Sara ... un'avventura da dimenticare
di
Gioioso
genere
dominazione
L’interfono squilla sulla scrivania di Sara …:
“ … Sara venga da me …”
“ … subito avvocato …”
Sara si alza dalla scrivania e rassetta la gonna che si è sollevata, pur stando seduta è abituata a incrociare le gambe, lo fa sempre perché normalmente indossa dei leggins ma oggi si è vestita elegantina, un giacchino sopra una blusa bianca quasi trasparente, accompagnato da una gonna sopra il ginocchio, ma l’abitudine di incrociare le gambe è più forte, poi l’eccitazione dei colleghi che le passano accanto … non è raro che le posizioni assunte mostrino più del consentito … lei lo sa e sotto sotto gioisce del fatto che fa arrapare i colleghi, specie i due ragazzi che lavorano come collaboratori di un rappresentante che s’appoggia allo studio associato presso il quale fa da segretaria tuttofare.
Entra nello studio e, seduto davanti alla scrivania dell’avvocato vede proprio il capo di quei due ragazzi … un uomo alto, corpulento, sulla cinquantina, volto squadrato, elegantemente vestito, Sara sa che è un tipo autoritario e che è anche decisamente ricco, glielo hanno raccontato proprio i due ragazzi con i quali spesso si sono raccontati anche i pettegolezzi che girano specie durante le pause pranzo ….:
“ … Sara lei conosce il dott. Alfredi ….”
“ … si avvocato …”
Sara si sente a disagio, da quando è entrata si è accorta che l’uomo la sta squadrando da capo a piedi … ha la netta sensazione che la stia radiografando … quello che la mette di più in imbarazzo è lo sguardo, freddo, gelido anche se da quando si è seduta ed ha accavallato le gambe lui non fa che guardargliele … però nessun battito d’occhio, o altri sottilissimi movimenti facciali che denotino un interesse che non sia lavorativo … e Sara non c’è abituata, tutti quelli che la squadrano rivelano sempre un interesse … un certo interesse … Sara è molto carina, pur non essendo particolarmente alta ha uno splendido seno per il quale non è necessario indossare un reggiseno … e infatti spesso non lo indossa … ed ha un punto forte al quale nessun uomo sa resistere … il sederino … splendido, non a caso spesso indossa i leggins, aderenti e qualche volta anche senza indossare le mutandine … Sara, pur non volendo sembrare spesso indugia in atteggiamenti che rasentano la provocazione … Sara sa di non passare inosservata e proprio per questo lo sguardo asettico del dott. Alfredi la lascia interdetta. …:
“ … è accaduto un evento particolare per il quale mi ha chiesto se ero disponibile a fare a meno di lei per un giorno a settimana per un periodo di circa sei, nove mesi … ne ho parlato con i colleghi e visto un certo rallentamento delle nostre attività, per quanto ci riguarda non ci sarebbero problemi … si tratterebbe andare a Firenze un giorno alla settimana e le verrebbero pagate le spese di trasferta più una diaria decisamente buona …. dott. Alfredi … dica lei ….”
“ cara signorina ….”
“ … mi scusi dott. Alfredi ma io sono sposata ….”
“ … mi scusi, non lo sapevo … quello che volevo segnalarle è che si tratterebbe di sostituire temporaneamente una mia segretaria che svolge anche lavori impiegatizi connessi ad altre mie attività … quello che le voglio comunicare è che, se decide di accettare, ne trarrebbe un indubbio arricchimento professionale … glielo sto proponendo in quanto sia il suo capo che i miei collaboratori mi hanno parlato molto bene della sua professionalità e anche di un'altra caratteristica per me molto importante … la sua capacità di intrattenere i clienti e di farli sentire a proprio agio …. Questo è per me molto importante al punto che le diarie sarebbero commisurate alla sua capacità di risolvere i problemi che si presentano … inoltre deve anche sapere che circa una volta al mese le mie società organizzano delle cene di rappresentanza con i clienti più importanti che si tengono in posti adeguanti alla mia clientela che è molto esigente e in queste occasioni è richiesta dalle mie impiegate sia l’organizzazione delle serate che la vostra presenza … e questo comporta ovviamente che se non ce la fate a tornare a casa, pernottiate presso il resort presso il quale sia stata organizzata la cena … il tutto ovviamente a spese della mia società …. “
Sara è frastornata, tutto si sarebbe aspettato ma non la proposta che le è stata presentata …:
“ … grazie dott. Alfredi … più che altro per la stima che mi sta dimostrando … ma per darle una risposta devo parlare con mio marito … “
“ …. Certo è ovvio … la prego solo di darmi una risposta entro domani … capirà che ho una certa urgenza e che se lei non accetto devo comunque risolvere questo mio problema …”
Pronunciate queste ultime parole l’uomo ringrazia, saluta l’avvocato e stringe la mano di Sara con una certa irruenza guardandola fissa negli occhi … come a dire … ti aspetto …
La sera Sara torna a casa e comunica la notizia a suo marito … ne nasce una lunga e animata discussione che dura tutta la notte e dove emerge che a suo marito non garba affatto che la sua splendida mogliettina, sposata da appena due anni, non torni a casa a dormire … ma Sara è eccitata, il nuovo lavoro, la stima che gli hanno dimostrato, i maggiori introiti che li aiuteranno a pagare il mutuo … e lo stare vicino ad un uomo come Alfredi … un uomo molto potente … e che naviga in tanti ambienti socialmente e economicamente importanti … Sara non vuole fare la segretaria per tutta la vita …. In cuor suo ha già deciso: accetta il nuovo incarico.
Sono trascorsi un paio di mesi da quell’incontro … e si sono verificate delle situazioni impreviste che hanno comportato altrettante conseguenze; il lavoro nel nuovo ufficio di Firenze è stato entusiasmante, è tutto concentrato in uno studio molto lussuoso e dove lavorano solo lei e Martina, una giovane ragazza molto carina che lavora con il dottore da più di un anno e che sembra conoscere molte “cose”, ma non si sbottona più di tanto, poi c’è l’ufficio del dott. Alfredi, un locale immenso in cui troneggia una immensa scrivania e un salotto molto comodo e raffinato sul quale Martina ha qualche volta fantasticato di particolari utilizzi non meglio specificati che hanno lasciato Sara nella più completa confusione … ma di che uso voleva alludere Martina …
Poi è accaduto quello che non doveva accadere, sarà stata la novità, l’eccitazione del nuovo lavoro, la voglia di sentirsi viva, l’approssimarsi dell’estate che per Sara è sempre stata foriero di voglie, voglie che significano scopare, visto che con il marito le sensazioni, dopo dieci anni di fidanzamento e due di matrimonio sono decisamente deludenti anche se ciò non verrà mai ammesso … nello stesso palazzo al primo piano lavora un consulente finanziario, Pierluigi, quarantacinque anni, benestante, divorziato, simpaticissimo, conosciuto il primo giorno al bar dove consumava insieme a Martina un tramezzino … un gran marpione che le fa subito una corte spietata tanto che riesce rapidamente ad infrangere le difese di Sara al punto da indurla a stare al gioco … un gioco, all’inizio solo di equivoci e battute godereccie e poi tali da far si che la stessa Sara lo provochi per vedere fino a che punto si potesse arrivare … e il gioco si è concluso con Sara che ne diventa l’amante, se la scopa prima nella toilette di un lussuoso ristorante, poi, mentre la riaccompagna a Livorno in macchina, non solo se la scopa ma anche se la incula, poi se la porta a casa dove mentre scopano e lei gli fa dei favolosi pompini, immortalano il tutto con una serie di selfie; sensi di colpa … si e nò, è trascorso più di un anno dall’ultima volta in cui qualcuno le ha fatto urlare tutto il suo piacere … e non era suo marito …
Nell’ufficio Martina risponde all’interfono …:
“ … Sara il dottore ci vuole da lui …. andiamo ….”
Le ragazze si alzano ed entrano nella stanza, il dottore senza nemmeno alzare lo sguardo dalla scrivania prende un depliace di un lussuoso albergo nei pressi di Firenze …:
“ … il prossimo venerdì voglio organizzare il convegno in questo posto, questa è la lista degli invitati … provvedete ad organizzare l’evento … “
Mentre pronuncia le predette parole alza lo sguardo verso le ragazze, prima fissa Martina poi guarda Sara, e come la volta che si trovava nello studio dell’avvocato, Sara ha la sensazione di essere radiografata …:
“ … Sara per questa prima volta mi rendo conto della situazione e ti invito a farti accompagnare da tuo marito, così lo conosco e sicuramente ci intenderemo … siamo d’accordo …. ci tengo a conoscerlo ….”
Martina senza dire nemmeno una parola si gira e esce dalla stanza mentre Sara resta davanti al dottore alquanto imbambolata … non si aspettava una simile richiesta, poi quasi ipnotizzata da tanta autorevolezza che non ammette repliche …:
“ …. Dottore, grazie come lei desidera verrò con Alberto ….”
Sara, uscendo dalla stanza pensa a come convincere Alberto ad accompagnarla … suo marito è un orso, solitario che vuole stare solo con i suoi amici o compagni di squadra …. non è molto socievole con gli sconosciuti e francamente non ce lo vede in un ambiente che Martina le ha già detto essere molto elegante e sofisticato.
Sara ha convinto suo marito ad accompagnarla ma è nera, sta in macchina con Alberto e stanno andando al resort, è decisamente in tiro, è la prima volta che partecipa ad un evento e non vuole fare brutta figura … si è comprato un vestito da sera, elegante, una bella litigata con Alberto per quanto ha speso … e adesso si ritrova con il Marito che viene in tenuta sportiva, senza giacca, camicia a maniche lunghe, sbottonata sul davanti …. manco si stesse andando in discoteca … poi non trova la strada … Sara non vuole nemmeno immaginare cosa pensa di suo marito … anche se non voluto, il confronto con Pierluigi e lo stesso dottor Alfredi è impietoso per il suo Alberto … è proprio un ragazzotto tanto caruccio …. Le vuole tanto bene … tanto geloso … e ingenuo, nemmeno ci arriverebbe a immaginare di portare le corna che ormai gli pesano numerose sulla testa.
Lo sguardo del dottor Alfredi su Alberto la dice lunga sulla capacità dell’uomo di raggiungere l’obbiettivo prefissato … convincere Alberto che la sua Sara sta in una botte di ferro quando sta con lui … lo ringrazia per essere venuto, si complimenta per la sua carriera sportiva … gli magnifica la bravura e serietà professionale di sua moglie e che sarà sempre un suo preciso dovere di evitare qualsiasi complicazione … e così in breve si conquista anche la stima e simpatia di Alberto … e probabilmente ha suscitato in Alberto anche una punta di invidia ché il dottor Alfredi si è presentato alla cena accompagnato da una bellissime e giovane ragazza che indossa un abito da sogno, un tubino dl lamè dorato, cortissimo, spalle completamente scoperte, uno spacco sul davanti che scende ben oltre i seni, la ragazza pur essendo alta, calza sandali aperti tacco dodici, agli orecchi due pendenti intarsiati di brillantini dello stesso colore del vestito …. unica nota stonata, un trucco pesante che non si addice alla evidente giovane età e innata grazia della ragazza … un trucco per farsi notare … anche l’atteggiamento, accentuato da come il dottore la tratta e la conduce fra i tavoli stona … sembra più che venga fatto pesare che l’anfitrione s’accompagna con la sua giovanissima amichetta di turno.
Anche Sara è colpita da questa situazione ma con Alberto presente non se la sente di fare domande … poi però suo marito si è messo a parlare di calcio con un commensale e si è allontanato …:
“ … Martina ma chi è quella ragazza … “
L’imbarazzo di Martina è evidente …. cerca di sviare ma il suo fidanzato è più loquace …:
“ … lavora con Alfredi, ultimamente se la porta sempre dietro … le colleghe malignano che stanno sempre insieme, qualcuna dice pure che si diventata la sua amante ….”
Interviene Martina …:
“ … piantala …. fatti gli affari tuoi … ricordati che quello mi paga lo stipendio e io ci lavoro ….”
Al che Sara ….:
“ …. Ma dai Martina, raccontami … se sai qualcosa …. io qui ci sono venuta per lavorare … non vorrei … complicazioni ….”
Il fidanzato di Martina si è intanto allontanato e le due ragazze si mettono dietro alla scrivania di servizio, in effetti stanno li per lavorare …:
“ … Sara quella ragazza che vedi lavorava per Alfredi in una sua altra società … Alfredi è uno che ci prova con tutte e siccome ci sa fare e si dice anche che sia ben dotato pare che sia riuscito a conquistare diverse ragazze ….”
“ …. Ma che mi dici … ecco perché ogni volta che mi guarda c’è qualcosa che mi lascia perplessa … “
Poco più in la Alfredi e la biondina attraversano la sala e per un istante Sara vede la mano di Alfredi posarsi sul sederino della ragazza che impercettibilmente sobbalza, due dita s’incuneano sotto il vestito e lo sollevano scoprendo per un istante i glutei, la mano si solleva e la ragazza si ricompone … il tutto è durato qualche secondo ma in parecchi si sono accorti del fatto …
“ …. Sara hai visto … l’ha fatto apposta … ha voluto far vedere chi comanda … “
“ … Martina ma tu … con te ci ha provato … e poi che significa che è ben dotato … ”
“ …. Si ci ha provato … ma sono riuscita a evitare complicazioni anche perché, visto che mi ha affidato delle pratiche particolari, gli servo … quanto al fatto di essere dotato … béh … a livello pettegolezzi girano tante storielle fra cui anche quella che …. ce l’abbia grossissimo … si dice come una lattina di coca cola e che abbia una predilezione per il di dietro … questo si racconta …“
Un brivido scorre per la schiena di Sara, mentre Martina raccontava che Alfredi amava sodomizzare le ragazze, una improvvisa contrazione dei suoi muscoli anali le ricordava la sua prima volta che era stata sodomizzata da uno che aveva conosciuto l’anno prima, che lo aveva grosso e lungo e che era stata anche oggetto di una doppia penetrazione insieme a un suo amico … un misto di vergogna e piacere si concretizza in un rivolo di secrezioni vaginali che le scendono dalla vulva, si sta bagnando le mutandine … diventa rossa ma poi si riprende …:
“ … ma glielo hai raccontato al tuo fidanzato che ci ha provato … “
“ …. no … non gli ho detto niente …. ma non è stupido e ha capito che piacevo al dottore ed è per questo che mi accompagna sempre a questi eventi … comunque Alfredi ha provato a farselo amico, come stasera ha fatto con tuo marito … e siccome è bravo ci era quasi riuscito ma poi è successa una cosa …”
Sara guarda Martina …:
“ …. che è successo ….”
“ … ma niente salvo che quando uno incomincia a fantasticare anche le occasioni più banali possono creare degli equivoci … una sera che ho fatto tardi in ufficio mi è venuto a prendere, un sacco di domande sul perché avevo fatto così tardi e si è messo in testa di andare a limonare, io ero stanca e non volevo, ma lui si è fermato in un parco solitario e mi ha infilato le mani sotto la gonna … ho cercato di fermarlo ma …. si è accorto che non portavo le mutandine …. Mi ha guardato prima sorpreso e contento poi ci ha ripensato e mi ha chiesto perché stavo senza mutandine … con un tono inquisitorio che non mi piaceva …. S’era messo in testa che avessi fatto qualcosa con il dottore … ma gli ho subito detto che mi erano venute improvvisamente le mestruazioni e che si erano sporcate ma non ci voleva credere … alla fine l’ho convinto … “
“ … come …”
“ …. gli uomini, quando ti amano sono dei coglioni …. mi sono rigirata … insomma ….sono affari miei ….“
Sara capisce che non è il caso di insistere ma gli balena il dubbio che invece anche Martina abbia ceduto al dottore ….:
Martina sa di essersi esposta troppo raccontando certi particolari, non è una stupida e oltre tutto ha intuito che Pierluigi sia riuscito a farsi Sara per cui con una punta di femminile perfidia ….:
“ … Sara stamattina prima che tu arrivassi in ufficio è passato Pierluigi che mi ha chiesto quando saresti arrivata …. sai il dottore e Pierluigi sono amici, è il suo consulente finanziario … “
Sara diventa rossa e solo l’arrivo del fidanzato di Martina la salva da una risposta indiscreta.
Alfredi e la biondina svolazzano fra i tavoli e Sara, anche per cambiare argomento, nell’osservare il vestito che indossa …:
“ …. Quel vestito è proprio magnifico, deve essere di alta sartoria … ma quanto costa un vestito simile …”
“ … sai il dottore ci tiene a queste cene ma non credo sia il suo; sai quei vestiti possono anche essere affittati … magari glielo ha suggerito il dottore … ”
Anche Alberto si riavvicina alla moglie, la cena continua quando il dottore s’avvicina alle sue collaboratrici e le informa che sta andando in camera con la ragazza che l’accompagna per prendere dei gadget da consegnare agli ospiti: dopo una mezzora abbondante il dottore ritorna con la sua accompagnatrice che poggia sulla scrivania un cesto pieno di oggettini … le due ragazze iniziano a girare per i tavoli per effettuare le consegne quando il fidanzato di Martina, leggermente brillo per le abbondanti libagioni, s’avvicina e con fare sornione sussurra …:
“ …. ma che gli è successo alla biondina … cammina tutta storta e guardate come sta seduta …. su un fianco … prima l’ho visto salire in camera con Alfredi … “
Una risata …:
“ … ma non è che …. ”
Martina, alla pesante allusione del fidanzato arrossisce e abbassa lo sguardo e non commenta …
Martina tace … e Sara ha sempre più la sensazione che forse anche Martina abbia ceduto al dottore … un pensiero le passa per la mente … e se ci prova pure con me …. io che faccio.
La cena termina, gli ospiti se ne vanno e il dottore non perde l’occasione di stringere calorosamente la mano ad Alberto manifestandogli il desideri di rivederlo prossimamente in una simile occasione … in macchina Alberto sfotte Sara rinfacciandogli che tutti i rimproveri che gli aveva mosso sul suo abbigliamento erano inutili e che lui era risultato molto simpatico al dottore e che era certamente una persona seria della quale ci si poteva sicuramente fidare … certo non si era divertito però rimarcava che lo aveva fatto per lei … mentre parlava Sara lo guardava e si chiedeva come potesse essere così ingenuo … durante la cena tre, quattro volte il dottore si era avvicinato a lei e ogni volta, pur in presenza di Alberto che guardava, evidentemente senza farci caso, la mano del dottore si era indugiata qualche secondo di troppo o nella stringere al mano di Sara, o nello sfiorarle la spalla o addirittura indugiare, e non per qualche istante, con la mano sul sedere mentre galantemente la faceva accomodare su una poltroncina del tavolo … possibile che non si fosse accorto dello sguardo da pescecane ogni volta che la guardava … béh … meglio così, se c‘era da trattenersi qualche sera a Firenze, non avrebbe fatto storie.
Sono trascorsi un paio di mesi dalla convention e nulla di quello che Sara paventava e accaduto, il dottore si è sempre comportato con la massima correttezza, solo ultimamente gli sembra che lo sguardo, quando esce dallo studio, indugi un po troppo sul suo sedere, ma forse è una sua impressione; anche i rapporti con Martina si sono normalizzati, vanno spesso a pranzare insieme, si parla di tutto ma più nessun accenno ai risvolti pseudo erotici del dottore e delle sue conquiste … i rapporti poi con Pierluigi stanno subendo una drastica riduzione determinata sia dagli impegni lavorativi di entrambi che da una rarefazione degli incontri sempre più rari e meno intensi voluta proprio da Sara che ha un ripensamento su come sta trattando suo marito che tutto sommato non merita di essere cornificato con tanta sfacciataggine … ne ha anche parlato con Pierluigi preannunciando una chiusura del loro rapporto.
Come tutti i mercoledì Sara siede nella sua scrivania in quel di Firenze quando squilla l’interfono …:
“ … Sara venga da me con Martina …”
“ … subito dottore ….”
Le ragazze vanno nella stanza dove lui è intento all’esame di una brochure che pubblicizza un albergo nei pressi di Bologna …:
“ … giovedì prossimo dovete organizzare una cena, quella di fine luglio che anticipa le ferie estive, questo è l’elenco degli invitati e Sara ho già parlato con il suo avvocato chiedendogli se lei poteva essere libera per il prossimo fine settimana … la convention si svolge lontano e sicuramente non credo che lei abbia intenzione di tornare a Livorno di notte al termine dell’evento, ovviamente se lei è d’accordo, il suo capo mi ha detto che non ci sono problemi e mi faccia sapere come intende comportarsi … Martina quanto ho appena detto a Sara vale anche per lei … prima di oggi pomeriggio vorrei le vostre risposte in quanto è necessario procedere a tutte le prenotazioni, comprese le vostra stanze e relativi pasti, nonché i biglietti dei treni e relativi taxi … potete andare …”
Martina e Sara rientrano nella loro stanza …:
Martina …:
“ io stavolta non ci posso venire abbiamo degli impegni e il dottore lo sa … lo so che a lui non gliene frega niente ma stavolta ... mi sto giocando il premio annuale … mi sa che stavolta ci vai tu con tuo marito …”
Sara guarda Martina, capisce che lei non vuole venire … e che fare … sta li da appena tre mesi, il dottore le ha già fatto avere un extra, il suo punto interrogativo resta Alberto … l’accompagnerà, per due giorni … il venerdì di solito ha la riunione per decidere le strategie di gioco …. Figuriamoci se si muove per accompagnarla … che fare … aspetta l’intervallo di mensa e chiama il marito, gli spiega la situazione e riceve la risposta che si aspettava, Alberto non ha alcuna intenzione di accompagnarla ma, stranamente lascia la decisione di andare o meno a lei, Alberto non sa che Martina non andrà e che lei sarebbe sola con il dottore, non glielo ha detto altrimenti la risposta sarebbe stata negativa anche se Alberto sembra fidarsi del dottore … Martina nel primo pomeriggio entra nella stanza del dott. Alfredi e gli comunica la decisione di non venire … Sara sente perfettamente i pesanti rimproveri che il dottore rivolge alla sua collaboratrice che arrivano perfino ad evidenziare l’inutilità di continuare il rapporto di lavoro stante la sua indisponibilità … Sara a fine giornata entra nella stanza e comunica che è disponibile alla trasferta ma rappresenta le difficoltà oggettive legate ai trasferimenti, non se la sente di utilizzare le propria auto, che tra l’altro servirebbe a suo marito, legate per lo più agli orari ferroviari che comporterebbero più treni e lunghe attese fra una tratta e l’altra … :
“ … mia cara Sara, di questo non si deve preoccupare, mi ha molto infastidito che la mia segretaria non possa venire e quindi apprezzo molto la sua disponibilità … quando ho conosciuto sua marito gli ho detto che lei è sotto la mia responsabilità e già le anticipo … ma glielo confermerò la prossima settimana che lei verrà direttamente con me, salvo imprevisti potremmo partire giovedì e tornare a Firenze nella mattinata di venerdì … si sente più tranquilla adesso … lo dica anche a suo marito …”
“ …. Dottor Alfredi, non ho parole per ringraziarla … in effetti ero alquanto preoccupata ma così non ci sono problemi … grazie ancora …”
La sera Sara informa Alberto che andrà alla convention omettendo l’assenza di Martina ed il fatto che viaggerà da sola con il dottore nella sua macchina.
E arriva il fatidico giovedì, Sara è tutta emozionata, un po’ eccitata … durante la settimana ha organizzato la cena, ha intrattenuto telefonicamente gli importanti ospiti, sabato poi è andata finalmente dall’estetista sua amica dove, con gli altri trattamenti, si è fatta anche sfoltire e aggiustare la folta peluria pubica, trattamento che fa normalmente agli inizi dell’estate, non è esteticamente accettabile la peluria che fuoriesce dai bordi del bikini … e i suoi bikini sono molto, ma molto succinti, in qualche spiaggia isolata dell’Elba, scatenando la gelosia di Alberto, ha anche messo un tanga, quindi quella anti estetica peluria va tolta anche dal solco posteriore; è partita da Livorno portando con se un trolli con il vestitino, le scarpe e tutto l’occorrente per il trucco … si, è emozionata, sente la responsabilità che la cena sia un successo, stavolta è sola, non c’è Martina e vuole fare bella figura: dalla stanza esca il dottore, un cenno del capo e s’avviano al garage, Sara sale sull’auto, un Porche Cayenne gigantesco, non è mai salita su una macchina così grande e si siede sul sedile anteriore, nota che sul divanetto posteriore c’è uno scatolone su cui spicca il logo di una notissima e famosissima casa di moda ma il vestitino che indossa è piuttosto corto per cui nel sedersi scopre abbondantemente le cosce … cosce sulle quali subito si posa lo sguardo del dottore … uno sguardo da pescecane … ma nessun commento viene fatto come invece Sara si sarebbe aspettata … anzi durante tutto il percorso per uscire dalla città si parla solo di lavoro; dopo aver imboccato l’autostrada per Bologna …:
“ … stamattina prima che lei arrivasse è sceso il dottor Pierluigi che mi ha chiesto di lei … vi conoscete …”
Sara sobbalza sul sedile … perché mi fa questa domanda … :
“ … si dottor Alfredi il dottor Pierluigi l’ho conosciuto quando sono arrivata qui da lei il primo giorno, è stato molto gentile … “
Non sapendo poi cosa i due si fossero mai raccontati su di lei …:
“ si, molto gentile … lui passa per la stazione e mi ha dato spesso dei passaggi, poi qualche volta ci siamo incontrati al bar, anche con Martina … e qualche pomeriggio all’uscita mi ha riaccompagnato alla stazione … è una persona molto simpatica …”
“ … ma so che una volta l’ha portata in un ristorante qui a Fiesole … dico bene … “
Mentre guida girando la testa e posando lo sguardo con insistenza sulle gambe …:
“ … ma non è che Pierluigi la vuole portare via da me … tempo fa cercava una segretaria … una segretaria disponibile … anche a rimanere fino a tardi … “
Sara è perplessa … il dottore parla sul serio o la sta prendendo garbatamente in giro … che Pierluigi gli abbia raccontato di loro … no, non è possibile Pierluigi è un signore, una persona molto garbata e educata che non gli ha mai dato la sensazione di vantarsi della loro relazione … forse il dottore ci sta provando per vedere la sua reazione …:
“ … no dottor Alfredi, stia tranquillo, io mi trovo benissimo con lei e non me ne andrei mai … poi il dottor Pierluigi non mi ha mai fatto nessuna proposta … come le ho detto è stato sempre molto gentile e quella volta al ristorante aveva invitato anche Martina che però non è potuta venire … quindi solo una gentilezza da parte sua a volermici portare comunque …”
“ … meno male …. Debbo dire che lei è molto brava, è professionale e ho molto apprezzato come tratta con i clienti e i miei soci … poi, non le nascondo che lei ha anche una caratteristica importante, oltre ad essere brava ed educata è anche una ragazza molto piacevole … anzi direi decisamente carina e con un non so ché di misterioso, intrigante …”
“ … grazie dottore, mi sta riempiendo di complimenti … non so che dirle …. Tanto più che c’è Martina che è molto efficiente …”
“ … non parliamo di quella ragazza … “
Cambiando tono …:
“ …. Mi ha fatto innervosire oltre ogni limite … questi eventi sono importanti … danno l’immagine delle mie attività e ci tengo che si faccia sempre una bella figura … e Martina questo lo sa … deve ringraziare che ci sei tu che mi soddisfi … altrimenti l’avrei licenziata ….”
“ …. Dottore non sia così severo … Martina aveva degli impegni importanti … “
“ … basta non parliamone più … anzi se ti giri dietro ci sono un paio di scatoloni … sai che la serata è importante e io ci tendo che tu faccia la tua bella figura … per te e anche per me visto che stasera starai sempre al mio fianco … stasera la gestione è affidata al personale dell’albergo, tu dovrai assistermi nei rapporti con i miei clienti migliori … dovrai dimostrati disponibile e aperta … starai al mio fianco per cui per valorizzare la tua figura … tu sei già molto bellina del tuo … mi sono permesso di prendere un vestito d’alta moda e relativi accessori … non dubito che quello che ti sei portata dietro sia all’altezza della cena … ma credo che l’abito che ho scelto valorizzi la tua figura e …”
Guardando Sara negli occhi … uno sguardo prolungato e denso di ambigui significati …:
“ … la tua indole …”
“ … dottore mi sta imbarazzando … per l’occasione ho comprato un abito da sera molto elegante e …”
“ non ti preoccupare, alla diaria ho dato disposizioni di aggiungere un lauto premio … un premio di presenza e … di disponibilità … guarda …”
A questo punto a Sara non resta che sganciare la cintura di sicurezza, girarsi sul sedile inginocchiarsi e sbilanciarsi verso il sedile posteriore, tutti movimenti che le sollevano la gonna, mostrando le cosce e anche le mutandine, Sara indossa sempre delle mutandine rosa, leggerissime e quasi trasparenti che non lasciano nulla all’immaginazione per cui pur in circostanze non favorevoli, Alfredi procede ad alta velocità sull’autostrada, il dottore si gusta le grazie della sua segretaria; Sara apre il primo scatolone e vede un etereo vestito a sottoveste, con profondi spacchi laterali e sottilissime spalline, uno scialle traforato, vestito e scialle in seta intarsiato di brillantini posti a disegnare figure astratte nei punti strategici, seni, pube, sedere; un solo accessorio intimo, una mutandina talmente succinta e leggera, ovviamente completamente trasparente, niente reggiseno, sarebbe incompatibile con la profonda scollatura posteriore: nell’altra scatola un paio di sandali aperti, tacco dodici … Sara resta senza parole … un abito così nemmeno se lo sarebbe mai sognato … un pensiero le viene però subito in mente … Alberto l’avrebbe uccisa vedendola con un vestito del genere … :
“ … credo che ti valorizzi … ti ho descritto ad una mia amica stilista … gli ho detto quello che credo tu sia … e mi ha consigliato questo tipo di abito … ti dovrebbe stare bene sia come taglia … ma principalmente essere confacente a come sei …. a quello che sei … “
E mentre pronuncia queste parole dalla tasca interna estrae un astuccio …:
“ …. Aprilo ….”
Sara, tutta scombussolata, lo prende e lo apre: dentro un collarino nero con incastonata al centro una pietra nera sfaccettata e la cui chiusura è costituita da un minuscolo lucchettino … un monile di squisita fattura …:
“ … voglio che lo indossi … “
Sara non sa che dire … il vestito è bellissimo … sconcio … ma bellissimo e il monile è strabiliante, non aveva mai visto un collare del genere … anche se sembra il collare di un cane si capisce che è un oggetto preziosissimo che s’intona perfettamente con il vestito e lo scialle … è emozionata e non sa cosa dire o fare … e così improvvisamente abbraccia il dottore che sta guidando e lo bacia sulle guance …:
“ … grazie … non avevo mai visto un vestito così bello …. grazie … grazie …. “
E mentre Sara è così avvinghiata la mano destra del dottore s’insinua fra le cosce risalendo fino a sfiorare l’inguine … con l’indice che preme sul tessuto sovrastante la fessura vulvare … per tutto il tempo in cui Sara lo abbraccia, poi quando lei si stacca ancora qualche secondo di contatto per sancire, anche se non ce ne fosse più bisogno, quale sarà l’epilogo della serata, ma in questo istante, durante questo abbraccio, Sara nemmeno se ne accorge, non sente quel dito che spinge sopra le mutandine rosa per entrare nella sua vulva; in quel momento è solo una bambina alla quale hanno regalato un bel giocattolo e una gioia inaspettata e improvvisa.
Sara è davanti allo specchio, ha indossato l’abito e non sa come comportarsi … la donna che vede nello specchio é splendida, ha indossato il vestito che le modella perfettamente il corpo, sopra lo scialle che le adorna le spalle, i capelli raccolti sopra la nuca le lasciano scoperto il collo così mettendo in mostra il collarino che richiama gli sguardi come una calamita e i sandali, così alti, che le slanciano la figura … alle dita solo un anello … la sua fede nuziale che manifesta che lei è una donna sposata … si, non sa come comportarsi … è praticamente nuda, con un vestito simile non può ovviamente indossare alcun reggiseno ma la seta strusciando i capezzoli li rende sempre prominenti … due protuberanze che inequivocabilmente rivelano la sua eccitazione, la forma delle coppe poi è tale che intenzionalmente ogni movimento lascia sempre scoperta una porzione dei seni e se si china chi le stesse davanti non avrebbe alcuna necessità di immaginare come sia il suo seno … lo avrebbe a portata d’occhio … non se ne era accorta ma la parte inferiore del vestito, che comunque arriva a malapena ai ginocchi è costituita da una serie di evanescenti teli sovrapposti ma non legati l’uno all’altro, una sorta di gonna a portafoglio che rischia di sollevarsi alla minima brezza scoprendo quello che c’è sotto … e sotto in pratica non c’è nulla … indossa si delle mutandine … ma un perizoma la coprirebbe di più … un sorriso la sfiora … se la vedesse Alberto … non la farebbe uscire nemmeno dalla stanza; bussa la porta è il dottore che entra accompagnato da un cameriere con un vassoio su cui una bottiglia di champagne e due flute …:
“ …sei bellissima … brindiamo …”
Il dottore è passato al tu … è più confidenziale ….:
“ … ho fatto la scelta giusta ….”
“ dottor Alfredi … l’abito é tutto … è bellissimo … ma io mi sento nuda … un po mi vergogno ….”
“ … di essere bella e desiderabile … non ci pensare stasera stai con me …. E francamente credo che sarai più apprezzata di quanto tu non lo sia da tuo marito … un ragazzotto che pensa solo a giocare e che non ha capito nulla di quello che ha accanto … beviamo …. Beviamo alla serata e voglia che tu ti diverta ….bevi …”
“ … dottor Alfredi … io sono astemia … “
“ … meglio … l’euforia rende più allegri e disponibili a divertirsi ….anche se quello che stai facendo è comunque un lavoro ….”
Il cameriere riempie le coppe e i due brindano … poi escono dalla stanza e Sara sente la mano del dottore poggiarsi sul suo sedere ed indugiarvi per tutto il lungo corridoio … un timido tentativo di sottrarsi anche perché il cameriere che li segue sta vedendo tutto e cosa penserà vedendo quella mano in quella posizione … ma la mano resta nella stessa posizione come a marcare il proprio territorio, anzi un dito s’incunea nel solco nemmeno tanto delicatamente … Sara rinuncia a sottrarsi … quel calore che le viene dal suo fondo schiena non le dispiace … le due coppe bevute pocanzi stanno già facendo effetto e quella calda mano e quel dito indiscreto…. quasi quasi … non dispiacciono; mentre il dito affonda nel suo solco nella mente affiora il viso di suo marito, un pensiero si concretizza nella mente … che stronzo … invece di andare a giocare poteva accompagnarmi … se succede qualcosa, quasi quasi se lo merita …
L’entrata nella sala è trionfale, il dottore, accompagnato dalla sua segretaria, fa il giro di tutti i tavoli, s’intrattiene con gli ospiti a molti dei quali presenta Sara, evidenziandone la capacità e serietà professionale, immancabilmente quasi ad ogni tavolo un brindisi per festeggiare l’ospite e ala sua accompagnatrice … Alfredi è furbo e sa che più la sua piccola e deliziosa accompagnatrice beve, più le sue difese, già tenui di per sé, si allenteranno ancora di più e la dimostrazione la ottiene quando tornano al loro tavolo, posto su un piano rialzato rispetto agli altri tavoli e addobbato con tovaglie che scendono fino a terra rendendo sostanzialmente poco visibile quello che accade nella parte non visibile … nel far accomodare Sara sulla poltroncina con fare galante … mentre anche lui s’accomoda, con la mano scopre parte dei teli che compongono la gonna e le cosce di Sara restano scoperte … una rapida mossa e un dito s’appoggia sulle grandi labbra e penetra all’interno iniziando un delicato ma deciso ditalino … un ditalino, invisibile, in piena regola avanti a tutti gli ospiti … Sara tenta di sottrarsi ma è impossibile muoversi più di tanto … la vergogna, i fotografi e operatori televisivi che stanno immortalando la cena, le impongono di sorridere e di non fare movimenti strani … oltre tutto quel ditalino, eseguito con maestria, la sta facendo bagnare e sta quasi per raggiungere un primo orgasmo … si mozzica la lingua …. cede … allarga le gambe e … gode ... pazienza per Alberto …
Alfredi è soddisfatto … la ragazza si sta dimostrando una bella puttanella … alcune battute che il suo amico Pierluigi aveva fatto … solo delle battute … poi gli improvvisi silenzi e rossori che aveva percepito sui loro visi quando improvvisamente entrava nella segreteria e capiva che si stavano facendo discorsi indiscreti … specie poi certi sguardi di Martina, percepiti mentre lui stesso stava osservando il sedere di Sara che s’era casualmente inchinata per raccogliere un documento caduto dalla scrivania, sguardi che Alfredi sapeva interpretare visto il rapporto che per breve tempo c’era stato fra di loro e che gli avevano confermato che questa Sara poteva diventare un bel giocattolo da utilizzare per qualche tempo.
La cena continua, e fra una portata e l’altra Alfredi, sempre seguito da Sara, si pavoneggia con i suoi ospiti, specie con alcuni, davanti ai quali palpeggia pesantemente Sara, come a esternare che la giovane donna che ha accanto non è solo una sua segretaria … ma qualcosa di più … sapendo che questi suoi atteggiamenti saranno invidiati …. Sara è splendida e tutti gli uomini la dentro stanno sbavando dietro anche perché qualche leggera brezza notturna e la mani di Alfredi fanno si che i teli della gonna a volte si sollevino mostrando le intimità della ragazza e quindi cosa sia in grado di offrire al fortunato di turno … inoltre lo stesso Alfredi non manca di far in modo che il medio della mano sinistra di Sara, il dito inanellato da una fede, sia ben visibile facendo quindi capire agli ospiti che si sta scopando la giovane moglie di un altro uomo … che tenuto conto della sua età e posizione lo fa apparire agli occhi dei suoi anfitrioni ancora più scaltro, importante e potente.
Ma Alfredi vuol essere sicuro che la sua preda sia completamente a sua disposizione, che sia sottomessa ai suoi voleri … entrambi sono accomodati al tavolo quando fa un cenno a un cameriere che s’avvicina e gli porge una scatolina … di quelle che di solito contengono un gioiello … la prende e la mette davanti a Sara che resta un attimo perplessa … Sara è decisamente allegra e brilla, ha molto bevuto e a volte fa fatica a seguire il suo anfitrione …:
“ … è per me … “
“ … si è piccolo cadeaux che ti faccio perché tu ti ricordi di questa serata … diciamo che sia una specie di iniziazione …”
“ … iniziazione … dottore … non capisco … “
“ … tu stai bene con me … ti stai divertendo … hai apprezzato come ti sto trattando …”
“ … lei è un uomo splendido e io non so come ringraziarla … mi ha fatto divertire ed anche eccitare … un pochino … lei si è approfittato di me e della mia ingenuità ma mi ha fatto divertire e stare bene per tutta la serata … anche quando …”
E accompagna le parole con un sorriso disarmante … l’uomo che le sta davanti la sta impressionando … è orgogliosa di essere riuscita a farsi apprezzare professionalmente ed anche entrare nelle sue grazie … oltre tutto durante la cena l’ha fatta anche godere e essere palpata non le è dispiaciuto anche per le possibili conseguenze … al lavoro ci tiene e non ha dimenticato che lui ha minacciato di licenziamento Martina ….
“ … si sei veramente una ragazza particolare … e stasera me lo stai dimostrando … e per dimostralo meglio ancora … apri la scatola …. “
Sara scarta il pacchetto, c’è una scatola rivestita di velluto … la apre e … resta disorientata … dentro c’è un piccolo oggetto che non ha mai visto, sembra un uovo, le dimensioni sono le stesse di un uovo, piantato su un piccolo piedistallo, il tutto lungo circa una decina di centimetri, la base, dalla parte esterna é intarsiata di brillantini dello stesso colore di quelli che stanno sul suo vestito … lo afferra … fa per alzarlo ma Alfredi la blocca e gli abbassa la mano …:
“ … non sai cos’è ….”
“ … no dottore non l’ho mai visto … mi scusi ma è un gioiello ….”
Alfredi sorride …. Un sorriso da pescecane ….:
“ … si un gioiello molto particolare …. E che si mette in un posto molto particolare … è un plug … un plug anale … “
Sara sorride, è brilla, quello che gli sta raccontando il dottore la sorprende e … la eccita … è tutta la sera che viene palpata e stuzzicata … spesso i discorsi che ha intrattenuto sono stati a fondo erotico … il dottore gli ha chiesto della sua vita sessuale, di come fa l’amore … lui gli ha raccontato che ama far godere le donne in maniera particolare e che ha molta esperienza … lei gli ha risposto che ama gli uomini con molta esperienza … insomma è tutta la sera che sta in perenne stato di eccitazione e le sue mutandine sono ormai completamente zuppe per tutte le secrezione vaginali che ha emesso …:
“ … voglio che te lo infili nel sederino … adesso … “
“ … mio Dio … vuole che me lo infili … li …. davanti a tutti ….”
“ … si … senza farti vedere … lo devi fare … solo tu ed io lo sapremo … tanto lo so che il tuo culetto è già stato violato … e non da tuo marito … “
Sara diventa rossa … e per la richiesta che le è stata presentata … ma principalmente per il tono con cui il dottore le ha detto di sapere che il suo sederino è già stato profanato …:
“ … ma come faccio … mi vedono tutti …. “
“ … sfilati le mutandine e dammele ….”
Sara è come inebetita, non sa rispondere di no anche perché quella richiesta le ha già provocato un altro, quasi, orgasmo … lentamente si sfila le mutandine, le stringe nella mano e le consegna al dottore che al contrario, quasi fossero un tovagliolo le poggia sul tavolo accanto al piatto … un bel trofeo …:
“…. Dottore ma che fa … le vedono tutti ….”
“ … non ti preoccupare stanno sotto al piatto e si confondono facilmente con i tovaglioli … dai infilatelo nel culo …”
Sara prende l’oggetto, lo stringe nella mano, si solleva impercettibilmente su un fianco e, memore dei tanti ditalini anali che si è praticata vedendo filmetti porno o leggendo racconti, lo spinge senza fatica nel suo ano … riprende la posizione normale … e viene un'altra volta … ma le squilla il telefono … le contrazioni anali sono continue vede il display, è Alberto …risponde …:
“ … Alberto ciao ….”
“ ciao Sara …. dove stai ….”
“ …. Ancora a cena …”
“ … ma è l’una …”
“ … Alberto ci sei stato pure tu l’altra volta …. Si va per le lunghe … ma abbiamo quasi finito …
“ … e Martina …”
“ … sta consegnando i gadget … “
Nel frattempo Alfredi gongola … come ha capito che al telefono c’era Alberto ha ficcato una mano sotto il sedere di Sara e ha puntato il dito sulla base del plug spingendolo ancora più in fondo … generando altra piacevolissime contrazioni al basso ventre di Sara che non sa più che pesci pigliare per non far capire a suo marito in quale condizione si trovi …:
“ … Alberto senti ho da fare … se faccio in tempo ti chiamo dopo ma sono veramente molto stanca e non vedo l’ora di andare a letto …”
“ …. va bene …. va bene amore mio …. ci sentiamo dopo … e non ti affaticare troppo …”
“ … dottor Alfredi … lei mi fa morire … “
“ … lo so … non sai quanto mi è piaciuto farti godere mentre parlavi con quel coglione di tuo marito … un marito che lascia una moglie come te alla mercé degli altri … se le merita le corna … e stasera gliene cresceranno tantissime … intanto alzati e prendimi quel documento …”
Sara nemmeno ribatte vede una cartellina in fondo al tavolo, dalla parte opposta alla sua, si alza dalla sedia, e s’allunga con un braccio per afferrare la cartellina … ovviamente i teli della gonna si alzano e si separano creando una apertura posteriore che arriva quasi fino ai glutei … la mano di Alfredi afferra uno dei lembi e lo allarga ancora di più … alle spalle del tavolo a una decina di metri ci sono un paio di camerieri che servono i tavoli i quali vedono chiaramente che nel culetto della donna è infilato un oggetto che brilla … Sara si rialza e nel sedersi vede i due che la guardano e ridono … si rende conto della manovra di Alfredi …:
“ … dottore ma che fa … hanno visto tutto ….”
“ …. Si … mi andava di far vedere che sei una puttanella che gira con un plug anale infilato nel culo … “
Sara gli vorrebbe rispondere che è un porco … ma invece quelle parole la eccitano ancora di più e viene un'altra volta.
La cena termina, fatti i convenevoli Sara, stavolta da sola rientra nella sua camera … nemmeno il tempo di sedersi davanti alla toletta e raccogliere le idee, è ancora brilla anche perché la conclusione della serata si è brindato con un fiume di champagne che ha dovuto bere, essendo sempre accanto al suo datore di lavoro, che bussano alla porta … ha ancora indosso il vestito da sera … apre la porta e un cameriere porta su un vassoio due flute e una bottiglia di champagne … alle spalle il dottor Alfredi ….:
“… Sara sono proprio contento, la festa è stata in successo e tu sei molto preziosa … brindiamo ….”
Il cameriere versa nei bicchieri ed esce dalla stanza … :
“ …. Sai il vestito che indossi è molto prezioso e non vorrei che si rovinasse … toglitelo … “
Sara guarda il suo datore di lavoro, e dopo tutto quello che è successo durante la serata sa che quello che deve accadere accadrà … tutti quei palpeggiamenti … le continue allusioni e i doppi sensi che comunque l’hanno non solo eccitata ma anche divertita … il fatto che comunque le corna a suo marito le ha già ampiamente messe … prima quel vecchio satiro di Luigi, poi il suo amico Franco, poi Pierluigi … sente sempre un formicolio al basso ventre, il plug è sempre infilato nel suo sederino, e fili di secrezioni stanno continuando ad uscire dalla sua vagina … e poi sarà vero che il dottore ce l’ha tanto grosso … sarà come quello di Luigi … un bastone di oltre venticinque centimetri che si è presa sia davanti che dietro … quelli di Franco e Pierluigi, che hanno percorso gli stessi canali, non erano così grossi …. però ci sa fare il dottore, durante la cena, davanti a tutti, mi ha fatto venire tante volte … e non ho mai potuto urlare il mio piacere, forse adesso … ma sì … Sara si sfila il vestito e resta nuda davanti a Alfredi.
Anche Alfredi resta affascinato da Sara che non è solo ben fatta … ha un fare intrigante … un misto di ingenuità e di perversione che la fa unica … anche lui non resiste, per tutta la sera si è dovuto dividere fra la rappresentanza e la sua continua eccitazione … toccare Sara non lascia mai indifferenti … e adesso può procedere, si è letteralmente imbottito di cialis e ha un membro tanto duro che sembra di marmo … si spaglia lentamente fissando sempre il corpo nudo di Sara e cala i pantaloni … Sara sbianca … è vero non è molto lungo, comunque più di un pene normale ma è grosso, veramente come una lattina d coca cola … e sa ne accorge subito perché lui la prende, la solleva, la getta sul letto, gli si mette sopra e glielo infila in bocca … la specialità di Sara sono i pompini ma questo non entra … con molta fatica e quasi slogandosi la mandibola finalmente entra e Sara può iniziare quello che sa fare meglio … tanto che dopo un po lui riesce ad infilarglielo quasi tutto fino in gola … Sara quasi non riesce a respirare … poi lui si sfila, la rigira e tocca a lui leccarla … è bravo Alfredi … tanto bravo che Sara viene un'altra volta … poi lui la rigira e osserva quel gioiello che lei ha ancora infilato, lo sfila ed inizia una leccata magistrale, lingua che entra ed esce … Sara viene rigirata ancora e Alfredi finalmente glielo infila … un urlo, soffocato tempestivamente da un asciugamano, esce improvviso …. Sara adesso sa cosa significa avere nella figa un barattolo della coca cola … inizia una monta indimenticabile, Alfredi è instancabile, la pompa come uno stantuffo e Sara gode, viene in continuazione, Alfredi le viene nella figa senza che Sara batta ciglio … nemmeno un po di riposo che la monta ricomincia, prima un nuovo pompino, poi lui la lecca e la rigira, la mette a pecorina e tenta di incularla … ma non ci riesce … il culo di Sara, nonostante sia stata inculata innumerevoli volte non è tanto elastico da sopportare una simile penetrazione …. Solo un avvertimento da Alfredi la informa che dopo le ferie estive quando verrà a Firenze sarà suo compito quello di sfondargli quel magnifico culetto … ha sfondato i culi di tutte le sue segretarie … sfonderà anche il suo … finalmente verso le quattro del mattino la monta ha termine … Sara ha goduto come non mai ma c’è stato un costo … un costo molto salato … si è sentita trattare come una puttana … un oggetto … inoltre, per tutta la monta Alfredi ha inveito nella maniera più offensiva possibile contro Alberto … si sente in colpa ancora di più in quanto quelle offese l’hanno eccitata ancora di più … ma a mente fredda …. non è giusto.
La mattina dopo c’è un seguito … Sara, già pronta per la partenza, viene chiamata da Alfredi nella sua stanza … come entra …:
“ … appoggiati al bordo del letto …..”
“ ma dottore … dobbiamo partire … ho il treno per Livorno e non voglio perderlo ….”
“ …. Non ti preoccupare … ti porto io a Livorno … adesso accucciati e levati le mutandine che ti voglio montare un'altra volta … stai tranquilla che non ti inculo … non ho la crema adatta per lubrificatelo ma a settembre in ufficio quel culetto te lo sfondo … come l’ho sfondato a tutte le mie segretarie …”
Sara si toglie un sassolino dalla scarpa …:
“ … anche Martina ….”
Alfredi la guarda con fare sornione …:
“ … perché avevi dubbi …. “
Nemmeno finisce che il barattolo entra prepotentemente nella figa di Sara che, memore dei piaceri della sera precedente si dimentica di tutti i rimorsi che le sono venuti nell’ultima ora …. si abbandona e offre la sua fighetta alla devastate penetrazione del barattolo …
Ma la libidine del dottore non si esaurisce nella stanza, che durante tutto il viaggio da Bologna a Livorno le dita di Alfredi continuano a titillare i capezzoli, entrare nella figa e nell’ano di Sara che continua a godere … al punto che quando a Livorno scende dalla macchina quasi non le tengono le gambe ….
Nel mese di agosto, durante le ferie, Sara ripensa all’avventura che ha vissuto … quello che è accaduto non è sesso … quello c’è stato con gli altri … con Alfredi lei è stata solo un oggetto e poi quel coso che ha fra le gambe è veramente mostruoso e comincia a credere che sia vero quello che le hanno raccontato … pensava fosse una balla … invece crede che qualche ragazza sia finita in ospedale per subire una ricostruzione plastica dell’ano … non vuole essere trattata come una puttana e poi non riesce a dimenticare tutte le offese indirizzate a suo marito per cui prende la decisione di rinunciare a tornare a Firenze … con tutte le possibili conseguenze.
E le conseguenze ci saranno in quanto a settembre al temine di un incontro risolutivo nel corso del quale Sara comunica che non andrà più a lavorare per lui … lui, ventilando minacce concrete di farle perdere il posto di lavoro … in una strada di periferia, la scopa proprio come una puttana … non tenta di incularla solo perché le offre di pensare di diventare la sua amante fissa … che ci pensi … lui sarà sempre pronto a prendersela … una come Sara non s’incontra tanto facilmente.
“ … Sara venga da me …”
“ … subito avvocato …”
Sara si alza dalla scrivania e rassetta la gonna che si è sollevata, pur stando seduta è abituata a incrociare le gambe, lo fa sempre perché normalmente indossa dei leggins ma oggi si è vestita elegantina, un giacchino sopra una blusa bianca quasi trasparente, accompagnato da una gonna sopra il ginocchio, ma l’abitudine di incrociare le gambe è più forte, poi l’eccitazione dei colleghi che le passano accanto … non è raro che le posizioni assunte mostrino più del consentito … lei lo sa e sotto sotto gioisce del fatto che fa arrapare i colleghi, specie i due ragazzi che lavorano come collaboratori di un rappresentante che s’appoggia allo studio associato presso il quale fa da segretaria tuttofare.
Entra nello studio e, seduto davanti alla scrivania dell’avvocato vede proprio il capo di quei due ragazzi … un uomo alto, corpulento, sulla cinquantina, volto squadrato, elegantemente vestito, Sara sa che è un tipo autoritario e che è anche decisamente ricco, glielo hanno raccontato proprio i due ragazzi con i quali spesso si sono raccontati anche i pettegolezzi che girano specie durante le pause pranzo ….:
“ … Sara lei conosce il dott. Alfredi ….”
“ … si avvocato …”
Sara si sente a disagio, da quando è entrata si è accorta che l’uomo la sta squadrando da capo a piedi … ha la netta sensazione che la stia radiografando … quello che la mette di più in imbarazzo è lo sguardo, freddo, gelido anche se da quando si è seduta ed ha accavallato le gambe lui non fa che guardargliele … però nessun battito d’occhio, o altri sottilissimi movimenti facciali che denotino un interesse che non sia lavorativo … e Sara non c’è abituata, tutti quelli che la squadrano rivelano sempre un interesse … un certo interesse … Sara è molto carina, pur non essendo particolarmente alta ha uno splendido seno per il quale non è necessario indossare un reggiseno … e infatti spesso non lo indossa … ed ha un punto forte al quale nessun uomo sa resistere … il sederino … splendido, non a caso spesso indossa i leggins, aderenti e qualche volta anche senza indossare le mutandine … Sara, pur non volendo sembrare spesso indugia in atteggiamenti che rasentano la provocazione … Sara sa di non passare inosservata e proprio per questo lo sguardo asettico del dott. Alfredi la lascia interdetta. …:
“ … è accaduto un evento particolare per il quale mi ha chiesto se ero disponibile a fare a meno di lei per un giorno a settimana per un periodo di circa sei, nove mesi … ne ho parlato con i colleghi e visto un certo rallentamento delle nostre attività, per quanto ci riguarda non ci sarebbero problemi … si tratterebbe andare a Firenze un giorno alla settimana e le verrebbero pagate le spese di trasferta più una diaria decisamente buona …. dott. Alfredi … dica lei ….”
“ cara signorina ….”
“ … mi scusi dott. Alfredi ma io sono sposata ….”
“ … mi scusi, non lo sapevo … quello che volevo segnalarle è che si tratterebbe di sostituire temporaneamente una mia segretaria che svolge anche lavori impiegatizi connessi ad altre mie attività … quello che le voglio comunicare è che, se decide di accettare, ne trarrebbe un indubbio arricchimento professionale … glielo sto proponendo in quanto sia il suo capo che i miei collaboratori mi hanno parlato molto bene della sua professionalità e anche di un'altra caratteristica per me molto importante … la sua capacità di intrattenere i clienti e di farli sentire a proprio agio …. Questo è per me molto importante al punto che le diarie sarebbero commisurate alla sua capacità di risolvere i problemi che si presentano … inoltre deve anche sapere che circa una volta al mese le mie società organizzano delle cene di rappresentanza con i clienti più importanti che si tengono in posti adeguanti alla mia clientela che è molto esigente e in queste occasioni è richiesta dalle mie impiegate sia l’organizzazione delle serate che la vostra presenza … e questo comporta ovviamente che se non ce la fate a tornare a casa, pernottiate presso il resort presso il quale sia stata organizzata la cena … il tutto ovviamente a spese della mia società …. “
Sara è frastornata, tutto si sarebbe aspettato ma non la proposta che le è stata presentata …:
“ … grazie dott. Alfredi … più che altro per la stima che mi sta dimostrando … ma per darle una risposta devo parlare con mio marito … “
“ …. Certo è ovvio … la prego solo di darmi una risposta entro domani … capirà che ho una certa urgenza e che se lei non accetto devo comunque risolvere questo mio problema …”
Pronunciate queste ultime parole l’uomo ringrazia, saluta l’avvocato e stringe la mano di Sara con una certa irruenza guardandola fissa negli occhi … come a dire … ti aspetto …
La sera Sara torna a casa e comunica la notizia a suo marito … ne nasce una lunga e animata discussione che dura tutta la notte e dove emerge che a suo marito non garba affatto che la sua splendida mogliettina, sposata da appena due anni, non torni a casa a dormire … ma Sara è eccitata, il nuovo lavoro, la stima che gli hanno dimostrato, i maggiori introiti che li aiuteranno a pagare il mutuo … e lo stare vicino ad un uomo come Alfredi … un uomo molto potente … e che naviga in tanti ambienti socialmente e economicamente importanti … Sara non vuole fare la segretaria per tutta la vita …. In cuor suo ha già deciso: accetta il nuovo incarico.
Sono trascorsi un paio di mesi da quell’incontro … e si sono verificate delle situazioni impreviste che hanno comportato altrettante conseguenze; il lavoro nel nuovo ufficio di Firenze è stato entusiasmante, è tutto concentrato in uno studio molto lussuoso e dove lavorano solo lei e Martina, una giovane ragazza molto carina che lavora con il dottore da più di un anno e che sembra conoscere molte “cose”, ma non si sbottona più di tanto, poi c’è l’ufficio del dott. Alfredi, un locale immenso in cui troneggia una immensa scrivania e un salotto molto comodo e raffinato sul quale Martina ha qualche volta fantasticato di particolari utilizzi non meglio specificati che hanno lasciato Sara nella più completa confusione … ma di che uso voleva alludere Martina …
Poi è accaduto quello che non doveva accadere, sarà stata la novità, l’eccitazione del nuovo lavoro, la voglia di sentirsi viva, l’approssimarsi dell’estate che per Sara è sempre stata foriero di voglie, voglie che significano scopare, visto che con il marito le sensazioni, dopo dieci anni di fidanzamento e due di matrimonio sono decisamente deludenti anche se ciò non verrà mai ammesso … nello stesso palazzo al primo piano lavora un consulente finanziario, Pierluigi, quarantacinque anni, benestante, divorziato, simpaticissimo, conosciuto il primo giorno al bar dove consumava insieme a Martina un tramezzino … un gran marpione che le fa subito una corte spietata tanto che riesce rapidamente ad infrangere le difese di Sara al punto da indurla a stare al gioco … un gioco, all’inizio solo di equivoci e battute godereccie e poi tali da far si che la stessa Sara lo provochi per vedere fino a che punto si potesse arrivare … e il gioco si è concluso con Sara che ne diventa l’amante, se la scopa prima nella toilette di un lussuoso ristorante, poi, mentre la riaccompagna a Livorno in macchina, non solo se la scopa ma anche se la incula, poi se la porta a casa dove mentre scopano e lei gli fa dei favolosi pompini, immortalano il tutto con una serie di selfie; sensi di colpa … si e nò, è trascorso più di un anno dall’ultima volta in cui qualcuno le ha fatto urlare tutto il suo piacere … e non era suo marito …
Nell’ufficio Martina risponde all’interfono …:
“ … Sara il dottore ci vuole da lui …. andiamo ….”
Le ragazze si alzano ed entrano nella stanza, il dottore senza nemmeno alzare lo sguardo dalla scrivania prende un depliace di un lussuoso albergo nei pressi di Firenze …:
“ … il prossimo venerdì voglio organizzare il convegno in questo posto, questa è la lista degli invitati … provvedete ad organizzare l’evento … “
Mentre pronuncia le predette parole alza lo sguardo verso le ragazze, prima fissa Martina poi guarda Sara, e come la volta che si trovava nello studio dell’avvocato, Sara ha la sensazione di essere radiografata …:
“ … Sara per questa prima volta mi rendo conto della situazione e ti invito a farti accompagnare da tuo marito, così lo conosco e sicuramente ci intenderemo … siamo d’accordo …. ci tengo a conoscerlo ….”
Martina senza dire nemmeno una parola si gira e esce dalla stanza mentre Sara resta davanti al dottore alquanto imbambolata … non si aspettava una simile richiesta, poi quasi ipnotizzata da tanta autorevolezza che non ammette repliche …:
“ …. Dottore, grazie come lei desidera verrò con Alberto ….”
Sara, uscendo dalla stanza pensa a come convincere Alberto ad accompagnarla … suo marito è un orso, solitario che vuole stare solo con i suoi amici o compagni di squadra …. non è molto socievole con gli sconosciuti e francamente non ce lo vede in un ambiente che Martina le ha già detto essere molto elegante e sofisticato.
Sara ha convinto suo marito ad accompagnarla ma è nera, sta in macchina con Alberto e stanno andando al resort, è decisamente in tiro, è la prima volta che partecipa ad un evento e non vuole fare brutta figura … si è comprato un vestito da sera, elegante, una bella litigata con Alberto per quanto ha speso … e adesso si ritrova con il Marito che viene in tenuta sportiva, senza giacca, camicia a maniche lunghe, sbottonata sul davanti …. manco si stesse andando in discoteca … poi non trova la strada … Sara non vuole nemmeno immaginare cosa pensa di suo marito … anche se non voluto, il confronto con Pierluigi e lo stesso dottor Alfredi è impietoso per il suo Alberto … è proprio un ragazzotto tanto caruccio …. Le vuole tanto bene … tanto geloso … e ingenuo, nemmeno ci arriverebbe a immaginare di portare le corna che ormai gli pesano numerose sulla testa.
Lo sguardo del dottor Alfredi su Alberto la dice lunga sulla capacità dell’uomo di raggiungere l’obbiettivo prefissato … convincere Alberto che la sua Sara sta in una botte di ferro quando sta con lui … lo ringrazia per essere venuto, si complimenta per la sua carriera sportiva … gli magnifica la bravura e serietà professionale di sua moglie e che sarà sempre un suo preciso dovere di evitare qualsiasi complicazione … e così in breve si conquista anche la stima e simpatia di Alberto … e probabilmente ha suscitato in Alberto anche una punta di invidia ché il dottor Alfredi si è presentato alla cena accompagnato da una bellissime e giovane ragazza che indossa un abito da sogno, un tubino dl lamè dorato, cortissimo, spalle completamente scoperte, uno spacco sul davanti che scende ben oltre i seni, la ragazza pur essendo alta, calza sandali aperti tacco dodici, agli orecchi due pendenti intarsiati di brillantini dello stesso colore del vestito …. unica nota stonata, un trucco pesante che non si addice alla evidente giovane età e innata grazia della ragazza … un trucco per farsi notare … anche l’atteggiamento, accentuato da come il dottore la tratta e la conduce fra i tavoli stona … sembra più che venga fatto pesare che l’anfitrione s’accompagna con la sua giovanissima amichetta di turno.
Anche Sara è colpita da questa situazione ma con Alberto presente non se la sente di fare domande … poi però suo marito si è messo a parlare di calcio con un commensale e si è allontanato …:
“ … Martina ma chi è quella ragazza … “
L’imbarazzo di Martina è evidente …. cerca di sviare ma il suo fidanzato è più loquace …:
“ … lavora con Alfredi, ultimamente se la porta sempre dietro … le colleghe malignano che stanno sempre insieme, qualcuna dice pure che si diventata la sua amante ….”
Interviene Martina …:
“ … piantala …. fatti gli affari tuoi … ricordati che quello mi paga lo stipendio e io ci lavoro ….”
Al che Sara ….:
“ …. Ma dai Martina, raccontami … se sai qualcosa …. io qui ci sono venuta per lavorare … non vorrei … complicazioni ….”
Il fidanzato di Martina si è intanto allontanato e le due ragazze si mettono dietro alla scrivania di servizio, in effetti stanno li per lavorare …:
“ … Sara quella ragazza che vedi lavorava per Alfredi in una sua altra società … Alfredi è uno che ci prova con tutte e siccome ci sa fare e si dice anche che sia ben dotato pare che sia riuscito a conquistare diverse ragazze ….”
“ …. Ma che mi dici … ecco perché ogni volta che mi guarda c’è qualcosa che mi lascia perplessa … “
Poco più in la Alfredi e la biondina attraversano la sala e per un istante Sara vede la mano di Alfredi posarsi sul sederino della ragazza che impercettibilmente sobbalza, due dita s’incuneano sotto il vestito e lo sollevano scoprendo per un istante i glutei, la mano si solleva e la ragazza si ricompone … il tutto è durato qualche secondo ma in parecchi si sono accorti del fatto …
“ …. Sara hai visto … l’ha fatto apposta … ha voluto far vedere chi comanda … “
“ … Martina ma tu … con te ci ha provato … e poi che significa che è ben dotato … ”
“ …. Si ci ha provato … ma sono riuscita a evitare complicazioni anche perché, visto che mi ha affidato delle pratiche particolari, gli servo … quanto al fatto di essere dotato … béh … a livello pettegolezzi girano tante storielle fra cui anche quella che …. ce l’abbia grossissimo … si dice come una lattina di coca cola e che abbia una predilezione per il di dietro … questo si racconta …“
Un brivido scorre per la schiena di Sara, mentre Martina raccontava che Alfredi amava sodomizzare le ragazze, una improvvisa contrazione dei suoi muscoli anali le ricordava la sua prima volta che era stata sodomizzata da uno che aveva conosciuto l’anno prima, che lo aveva grosso e lungo e che era stata anche oggetto di una doppia penetrazione insieme a un suo amico … un misto di vergogna e piacere si concretizza in un rivolo di secrezioni vaginali che le scendono dalla vulva, si sta bagnando le mutandine … diventa rossa ma poi si riprende …:
“ … ma glielo hai raccontato al tuo fidanzato che ci ha provato … “
“ …. no … non gli ho detto niente …. ma non è stupido e ha capito che piacevo al dottore ed è per questo che mi accompagna sempre a questi eventi … comunque Alfredi ha provato a farselo amico, come stasera ha fatto con tuo marito … e siccome è bravo ci era quasi riuscito ma poi è successa una cosa …”
Sara guarda Martina …:
“ …. che è successo ….”
“ … ma niente salvo che quando uno incomincia a fantasticare anche le occasioni più banali possono creare degli equivoci … una sera che ho fatto tardi in ufficio mi è venuto a prendere, un sacco di domande sul perché avevo fatto così tardi e si è messo in testa di andare a limonare, io ero stanca e non volevo, ma lui si è fermato in un parco solitario e mi ha infilato le mani sotto la gonna … ho cercato di fermarlo ma …. si è accorto che non portavo le mutandine …. Mi ha guardato prima sorpreso e contento poi ci ha ripensato e mi ha chiesto perché stavo senza mutandine … con un tono inquisitorio che non mi piaceva …. S’era messo in testa che avessi fatto qualcosa con il dottore … ma gli ho subito detto che mi erano venute improvvisamente le mestruazioni e che si erano sporcate ma non ci voleva credere … alla fine l’ho convinto … “
“ … come …”
“ …. gli uomini, quando ti amano sono dei coglioni …. mi sono rigirata … insomma ….sono affari miei ….“
Sara capisce che non è il caso di insistere ma gli balena il dubbio che invece anche Martina abbia ceduto al dottore ….:
Martina sa di essersi esposta troppo raccontando certi particolari, non è una stupida e oltre tutto ha intuito che Pierluigi sia riuscito a farsi Sara per cui con una punta di femminile perfidia ….:
“ … Sara stamattina prima che tu arrivassi in ufficio è passato Pierluigi che mi ha chiesto quando saresti arrivata …. sai il dottore e Pierluigi sono amici, è il suo consulente finanziario … “
Sara diventa rossa e solo l’arrivo del fidanzato di Martina la salva da una risposta indiscreta.
Alfredi e la biondina svolazzano fra i tavoli e Sara, anche per cambiare argomento, nell’osservare il vestito che indossa …:
“ …. Quel vestito è proprio magnifico, deve essere di alta sartoria … ma quanto costa un vestito simile …”
“ … sai il dottore ci tiene a queste cene ma non credo sia il suo; sai quei vestiti possono anche essere affittati … magari glielo ha suggerito il dottore … ”
Anche Alberto si riavvicina alla moglie, la cena continua quando il dottore s’avvicina alle sue collaboratrici e le informa che sta andando in camera con la ragazza che l’accompagna per prendere dei gadget da consegnare agli ospiti: dopo una mezzora abbondante il dottore ritorna con la sua accompagnatrice che poggia sulla scrivania un cesto pieno di oggettini … le due ragazze iniziano a girare per i tavoli per effettuare le consegne quando il fidanzato di Martina, leggermente brillo per le abbondanti libagioni, s’avvicina e con fare sornione sussurra …:
“ …. ma che gli è successo alla biondina … cammina tutta storta e guardate come sta seduta …. su un fianco … prima l’ho visto salire in camera con Alfredi … “
Una risata …:
“ … ma non è che …. ”
Martina, alla pesante allusione del fidanzato arrossisce e abbassa lo sguardo e non commenta …
Martina tace … e Sara ha sempre più la sensazione che forse anche Martina abbia ceduto al dottore … un pensiero le passa per la mente … e se ci prova pure con me …. io che faccio.
La cena termina, gli ospiti se ne vanno e il dottore non perde l’occasione di stringere calorosamente la mano ad Alberto manifestandogli il desideri di rivederlo prossimamente in una simile occasione … in macchina Alberto sfotte Sara rinfacciandogli che tutti i rimproveri che gli aveva mosso sul suo abbigliamento erano inutili e che lui era risultato molto simpatico al dottore e che era certamente una persona seria della quale ci si poteva sicuramente fidare … certo non si era divertito però rimarcava che lo aveva fatto per lei … mentre parlava Sara lo guardava e si chiedeva come potesse essere così ingenuo … durante la cena tre, quattro volte il dottore si era avvicinato a lei e ogni volta, pur in presenza di Alberto che guardava, evidentemente senza farci caso, la mano del dottore si era indugiata qualche secondo di troppo o nella stringere al mano di Sara, o nello sfiorarle la spalla o addirittura indugiare, e non per qualche istante, con la mano sul sedere mentre galantemente la faceva accomodare su una poltroncina del tavolo … possibile che non si fosse accorto dello sguardo da pescecane ogni volta che la guardava … béh … meglio così, se c‘era da trattenersi qualche sera a Firenze, non avrebbe fatto storie.
Sono trascorsi un paio di mesi dalla convention e nulla di quello che Sara paventava e accaduto, il dottore si è sempre comportato con la massima correttezza, solo ultimamente gli sembra che lo sguardo, quando esce dallo studio, indugi un po troppo sul suo sedere, ma forse è una sua impressione; anche i rapporti con Martina si sono normalizzati, vanno spesso a pranzare insieme, si parla di tutto ma più nessun accenno ai risvolti pseudo erotici del dottore e delle sue conquiste … i rapporti poi con Pierluigi stanno subendo una drastica riduzione determinata sia dagli impegni lavorativi di entrambi che da una rarefazione degli incontri sempre più rari e meno intensi voluta proprio da Sara che ha un ripensamento su come sta trattando suo marito che tutto sommato non merita di essere cornificato con tanta sfacciataggine … ne ha anche parlato con Pierluigi preannunciando una chiusura del loro rapporto.
Come tutti i mercoledì Sara siede nella sua scrivania in quel di Firenze quando squilla l’interfono …:
“ … Sara venga da me con Martina …”
“ … subito dottore ….”
Le ragazze vanno nella stanza dove lui è intento all’esame di una brochure che pubblicizza un albergo nei pressi di Bologna …:
“ … giovedì prossimo dovete organizzare una cena, quella di fine luglio che anticipa le ferie estive, questo è l’elenco degli invitati e Sara ho già parlato con il suo avvocato chiedendogli se lei poteva essere libera per il prossimo fine settimana … la convention si svolge lontano e sicuramente non credo che lei abbia intenzione di tornare a Livorno di notte al termine dell’evento, ovviamente se lei è d’accordo, il suo capo mi ha detto che non ci sono problemi e mi faccia sapere come intende comportarsi … Martina quanto ho appena detto a Sara vale anche per lei … prima di oggi pomeriggio vorrei le vostre risposte in quanto è necessario procedere a tutte le prenotazioni, comprese le vostra stanze e relativi pasti, nonché i biglietti dei treni e relativi taxi … potete andare …”
Martina e Sara rientrano nella loro stanza …:
Martina …:
“ io stavolta non ci posso venire abbiamo degli impegni e il dottore lo sa … lo so che a lui non gliene frega niente ma stavolta ... mi sto giocando il premio annuale … mi sa che stavolta ci vai tu con tuo marito …”
Sara guarda Martina, capisce che lei non vuole venire … e che fare … sta li da appena tre mesi, il dottore le ha già fatto avere un extra, il suo punto interrogativo resta Alberto … l’accompagnerà, per due giorni … il venerdì di solito ha la riunione per decidere le strategie di gioco …. Figuriamoci se si muove per accompagnarla … che fare … aspetta l’intervallo di mensa e chiama il marito, gli spiega la situazione e riceve la risposta che si aspettava, Alberto non ha alcuna intenzione di accompagnarla ma, stranamente lascia la decisione di andare o meno a lei, Alberto non sa che Martina non andrà e che lei sarebbe sola con il dottore, non glielo ha detto altrimenti la risposta sarebbe stata negativa anche se Alberto sembra fidarsi del dottore … Martina nel primo pomeriggio entra nella stanza del dott. Alfredi e gli comunica la decisione di non venire … Sara sente perfettamente i pesanti rimproveri che il dottore rivolge alla sua collaboratrice che arrivano perfino ad evidenziare l’inutilità di continuare il rapporto di lavoro stante la sua indisponibilità … Sara a fine giornata entra nella stanza e comunica che è disponibile alla trasferta ma rappresenta le difficoltà oggettive legate ai trasferimenti, non se la sente di utilizzare le propria auto, che tra l’altro servirebbe a suo marito, legate per lo più agli orari ferroviari che comporterebbero più treni e lunghe attese fra una tratta e l’altra … :
“ … mia cara Sara, di questo non si deve preoccupare, mi ha molto infastidito che la mia segretaria non possa venire e quindi apprezzo molto la sua disponibilità … quando ho conosciuto sua marito gli ho detto che lei è sotto la mia responsabilità e già le anticipo … ma glielo confermerò la prossima settimana che lei verrà direttamente con me, salvo imprevisti potremmo partire giovedì e tornare a Firenze nella mattinata di venerdì … si sente più tranquilla adesso … lo dica anche a suo marito …”
“ …. Dottor Alfredi, non ho parole per ringraziarla … in effetti ero alquanto preoccupata ma così non ci sono problemi … grazie ancora …”
La sera Sara informa Alberto che andrà alla convention omettendo l’assenza di Martina ed il fatto che viaggerà da sola con il dottore nella sua macchina.
E arriva il fatidico giovedì, Sara è tutta emozionata, un po’ eccitata … durante la settimana ha organizzato la cena, ha intrattenuto telefonicamente gli importanti ospiti, sabato poi è andata finalmente dall’estetista sua amica dove, con gli altri trattamenti, si è fatta anche sfoltire e aggiustare la folta peluria pubica, trattamento che fa normalmente agli inizi dell’estate, non è esteticamente accettabile la peluria che fuoriesce dai bordi del bikini … e i suoi bikini sono molto, ma molto succinti, in qualche spiaggia isolata dell’Elba, scatenando la gelosia di Alberto, ha anche messo un tanga, quindi quella anti estetica peluria va tolta anche dal solco posteriore; è partita da Livorno portando con se un trolli con il vestitino, le scarpe e tutto l’occorrente per il trucco … si, è emozionata, sente la responsabilità che la cena sia un successo, stavolta è sola, non c’è Martina e vuole fare bella figura: dalla stanza esca il dottore, un cenno del capo e s’avviano al garage, Sara sale sull’auto, un Porche Cayenne gigantesco, non è mai salita su una macchina così grande e si siede sul sedile anteriore, nota che sul divanetto posteriore c’è uno scatolone su cui spicca il logo di una notissima e famosissima casa di moda ma il vestitino che indossa è piuttosto corto per cui nel sedersi scopre abbondantemente le cosce … cosce sulle quali subito si posa lo sguardo del dottore … uno sguardo da pescecane … ma nessun commento viene fatto come invece Sara si sarebbe aspettata … anzi durante tutto il percorso per uscire dalla città si parla solo di lavoro; dopo aver imboccato l’autostrada per Bologna …:
“ … stamattina prima che lei arrivasse è sceso il dottor Pierluigi che mi ha chiesto di lei … vi conoscete …”
Sara sobbalza sul sedile … perché mi fa questa domanda … :
“ … si dottor Alfredi il dottor Pierluigi l’ho conosciuto quando sono arrivata qui da lei il primo giorno, è stato molto gentile … “
Non sapendo poi cosa i due si fossero mai raccontati su di lei …:
“ si, molto gentile … lui passa per la stazione e mi ha dato spesso dei passaggi, poi qualche volta ci siamo incontrati al bar, anche con Martina … e qualche pomeriggio all’uscita mi ha riaccompagnato alla stazione … è una persona molto simpatica …”
“ … ma so che una volta l’ha portata in un ristorante qui a Fiesole … dico bene … “
Mentre guida girando la testa e posando lo sguardo con insistenza sulle gambe …:
“ … ma non è che Pierluigi la vuole portare via da me … tempo fa cercava una segretaria … una segretaria disponibile … anche a rimanere fino a tardi … “
Sara è perplessa … il dottore parla sul serio o la sta prendendo garbatamente in giro … che Pierluigi gli abbia raccontato di loro … no, non è possibile Pierluigi è un signore, una persona molto garbata e educata che non gli ha mai dato la sensazione di vantarsi della loro relazione … forse il dottore ci sta provando per vedere la sua reazione …:
“ … no dottor Alfredi, stia tranquillo, io mi trovo benissimo con lei e non me ne andrei mai … poi il dottor Pierluigi non mi ha mai fatto nessuna proposta … come le ho detto è stato sempre molto gentile e quella volta al ristorante aveva invitato anche Martina che però non è potuta venire … quindi solo una gentilezza da parte sua a volermici portare comunque …”
“ … meno male …. Debbo dire che lei è molto brava, è professionale e ho molto apprezzato come tratta con i clienti e i miei soci … poi, non le nascondo che lei ha anche una caratteristica importante, oltre ad essere brava ed educata è anche una ragazza molto piacevole … anzi direi decisamente carina e con un non so ché di misterioso, intrigante …”
“ … grazie dottore, mi sta riempiendo di complimenti … non so che dirle …. Tanto più che c’è Martina che è molto efficiente …”
“ … non parliamo di quella ragazza … “
Cambiando tono …:
“ …. Mi ha fatto innervosire oltre ogni limite … questi eventi sono importanti … danno l’immagine delle mie attività e ci tengo che si faccia sempre una bella figura … e Martina questo lo sa … deve ringraziare che ci sei tu che mi soddisfi … altrimenti l’avrei licenziata ….”
“ …. Dottore non sia così severo … Martina aveva degli impegni importanti … “
“ … basta non parliamone più … anzi se ti giri dietro ci sono un paio di scatoloni … sai che la serata è importante e io ci tendo che tu faccia la tua bella figura … per te e anche per me visto che stasera starai sempre al mio fianco … stasera la gestione è affidata al personale dell’albergo, tu dovrai assistermi nei rapporti con i miei clienti migliori … dovrai dimostrati disponibile e aperta … starai al mio fianco per cui per valorizzare la tua figura … tu sei già molto bellina del tuo … mi sono permesso di prendere un vestito d’alta moda e relativi accessori … non dubito che quello che ti sei portata dietro sia all’altezza della cena … ma credo che l’abito che ho scelto valorizzi la tua figura e …”
Guardando Sara negli occhi … uno sguardo prolungato e denso di ambigui significati …:
“ … la tua indole …”
“ … dottore mi sta imbarazzando … per l’occasione ho comprato un abito da sera molto elegante e …”
“ non ti preoccupare, alla diaria ho dato disposizioni di aggiungere un lauto premio … un premio di presenza e … di disponibilità … guarda …”
A questo punto a Sara non resta che sganciare la cintura di sicurezza, girarsi sul sedile inginocchiarsi e sbilanciarsi verso il sedile posteriore, tutti movimenti che le sollevano la gonna, mostrando le cosce e anche le mutandine, Sara indossa sempre delle mutandine rosa, leggerissime e quasi trasparenti che non lasciano nulla all’immaginazione per cui pur in circostanze non favorevoli, Alfredi procede ad alta velocità sull’autostrada, il dottore si gusta le grazie della sua segretaria; Sara apre il primo scatolone e vede un etereo vestito a sottoveste, con profondi spacchi laterali e sottilissime spalline, uno scialle traforato, vestito e scialle in seta intarsiato di brillantini posti a disegnare figure astratte nei punti strategici, seni, pube, sedere; un solo accessorio intimo, una mutandina talmente succinta e leggera, ovviamente completamente trasparente, niente reggiseno, sarebbe incompatibile con la profonda scollatura posteriore: nell’altra scatola un paio di sandali aperti, tacco dodici … Sara resta senza parole … un abito così nemmeno se lo sarebbe mai sognato … un pensiero le viene però subito in mente … Alberto l’avrebbe uccisa vedendola con un vestito del genere … :
“ … credo che ti valorizzi … ti ho descritto ad una mia amica stilista … gli ho detto quello che credo tu sia … e mi ha consigliato questo tipo di abito … ti dovrebbe stare bene sia come taglia … ma principalmente essere confacente a come sei …. a quello che sei … “
E mentre pronuncia queste parole dalla tasca interna estrae un astuccio …:
“ …. Aprilo ….”
Sara, tutta scombussolata, lo prende e lo apre: dentro un collarino nero con incastonata al centro una pietra nera sfaccettata e la cui chiusura è costituita da un minuscolo lucchettino … un monile di squisita fattura …:
“ … voglio che lo indossi … “
Sara non sa che dire … il vestito è bellissimo … sconcio … ma bellissimo e il monile è strabiliante, non aveva mai visto un collare del genere … anche se sembra il collare di un cane si capisce che è un oggetto preziosissimo che s’intona perfettamente con il vestito e lo scialle … è emozionata e non sa cosa dire o fare … e così improvvisamente abbraccia il dottore che sta guidando e lo bacia sulle guance …:
“ … grazie … non avevo mai visto un vestito così bello …. grazie … grazie …. “
E mentre Sara è così avvinghiata la mano destra del dottore s’insinua fra le cosce risalendo fino a sfiorare l’inguine … con l’indice che preme sul tessuto sovrastante la fessura vulvare … per tutto il tempo in cui Sara lo abbraccia, poi quando lei si stacca ancora qualche secondo di contatto per sancire, anche se non ce ne fosse più bisogno, quale sarà l’epilogo della serata, ma in questo istante, durante questo abbraccio, Sara nemmeno se ne accorge, non sente quel dito che spinge sopra le mutandine rosa per entrare nella sua vulva; in quel momento è solo una bambina alla quale hanno regalato un bel giocattolo e una gioia inaspettata e improvvisa.
Sara è davanti allo specchio, ha indossato l’abito e non sa come comportarsi … la donna che vede nello specchio é splendida, ha indossato il vestito che le modella perfettamente il corpo, sopra lo scialle che le adorna le spalle, i capelli raccolti sopra la nuca le lasciano scoperto il collo così mettendo in mostra il collarino che richiama gli sguardi come una calamita e i sandali, così alti, che le slanciano la figura … alle dita solo un anello … la sua fede nuziale che manifesta che lei è una donna sposata … si, non sa come comportarsi … è praticamente nuda, con un vestito simile non può ovviamente indossare alcun reggiseno ma la seta strusciando i capezzoli li rende sempre prominenti … due protuberanze che inequivocabilmente rivelano la sua eccitazione, la forma delle coppe poi è tale che intenzionalmente ogni movimento lascia sempre scoperta una porzione dei seni e se si china chi le stesse davanti non avrebbe alcuna necessità di immaginare come sia il suo seno … lo avrebbe a portata d’occhio … non se ne era accorta ma la parte inferiore del vestito, che comunque arriva a malapena ai ginocchi è costituita da una serie di evanescenti teli sovrapposti ma non legati l’uno all’altro, una sorta di gonna a portafoglio che rischia di sollevarsi alla minima brezza scoprendo quello che c’è sotto … e sotto in pratica non c’è nulla … indossa si delle mutandine … ma un perizoma la coprirebbe di più … un sorriso la sfiora … se la vedesse Alberto … non la farebbe uscire nemmeno dalla stanza; bussa la porta è il dottore che entra accompagnato da un cameriere con un vassoio su cui una bottiglia di champagne e due flute …:
“ …sei bellissima … brindiamo …”
Il dottore è passato al tu … è più confidenziale ….:
“ … ho fatto la scelta giusta ….”
“ dottor Alfredi … l’abito é tutto … è bellissimo … ma io mi sento nuda … un po mi vergogno ….”
“ … di essere bella e desiderabile … non ci pensare stasera stai con me …. E francamente credo che sarai più apprezzata di quanto tu non lo sia da tuo marito … un ragazzotto che pensa solo a giocare e che non ha capito nulla di quello che ha accanto … beviamo …. Beviamo alla serata e voglia che tu ti diverta ….bevi …”
“ … dottor Alfredi … io sono astemia … “
“ … meglio … l’euforia rende più allegri e disponibili a divertirsi ….anche se quello che stai facendo è comunque un lavoro ….”
Il cameriere riempie le coppe e i due brindano … poi escono dalla stanza e Sara sente la mano del dottore poggiarsi sul suo sedere ed indugiarvi per tutto il lungo corridoio … un timido tentativo di sottrarsi anche perché il cameriere che li segue sta vedendo tutto e cosa penserà vedendo quella mano in quella posizione … ma la mano resta nella stessa posizione come a marcare il proprio territorio, anzi un dito s’incunea nel solco nemmeno tanto delicatamente … Sara rinuncia a sottrarsi … quel calore che le viene dal suo fondo schiena non le dispiace … le due coppe bevute pocanzi stanno già facendo effetto e quella calda mano e quel dito indiscreto…. quasi quasi … non dispiacciono; mentre il dito affonda nel suo solco nella mente affiora il viso di suo marito, un pensiero si concretizza nella mente … che stronzo … invece di andare a giocare poteva accompagnarmi … se succede qualcosa, quasi quasi se lo merita …
L’entrata nella sala è trionfale, il dottore, accompagnato dalla sua segretaria, fa il giro di tutti i tavoli, s’intrattiene con gli ospiti a molti dei quali presenta Sara, evidenziandone la capacità e serietà professionale, immancabilmente quasi ad ogni tavolo un brindisi per festeggiare l’ospite e ala sua accompagnatrice … Alfredi è furbo e sa che più la sua piccola e deliziosa accompagnatrice beve, più le sue difese, già tenui di per sé, si allenteranno ancora di più e la dimostrazione la ottiene quando tornano al loro tavolo, posto su un piano rialzato rispetto agli altri tavoli e addobbato con tovaglie che scendono fino a terra rendendo sostanzialmente poco visibile quello che accade nella parte non visibile … nel far accomodare Sara sulla poltroncina con fare galante … mentre anche lui s’accomoda, con la mano scopre parte dei teli che compongono la gonna e le cosce di Sara restano scoperte … una rapida mossa e un dito s’appoggia sulle grandi labbra e penetra all’interno iniziando un delicato ma deciso ditalino … un ditalino, invisibile, in piena regola avanti a tutti gli ospiti … Sara tenta di sottrarsi ma è impossibile muoversi più di tanto … la vergogna, i fotografi e operatori televisivi che stanno immortalando la cena, le impongono di sorridere e di non fare movimenti strani … oltre tutto quel ditalino, eseguito con maestria, la sta facendo bagnare e sta quasi per raggiungere un primo orgasmo … si mozzica la lingua …. cede … allarga le gambe e … gode ... pazienza per Alberto …
Alfredi è soddisfatto … la ragazza si sta dimostrando una bella puttanella … alcune battute che il suo amico Pierluigi aveva fatto … solo delle battute … poi gli improvvisi silenzi e rossori che aveva percepito sui loro visi quando improvvisamente entrava nella segreteria e capiva che si stavano facendo discorsi indiscreti … specie poi certi sguardi di Martina, percepiti mentre lui stesso stava osservando il sedere di Sara che s’era casualmente inchinata per raccogliere un documento caduto dalla scrivania, sguardi che Alfredi sapeva interpretare visto il rapporto che per breve tempo c’era stato fra di loro e che gli avevano confermato che questa Sara poteva diventare un bel giocattolo da utilizzare per qualche tempo.
La cena continua, e fra una portata e l’altra Alfredi, sempre seguito da Sara, si pavoneggia con i suoi ospiti, specie con alcuni, davanti ai quali palpeggia pesantemente Sara, come a esternare che la giovane donna che ha accanto non è solo una sua segretaria … ma qualcosa di più … sapendo che questi suoi atteggiamenti saranno invidiati …. Sara è splendida e tutti gli uomini la dentro stanno sbavando dietro anche perché qualche leggera brezza notturna e la mani di Alfredi fanno si che i teli della gonna a volte si sollevino mostrando le intimità della ragazza e quindi cosa sia in grado di offrire al fortunato di turno … inoltre lo stesso Alfredi non manca di far in modo che il medio della mano sinistra di Sara, il dito inanellato da una fede, sia ben visibile facendo quindi capire agli ospiti che si sta scopando la giovane moglie di un altro uomo … che tenuto conto della sua età e posizione lo fa apparire agli occhi dei suoi anfitrioni ancora più scaltro, importante e potente.
Ma Alfredi vuol essere sicuro che la sua preda sia completamente a sua disposizione, che sia sottomessa ai suoi voleri … entrambi sono accomodati al tavolo quando fa un cenno a un cameriere che s’avvicina e gli porge una scatolina … di quelle che di solito contengono un gioiello … la prende e la mette davanti a Sara che resta un attimo perplessa … Sara è decisamente allegra e brilla, ha molto bevuto e a volte fa fatica a seguire il suo anfitrione …:
“ … è per me … “
“ … si è piccolo cadeaux che ti faccio perché tu ti ricordi di questa serata … diciamo che sia una specie di iniziazione …”
“ … iniziazione … dottore … non capisco … “
“ … tu stai bene con me … ti stai divertendo … hai apprezzato come ti sto trattando …”
“ … lei è un uomo splendido e io non so come ringraziarla … mi ha fatto divertire ed anche eccitare … un pochino … lei si è approfittato di me e della mia ingenuità ma mi ha fatto divertire e stare bene per tutta la serata … anche quando …”
E accompagna le parole con un sorriso disarmante … l’uomo che le sta davanti la sta impressionando … è orgogliosa di essere riuscita a farsi apprezzare professionalmente ed anche entrare nelle sue grazie … oltre tutto durante la cena l’ha fatta anche godere e essere palpata non le è dispiaciuto anche per le possibili conseguenze … al lavoro ci tiene e non ha dimenticato che lui ha minacciato di licenziamento Martina ….
“ … si sei veramente una ragazza particolare … e stasera me lo stai dimostrando … e per dimostralo meglio ancora … apri la scatola …. “
Sara scarta il pacchetto, c’è una scatola rivestita di velluto … la apre e … resta disorientata … dentro c’è un piccolo oggetto che non ha mai visto, sembra un uovo, le dimensioni sono le stesse di un uovo, piantato su un piccolo piedistallo, il tutto lungo circa una decina di centimetri, la base, dalla parte esterna é intarsiata di brillantini dello stesso colore di quelli che stanno sul suo vestito … lo afferra … fa per alzarlo ma Alfredi la blocca e gli abbassa la mano …:
“ … non sai cos’è ….”
“ … no dottore non l’ho mai visto … mi scusi ma è un gioiello ….”
Alfredi sorride …. Un sorriso da pescecane ….:
“ … si un gioiello molto particolare …. E che si mette in un posto molto particolare … è un plug … un plug anale … “
Sara sorride, è brilla, quello che gli sta raccontando il dottore la sorprende e … la eccita … è tutta la sera che viene palpata e stuzzicata … spesso i discorsi che ha intrattenuto sono stati a fondo erotico … il dottore gli ha chiesto della sua vita sessuale, di come fa l’amore … lui gli ha raccontato che ama far godere le donne in maniera particolare e che ha molta esperienza … lei gli ha risposto che ama gli uomini con molta esperienza … insomma è tutta la sera che sta in perenne stato di eccitazione e le sue mutandine sono ormai completamente zuppe per tutte le secrezione vaginali che ha emesso …:
“ … voglio che te lo infili nel sederino … adesso … “
“ … mio Dio … vuole che me lo infili … li …. davanti a tutti ….”
“ … si … senza farti vedere … lo devi fare … solo tu ed io lo sapremo … tanto lo so che il tuo culetto è già stato violato … e non da tuo marito … “
Sara diventa rossa … e per la richiesta che le è stata presentata … ma principalmente per il tono con cui il dottore le ha detto di sapere che il suo sederino è già stato profanato …:
“ … ma come faccio … mi vedono tutti …. “
“ … sfilati le mutandine e dammele ….”
Sara è come inebetita, non sa rispondere di no anche perché quella richiesta le ha già provocato un altro, quasi, orgasmo … lentamente si sfila le mutandine, le stringe nella mano e le consegna al dottore che al contrario, quasi fossero un tovagliolo le poggia sul tavolo accanto al piatto … un bel trofeo …:
“…. Dottore ma che fa … le vedono tutti ….”
“ … non ti preoccupare stanno sotto al piatto e si confondono facilmente con i tovaglioli … dai infilatelo nel culo …”
Sara prende l’oggetto, lo stringe nella mano, si solleva impercettibilmente su un fianco e, memore dei tanti ditalini anali che si è praticata vedendo filmetti porno o leggendo racconti, lo spinge senza fatica nel suo ano … riprende la posizione normale … e viene un'altra volta … ma le squilla il telefono … le contrazioni anali sono continue vede il display, è Alberto …risponde …:
“ … Alberto ciao ….”
“ ciao Sara …. dove stai ….”
“ …. Ancora a cena …”
“ … ma è l’una …”
“ … Alberto ci sei stato pure tu l’altra volta …. Si va per le lunghe … ma abbiamo quasi finito …
“ … e Martina …”
“ … sta consegnando i gadget … “
Nel frattempo Alfredi gongola … come ha capito che al telefono c’era Alberto ha ficcato una mano sotto il sedere di Sara e ha puntato il dito sulla base del plug spingendolo ancora più in fondo … generando altra piacevolissime contrazioni al basso ventre di Sara che non sa più che pesci pigliare per non far capire a suo marito in quale condizione si trovi …:
“ … Alberto senti ho da fare … se faccio in tempo ti chiamo dopo ma sono veramente molto stanca e non vedo l’ora di andare a letto …”
“ …. va bene …. va bene amore mio …. ci sentiamo dopo … e non ti affaticare troppo …”
“ … dottor Alfredi … lei mi fa morire … “
“ … lo so … non sai quanto mi è piaciuto farti godere mentre parlavi con quel coglione di tuo marito … un marito che lascia una moglie come te alla mercé degli altri … se le merita le corna … e stasera gliene cresceranno tantissime … intanto alzati e prendimi quel documento …”
Sara nemmeno ribatte vede una cartellina in fondo al tavolo, dalla parte opposta alla sua, si alza dalla sedia, e s’allunga con un braccio per afferrare la cartellina … ovviamente i teli della gonna si alzano e si separano creando una apertura posteriore che arriva quasi fino ai glutei … la mano di Alfredi afferra uno dei lembi e lo allarga ancora di più … alle spalle del tavolo a una decina di metri ci sono un paio di camerieri che servono i tavoli i quali vedono chiaramente che nel culetto della donna è infilato un oggetto che brilla … Sara si rialza e nel sedersi vede i due che la guardano e ridono … si rende conto della manovra di Alfredi …:
“ … dottore ma che fa … hanno visto tutto ….”
“ …. Si … mi andava di far vedere che sei una puttanella che gira con un plug anale infilato nel culo … “
Sara gli vorrebbe rispondere che è un porco … ma invece quelle parole la eccitano ancora di più e viene un'altra volta.
La cena termina, fatti i convenevoli Sara, stavolta da sola rientra nella sua camera … nemmeno il tempo di sedersi davanti alla toletta e raccogliere le idee, è ancora brilla anche perché la conclusione della serata si è brindato con un fiume di champagne che ha dovuto bere, essendo sempre accanto al suo datore di lavoro, che bussano alla porta … ha ancora indosso il vestito da sera … apre la porta e un cameriere porta su un vassoio due flute e una bottiglia di champagne … alle spalle il dottor Alfredi ….:
“… Sara sono proprio contento, la festa è stata in successo e tu sei molto preziosa … brindiamo ….”
Il cameriere versa nei bicchieri ed esce dalla stanza … :
“ …. Sai il vestito che indossi è molto prezioso e non vorrei che si rovinasse … toglitelo … “
Sara guarda il suo datore di lavoro, e dopo tutto quello che è successo durante la serata sa che quello che deve accadere accadrà … tutti quei palpeggiamenti … le continue allusioni e i doppi sensi che comunque l’hanno non solo eccitata ma anche divertita … il fatto che comunque le corna a suo marito le ha già ampiamente messe … prima quel vecchio satiro di Luigi, poi il suo amico Franco, poi Pierluigi … sente sempre un formicolio al basso ventre, il plug è sempre infilato nel suo sederino, e fili di secrezioni stanno continuando ad uscire dalla sua vagina … e poi sarà vero che il dottore ce l’ha tanto grosso … sarà come quello di Luigi … un bastone di oltre venticinque centimetri che si è presa sia davanti che dietro … quelli di Franco e Pierluigi, che hanno percorso gli stessi canali, non erano così grossi …. però ci sa fare il dottore, durante la cena, davanti a tutti, mi ha fatto venire tante volte … e non ho mai potuto urlare il mio piacere, forse adesso … ma sì … Sara si sfila il vestito e resta nuda davanti a Alfredi.
Anche Alfredi resta affascinato da Sara che non è solo ben fatta … ha un fare intrigante … un misto di ingenuità e di perversione che la fa unica … anche lui non resiste, per tutta la sera si è dovuto dividere fra la rappresentanza e la sua continua eccitazione … toccare Sara non lascia mai indifferenti … e adesso può procedere, si è letteralmente imbottito di cialis e ha un membro tanto duro che sembra di marmo … si spaglia lentamente fissando sempre il corpo nudo di Sara e cala i pantaloni … Sara sbianca … è vero non è molto lungo, comunque più di un pene normale ma è grosso, veramente come una lattina d coca cola … e sa ne accorge subito perché lui la prende, la solleva, la getta sul letto, gli si mette sopra e glielo infila in bocca … la specialità di Sara sono i pompini ma questo non entra … con molta fatica e quasi slogandosi la mandibola finalmente entra e Sara può iniziare quello che sa fare meglio … tanto che dopo un po lui riesce ad infilarglielo quasi tutto fino in gola … Sara quasi non riesce a respirare … poi lui si sfila, la rigira e tocca a lui leccarla … è bravo Alfredi … tanto bravo che Sara viene un'altra volta … poi lui la rigira e osserva quel gioiello che lei ha ancora infilato, lo sfila ed inizia una leccata magistrale, lingua che entra ed esce … Sara viene rigirata ancora e Alfredi finalmente glielo infila … un urlo, soffocato tempestivamente da un asciugamano, esce improvviso …. Sara adesso sa cosa significa avere nella figa un barattolo della coca cola … inizia una monta indimenticabile, Alfredi è instancabile, la pompa come uno stantuffo e Sara gode, viene in continuazione, Alfredi le viene nella figa senza che Sara batta ciglio … nemmeno un po di riposo che la monta ricomincia, prima un nuovo pompino, poi lui la lecca e la rigira, la mette a pecorina e tenta di incularla … ma non ci riesce … il culo di Sara, nonostante sia stata inculata innumerevoli volte non è tanto elastico da sopportare una simile penetrazione …. Solo un avvertimento da Alfredi la informa che dopo le ferie estive quando verrà a Firenze sarà suo compito quello di sfondargli quel magnifico culetto … ha sfondato i culi di tutte le sue segretarie … sfonderà anche il suo … finalmente verso le quattro del mattino la monta ha termine … Sara ha goduto come non mai ma c’è stato un costo … un costo molto salato … si è sentita trattare come una puttana … un oggetto … inoltre, per tutta la monta Alfredi ha inveito nella maniera più offensiva possibile contro Alberto … si sente in colpa ancora di più in quanto quelle offese l’hanno eccitata ancora di più … ma a mente fredda …. non è giusto.
La mattina dopo c’è un seguito … Sara, già pronta per la partenza, viene chiamata da Alfredi nella sua stanza … come entra …:
“ … appoggiati al bordo del letto …..”
“ ma dottore … dobbiamo partire … ho il treno per Livorno e non voglio perderlo ….”
“ …. Non ti preoccupare … ti porto io a Livorno … adesso accucciati e levati le mutandine che ti voglio montare un'altra volta … stai tranquilla che non ti inculo … non ho la crema adatta per lubrificatelo ma a settembre in ufficio quel culetto te lo sfondo … come l’ho sfondato a tutte le mie segretarie …”
Sara si toglie un sassolino dalla scarpa …:
“ … anche Martina ….”
Alfredi la guarda con fare sornione …:
“ … perché avevi dubbi …. “
Nemmeno finisce che il barattolo entra prepotentemente nella figa di Sara che, memore dei piaceri della sera precedente si dimentica di tutti i rimorsi che le sono venuti nell’ultima ora …. si abbandona e offre la sua fighetta alla devastate penetrazione del barattolo …
Ma la libidine del dottore non si esaurisce nella stanza, che durante tutto il viaggio da Bologna a Livorno le dita di Alfredi continuano a titillare i capezzoli, entrare nella figa e nell’ano di Sara che continua a godere … al punto che quando a Livorno scende dalla macchina quasi non le tengono le gambe ….
Nel mese di agosto, durante le ferie, Sara ripensa all’avventura che ha vissuto … quello che è accaduto non è sesso … quello c’è stato con gli altri … con Alfredi lei è stata solo un oggetto e poi quel coso che ha fra le gambe è veramente mostruoso e comincia a credere che sia vero quello che le hanno raccontato … pensava fosse una balla … invece crede che qualche ragazza sia finita in ospedale per subire una ricostruzione plastica dell’ano … non vuole essere trattata come una puttana e poi non riesce a dimenticare tutte le offese indirizzate a suo marito per cui prende la decisione di rinunciare a tornare a Firenze … con tutte le possibili conseguenze.
E le conseguenze ci saranno in quanto a settembre al temine di un incontro risolutivo nel corso del quale Sara comunica che non andrà più a lavorare per lui … lui, ventilando minacce concrete di farle perdere il posto di lavoro … in una strada di periferia, la scopa proprio come una puttana … non tenta di incularla solo perché le offre di pensare di diventare la sua amante fissa … che ci pensi … lui sarà sempre pronto a prendersela … una come Sara non s’incontra tanto facilmente.
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