Maldive

di
genere
dominazione

Una giovane coppia di sposini festeggia il primo anniversario alle Maldive, in un lussuoso resort, convinta di godere solamente di mare, riposo e sesso nuziale, non immaginando che le contraddittorie pulsioni erotiche della splendida mogliettina, sollecitate dall’ambiente e dalle circostanze, avranno rapidamente ragione delle convinzioni morali, portandola altrettanto rapidamente, senza che lei se ne renda nemmeno conto, ad essere solo un buco da chiunque colmabile, e ciò alla completa insaputa dell’ignaro coniuge.

Maldive

l’inizio

L’uomo esce dall’ufficio in cui lavora nel tardo pomeriggio di una bella giornata di fine maggio, il cielo è terso, la temperatura decisamente gradevole e per la strada incontra molte ragazze decisamente graziose; mentre cammina si accoda ad una in particolare che gli ricorda molto sua moglie, questa sembra avere intorno ai venticinque, ventisei anni, poco meno di un metro e sessanta, capelli scuri abbastanza lunghi, occhi scuri, un bel seno né piccolo né grande forse una 3° abbondante e ha un bel culetto, sì proprio un bel culetto, come sua moglie, la ragazza indossa una minigonna decisamente audace, tanto che una improvvisa quanto benemerita folata di vento le solleva il bordo scoprendo delle splendide natiche coperte da una sottile mutandina trasparente che ne lascia intravvedere il solco; di fronte a quest’improvvisa visione l’uomo accusa il colpo … non capita tutti i giorni di vedere uno splendido culetto per la strada … poi abbandona quello che è diventato un inseguimento e attraversa la strada per salire sull’altro marciapiede al termine del quale c’è l’agenzia di viaggi nella quale vuole andare: mentre si avvicina pensa però a quel culetto che ha appena visto e non riesce togliersi dalla testa quello che gli piacerebbe fare, allargargli brutalmente le natiche scoprendo la rosetta dell’ano che, per effetto della pressione esercitata, si dischiuderebbe mostrando pian piano un piccolo buchino, sul quale appoggiare le sue labbra e con la lingua forzarne l’entrata allargandolo il più possibile e godere contemporaneamente dell’espressione stupita sul viso della ragazza sul quale fosse progressivamente evidente un impellente orgasmo anale … un sogno che tale è e tale resterà non avendo mai avuto il coraggio di praticarlo su sua moglie che rispetta troppo per assoggettarla ad un simile trattamento, più vicino ad una perversione animalesca che ad un atto d’amore; eppure avendo visto a volte qualche filmetto hard nel quale l’attricetta di turno, sodomizzata da un membro di notevole dimensione, manifestava evidenti smanie di orgasmico piacere; si è sempre chiesto se si sta negando qualcosa di brutalmente piacevole e ancora se tale attività possa essere gradita anche da sua moglie: si materializza nella sua mente il suo dolce viso, la fisionomia del suo corpo, né longilineo né grasso, solo formosetta … mediterranea, le sue gambe e inevitabilmente il suo culetto che è sempre stato oggetto di ammirazione da parte di ogni maschio che l’incontrasse, molte volte era stato sul punto di venire alle mani con qualche ragazzotto che esprimeva in maniera non proprio elegante la sua ammirazione, così come non era poi tanto convinto di acquistare per il loro primo anniversario di matrimonio un pacchetto vacanza in un esotico villaggio in un bel posto di mare … non riesce infatti a dimenticare una vacanza su un isola trascorsa in un villaggio dove un ragazzo, un po’ più grande di loro, dava l’idea di corteggiare, nemmeno tanto velatamente, la sua fidanzatina; si ricordava pure che la colpa era anche sua in quanto essendo uno sportivo, convinto che lo sport si pratica e non si va a vedere, l’aveva spesso, anzi no spessissimo, lasciata sola e quindi qualche volta aveva avuto il dubbio che ci fosse stato qualcosa fra loro: si era anche incazzato con lei perché l’aveva visto spesso girarle intorno, ma lei l’aveva convinto che era stato solo un insistente corteggiamento che tale era restato in quanto non era successo nulla di quello che andava pensando, gli uomini pensano sempre e solamente a quello … d’altro canto lei dava sì l’impressione di essere disponibile in quanto esuberante ma non aveva mai dato adito a comportamenti equivoci, solo un po maliziosi, e nemmeno più di tanto, era pur vero che dopo quella vacanza era diventata più desiderosa e disponibile a far l’amore molto spesso e, come dire, ad esplorare nuove strade.
L’uomo entra quindi nell’agenzia dove una graziosissima impiegata mostra le locandine di numerosi resort sparsi nel mondo e ne illustra le caratteristiche che differenziano le varie strutture … dove si fa questo … dove si fa quest’altro e correlandolo con gli aspetti economici connessi: dopo un’attenta visione sui pregi e difetti di questo o di quest’altro decide di prenotare una vacanza di una settimana in un lussuoso resort sull’oceano indiano dove vi sono numerose piscine di vario tipo, dove si possono ricevere massaggi da personale esperto, dove si praticano numerosissimi sport sia marini che terrestri, con numerose escursioni nelle profondità dell’oceano e dotati numerose dancing e sale da gioco: a luglio si va alle Maldive.
Soddisfatto della scelta torna a casa dove l’aspetta la giovane mogliettina appena rientrata anche lei dall’ufficio in cui lavora; la trova già in svestita e affaccendata a preparare la cena:
“Sara c’è una sorpresa per te, sai, credo ti farà molto ma molto piacere”
Lei lo guarda con un punto interrogativo stampato sul musetto, arriccia il naso:
“ che sorpresa, ti vedo tutto euforico … non mi dire che devi andare a giocare anche domani”
L’atteggiamento di lei e comprensibile in quanto lui è uno sportivo che pratica seriamente moltissimi sport e che specie nell’ultimo periodo si assenta spesso per partecipare a tornei e siccome, pur non essendo particolarmente alto, è bravo lo chiamano spesso e lei resta sola a fantasticare sulla sua vita di coppia e ripensando, ripensando … a quello che forse si è persa fidanzandosi molto giovane con lui: è un bravissimo ragazzo, tanto falloso nei giochi di squadra quanto premuroso nei suoi confronti, ed è proprio questa premura che la rende scontenta, si aspetterebbe infatti , vista la grinta che mette in campo un equivalente comportamento nel letto … ma lì questo comportamento non c’è perché lui la considera come cristalleria pregiata, delicata e che deve essere rispettata mentre a lei questi atteggiamenti non sono più tanto graditi.
“no, no … non mi devo assentare, adesso ceniamo che dopo ci mettiamo al computer e ti faccio vedere cosa mi è venuto in mente”
Sara resta un alquanto perplessa, cosa c’entra il computer …
Si mettono quindi a tavola, cenano parlando del più e del meno e di quello che è capitato durante la giornata, lui nota comunque un certo nervosismo e si chiede cosa possa essere successo per esasperarla così tanto e lei alla fine sbotta raccontando che fin dalla mattina i computer dell’ufficio si sono bloccati e che la posta elettronica è andata persa e che durante l’intervallo non ha potuto entrare in un sito che le interessava né scambiare delle e-mail con una suo collega … a lui questo nervosismo appare eccessivo ma le donne si sa come sono fatte … poi adesso ci sarà la sorpresa.
Sparecchiano rapidamente il tavolo, riassettano la cucina e finalmente si accomodano davanti lo schermo del computer, lo accende e chiama google, digita “maldive sun Island resort” e schiaccia enter, poi ancora “Sun Island Resort Maldive – yallyyalla.it”, enter e compare all’improvviso il paradiso, sul viso di Sara emerge una espressione curiosa, forse intuisce, ma non è convinta, le Maldive sono sempre state un miraggio dove sarebbe voluta andare già da diverso tempo, poi lo guarda e gli chiede il perché di quella ricerca, lui però scrolla l’immagine e scende dove è indicata la descrizione della struttura: il resort, completamente immerso nella vegetazione tropicale, è uno dei più grandi delle Maldive con camere  suddivise in Standard Beach Bungalow, Superior Beach Bungalow, Water Bungalow dove il pavimento del salone è trasparente e si vede l’acqua e la vegetazione sottostante;  le Water Bungalow dispongono poi di scaletta privata con accesso diretto alla laguna, a disposizione ci sono: spiaggia di sabbia bianca attrezzata, piscina, numerose attività acquatiche, quali catamarano, windsurf, sci nautico, canoa, banana boats, snorkeling e un centro diving, poi ancora a disposizione: un centro fitness, campi da tennis illuminati, campo da basket, da pallavolo, squash, badminton, la possibilità di organizzare numerose escursioni; la Araamu Spa è il luogo ideale dove rilassare corpo, mente e spirito attraverso trattamenti olistici a base di essenze naturali di fiori, piante marine e erbe; oppure più semplicemente per godere di un massaggio rilassante dopo una giornata trascorsa al sole e c’è anche un piccolo casinò dove però non sono ammessi ufficialmente soldi, inoltre parte del personale è italiano e quindi non ci sono problemi di lingua in quanto entrambi parlano inglese.
“Sara ho prenotato due settimane di relax nel Water Bungalow per il nostro primo anniversario di matrimonio … so che questa vacanza ti piaceva tanto e per te non ci sono soldi che tengano … sono soldi spesi bene …”
Sara resta a bocca aperta, per due motivi: il primo, questa vacanza costa un occhio della testa, lui si deve essere proprio impazzito ma è innamorato fradicio e quindi non bada a spese; il secondo molto più pericoloso … Sara ricorda molto bene l’ultima vacanza che avevano fatto in un villaggio qualche anno prima e ricorda bene l’avventura con un ragazzo che, quando lui non c’era, la corteggiava in maniera discreta, ricoprendola di attenzioni e, una volta in confidenza, si spingeva sempre più in là, lei era lusingata dalla situazione che pensava di avere sotto controllo, ed invece una sera nella quale si sentiva particolarmente romantica dovette rinunciare ad una passeggiata per una importante telefonata che bloccò il suo fidanzato nella stanza, alla fine lei insieme ad una coppia di amici conosciuti qualche giorno prima, andarono a bere al piano bar dove lo incontrò e quello con sapienza riuscì a consolarla e farla ridere e, non sa come, si ritrovò in camera sua a fare … il miglior sesso della sua vita, lui aveva un attrezzo di notevole dimensione che sapeva usare molto bene; lasciandola semivestita, le strappò le mutandine con fare animalesco e la penetrò diverse volte poi mettendola alla pecorina la penetrò da dietro, spingendo molto violentemente fino a toccarle l’utero facendola urlare più volte, cosa che le era mai capitata con il suo fidanzato, né con altri ragazzi conosciuti prima del suo fidanzato, poi tentò anche di prenderle il sederino ma in un momento di lucidità riuscii a evitare di venire sodomizzata … e si pente ancora oggi a non averlo assecondato … poi glielo mise in bocca e quando venne fu costretta anche ad ingoiare, mentre quando venne la seconda volta lo fece sulle mutandine che dovette reindossare, pur riempite di schizzi di liquidi seminali, non potendo tornare nella propria stanza senza indossarle ... cosa che la manda in estasi ogni volta che ci ripensa....
Sara conosce suo marito e sa che certamente in un ambiente simile alla fine si farà convincere a partecipare a qualche gioco e lei resterà sola, ha paura che qualcuno le faccia ripetere quell’esperienza … anche perché ora è meno convinta a resistere, quell’esperienza ha cambiato la sua sessualità e l’ha spinta a osare sempre di più anche se una parte del suo animo si rifiuta di accettare una simile condizione … lei ama intensamente suo marito e non vuole assolutamente rischiare di perderlo, senza contare che potrebbe diventare estremamente violento e non vuole certo passare per una facile da conquistare … comunque pur con tutte queste riserve è felice del regalo che sta ricevendo, abbraccia quindi il marito e lo bacia appassionatamente.
Sara non immagina nemmeno lontanamente ciò che le sta per capitare, situazioni ed eventi che la condurranno in un vortice di perdizione dal quale potrebbe non più uscirne.

Il pavimento di cristallo

Hanno fatto un’alzataccia, sono partiti all’alba dalla loro città e sono finalmente arrivati all’aeroporto internazionale, gli altoparlanti chiamano all’imbarco i passeggeri per Malé; Sara è tutta eccitata e felice, non c’è più traccia dei timori che l’hanno assalita qualche mese prima, si è fatta un bell’esame di coscienza e ha preso atto con determinazione che si è trattato di un episodio, fortunato o sfortunato è difficile dirlo, che non si ripeterà mai più, ne ha parlato anche con il suo amico psicologo, al quale ha raccontato l’episodio, che l’ha tranquillizzata dandole suggerimenti su come contrastare quel senso di insicurezza che a volte la prende specie quando sente montare nel suo corpo, ma anche nella sua mente il desiderio di evadere, di sentirsi finalmente realizzata, sentimenti e sensazioni che emergono tanto più spasmodicamente quando esce insoddisfatta dalle prestazioni amorose, evento che capita non raramente in quanto suo marito viene abbastanza rapidamente mentre lei non viene nello stesso momento e ovviamente resta insoddisfatta nonostante solitarie successive masturbazioni; a Sara piacerebbe essere leccata a lungo, mentre lui si limita a titillarla con le dita.... a lei piacerebbe impugnarlo e scappellargli il glande e segarlo e poi imboccarlo , ma sa che lui spesso chiede di smettere per non venire subito e così anche i pompini sono abbastanza brevi, mentre lei adorerebbe leccarlo e ancora, le piacerebbe anche che lui le venisse in bocca e ingoiare tutta quella cremina, come la chiama infantilmente , ma non l'ha mai fatto ne lui lo ha mai chiesto, mentre il suo primo fidanzatino invece ci provava ogni volta, ma a quell'epoca non era particolarmente sensibile a tali trattamenti ,non le piaceva molto fare certe cose, che stupida.
Suo marito, ignorando quel velo di rimpianto che traspare dagli occhi, la guarda estasiato, nemmeno lui sta più nella pelle, e pregusta tutte le attività che stavolta farà solo ed esclusivamente con la sua splendida mogliettina: a qualunque gioco, sia esso di squadra o meno, parteciperà solo se Sara sarà con lui, stavolta non intende lasciarla mai sola.
Le quattro ore e mezza del volo scorrono tranquille allietate nella parte finale dalla visione, attraverso l’oblò, dall’inebriante sensazione offerta dagli atolli corallini emergenti dalle abissali profondità dell’oceano indiano con il loro gioco di colori, di riflessi, di trasparenze e sfumature al limite del reale e finalmente atterrano sull’isola di Hulhule. Sbarcano dall’aereo di linea per salire su un piccolo idrovolante che li porta con un volo di circa mezz’ora al pontile del villaggio dove finalmente il viaggio finisce: accompagnati dal personale di servizio vengono accolti alla reception; effettuano la registrazione ed un inserviente li accompagna al bungalow a loro riservato: lui si bea dell’espressione del viso di sua moglie; l’ambientazione è magica perché, come al solito, un conto è vedere le immagini da una fotografia che, per bella e patinata che sia, non hanno nulla a che vedere con la realtà … il pontile, il lungo percorso su una pensilina fino alla struttura della reception, il successivo incamminamento verso il bungalow posto sul quel mare, circondati da una vegetazione mai vista dalle loro parti, lasciano una impressione indelebile … ma nulla al confronto di quando entrano nel bungalow … l’ambientazione, il letto gli armadi le poltroncine del salotto e principalmente i famoso pavimento di cristallo li lasciano letteralmente a bocca aperta, che vorrebbero dilatare ancora di più nel momento in cui l’inserviente accende le luci posizionate sul fondo marino sottostante il bungalow e che illuminano il fondale adiacente e inondano di calda luce soffusa l’intero salone … una cosa così non l’avevano mai vista, a entrambi viene la pelle d’oca … vede il viso di sua moglie e pensa che tutti quei soldi spesi ne valevano proprio la pena: da ultimo l’inserviente annuncia che entro circa mezzora sono aperti i ristoranti per la cena e gl’indica le varie posizioni e come raggiungerli.
Sara disfa le valigie riponendo nei vari armadi e cassetti vestitini, camiciole parei e quant’altro … mentre lui si fa la doccia, poi nudo entra in camera da letto stende momentaneamente sul letto, è il turno di Sara che guarda il marito e molto lentamente, di spalle, si sfila prima la maglietta, restando a schiena scoperta, poi slaccia la cintura del pantalone e inizia a calarlo, agganciando con un dito il bordo della mutandina semitrasparente che indossa, nel calare scopre intenzionalmente parte del culetto ricevendo dal marito un applauso ed un incentivo a proseguire, cosa che fa prontamente restando col le mutandine e i pantalone al ginocchio ed esponendo quindi il suo magnifico e splendido culetto, il marito di fronte a tanta meraviglia fa per alzarsi
< stai fermo> l’apostrofa

< alterato, ma vedi come è bello grande e duro …. Stanotte ti sfondo … ti faccio urlare come un’ossessa …>
Fatta la battuta d’obbligo incomincia a vestirsi, pantalone, camicia e sandali, Sara indossa un tanga decisamente ridotto e stringe al collo un pareo colorato che un amica le ha portato da un viaggio in india, ai piedi sandali con un bel tacco e agli orecchi due pendagli con la classica pietra del colore dei suoi occhi, un tocco di profumo completano l’abbigliamento, sono una bella coppia, specie lei, anche se entrambi non sono molto alti, ma molto ben proporzionati: lui un po più di un metro e settanta lei, pur con i tacchi, leggermente più bassina.
Seguendo le indicazioni pervengono ad uno dei ristoranti dove si viene serviti a buffet, cena a base di pesce pescato localmente ma cucinato in maniera diversa rispetto ai gusti italiani, anche sa la struttura è indirizzata ad un turismo proveniente dall’Italia, segue poi dell’ottima frutta tropicale e un semifreddo sopraffino, prima cena ottima, servizio e degustazione anche, i due sono pienamente soddisfatti dalla prima impressione. Segue, come da copione la classica passeggiata romantica sulla sabbia corallina che risplende alla luce dei lampioncini che determinano il sentiero, non c’è nessuno, tra una palma e l’altra numerose amache dondolano spinte da una leggera brezza e nella penombra individuano improvvisamente, distesa su un amaca, due sagome letteralmente intrecciate:
< Sara guarda … quei due … ma che stanno facendo … >

Lui la prende per mano e la trascina, sempre molto affettuosamente e delicatamente, al proprio bungalow.
Entrano e in un batter d’occhio sono entrambi nudi e lui sopra e lei sotto la penetra ripetutamente con affettuosa foga, lui l’ama troppo per strapazzarla anche se lo desidererebbe fortemente, l’amplesso va avanti per alcuni minuti fintanto ché lui le viene dentro …. ma Sara non è venuta completamente e ricordandosi delle luci subacquee si alza, individua l’interruttore e le accende e, di spalle, indirizza lo sguardo liquido verso di lui, si inginocchia sul pavimento con studiato moto lentissimo, continuando a fissarlo negli occhi, s’inchina ancora di più e struscia lentamente ossessivamente le mani sul pavimento, facendo finta di ammirare qualche pesce che passa sotto il pavimento risplendente di luce, assume quindi una posizione estremamente accattivante dove restano completamente esposte sia la fessurina che quel buchino, peraltro mai violato e completamente chiuso, lui, attizzato da cotanto spettacolo si avvicina da dietro al suo culetto e le titilla con le dita il clitoride, penetrandola con una , due dita, che intrise di liquidi vaginali le mette in bocca chiedendole di succhiarle e leccarle, poi intinge nuovamente le dita nella vagina raccogliendo gli umori residui e le struscia nel solco massaggiandole l’ano, ma senza introdurle, poi avvicina le sue labbra al solco e inizia a leccare le grandi labbra fino alle piccole, il perineo e si sofferma sulle pliche che l’ano, penetrandolo solo in superficie, continuando a pizzicare il clitoride che emerge maestoso dal tessuto cutaneo, la sente finalmente arrivare all’orgasmo …. constatato che i suo arnese è tornato in tiro lo infila nuovamente nella vagina e inizia una monta che vuole rendere martellante, sapendo che Sara ama essere posseduta in maniera più irruenta, va avanti così fino a che ha la forza di resistere, poi sentendo che anche lei sta per venire all’orgasmo liberatorio da libero sfogo alla tensione e per la seconda volta in una serata, evento straordinario, viene nuovamente nella micetta della sua splendida mogliettina.
Sono esausti, si alzano, lui va a farsi una rapida doccia mentre Sara sì infila le dita nella vagina, le annusa e poi si spalma quella cremina di umori vaginali e di liquidi seminali sui entrambi i capezzoli e poi sul seno, si stende cosi adornata sul letto addormentandosi beatamente , lui la raggiunge sul letto, si bea di questa splendida visione gli mette una mano sul boschetto peloso quasi infilando un dito in quella fessura ancora umida, lei sollecitata da quest’ulteriore contatto si gira di spalle mostrando ancora il suo culetto … lui osserva estasiato quel buchino appena sfiorato con la lingua chiedendosi se mai riuscirà a violarlo e con in mente questo pensiero lentamente cade nelle braccia di Morfeo.
Domani mattina li aspetta una nuova giornata durante la quale vedere i numerosi impianti e conoscere il personale addetto ai servizi di intrattenimento che dovrà accudirli durante la vacanza … e non solo quello.

Gli attori

Squilla il telefono sul comodino, lui si sveglia e intorpidito e sonnacchioso afferra la cornetta:
“pronto” , risponde una voce:
“buongiorno, parla la reception, la volevamo avvisare che dopo la colazione potrete recarvi al centro diving dove verranno presentati coloro che vi aiuteranno a passare una splendida vacanza,”
Riappende la cornetta e stende il braccio dall’altra parte accorgendosi che non c’è nessuno, a quel punto si sveglia completamente, gira lo sguardo per tutta la stanza, poi si alza da letto si dirige al salone dove non c’è nessuno, con il punto interrogativo stampato in faccia si gira cercandola, quando sente un sciabordio provenire da sotto, si avvicina alla parte trasparente del pavimento e la vede nuotare nell’acqua cristallina con addosso solo una mutandina del costume moto succinta: istintivamente si gira intorno per vedere se ci sia qualche estraneo nei dintorni ma resosi conto di stare ancora nella stanza sorride fra se e se, esce sulla veranda e vede Sara risalire la scaletta:
“ma dove vai tutta nuda?”
“ma dai è bellissimo, l’acqua è caldissima e qui sotto ci sono una miriade di pesci di tutti i colori, tu dormivi e non ti ho voluto svegliare … specie dopo la prestazione di ieri sera, sei stato grande, non è da te venire due volte nella stessa serata … mi hai fatto morire” e mentre pronuncia queste parole si avvinghia, tutta bagnata, al corpo di suo marito …
“dai, dai, asciugati, hanno telefonato dalla reception che dopo la colazione dobbiamo andare a conoscere il personale addetto all’intrattenimento … sai gli istruttori di nuoto, quelli addetti alle barche, gli animatori e così ci faremo una idea di quello che vogliamo fare nei prossimi giorni …”
Si vestono, Sara con un pareo abbastanza trasparente sotto il quale non indossa il reggiseno ma solo un tanga microscopico e dei sandali a tacco alto:
“Sara ma come ti sei vestita, guarda che sei mezza nuda”
“non sarai mica geloso … non ti piace che gli altri mi guardino e ti invidiano … dici sempre che sono timida … qualche volta lascia che mi vesta come voglio … in fin dei conti stiamo in vacanza non essere musone, queste sono solo piccole trasgressioni innocenti che mi fanno sentire donna … la devo vincere la mia timidezza … se non lo faccio qui dove vuoi che lo faccia …”
“fai come vuoi .. però poi non ti lamentare se ti guardano il sedere ….”
E Sara pensa, viva Dio, pentendosi subito dopo di quello che le sta venendo in mente.
Lui indossa una maglietta e un costume a pantalone abbastanza aderente.
Dopo una rapida colazione si recano finalmente al centro diving dove incontrano il numeroso personale:
nella sala, piena di attrezzature marine, bombole, respiratori , mute e quant’altro necessario per le immersioni ci sono cinque persone, quattro uomini e una donna, chi seduto chi in piedi chi affaccendato a controllare l’equipaggiamento … parla per primo un ragazzo:
“salve , benvenuti alle Maldive e, non per vantare, in questo resort che, lasciate che ve lo dica, soddisfa i tutti i gusti degli ospiti” e mentre parla, in maniera molto riservata fissa però con insistenza il seno di Sara che s’intravede sotto il tessuto del pareo … lei se ne accorge e i capezzoli s’induriscono immediatamente nell’imbarazzo che la prende quasi nascondendosi dietro le spalle del marito “… mi chiamo Giorgio, sono istruttore di nuoto e se lo vorrete posso farvi conseguire i brevetti per le attività subacquee … e in alternativa girovagare con il solo tubo e pinne per la barriera corallina … certo le emozioni della discesa sono più intense ma anche le passeggiate con le sole pinne sono entusiasmanti … inoltre possiamo condurvi sopra quei salsicciotti di gomma, trainati da un motoscafo che danno forti emozioni … insomma c’è da scegliere … ” Giorgio è italiano, è alto sul metro e ottantacinque, fisico slanciato occhi azzurri e ha una faccia da impunito, indossa un costume decisamente attillato evidenziando un notevole rigonfiamento, parla perfettamente l’inglese con uno spiccato accento scozzese avendo studiato a Edimburgo:
passa la parola a quello più vicino … “buon giorno, io mi chiamo Eduard, sono scozzese ma ho vissuto molto in Italia, anch’io sono istruttore ma qui mi dedico maggiormente alla parte nautica, vela, giochi d’acqua … inoltre sono anche massaggiatore diplomato … e se richiesto eseguo massaggi particolari di tipo orientale imparati in un lungo soggiorno in oriente … ” Eduard sta quasi sul metro e novanta, fisico massiccio, con delle braccia e mani nodose, anche lui dotato, sotto il costume di notevoli attributi;
Sara esce da dietro le spalle del marito:
“quindi se voglio un massaggio devo venire a prenotarlo da lei … non ci sono massaggiatrici donne … se sono quei massaggi che ho visto in pubblicità … lei mi ha capito …”
“no signora stia tranquilla … a parte che fra di noi c’è Lisa che adesso si presenterà … ma siamo molto professionali e quel problema, che sembra angustiarla, non la deve preoccupare …”
Tutto il dialogo si svolge sotto due livelli … quello ufficiale dove gli istruttori espongono le caratteristiche principali delle attività ludiche da loro espletate … quello sotterraneo dove hanno intuito dagli sguardi di Sara diretti nel mezzo delle loro gambe, ma ancora di più dal non voler guardare, che forse anche questa mogliettina si aspetta inconsciamente dalla vacanza qualcosa di più di un semplice svago, come hanno avuto modo di constatare con molte altre mogliettine che, all’apparenza pudiche santarelline, si erano dimostrate delle grandissime zoccole assetate di cazzo .. anche perché hanno già soppesato il pacchetto del maritino che è notevolmente inferiore al loro …
Sara capisce di aver fatto una gaffe e cerca di riparare tentando di farsi vedere disinvolta e spiritosa;
“no … non pensavo a quello … lo so che siete molto professionali … è che io non sono abituata a queste cose … ma non c’è problema siete voi che dovete indirizzarmi verso un massaggio che mi faccia sentire bene … poi siamo in vacanza … nò!” frase che in altre circostanze sarebbe stata scontata … ma detta in quel contesto dove gli sguardi s’incrociavano come in un duello medievale dava la misura che i due stalloni sovrastavano psicologicamente la puledrina …
Nell’aria si potrebbe dire sia scesa una cortina di nebbia ovattata in cui già si fronteggiano particolari pulsioni: senza che il marito si sia accorto di questo duello, riprende la presentazione degli altri componenti l’allegra brigata:
“io sono Alain, mi occupo più della parte artistica e dei giochi sul bagnasciuga … palla volo e attività similari, inoltre sono il coreografo degli spettacolini che si tengono una volta ogni tre, quattro serate in uno dei teatrini che si trovano in questo quadrante del resort …” Alain è francese, è più basso degli altri due, è molto simpatico e, agli occhi di Sara sembra normale:
“Io sono Lisa, sono italiana, sono istruttrice di nuoto e aiuto i miei compagni in caso di bisogno, anche io sono massaggiatrice diplomata … e quindi se la signora preferisce farsi massaggiare da una donna mi posso occupare io di lei” anche in questo caso gli sguardi la dicono lunga sullo scontro in atto fra Sara, che ha intuito una certa aria, e Lisa la guarda non come una donna ma come un oggetto … non può metterci la mano sul fuoco ma è molto simile a quello di una sua conoscente che è lesbica … e Lisa che, nemmeno tanto inconsciamente, già la considera una preda da sottrarre agli artigli degli altri due … Lisa è alta, sul metro e settanta, capelli biondi raccolti a coda di cavallo, ha un musetto molto sbarazzino, è molto spigliata e ha uno splendido corpo:
L’ultimo della squadra:
“io mi chiamo Dino, sono italiano,ovviamente istruttore di nuoto come gli altri e aiuto, come Lisa in caso di bisogno, specie nelle escursioni dove bisogna stare molto attenti ….” Anche Dino, come Alain sta sul metro e ottanta ha un fisico molto ben scolpito e degli splendidi occhi azzurri …. ma non ha degnato Sara di uno sguardo … forse sarà già impegnato su altri fronti …
Mentre avviene la presentazione emerge da una botola sul pavimento direttamente collegata con la laguna sottostante un colosso, grondante di acqua che vede gli ospiti:
“salve, vedo che i miei amici si stanno presentando … beh io non faccio parte del loro gruppo però alla bisogna dò volentieri una mano … mi chiamo in una maniera impronunciabile nella vostra lingua e per questo mi hanno affibbiato il nomignolo di Bull … perché dicono che sembro un cane grosso e nero …”
e poi con un tempismo eccezionale e alquanto volgare:
“ e, prima che incominciate a fantasticare … in mezzo alle gambe c’è un tronco… “
E giù una risata decisamente sguaiata:
“ anch’io sono istruttore di tante attività e do una mano in caso di bisogno ….” In effetti Bull è un uomo di colore, africano di dimensioni gigantesche, più di un metro e novanta ma massiccio dotato di una muscolatura impressionate … ancora più impressionante sono gli attributi che inequivocabilmente emergono dal costume …
Anche in questa situazione Sara ha tentato, inutilmente , di celare il proprio imbarazzo girando la testa e lo sguardo in tutte le direzioni … per poi inevitabilmente fissare il tronco in mezzo alle sue gambe …. Sara immagina … ma un arnese del genere come farei a prenderlo in bocca, non c’entra e nemmeno nella micetta … di dietro nemmeno a parlarne … gli mette paura il pisellino del marito figuriamoci un tronco abnorme come questo …
A quel punto
“io sono Alberto e questa è mia moglie Sara, siamo venuti alle Maldive per il nostro primo anniversario … ci vogliamo riposare e divertire … vedo che siete molto affiatati e certamente, non appena avremo deciso casa fare ci vedremo per concordare le varie attività”
Mentre si allontanano Sara ascolta un breve dialogo fra Giorgio e Eduard che parlano tranquillamente ad alta voce fra di loro senza curasi di non farsi sentire, parlano in inglese anzi in scozzese … pochi lo sanno ma lo scozzese, se parlato stretto, è quasi incomprensibile anche per un inglese … sono pertanto tranquilli di non essere compresi da Sara … che però ha studiato inglese a Edimburgo e, bravissima nello studio, aveva per amici solo scozzesi d’hoc … per cui capisce quasi completamente quello che dicono …. di spalle a loro ascolta e, non vista da suo marito, non vuole farsi vedere rossa per la vergogna … per l’eccitazione … per i liquidi umorali che le stanno già scendendo per le cosce interne, sente Giorgio dire all’amico:
“hai visto la mogliettina … è proprio un bel bocconcino … hai visto come squadrava in nostri pacchi … non c’è confronto con quello del maritino …. Io me la voglio scopare … alla grande … “
Risponde Eduard:
“Sono un po perplesso … è vero che guardava … ma è sposata solo da un anno poi mi sembra una ragazza seria … non è detto che sia necessariamente una zoccoletta come quelle di qualche mese fa … poi vedrai che il marito la terrà sempre sotto controllo …. Hai visto come è innamorato … sarebbe anche un peccato rovinargli la vacanza …. non credo sia tanto facile …”
“a me non sembra affatto tanto onesta … per me ha uno sguardo … libidinoso, poi scusa ma del marito non me ne frega niente se la mogliettina me la da saranno cazzi suoi … io quella me la voglio scopare … e ti dirò di più … tu non hai capito quella è una troietta in calore e nemmeno lo sa … vedrai … sono pronto a scommetterci quello che vuoi che ce la sbattiamo pure insieme e se io ho ragione la facciamo inculare pure a Bull … ce lo vedi il tronco di Bull infilato in quel culetto così stretto …. dai, dai che glielo facciamo allargare che poi ci si potrà infilare una mano …
“ Ok .. ci sto scommettiamo una birra …. “
“ ma allora stavi scherzando … ti piacerebbe scopartela … e come ci riesci …”
“non lo so … staremo a vedere”
Sara si sente piegare le gambe … quelle parole, chiaramente intuite da lei e completamente incomprese dal marito, le fanno rimescolare il sangue … ritorna con la memoria alla precedente avventura e quasi si sente male … sta per svenire …
Alberto, sarà il caldo, mi manca la pressione … portami in camera che voglio riposarmi un pochino …”
Sara entra nel bungalow mentre il marito resta nella veranda …. si stende sul letto ripensa a quello che ha sentito, non riesce a rendersi conto se quello che ha sentito sia vero o solo una fanfaronata fra due amici … ma, senza nemmeno accorgersene, cala una mano sul suo boschetto, non è depilata … gli piace sentire quella peluria sotto le dita, lentamente sollecita il clitoride, sente gli umori scendere, con l’altro dito s’infila nelle pieghe delle natiche fino a sfiorate il buchino … e sognando future penetrazione di ben altra consistenza … infila appena appena il dito nell’ano solo per qualche centimetro, ha paura di sentire dolore ma anche quella superficiale penetrazione contribuisce a farla rapidamente pervenire all’orgasmo arriva improvviso come una cascata infinita … faticosamente si ricompone e s’addormenta.
Sara poi si sveglia, con il marito va a pranzo, poi nel pomeriggio fanno un bagno, la sera a cena, giro notturno dell’isolotto e poi a letto dove fanno l’amore … ma, a differenza della prima sera è come se lo facessero a casa, soliti brevi preliminari, lei sotto, lui sopra, lui viene prima, lei insoddisfatta si masturba come al solito … l’unica sfuriata sessuale, da quando sono arrivati, sembra già finita.

Inizia la giostra

Nei due giorni successivi Alberto e Sara fanno la solita vita: bagni, abbronzatura, riposo, scopate nuziali e fanno amicizia con due coppie di francesi che dimorano in bungalow a loro contigui … ma tutto ciò avviene sotto l’attento sguardo di Giorgio che capisce in quale situazione si trova Sara, innamorata del marito ma desiderosa di vivere sessualmente una vita più intensa, prende l’iniziativa e fa in maniera di incontrare casualmente Alberto:
“Salve Alberto, è qualche giorno che vi vedo prendere il sole, fare il bagno e cose simili … ma non si viene alle Maldive per fare solo questo” e nel dirlo guarda furtivamente il seno di Sara che se ne accorge e arrossisce
“dal fisico che hai mi sembri uno che pratica lo sport sul serio ….”
Alberto che effettivamente incomincia ad annoiarsi prende al volo l’occasione:
“ béh certo mi piacerebbe fare qualcosa … però insieme a mia moglie …. se ci sono delle attività per tutti e due va bene”
“avete mai fatto immersioni subacque … proviamo a fare qualche immersione con le bombole, è molto bello andare sotto … “
Giorgio incomincia a tessere la sua tela sapendo che Alberto con il suo fisico e voglia di muoversi si troverà a suo agio mentre vede Sara meno propensa a sopportare tutta la preparazione alle immersioni per cui, se abboccano, con calma e dopo qualche giorno di tentativi e prove potrà, con la complicità di qualche collega, allontanare Alberto per immergersi in acque più profonde e stare più vicino a Sara per indurla in tentazione con qualche sistema che deve ancora escogitare, e più guarda Sara e più desidera possederla … ma come pensa lui, alla sua maniera; Sara ascolta e non mangia la foglia capisce perfettamente che Giorgio la vuole isolare e pensa alle contromisure da adottare … se Giorgio riuscirà a convincere Alberto, quando lui è assente, starà in compagnia dei nuovi amici francesi o andrà a fare i famosi massaggi tanto decantati dalla pubblicità.
Il giorno dopo iniziano le lezioni prima teoriche e poi pratiche, scendono in acqua e mentre Dino si occupa di Alberto, Giorgio aiuta Sara ad indossare la muta, e giacché non è molto alta la spinge verso il pontile dove l’acqua è più bassa, Sara indossa per l’occasione un bichini molto succinto ma anche arricchito di molti fronzoli e numerose cuciture a sbalzo su cui sono cuciti piccoli anellini e gancetti metallici … una fortuna per Giorgio trattandosi di un indumento il meno opportuno per indossare una muta … e questo Giorgio lo sa:
“allora Sara metti una mano sulla mia spalla e aggrappati forte per non scivolare … poi infila il braccio nella manica e io tirerò il corpetto”
Sara esegue ma i lacci del reggiseno si impigliano nelle pieghe gommose della giacca gommosa, lei cerca di sganciare ma il gancio posteriore si spezza e … Giorgio può ammirare il capezzolo
“Sara forse è meglio che sfili il reggiseno altrimenti questo corpetto non lo indossi”
La faccia di Sara la dice tutta, rabbia, vergogna, parvenza di eccitazione … dentro c’è tutto … oltre tutto Alberto è a pochi metri di spalle … Giorgio capisce al volo e con piglio deciso sfila il reggiseno e può ammirare il suo seno completamente nudo, ma ricordandosi che i marito è a pochi metri fa infilare la giacca e tira su la lampo ….
“adesso tocca ai pantaloncini … abbracciami che ti aiuto”
“come prima” risponde Sara sarcasticamente
“nò … meglio …” risponde altrettanto ironicamente: pone un braccio sotto le spalle e la solleva mentre con l’altra mano le alza una coscia, Sara si piega, prende il bordo del pantalone e lo tira a se per infilarci l’altra gamba … ma l’ha tirato troppo e i ganci che stringono le bordature s’impigliano nel lacci della mutandina … e questo Giorgio se lo augurava … lascia libera lei che sta per perdere l’equilibrio e per mantenersi in piedi abbraccia Giorgio che la tira leggermente su di lui con il risultato che le mutandine restano appigliate alla parte bassa della muta e la fessura vaginale sotto la peluria e il culetto di Sara sbordano dall’acqua alle vista di Eduard che silenziosamente si era avvicinato pensando che avessero bisogno di aiuto … Alberto e Dino nel frattempo si erano allontanati di qualche centinaio di metri
Giorgio guarda fisso negli occhi Eduard, come a dire … vedi l’ho già mezza denudata e ti ho offerto un magnifico spettacolo … anche Eduard fissa l’amico come a dire … un conto è spogliarla altro è …
Alla fine anche Sara, ancora imbarazzata, ma anche alquanto eccitata dal contatto fisico con il corpo di Giorgio che non ha perso occasione per appoggiare il suo attrezzo sulla pancia e a scendere sull’inguine di lei, indossa la muta e tutti eseguono l’esercitazione come da copione.
Al ritorno sul pontile esce fuori il risultato previsto: Alberto è entusiasta e vuole continuare mentre Sara affaticata rinuncia a ulteriori uscite … è iniziata l’opera di separazione degli sposini.
Nei giorni successivi il copione si ripete per ogni iniziativa … alla fine Alberto da una parte e Sara dall’altra
Ormai per metà della giornata i due si dividono … Alberto viene impegnato sia in acqua che in terra e addirittura Giorgio si fa promotore di organizzare piccoli tornei che lo tengano occupato mentre ogni qual volta vede Sara sola soletta le si avvicina e le fa una corte spietata … corte che però non sortisce gli effetti sperati in quanto lei resta sulle sue e non vuole accordare confidenza più di tanto. Bisogna cambiare strategia, forse con le maniera forti sarà possibile farla capitolare.
L’occasione fortunata si presenta qualche giorno dopo, mentre giocavano tutti insieme ad una partita di palla a volo, Sara, nel tentativo di prendere la palla cade rovinosamente sulla sabbia e resta accasciata, è caduta pesantemente di spalle e la natica desta risulta contusa e rapidamente violacea: Giorgio insieme a Lisa la soccorrono immediatamente e l’accompagnano all’infermeria dove le viene riscontrata una forte contusione per la quale è necessario applicare subito una pomata lenitiva e poi successivamente procedere con altri massaggi da eseguire nella SPA del resort. Il medico si ricorda che entrambi gli accompagnatori sono massaggiatori e segnala le prescrizioni per lenire l’indolenzimento della gamba; prima ancora che Giorgio si muova interviene Lisa che da un dispensario prende una pomata:
“ Giorgio lo sai che Sara preferisce essere manipolata da una donna, ci penso io a spalmare il balsamo …”
Pronunciando queste parole, non vista da Sara, fa l’occhietto a Giorgio, Lisa ha capito il gioco che intendono fare con Sara, non è la prima volta che ghermiscono una preda e anche lei vuole essere della partita …
Sara che, essendo di spalle, non ha seguito il dialogo muto dei due:
“si grazie Lisa, preferisco che sia tu a farmi il massaggio … quello è un posto delicato e, non dovrei dirlo … ma mi vergogno a far vedere il mio sedere ad un uomo che non sia mio marito … “ mente sapendo di mentire e Lisa, dal tono stesso, capisce che sta mentendo, dando così ragione a Giorgio che l’ha descritta come una troietta … e adesso vedremo.
“ dai uscite tutti che devo rimettere in piedi questa ragazza … e tu Sara girati mettiti a pancia sotto … “
Poi appoggia le mani sulle spalle e le sente rigide
“ Sara sei molto tesa … allora facciamo così, ti anticipo il massaggio completo che periodicamente partendo dalle spalle, poi mi soffermo sul gluteo contuso e scendo fino ai piedi, poi ti giri e risalgo per tornare fino al collo … adesso rilassati e incominciamo”
Lisa inizia quindi la manipolazione partendo con movimenti circolari dalle spalle, alternando pressioni a volte forti a volte leggere secondo una tecnica acquisita nel tempo, riempie la mano di olio e ripete il trattamento sulla schiena, sgancia il reggiseno e continua il massaggio fino ai fianchi, alternando il fianco destro a quello sinistro, con rapide puntare fino alla sottostante pancia, Lisa sa per esperienza che i fianchi sono normalmente più sensibili e questo vale anche per Sara che inizia impercettibilmente a muoversi, il massaggio continua con le mani che continuamente, con movimenti circolatori, fanno la spola fra i fianchi e la pancia ma iniziano a risalire verso i seni … e pian piano le mani di Lisa si insinuano anche sotto i seni per arrivare a toccare e titillare dolcemente i capezzoli … Lisa sente sulle proprie mani quei piccoli segnali che manifestano l’inizia di un eccitamento … non vista si potrebbe leggere sul suo viso un’espressione … adesso t’aggiusto io piccola troietta, sta a vedere che bel massaggio ti faccio … , le mani vengono stavolta imbevute della pomata emoliente e, sfilate le mutandine, non senza un timido tentativo di resistenza da parte di Sara che poi si vergogna sul serio, inizia a massaggiare le natiche, con una distinzione che mentre sculaccia e manipola rudemente il gluteo sinistro, per l’altro adotta la tecnica per ridurre la contusione … è pur sempre una massaggiatrice professionale e la contusione va curata … Lisa si sofferma per il tempo che ritiene necessario poi cambia atteggiamento e manipola stavolta entrambi i glutei come se impastasse stringe, schiaccia, allenta ma sempre nel senso di allargare il sederino fino, finalmente a tenerlo tanto largo da vedere contemporaneamente sia le grandi labbra, il perineo che la rosetta dell’ano … sorride fra se e se nel constatare che le grandi labbra si aprono molto lentamente, già lucide segno che si sta bagnando, e anche la rosetta dell’ano sembra dischiudersi sotto la spinta di pulsazioni … l’eccitamento sta montando come prevedeva … e vuole provare se ha visto giusto, con una mano tende al allargare le natiche mentre l’altra mano s’insinua nel solco e va a massaggiare direttamente l’ano …. Sara alza la testa ma Lisa con rapida mossa gliela schiaccia sul lettino e contemporaneamente infila prima lentamente poi sempre più rapidamente tutto il dito, poi lo sfila bagnato di umori, poi lo reintroduce così per qualche minuto fino a che sente che Sara non si agita più, ma sembra assecondare la penetrazione … a quel punto infila un secondo dito e continua … mentre accade tutto ciò la porta si apre silenziosamente e non visto da Sara, Giorgio con in mano un telefonino, per non far rumore riprende tutta la scena in maniera che la fisionomia di Sara sia evidente, soffermandosi sulla penetrazione più volte ripetuta …. Lisa fa un cenno come dire vai via e torna più tardi che c’è il resto … Giorgio silenziosamente va via, Sara non si è accorta di nulla troppo presa dall’incipiente orgasmo che arriva qualche istante dopo con un quasi urlo liberatori soffocato dalla mano di Lisa che non vuole complicazione anche perché non ha finito … infatti dopo qualche istante Sara si riprende e Lisa la costringa a rigirarsi; adesso è a pancia sopra, Lisa gira intorno al lettino e si posizione sopra la testa di Sara che tiene gli occhi chiusi … per la vergogna … mah chi lo sa … e ricomincia il massaggio partendo dal collo , scendendo per le spalle con la stessa tecnica pocanzi adottata per la schiena per arrivare finalmente sui seni … Lisa si rende subito conto della forte sensibilità e quindi sfrutta il momento per massacrare di goduria i seni torcendoli, pizzicando e tirando i capezzoli schiaffeggiando nemmeno tanto delicatamente i seni stessi facendoli arrossare, poi dopo alcuni minuti di tal trattamento e constatato di aver ben preparato la troietta inizia la discesa verso,il boschetto di peluria sotto il quale c’è la figa … Sara percepisce il trattamento che sta per subire e prova a rialzarsi, in maniera come prima molto poco convinta … Lisa sorride:
“sta ferma che adesso viene il bello …”,
la spinge sul lettino e stavolta inizia un massaggio deciso sulla zona inguinale e a ogni passaggio il medio si fa strada fra le grandi labbra, poi le fa allargare la cosce e a mano piena continua un massaggio esterno devastante continuando però ad insinuare una , due , tre dita direttamente nella vagina che nel frattempo trasuda di umori e titillando ripetutamente il clitoride opportunamente scappucciato …. Lisa sente la porta riaprirsi, controlla che Sara, perduta dai ripetuti orgasmi tenga gli occhi chiusi e con la testa fa un cenno a Giorgio di entrare … entra con il cellulare e riprende la scena … Lisa affonda il viso sull’inguine di Sara e incomincia a leccarla, dalle grandi labbra passando per il perineo fino all’ano e ritorno e ogni volta infilando sempre più profondamente la lingua nella vagina e poi nell’ano e così avanti e indietro per un tempo che pare infinito: Sara è scossa da tremiti violenti, non aveva goduto cosi nemmeno durante l’altra vacanza quando a leccarla era stato … Lisa fa cenno a Giorgio di andare via … quello che hanno ripreso sarà più che sufficiente per controllare Sara e costringerla a fare quello che vorranno …. ormai i buchi lisa glieli ha aperti con le mani …. ma nei giorni prossimi ben altri arnesi entreranno e saranno veramente cazzi suoi … Lisa si accorge di non essere stata indifferente, ché anche dalle sue gambe scendono inequivocabili tracce di liquidi vaginali, anche lei è arrivata all’orgasmo … Sara promette proprio bene; esce un attimo dallo stanza e raggiunge Giorgio che sta andando via:
“allora hai ripreso tutto, anche quando le ho messo le dita nel culo … “, risponde Giorgio:
“non se lo aspettava la zoccoletta …. Però godeva proprio bene …”, parla Lisa
“ e quando l’ho leccata … dovevi sentire come era calda e come si contraevano i muscoli interni … questa gode come una matta … una volta che la fai partire non si ferma più … hai ripreso tutto bene … nitido … sai stavo pensando che quando ve la scopate o inculate dobbiamo riprendere tutto che poi, se fa la stronza, mettiamo tutto su red porn …. Va a finire che ci pagano pure per vederla scopata e … inculata … specie da Bull … te lo immagini quel tronco in un culetto così stretto … è proprio da vedere …”
“ beh ma prima di farla inculare da Bull ci penserà qualcun altro a prepararla … altrimenti veramente la sfonda … lo sai che mi hai dato una belle idea … voglio parlare con quel mio amico che conosci anche tu … chissà che non ci paghi pure … comunque male che vada ce la scopiamo, la inculiamo … facciamo godere anche ai nostri amici … lei è pure contenta con quella fame di cazzo che ha … meglio di così si muore.”
Lisa, tutta soddisfatta della piega che si sta prendendo rientra nella stanza.
Passa qualche minuto e qualcuno bussa alla porta … Lisa chiede:
“chi è …”
“sono Alberto … posso entrare …”
“un attimo sistemo la medicheria …. entra pure …”
Alberto entra e trova la moglie seduta sul lettino visibilmente stanca sembra distrutta …
“ma che gli hai fatto … sembra che ci sia passato sopra un ciclone …”
“ma no, non ti preoccupare … è più di un ora e mezza che sta sul lettino … poi il massaggio che le ho praticato è molto rilassante … qui fuori c’è un a sedia a rotelle portala in camera mettila sul letto e falla riposare … vedrai che stasera sarà pronta per un altro trattamento …
Alberto riporta la moglie nel bungalow e la corica sul letto dove Sara s’addormenta, a cena non se la sente d’uscire e si fa portare un frutto dal marito …. ripensa a quello che è successo nel pomeriggio su quel lettino e scendono delle lacrime per la vergogna e sussurra fra se e se:
“ ma che mi sta succedendo .. proprio quello che non volevo accadesse … mi sento proprio una zoccola … basta … domani voglio stare appiccicata a Alberto e quelli non li voglio più vedere …”
ma percepisce anche una profonda contraddizione nel suo corpo … quel trattamento l’ha fatta godere tantissimo … e ancora non sa che qualcuno l’ha filmata con le dita immerse nella sua figa e nel suo splendido culetto e che è stata ripetutamente slinguazzata … ignora completamente quello che l’aspetta … e con questi pensieri s’addormenta nuovamente.

La scommessa è vinta

Per qualche giorno si riprende il solito tram tram; Sara nel frattempo si applica una pomata che le hanno prescritto in attesa di un altro massaggio già programmato.
Dopo pranzo, si presentano alla porta del bungalow Dino e Lisa, bussano e entrano:
“Alberto, Sara …. Buongiorno, siamo noi … siamo venuti a prendervi, Alberto tu vai con Dino al campo di gioco così, visto che te ne intendi, fissate la strategia di gioco per vincere la partita e anche il torneo … lo sai che Giorgio ha concordato con gli altri animatori un micro torneo per i prossimi giorni …”
“ bene, sentivo un po la mancanza del mio sport preferito … meno male che ci ha pensato Giorgio … siete veramente tutti bravi … Sara, non ti preoccupare vai a fare i massaggi così ti passa la contusione e ti puoi muovere meglio … quando hai finito ci vediamo al bar per l’aperitivo …”
Lisa guarda Dino, al quale ha raccontato tutto, e gli fa un cenno con la testa … come dire portatelo via che dobbiamo preparare bene la piccola … al che Dino risponde:
“Alberto guarda che oggi pomeriggio ci si deve prima organizzare che poi segue la partita per cui … insomma sai come vanno queste cose … passerà un po di tempo e Sara rischia di restare un po sola … non è che ti da fastidio … perché al limite lasciamo stare …”
“No, no ma che siete matti io mi diverto un mondo a giocare … Sara è abituata … poi qualcosa da fare lo trova sicuramente … sta con gli amici francesi, prende il sole … non è un problema … vero Sara …? …”
“mah veramente io volevo stare con te … non come l’altra vacanza … ti ricordi … stavi sempre a giocare … io ero sola … poi quando qualcuno mi parlava mi hai fatto anche scene di gelosia … m’avevi promesso che stavi con me … e invece come al solito preferisci giocare … fai un po come vuoi … poi però non ti lamentare se mi vedi parlare con qualcuno …”
“si … hai ragione … ma anch’io mi voglio muovere un po … non sarà mica la fine del mondo … poi guarda … se qualcuno ti fa la corte … non ti dico niente … va bene …!”
A quel punto Sara perde ogni speranza … pensa: questo mio maritino non ha capito proprio niente …. Questi due mi fanno le radiografie … c’è una lesbica che già mi ha toccato … e questo pensa solo a giocare .. va bene vediamo che succede … contento lui … poi perfidamente verso se stessa … chissà che non vada bene anche a me … se è come con la lesbica …!
“va bene Lisa mi vesto e andiamo …”
Dino e Alberto si avviano verso il campo mentre Lisa prende per mano Sara, che non si sottrae, e si dirigono alla Spa, entrano nell’edificio, poi in una medicheria dove c’è una vetrina per le confezioni mediche, un frigo, un lettino e un divano, la stanza è divisa da un separé, appeso al muro un appendi abito: Sara resta sorpresa perché ad attenderla c’è una massaggiatrice che la invita a spogliarsi e ad adagiarsi sul lettino … era convinta che ci avrebbe pensato Lisa … per fare poi altro … è perplessa e quasi delusa … non ha il coraggio di dire nemmeno a se stessa che avrebbe desiderato essere massaggiata come l’altra volta … è ormai qualche sera che non fa più all’amore con Alberto e sente uno strano calore al basso ventre.
Inizia il massaggio che è un vero e proprio massaggio che dura i canonici quarantacinque minuti e durante il quale sopraggiunge un piacevole benessere che la fa sopire al punto che la massaggiatrice, terminato il proprio lavoro, esce dalla stanza e lei nemmeno se ne accorge restando nuda, a pancia sotto con un solo piccolo asciugamano sul sedere, sul lettino: semi assopita sente la porta aprirsi e vede Giorgio entrare nella stanza e mettersi davanti al suo viso.
Sara alza la testa, lo guarda:
“che ci fai qui, sono mezza nuda e non mi va che tu mi stia a guardare … per favore vattene … “
“scusami Sara ma non hai capito … io sono qui per eseguire un massaggio particolare che ti farà stare particolarmente bene quindi lasciami lavorare … che mi devo guadagnare lo stipendio …”
Sara si ricorda del giorno che si sono presentati:
“ma se ricordo bene è Eduard che è anche un massaggiatore, poi Lisa … non mi ricordo degli altri … ma tu non sei un massaggiatore .. “
“ no ti sbagli … adesso ti faccio vedere io …”
Poggia le mani sulle spalle di Sara e inizia il classico movimento rotatorio spalla, clavicola, collo … soffermandosi intenzionalmente nella parte alta del collo subito sotto le orecchie … mette le mani sui punti più sensibili , alternando pressioni rotazioni … poi passa alla schiena e con movimenti sempre più larghi scende per i fianchi e infila le mani sotto i seni per arrivare fino ai capezzoli … Sara non sa più come comportarsi … non vuole sentirsi così … no, invece vuole sentirsi così … se continua così alla fine non resisto e questo può fare quello che vuole … non voglio … non voglio tradire mio marito … e mentre questi ragionamenti si accavallano nel suo cervello con un movimento rapido e improvviso Giorgio, che è molto robusto, la rigira e getta via l’unico indumento che fino a quel momento la proteggeva alla sua vista … è nuda, completamente nuda con il boschetto che cela la sua micetta: lo sguardo di Giorgio scorre dai capelli ai piedi, sembra eseguire una radiografia total body … Sara è veramente molto sexy … un viso malizioso, un bel seno duro e compatto su cui spuntano due capezzoli scuri e eretti, un monte di venere su cui insiste una folta peluria incolta dalla quale emergono le grandi labbra della figa, già gonfie di eccitazione, e questo la dice lunga sul suo desiderio inconscio di essere posseduta, due cosce piene e ben tornite …. Sara non è alta ma è veramente ben fatta e fatta per farci l’amore … anzi no per sbatterla e montarla …. Perché a questo è destinata.
Giorgio si china sul suo viso e la bacia ma Sara resiste, volta la testa dall’altra parte ed evita il contatto, lui poggia una mano sul seno e incomincia ad esercitare una crescente pressione, poi la prende per la nuca :
“se non mi vuoi baciare … prendi questo ….”
Mentre pronuncia queste parole si alza e si pone con il suo inguine all’altezza della sua bocca e rapidamente sfila dal pantaloncino il suo attrezzo ormai teso e duro, una bestia di venti centimetri, a pochissima distanza dal viso di Sara che, pur in quella posizione, non riesce a trattenere un moto di sorpresa e spavento per un cazzo così grande … quello di suo marito è molto più piccolo … ma anche quello del suo primo fidanzato e dell’animatore della precedente vacanza, che pur era notevole, non raggiungono le dimensioni del palo che si trova davanti alla bocca … e mentre tutto questo accade si apre la porta ed entra Lisa con in mano una piccolissima video camera digitale e, senza dire una parola, inizia a riprendere la scena; Giorgio, manco fosse sincronizzato con Lisa; chiude il naso di Sara che è costretta, per respirare, ad aprire la bocca e lui glielo infila per metà ….
“Finalmente te l’ho messo in bocca … lo volevo da quando ti ho visto la prima volta … è inutile che ti ribelli perché tanto ti abbiamo filmato quando ti ha massaggiato Lisa e il tuo maritino, se lo vedesse, capirebbe subito che razza di zoccola sei … sappiamo anche che ti piace, vero ….”
Nel dire questo sposta la mano dal seno al monte di venere e incomincia a massaggiarlo con forza, con un dito entra nella figa che è già piena di umori, che iniziano anche a colare per l’interno delle cosce, e stuzzica l’interno per passare subito al clitoride e ritorno … un andirivieni continuo che fa sciogliere le ultime resistenze di Sara , mai ce ne fossero state realmente, che inizia a succhiare il glande scoperchiandolo con movimenti rotatori delle lingua … il cazzo diventa sempre più e duro, anche Giorgio preso da spasmi infila quasi tutto il suo palo nella gola di Sara … la scopa nella bocca e non resiste … la vuole scopare … ma non ce la fa … le viene in bocca con ripetute eiaculazioni decisamente violente tanto da provocare conati a Sara che riesca comunque ad ingoiare tutto lo sperma … un pompino, pur breve, da favola Giorgio non s’immaginava che questa ragazza fosse così sensuale … adesso però se la vuole scopare ma ha bisogno di qualche minuto per recuperare e fa un cenno a Lisa … che gli consegna la telecamera e corre a baciare la bocca ancora grondante di sperma … poi con movimento improvviso quanto rapido la rigira sul lettino a pancia sotto, Sara non ha nemmeno il tempo di capire cosa succeda, intontita com’è dall’orgasmo appena subito che sente le mani i Lisa appropriarsi del suo culetto e iniziare una specie di massaggio che parte dall’esterno, all’altezza dei reni, e converge sul solco e tende ad allargare le natiche … Lisa prende poi una gamba e la fa scendere dal lettino in maniera che il solco, così manipolato e una gamba sul lettino e l’altra abbandonata fuori dal lettino, mostri la figa completamente aperta e la rosetta dell’ano, anch’esso leggermente socchiuso … Sara non l’ha mai preso nel culo …. ma qualcuno … non suo marito che non ci ha mai nemmeno pensato … provvederà a breve a sfondarla anche lì … Lisa inizia quindi un massaggio ripreso dalla telecamera in mano a Giorgio che osserva come tutto ciò induca una nuova eccitazione sia in Sara che nello stesso Giorgio … le dita di Lisa entrano ed escono dalla figa e dall’ano di Sara che s’agita sempre più senza alcun controllo … Giorgio sente nuovamente ingrossarsi il proprio membro … fino al momento in cui alche lui non resiste più e riconsegnata la telecamera a Lisa si pone alle spalle di Sara e inizia ad infilare il suo cazzo nella sua figa … lei non è abituata a simili dimensioni per cui inizia a strillare dal dolore prontamente soffocata dalla mano di Lisa … urla completamente ignorate da Giorgio che ormai vuole solo sfondarla nel vero senso della parola e continua imperterrito … non più una scopata ma quella che si può definire una monta animalesca … dentro, fuori … sempre più violentemente e si ferma solo perché non riesce a farci entrare anche le palle … Sara ormai rassegnata spera che il dolore della penetrazione cessi … sa per la precedente esperienza che dopo un po di tempo i tessuti si allentano e sopportano meglio la frizione … e così è, dopo qualche minuto al dolore si sostituisce lentamente una sensazione di piacere che rapidamente monta sempre più violentemente fino a provocarle un improvviso orgasmo, ed è il secondo … Giorgio continua la sua violenta monta fino al momento in cui si rende conto che sta per venire:
“ti sto montando come una cagnetta in calore … adesso ti riempio di sborra … “
“no, no dentro no … non prendo niente e sono nel periodo fertile … ti prego …. “
“voglio venire dentro di te … tanto non sarò l’unico … poi stasera fai scopare quel cornuto del tuo maritino … ti voglio riempire … ti voglio ingravidare bella zoccoletta ….”
E mentre parla sente il cazzo irrigidirsi e inizia a sgorgare un denso e abbondate liquido seminale che inonda la vagina di Sara che sentendo tutto quel calore viene anche lei per la terza volta … o la quarta … o la quinta … ormai non lo sa più nemmeno lei … e con la coda dell’occhio osserva Lisa fare un cenno di approvazione a Giorgio:
“ripreso tutto … perfettamente … una ripresa così … non so cosa ci possiamo fare …”
“che significa quello che dite “ sussurra flebilmente Sara:
“bella mia adesso sei veramente nelle nostre mani … se non fai quello che vogliamo tutti questi filmati finiscono in mano a tuo marito, a tutti i tuoi parenti e amici allo studio dove lavori e finisci direttamente su internet … ma non credo che ti dispiaccia quello che è successo … da come hai goduto adesso, ma anche prima vedo che sei soddisfatta ….”
Sara pensa fra se e se in che pasticcio mi sono messa … altro che l’altra vacanza … qui mi si fanno tutti … che gli dico a Alberto … e inizia un pianto sommesso quanto silenzioso che va avanti per qualche minuto … poi Lisa:
“dai rivestiti che andiamo al bar a bere un aperitivo con tuo marito e con tutti gli amici … poi ti passa ti devi solo ricordare di quanto ti è piaciuto essere montata … che poi ti monteranno anche in altri buchi … quando finirà questa vacanza, non solo non te la scorderai più, ma nei tuoi buchi ci passeranno i treni e la cosa più divertente è che sarai tu a voler farli entrare …”
Bell’incoraggiamento che invece di tirarla su la fa scoppiare nuovamente a piangere:
“Sara … guarda che scherzavo … stai serena … ti sei fatta una scopata con un bel giovanotto che ti piaceva … nulla di più … è finita ….”
Sara la guarda un po rasserenata si veste e escono dall’edificio per andare al bar …
Lisa pensa: adesso vedrai che ti succede … faranno la fila per scoparti ed incularti …. A proposito di inculare … adesso è la volta di Eduard … che ce lo ha ancora più grosso di Giorgio … son bei cazzi per Sara.
Sara e lisa arrivano al bar dove circondato dai compagni di gioco trovano Alberto con un bicchiere in mano, brindano … vede la moglie arrivare, le va incontro, l’abbraccia e la bacia poi si rivolge ai compagni “questa è mia moglie Sara … è merito suo se oggi mi avete avuto in squadra e vi ho fatto vincere … è bella mia moglie … Sara abbiamo vinto, guarda che bella coppa … non sai come mi sono divertito … prendi anche tu un bicchiere e festeggia … sei contenta … tuo marito è forte …”
Sara lo guarda sconsolata e avvilita … non vuole nemmeno commentare con se stessa …. Lo prende per mano:
“andiamo a dormire … sono stanca …”
Il giorno dopo l’esperienza nell’infermeria trascorre tranquillo, i due sposini, mano nella mano, vanno sulla spiaggia, fanno il bagno curiosando in apnea con la sola maschera nei basso fondali prospicienti la spiaggia, ridondanti di formazioni coralline, a pranzo si recano al ristorante ma Alberto nota che è molto silenziosa, Sara normalmente è sempre allegra e parla molto:
“che hai, oggi abbiamo preso il sole, ti sei riposata … non hai detto una sola parola … non è che ti sei risentita perché sono andato a giocare e ti ho lasciato sola … ho visto che ti hanno fatto compagnia gli amici francesi e poi c’era con te Lisa … che mi sembra molto simpatica …. dai non fare così …”
A Sara si stringe il cuore … Alberto è un bravissimo ragazzo, è un marito premuroso che la riempie di regali e anche di attenzioni … non si merita quello che sta succedendo, trattiene una lacrima … è confusa quello che è successo ha lasciato il segno … anche più dell’altra volta dove fu, sì, presa brutalmente dall’animatore, ma dove scoprì che dentro di lei c’era un’altra Sara curiosa di provare nuove esperienze … e quello che è successo appena ventiquattro ore prima ha risvegliato sensazioni, provate nell’altra vacanza, che, da donna sposata, non vorrebbe più percepire ….:
“no Alberto … non parlo perché sono un po stanca … tutto questo sole, il caldo … poi tutta questa attività sportiva … lo sai che io sono una pigrona … sono più da letto … “
E così dicendo si morde la lingua per aver detto una parola inopportuna …:
“stai tranquillo, vedrai che mi riprendo e finiremo questa splendida vacanza divertendoci un mondo …”
Nel pomeriggio tornano sulla spiaggia e continuano a poltrire languidamente, mano nella mano, quando compaiono, alle spalle di Alberto, Giorgio con Lisa:
“Ragazzi vi ho segnato per domattina ad una escursione subacquea che ci porterà ad un atollo il cui fondale è uno dei più belli del circondario, c’è una splendida barriera corallina molto estesa ed anche profonda, ci si va con un dhone e staremo li tutta la mattinata, torneremo per il primo pomeriggio … ci saremo io, Lisa, Eduard, Dino e una coppia di amici francesi che conoscete già … ovviamente si scende con le bombole riempite di nitrox, che è una miscela di gas, in fondali non particolarmente profondi per cui un’immersione può durare fino ad un ora e mezza , poi il dhone, ha a bordo un compressore e per la gioia da Sara, che non indossa le bombole, il fondo del dhone è di plexiglas per cui volendo anche senza scendere in acqua si può ammirare il fondale e tutti i pesci che vi navigano e, se siamo fortunati, potremmo anche incontrare qualche pescecane … poi guardando Sara con insistenza:
“contenta Sara …. così qualche anguilla la puoi beccare pure tu … mentre Alberto cerca l’emozione di avvicinare qualche razza o addirittura qualche pescecane …. Comunque “
Sempre guardando Sara con insistenza:
“anche questa sarà un’esperienza che non verrà dimenticata … verranno esplorate e aperte nuove strade che faranno contenti coloro che le praticheranno …”
Tutti sorridono, con espressioni ironiche … salvo Eduard, che si trova alle spalle Alberto, che, fissando Sara si massaggia il pacco che ha in mezzo alle gambe … Sara capisce l’antifona … questi mi vogliono fare la festa un’altra volta … devo trovare una scusa per non andare …
Lisa, mentre avviene questo scambio di battute, osserva il viso di Sara e si rende conto della contrarietà manifesta a questa escursione … si avvicina a Sara pregandola di accompagnarla alla boutique dove sono esposti dei nuovi costumi che crede le stiano molto bene e mentre parla le mette davanti al viso un i-pad su cui sono riportate le quotazioni … Sara si alza e si allontanano dal gruppo …:
“Sara guarda che bei prezzi vengono applicati … “ e così dicendo fa scorrere sul video le riprese effettuate nell’infermeria della SPA che la riprendono mentre viene manipolata da Lisa e scopata da Giorgio … con tanto di audio che inequivocabilmente dimostra quanto abbia goduto e fosse consenziente mentre veniva ripetutamente più volte …
“tu domattina vieni con noi … ti fai un bel bagnetto … guardi i pesciolini nell’acqua e forse ti becchi pure un anguillona in qualche buco … lo sai che le anguille s’infilano sempre nei buchini … specie quando sono caldi … però se proprio non ti va di venire … per noi va bene lo stesso …. Vuol dire che molta gente si farà delle belle seghe guardando questi video , in Italia, su you porn, red tube …. ce ne sono tanti di siti … “
A Sara si piegano le gambe … non si è accorta di essere stata ripresa … ma è lei … è proprio lei … se Alberto vede … è finita, se gli avvocati dello studio vedono … è finita … perfino le sue amiche con le quali va a ballare potrebbero vergognarsi di avere una simile amica … Sara non è stupida, capisce che da questa situazione in cui s’è incautamente cacciata non c’è via d’uscita … deve sottostare a questi marpioni … soddisfarli e tentare di recuperare i filmati … in qualche maniera si deve concedere … deve salvare il suo matrimonio, il suo lavoro e le amicizie …. salirà su quella barca.
Lisa dall’espressione capisce che Sara ha capitolato:
“dai andiamo alla boutique che ho visto dei bikini che penso ti vadano veramente bene e che esaltino le tue qualità … di zoccoletta …”
Sara non risponde … ormai è determinata a salvare il salvabile
Entrano nel negozio dove sono esposti molti capi d’abbigliamento: costumi da bagno, bikini, magliette, camiciole, minigonne e vestiti di tutte le fogge … tutti capi di alta qualità … Lisa si apparta con la commessa che è evidentemente una sua amica e dopo qualche istante si avvicina con in mano un micro bikini bianco che consegna Sara invitandola ad indossarlo … Sara lo guarda con un bel punto interrogativo stampato sul volto … dov’è il costume … saranno, fra reggiseno e mutandina, si e nò venti grammi di stoffa … poi guarda Lisa, capisce l’antifona, prende il costume e lo indossa … Sara è praticamente nuda: la mutandina ha un triangolino di stoffa che a mala pena copre la peluria inguinale, sarà oltre tutto costretta a depilarsi parzialmente, il triangolo è sostenuto da lacci, annodati sui fianchi, che si congiungono con una stringa che da sotto, s’infila fra le natiche, lasciando completamente scoperto il sedere e come si muove in bella mostra la rosetta dell’ano; il reggiseno ha due triangolini che a mala pena coprono solamente i capezzoli, legati da stringhe annodate dietro la schiena e intorno al collo … ed è pure un pezzo d’alta sartoria … costosissimo … Sara ha un bel seno, duro, una terza abbondante … non copre nulla ha le tette al vento :
“ma come faccio ad indossarlo … Alberto non me lo farà mai indossare … è geloso …”
“sono cazzi tuoi … convincilo … il marito è tuo … tu domani in barca vieni vestita solo di questo costume … digli che vuoi prendere il sole quasi integralmente … caso mai facesse storie metti sopra un pareo”
Lisa si assenta ancora con la commessa e poco dopo arriva con una minigonna e un top: la minigonna è inguinale, il top sopra è così scollato da lasciare quasi scoperti i seni, si vede l’aureola scura dei capezzoli, inoltre, appoggiandosi sui seni, il bordo inferiore, subito sotto i seni, resta sotto molto lasco per cui da sotto si possono facilmente infilare le mani …: la commessa torna con in mano un completino intimo della casa di lingerie Victorian, composto da un reggiseno dove le coppe, in tessuto trasparente, sono tagliate nella parte centrale per lasciare scoperti i capezzoli e la mutandina sotto ha una doppia apertura in corrispondenza della fessura vaginale e dell’ano … in concreto per toccare quelle zone non c’è alcun bisogno di sfilare le mutandine … sotto ci si può infilare di tutto … e lo consegna a Lisa:
“questo è l’ultimo grido in fatto di intimo … copre e non copre e le ragazze che l’hanno acquistato sono restate entusiaste dell’effetto che fa indossandolo … fallo provare alla tua amica …”
“Sara, prova anche questo … voglio vedere come ti sta e che effetto può fare ….”
Sara osserva quel pugno di tessuto che sarà ancora più leggero del costume che ha appena provato e guarda Lisa con un punto interrogativo stampato sul viso …
“non fare quella faccia … guarda che questo è intimo molto alla moda e farà impazzire sia tuo marito che chiunque altro te lo veda … addosso … indosserai questo completino di sera … stanno organizzando qualcosa per cui Giorgio mi ha pregato di farti comprare qualcosa di sexy … tanto lo sai che non ti puoi rifiutare … e poi lo vedo anch’io che ti piace mostrarti e sappiamo anche il resto …”
d’altro canto è vero … Sara indossa gli indumenti e perfino la commessa resta chiaramente stupita quando Sara esca dallo spogliatoio … è una bellissima e maliziosissima giovane donna … non è la sola ad ammirarla. Lisa sente scendere fra le gambe gli umori che scivolano sulla pelle delle sue cosce.
La serata finisce al ristorante e a vedere uno spettacolino nel teatrino del resort.
Rientrano nel bungalow e marito e moglie fanno all’amore … solito copione pochi preliminari, lei sotto, lui sopra … la classica sveltina da cui Sara esce insoddisfatta … quasi malignamente augurandosi che il giorno dopo accada qualcosa … e con questi pensieri s’addormenta …
La mattina si preparano all’escursione … la giornata si preannuncia, come al solito, molto calda, Alberto indossa il costume e anche Sara il bikini acquistato la sera prima con il pareo come suggerito da Lisa … Alberto sgrana gli occhi, disorientato fra il gustarsi la bellezza della moglie e il pensare che possa andare in giro così conciata …. Perché perfino con il pareo addosso si vede attraverso le trasparenze che è quasi nuda … no … così non puoi andare:
“ma dove vai tutta nuda …. quello non è un costume … non è niente …. ma ti sei pure sfoltito il tuo preziosissimo boschetto a cui tieni tanto …? Ma indossa qualcosa di meno provocante ….”
“Alberto … non è possibile che ogni volta che mi compro qualcosa di sexy tu fai il geloso … la ragazza del francese sta quasi sempre con il seno nudo con una mutandina che quasi non si vede … gli amici animatori quando mi son fatta male e il costume è sceso … hanno già visto tutto …. ti sei dimenticato che il costume si è abbassato … e anche quando ho provato ad indossare la muta mi si è visto tutto …. Siamo alle Maldive … si, voglio prendere il sole quasi integralmente … questo costume è molto bello quindi per favore … fammi contenta lasciami indossare questo capo … stai sempre a dire che vuoi far ingrifare i tuoi amici … stavolta facciamo ingrifare gli animatori …. poi c’è anche Lisa …”
“va bene metti quello che ti pare … ma se qualcuno ti salta addosso poi non ti lamentare …”
Escono dal bungalow e arrivano al pontile dove ci sono tutti: salgono e partono per la destinazione … dopo circa un ora arrivano al punto prescelto e tutti, salvo Sara, Lisa e Eduard si gettano in acqua e si allontanano.
Sara si appoggia alla murata e osserva suo marito preparasi all’immersione , poi sparisce sottacqua e dopo pochi secondi lo vede riapparire attraverso il plexiglass sotto la barca affiancato da Giorgio, seguito dai francesi e ultimo Dino, per inoltrarsi verso la barriera corallina.
Sara si gira e vede che Lisa si è tolto il reggiseno … anche Lisa ha un bel seno … lei non ha bisogno di togliere niente tanto è come se non indossasse nulla: Eduard si avvicina e:
“Sara metti la maschera e il tubo che ti porto a vedere il fondale che qui è poco profondo e comunque molto bello …”
“devo indossare anche le pinne ..?”
“no le pinne non sono necessarie … tanto qui il fondale è basso però di pesci ce ne sono comunque tanti come vedrai …”
Sara indossa maschera e tubo … la stessa cosa fa Eduard e si gettano in acqua … Sara sta avanti e nuotando a rana allarga e chiude le gambe … lui la segue … non guarda il fondale ma il suo culo che, per effetto della rifrazione marina appare gradissimo e bellissimo … si avvicina ancora fino a sfiorare le cosce e osserva la stringa che dal perineo sale per le natiche coprendo solo parzialmente l’ano che per effetto dei movimenti delle gambe tende a dilatarsi e a restringersi ritmicamente, segue in questa posizione per alcuni minuti … l’effetto è che pian piano il suo membro si gonfia e cresce … inoltre la parte iniziale della stringa si insinua sempre più fra le grandi labbra … e ciò aumenta l’eccitazione fino a che decide che vuole vedere le intimità di Sara senza queste ingombranti stringhe … prende con le dita i lacci della mutandina e li tira slacciando il costume …. Sara, presa alla sprovvista si gira e cerca di coprirsi con la mano le sue intimità … ma Eduard è più lesto in quanto abbranca da sotto l’inguine e inizia a stringere e allentare la mano simulando un massaggio vaginale … poi porta Sara in superficie per farla respirare ….
“ma che fai … mi hai tolto il costume e mi stai toccando … “
“guarda che so tutto …. Ho visto i filmati … vedo che ti piace tanto farti toccare … e poi Giorgio t’ha dato una bella ripassata …. anch’io sono un bel ragazzo e certamente ti piaccio e … voglio divertirmi con te … hai visto che bel cazzo ti posso dare … è come quello di Giorgio, anzi pure più grosso … e comunque niente a che spartire con il cazzettino di tuo marito …. poi l’ho visto che me lo stai sempre a guardare e che ti piace pure … riandiamo sott’acqua e passa sotto la barca, nuota come prima a rana …. Vai …”
Sara vorrebbe rifiutarsi ma no può, o forse non vuole … non lo sa nemmeno lei … si immerge nuovamente e si dirige sotto la barca seguita da Eduard … quando si trova sotto il plexiglas gira la testa verso la superficie e vede Lisa, con in mano la telecamera che la sta riprendendo, riprende a nuotare ma non fa in tempo nemmeno a fare qualche metro che si sente afferrata per le gambe proprio sotto il plexiglass …. Eduard gliele sta allargando e con le dita della mano, pollice e indice, le allarga le natiche in corrispondenza dell’ano, poi lascia e riallarga tre, quattro volte e improvvisamente infila prepotentemente tutto l’indice nel retto … Sara deve fare uno sforzo per non aprire la bocca …. sta sott’acqua e non può urlare … la penetrazione è stata dolorosa nonostante sia avvenuta in acqua … ma si sente spinta oltre la barca in superficie sempre con il dito piantato nel culo … che nel frattempo Eduard sta rigirando sempre più velocemente, sembra un frullatore … Sara sempre con il dito ben piantato sale sulla scaletta e rientra nella barca seguita da Eduard, il tutto ripreso da Lisa sia quando stavano sott’acqua sia adesso a bordo … Sara cerca di svincolarsi ma ha il dito che sembra più un gancio … Eduard è molto forte, non solo un metro e novanta ma anche molto massiccio … Sara è piccola, piccola e lui la solleva come una piuma … sempre con il dito piantato la porta a poppa sotto il tendalino, toglie il dito dal sederino e la rigira, la stringe a se e inizia a baciarla sul seno per poi leccarla sul collo, dietro l’orecchio e poi scende nuovamente sui seni, la fa voltare e mettere a quattro zampe sopra il plexiglas quindi lecca tutta la spina dorsale … mentre con le mani, da sotto, stringe e palpeggia le tette …. Sara, dopo una iniziale resistenza, più di maniera che di sostanza, si abbandona a questa brutale manipolazione … che poi tanto brutale non è … il dito nel culo, estratto, reintrodotto, rigirato le ha provocato già una serie di orgasmi … fino ad ora nessuno aveva giocato con il suo culetto, massaggi, lievissime penetrazioni superficiali … il suo culetto era stato solo delicatamente palpato e al massimo aveva subito un massaggio anale solo in superficie, si considera ancora vergine lì … ma Eduard ha un dito grosso come un cazzo e le ha provocato una sensazione nuova … decisamente gradevole dopo un primo momento fastidioso …. mentre le passano tutte queste sensazioni viene afferrata nuovamente e sollevata a testa in giù con la sua bocca all’altezza del membro e la figa davanti alla bocca di Eduard, che si è liberato nel frattempo dai pantaloncini … è un cazzo veramente grosso, nodoso, con il glande più largo del pene e decisamente lungo …. come quello di Giorgio … lei non è abituata a simili misure … non fa in tempo a pensare che il glande spinge per entrare nella sua bocca … il copione si ripete ma stavolta lei vuole assecondare l’entrata, allarga al massimo e incomincia a leccare il glande e poi tutto il pene per arrivare fino ai testicoli, si infila tutto il cazzo nella bocca fino alle tonsille reprimendo qualche conato e quasi restando soffocata … sempre appesa alle forti braccia di Eduard …. tutto questo mentre lei ha allargato le gambe all’aria così da consentirgli di leccare la figa come un gelato; Eduard si gusta il pompino fino a che sente che sta per venire … si ferma … non vuole venire nella bocca … la posa delicatamente e guarda Lisa che ha continuato a riprendere e fa una smorfia, come dire quanto tempo ho prima che tornino, è già passato del tempo e le bombole hanno un autonomia di massimo un ora e mezza … Lisa gli fa un cenno di risposta come dire stringi … non c’è rimasto molto tempo … Sara nel frattempo, per riprendere fiato, si è appoggiata alla murata cercando di vedere dove siano gli altri …. Sente dietro di se che Eduard si è avvicinato, le ha afferrato nuovamente le natiche e gliele sta allargando … poi ha infilato nuovamente il dito nel sedere e ha iniziato un ditalino anale …. anche in questo caso al dolore iniziale si sostituisce pian piano un piacevole calore che cresce, lentamente ma cresce: sente poi entrare un altro dito e si volta guardando Eduard negli occhi, abbassa lo sguardo e lo vede menarselo con l’altra mano, lo guarda negli occhi e capisce … mi vuole inculare con quella mazza … ha un attimo di terrore … questo mi spacca, aiuto … non fa in tempo a dire nulla, implora:
“ Eduard no, non farlo … lì sono vergine … nemmeno mio marito lo ha mai messo lì … mi farai male … non sono abituata … e poi tu lo hai grossissimo … no, non farlo …”
“ da quando ti ho visto la prima volta ho desiderato possederti … hai un culo bellissimo … piccolo … non hai idea di come mi stia pregustando questo momento … poi il tuo buchetto … si vede che non c’è mai entrato nessuno … te lo devo rompere, allargare … pensa quando conterrà venti centimetri di carne dura come l’acciaio … vedrai che dopo non ne potrai più fare a meno: ricordati Sara quello che ti dico … la prima inculata non si scorda più … “
Poi, guardando Lisa, che nel frattempo sta continuando a riprendere …
“ l’unica cosa ce mi dispiace per il tuo maritino è che se mai vorrà entrare nemmeno se ne accorgerà dopo quello che ti sto per fare … e quello che ti aspetta … tutto ci passerà in questo culetto …”
Eduard leva le dita, poggia il glande e sussurra all’orecchio di Sara che se non vuole sentire dolore deve cooperare … spingere in fuori e restare morbida …. lei si adegua …. lo sente entrare per una parte … fermarsi …. spingere … e mentre sente il dolore trasformarsi in un caldo piacere vede in lontananza delle teste emergere dall’acqua a qualche centinaia di metri …. una spinta violentissima e si trova più di venti centimetri di cazzo tutti nel culo …. lo sente pulsare e riempita di caldi schizzi di liquidi seminale e anche lei viene con un urlo strozzato agitando il bacino a destra a sinistra sempre con il palo saldamente piantato … non era mai venuta, così d’altro canto è la prima volta che le rompono il culo … poi con un arnese così grosso … le piace … le piace da morire e il l’espressione estasiata del suo viso viene immortalata da un primo piano realizzato da Lisa che non si è persa un fotogramma al punto che ha avvicinato l’obbiettivo all’ano di Sara mentre Eduard la sfondava e ancora ha ripreso quando lo sfilava e reinseriva montandola come una cagna, immortalando ancora lo sfintere che pian piano si richiudeva, solo parzialmente … con quel cazzo difficilmente sarebbe tornato a richiudersi come prima … se poi, come avevano fantasticato, fosse entrato in quel buchetto anche quello di Bull … allora sì che non si sarebbe più chiuso …. ma tanté il culo era il suo e lei, per quanto è zoccola, deve diventare solo un buco da riempire.
Lisa s’accorge che Sara è rimasta scossa dall’esperienza appena vissuta e prende in mano la situazione … le fa sciacquare la bocca e le fa indossare il micro tanga e il pareo … poi la scuote, ricordandole che se vuole continuare a vivere tranquillamente si deve subito riprendere per non far venire dubbi a suo marito … lentamente Sara si riprende e quando Alberto risale sulla barca è pronta a fingere per salvare il suo matrimonio ed evitare una tragedia … lo saluta affettuosamente come fa una mogliettina premurosa al rientro del suo uomo da una missione pericolosa.
Eduard fissa Giorgio e con la mano gli fa il cenno … :
“OK, missione compiuta … me la sono inculata alla grande ….”
Poi indirizzando lo sguardo verso Lisa e la telecamera …:
“tutto ripreso … adesso ha un buco al posto dell’ano … come avevamo previsto … ci puoi mettere una mano dentro … e Lisa l’ha ripreso ….”
Giorgio soddisfatto, Alberto contento di aver visto tanti pesciolini, Sara con culetto dolorante che non può stare seduta … Lisa di aver ripreso una inculata sublime con tutti i particolari, nemmeno fosse una regista di grido … tutti gli altri soddisfatti … si torna al resort …. per il resto della giornata si prende il sole … si cena, la sera si vede lo spettacolino con Sara, che alterna momenti allegri ad altri di melanconia, che si è dovuta portare un cuscino molto morbido … e Giorgio già pregusta quello che succederà in una prossima serata per la quale sta organizzando una partita carte … serata che dovrebbe concludere alla grande la vacanza alle Maldive di Sara.
Al momento però nessuno s’immagina come imprevedibili eventi arricchiranno di ulteriore perversione la prossima serata …

Il terzo incomodo

La mattina dopo l’escursione marina Sara si sveglia molto presto, il ricordo di quanto è accaduto, la perdita della verginità anale, il lussurioso piacere provato durante la penetrazione nel suo sederino, il rimorso verso suo marito … l’immagine della testa di Alberto farcita di corna come un cervo, l’attrezzo di Eduard, quello di Giorgio, si mescolano in continuazione nella sua testolina, vede il marito dormire tranquillamente e decide di fare una lunga passeggiata cercando di non pensare … di non ricordare … questa bellissima vacanza sta prendendo una piega impensabile … lascia sullo scrittoio un biglietto per tranquillizzare il marito e anticipargli che si ritroveranno direttamente al loro ombrellone sulla spiaggia; il resort è molto grande e composto di due lembi di terra congiunti da un lungo pontile, il tutto intercalato da numerosi punti di ristoro e, nei viali interni disegnati su bianca sabbia corallina, abbellito da numerose e comode amache poste fra la lussureggiante vegetazione … Sara dopo una lunga passeggiata si accomoda su una di queste amache e si addormenta … un raggio di sole spunta fra la vegetazione e la colpisce sul viso svegliandola … guarda l’orologio e si rende conto che è meglio tornare verso la sua spiaggia sull’altro isolotto: prende un sentiero che costeggia il bagnasciuga fino ad arrivare ad un pontile sul quale è situato un grande bar con sedie e tavolini sistemate su un tavolato direttamente sopra le acque cristalline della laguna … nota seduti ad un tavolo due uomini e due donne che parlano fra di loro e che stanno sorbendo delle bevande, uno dei due uomini gira lo sguardo verso di lei e Sara sbianca per l’emozione … quell’uomo è Alberto, si chiama come suo marito … lui la fissa , la riconosce, le sorride più con un ghigno che con il sorriso normale di una persona conosciuta che s’incontra casualmente a migliaia di chilometri da casa: oddio che situazione incresciosa … in un istante rivede nella sua testa tutto quello che è successo in questa vacanza, a tutti i turbamenti che ne sono derivati e contemporaneamente ripensa a quello che accadde l’anno prima di sposarsi … con questo Alberto che ha lo stesso nome di suo marito; Sara ci è uscita circa due anni e mezzo prima ... è un bel tipo, circa 35 anni, rappresentante di prodotti per palestre, quindi anche il suo fisico non era niente male, alto, robusto, moro, con capelli corti … con un attrezzo normale, più grosso di quello del marito, ma solo in circonferenza, ma ciò che la colpì è che aveva due testicoli gonfissimi, che ricorda però, alla fine del weekend, essere riuscita a rendere "normali": Sara ricorda che stava con il suo Alberto già da diversi anni, ma che in quel momento si erano presi una pausa di riflessione dopo una litigata … era un periodo “no”....e, una sera in un locale, conobbe questo Alberto; ricorda di esserci uscita due sere, a cena, in un'altra città perché non voleva farsi vedere, e lui con abilità la convinse a seguirlo in una SPA dicendo che aveva vinto il soggiorno per due persone e intendeva farle un regalo ... era combattuta, ma l'idea dei massaggi e del relax la attirava e quindi accettò; non avevo pensato che con la sistemazione in una doppia avrebbe dormito insieme a lui , poi alla fine della giornata, estasiata da tanto lusso e dopo un paio di bicchieri di troppo, lui la portò in camera, iniziò la sua opera di convincimento e dopo poco Sara si ritrovò a gambe larghe con lui che la leccava in maniera divina, facendola venire per ben due volte di fila: Sara ricorda che, persa ogni inibizione anche lei cominciò a fare sul serio .... gli fece un lavoretto di bocca da urlo … lui urlò proprio il suo piacere … e poi lui la prese in tutte le posizioni, per buona parte della serata...e la mattina dopo si fece il bis.... si ricorda che lui venne tre volte la notte e un'altra la mattina ... Sara perse il conto di quante volte venne … fu una nottata memorabile e per questo la ricorda così bene … quando la riaccompagnò a casa, la domenica sera, lui chiese di rivederla, ma già pentita per quello che avevo fatto, presa da un senso di colpa, gli ricordò che era fidanzata, lui lo sapeva già e sapeva anche della pausa di riflessione, e che non le andava di proseguire la storia, anche se si era trovata bene ... si ricordava perfettamente che lui aveva insistito molto e che l’aveva anche richiamata dopo qualche giorno, ma era stata irremovibile, non voleva diventare solo un’altra tacca delle sue conquiste ... poi il suo Alberto l’aveva ricercata di nuovo e lei, che voleva farsi perdonare, era tornata da lui … senza naturalmente confessargli niente …
“ciao Sara … tutto mi sarei immaginato … ma certo non di incontrarti qui … immagino che sei in vacanza con qualcuno …”
“ciao Alberto … anch’io sono sorpresa di vederti qui … vedo che sei con degli amici … come stai ..?”
“ Sara io sto bene e vedo che anche tu sei in splendida forma … sì .. siamo venuti con un amico e due ragazze per festeggiare un importante contratto molto redditizio che abbiamo concluso … ma tu con chi stai … io ti ho cercato ancora ma tu non ti sei più fatta vedere né sentire … sai non è facile dimenticare la notte che abbiamo passato insieme … “
“Io … mi sono sposata un anno fa e siamo venuti con mio marito Alberto a festeggiare il nostro primo anniversario di matrimonio … staremo qui ancora per qualche giorno ….”
Questo Alberto ricorda che Sara è facilmente influenzabile e con un gesto azzardato, davanti a tutti, la cinge e improvvisamente la bacia con passione … Sara presa alla sprovvista resta un attimo interdetta e inconsciamente si attarda per qualche istante nello sfilarsi da un simile abbraccio … tanto da indurre nella mente di questo Alberto che la “zoccola”, come l’appellava durante i ripetuti amplessi, sia restata tale, affamata di cazzo come quella memorabile notte …
Gli è restato un cruccio quella famosa notte l’ha montata alla grande in tutte le posizioni … si ricorda di essere venuto tre volte e poi la mattina … era tanto assatanata che alla fine l’aveva completamente svuotato e si ricorda perfettamente che lei si vantava di avergli ridimensionato i coglioni … il cruccio era di non essersela inculata alla grande … ma forse poteva riuscirci adesso … ma come …
Lo svolgimento della vita è imprevedibile … casualmente tutta la scena è stata vista da Giorgio che ha intuito che fra i due ci deve essere stato qualcosa di torbido … vede Sara allontanarsi e si avvicina a Alberto:
“salve, io sono Giorgio, ci siamo conosciuti qualche giorno fa in occasione della nostra presentazione per assistervi nelle attività che offre il villaggio … immagino si ricordi di me e dei nostri collaboratori …”
Poi sorridendo:
“ mi ricordo che hai notato con molta insistenza una nostra animatrice … Lisa … quella che è anche massaggiatrice professionale per la quale hai fatto una scherzosa battuta …”
“si mi ricordo perfettamente di voi … ovviamente specie di … Lisa … quella splendida biondina dalla quale … mi farei fare tutto …. A proposito io mi chiamo Alberto e sto qui con quei nostri amici seduti a quel tavolo … ”
“non c’è problema siamo qui proprio per questo … soddisfare ogni vostro desiderio … ovviamente nei limiti della liceità ….”
Mentre pronuncia queste parole Giorgio gira lo sguardo verso Sara che si sta allontanando e, percepisce, con la coda dell’occhio, che Alberto sta guardando anche lui Sara …
“bella ragazza … vero … stiamo guardando la stessa persona ..vero ..! qualche giorno fa si è fatta male mentre giocava a palla volo e l’abbiamo portata insieme a Lisa, la nostra animatrice che ti piace tanto, nell’infermeria della SPA dove Lisa l’ha massaggiata … molto bene in maniera particolare … molto particolare … “
Poi guardandolo negli occhi:
“Sara sta qui con il marito che si chiama Alberto , come te, ma tu la conosci bene … ho visto che l’hai abbracciata e anche baciata … bene … con molta foga per essere solo un amico …”
E qui Alberto abbocca … per farsi bello, agli occhi di un altro uomo che in un posto del genere deve fare molte conquiste, e ignorando il bon ton racconta particolari che sarebbe meglio non raccontare ad uno sconosciuto …:
“si … io Sara la conosco molto bene … un paio d’anni fa l’ho rimorchiata in una dancing dove stava con delle amiche … ci siamo avvicinati e abbiamo attaccato bottone … ho visto che lei era abbastanza disponibile anche se mi disse di essere fidanzata e che nonostante avesse litigato con il suo ragazzo stava li solo per ballare … non mi ci è voluto molto per stare con lei, mi ha dato subito l’idea di essere affamata di cazzi … una zoccola insomma … pensa che l’ho invitata a cena per la sera seguente … ha un po tergiversato ma alla fine ha detto di si … cena che mi è costata una fortuna ché ha voluto cenare in un ristorante di una cittadina vicina per paura che qualcuno la riconoscesse … poi mi sono inventato che avevo vinto un fine settimana in una SPA e gli ho chiesto se voleva accompagnarmi … ha fatto un po di scena … nemmeno tanta … poi ha accettato … sapendo che me la sarei sbattuta alla grande”
“ ma dai … così, subito ... ha accettato … strano … è che mi è sembrata abbastanza timida e riservata … quando sta con i marito non è che parli poi tanto … anche se l’ho sorpresa a guardare sotto sotto tutti quelli che hanno in mezzo alle gambe un gran cazzo ….”
E giù una bella e grassa risata alla quale si accompagna anche quella di Alberto … il ghiaccio è rotto … Giorgio può procedere a portare avanti il disegno che si è messo in testa … non solo godere direttamente delle grazie di Sara lui e i suoi amici … ma condurla in un percorso perverso nel quale dovrà trasformarsi volontariamente in un buco da riempire, disponibile a tutti … e questo vuole realizzarlo di fronte all’ignaro maritino … che non si dovrà accorgere di niente mentre la scopano e se la inculano:
“e come è andata alla SPA”
Alberto mangia la foglia e :
“alla grande … è una bocchinara fantastica … mi ha letteralmente svuotato i coglioni … l’ho presa in tutte la posizioni … urlava come una matta … tanto che l’ho quasi dovuta soffocare per non svegliare tutto l’albergo … ho solo un unico rimpianto … ero svuotato e quindi non potevo più di tanto … non sono riuscito ad incularmela … ha un gran bel culo … e per quello che so non l’aveva dato mai a nessuno … nemmeno al suo fidanzato … chissà adesso che è sposata l’avrà dato al marito …”
“No non l’ha dato nemmeno a lui …”
“e tu che ne sai …?”
“perché ieri mattina, mentre il marito era con me a vedere la barriera corallina … un mio amico … che tu hai conosciuto … Eduard, quello alto e grosso … se l’è inculata alla grande sulla barca mentre lei, appoggiata alla murata, vedeva suo marito tornare … mi dispiace ma sei arrivato tardi … Eduard gli ha fatto un bel servizietto che poi Lisa ha ripreso con una telecamera …. la vuoi vedere …”
“no … non voglio vedere quello che mi sono perso … che peccato … me la sarei inculata volentieri anche io … “
E qui Giorgio tesse la sua tela:
“domani sera non ti andrebbe di fare una partita a carte …?”
“una partita a carte … ma non sono mica venuto alle Maldive per giocare a carte ….”
“e chi ti ha detto che giocherai solo a carte …. Io ho solo detto di venire a giocare … non è detto che poi tu debba proprio giocare … a carte”
“ scusa … fammi capire un po meglio …. Si gioca o no … a carte …?
“ ma, se proprio vuoi … puoi veramente giocare … ci sarà Alberto, i nostri amici animatori Eduard, Alain, Lisa … e Sara che starà accanto al marito durante il gioco e incitarlo alla vittoria ….”
“ma se c’è Sara allora vengo sicuramente … i miei amici resteranno soli per una serata …”
“sarà una lunga serata nella quale … te lo anticipo … Alberto dovrà vincere … dovrà essere occupato a bere e a vincere un bella sommetta … tu capisci … lui dovrà essere occupato a giocare sul serio … mentre noi a turno … la dobbiamo sfondare … alle spalle del marito lui gioca, beve e vince e noi giochiamo e fottiamo … “
“e me lo dici così … certo che vengo … la sola possibilità di incularmela … vengo, vengo … ma come mi presentate …”
“non c’è problema … sei un nostro amico … sei un amico di lisa … cosa vuoi che gliene importi a Alberto … poi come si mette a sedere lo facciamo bere … quello pensa solo a giocare a calcio … è pure astemio … dopo qualche bicchiere non ci capirà più nulla … deve solo giocare, vincere e bere … al resto ci pensiamo tutti noi … e se le tue amiche possono restare sole porta anche il tuo amico … come ce l’ha …? Perché a Sara ormai piacciono grossi …”
“ anche lui si difende bene … vedrò di portarlo … certo che alla fine gli facciamo un culo tanto …”
“mica solo quello ci sono altri buchi … e vanno tutti riempiti …. anche contemporaneamente …”
“cazzo … sarà una bella serata … dove ci vediamo”
“nel nostro bungalow … è isolato dagli altri, molto grande ed è articolato in più ambienti … vedrai … ti piacerà …”
Alberto e Giorgio si danno cameratescamente il cinque e ognuno va per la sua strada pensando a quello che potrà accadere la sera successiva.
Nel tardo pomeriggio Sara accompagna il marito al campo dove lui gioca la solita partitella mentre lei, seduta sugli spalti, lo osserva e mentre lo guarda ripensa a quello che sta accadendo ed alle sensazioni che la pervadono in continuazione … non riesce a dimenticare i massaggi di Lisa, la penetrazione di Giorgio con quel suo grande arnese e come l’ha posseduta Eduard … si sorprende di quanto le sia piaciuto essere aperta e penetrata li … ricorda, come succedesse in quel momento, quando Eduard le ha aperto il sedere divaricandole le natiche e si è sentita aprire lo sfintere …. e poi la penetrazione di quel glande così grosso … vive ancora la dilatazione, il bruciore e quella sensazione indescrivibile del momento in cui lui glielo ha infilato brutalmente tutto nel culetto …. si è veramente sentita spaccata e completamente riempita … e mentre ricorda si rende conto che non riesce a stare ferma sul sedile e peggio ancora … si sta bagnando … dalla sua micetta fuori escono liquidi umorali che lentamente colano per l’interno della coscia …. e scatta nel suo cervello un rifiuto per tutto quello che sta provando … non vuole essere una zoccola … non vuole continuare a tradire il suo Alberto che, ignaro del dramma che sta vivendo, si sta divertendo così ingenuamente … senza rendersi conto di quanto la sua splendida mogliettina sia così tanto appetibile e desiderata da qualunque maschio le si avvicini.
In campo c’è anche Giorgio in squadra con Alberto … poi c’è un contrasto piuttosto violento e Giorgio cade rovinosamente … si rialza dolorante e abbandona il campo … aveva già visto Sara sugli spalti e, senza darlo a vedere, le si siede accanto:
“sai tuo marito forse non scopa tanto bene … però a giocare è veramente bravo“
Sara non lo vuole nemmeno guardare … ha paura perfino di se stessa e delle sue reazioni …. Giorgio non le è indifferente … non riesce a dimenticare quel pene da venti centimetri e di come lo sa usare … ma non vuole … non vuole … quindi con voce neutra:
“si è molto bravo … non è vero che non sa scopare … è che lui mi ama e mi vuole bene e mi tratta con rispetto … cosa che tu non hai fatto … mi hai solo usato per il tuo piacere … “
“si … si … solo parole le tue … io l’ho visto e sentito come reagisci ad un cazzo da venti centimetri che ti spacca … come la chiami … la micetta … e poi Eduard me l’ha raccontato come hai goduto quando ti ha rotto il culo con il suo palo da venti e passa centimetri e come è restato dentro mentre tu ti contorcevi e con i muscoli del retto glielo strizzavi e poi … mugolavi come una cagna … “
“non è vero … mi avete preso con l’inganno … siete degli essere spregevoli e perversi … io non volevo ….”
“ma che dici … ti sei dimenticata che Lisa ha ripreso tutte le tue … no … le nostre prestazioni … lo vuoi vedere il tuo angelico viso tramutarsi in una faccia da porca che gode come una troia in calore …. tu sei solo una zoccola che va scopata sempre e comunque … tu vai solo montata nella figa, nel culo , in quella bocca da pompinara che hai …. “
Sara tace … guarda Alberto che gioca, avverte un crampo di rabbia allo stomaco e pur tutta via sente che le parole di Giorgio sono vere … quello che è successo le è piaciuto … ma non riesce a farsene una ragione … vuole fare all’amore solo con il suo Alberto … vuole avere dei figli e una vita normale … non vuole tradirlo … non vuole più prenderlo nel sederino … le è piaciuto troppo e sa che se la cosa continuerà non potrà più farne a meno e siccome il suo Alberto queste cose non le fa, sarebbe costretta a trovare altri che la sodomizzino … ma le sole parole appena pronunciate da Giorgio le hanno già procurato una immediata e violenta contrazione all’inguine … contrazione che precede l’orgasmo … e si sta bagnando sempre di più … ormai si è formata una macchia sulla mutandina che rivela inequivocabilmente in quale stato si trova … Giorgio se ne accorge e, non visto, improvvisamente le infila l’avanbraccio fra le cosce e poggia la mano sul monte di venere e stringe e quasi infila nella fessura il dito medio con tutte le mutandine …. colta alla sprovvista, si piega … ma con un istante di ritardo che la dice lunga sul suo atteggiamento … cerca di sfilarsi da quella che è oggettivamente una situazione imbarazzante … ma non riesce ad alzarsi dal sedile bloccata com’è da quella mano e dal dito che avvolto dalle mutandine, si è insinuato prepotentemente dentro la sua figa:
“Giorgio fermati … ti prego … non farmi questo … ci stanno guardando … se Alberto se ne accorge quello ci ammazza a tutti due … può diventare violentissimo …. lasciami ti prego …”
Giorgio sfila la mano dall’inguine di Sara:
“ si stai tranquilla … non voglio tragedie ma solo il piacere di tutti e due …”
Poi ridendo:
“anzi di tutti … tu sei troppo figa … e zoccola … a proposito ho già parlato con Alberto … stasera dopo cena facciamo una bella partita a carte nel nostro bungalow, poi, se non facciamo troppo tardi, andiamo anche a ballare … tuo marito ha detto subito di si … io gli ho chiesto se ti poteva lasciare sola … ma lui ha detto che saresti venuta anche tu … pensa un po’ … vedrai quanto ci divertiremo … “
Poi guardandola fissa negli occhi:
“pensa i casi della vita .. ho conosciuto stamattina un tuo amico … Alberto … che ti conosce molto bene … mi ha raccontato …”
Sara, quando sente il nome di Alberto, diventa istantaneamente rossa …
“ho invitato anche lui ed il suo amico per stasera … più siamo e più ci divertiremo …”
Poi sempre guardandola fissa:
“e mettiti quel completino che hai comprato alla boutique con Lisa … quello tutto aperto …”
E giù un'altra risata … poi Giorgio, senza nemmeno ascoltare una risposta … si alza e se ne va.
Sara lo guarda mentre si allontana ed è consapevole che l’aspetta una serata … di fuoco.
La partita termina, Alberto e Sara vanno al ristorante …:
“non mi hai detto che stasera andavi a giocare a carte con gli animatori … me lo ha detto Giorgio mentre tu giocavi … non mi pare che tu sia particolarmente attratto dalle carte … a casa non ci giochi quasi mai … poi devo venirci pure io … che ci vengo a fare … a vedere voi che vi divertite mentre io mi annoierò …”
“ma nò .. Sara … hanno tanto insistito … poi ci sarà anche Lisa … non facciamo tardi, anche perché quelli qui ci stanno per lavorare … non possono fare troppo tardi … facciamo quattro mani … poi forse una scappatina al dancing … beviamo il bicchiere della staffa e poi tutti a letto … stasera ti faccio contenta … va bene … ti voglio prendere sopra il pavimento di cristallo … come la prima sera … ti ricordi, ti è tanto piaciuto … così finiamo la vacanza alla grande … vedrai che bel ricordo porterai con te … “
“ho capito ti voglio fare contento …”
Poi ricordandosi le parole di Giorgio:
“però mi vesto come dico io … non voglio scenate di gelosia … mi sono comprata con Lisa un bel completino intimo e lo voglio indossare …”
“ma non mi hai detto niente … quando l’hai acquistato …”
“l’altro ieri …”
“e com’è …”
“lo vedrai … tu non ti devi incazzare … va bene … io vengo e tu stai zitto …”
Finita la cena tornano al bungalow … si rinfrescano e qualcuno bussa alla porta:
“ragazzi sono Lisa … siete pronti … che andiamo … però prima voglio vedere il vestitino di Sara …”
Lisa entra e dice a Alberto di uscire e andare avanti con Alain che lo sta aspettando … dice anche che vuole vedere come sta Sara con il completino che hanno comprato insieme perché forse se lo vuole prendere anche lei … è una cosa fra donne dice ammiccando … Alberto esce e si avvia.
Lisa guarda Sara e percepisce un’espressione perplessa sul suo viso … capisce al volo l’antifona e dalla borsa tira fuori l’i-pad appoggiandolo sul tavolo … quasi fosse un avvertimento …:
“Sara … ancora indecisa … dai vestiti che andiamo … mettiti quello che abbiamo comprato l’altro ieri … che ti stava molto bene … e poi sarà anche molto pratico … nò …!”
Sara guarda a sua volta Lisa … guarda anche l’i-pad sul tavolo … capisce … si spoglia completamente e indossa prima il reggiseno, da cui fuoriescono i capezzoli che nel frattempo si sono inturgiditi, poi le famose mutandine, sotto completamente aperte per via degli spacchi sottostanti … poi il top che è talmente comodo che sopra si vede, nonostante il reggiseno, chiaramente il seno mentre sotto si vede sbordare la parte inferiore … poi calza i sandali con tacco quindici …
Lisa la guarda …:
“accidenti … quanto sei bella … “
E stavolta è Sara a provare un brivido di soddisfazione perche nota che sulla mutandina di Lisa si sta formando una chiazza umida che testimonia la sua eccitazione mentre la guarda …. poi però svegliatasi da questo magico momento … Sara non è insensibile al fascino di Lisa, non dimentica quanto le è piaciuto quello che le ha fatto durante il massaggio …
“ma posso andare in giro così vestita … Alberto mi ammazza … ho praticamente il seno ed il sedere completamente alla vista di chiunque giri la testa verso di me … non posso uscire in queste condizioni … è inutile che mi minacci con i filmati che mi hai fatto … Alberto non è molto alto ma è duro e eccezionalmente robusto, è un toro … , e quando s’incazza diventa veramente una belva … ha già mandato diverse persone all’ospedale … ed è pure molto geloso … quello ci massacra …”
Lisa capisce dal tono che Sara sta dicendo la verità e si rendo conto che la corda non può essere tirata più di tanto …:
“aspetta un attimo prima di uscire …”
Lisa chiama Alain e gli dice di incominciare ad avviarsi con Alberto … poi gli sussurra che come arrivano inizino subito giocare e lo facciano bere subito con bevande molto alcoliche … quando arriveranno anche loro Alberto deve essere già brillo; poi torna da Sara:
“tutto sistemato … aspettiamo un po e poi andiamo anche noi …”
“ma perché che succede …”
“non ti preoccupare … ho sistemato tutto … vedrai che ci divertiremo tutti un mondo …”
E mentre dice questo … la spinge sul letto … le allarga le gambe e senza alcun preavviso infila due dita nella figa di Sara e gli fa un ditalino mentre le bacia ficcando la sua lingua nella bocca …
Sara vorrebbe ribellarsi ma, come ha sentito le dita nella sua intimità, si è immediatamente bagnata e ricambia appassionatamente il bacio; Lisa sa che deve approfittare di questa contingenza durante la quale potrà giocare con il suo corpo come vorrà perché una volta entrata nel bungalow non le sarà più possibile avvicinarla … troppi uomini bramano averla e poi tutto ciò alla presenza di Alberto … per cui continua sempre più velocemente a sgrillettare Sara che pian piano comincia a perdere il poco di equilibrio che tentava di mantenere … Lisa quasi improvvisamente sfila le dita e contemporaneamente la abbranca e la rigira di modo ché la pancia di Sara gravi sulle sue ginocchia …. così posizionata Sara espone il suo culetto, coperto da quelle mutandine aperte, alla vista di Lisa che poggia le due mani sulle natiche, le allarga e vede l’ano già dilatarsi per l’eccitazione … senza quindi alcuna remora infila le due dita, che fino ad un istante prima erano nella figa, dentro il buchino ormai allargato … Sara è ormai preda della perversione e spinge il suo culetto verso le dita per infilarsele sempre più in profondità …. Lisa inizia un ditalino anale sempre più vorticoso fino al momento in cui sia Sara che lei stessa arrivano contemporaneamente ad un esaltante orgasmo ... Lisa si riprende … vede che è passata circa mezz’ora e che quindi possono andare al bungalow dove il marito e gli amici stanno ormai giocando e dove, per alcuni, l’impazienza è ormai alle stelle. Ma Lisa ha un’ultima sorpresa … anche Sara si è alzata dal letto, le sta davanti di spalle e si sta ricomponendo:
“Sara inchinati un attimo che ho una sorpresa per te … vedrai che ti piacerà ….”
Mentre parla traffica dentro la borsa e ne tira fuori un plug … di medie dimensioni …:
Sara non ha mai visto un oggetto simile e non capisce nemmeno a cosa serva … ma vedendo gli occhi di Lisa riempirsi di libidine teme qualche brutto scherzo …:
“e questo cos’è … ?
“ma non vedi che bella forma …. Sai questo serve … a farti sensazioni inebrianti sia adesso, mentre lo infilo dove deve andare che dopo quando sarà sostituito da altri attrezzi più carnosi …”
e giù una bella risata:
“chinati mettiti a novanta gradi che te lo infilo nel culo e te lo devi tenere dentro …”
“ma tu sei matta … io quello nel sedere non ce lo voglio …”
Ma nemmeno finisce di parlare che Lisa, che la sovrasta di parecchio ed è fisicamente molto più forte, l’afferra per un braccio, glielo torce in modo tale che si trova piegata sul bordo del vicino tavolinetto esponendo conseguentemente il sedere nudo per via di quelle mutandine che sotto sono completamente aperte: Lisa la tiene bloccata e con l’altra mano prende il plug, se lo infila in bocca inumidendolo e con gesto repentino lo appoggia sul buchetto e lo spinge dentro … un leggero … ploff… e il plug resta incastrato nel culetto di Sara che, memore delle precedenti introduzioni, già si bagna in maniera indecorosa …
“alzati .. che già vedo che ti piace …”
Una timida resistenza fa dire a Sara:
“ma mi fa male … non posso camminare così … e se Alberto lo vede ….”
“a Alberto ci abbiamo pensato noi … non ti preoccupare …. preoccupati invece dell’altro Alberto … ho sentito che giacché l’altra volta non c’è riuscito … stavolta il culo te lo vuole aprire alla grande … però prima ti deve togliere il tappo … sarà una bella sorpresa ..”
E giù altra risata
“ Sara lo vedo che ti piace … piantala di avere rimorsi … tanto sei fatta così … ti piace essere montata e da questa vacanza … lo sarai in tutti i buchi … non colpa di nessuno … ci si nasce … e tu sei nata … zoccola …”
Sara è combattuta fra il piacere che monta, stavolta dal sedere, e la voglia di scappare … decide di non scappare.
Lisa e Sara, con un bel plug anale ficcato nel sederino, che ben si vede sotto la cortissima minigonna mentre camminano per i sentieri del villaggio, si avviano verso il bungalow ….Lisa è soddisfatta … ha già preso la sua parte.
Mentre questo accadeva Alain e Alberto sono arrivati al Bungalow, vi entrano e si ritrovano in un ampio ambiente al centro del quale c’è un grande tavolo tondo, circondato da numerose sedie, su cui incombe un lampadario a cupola che illumina completamente il tavolo lasciando nella penombra tutto il resto della stanza, oltre il tavolo, a un paio di metri di distanza, è posizionata un’isola multifunzione attrezzata con lavabo e fornelli oltre la quale, appoggiato alla parete di fondo completa l’arredamento un lunghissimo divano: vi trovano già seduti intorno al tavolo Giorgio, Dino, Eduard e due uomini che Alberto non conosce; Giorgio si alza e va loro incontro:
“ciao Alberto … siete finalmente arrivati … stasera son venuti a giocare due nostri amici italiani che si trovano qui in vacanza … hanno due splendide ragazze … ma stasera hanno preferito venire a giocare con noi … te li presento Alberto e Alberto … “
“piacere … anch’io mi chiamo Alberto …. speriamo di non confonderci mentre giochiamo …“
risponde sorridendo Alberto che ovviamente ignora che l’uomo che ha davanti si è trombato alla grande la sua deliziosa mogliettina un paio d’anni prima e che si trova in quel posto solo per completare l’opera lasciate a metà … incularsela senza pietà.
Incominciano a giocare e Alain, istruito da Lisa, inizia a far bere Alberto … ogni smazzata vincente per Alberto è un brindisi … e ovviamente sono tutti d’accordo a farlo vincere … in breve le sue fiches sono notevolmente aumentate e anche i bicchieri ingurgitati sono parecchi … tanto che viene notato da tutti che l’alcool comincia a fare effetto … e si continua a farlo vincere e bere.
Arrivano finalmente Lisa e Sara, entrano nello stanza e tutti si alzano per salutarle salvo Alberto, il marito, che è già alquanto alticcio … intenzionalmente Eduard si frappone fra Sara e il marito, contemporaneamente Lisa prende da un cassetto una telecamera e inizia a riprendere Alberto e Giorgio che abbracciano in maniera tutt’altro che amichevole Sara, Giorgio sa delle mutandine per cui da sotto infila una meno sotto il top, afferra un seno lo stringe poi passa a schiacciare fra le dita il capezzolo che nel frattempo si è inturgidito e indurito … e già Sara ha uno spasmo di dolore e contemporaneo piacere emettendo un gridolino soffocato … ma non basta che con l’altra mano scende sul monte di venere e senza nemmeno darle il tempo di capire cosa succede le infila due dita nella figa già allagata di umori, sfilando le dita le struscia contro il clitoride semi scappucciato e inserisce le dita così bagnate nella bocca …:
“ciao Sara … ti piace l’esordio … lecca … lecca bene che questa serata te la ricorderai per sempre … ti facciamo tutti noi davanti al tuo maritino … te li riempiamo tutti i buchi … e poi pensa a Alberto che ha aspettato due anni per aprirti il culetto …. chissà come e quanto è duro, ha proprio un bel cazzo … non come i nostri … ma va bene lo stesso … che poi ci pensa Eduard … vedrai che culo ti faremo stasera ….”
Sara non gli può nemmeno rispondere … ha la bocca occupata dalle dita e cerca di vedere oltre le spalle di Eduard se il suo Alberto si sta accorgendo di quello che sta succedendo … ma non fa in tempo a capire che Giorgio si stacca e l’abbraccia Alberto che immediatamente la bacia infilandole la lingua fin dove può arrivare e con una mano le palpa il sederino … e si accorge che Sara ha infilato nel culo un plug anale:
“finalmente ti rivedo … ti ho cercato tante volte … ma tu mai … volevi essere la santarellina … ma sei solo una zoccola … sai mi ricordo perfettamente di tutta quella nottata …”
E mentre dice queste parole si accorge che Sara indossa, sotto la minigonna, una strana mutandina che sotto deve essere rotta perché ha tutto il sedere scoperto .. e in quel sedere sente infilato un plug anale :
“ma che razza di mutande porti … te le hanno già strappate … peccato volevo essere io a farlo ma non fa niente tanto stasera il tuo culo sarà mio … dopo che te lo avrò stappato … ti piace averlo in culo .. ”
Poi si gira e guarda intorno verificando che Alberto il marito è troppo brillo per capire …
“Sara mi sa che stanotte sono veramente cazzi tuoi … quel cornuto di tuo marito è già brillo … ma adesso lo facciamo bere ancora così vedrai cosa ti faremo ….”
Sara non sa veramente che pesci pigliare è combattuta fra lo scappare e fuggire nella propria stanza, sfidando le conseguenze di un suo rifiuto, e, visto che si sente e vuole essere una zoccola, godere quanto più si possa … alza le testa e vede come è ridotto il suo Alberto non più in condizione di capire quello che sta succedendo e presumibilmente quello che succederà di li a breve … non si vuole accettare così com’è … e mentre pensa, sente la mano di Alberto sfilarle il plug, sostituite da tre dita unite che le sfondano il suo ano, sente che glielo allargano ed entrare prepotentemente nel suo culetto, già penetrato un’ora prima dal dito di Lisa … e poi dal plug … Alberto lascia le dita qualche secondo poi si scosta … è il turno di Eduard, di Dino, di Alain e del nuovo ospite che senza dire nulla la bacia sulla bocca e contemporaneamente le ficca un dito prima nella figa e poi nel culo … poi parla:
“ aveva ragione Alberto quando mi raccontava di quella notte … sei proprio una zoccola … stasera i coglioni me li svuoti anche a me … poi se ce la faccio ti voglio rompere anche io il culo … ”
Tutta al scena dei saluti è stata ripresa da Lisa.
Tutti, salvo Alberto ed il suo amico si siedono intorno al tavolo … Alberto si accomoda sul divano mentre Sara si mette alle spalle di suo marito e lo abbraccia da dietro …. ha preso la sua decisione … una sera ha visto un filmetto pornografico in cui la protagonista veniva usata da molti uomini … come si dice in gergo una gangbang … qui ce ne sono parecchi … lo abbraccia con le gambe tese, la minigonna è salita, la mutandina è aperta … chi sta dietro, pur nella penombra … gode di una visione tutto meno che celestiale … ed infatti mentre lei abbraccia suo marito Alain su fa coraggio … si mette alle sue spalle e glielo infila in figa da dietro e incomincia pomparla e mentre lui pompa lei bacia suo marito sul collo e gli accarezza la fronte … Alain non si ferma nemmeno quando sente che sta per venire … e infatti con un urlo soffocato viene e la riempie di liquidi seminali … anche Sara viene e quasi si accascia sulle spalle del marito.
Nuova giocata … nuova vittoria per Alberto, avrà davanti sei, sette cento euro … altra bevuta ormai è completamente brillo vince anche questa mano e Giorgio chiede a Sara di raggruppare e raccogliere le fiches al centro del tavolo … per far questo Sara si sfila dalle spalle di Alberto e si mette al suo fianco, poi si china e si stende con il corpo e con le braccia sul tavolo e con le mani raggruppa le fiches … ma nel far questo la minigonna è completamente risalita e il suo culetto è completamente esposto … mentre raggruppa le fiches le mani di Dino e quelle di Alberto palpano ripetutamente il sedere infilando le dita in tutti i buchi … e questo mentre Alberto guarda, senza vedere tutto questo movimento sul sedere di sua moglie … con la voce impastata:
“ Sara ma non ti danno fastidio tutte quelle mani … ti stanno toccando il culo … a me non lo fai mai toccare … non è mica giusto … “
Stavolta Sara, resasi conto dello stato del marito … molto maliziosamente …:
“ma no Alberto cosa ti viene in mente … qui nessuno mi tocca … stai tranquillo, continua a giocare vedi quanti soldi stai vincendo … dai bevi ….”
Sara pensa che alla fine qui vincono tutti … loro se la stanno facendo alla grande … lei sta godendo alla grande … la serata non è ancora finita e Alberto vincerà pure parecchi soldini … peccato però che lo sta cornificando sempre alla grande …
E mentre pensa … anche Dino si affianca e come Alain si sfila introduce il suo arnese nella figa e la monta … la monta violentemente, tanto velocemente che viene subito … senza nemmeno darle il tempo non solo di venire ma nemmeno di godere; Sara si gita di scatto e vede il pene di Dino grondante di liquidi seminali e realizza che le è venuto dentro … e anche Alain ha fatto la stessa cosa … tutti e due l’hanno riempita di sperma … oddio e se resto incinta … non saprei nemmeno di chi … Lisa che nel frattempo continua a riprendere capisce al volo quello che passa per la testa di Sara … si avvicina e:
“non ti preoccupare … da quello che mi hai detto il tuo periodo fertile è già passato e in ogni caso questa sera fai un bel lavaggio vaginale con quell’intimo in dotazione … è a base di erbe che sono molto disinfettanti … e poi come torni a casa … che è fra qualche giorno vai dal tuo ginecologo e fatti visitare ..goditi questa serata … tu sei fatta per essere montata ma occasioni come questa non capitano tutti i giorni …”
Nella testa di Sara passa di tutto … poi reputa le parole di Lisa verosimili e …
Giorgio la prende per mano … la fa scendere dal tavolo, la prende in braccio e la porta sul divano dove ci sono Alberto e Alberto … Eduard, Alain e Dino continuano a far giocare e bere il marito.
Nella penombra vede Alberto seduto con i pantaloncini calati che si sta smanettando il pene già teso e duro … anche Alberto, che gli sta accanto e si sta masturbando, lo ha teso e duro, si avvicina e mette Sara in piedi con le spalle verso Alberto, le afferra i gonnellino e lo alza, poi le allarga con i piedi le gambe e la fa indietreggiare:
“non volevi prenderti il suo culetto … guarda quanto è appetibile … e il buchetto è ancora stretto … meglio che ti dai da fare che quando se lo prenderà Eduard non sarà più cosi stretto”
e mentre parla la spinge verso il palo di Alberto che svetta come una antenna … Alberto con le mani le apre le natiche osservando estasiato quel buchetto palpitante, pur sempre pauroso di ricevere un altro intruso, che finalmente fra qualche istante sarà suo … Sara un po’ stordita gira la testa e lo guarda, pur nella penombra, negli occhi e vinta ogni sua resistenza interna si piega come per sedersi sentendo il glande premere lo sfintere che lentamente si dischiude per consentire la penetrazione che lentamente si realizza … entra pian piano tutto sino a sedersi sui suoi testicoli … quindi dopo qualche istante di attesa Sara stessa si alza lentamente per poi ricadere mentre Alberto attua il movimento opposto …. Quando Sara scende lui spinge in alto e così sempre più velocemente per un tempo che a tutti appare interminabile e che si conclude quando tutti e due raggiungono un simultaneo orgasmo salutato da un rauco mugolio di entrambi ed il retto di Sara viene riempito da una gran quantità di sperma:
“Dio cosa mi sono perso l’altra volta .. se immaginavo un godimento simile ti avrei inculato per l’eternità …”
ma non è finita … Sara resta impalata su Alberto, Giorgio la gira verso Alberto, le prende la testolina e la spinge verso lì attrezzo teso e duro di quest’ultimo che capisce al volo e glielo spinge in bocca … Sara si rende conto di essere costretta a fare un pompino … ma il cazzo di Alberto ha un buon sapore e gli entra facilmente in bocca … ormai è in gioco e vuole giocare quindi lo lecca, lo succhia e si fa scopare in bocca da lui … mentre tutto ciò avviene Alberto si è sfilato dal culo e si è adagiato sul divano … l’eccitazione è talmente forte che il cazzo gli si è nuovamente eretto per cui non perde occasione per penetrare la figa e iniziare una monta limitata nei movimenti del cazzo di Alberto nella bocca di Sara … però c’è anche Giorgio che ha capito che il culo di Sara riserva delle piacevolissime sensazioni che non si vuole perdere e quindi senza indugio infila prepotentemente il suo palo da venti centimetri nel culetto di Sara … e lo fa senza pietà … glielo infila tutto subito fino alle palle che toccano quelle di Alberto che contemporaneamente se la sta scopando … si sta realizzando un inconfessabile fantasia che Sara ha sempre sognato nella sua fantasia … essere scopata, essere inculata e prenderlo in bocca, tutti i buchi riempiti contemporaneamente … il tutto va avanti per un tempo infinito fino a quando tutti, più o meno nello stesso momento raggiungono i rispettivi orgasmi … Sara è in un mare di sperma , gli cola dalla figa, dal culo, dalla bocca … le lacrime hanno sciolto il rimmel che cola dagli occhi , è completamente esausta e scossa da continui fremiti … tutti e tre si tolgono dalle rispettive posizioni e la lasciano sul divano a pancia sotto … i tre si guardano in faccia e Giorgio da il cinque a Alberto:
“ te l’avevo detto che sarebbe stata una serata memorabile … con una zoccola così …”
“si hai ragione … questa ragazza è nata per il sesso … quando torno in città la devo riagganciare … o meglio … me la voglio inculare tante altre volte … ha un culo spettacolare … ancora stretto nonostante tutti i cazzi che si è presa …”
“guarda che non è finita … c’è ancora uno di noi che non ha ancora partecipato alla mattanza e … credimi … dopo di lui il suo culetto non sarà mai più come prima … “
E mentre parlano Eduard si avvicina al divano dove giace Sara che lo vede …:
“no Eduard, no tu no, non ce la faccio più … il tuo è veramente troppo grosso … dopo la barca non mi potevo sedere …”
“Sara non ti preoccupare … dopo un po tutto passa … ma io il tuo culo adesso me lo voglio prendere … ti voglio inculare un'altra volta … poi partirai e non lo potrò più fare ….”
E così dicendo la solleva come un fuscello e la mette a pecorina con le ginocchia sulla seduta del divano e le mani appoggiate alla spalliera quindi con il culo in bella mostra su cui spicca, pur nella penombra il buco, non più buchetto … dell’ano … tutti si fanno intorno, salvo Alberto, ormai completamente ubriaco e non in grado nemmeno di alzarsi dalla sedia, per osservare come lo spettacolare cazzo di Eduard, ventitre centimetri, entrerà nel culetto di Sara … ed inizia la penetrazione … prima lentamente poi sempre più freneticamente … è una monta animalesca con urli di dolore mischiati a urla di piacere, dove tutti si smanettano i rispettivi attributi e Lisa con una mano riprende mentre con l’altra si fa un memorabile ditalino … tutto va avanti fino al momento in cui con un urlo animalesco Eduard scarica nel culo di Sara fiotti abbondantissimi di sperma … sfila il suo palo e per qualche minuto dall’ano di Sara fuoriescono liquidi in quantità industriale … Eduard è sfinito , Sara è sfinita sono tutti stanchi e soddisfatti … Sara non ha nemmeno la forza di sentirsi colpevole per quello che è successo … Sara è Alberto vengono accompagnanti di peso al loro bungalow e la serata si conclude … Alberto ha vinto ottocento euro, Alberto e Alberto si sono divertiti in una maniera davvero imprevedibile … tutti gli animatori hanno goduto e Giorgio ha vinto la scommessa … e Sara … Sara ha preso tanti di quei cazzi in tutti i buchi che se lo ricorderà per un pezzo … ma … forse … manca il pezzo forte finale … Bull.

L’epilogo bestiale

Penultimo giorno di vacanza. Sara si sveglia molto presto mentre Alberto dorme profondamente, puzza ancora di alcool: Sara ricorda perfettamente che sono stati accompagnati nel loro bungalow, che Alain e Dino hanno spogliato Alberto e l’hanno messo a letto mentre Lisa l’ha aiutata a lavarsi utilizzando quelle importanti lavande vaginali e le ha anche delicatamente spalmato delle apposite creme sia sulle grandi che piccole labbra nonché sull’ano e nell’interno del retto: tutte zone che al risveglio sono ancora indolenzite … risveglio poi da un dormiveglia inquieto per la memoria di tutto quello che era accaduto.
Sara si rende conto della sua insofferenza e che non intende aspettare il risveglio del marito per cui lascia un biglietto nel quale scrive, essendo l’ultimo giorno, di voler fare una lunga e solitaria passeggiata.
Indossa un bikini, normale rispetto a quelli indossati ultimamente, un pareo e, memore della passeggiata del giorno prima, si dirige dalla parte esattamente opposta: imbocca quindi un sentiero e si addentra nella vegetazione: questa parte dell’isolotto è quella meno visitata dagli ospiti in quanto adibita per l’utilizzo dei servizi necessari per il funzionamento del villaggio: traversa quindi diversi bassi fabbricati, quasi completamente nascosti da una fittissima e rigogliosa vegetazione, per sbucare su una vasta bianca spiaggia al cui termine è istallato un lunghissimo pontile al quale attraccano i battelli che approvvigionano il villaggio e al quale sono attraccate le caratteristiche imbarcazioni utilizzate per il diving.
Sara traversa tutta la spiaggia, sale sul lungo pontile, completamente deserto essendo già state espletate tutte le attività di logistica, si accomoda sul tavolato e guarda, senza vedere, l’acqua cristallina sottostante … Sara non vuole pensare … non vuole ricordare … anzi vorrebbe solo dimenticare chi è, come è fatta … perché si è sposata … quale vita futura l’aspetta … sempre guardando l’acqua vede, come in un film, il viso del suo primo ragazzo … quello che l’ha sverginata a diciotto anni, poi il viso del suo Alberto, quando lui aveva solo vent’anni e lei lo ha rubato ad una sua compagna, il viso dell’animatore che in un villaggio simile a questo l’ha perversamente sedotta al punto di renderla soggiogata al sesso e poi ancora rivede gli episodi in cui il suo primo amore l’ha nuovamente avuta, pur essendo lei già di un altro e infine, con una smorfia di fastidio, si materializza nell’acqua il volto di Alberto, che qualche ora prima ha coronato il suo sogno di incularsela … e si interroga su come possa essere successo … lei ama suo marito … ma dopo l’esperienza con l’animatore qualcosa nel suo cervello deve essere cambiato … se prima il sesso rappresentava una componente importante ma non prioritaria … da allora invece lo è diventata: ha scoperto un sito dove sono pubblicate storie porno erotiche la cui lettura è diventata una droga dalla quale non si può svincolare al punto che si messa in comunicazione con un autore che per lei ha scritto alcuni racconti, con lei protagonista e oggetto di rapporti sessuali estremi, che legge avidamente e mentre legge si masturba ripetutamente … poi ultimamente, su suo suggerimento, ha anche incominciato ad introdursi dita e oggetti nel sederino che hanno aumentato il piacere, tanto che ormai la sua mente sforna fantasie erotiche a getto continuo … fantasie nelle quali lei è sempre più destinataria di atti sessuali che più sono estremi e più sono apprezzati avvitandosi in una perversa spirale … più legge, più si eccita e più si masturba e più si bagna con fuori uscite di umori vaginali tanto abbondanti da risultare visibili sui suoi vestitini, principalmente d’estate, con imbarazzanti conseguenze … quest’ultima vacanza poi come la deve considerare: un disastro … o nò ! il suo Alberto è buono, troppo buono, non sarà mai capace di trattarla come l’hanno trattata tutti gli altri che non l’amano ma solo la considerano un oggetto di piacere … del loro piacere indotto dal piacere di lei stessa promana … e allora per stare bene io devo farmi fottere dagli altri … altri che mi trattino poi brutalmente … no … no … questo no, non mi piace, non è giusto ne per me ma nemmeno per quel Alberto che l’ama più della luce degli occhi suoi … mentre nella testa le passano tutti questi pensieri lo sguardo viene attirato da una razza che le passa praticamente sotto i piedi … poi seguita da una sfera di piccoli pesciolini multicolore che si muovono all’unisono secondo un imperscrutabile disegno e mentre osserva tutto ciò una voce:
“Sara cosa ci fai qui … questa parte non è per gli ospiti ma è riservata solo ai servizi …!”
E’ Lisa che, trafficando nel magazzino delle attrezzature marine, l’ha notata sola soletta seduta su pontile e le si è avvicinata; Sara gira la testa e con una smorfia di contrarietà l’apostrofa:
“ma pure qua mi state dietro … possibile che non si riesca a stare da soli in pace almeno per qualche momento …”
“ calmati bellezza … ti ho vista sola … e ripensando a stanotte volevo solo controllare che tu stessi bene … con le ripassate che ti hanno dato ….”
“sempre gentile … sempre a ricordarmi cose che non vorrei fossero mai successe … “
“Sara è inutile che ti nascondi dietro a un dito … a te piace scopare, essere inculata, perfino stanotte quando ti ho messo la crema nell’ano ho notato le contrazione dello sfintere esterno che ogni volta che passavo il dito si contraevano molto di più di quanto fosse normale … quello è un segno di quanto ti piace prenderlo nel culo … quella muscolatura è comandate dal cervello e il tuo cervello reagisce a certe stimolazioni corporee in maniera inequivocabile … tu sei una femmina da monta … e stanotte l’hai dimostrato alla grande … ho visto la tua faccia mentre abbracciavi tuo marito e quelli dietro ti stavano scopando … era il viso angelico di una lussuriosa che sta godendo non solo della penetrazione ma anche e forse principalmente del tradimento verso il cornuto che ha fra le braccia … per poi vederti posseduta contemporaneamente in tutti i tuoi buchi … il tuo corpo parla … metti l’animo in pace …”
“e che faccio con Alberto, mio marito … lo faccio diventare un cervo … secondo te ogni uomo che mi vuole mi può avere, ma io voglio una vita normale, scopare … no scopare, voglio fare all’amore … “
“ non lo so Sara … credo per te che sia molto difficile realizzare questo desiderio … sai perché io sono lesbica …”
“no, non lo so … sarà una tua inclinazione … io non voglio giudicare … per me puoi fare ciò che vuoi …”
“tantissimo anni fa ero solo una ragazzina e un pomeriggio ero andata a studiare da una mia compagna se nonché lei dovette uscire con sua madre e io rientrai in casa dove pensavo non ci fosse nessuno; come entrai sentii dei rumori che provenivano dalla stanza dei miei genitori e pensai che mamma o papà stessero discutendo fra di loro … ma quello che sentivo non erano parole ma piuttosto dei mugolii … mi accorsi che la porta era solo accostata e incuriosita mi affacciai e vidi mia madre nuda sul letto inginocchiata sul letto, con il sedere all’aria, mentre una nostra amica le stava leccando il buchino: restai scioccata, immobile, muta … dopo una prolungata leccata, quella donna con le mani aprì il culo di mia madre e vi introdusse prima un dito, le fece un ditalino anale prolungato, poi lo estrasse, glielo mise in bocca e mia madre lo leccò, poi fu la volta di due dita, poi di tre … quasi gli metteva l’intera mano nel retto … e mia madre mugolava, si torceva, spingeva indietro per favorire la penetrazione … quella donno poi tolse le mani e prese un cazzo finto grandissimo, tanto che non riusciva nemmeno a metterselo in bocca per insalivarlo … e pure mia madre non riusciva a prenderlo in bocca … io ero terrorizzata e incredula che un affare cosi grosso potesse essere infilato lì … e invece glielo infilò prima lentamente poi fino in fondo e poi lo estrasse e lo infilò di nuovo e avanti così per un tempo interminabile … poi si invertirono le parti, mia madre leccava, poi un ditalino anale e poi, con lo stesso arnese che poco prima era piantato nel suo sedere, inculava la sua amica … non so nemmeno quanto tempo passò … però so che da quel giorno io ho visto le cose intorno a me con un altro animo e pian piano, non so nemmeno come, sono diventata lesbica … ma vedi, a differenza tua che attribuisci quello che ti succede a un uomo che ti ha fatto godere tanto, io so che mia madre non c’entra per nulla … quella scena ha solo risvegliato in me quello che era latente … io sono una lesbica come tu sei una ninfomane …”
Sara guarda Lisa con un attimo di commozione: questa confessione la turba, e la spaventa, perché se Lisa ha ragione lei è persa :
“Lisa ti ringrazio per quello che mi stai raccontando ma io non ci sto … non voglio che sia così …”
Lisa guarda Sara negli occhi:
“oggi siamo tutti impegnati nell’attività d’intrattenimento per cui non succederà nulla di quello che puoi temere … e credo che Alberto e Alberto siano andati per mare, per cui tu e tuo marito godetevi quest’ultima giornata … domattina mentre Alberto sistema i conti in segreteria tu sai che devi restituire l’attrezzatura al magazzino … io ti accompagno .. e non mi porterò dietro l’i-pad … vedremo se quello che penso di te sia vero o meno …”
Dette queste parole Lisa si gira e si allontana verso il pontile.
Sara ascolta quest’ultime parole e resta perplessa … cosa avrà voluto dire Lisa …. ormai molto tempo è trascorso da quando ha lasciato il bungalow e decide di rientrare.
Alberto è già sveglio, pur sempre ancora alquanto intontito, lo prende per mano e si dirigono alla spiaggia per prendere gli ultimi raggi di sole e gettarsi in acqua, vi restano fino a tarda ora poi al ristorante, assistono allo spettacolo notturno e poi a letto dove però non fanno all’amore … a lei non va e Alberto è ancora intontito e non se la sente … Sara si gira nel letto, rivede tutta la vacanza e le ronzano nella testa le parole pronunciate da Lisa nella mattinata e, non vista dal marito, una lacrima le scende sulle guance.
Il giorno dopo, l’ultimo di permanenza presso il resort; Alberto e Sara si organizzano per chiudere le pratiche amministrative per partire, quindi Alberto si reca presso la segreteria mentre Sara si occupa di definire i conteggi relativi all’utilizzo delle attrezzature e degli intrattenimenti di cui hanno goduto durante il periodo di permanenza. Sara imbocca il viale che porta al magazzino, indossa il solito pareo e sotto un normale bikini, entra nell’ufficio attiguo e si appoggia al bancone … dopo qualche istante di attesa esce dalla porta un impiegato che verifica sul monitor quanto dichiara in merito a quello che hanno utilizzato durante la vacanza salvo che viene rilevata una incongruenza fra quello che afferma Sara e quello che risulta … ne nasce una breve discussione che si conclude con la richiesta di recarsi direttamente in magazzino e chiarire con l’animatore di turno per verificare i voucher controfirmati che attestano le prestazioni erogate.
Sara esce dalla stanza ed entra nel magazzino dove però non c’è nessuno, quindi si addentra nei vari locali cui è suddiviso per cercare qualcuno con cui parlare: il magazzino è molto grande e la parte opposta a quella dalla quale lei è entrata si trova direttamente sopra la laguna … esce da una portone e si trova su un pontile che si prolunga verso un adiacente capanno su palafitte, al quale è legata un’imbarcazione … intravede attraverso i vetri una figura che si muove e quindi si dirige verso il capanno … quando è in prossimità:
“c’è qualcuno … mi hanno chiesto di parlare con qualcuno di voi per verificare delle incongruenze negli utilizzi delle attrezzature …. devono fare i conti, che noi siamo di partenza … ”
Sara sussulta quando vede uscire dal capanno l’uomo di colore gigantesco che ha visto all’inizio della vacanza, durante la presentazione degli animatori, quando emerse da una botola e che le fece molta impressione per le dimensioni di quello che aveva in mezzo alle gambe, ricorda l’imbarazzo che la prese e cerca di distogliere lo sguardo che inevitabilmente, anche adesso, cade comunque sempre lì … si ricorda anche il nome … Bull:
“sono qui … si ho capito, ci penso io a verificare … “
Bull la squadra, e con un sorriso indecifrabile …:
“però c’è un problema, non posso farti subito la verifica in quanto un ospite ha lasciato delle attrezzature importanti su un isolotto non lontano da qui che devo andare adesso a recuperare insieme a Lisa che sa dove lui le ha lasciate … se vuoi puoi venire con noi e poi quando torniamo ti sistemo l’incongruenza … decidi tu …”
Sara ascolta e sente un groppo salirle dalla gola … ricorda le parole di Lisa e non sa che pesci pigliare … vorrebbe tornare subito indietro e scappare da Alberto ma le gambe stanno ferme … è restata quasi come ipnotizzata da quel bozzo nel quale ci deve essere un cazzo gigantesco … e mentre è li imbambolata, alle spalle, arriva Lisa:
“ ciao Bull … allora andiamo a recuperare le attrezzature … ok … “
Poi con un tono sfottente:
“Sara cosa ci fai qui … non ti godi l’ultimo bagno alla spiaggia con il tuo maritino …”
Sara tace … e malignamente lisa continua:
“non sarà che ti vuoi godere un ultima botta d’allegria … stavolta decidi tu se vuoi venire … nessuno ti costringe … stavolta non avrai scuse …“
“Lisa, non so che fare …. Alberto mi aspetta … però forse … prendere una boccata d’aria marina … e vedere i fondali per l’ultima volta …”
Lisa affonda il dito nella piaga:
“Sara ma non sei tu che proprio ieri, quando discutevamo sul pontile, mi hai raccontato che una volta il tuo primo ragazzo ti voleva inculare e poi fare un’ammucchiata in tre e che tu ti sei rifiutata … ma che poi dopo, sempre tu mi hai detto, che ti eri pentita di non aver acconsentito … guarda che adesso rischi di fare la stessa fine … perché nessuno stavolta ti obbliga … ”
Lisa segue Bull che sta già avviando il motore e allentando gli ormeggi … anche Lisa sale e tutti e due le girano le spalle:
“ aspettatemi … voglio venire con voi …”
Sara ha fatto la sua scelta … non vuole perdersi questa occasione … stavolta non vuole avere rimpianti … lo ha sempre detto che si vive una sola volta e tanto più dopo quello che è già successo, Alberto non se ne avrà a male … tanto non saprà mai quello che è accaduto e quello che, pensa, accadrà di li a poco …
Si accomoda a prua con il vento nei capelli … dietro Lisa e Bull, sorridendo, si danno il cinque.
Nella breve traversata per raggiungere l’isolotto Sara riesce a vedere le pinne di due squali che navigano a breve distanza da loro e poi ancora moltitudini di pesci di tutti i colori … tutto perfettamente visibile in un mare cristallino … arrivano finalmente e tutti e tre sbarcano … Bull ormeggia l’imbarcazione mentre Lisa prende una borsa e tutti si avviano verso delle palme, contornate da una vegetazione non particolarmente fitta, nel punto in cui, sotto dei tronchi caduti quali orizzontali rispetto al terreno , coperte da un telone sono riposte le attrezzature da recuperare.
Bull seguendo una sagola che finisce in acqua:
“Lisa vado a recuperare l’ancorotto, poi torno, imbarchiamo tutto e torniamo ….”
“vai tranquillo che intanto metto la crema solare a Sara … non si rende conto che qui, un ora senza creme protettive, si brucia la pelle, adesso la indoro tutta …. contento …”
Sara sta li come un ebete … non sa cosa fare e come comportarsi … Lisa lo capisce e sfruttando l’indecisione le sfila il pareo, prende un barattolo di crema, lo apre e con le dita ne raccoglie una certa quantità, si avvicina a Sara e con un gesto deciso le slaccia il reggiseno: Sara si guarda intorno come se fosse su una spiaggia affollata, ma li non c’è nessuno, stanno in mezzo al mare ma non c’è nessuno e non si vede nemmeno Bull che s’immerge continuamente per recuperare l’ancorotto.
Lisa inizia a spalmare e già sente sotto le dita dei brividi, Sara trema impercettibilmente come quando l’ha massaggiata … parte dalle spalle, gira sul collo, scende sul petto e scivola sui seni attardandosi sui capezzoli già turgidi e duri all’inverosimile tanto che quando prova a strizzarli Sara si piega in due per l’emozione , poi si rialza si scusa e, guardando Lisa negli occhi, la prega di continuare … e Lisa continua scende sulla pancia , gira sui fianchi, stringendoli, e poi risale per la schiena per ripartire dal collo, scendendo sulla spina dorsale, soffermandosi e premendo ogni vertebra, provocando così ulteriori piacevoli stimoli per giungere al bordo della mutandina del costume … ma non scende ulteriormente, continua a girare per i bordo, prima da una parte poi torna indietro per continuare dalla parte opposta fino a fermare le dita fra l’ombelico e il sottostante monte di venere: stavolta è Lisa a osservare Sara, lentamente infila la mano, struscia il monte e arriva ad infilare l’indice all’imbocco delle grandi labbra e posa il dito sul clitoride, preme, ci gira intorno … abbassa un attimo tutta la mano e si rende conto che la sotto è tutto un lago … si scosta un attimo e rileva che gli umori vaginali colano abbondantemente per le cosce, ritira quindi la mano per riposizionarla all’entrata della vagina e inizia un ditalino lentamente … molto lentamente … Sara si contorce dal piacere procurato dalla penetrazione cui s’aggiunge l’ansia di essere penetrate più velocemente ma … Lisa sa che rallentando aumenterà il desiderio e la voglia di essere penetrata da qualcosa di più consistente di un dito.
Nel frattempo Bull ha recuperato l’ancorotto e fa per uscire dall’acqua ma si ferma ad ammirare una scena poco usuale: vede aventi a se un isolotto largo circa un cinquantina di metri coperto di finissima sabbia bianca corallina, attraversato da striature in tutte le tonalità possibili nel mezzo a un mare di cristallo … sull’isolotto al centro emergono palme, non molto alte, contornare da ciuffi di vegetazione di un verde smeraldo, il tutto in un cielo di un azzurro accecante … già questo è uno spettacolo che non lo lascia indifferente nonostante sia abituato a vederlo quasi tutti i giorni … ma stavolta sulla spiaggia troneggiano due bellissime femmine, una capelli neri, con un bel seno ed uno splendido culetto, spalmata e massaggiata da una altra … alta, bionda, seno piccolo, un sederino da atleta … riprende a camminare ma un gesto di Lisa lo ferma … Lisa sta infatti rigirando Sara così che dia le spalle a Bull mentre lui esce dall’acqua … Sara già presa dall’eccitazione non si accorge dell’arrivo di Bull … Lisa, con rapido gesto, infila l’altra mano nel costume di Sara e lo abbassa lentamente fino a scoprirne solo parzialmente la parta alta del sedere che espone quindi alla vista di Bull, il quale sente, a sua volta, montare l’eccitazione e conseguentemente anche l’erezione sotto il boxer che indossa :
Lisa intenzionalmente non vuole che Sara veda Bull avvicinarsi … si dovrà accorgere di lui solo quando le sarà quasi a contatto di pelle … sa per esperienza già vissuta altre volte che il cazzo di Bull se valutato con calma prima della penetrazione ha fatto quasi svenire più di una ragazza … in questo caso non si scopa più … in fin dei conti si scopa per divertimento e nessuno vuol far soffrire la destinataria di cotanto attrezzo … Lisa sa che una bestia di trenta centimetri lascia a bocca aperta … quindi , sfruttando la sorpresa va introdotto subito … poi una volta dentro le cose vanno da sole … quindi pur rigirando Sara continua a stuzzicare il clitoride alternando penetrazione con le dita con due , tre, quatto al fine di facilitare la penetrazione … questo comporta anche che Sara , sottoposta ad un simile trattamento già abbia raggiunto diversi orgasmi e abbia già prodotto una quantità industriale di umori tali da facilitare la penetrazione.
Quando ritiene Sara pronta la fa stendere su un telo che ha già preparato sulla sabbia e la sistema con le gambe larghe, avendo cura di porre sotto il sedere un salsicciotto paraurti in maniera che il bacino sia sollevato e quando la ritiene ben posizionata si scosta: con un gesto teatrale tira giù i boxer di Bull .. come una molla l’arnese schizza in alto ondeggiando … un mostro di oltre trenta centimetri incombe su Sara che lo guarda con la bocca aperta … immaginava una dimensione grande, molto grande … ma questo è abnorme …. Nulla a che vedere con quello del primo animatore che quello di Giorgio o di Eduard …
“no ..no.. questo no … ho paura .. non è possibile … “
E tenta di sollevarsi e di fuggire … ma è troppo tardi che Bull si china, le afferra i piedi e mette le cosce sopra le spalle … l’enorme glande, quasi un pugno di un uomo normale, è a qualche centimetro dall’entrata della vagina … Lisa interviene ancora, prende i lembi delle grandi labbra e li divarica mentre Bull appoggia e inizia una lenta pressione che favorisca la penetrazione … Sara sente il glande sulle piccole labbra e dischiudersi la vulva … Bull spinge … Sara sente dolore e inizia a gridare di fermasi … ma a questo punto Bull sente che il glande è entrato e inizia a sentire, lui, un piacere fortissimo … gli piace proprio questo momento, quando sente che i tessuti cedono e la pressione sulla sua pelle è al massimo … quindi insensibile alle grida di Sara che urla sempre più forte continua la penetrazione arrivando ad inserirne almeno una meta poi si ferma per consentire ai tessuti di adeguarsi … è ormai esperto e sa che serve qualche minuto di attesa prima di continuare la penetrazione … Sara nel frattempo percepisce che al dolore acuto si sta lentamente sostituendo una nuova sensazione … non è ancora piacere ma non è più il dolore acuto di qualche istante prima e inizia quasi ad assecondare i lenti movimenti di Bull, che intuisce il cambiamento di sensibilità e riprende a, sempre lentamente, spingere e spinta dopo spinta quasi tutti i trenta centimetri entrano nella vagina di Sara … Bull si ferma per consentire ai tessuti di abituarsi ad una presenza così invasiva e Lisa, che ha recuperato la telecamera, immortala l’attimo in cui il cazzo di Bull è quasi completamente piantato nella figa di Sara, è da Guinness dei primati … è andata, il mostro è avvolto dai tessuti interni pieni di calore e traversarti da vibrazioni che si trasmettono ai tessuti del pene e Bull capisce che si può adesso procedere … inizia la monta: dentro , fuori, dentro, fuori , Sara è una bambolina in mano ad un gorilla, un metro e cinquantotto per cinquantacinque chili da una parte contro un metro e novantatre e cento dieci chili dall’altra Sara urla … ma tanto non la sente nessuno; su quell’isolotto si sta consumando una battaglia fra un grosso maschio e una piccola femmina il cui esito è alquanto incerto …. ma Bull, nonostante anche lui inizi a perdere il controllo della situazione … questa Sara è veramente una gran figa che lo fa impazzire … ha un obbiettivo che, dopo quello che gli ha raccontato Eduard, vuole raggiungere. Con fatica, nonostante la sua enorme forza, si alza tenendo Sara sempre impalata sul suo palo; lei, intuito il movimento si avvinghia al suo collo per evitare di scivolare e conseguentemente far entrare il cazzo fino alle palle … Bull che si siede e si stende sul telo con Sara, sempre impalata, la tira sul suo petto abbracciandola vigorosamente … in questa posizione lei ha il suo culetto all’aria e subito sotto c’è quel troco di carne che continua ad entrare e uscire dalla figa: Bull guarda Lisa e gli fa un cenno … lei capisce e dalla borsa tira fuori un gel che spalma sul dito e inizia a massaggiare l’ano … Sara sente che la stanno toccando lì e gira la testa e sente le parole di Lisa:
“ragazza mia non penserai di cavartela solo con una grandiosa chiavata … lo vedo che ormai stai venendo in continuazione ma, stai tranquilla, non ti faremo perdere il pezzo forte della giornata …”
e continua a spalmare il gel inserendo le dita intrise nell’ano allargando le dita e rigirandole a mo di mulinello per elasticizzare i tessuti interni dell’alveo rettale … poi valutata la situazione e estrae dalla borsa un fallo abbastanza grosso, ma non come il cazzo di Bull, lo spalma di gel e facendo lì occhietto a Bull … come dire fermati e lui si ferma … lo appoggia al buco del culo di Sara … ormai dopo le ripetute penetrazione dei giorni scorsi non si può più parlare di buchetto … e lo spinge prima lentamente fino a metà, si ferma: Sara non può fare a meno di piangere in quanto ha contemporaneamente il cazzo immobile di Bull nella figa e quest’altro cazzo finto nel culo, pur sapendo, come ormai ha capito, che pian piano al dolore si sostituisce il piacere …. un piacere sempre più perverso e torbido … e l’urlo diventa quasi un guaito di una cagnetta in calore …. Lisa spinge tutto il fallo le culo di Sara e Bull spinge tutto il suo cazzo nella figa …. si può dire che le urla sono sentite fin nella capitale Malè, a cento chilometri di distanza … riprende la monta, ma stavolta Bull resta immobile, sa che se si muove verrà e non è ancora il momento … Lisa invece ci da dentro come un ossessa e Sara strilla, urla … per quanto le sia possibile si agita …. Bull non ce la fa più a resistere, i muscoli interni della vagina di Sara sollecitati dai continui orgasmi sono come le spire di un serpente che comprimono il suo cazzo e aumentano la frizione interna con conseguenze facilmente intuibili: con uno scarto improvviso si sfila da sotto Sara e scivola via lasciandola a pecorina, con il fallo completamente infilato nel culetto … altrettanto violentemente scansa Lisa che ha ancora in mano il fallo , lo afferra e lo sfila nemmeno tanto delicatamente … poi si posiziona dietro a Sara, che è restata alla pecorina e che forse non ha nemmeno capito quello che le sta per succederle: appoggia il glande sull’ano che è restato completamente aperto e inizia a spingere … Bull sa che non ha molto tempo per fare quello che vuole fin dal primo momento che l’ha vista … incularla … sente che sta per venire … e quindi senza nemmeno tanta pietà inizia a spingere … il cazzo di Bull è ben più grosso di quello di Alberto, di Eduard e trova una notevole resistenza alla penetrazione … Sara ha ricominciato a urlare , ma stavolta di dolore , di dolore vero … ma Bull non sente ragione … la vuole inculare, anche a costo di sfondargli il culo, di lacerare i tessuti e di frantumare la muscolatura degli sfinteri , consapevole che una simile conseguenza comporterebbe una incontinenza definitiva … ma ormai non è più un essere umano, è diventato una bestia che vuole inculare una femmina e lo spinge tutto dentro e si ferma … per Sara la sensazione di riempimento che sente, rispetto a quelle percepite nelle altre inculate, è ben più forte rispetto a quelle … fortunatamente i suoi tessuti devono essere molto elastici perché anche stavolta al dolore iniziale si sostituisce nuovamente un piacere che si amplifica in maniera esponenziale … Bull lo sente e inizia una feroce monta nel suo culo e, non contento, afferra da sotto il seno sinistro e lo strizza, provocando altre urla di Sara, mentre con l’indice della mano destra stuzzica il clitoride … Lisa sta riprendendo tutto ma si ferma e guarda la scena con la faccia attonita … non riesce a rendersi conto di come una scricchiolo di donna così piccola possa sostenere un bestione grosso più del doppio e che oltretutto la sta scuotendo bestialmente … eppure lei non cede, sta li alla pecorina con un cazzo che sempre più velocemente entra ed esce dal suo culetto fino al momento in cui il gorilla emette un ruggito … sta venendo e sta letteralmente inondando il culo di Sara di liquidi seminali tanto abbondanti da sbordare con il cazzo ancora infilato nel culo … Sara non si muone è restata semi inginocchiata tanto da spaventare Lisa che la scuote ma, vedendola in viso, capisce che sta in paradiso … e sente nel suo animo che Sara è ormai perduta: come farà a superare queste estasi che quel povero Alberto non le potrà mai dare … si insinua in lei l’idea che stavolta l’abbiano combinata grossa …
Bull si scuote anche lui … questo sesso con Sara è stato il più bello ed entusiasmante che abbia mai fatto … nessuna donna gli ha dato le emozioni che ha provato ed è contento quando Lisa gli dice che l’inculata non ha provocato danni … non c’è traccia di sangue, ne tracce di prolassi. … mette quindi sulla barca le attrezzature, e prende in braccio Sara che non è ancora in grado di muoversi autonomamente e la posa delicatamente su dei cuscini, avvia il motore e si torna al villaggio … Sara lentamente si riprende e Lisa l’aiuta a indossare il bikini ed il pareo … quando arrivano al pontile Sara si è ripresa tanto da iniziare a metabolizzare l’esperienza che ha appena subito, esce lentamente dallo shock emotivo e riprende ad essere se stessa, Bull intanto regolarizza i voucher e glieli consegna : senza dire una parola Sara prende i documenti e si allontana, torna dal marito che nel frattempo ha concluse le pratiche per la partenza.
Alberto nota che la moglie non cammina spedita:
“Sara ma che hai ti vedo claudicante … cammini a gambe larghe … che ti è successo …? ”
“Alberto ..non mi sento molto bene … anche prima ho avuto problemi intestinali e sono andata continuamente al bagno … mi sono dovuta mettere anche un pannolino in quanto ci sono delle perdite … appena a casa vado dal nostro dottore e mi faccio vedere … questa vacanza è stata molto bella ma anche molto affaticante …”
Nel pomeriggio si avviano all’imbarco del natante che li porterà all’aeroporto di Malè; mentre si accingono a salire Sara vede Lisa avvicinarsi:
“Sara vorrei dirti qualcosa … Alberto tu permetti .. sono cose da donna …”
“che c’è Lisa … non basta quello che è successo …. che volete ancora da me ….”
“niente Sara, non vogliamo niente … ti vogliamo dare, tutti d’accordo, questo CD che è l’unica copia esistente … volevamo solo divertirci … e per quello che abbiamo capito quando ti abbiamo conosciuta volevamo far divertire anche te … l’unico rimpianto che ho è che quello che ti abbiamo fatto ti sia piaciuto troppo e che tu voglia continuare a provare certe emozioni … tu sei un brava ragazza e certamente sei anche una brava moglie …. e per questo ti raccomando di dimenticare quello che hai provato qui .. e, un consiglio, non farti più inculare … quella è un’esperienza che, se ripetuta troppo spesso, ti condurrà alla perversione e allora sì che sarai persa … buon viaggio e buona fortuna ….”
scritto il
2025-06-15
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