Mia moglie trasformata in un vaso di fiori
di
Gioioso
genere
dominazione
Siamo una coppia sposata da qualche anno … mia moglie è una giovane donna, longilinea, di carnagione ambrata, occhi verdi nasino alla francese … con uno splendido sederino a mandolino, … in altre parole un bel culetto che attira sempre gli sguardi, due piccoli seni con su cui spuntano prepotentemente i capezzoli, di media statura; è quindi una donna decisamente bella che con il passare degli anni migliora sempre di più inducendo negli uomini un fortissimo interesse che la lascia pressoché indifferente.
A settembre di quest’estate decidemmo di passare una settimana di relax al mare: arrivammo nella località prescelta … uno splendido e lussuoso resort in riva all’oceano all’interno di una folta vegetazione, composto da bungalow di due appartamentini contigui aventi in comune un grande patio intramezzato da grandi vasi rigogliosi di piante che assicuravano comunque una certa intimità.
Scoprimmo il giorno dopo che nell’appartamentino accanto al nostro erano alloggiati tre ragazzi, assai educati e discreti … anche se non riuscivano a nascondere la meraviglia destata dall’avvenenza di mia moglie … , con i quali intrattenemmo immediatamente una cordiale amicizia.
Qualche notte dopo mentre facevamo l’amore mia moglie un po’ scherzando un po’ sul serio ammiccò ….
“… hai visto come mi guardano i ragazzi …. Ogni volta che esco nel patio mi fanno la radiografia … eppure non indosso nulla di sexy … oggi pomeriggio però mentre stendevo i costumi mi si è allentato il laccio delle mutandine e lo slip è scivolato scoprendomi quasi completamente il sedere …. Ho percepito la loro presenza …. malignamente mi sono inchinata, con le gambe tese, a raccogliere il costume molto lentamente …. non puoi immaginare … secondo me gli è preso un colpo … si saranno ammazzati di …. tu ogni tanto mi snobbi … lo sai che se volessi quelli mi mangerebbero di baci … e chi sa cosa poi … mi potrebbero fare …”
Gli risposi ….
“ … non ti montare troppo la testa …. hai visto quante splendide ragazza ci sono nel villaggio …. molto più giovani di te e anche forse più disponibili ….”
“ …. tu ti illudi ….” mi rispose “ …. quelli sbavano per me …. se volessi li potrei sedurre tutti e tre contemporaneamente come nei miei sogni …. e tu …. non saresti geloso …? ”,
le risposi
“ si, si …, parla, parla … non ne avresti il coraggio per cui accontentati di me …”
La settimana proseguì piacevolmente, mare, sole, riposo, notai peraltro i tre ragazzi intrattenersi spesso, sia sulla spiaggia che nel patio, vicino alla mia mogliettina a scherzare e ridere, da lei quasi sollecitati a starle vicino e a … corteggiarla …. le faceva indubbiamente piacere essere al centro delle loro attenzioni al punto che un pomeriggio notai un atteggiamento stizzoso nei confronti di uno dei tre che aveva visto corteggiare una ragazza al bar per poi appartarsi dietro un palmeto antistante ….
Aveva quindi preso gusto a provocarli con battute a doppio senso, e a volte anche di dubbio gusto, da loro puntualmente ribattute …. Il tutto però nei limiti delle libertà che ci si può prendere nel corso di una vacanza ….. anche se mi confessò che dopo aver visto uno dei tre appartarsi con una ragazza dietro il palmeto, aveva, per ripicca, provocato gli altri due pregandoli di spalmarle la crema solare ….
Al ché le chiesi: “… anche sul seno?”
e lei: “ … certo …. dappertutto, seno e … anche dietro …. in fin dei conti al mattino indosso un costume abbastanza sgambato …. anche se tu non te ne sei accorto …., sei geloso?”
Risposi, per non darle soddisfazione …..: “ no …! no ….! figurati..”
ma dentro stavo rodendo, … non riuscendo a capire se quanto raccontato fosse vero o una provocatoria bugia per ingelosirmi … anche se immaginare le mani dei due scivolare sul corpo e posarsi sul culetto ed incunearsi nel solco della mia maliziosa mogliettina … mi stava provocando una vistosa erezione … che non le sfuggì … “ma che fai … ti eccita immaginarmi fra altre mani … ma allora domani sera, alla serata danzante, ti faccio impazzire … mi faccio toccare da tutti e tre … e così mio tenero cornutello ti faccio eccitare senza nemmeno farmi toccare da te … “. Mentre parlava me la stavo guardando … quanto era bella … e provocante … era difficile resisterle … mi era diventato duro come il marmo … sorrise beffardamente e si allontanò verso il nostro bungalow.
La sera successiva, dopo cena, annunciata e pubblicizzata dallo staff del club, si sarebbe svolta la festa danzante fra le piattaforme antistanti la spiaggia, bordo piscina, contornata da una articolata e fitta vegetazione che formava tutto intorno tanti piccoli angoli serviti da tavolinetti e poltroncine di plexiglas trasparente e comodi divani, illuminati da luci soffuse poste in basso al bordo del pavimento, che ne valorizzavano la discrezione; dalla parte opposta l’orchestrina alternava musica da ballo nelle varie tipologie.
Durante la cena, ricordando le battute del giorno prima ci eravamo più volte punzecchiati e stavo percependo un cambiamento sensibile nel comportamento di mia moglie: era sempre stata abbastanza tranquilla, gli piaceva abbastanza fare sesso ma senza trascendere in comportamenti estremi … gradiva poco prenderlo in bocca e tanto meno ingoiare … avevamo provato, più per desiderio di provare a trasgredire che per convinzione, il sesso anale, ma per inesperienza, perché non mi si induriva a sufficienza, perché lei sentiva dolore all’introduzione , alla fine delle fiere il tentativo era miseramente abortito … anche il normale abbigliamento risentiva di questo atteggiamento di indifferenza a vestirsi con capi sexy tanto era consapevole di essere molto bella e desiderabile, non solo da me, ma da molti altri uomini che nel passato l’avevano spesso corteggiata … però da quando aveva visto che uno dei ragazzi, il più aitante e strafottente, che spesso l’aveva scherzosamente presa in giro, stava tentando di rimorchiare una ragazzina della sua età, e che quindi, a questo punto per ripicca, si era fatta massaggiare dagli altri due, l’atteggiamento era cambiato … qualcosa doveva essere scattato nel suo cervello … presso la boutique del club aveva acquistato un nuovo micro tanga, accompagnato da un reggiseno microscopico che non le copriva praticamente nulla che aveva subito indossato in spiaggia provocando una scia di salaci commenti sulla indecenza dimostrata, da parte delle signore presenti, e altrettanti commenti, di segno opposto, da parte degli uomini, nonché un costosissimo abito di seta, estremamente evanescente e pressoché trasparente, costituito da un gonnellino cortissimo che scendeva appena sotto l’inguine, dal quale si irraggiavano, dalla cintura sulla pancia due strisce dello stesso tessuto che, diminuendo progressivamente la larghezza, salivano ad annodarsi dietro il collo lasciando quindi visibile, ad ogni movimento, il seno ed i capezzoli sul davanti e completamente scoperta la schiena fino all’inizio del solco del sedere, ancor più che sexy, oserei dire indecente, accompagnato da sandali con un tacco molto alto e per intimo una mutandina trasparentissima che si annodava ai fianchi … il tutto per la serata danzante … onestamente non mi sarei mai immaginato di poterla vedere così abbigliata.
Rientrammo nel bungalow per vestirci: io mi cambiai rapidamente e usci sulla veranda … poco dopo i tre ragazzi uscirono dalla loro dependance, mi videro e mi raggiunsero aspettando tutti insieme la mia mogliettina; dopo un’attesa che sembrò interminabile la porta si aprì e lei comparve … ci lasciò tutti a bocca aperta … acconciata con quel vestitino, truccata in maniera esemplare, alta su quei sandali era bella, bellissima … anche io, che non l’avevo mai vista così, ebbi un groppo alla gola … quella dea era mia … solo io me la potevo godere … quasi non riuscivo a capacitarmi di essere riuscito a conquistare una così meravigliosa creatura … almeno così credevo in quel momento fatato.
Ci recammo verso le pedane e incominciammo a ballare, alternando balli lenti a quelli più movimentati; ogni tanto andavo al bar, accompagnato ora da uno, ora da un altro dei ragazzi, a sorbire bevande per lo più alcoliche: nel frattempo la mia mogliettina continuava a ballare … dopo qualche ora la stanchezza e l’alcool ingurgitato fecero il loro effetto e mi abbandonai un po’ frastornato ed intontito su uno dei divani bordo pista: pur intontito mi resi però conto che la mia splendida mogliettina stava ballando quasi solamente con il ragazzo più intraprendente dei tre; nei balli lenti l’aveva avvinghiata e una sua mano stava stabilmente sopra il suo culetto, con l’altra mi pareva gli palpasse il seno sotto il vestito e lei sembrava gradire quelle prese lasciandosi strusciare e baciare sul collo, sembrava ascoltare qualcosa che veniva bisbigliato sorridendo con fare accondiscendente … poi quando cambiava la musica e diventava ritmica e veloce, alternativamente i suoi due amici si posizionavano alle sue spalle e intuivo che, senza tante remore, le palpavano il culetto ed in qualche occasione le sollevavano il gonnellino mostrando a tutti quelli che le stavano dietro le mutandine trasparenti che non nascondevano nulla. Fra me e me stavo valutando di alzarmi e andare a fermare quello spettacolo ma, non abituato all’alcool, ero praticamente ubriaco e a mala pena mi rendevo conto di quello che stava accadendo intorno a me … ragionando quindi sulla possibilità di alzarmi credo di essermi appisolato … nel dormiveglia percepii però che la mia splendida mogliettina veniva palpeggiata pesantemente avanti le poche persone che ancora si trovavano sulle pedane … credo di aver visto tentare di scostare le strisce che coprivano il seno e vedere un seno … e non mi sembrava che mia moglie si risentisse o si opponesse … poi non la vidi più, probabilmente mi addormentai per qualche tempo … poi realizzai di vederla uscire da un angolo con le strisce completamente abbassate, tette al vento, il gonnellino rialzato e mi sembrò che non portasse più le mutandine … credo di averle viste in bocca ad una dei ragazzi … ma non ne sono sicuro … qualcuno però mi accompagnò in camera dove mi svegliai la mattina dopo con un fortissimo mal di testa … venendomi il dubbio che sulla testa fossero nate delle protuberanza.
Chiesi a mia moglie cosa fosse successo e lei mi disse che avevo bevuto troppo le feci presente che mi pareva di averla vista alquanto svestita ma lei mi disse che nel ballare il vestitino, non progettato e realizzato per balli così movimentati si scostava, frequentemente lasciandola con i seni al vento … e quando gli accennai delle mutandine mi rispose che effettivamente si erano sciolti i lacci, che erano cadute e che uno dei ragazzi le aveva raccolte … quanto al fatto di averle viste in bocca … chissà cosa avevo visto, ed alla domanda di cosa le avessero sussurrato mentre ballava mi rispose che le stava facendo la corte … quando poi le feci presente che non l’avevo più vista sulla pedana e chiesi dove fosse andata mi rispose che mi sbagliavo … che ero diventato geloso e chissà cosa andavo pensando … poi mi accennò che per festeggiare la fine della vacanza … aveva deciso, insieme ai ragazzi, che nell’ultima serata avremmo cenato tutti insieme nella nostra veranda.
Arrivò la sera e ci preparammo per la cena; con mio stupore mia moglie si presentò indossando un nuovo cortissimo e velato tubino nero, pressoché inconsistente e come quello della sera prima quasi trasparente, ovviamente molto scollato, sostenuto da sottilissime spalline, sotto il quale s’intuiva, e senza nemmeno molta immaginazione, vista l’assenza di una qualsiasi piega, un perizoma dello stesso colore, ed un paio di sandali, il tutto acquistato sempre nella boutique del club, al mio sguardo stupito rispose ammiccando … “tanto non sei mica geloso …”. Come era cambiata in così poco tempo …
Quando uscimmo nel patio nel quale era stato allestito un tavolo, i ragazzi manifestarono apertamente la gioia di vederla così agghindata … mia moglie dimostrò di apprezzare.
Mangiammo e bevemmo di gusto le pietanza preparate e la temperatura della serata salì notevolmente, non solo per le abbondanti libagioni ma anche perché uno dei ragazzi tirò fuori una bustina che ci disse avrebbe aumentato la nostra disponibilità a divertirci in tutti i sensi: già storditi dagli effetti dell’alcool già bevuto, mia moglie sembrò entusiasta ed io non prestai molta attenzione alle spiegazioni forniteci e la polverina fu mescolata nei nostri bicchieri; effettivamente dopo qualche momento l’ euforia collettiva aumentò in maniera esponenziale e continuammo a scambiarci battute sempre più a sfondo erotico e sessuale …
forse anche porno …
I ragazzi facevano battute sempre più spinte ed esplicite alle quali mia moglie teneva comunque testa, nonostante incominciasse a dare chiari segni di essere decisamente su di giri; intorno alla mezzanotte uno dei ragazzi, quello che aveva rimorchiato la ragazza, raccontò che la sera prima si era divertito moltissimo, aggiungendo, maliziosamente, che io ormai avevo superato l’età e che non mi potevo più permettere di andare con giovani donne ma che mi dovevo accontentare di donne più attempate, e così dicendo guardando con insistenza mia moglie …. accadde ciò che non mi sarei mai immaginato … mia moglie reagì affermando che lei era ben più soddisfacente di una ragazzina …. come aveva dimostrato la sera prima durante la festa danzante. L’ovvia risposta fu: “… si, si … parli, parli, ma secondo me, sei solo tutto fumo e niente arrosto … ti sei fatta palpare, mettere un dito nella fighetta … ci hai fatto un pompino ,,,, ”, al ché mia moglie gli si avvicinò in piedi e gli sussurrò qualcosa all’orecchio, di rimando lui l’abbracciò e la baciò sulla bocca; le prese la mano e gliela fece appoggiare sull’inguine; cominciò poi a sciogliere le spalline del vestitino che, privo di sostegno, cadde, lasciando il seno destro completamente scoperto; dette poi una furtiva occhiata ad uno dei suoi amici che si mise alle spalle della mia tenera mogliettina e incominciò a palparle il sederino sollevandole il vestito fino a scoprire il culetto sul quale risaltavano i lacci del perizoma.
Pur intronato dall’alcool, come la sera prima, e dallo stimolante rimasi sbigottito, restai paralizzato in preda a una debole rabbia, mi aveva mentito … non se l’erano fatta ma poco ci era mancato, e ad una perversa curiosità di vedere fino a che punto si sarebbe spinta …. inoltre vedere che uno le stuzzicava il seno mentre l’altro le palpava il culetto mi eccitava al punto che mi era diventato duro …. la mia reazione fu quella di rimanere fermo quasi paralizzato dalla situazione.
Mia moglie, in preda ad una forte eccitazione, persi i freni inibitori, sollecitata da una decisa spinta si era, nel frattempo, inginocchiata; notai che il perizoma glielo avevano già abbassato ed era incastrato all’altezza dei ginocchi e che il vestito era diventato una striscia di stoffa all’altezza della vita, scoprendo quindi completamente i seni su cui svettavano i capezzoli completamente inturgiditi … aveva preso in mano il cazzo e lo stava masturbando: gli altri due incominciarono a palparle il sederino massaggiandola sempre più profondamente …. a quel punto lei si girò e li guardò in una certa maniera …..tale da indurli a perdere ogni ritegno ed a proseguire ciò che stavano incominciando a intuire ….
Mentre stava masturbando il primo ragazzo, uno degli altri due le si posizionò davanti, tirò fuori l’uccello e glielo mise in bocca …. e così stava realizzando uno dei suoi inconfessati sogni perversi di cui avevamo tanto fantasticato …. masturbare uno, fare un pompino ad un altro e essere palpata nel sederino da un terzo …. Il tutto contemporaneamente …. non si rendeva più conto che la cosa non si sarebbe fermata lì … infatti …. seguì un alternarsi dei ragazzi che glielo misero in bocca mentre gli altri armeggiavano con il seno e con il sederino.
Come in un sogno seguivo l’evolversi della situazione e preso da eccitazione incomincia a masturbarmi anch’io …. ignorando la mia presenza, cominciarono a commentare:
“… ve l’avevo detto che era una gran troia …”,
“ … dai puttana facci godere …”,
“… troia stasera ti becchi tre cazzi … che è quello che vuoi ….”,
“ … una vacca come te si merita tre cazzi contemporaneamente ….”,
la mia mogliettina ormai in preda alla libidine rispondeva tra un cazzo e l’altro:
“ … sto godendo …. sto godendo …. mi fate morire dal piacere …. dai …. dai … ”.
La presero in parola; la fecero alzare e salire sul tavolo dove la fecero mettere a 4 zampe: “…. brava … adesso ti faremo godere come non mai”, e mentre uno dei ragazzi le aveva già schiaffato il cazzo in bocca, gli altri le avevano strappato il perizoma e sfilato a forza il vestitino così che lei si ritrovava completamente nuda con solo i sandali, a 4 zampe sul tavolo, con un cazzo in bocca che stava spompinando selvaggiamente e con gli altri due cazzi che le giravano intorno, mettendo in bella mostra il suo culetto e la sua figa. Uno dei ragazzi, vista la posizione, cominciò a leccarle la figa da dietro e mia moglie ebbe un sussulto, forse solo allora in un attimo di lucidità intuì a cosa stava andando incontro, tentò di ritrarsi, cercando il mio sguardo come quasi ad implorarmi di fare qualcosa, fu solo un attimo: “ …. stai ferma troia”,
e lei: “… no,…. no fermi, … cosa volete fare ….”,
“ … stai ferma, dai che ti piacerà ….”
Resasi conto che non poteva opporsi, che io mi stavo masturbando e che l’intuibile trattamento poteva piacerle …. chiuse gli occhi e si donò
docilmente a loro.
Dopo questo attimo di esitazione e dopo averla leccata, il primo del gruppo le infilò violentemente il suo cazzo nella figa:
“…. fammi godere puttana ….”,
la vidi inarcarsi un attimo in silenzio per ricevere il suo primo cazzo di cui assecondò le violenti spinte, nel frattempo un’altro cazzo aveva preso posto nella sua bocca e fu costretta a spampinarlo, ma stavolta senza la voracità mostrata in precedenza; il ragazzo comunque venne dopo qualche minuto obbligandola ad ingoiare il liquido, mentre l’altro strusciava il suo cazzo cercando un altro buco in cui inserirlo.
Dopo un attimo anche il primo ragazzo le venne dentro in un esplosione di mugolii di piacere:
“…. ti ho lasciato un ricordino, adesso lecca bene ….”
e mentre glielo schiaffava in bocca lasciò subito il posto al compagno mentre il terzo, non ancora soddisfatto, adocchiò un panetto di burro sul tavolo e prese atto che fino a quel momento non si erano interessati ad un altro buco …. quello troneggiante al centro di quello splendido sederino …..:
“… dai troia che adesso ti sfondiamo quel bel culetto …”,
lei fece per divincolarsi:
“… no, no, vi prego … non l’ho mai fatto …. mi farà male …. Vi scongiuro …..”,
non cercava neppure più il mio sguardo con un’espressione di doloroso completo abbandono, ma era una timida protesta, senza nemmeno tanta convinzione ….. nel passato avevo provato a sodomizzarla …. ma non c’ero mai riuscito … almeno non completamente … l’avevo appoggiato …. ma lei impaurita seppur curiosa e forse anche desiderosa ….. non aveva mai voluto essere penetrata fino in fondo …. In quel momento però era trattenuta dai ragazzi …. alla fine, vidi piano piano il cazzo entrare nel suo culetto con lei che gemeva ad ogni colpo del cazzo nel suo culo, dopo un po che veniva penetrata al dolore iniziale si sostituì il piacere della penetrazione ripetuta e continua … di questo si resero conto i ragazzi che la fecero alzare e quello con il cazzo più grosso si sdraiò sul tavolo mentre gli altri due, toccandola dappertutto la aiutarono a farsi impalare sul cazzo del ragazzo sdraiato, che la penetrò senza fatica mentre succhiava con forza le sue tette, il compagno salì sul tavolo puntò il suo cazzo sull’ano ancora dischiuso per la precedente penetrazione e l’infilò violentemente per tutta la sua lunghezza pompandola selvaggiamente …. Anche il terzo ragazzo salì sul tavolo e infilò il proprio cazzo nella bocca che in preda alla libidine si agitava per prenderlo nel culo , sentirlo nella figa e …. slinguazzarlo nella bocca …. Si stava realizzando un sogno inconfessabile …. stava prendendo contemporaneamente tre cazzi …. nella bocca …. nella figa e … nel culo …. nessuna protesta o resistenza da parte sua … anzi:
“ …. che brava troia che sei, senti tre cazzi per te”
Dopo un po, quando i ragazzi godettero dentro di lei, e lei con loro un paio di volte, li vidi alzarsi tutti sorreggendo mia moglie che tutta sudata, con sperma che le colava dappertutto, sembrava esausta e distrutta con un misto di umiliazione e piacere nello sguardo.
Pensavo che tutto fosse finito, ma a questo punto mi resi conto che si erano scordati completamente di me ed entrarono tutti e tre nel nostro appartamento trascinandovi mia moglie che non mostrava più nessuna resistenza, lasciandomi fuori, solo.
Allora raccolsi ciò che restava degli abiti di mia moglie mentre dall’interno dell’appartamento udivo chiaramente i rumori e le voci della monta che continuava,
“ …. Mettigli un dito … due dita …. Tutta la mano nel culo ….”
“ … girala allargagli le gambe …. Leccala ….”
“ …. Succhia …. Mentre lui t’incula …..”
“ …. mettiamogli due cazzi nel culo …. “
“ … dai glielo allarghiamo così tanto che non gli si chiude più … ci facciamo passare un autotreno …”
“ … quando il marito glielo metterà nel culo lui non sentirà niente e lei nemmeno se ne accorgerà …”
E giù grasse risate …
E così per tutta la notte fino a che spossato e senza forze mi addormentai sul divanetto nel patio …..
Era quasi l’alba quando mi svegliai … intorno a me silenzio … la porta del mio bungalow socchiusa … ancora stordito cercai di ricordarmi cosa fosse accaduto e pian piano mi tornò la memoria e rividi mentalmente le scene di sesso cui la mia leggiadra mogliettina era stata sottoposta … con suo sommo godimento … dei ragazzi nessuna traccia … nel mentre vidi sul tavolo un biglietto … lo lessi:
“caro amico ti vogliamo ringraziare per la magnifica serata che abbiamo passato con quella bellissima troia che è la tua mogliettina. Anche tu però ci devi ringraziare per come le abbiamo allargato tutti i suoi buchetti … in particolare quello posteriore, dove da adesso ci potrai far entrare tutto quello che vorrai … come potrai constatare quando entrerai in camera … non potevamo non lasciarti un tangibile segno del nostro ringraziamento.
I magnifici tre.”
Con il foglio in mano, alquanto perplesso, entrai in camera … sul letto matrimoniale, al centro della stanza, giaceva la mia mogliettina, ancora addormentata, con un cuscino posto sotto la pancia in maniera che la posizione assunta fosse simile a quella della “pecorina” … restai senza parole … infilato nel culetto era stata piantata per la maggior parte una banana di gigantesche proporzioni la cui sommità era stata sbucciata tanto da simulare un fiore … io quel culetto non l’avevo mai profanato e ora c’era piantata una banana … il culetto della mia bella mogliettina era diventato un vaso da fiori … presi la macchina fotografica e scattai diverse foto mettendo in evidenza le smorfie di soddisfazione, che sebbene ancora addormentata trasparivano sul viso di mia moglie ….
Tornammo a casa ed il giorno dopo senza profferire nulla andai dal mio amico avvocato, portando con me le foto, ed avviai le pratiche per il divorzio.
A settembre di quest’estate decidemmo di passare una settimana di relax al mare: arrivammo nella località prescelta … uno splendido e lussuoso resort in riva all’oceano all’interno di una folta vegetazione, composto da bungalow di due appartamentini contigui aventi in comune un grande patio intramezzato da grandi vasi rigogliosi di piante che assicuravano comunque una certa intimità.
Scoprimmo il giorno dopo che nell’appartamentino accanto al nostro erano alloggiati tre ragazzi, assai educati e discreti … anche se non riuscivano a nascondere la meraviglia destata dall’avvenenza di mia moglie … , con i quali intrattenemmo immediatamente una cordiale amicizia.
Qualche notte dopo mentre facevamo l’amore mia moglie un po’ scherzando un po’ sul serio ammiccò ….
“… hai visto come mi guardano i ragazzi …. Ogni volta che esco nel patio mi fanno la radiografia … eppure non indosso nulla di sexy … oggi pomeriggio però mentre stendevo i costumi mi si è allentato il laccio delle mutandine e lo slip è scivolato scoprendomi quasi completamente il sedere …. Ho percepito la loro presenza …. malignamente mi sono inchinata, con le gambe tese, a raccogliere il costume molto lentamente …. non puoi immaginare … secondo me gli è preso un colpo … si saranno ammazzati di …. tu ogni tanto mi snobbi … lo sai che se volessi quelli mi mangerebbero di baci … e chi sa cosa poi … mi potrebbero fare …”
Gli risposi ….
“ … non ti montare troppo la testa …. hai visto quante splendide ragazza ci sono nel villaggio …. molto più giovani di te e anche forse più disponibili ….”
“ …. tu ti illudi ….” mi rispose “ …. quelli sbavano per me …. se volessi li potrei sedurre tutti e tre contemporaneamente come nei miei sogni …. e tu …. non saresti geloso …? ”,
le risposi
“ si, si …, parla, parla … non ne avresti il coraggio per cui accontentati di me …”
La settimana proseguì piacevolmente, mare, sole, riposo, notai peraltro i tre ragazzi intrattenersi spesso, sia sulla spiaggia che nel patio, vicino alla mia mogliettina a scherzare e ridere, da lei quasi sollecitati a starle vicino e a … corteggiarla …. le faceva indubbiamente piacere essere al centro delle loro attenzioni al punto che un pomeriggio notai un atteggiamento stizzoso nei confronti di uno dei tre che aveva visto corteggiare una ragazza al bar per poi appartarsi dietro un palmeto antistante ….
Aveva quindi preso gusto a provocarli con battute a doppio senso, e a volte anche di dubbio gusto, da loro puntualmente ribattute …. Il tutto però nei limiti delle libertà che ci si può prendere nel corso di una vacanza ….. anche se mi confessò che dopo aver visto uno dei tre appartarsi con una ragazza dietro il palmeto, aveva, per ripicca, provocato gli altri due pregandoli di spalmarle la crema solare ….
Al ché le chiesi: “… anche sul seno?”
e lei: “ … certo …. dappertutto, seno e … anche dietro …. in fin dei conti al mattino indosso un costume abbastanza sgambato …. anche se tu non te ne sei accorto …., sei geloso?”
Risposi, per non darle soddisfazione …..: “ no …! no ….! figurati..”
ma dentro stavo rodendo, … non riuscendo a capire se quanto raccontato fosse vero o una provocatoria bugia per ingelosirmi … anche se immaginare le mani dei due scivolare sul corpo e posarsi sul culetto ed incunearsi nel solco della mia maliziosa mogliettina … mi stava provocando una vistosa erezione … che non le sfuggì … “ma che fai … ti eccita immaginarmi fra altre mani … ma allora domani sera, alla serata danzante, ti faccio impazzire … mi faccio toccare da tutti e tre … e così mio tenero cornutello ti faccio eccitare senza nemmeno farmi toccare da te … “. Mentre parlava me la stavo guardando … quanto era bella … e provocante … era difficile resisterle … mi era diventato duro come il marmo … sorrise beffardamente e si allontanò verso il nostro bungalow.
La sera successiva, dopo cena, annunciata e pubblicizzata dallo staff del club, si sarebbe svolta la festa danzante fra le piattaforme antistanti la spiaggia, bordo piscina, contornata da una articolata e fitta vegetazione che formava tutto intorno tanti piccoli angoli serviti da tavolinetti e poltroncine di plexiglas trasparente e comodi divani, illuminati da luci soffuse poste in basso al bordo del pavimento, che ne valorizzavano la discrezione; dalla parte opposta l’orchestrina alternava musica da ballo nelle varie tipologie.
Durante la cena, ricordando le battute del giorno prima ci eravamo più volte punzecchiati e stavo percependo un cambiamento sensibile nel comportamento di mia moglie: era sempre stata abbastanza tranquilla, gli piaceva abbastanza fare sesso ma senza trascendere in comportamenti estremi … gradiva poco prenderlo in bocca e tanto meno ingoiare … avevamo provato, più per desiderio di provare a trasgredire che per convinzione, il sesso anale, ma per inesperienza, perché non mi si induriva a sufficienza, perché lei sentiva dolore all’introduzione , alla fine delle fiere il tentativo era miseramente abortito … anche il normale abbigliamento risentiva di questo atteggiamento di indifferenza a vestirsi con capi sexy tanto era consapevole di essere molto bella e desiderabile, non solo da me, ma da molti altri uomini che nel passato l’avevano spesso corteggiata … però da quando aveva visto che uno dei ragazzi, il più aitante e strafottente, che spesso l’aveva scherzosamente presa in giro, stava tentando di rimorchiare una ragazzina della sua età, e che quindi, a questo punto per ripicca, si era fatta massaggiare dagli altri due, l’atteggiamento era cambiato … qualcosa doveva essere scattato nel suo cervello … presso la boutique del club aveva acquistato un nuovo micro tanga, accompagnato da un reggiseno microscopico che non le copriva praticamente nulla che aveva subito indossato in spiaggia provocando una scia di salaci commenti sulla indecenza dimostrata, da parte delle signore presenti, e altrettanti commenti, di segno opposto, da parte degli uomini, nonché un costosissimo abito di seta, estremamente evanescente e pressoché trasparente, costituito da un gonnellino cortissimo che scendeva appena sotto l’inguine, dal quale si irraggiavano, dalla cintura sulla pancia due strisce dello stesso tessuto che, diminuendo progressivamente la larghezza, salivano ad annodarsi dietro il collo lasciando quindi visibile, ad ogni movimento, il seno ed i capezzoli sul davanti e completamente scoperta la schiena fino all’inizio del solco del sedere, ancor più che sexy, oserei dire indecente, accompagnato da sandali con un tacco molto alto e per intimo una mutandina trasparentissima che si annodava ai fianchi … il tutto per la serata danzante … onestamente non mi sarei mai immaginato di poterla vedere così abbigliata.
Rientrammo nel bungalow per vestirci: io mi cambiai rapidamente e usci sulla veranda … poco dopo i tre ragazzi uscirono dalla loro dependance, mi videro e mi raggiunsero aspettando tutti insieme la mia mogliettina; dopo un’attesa che sembrò interminabile la porta si aprì e lei comparve … ci lasciò tutti a bocca aperta … acconciata con quel vestitino, truccata in maniera esemplare, alta su quei sandali era bella, bellissima … anche io, che non l’avevo mai vista così, ebbi un groppo alla gola … quella dea era mia … solo io me la potevo godere … quasi non riuscivo a capacitarmi di essere riuscito a conquistare una così meravigliosa creatura … almeno così credevo in quel momento fatato.
Ci recammo verso le pedane e incominciammo a ballare, alternando balli lenti a quelli più movimentati; ogni tanto andavo al bar, accompagnato ora da uno, ora da un altro dei ragazzi, a sorbire bevande per lo più alcoliche: nel frattempo la mia mogliettina continuava a ballare … dopo qualche ora la stanchezza e l’alcool ingurgitato fecero il loro effetto e mi abbandonai un po’ frastornato ed intontito su uno dei divani bordo pista: pur intontito mi resi però conto che la mia splendida mogliettina stava ballando quasi solamente con il ragazzo più intraprendente dei tre; nei balli lenti l’aveva avvinghiata e una sua mano stava stabilmente sopra il suo culetto, con l’altra mi pareva gli palpasse il seno sotto il vestito e lei sembrava gradire quelle prese lasciandosi strusciare e baciare sul collo, sembrava ascoltare qualcosa che veniva bisbigliato sorridendo con fare accondiscendente … poi quando cambiava la musica e diventava ritmica e veloce, alternativamente i suoi due amici si posizionavano alle sue spalle e intuivo che, senza tante remore, le palpavano il culetto ed in qualche occasione le sollevavano il gonnellino mostrando a tutti quelli che le stavano dietro le mutandine trasparenti che non nascondevano nulla. Fra me e me stavo valutando di alzarmi e andare a fermare quello spettacolo ma, non abituato all’alcool, ero praticamente ubriaco e a mala pena mi rendevo conto di quello che stava accadendo intorno a me … ragionando quindi sulla possibilità di alzarmi credo di essermi appisolato … nel dormiveglia percepii però che la mia splendida mogliettina veniva palpeggiata pesantemente avanti le poche persone che ancora si trovavano sulle pedane … credo di aver visto tentare di scostare le strisce che coprivano il seno e vedere un seno … e non mi sembrava che mia moglie si risentisse o si opponesse … poi non la vidi più, probabilmente mi addormentai per qualche tempo … poi realizzai di vederla uscire da un angolo con le strisce completamente abbassate, tette al vento, il gonnellino rialzato e mi sembrò che non portasse più le mutandine … credo di averle viste in bocca ad una dei ragazzi … ma non ne sono sicuro … qualcuno però mi accompagnò in camera dove mi svegliai la mattina dopo con un fortissimo mal di testa … venendomi il dubbio che sulla testa fossero nate delle protuberanza.
Chiesi a mia moglie cosa fosse successo e lei mi disse che avevo bevuto troppo le feci presente che mi pareva di averla vista alquanto svestita ma lei mi disse che nel ballare il vestitino, non progettato e realizzato per balli così movimentati si scostava, frequentemente lasciandola con i seni al vento … e quando gli accennai delle mutandine mi rispose che effettivamente si erano sciolti i lacci, che erano cadute e che uno dei ragazzi le aveva raccolte … quanto al fatto di averle viste in bocca … chissà cosa avevo visto, ed alla domanda di cosa le avessero sussurrato mentre ballava mi rispose che le stava facendo la corte … quando poi le feci presente che non l’avevo più vista sulla pedana e chiesi dove fosse andata mi rispose che mi sbagliavo … che ero diventato geloso e chissà cosa andavo pensando … poi mi accennò che per festeggiare la fine della vacanza … aveva deciso, insieme ai ragazzi, che nell’ultima serata avremmo cenato tutti insieme nella nostra veranda.
Arrivò la sera e ci preparammo per la cena; con mio stupore mia moglie si presentò indossando un nuovo cortissimo e velato tubino nero, pressoché inconsistente e come quello della sera prima quasi trasparente, ovviamente molto scollato, sostenuto da sottilissime spalline, sotto il quale s’intuiva, e senza nemmeno molta immaginazione, vista l’assenza di una qualsiasi piega, un perizoma dello stesso colore, ed un paio di sandali, il tutto acquistato sempre nella boutique del club, al mio sguardo stupito rispose ammiccando … “tanto non sei mica geloso …”. Come era cambiata in così poco tempo …
Quando uscimmo nel patio nel quale era stato allestito un tavolo, i ragazzi manifestarono apertamente la gioia di vederla così agghindata … mia moglie dimostrò di apprezzare.
Mangiammo e bevemmo di gusto le pietanza preparate e la temperatura della serata salì notevolmente, non solo per le abbondanti libagioni ma anche perché uno dei ragazzi tirò fuori una bustina che ci disse avrebbe aumentato la nostra disponibilità a divertirci in tutti i sensi: già storditi dagli effetti dell’alcool già bevuto, mia moglie sembrò entusiasta ed io non prestai molta attenzione alle spiegazioni forniteci e la polverina fu mescolata nei nostri bicchieri; effettivamente dopo qualche momento l’ euforia collettiva aumentò in maniera esponenziale e continuammo a scambiarci battute sempre più a sfondo erotico e sessuale …
forse anche porno …
I ragazzi facevano battute sempre più spinte ed esplicite alle quali mia moglie teneva comunque testa, nonostante incominciasse a dare chiari segni di essere decisamente su di giri; intorno alla mezzanotte uno dei ragazzi, quello che aveva rimorchiato la ragazza, raccontò che la sera prima si era divertito moltissimo, aggiungendo, maliziosamente, che io ormai avevo superato l’età e che non mi potevo più permettere di andare con giovani donne ma che mi dovevo accontentare di donne più attempate, e così dicendo guardando con insistenza mia moglie …. accadde ciò che non mi sarei mai immaginato … mia moglie reagì affermando che lei era ben più soddisfacente di una ragazzina …. come aveva dimostrato la sera prima durante la festa danzante. L’ovvia risposta fu: “… si, si … parli, parli, ma secondo me, sei solo tutto fumo e niente arrosto … ti sei fatta palpare, mettere un dito nella fighetta … ci hai fatto un pompino ,,,, ”, al ché mia moglie gli si avvicinò in piedi e gli sussurrò qualcosa all’orecchio, di rimando lui l’abbracciò e la baciò sulla bocca; le prese la mano e gliela fece appoggiare sull’inguine; cominciò poi a sciogliere le spalline del vestitino che, privo di sostegno, cadde, lasciando il seno destro completamente scoperto; dette poi una furtiva occhiata ad uno dei suoi amici che si mise alle spalle della mia tenera mogliettina e incominciò a palparle il sederino sollevandole il vestito fino a scoprire il culetto sul quale risaltavano i lacci del perizoma.
Pur intronato dall’alcool, come la sera prima, e dallo stimolante rimasi sbigottito, restai paralizzato in preda a una debole rabbia, mi aveva mentito … non se l’erano fatta ma poco ci era mancato, e ad una perversa curiosità di vedere fino a che punto si sarebbe spinta …. inoltre vedere che uno le stuzzicava il seno mentre l’altro le palpava il culetto mi eccitava al punto che mi era diventato duro …. la mia reazione fu quella di rimanere fermo quasi paralizzato dalla situazione.
Mia moglie, in preda ad una forte eccitazione, persi i freni inibitori, sollecitata da una decisa spinta si era, nel frattempo, inginocchiata; notai che il perizoma glielo avevano già abbassato ed era incastrato all’altezza dei ginocchi e che il vestito era diventato una striscia di stoffa all’altezza della vita, scoprendo quindi completamente i seni su cui svettavano i capezzoli completamente inturgiditi … aveva preso in mano il cazzo e lo stava masturbando: gli altri due incominciarono a palparle il sederino massaggiandola sempre più profondamente …. a quel punto lei si girò e li guardò in una certa maniera …..tale da indurli a perdere ogni ritegno ed a proseguire ciò che stavano incominciando a intuire ….
Mentre stava masturbando il primo ragazzo, uno degli altri due le si posizionò davanti, tirò fuori l’uccello e glielo mise in bocca …. e così stava realizzando uno dei suoi inconfessati sogni perversi di cui avevamo tanto fantasticato …. masturbare uno, fare un pompino ad un altro e essere palpata nel sederino da un terzo …. Il tutto contemporaneamente …. non si rendeva più conto che la cosa non si sarebbe fermata lì … infatti …. seguì un alternarsi dei ragazzi che glielo misero in bocca mentre gli altri armeggiavano con il seno e con il sederino.
Come in un sogno seguivo l’evolversi della situazione e preso da eccitazione incomincia a masturbarmi anch’io …. ignorando la mia presenza, cominciarono a commentare:
“… ve l’avevo detto che era una gran troia …”,
“ … dai puttana facci godere …”,
“… troia stasera ti becchi tre cazzi … che è quello che vuoi ….”,
“ … una vacca come te si merita tre cazzi contemporaneamente ….”,
la mia mogliettina ormai in preda alla libidine rispondeva tra un cazzo e l’altro:
“ … sto godendo …. sto godendo …. mi fate morire dal piacere …. dai …. dai … ”.
La presero in parola; la fecero alzare e salire sul tavolo dove la fecero mettere a 4 zampe: “…. brava … adesso ti faremo godere come non mai”, e mentre uno dei ragazzi le aveva già schiaffato il cazzo in bocca, gli altri le avevano strappato il perizoma e sfilato a forza il vestitino così che lei si ritrovava completamente nuda con solo i sandali, a 4 zampe sul tavolo, con un cazzo in bocca che stava spompinando selvaggiamente e con gli altri due cazzi che le giravano intorno, mettendo in bella mostra il suo culetto e la sua figa. Uno dei ragazzi, vista la posizione, cominciò a leccarle la figa da dietro e mia moglie ebbe un sussulto, forse solo allora in un attimo di lucidità intuì a cosa stava andando incontro, tentò di ritrarsi, cercando il mio sguardo come quasi ad implorarmi di fare qualcosa, fu solo un attimo: “ …. stai ferma troia”,
e lei: “… no,…. no fermi, … cosa volete fare ….”,
“ … stai ferma, dai che ti piacerà ….”
Resasi conto che non poteva opporsi, che io mi stavo masturbando e che l’intuibile trattamento poteva piacerle …. chiuse gli occhi e si donò
docilmente a loro.
Dopo questo attimo di esitazione e dopo averla leccata, il primo del gruppo le infilò violentemente il suo cazzo nella figa:
“…. fammi godere puttana ….”,
la vidi inarcarsi un attimo in silenzio per ricevere il suo primo cazzo di cui assecondò le violenti spinte, nel frattempo un’altro cazzo aveva preso posto nella sua bocca e fu costretta a spampinarlo, ma stavolta senza la voracità mostrata in precedenza; il ragazzo comunque venne dopo qualche minuto obbligandola ad ingoiare il liquido, mentre l’altro strusciava il suo cazzo cercando un altro buco in cui inserirlo.
Dopo un attimo anche il primo ragazzo le venne dentro in un esplosione di mugolii di piacere:
“…. ti ho lasciato un ricordino, adesso lecca bene ….”
e mentre glielo schiaffava in bocca lasciò subito il posto al compagno mentre il terzo, non ancora soddisfatto, adocchiò un panetto di burro sul tavolo e prese atto che fino a quel momento non si erano interessati ad un altro buco …. quello troneggiante al centro di quello splendido sederino …..:
“… dai troia che adesso ti sfondiamo quel bel culetto …”,
lei fece per divincolarsi:
“… no, no, vi prego … non l’ho mai fatto …. mi farà male …. Vi scongiuro …..”,
non cercava neppure più il mio sguardo con un’espressione di doloroso completo abbandono, ma era una timida protesta, senza nemmeno tanta convinzione ….. nel passato avevo provato a sodomizzarla …. ma non c’ero mai riuscito … almeno non completamente … l’avevo appoggiato …. ma lei impaurita seppur curiosa e forse anche desiderosa ….. non aveva mai voluto essere penetrata fino in fondo …. In quel momento però era trattenuta dai ragazzi …. alla fine, vidi piano piano il cazzo entrare nel suo culetto con lei che gemeva ad ogni colpo del cazzo nel suo culo, dopo un po che veniva penetrata al dolore iniziale si sostituì il piacere della penetrazione ripetuta e continua … di questo si resero conto i ragazzi che la fecero alzare e quello con il cazzo più grosso si sdraiò sul tavolo mentre gli altri due, toccandola dappertutto la aiutarono a farsi impalare sul cazzo del ragazzo sdraiato, che la penetrò senza fatica mentre succhiava con forza le sue tette, il compagno salì sul tavolo puntò il suo cazzo sull’ano ancora dischiuso per la precedente penetrazione e l’infilò violentemente per tutta la sua lunghezza pompandola selvaggiamente …. Anche il terzo ragazzo salì sul tavolo e infilò il proprio cazzo nella bocca che in preda alla libidine si agitava per prenderlo nel culo , sentirlo nella figa e …. slinguazzarlo nella bocca …. Si stava realizzando un sogno inconfessabile …. stava prendendo contemporaneamente tre cazzi …. nella bocca …. nella figa e … nel culo …. nessuna protesta o resistenza da parte sua … anzi:
“ …. che brava troia che sei, senti tre cazzi per te”
Dopo un po, quando i ragazzi godettero dentro di lei, e lei con loro un paio di volte, li vidi alzarsi tutti sorreggendo mia moglie che tutta sudata, con sperma che le colava dappertutto, sembrava esausta e distrutta con un misto di umiliazione e piacere nello sguardo.
Pensavo che tutto fosse finito, ma a questo punto mi resi conto che si erano scordati completamente di me ed entrarono tutti e tre nel nostro appartamento trascinandovi mia moglie che non mostrava più nessuna resistenza, lasciandomi fuori, solo.
Allora raccolsi ciò che restava degli abiti di mia moglie mentre dall’interno dell’appartamento udivo chiaramente i rumori e le voci della monta che continuava,
“ …. Mettigli un dito … due dita …. Tutta la mano nel culo ….”
“ … girala allargagli le gambe …. Leccala ….”
“ …. Succhia …. Mentre lui t’incula …..”
“ …. mettiamogli due cazzi nel culo …. “
“ … dai glielo allarghiamo così tanto che non gli si chiude più … ci facciamo passare un autotreno …”
“ … quando il marito glielo metterà nel culo lui non sentirà niente e lei nemmeno se ne accorgerà …”
E giù grasse risate …
E così per tutta la notte fino a che spossato e senza forze mi addormentai sul divanetto nel patio …..
Era quasi l’alba quando mi svegliai … intorno a me silenzio … la porta del mio bungalow socchiusa … ancora stordito cercai di ricordarmi cosa fosse accaduto e pian piano mi tornò la memoria e rividi mentalmente le scene di sesso cui la mia leggiadra mogliettina era stata sottoposta … con suo sommo godimento … dei ragazzi nessuna traccia … nel mentre vidi sul tavolo un biglietto … lo lessi:
“caro amico ti vogliamo ringraziare per la magnifica serata che abbiamo passato con quella bellissima troia che è la tua mogliettina. Anche tu però ci devi ringraziare per come le abbiamo allargato tutti i suoi buchetti … in particolare quello posteriore, dove da adesso ci potrai far entrare tutto quello che vorrai … come potrai constatare quando entrerai in camera … non potevamo non lasciarti un tangibile segno del nostro ringraziamento.
I magnifici tre.”
Con il foglio in mano, alquanto perplesso, entrai in camera … sul letto matrimoniale, al centro della stanza, giaceva la mia mogliettina, ancora addormentata, con un cuscino posto sotto la pancia in maniera che la posizione assunta fosse simile a quella della “pecorina” … restai senza parole … infilato nel culetto era stata piantata per la maggior parte una banana di gigantesche proporzioni la cui sommità era stata sbucciata tanto da simulare un fiore … io quel culetto non l’avevo mai profanato e ora c’era piantata una banana … il culetto della mia bella mogliettina era diventato un vaso da fiori … presi la macchina fotografica e scattai diverse foto mettendo in evidenza le smorfie di soddisfazione, che sebbene ancora addormentata trasparivano sul viso di mia moglie ….
Tornammo a casa ed il giorno dopo senza profferire nulla andai dal mio amico avvocato, portando con me le foto, ed avviai le pratiche per il divorzio.
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