatta toccare in quel modo e per le minacce di spifferare tutto a suo marito … le due donne si affrontano minacciose e solo la voce della mamma che chiede cosa stia succedendo fa calmare gli animi … si guardano in faccia e rendendosi conto che nessuna delle due può rinfacciare all’altra comportamenti equivoci … concludono l’alterco scambiandosi un bacio riparatore di tutte le invettive che si sono gettate addosso.
Squilla il campanello, la chiave gira nella toppa e Gabriele entra in casa, vede Silvia, l’abbraccia e ..:
“. Dai vatti a cambiare … quella gonna è troppo corta e al cinema non ti ci porto così conciata … ciao Sara … non preparare la cena per me e Silvia che stasera la porto al cinema ….”
“d’accordo … preparo solo per mamma e papà … buon divertimento …”
Sara guarda il fratello e poi gira la testa da un’altra parte … non ha il coraggio nemmeno di guardarlo ma vede la sua immagine riflessa nella specchiera dell’ingresso … e gira la testa … non vuole vedere nemmeno la sua immagine … saluta tutti e se ne torna a casa … il plug nel culo di Silvia … sono affari loro.
Passano alcuni giorni senza che le due ragazze si sentano … sono infatti molto amiche ma il diverbio ha lascato l’amaro in bocca a tutte e due … ma di più certamente a Silvia che si sente come il bambino beccato con le mani nel barattolo della marmellata solo che in questo caso il barattolo in cui hanno intinto è il suo corpo … anzi i suoi buchi … comunque vuole riannodare il rapporto con la futura cognata e quindi la chiama al cellulare … :
“.. ciao Sara, sono Silvia, che fai stasera, mi ha detto Gabriele che Alberto è dovuto partire e torna solo domani … quindi stasera sei libera, sai volevo fare pace andando a mangiare una pizza, o un gelato, quello che vuoi tu … “
“Silvia, ti ringrazio ma Alberto mi ha affidato un incarico, devo andare in palestra per fare una commissione e, non so a che ora finirò, oltre tutto sono anche molto stanca e come finisco vorrei tornare a casa …. senti, caso mai domattina passa da me così facciamo quattro chiacchere …”
“va bene, mi dispiace, ma va bene lo stesso, caso mai passo in mattinata …”
Sara è preoccupata, qualche ora prima Alberto l’ha chiamata in ufficio comunicandole che stava andando con il presidente della sua società al raduno della selezione: non il presidente della società sportiva ma proprio il presedente della società di spedizioni in cui lavora … per concordare alcune sponsorizzazioni conseguenti al fatto che proprio lui era stato seleziona per partecipare all’importante torneo; era però necessario che anche lei andasse da Daniele, che era un importante consigliere della società sportiva, per firmare delle liberatorie, Daniele l’aspettava per le nove di sera proprio in palestra … Sara era terrorizzata … se avesse incontrato Anna o Nicola o Jo, ma non poteva esimersi dall’incarico, non poteva dire a suo marito che non ci sarebbe voluta andare perché in quel posto … l’avevano brutalizzata.
Alle nove in punto Sara entra in palestra e va direttamente nell’ufficio di Daniele, entra e alla scrivania trova Nicola affaccendato su dei documenti, le prende un colpo, no se lo aspettava, anche se lo temeva, è passato qualche mese da quel … tragico … pomeriggio … ancora si chiede se vorrebbe dimenticarlo o ripeterlo …
“..ciao Sara, non ti chiedo nemmeno come stai … sei splendida, come al solito, non mi fraintendere ma la ginnastica che ti ho detto di fare … ti ha fatto veramente bene ….”
E Nicola ha ragione, Sara è più che bella … è bellissima, indossa una gonna nera corta, non una minigonna, a falde larghe, sopra una blusa rosa di seta, capelli a caschetto, orecchini di argento a pendaglio, scarpe con tacco medio tanto bella da lasciare senza fiato … e non tanto per la bellezza ma per l’aria che la contorna … maliziosa, intrigante, la sua presenza lascia sempre nell’aria l’interrogativi si inchinarsi come davanti ad una divinità o brutalizzarla come la più perversa delle puttane … spesso si è optato per quest’ultima soluzione :
“.. so che sei venuta per le liberatorie di tuo marito … lo sai sta diventando una celebrità …”
Sara si sente tranquillizzata dall’approccio e dal fatto che Nicola non ha mai fatto riferimento a quel famoso pomeriggio e quindi un po’ si lascia andare …:
“ ciao Nicola, grazie per i complimenti, è vero la ginnastica mi ha fatto molto bene … si sono venuta per la firma, ma devo aspettare Daniele ….”
Nicola la osserva e naturalmente gli viene il desiderio di farla sua … si ricorda fin troppo bene quanto Sara sia sensibile al sesso … ma si deve giocare bene la partita … non la deve allarmare né farle capire il suo vero scopo: Daniele lo ha delegato a raccogliere la firma di Sara, ma lui non glielo dice … vuole prendere tempo, tranquillizzarla e poi si vedranno gli sviluppi, se se la gioca bene più tardi se la tromba, dove … Alberto non c’è, a casa sua, da solo, no tanto a lei piace prenderlo in tutti i buchi … e allora sorridendo fra se e se pensa a due suoi amici ai quali deve un grosso piacere … anzi grossissimo … che si stanno allenando in palestra … due bestie da un metro e novanta con due cazzi da far paura … se gli da in pasto Sara si sdebita definitivamente … adesso che ha chiaro nella testa l’obbiettivo da raggiungere, bisogna realizzarlo, e inizia a circuire Sara, parla del più e del meno, la riempie di complimenti e chiama nell’ufficio i due amici che entrano e si presentano a Sara che resta piacevolmente sorpresa dal fascino dei due nuovi arrivati, che la riempiono di complimenti, dalla simpatia che le dimostrano e non ultimo dal fatto che si capisce che hanno attrezzi di notevole dimensione; Nicola esce dalla stanza e lascia Sara con i due amici … anche con loro Sara si sente tranquilla, parlano del più e del meno e pur essendo molto complimentosi non sembrano particolarmente interessati a lei, rientra Nicola con in mano un foglio e nell’altra una bottiglia …:
“Sara ho appena parlato con Daniele che mi ha detto di farti firmare questo documento, di festeggiare con una delle sue bottiglie pregiate l’avvenimento e di portarti a cena fuori … almeno per scusarsi dei fastidi che ti stiamo dando …”
Ovviamente quest’ultima parte … portarla al ristorante … è una iniziativa autonome di Nicola che la vuole far bere e poi … poi si vedrà ...:
“.. ragazzi visto che la compagnia è piacevole e io non voglio che Sara pensi che voglia restare solo con lei … siete invitati tutti e due ….”
Guardando Sara …
“.sei tranquilla adesso, dai non farti pregare, in qualche maniera mi devo sdebitare … anche di quello che è successo qualche mese fa …”
Sara guarda Nicola, guarda gli altri due, nella sua mente pensa a quanto devono essere grossi i loro attrezzi … ed è qualche settimana che non fa sesso come si deve …:
“.. va bene accetto … ma non mi far fare tardi che domattina sul presto ho un impegno … “
Sara firma i documenti e il quartetto esce dalla palestra e va al ristorante dove Nicola, dopo aver istruito i due amici attua la strategia per vincere le resistenze della vittima sacrificale … la fanno bere … lei si scioglie … poi già al ristorante arrivano sotto al tavolo le prime palpatine … continuano a farla bere e … le sfilano le mutandine e poi le spalline della blusa cedono e Sara si ritrova con il seno quasi di fuori dopo che Nicola gli ha sfilato anche il reggiseno … alla fine della cena Sara è euforica … è eccitata … decisamente brilla, ha già goduto diverse volte ed è praticamente quasi nuda, la blusa quasi non copre i capezzoli e la vita della gonna è stata alzata al massimo tanto che sembra di andare in giro con una microgonna sotto la quale non ci sono più mutandine e per farla eccitare ancora di più per la strada gliela alzano così che occasionali passanti si godono uno spettacolo inconsueto .
La serata continua in casa … Sara quasi incapace di intendere fa salire Nicola e i suoi amici in casa … nemmeno entra che viene completamente denudata, condotta sul letto matrimoniale dove viene montata, inculata, dove, con enorme suo piacere, prende in bocca i maestosi cazzi degli amici di Nicola, dove ingoia quantità enormi di liquidi seminali, dove viene ripetutamente riempita in tutti i buchi di sperma, dove lei viene, non sa nemmeno lei quante volte … e tutto ciò va avanti per tutta la notte … senza un attimo di tregua, riescono anche per l’ennesima volta a penetrarla contemporaneamente nelle stesso buco con due cazzi e questo per più volte, nemmeno durante l’ultima vacanza era stata brutalizzata e usata così tanto ….
Squilla il campanello di casa … Sara nemmeno se ne rende conto tanto che Nicola, che si è appena rivestito insieme ai suoi due amici e sta andando via, apre la porta e si trova davanti Silvia che lo guarda sorpresa … nemmeno una parola … un rapidissimo saluto e li vede sfilare dalla porta e scendere le scale … Silvia resta imbambolata sul pianerottolo, davanti alla porta, poi si ricorda che quello che ha aperto l’uscio è un istruttore delle palestra dove va Sara … ma ci va qualche volta anche Gabriele e che ci sarebbe voluta andare anche lei, questo le sembra si chiami Nicola, entra nell’appartamento, va direttamente in camera da letto e trova Sara, disfatta, capelli arruffati, ricolma di liquidi seminali biancastri su tutto il corpo … ma la quantità maggiore l’ha sul viso e poi mentre Sara si rigira per alzarsi nota le grandi labbra completamente slabbrate e l’ano … ma quale ano … una voragine che resta aperta e non sembra nemmeno richiudersi e sbotta ..:
“… ma che cazzo hai combinato qui stanotte … e hai avuto anche il coraggio di farmi la predica … ma sei una troia … una puttana … una zoccola che vuole solo cazzi da tutte le parti … sei peggio di una ninfomane ….”
Si gira e se ne va e mentre scende le scale ripensa agli ultimi avvenimenti e pensa … oddio dovessi diventare come lei …
Sara si guarda intorno, nemmeno si mette a piangere … ormai ha capito che quell’istruttrice di nuoto … quella che le disse di stare attenta, aveva ragione, è diventata una donna da letto, una da riempita in tutti i buchi, telefona in ufficio, dice che non si sente bene e che si prende un giorno di malattia, riassetta la casa, si rimetta a letto e mentre s’addormenta una sola cosa la consola … anche Silvia è come lei … chissà cosa le aspetta … e s’addormenta.
segue ...
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