La settimana bianca di Sara
di
Gioioso
genere
dominazione
La settimana bianca di Sara
Sara non fa in tempo ad entrare in casa che squilla il telefono …:
“chi è …?”
“sono io …. che hai ti sento stanca “
“non ne posso più, oggi tutti avevano fretta …il telefono non ha fatto che squillare … non sapevo a chi dare il resto …”,
un attimo d’indugio ….:
“perché mi chiami sul telefono di casa … e il cellulare …?”
“ scarico …. ma avevo fretta di parlarti … senti oggi ho parlato con gli amici e se riesci a farti dare le ferie per fine mese ci facciamo tutti la settimana bianca … andiamo nel solito posto e stavolta viene anche Serena … sei contenta ho convinto il suo ragazzo a venire con noi e quindi … dovresti essere contenta, siete così amiche … poi vengono comunque anche tutti gli altri, domani parla con l’avvocato e fammi sapere che do la conferma … “
Sara riattacca la cornetta, si sfila il piumino e va in camera sua, in casa non c’è nessuno, mamma e papà arrivano tardi, e suo fratello starà certamente con Silvia, la sua fidanzatina, si butta sul letto, è stanca, da un anno lavora in uno studio legale a Livorno, è stata fortunata, ventitre anni, ne ha già cambiati tanti di posti, in alcuni non gli piaceva il lavoro … in qualche altro … è stato meglio andarsene, ha sempre gradito essere apprezzata e ammirata, forse qualche piccolo complesso d’inferiorità, è alta solo un metro e cinquantotto ma è fatta bene, un bel seno, una terza, un sederino che viene guardato fin troppo spesso e che è stata la causa per la quale ha lasciato l’anno prima un lavoro, il titolare aveva preso l’abitudine, quando passava accanto di darle un buffetto proprio sul sedere … lui scherzava, ma lei non gradiva anche se frequentando spesso discoteche di strusciate e palpamenti ne aveva subiti in quantità industriale, ma un conto è in discoteca altro è sul posto di lavoro … adesso finalmente stava tranquilla, l’avvocato l’aveva invitata a cena qualche volta ma lei aveva declinato l’invito e lui aveva capito l’antifona e non aveva più insistito … poi c’era un collega, Luigi, un uomo sulla cinquantina, che gli dava sempre delle stoccatine, ma erano più per scherzo che sul serio, ormai era diventata un’abitudine e andava bene così …
Squilla il cellulare, è Alberto …:
“sono io …”
“lo so che sei tu …”
“l’ho ricaricato …”
“ma no …! e se nò … come facevi a telefonare … che c’è …”
“ ma niente, mi era sembrato che non fossi entusiasta …”
“ma no … sono solo stanca … è stata una giornata impegnativa dai … sono contenta … una settimana insieme … sarà bellissimo …”
“ si … ci divertiremo … mi hanno detto che hanno aperto una nuova discoteca nel paesino vicino … una mezz'oretta di pulmino … ci andiamo … sei contenta ….”
“ davvero mi porti in discoteca … e che è successo … a te non piace ballare ….”
“… no …. che c’entra … lo sai che ti voglio bene e che ti voglio fare contenta … è che sono geloso … tutti ti guardano come balli e io …. diciamo che mi innervosisco ….”
“béh … non sei contento che ti invidiano la ragazza … dici sempre che sono bassa … “
“ ma dai … non fare la stupida … lo sai che ti adoro …”
“ anch’io … ti amo …”
“ricordati di parlare con l’avvocato …. ciao si sentiamo domani …. o più tardi ….”
Il display del cellulare diventa nero ma Sara resta a guardarlo, pensierosa, Alberto è proprio imbranato si dimentica di tutto, solo di una cosa non si scorda mai … del calcio … gioca in una squadra dilettantesca dove dicono che sia molto bravo … e anche tanto falloso … ma solo sul campo perché spesso si dimostra alquanto remissivo … quante volte lo hanno chiamato dall’ufficio dove lavora e di corsa c’è dovuto andare … addirittura una volta stavamo in casa di domenica pomeriggio, i miei erano fuori città, e stavamo facendo l’amore quando l’hanno chiamato e lui che fa … letteralmente si sfila e scusandosi … scappa via … e io che stavo per venire … mi sono dovuta masturbare … e già … altra nota dolente, sono ormai sei anni che stiamo insieme, dai tempi della scuola, e …. fare l’amore non è più come prima … io sotto lui sopra un quarto d’ora di su e giù … lui viene e io … poi mi masturbo … Alberto non è mai stato super focoso … all’inizio si, ma poi … come capita ogni volta che ripensa al suo rapporto con Alberto, inevitabilmente Sara rivive l’esperienza vissuta l’anno prima a Sharm, dove mentre lui giocava la finale di un torneo lei veniva letteralmente aperta da un animatore che aveva intuito quanto lei fosse frustrata dall’essere sempre lasciata sola … a parte quello che si era lasciata fare, quello che si ricordava di più, vivido nella memoria, era la frase che Alberto, tutto trionfante aveva pronunciato mentre entrava in camera:
“… sono stato proprio forte
… pensa ho fatto due goal fantastici e mi hanno pure applaudito ….”
poi una timida battuta forse per ingelosirla:
“… sai mi hanno applaudito anche quelle tedeschine che, tu dici, mi fanno il filo ….”
battuta quanto mai inopportuna, visto che mentre quelle ragazze, lui, non le aveva mai nemmeno sfiorate …. Marco, l’animatore …lui si che in buca c'era andato …. due volte …. due volte l’aveva imbucata e se ci mettiamo anche il dito nel sederino mentre la scopava allora pure tre … e con estrema soddisfazione di Sara … che poi non era tanto la scopata, ma come c’era arrivato, che aveva cambiato il modo di farle sentire il sesso, il sesso vero … tanto che da quel giorno Sara aveva in testa solo di … farsi leccare, prenderlo in bocca e ingoiare, farsi palpare e stuzzicare il sederino fino a sentire entrare … essere scopata con forza, insomma essere montata come una troia …. anche se non aveva il coraggio di confessarlo nemmeno a se stessa …tanto più che ricordava ancora … ricordo da cancellare inconfessabile che mentre questo Marco la scopava … gli aveva ripetutamente inserito un dito … forse pure due nel buchetto e … a parte il fastidio iniziale … gli era pure piaciuto, troppo … che mentre lui spingeva avanti … lei spingeva indietro per sentire più in profondità di essere … aperta … allargata … inculata …. oddio che vergogna … vergogna che però non le aveva impedito di accennare, solo accennare … doveva pur raccontare a qualcuno quello che le era successo ... alla sua più cara amica, proprio Serena, quello che le era capitato.
Tutto è andato per il meglio, hanno sciato, tanto che la la sera, dopo cena un solo desiderio …. andare a dormire e pazienza per il sesso … Alberto è bravo a sciare e non si è certo risparmiato …. quando c’è di mezzo lo sport …. senza un attimo di tregua e a letto … all’asciutto … se contiamo anche la settimana antecedente la partenza sono quindici giorni che non si fa sesso … niente …. solo qualche bacetto a fine discesa e quello della buona notte … e, come al solito sotto la doccia una bella masturbata generata anche dai racconti della sua amica Serena che, pur avendo il ragazzo che gioca nella stessa squadra di Alberto, essendo anche un po' … puttanella …. lo dice lei stessa, si è fatta rimorchiare da un ragazzo conosciuto in albergo, al di fuori della loro comitiva che probabilmente l’ha già sbattuta ben bene … il suo ragazzo gareggiava con Alberto nelle piste più impegnative e lei, le ha raccontato, prima in piscina si è fatta palpare ben bene … gli ha pure calato le mutandine … poi nella sauna … non c’era nessuno …. non ti dico che mi ha fatto …. e che gli ho fatto io …. Sara, sotto la doccia rimuginava e immaginava che potesse avergli fatto … e giù a masturbarsi sempre più intensamente … rimproverandosi in cuor suo di non essere capace di comportarsi come lei … troppi rimorsi e pianti dopo quello che le era capitato in quella vacanza dove l’animatore l’aveva trattata come una puttanella …. ecco proprio come la stessa Serena amava appellarsi … lei no … lei non voleva ….. ma quanti rimpianti … quanti bruciori li sotto …. che nemmeno la più furiosa masturbazione riusciva più a lenire … per quanto tempo sarebbe riuscita a resistere per non comportarsi come la sua amica Serena che nonostante fosse fidanzata con tanto di anellini … ogni tanto, diciamo, si lasciava andare …
E’ sabato … stasera finalmente si va in discoteca … il famoso locale aperto da poco e considerato il più bello ed elegante del circondario e si che di altri locali ce ne sono in zona … unico inconveniente è che è abbastanza lontano, una quarantina di minuti circa, e tornare a notte inoltrata, magari con la neve, potrebbe comportare qualche fastidioso inconveniente e più tempo per tornare … ma va bene lo stesso … almeno stanotte ci si divertirà a ballare …
E’ ora di prepararsi … Alberto sta sotto la doccia … come al solito ci resterà un bel po' di tempo e lei sarà libera di scegliere l’abbigliamento più opportuno … con una certezza … scatenarsi … è quindi indecisa fra un tubino nero, tessuto però luccicante, spalle nude, tanto basso in vita che il bordo copre appena l’aureola dei capezzoli, ovviamente niente reggiseno, decisamente corto, ben sopra i ginocchi , per intimo solo una mutandina, traforata, trasparente e talmente evanescente, che è come se no indossasse nulla, autoreggenti nere …. spalline sottilissime, o invece, un top mini e minigonna, calzerotti appena sopra il ginocchio e ballerine, abbigliamento decisamente più sportivo che non comporta mettere le calze e che consentirebbe lo scatenarsi anche se il rischio sarebbe quello di esibire il sederino, visto che questo abbigliamento comporta l’indossare un tanga .. che poi Alberto, se se ne accorgesse quando balla ed esibisce il sederino, s’incazza pure … ma tanto finirà che si metterà a bere con i suoi amici e s’ubriacherà come al solito … e quindi …
Alberto come al solito si prolunga sotto la doccia e viene richiamato più volte a spicciarsi … nel frattempo Sara si è vestita e ha indossato … il tubino
Alberto vede la moglie già pronta per uscire …:
“ già vestita …. che indossi ….? “
“ sorpresa … “
e lasciando Alberto sorpreso e perplesso …:
“ scendo di sotto da Serena che sta già giù … spicciati ….”
e, senza dargli il tempo di controbattere, esce dalla stanza ...
meno male che era occupato a vestirsi e a non far tardi, visto che lo rimprovero sempre ,,, non si è accorto di quello che indosso … tanto quando mi leverò il piumino stiamo nel locale e …. davanti ai suoi amici non vuole sembrare geloso … poi tanto si metterà a bere e si dimenticherà tutto …
Invece, come Serena la vede ….:
“ …. nooo … ti sei messa il tubino nero … che è talmente leggero che sembri nuda … ma Alberto lo sa come ti sei conciata …. “
“ …. no … non lo sa … come al solito ha fatto tardi e io ero già vestita … peggio per lui … “
“ di la verità …. tu li vuoi far arrapare tutti … “
“ …. ma che dici … stiamo solo a ballare e … figurati se guardano me ….”
“ si … si …. a me non la racconti giusta … è che, come al solito, tu tiri il sasso e poi ritiri la mano … è chiaro che così conciata tutti ti guarderanno … e qualcuno si farà pure avanti ma tu poi ti tiri indietro e poi stasera in camera quello dorme e tu ti ammazzi di ditalini … e visto che sei pure una porca ti metterai pure un dito nel culo … sai, mica me lo scordo quello che mi hai raccontato quando sei tornata dalla vacanza al mare ….”
“ …. quanto sei stronza … esageri sempre … piuttosto stai attenta con quel ragazzo che la stai facendo sporca e se lui se ne accorge …. rischia di finire pure male ….”
Arrivano nella hall tutti gli amici …. Alberto guarda in cagnesco Sara … ma non dice nulla … si parte.
Salgono su un pulmino che accoglie nove posti e, fra loro, Sara nota esservi anche il ragazzo che fa il filo a Serena … strano, il ragazzo non fa parte della loro comitiva lo deve aver invitato Serena che però non mi ha detto niente e che evidentemente deve avere qualche strana idea per la testa ....
La serata procede come da copione … si balla e si beve, soliti lazzi e battute sempre più spinte … Sara, Serena e l’altra loro amica si scatenano sulla pista … Alberto e i suoi amici poco ballano ma molto discutono di sport … quanto sono bravi a fare questa discesa o quella più difficile …. come chiudono le curve … si scolano qualche bottiglia e altre diavolerie alcoliche fino, come al solito in queste circostanze, ad ubriacarsi e sbracarsi sui divani … nel corso della serata Alberto vede, insieme a quelli che gli stanno intorno, dimenarsi nel ballare lo splendido culetto di sua moglie e percepisce pure che qualche ragazzo, che le balla intorno, la tasta anche con qualche insistenza … ma è già troppo allegro per armare un casino … Sara invece s’accorge che Serena ogni tanto sparisce dalla pista e pur nella confusione s’accorge di un certo rossore sul collo dell’amica e che la camicetta è sbottonata fin troppo, al punto che tutti possono ammirare i seni che quasi sbordano dalla scollatura … al solito …. si sarà appartata con lo sconosciuto e ci avrà limonato … che puttanella .. poi però … beata lei …
Qualche ragazzo, mentre ballavano ci ha provato … ogni tanto qualche mano restava un attimo di troppo sul suo fondo schiena …. fa parte del gioco …. ma è sempre riuscita a far desistere gli occasionali ballerini da eventuali approcci … naturalmente Alberto non si è accorto di niente ...
E’ tardi e la serata si avva alla conclusione … si va via , nella confusione ci si mischia e ci separa e essendo arrivate per prime davanti al pulmino Serena, lo sconosciuto e Sara entrano e si accomodano nell’ultima fila dei sedili posteriori, avanti a loro, gli compagni della comitiva e poi, due file avanti, accanto all’autista, Alberto e il ragazzo di Serena.
Il pulmino parte, è notte inoltrata, ogni tanto delle spruzzate di nevischio poggiano sui vetri … come atto dovuto, i soliti cori e battute … ma poi, dopo un quarto d’ora, tutti zitti e semi addormentati.
Solo il rumore del motore e ogni tanto uno sconquasso, la strada è innevata e i sobbalzi sono continui, è buio, il pulmino rallenta, la luce di un lampioncino illumina improvvisamente per qualche istante l’interno e Sara … sbianca … nella penombra la mano di Serena impugna qualcosa … il pene dello sconosciuto, un bell’arnese, lungo e nodoso e la mano si muove su e giù, Serena, sguardo liquido, lo sta segando accanto a lei, il ragazzo ha la testa riversa sullo schienale , occhi chiusi, un’espressione felice e soddisfatta … Serena alza lo sguardo e vede il viso di Sara … lo spazio è piccolo … Sara è interdetta; due file avanti, il ragazzo di Serena poggia la testa sulla spalla di Alberto:
Serena si rende conto dello sconcerto di Sara e sotto voce sibila …:
“ …. che fai …. guardi …..”
poi però, come spesso capita nei momenti fortemente emotivi, gli viene in mente di un episodio che la stessa Sara le ha raccontato … estate passata, serata passata sulla spiaggia in discoteca … Sara vede Erica, una loro comune amica, sposata e già madre di un bambino piccolissimo, allontanarsi, con aria circospetta, con uno dei buttafuori per andare dietro le cabine sulla spiaggia, incuriosita dall’atteggiamento li segue con circospezione e … qualche istante dopo, nascosti dietro una cabina li vede abbracciati e baciarsi furiosamente poi il buttafuori la rigira, alza la gonna e le abbassa, anzi le strappa le mutandine e inizia a scoparla da dietro, come fanno i cani…. Sara vede l’amica torcersi e la sente mugolare, poi lui la rigira, la fa mettere in ginocchio, la prende per la nuca e spinge il suo arnese nella bocca … e la scopa … ma non è un pompino ,,, nò … proprio la scopa … su e giù …. avanti e indietro, incurante dei conati e della resistenza che comunque Erica esercita per sottrarsi ad un simile trattamento: Sara le ha raccontato di essersi sentita sconvolta e che sarebbe voluta andare via ma è ipnotizzata, anche perché, qualche istante dopo, vede Erica prendergli le palle e capisce che sta gli sta succhiando il pene come fosse un gelato …. resta ipnotizzata, confessa che lentamente si é infilata la mano nelle mutandine ed ha iniziato a masturbarsi … poi si è ripresa e barcollando alla fine é scappata via in preda ad un violento orgasmo malamente represso …. Serena ricorda l’episodio e sorride dentro di se … Sara fa sempre la pudica che certe cose non le fa … però poi si masturba anche lei e non solo … da quando è tornata dalla vacanza nel villaggio … gli ha confessato che mentre si masturba, qualche volta, pur riluttante si é infilata anche qualcosa nel sederino …
pensa …. accontentiamola … quindi alle intenzioni fa seguire i fatti … con un movimento repentino Serena afferra la mano sinistra di Sara e la poggia sul cazzo del ragazzo, l’altra mano si chiude sulla mano di Sara che è costretta a toccarlo …. tenta di sfilarsi ma la presa ma, per come sono posizionati, non può ritrarre la mano …. Sara sibila ….:
“ …. ma che fai …. piantala …. lasciami la mano …. che schifo ….”
“ parla piano che ti sentono …. dai che ti piace … senti quanto è grosso e caldo … Alberto se lo sogna un cazzo così … e poco fa gli ho pure fatto una sega ….ma senti quanto è tosto …. ”
“ … ma sei matta … lasciami la mano che se Alberto se ne accorge ci ammazza a tutti e tre …. “
“ …. zitta … non fare casino che quelli dormono … i due soliti coglioni … pensano solo a giocare e a bere ….e sanno solo rompere, rimproverarci e a dirci di non fare le puttanelle … ma dai … almeno stavolta ci avrebbero azzeccato e, se non fai la stronza, non se ne accorgeranno mai …. “
e con la testa fa un gesto verso il ragazzo :
“ … pensa ad altre cose ...sapessi cosa mi ha fatto stasera mentre quel coglione del mio ragazzi beveva con il tuo …”
Mentre avviene questo parlottio silenzioso il ragazzo apre gli occhi, e capisce che la mano che impugna il suo pene non è quella di Serena ma … è quella della sua amica, quella che … ha un gran culo e che è decisamente la più carina di tutte le ragazze che ha visto quella sera … un sorriso gli spalanca la bocca … ma non dice una sola parola …. guarda solo Sara negli occhi ….. e vede gli occhi di una cerbiatta impaurita … ma la mano sta sempre lì…..
Sara sa che le parole di Serena sono vere … ma è pensabile che quei due stiano solo a sciare e poi nel locale solo a parlare dei fatti loro … va bene che sono tanti anni che si sta insieme ma tutto ha un limite e lentamente impugna quel palo che ha nel palmo della mano e inconsciamente lo stringe e comincia muovere la mano su e giù … Sara sente tutte le nodosità e le pulsazioni … lo sente crescere e pulsare e inconsapevolmente stringe ancora di più, più per il disappunto di constatare che le piace toccare quel pezzo di carne che per il calore che comunque sente salirgli dalle sue gambe … si sta lentamente bagnando …
Il gioco è fatto … su e giù e ci prende gusto …. sta segando uno sconosciuto e pur continuando a sussurrare no …. no …. che sto facendo … sta continuando a segarlo.
Serena è un’amica … ma è anche una perfida ragazzina insolente ma che ha qualche sassolino da togliersi…Sara è indubbiamente la più carina del gruppo di amiche e tutti i ragazzi … tutti …. sbavano per lei e avrebbero fatto carte false per starci insieme …. meglio dire scoparsela a sangue ma …. c’’è Alberto e comunque Sara si è sempre resa indisponibile a tutte le attenzioni che le venivano rivolte anche se, sotto sotto, come poi le ha confessato dopo quella vacanza, anche a lei piace scopare, nò … meglio dire fare sesso e altro, anche se non se ne rende pienamente conto … forse è arrivato il momento di farle capire quanto anche lei sia solo una gran bella puttanella e ... pian piano gli sta venendo in mente uno scenario ben più divertente, perverso, s’avvicina all’orecchio del ragazzo e sussurrando, così che Sara possa percepire ma non capire …:
“ … guarda che anche Sara piace il cazzo, pure lei è una puttanella ma non lo sa … si vergogna perfino di pensarlo … piano piano mettigli una mano sulla nuca e spingila in basso … sul tuo pisello … fai che che te lo metta in bocca …”
Il ragazzo la guarda alquanto sorpreso … con Sara non si conoscono … possibile che si possa arrivare a tanto … comunque si può provare … mette quindi la mano sul collo di Sara e lentamente ma decisamente la spinge ad abbassarsi … Sara resiste …. non capisce perché la sta spingendo ad abbassare la testa… poi però quando, pur nella penombra s’accorge che la sua bocca è molto vicina al glande resiste e cerca di rialzarsi …sussurra:
“ …. stronzo …. che stai facendo …. piantala …. no … no …..”
con un tono di voce sempre più alto … Serena nel frattempo ha bloccato i polsi di Sara così che parte del pene sia libero e pronto ad essere imboccato, sentendo la voce di Sara, sibila …:
“ …. zitta …. parla piano che ti sentono tutti ... “
Nella vita per ottenere i risultati ci vuole sempre fortuna … e il disegno di Serena non si discosta da questo principio universale … Alberto, nello stesso istante in cul le labbra di Sara toccano il pene del ragazzo, con voce impastata …:
“ …. Sara ….”
ovviamente nessuna risposta …. Sara è impegnata a resistere per non abbassarsi ancora di più … significherebbe prenderlo in bocca …. :
“ …. Sara …. ma che dormi ….”
Sara è terrorizzata ….:
“ …. sii …. si …… “
“ …. ce l’hai tu il mio telefonino …. “
un lampo nella memoria di Sara …. si, il cellulare lo ha lei ….:
“ …. si ce l’ho io …. “
“ …. ah …. ah… va bene …..”
La tensione è troppo forte, Serena perfidamente sente Sara nelle sue mani ….afferra i capelli dell’amica e spinge in basso …. :
“ …. gruuuuu ….. gruuuuuu … “
un lamento …. un grugnito … il gioco è fatto …. Sara, senza nemmeno rendersene conto l’ha preso in bocca …. e la successiva spinta fa si che gli entri tutto in bocca …. è fatta …. Serena sa che a Sara piace fare i pompini …. gli ha raccontato che è l’unica perversione, così la chiama, che fa con Alberto e infatti Sara, a questo punto, senza volerlo inizia a slinguazzare, rendendosi subito conto che quello che ha appena imboccato è più grosso e nodoso di tutti gli altri che ha mai preso in bocca … Serena gongola … ma vuole vedere fino a che punto si può arrivare.
Intanto il ragazzo se la gode …. una ragazza, molto carina, di cui non conosce nemmeno il nome gli sta facendo un divino pompino…. che fortuna … certo che questa deve essere una bella zoccoletta …e sì perché la strada è sconnessa e ad ogni sobbalzo si può immaginare cosa avvenga in quella bocca.
Per alcuni minuti Sara continua a spompinare e quel palo cresce … accidenti quanto è lungo e grosso … ogni tanto una convulsione fa temere che lui le venga in bocca e non si è nemmeno accorta che la cara amica le ha lentamente infilato una mano nella scollatura del vestitino e le sta palpando una tetta tirandola fuori dal vestitino … un improvviso scossone e tutte e due le tette sono fuori coperte solo dalla penombra dal piumino che indossa.
La voce di Alberto la fa sussultare ….
“ Sara mi dai il telefono …. “
Sara lo sente, avendo ancora in bocca piena, s’accorge che Serena le sta palpando i seni … per un attimo si sente perduta … lascia la presa, si alza, un una mano deterge le labbra intrise di liquidi …con tono sommesso …. :
“ …. vuoi il telefono …. che ci devi fare….”
lui con voce impastata ….:
“ … devo controllare se ho un numero …. dai dammelo ….”
nel pronunciare queste parole alza il braccio sinistro spingendolo indietro con la mano aperta come aspettando di prendere il telefonino … ma per Sara, nella posizione e nella condizione in cui si trova, è tutto più complicato, con il cuore che le batte a mille ….:
“ … aspetta un attimo … lo prendo e te lo do …”
Nel frattempo Serena sorride beffarda … per dare ad Alberto il telefonino Sara si deve alzare dal sedile, si deve spostare in posizione più centrale, mettendosi di fatto con le gambe divaricate sopra le ginocchia del suo amico che ha il palo bello dritto … poi si deve completamente allungare sopra i sedili intermedi e allungare la mano destra, che impugna il telefonino per darlo ad Alberto … i sedili sono stretti e un operazione del genere mentre il pulmino sobbalza sulla strada comporta diverse perdite d’equilibrio …
Intanto Serena, mentre Sara si alza, s’avvicina all’orecchio del ragazzo …:
“ … sei proprio fortunato … se mi segui e fai quello che ti dico … ti faccio divertire come un matto …”
lui la guarda divertito …. Serena è proprio una grande pervertita … abbassa gli occhi in senso di assenso …
“ … quando Sara si alza tu aiutala, tirati indietro sul sedile così che lei metta la gamba sinistra oltre la tua a sinistra e la sua gamba destra a destra della tua … quando lei si piega in avanti per allungare il braccio gli alzi il piumino ed il vestitino … io le tiro giù le mutandine … tu gli metti un dito sopra la fica e gliela allarghi e un istante dopo che ha dato il telefonino a quel coglione di suo marito, tu te la tiri giù e la impali … e se va bene forse riesco pure a fartela inculare … “
Nemmeno finisce di parlare che Sara si alza e puntualmente come intuito la povera Sara si trova, senza nemmeno rendersene conto, impalata con la variante che il fortunato ragazzo una volta lasciati i fianchi scorre le mani fin sui seni coperti ancora celati dal piumino e Sara si trova seduta sul cazzo, con le mani del ragazzo che le palpano i seni e pizzicano i capezzoli … e non finisce qui che la perfida Serena contemporaneamente le tintilla il clitoride, il tutto mentre i sobbalzi sulla strada amplificano la penetrazione …. Sara viene …. viene in continuazione, un orgasmo dietro l’altro, e Serena se ne accorge … è perfino costretta a tappare la bocca di Sara per evitare che altri possano sentire uno strano mugolio che proviene dal fondo del pulmino … anche il ragazzo si morde le labbra …. una serata così non se la sarebbe mai aspettata ….
Ma Serena non demorde …. vuole andare fino in fondo … ha trovato un di ché divertirsi alle spalle della sua amica e deve finire come vuole lei …. all’orecchio del ragazzo con un tono tale che possa essere percepito anche da Sara che comunque sta navigando in un mondo tutto suo …:
“ …. non venire …. aspetta …. falla alzare …. piegala avanti sul sedile davanti … fra poco il pulmino deve rallentare e ci sono dei lampioni … io prendo il cellulare e voglio fare una foto mentre gli metti un dito nel sederino … mi raccomando fino in fondo e se ci riesci anche due dita … poi quando riparte, tirala giù ma stavolta glielo metti nel culo e mentre te la inculi io gli faccio un ditalino ….. glielo devi rompere quel culetto, glielo devi aprire …. quel buchino deve restare sempre aperto e io lo voglio immortalare …. capito ….”
Altra occhiata d’assenso … e puntualmente alcuni minuti dopo si arriva ad una specie di incrocio ben illuminato … nel frattempo Sara continua a essere sballottata con quel cazzo nella figa che la fa impazzire … e non si rende nemmeno conto di essere sollecitata ad alzarsi … non vorrebbe ma ormai è solo una bambolina nella mani di due pervertiti, pur stando attentissima a non manifestare quello che sta provando che è molto simile a quello che aveva provato in quel villaggio vacanza con quel ragazzo …. si alza e … si ritrova con un dito nel culo, poi due che girano dentro il suo sfintere come un frullatore … il tutto mentre Serena fotografa e riprende una magnifica penetrazione anale … poi si sente tirata giù e vede nero … è la prima volta che viene inculata … prima di adesso solo dita, una volta anche tre dita insieme, … poi, durante le doccia, un flaconcino bagnoschiuma di forma cilindrica, non non tanto largo … poi un manico in plastica di una spazzola …. oddio che bello … le piace essere inculata e questo cazzo che ha nel culo è proprio l’ideale … pensa ….quanto sono troia … e ci si siede sopra godendo ad ogni sobbalzo …. una vocina le sussurra all’orecchio …:
“ … lo sapevo che sei una grandissima zoccoletta … mi fai rabbia … per come stai godendo … ma stai tranquilla …. quel coglione che sta li davanti non saprà mai che razza di zoccola si sta per sposare …. quante corna gli metterai ….”
Sara gira la testa verso l’amica … sguardo liquido … indecifrabile … poi …:
“ …. io Alberto lo amo e me lo voglio sposare anche se in questo momento il cazzo del tuo amico nel mio sederino mi sta facendo impazzire … “
Parole profetiche che quasi nello stesso momento il suo culetto viene inondato di liquidi seminali in abbondanza e lei ha l’ennesimo devastante orgasmo anale e clitorideo visto che la sua amichetta non ha mai cessato di tintillarla ….
Sono quasi arrivati …. Sara si sfila e tutti si ricompongono … tutti stanchi e assonnati un saluto e tutti nelle rispettive stanze … solo Sara però approfitta del pesante sonno di Alberto per farsi una doccia … una doccia liberatoria che si mischia a lacrime … tante lacrime …. quanto sono troia … nemmeno lei immagina quanto sia troia …
Infatti la mattina dopo domenica, ultima giornata di vacanza, manco a farlo apposta, Alberto ed il ragazzo di Serena vanno subito sulle pista per le ultime sciate che dureranno fino al primo pomeriggio …
Squilla il telefono ….:
“ …. Ti sei rimessa da stanotte … non ce l’hai con me … “
Sara è indecisa su come rispondere … da una parte odia l’amica per quello che le ha fatto fare …. ma quello che è successo le è piaciuto e … non è il caso di mettersi contro … Serena sa essere anche molto cattiva e poi non le è ben chiaro se sia stata fotografata o addirittura filmata … quel che è successo è successo …:
“ …. no stai tranquilla … non ti odio … però ci sei andata pesante …”
“ …. ma ti è piaciuto …. dai … finalmente ti sei fatta rompere il sederino … io l’avevo capito che ti sarebbe piaciuto ma … non avevi il coraggio … lo vorresti rifare ….”
“ nò …. nò …..”
“ Sara … di la verità … io ti conosco … “
“ ...bé … chissà …. adesso mi fa ancora male ….”
“ ….tanto ….”
“ …. no …. solo un pochino ….”
“ …. senti io vado nella sauna …. vieni anche tu …. dai …”
“ no … volevo stare a letto …. a pensare ….”
“ …. ma lascia stare …. ti vengo a prendere fra una decina di minuti ….”
“ ….. va bene ….”
Serena attacca e chiama il suo amico ….:
“ …. ascolta bene …. ho convinto Sara a venire nella sauna … e lo vuoi vedere quanto sia una troietta rotta in culo … “
“ … bé … mica male ….”
“ …. allora chiama la direzione e prenota la sauna per un ora … solo per noi tre e … vedi tu ma non esagerare …. capito …”
“ … si … ho capito ….”
Poco dopo Serena va a prendere Sara e scendono prima nelle docce e poi entrano nella sauna … un locale classico con delle panche su tre lati …. entrano con gli asciugamani intorno al corpo e si stendono … il tepore e la nebbiolina allentano la tensione e Sara quasi s’addormenta … nella stanza entra improvvisamente l’amico di Serena … le saluta e Sara lo guarda perplessa e indispettita … Serena questa non me la doveva fare ...si alza …. ma Serena s’avvinghia al ragazzo e inizia a baciarlo …. fa cadere l’asciugamano e rivolta a Sara…:
“ … non penserai che te lo puoi scopare solo tu …”
mentre parla si appecorina su una panca e lui, con il cazzo già in tiro, la penetra da dietro … Sara guarda la scena e indietreggia e si ferma … le due ragazze si guardano negli occhi … già liquidi quelli di Serena … lo stanno diventando quelli di Sara …. Serena allunga la mano verso Sara che pur riluttante la prende e viene tirata presso di loro … s’accuccia sul sedile, osservando lui che penetra fino in fondo Serena che sbuffa come una foca … Sara si tocca … si masturba … s’infila un dito nelle figa … era quello che Serena aspettava … un cenno al vetro della porta e nella stanza entrano due ragazzi … due amici di lui …. due sconosciuti che senza indugio abbrancano Sara, la palpano, le strizzano i capezzoli … un tentativo di ritrarsi … ma non convincente … la scopata di Serena serviva solo ad eccitarla … in breve uno dei due, entrambi ben dotati, la penetra davanti mentre l’altro glielo infila in bocca … Sara prova a ritrarsi ma in fondo ci sta .. e se ne accorgono … quello che la sta scopando si mette supino sempre tenendo il cazzo dentro … Sara é sopra con il culetto all’aria ben esposto … il secondo ragazzo gli si mette alle spalle e punta direttamente il suo arnese verso in buchino … appoggia e penetra … un urletto … ma lui continua ad infilarlo fino in fondo … e mentre viene inculata fino in fondo anche quello che la sta scopando spinge fino in fondo … Serena gongola …. quella troia di Sara sta prendendosi due cazzi uno in figa … l’altro nel culo …. e sono entrambi ben piantati … adesso però manca il finale …guarda il suo ragazzo che la sta ancora scopando di spalle e sorridendo …:
“ …. mettiglielo in bocca … la voglio riprendere con tutti i buchi, bocca , figa e culo riempiti e a Livorno, se vuoi, la facciamo scopare a tutti tuoi amici ….”
detto fatto ….lui si alza sfila il cazzo dalla figa di Serena e inizia a scopare la bocca di Sara che con tutti quei cazzi non ci capisce più niente … sta venendo non sa più da quanto tempo e gli piace solo essere scopata, inculata … pensa … altro che troia … sono una ninfomane …. povero Alberto ….
Sara non fa in tempo ad entrare in casa che squilla il telefono …:
“chi è …?”
“sono io …. che hai ti sento stanca “
“non ne posso più, oggi tutti avevano fretta …il telefono non ha fatto che squillare … non sapevo a chi dare il resto …”,
un attimo d’indugio ….:
“perché mi chiami sul telefono di casa … e il cellulare …?”
“ scarico …. ma avevo fretta di parlarti … senti oggi ho parlato con gli amici e se riesci a farti dare le ferie per fine mese ci facciamo tutti la settimana bianca … andiamo nel solito posto e stavolta viene anche Serena … sei contenta ho convinto il suo ragazzo a venire con noi e quindi … dovresti essere contenta, siete così amiche … poi vengono comunque anche tutti gli altri, domani parla con l’avvocato e fammi sapere che do la conferma … “
Sara riattacca la cornetta, si sfila il piumino e va in camera sua, in casa non c’è nessuno, mamma e papà arrivano tardi, e suo fratello starà certamente con Silvia, la sua fidanzatina, si butta sul letto, è stanca, da un anno lavora in uno studio legale a Livorno, è stata fortunata, ventitre anni, ne ha già cambiati tanti di posti, in alcuni non gli piaceva il lavoro … in qualche altro … è stato meglio andarsene, ha sempre gradito essere apprezzata e ammirata, forse qualche piccolo complesso d’inferiorità, è alta solo un metro e cinquantotto ma è fatta bene, un bel seno, una terza, un sederino che viene guardato fin troppo spesso e che è stata la causa per la quale ha lasciato l’anno prima un lavoro, il titolare aveva preso l’abitudine, quando passava accanto di darle un buffetto proprio sul sedere … lui scherzava, ma lei non gradiva anche se frequentando spesso discoteche di strusciate e palpamenti ne aveva subiti in quantità industriale, ma un conto è in discoteca altro è sul posto di lavoro … adesso finalmente stava tranquilla, l’avvocato l’aveva invitata a cena qualche volta ma lei aveva declinato l’invito e lui aveva capito l’antifona e non aveva più insistito … poi c’era un collega, Luigi, un uomo sulla cinquantina, che gli dava sempre delle stoccatine, ma erano più per scherzo che sul serio, ormai era diventata un’abitudine e andava bene così …
Squilla il cellulare, è Alberto …:
“sono io …”
“lo so che sei tu …”
“l’ho ricaricato …”
“ma no …! e se nò … come facevi a telefonare … che c’è …”
“ ma niente, mi era sembrato che non fossi entusiasta …”
“ma no … sono solo stanca … è stata una giornata impegnativa dai … sono contenta … una settimana insieme … sarà bellissimo …”
“ si … ci divertiremo … mi hanno detto che hanno aperto una nuova discoteca nel paesino vicino … una mezz'oretta di pulmino … ci andiamo … sei contenta ….”
“ davvero mi porti in discoteca … e che è successo … a te non piace ballare ….”
“… no …. che c’entra … lo sai che ti voglio bene e che ti voglio fare contenta … è che sono geloso … tutti ti guardano come balli e io …. diciamo che mi innervosisco ….”
“béh … non sei contento che ti invidiano la ragazza … dici sempre che sono bassa … “
“ ma dai … non fare la stupida … lo sai che ti adoro …”
“ anch’io … ti amo …”
“ricordati di parlare con l’avvocato …. ciao si sentiamo domani …. o più tardi ….”
Il display del cellulare diventa nero ma Sara resta a guardarlo, pensierosa, Alberto è proprio imbranato si dimentica di tutto, solo di una cosa non si scorda mai … del calcio … gioca in una squadra dilettantesca dove dicono che sia molto bravo … e anche tanto falloso … ma solo sul campo perché spesso si dimostra alquanto remissivo … quante volte lo hanno chiamato dall’ufficio dove lavora e di corsa c’è dovuto andare … addirittura una volta stavamo in casa di domenica pomeriggio, i miei erano fuori città, e stavamo facendo l’amore quando l’hanno chiamato e lui che fa … letteralmente si sfila e scusandosi … scappa via … e io che stavo per venire … mi sono dovuta masturbare … e già … altra nota dolente, sono ormai sei anni che stiamo insieme, dai tempi della scuola, e …. fare l’amore non è più come prima … io sotto lui sopra un quarto d’ora di su e giù … lui viene e io … poi mi masturbo … Alberto non è mai stato super focoso … all’inizio si, ma poi … come capita ogni volta che ripensa al suo rapporto con Alberto, inevitabilmente Sara rivive l’esperienza vissuta l’anno prima a Sharm, dove mentre lui giocava la finale di un torneo lei veniva letteralmente aperta da un animatore che aveva intuito quanto lei fosse frustrata dall’essere sempre lasciata sola … a parte quello che si era lasciata fare, quello che si ricordava di più, vivido nella memoria, era la frase che Alberto, tutto trionfante aveva pronunciato mentre entrava in camera:
“… sono stato proprio forte
… pensa ho fatto due goal fantastici e mi hanno pure applaudito ….”
poi una timida battuta forse per ingelosirla:
“… sai mi hanno applaudito anche quelle tedeschine che, tu dici, mi fanno il filo ….”
battuta quanto mai inopportuna, visto che mentre quelle ragazze, lui, non le aveva mai nemmeno sfiorate …. Marco, l’animatore …lui si che in buca c'era andato …. due volte …. due volte l’aveva imbucata e se ci mettiamo anche il dito nel sederino mentre la scopava allora pure tre … e con estrema soddisfazione di Sara … che poi non era tanto la scopata, ma come c’era arrivato, che aveva cambiato il modo di farle sentire il sesso, il sesso vero … tanto che da quel giorno Sara aveva in testa solo di … farsi leccare, prenderlo in bocca e ingoiare, farsi palpare e stuzzicare il sederino fino a sentire entrare … essere scopata con forza, insomma essere montata come una troia …. anche se non aveva il coraggio di confessarlo nemmeno a se stessa …tanto più che ricordava ancora … ricordo da cancellare inconfessabile che mentre questo Marco la scopava … gli aveva ripetutamente inserito un dito … forse pure due nel buchetto e … a parte il fastidio iniziale … gli era pure piaciuto, troppo … che mentre lui spingeva avanti … lei spingeva indietro per sentire più in profondità di essere … aperta … allargata … inculata …. oddio che vergogna … vergogna che però non le aveva impedito di accennare, solo accennare … doveva pur raccontare a qualcuno quello che le era successo ... alla sua più cara amica, proprio Serena, quello che le era capitato.
Tutto è andato per il meglio, hanno sciato, tanto che la la sera, dopo cena un solo desiderio …. andare a dormire e pazienza per il sesso … Alberto è bravo a sciare e non si è certo risparmiato …. quando c’è di mezzo lo sport …. senza un attimo di tregua e a letto … all’asciutto … se contiamo anche la settimana antecedente la partenza sono quindici giorni che non si fa sesso … niente …. solo qualche bacetto a fine discesa e quello della buona notte … e, come al solito sotto la doccia una bella masturbata generata anche dai racconti della sua amica Serena che, pur avendo il ragazzo che gioca nella stessa squadra di Alberto, essendo anche un po' … puttanella …. lo dice lei stessa, si è fatta rimorchiare da un ragazzo conosciuto in albergo, al di fuori della loro comitiva che probabilmente l’ha già sbattuta ben bene … il suo ragazzo gareggiava con Alberto nelle piste più impegnative e lei, le ha raccontato, prima in piscina si è fatta palpare ben bene … gli ha pure calato le mutandine … poi nella sauna … non c’era nessuno …. non ti dico che mi ha fatto …. e che gli ho fatto io …. Sara, sotto la doccia rimuginava e immaginava che potesse avergli fatto … e giù a masturbarsi sempre più intensamente … rimproverandosi in cuor suo di non essere capace di comportarsi come lei … troppi rimorsi e pianti dopo quello che le era capitato in quella vacanza dove l’animatore l’aveva trattata come una puttanella …. ecco proprio come la stessa Serena amava appellarsi … lei no … lei non voleva ….. ma quanti rimpianti … quanti bruciori li sotto …. che nemmeno la più furiosa masturbazione riusciva più a lenire … per quanto tempo sarebbe riuscita a resistere per non comportarsi come la sua amica Serena che nonostante fosse fidanzata con tanto di anellini … ogni tanto, diciamo, si lasciava andare …
E’ sabato … stasera finalmente si va in discoteca … il famoso locale aperto da poco e considerato il più bello ed elegante del circondario e si che di altri locali ce ne sono in zona … unico inconveniente è che è abbastanza lontano, una quarantina di minuti circa, e tornare a notte inoltrata, magari con la neve, potrebbe comportare qualche fastidioso inconveniente e più tempo per tornare … ma va bene lo stesso … almeno stanotte ci si divertirà a ballare …
E’ ora di prepararsi … Alberto sta sotto la doccia … come al solito ci resterà un bel po' di tempo e lei sarà libera di scegliere l’abbigliamento più opportuno … con una certezza … scatenarsi … è quindi indecisa fra un tubino nero, tessuto però luccicante, spalle nude, tanto basso in vita che il bordo copre appena l’aureola dei capezzoli, ovviamente niente reggiseno, decisamente corto, ben sopra i ginocchi , per intimo solo una mutandina, traforata, trasparente e talmente evanescente, che è come se no indossasse nulla, autoreggenti nere …. spalline sottilissime, o invece, un top mini e minigonna, calzerotti appena sopra il ginocchio e ballerine, abbigliamento decisamente più sportivo che non comporta mettere le calze e che consentirebbe lo scatenarsi anche se il rischio sarebbe quello di esibire il sederino, visto che questo abbigliamento comporta l’indossare un tanga .. che poi Alberto, se se ne accorgesse quando balla ed esibisce il sederino, s’incazza pure … ma tanto finirà che si metterà a bere con i suoi amici e s’ubriacherà come al solito … e quindi …
Alberto come al solito si prolunga sotto la doccia e viene richiamato più volte a spicciarsi … nel frattempo Sara si è vestita e ha indossato … il tubino
Alberto vede la moglie già pronta per uscire …:
“ già vestita …. che indossi ….? “
“ sorpresa … “
e lasciando Alberto sorpreso e perplesso …:
“ scendo di sotto da Serena che sta già giù … spicciati ….”
e, senza dargli il tempo di controbattere, esce dalla stanza ...
meno male che era occupato a vestirsi e a non far tardi, visto che lo rimprovero sempre ,,, non si è accorto di quello che indosso … tanto quando mi leverò il piumino stiamo nel locale e …. davanti ai suoi amici non vuole sembrare geloso … poi tanto si metterà a bere e si dimenticherà tutto …
Invece, come Serena la vede ….:
“ …. nooo … ti sei messa il tubino nero … che è talmente leggero che sembri nuda … ma Alberto lo sa come ti sei conciata …. “
“ …. no … non lo sa … come al solito ha fatto tardi e io ero già vestita … peggio per lui … “
“ di la verità …. tu li vuoi far arrapare tutti … “
“ …. ma che dici … stiamo solo a ballare e … figurati se guardano me ….”
“ si … si …. a me non la racconti giusta … è che, come al solito, tu tiri il sasso e poi ritiri la mano … è chiaro che così conciata tutti ti guarderanno … e qualcuno si farà pure avanti ma tu poi ti tiri indietro e poi stasera in camera quello dorme e tu ti ammazzi di ditalini … e visto che sei pure una porca ti metterai pure un dito nel culo … sai, mica me lo scordo quello che mi hai raccontato quando sei tornata dalla vacanza al mare ….”
“ …. quanto sei stronza … esageri sempre … piuttosto stai attenta con quel ragazzo che la stai facendo sporca e se lui se ne accorge …. rischia di finire pure male ….”
Arrivano nella hall tutti gli amici …. Alberto guarda in cagnesco Sara … ma non dice nulla … si parte.
Salgono su un pulmino che accoglie nove posti e, fra loro, Sara nota esservi anche il ragazzo che fa il filo a Serena … strano, il ragazzo non fa parte della loro comitiva lo deve aver invitato Serena che però non mi ha detto niente e che evidentemente deve avere qualche strana idea per la testa ....
La serata procede come da copione … si balla e si beve, soliti lazzi e battute sempre più spinte … Sara, Serena e l’altra loro amica si scatenano sulla pista … Alberto e i suoi amici poco ballano ma molto discutono di sport … quanto sono bravi a fare questa discesa o quella più difficile …. come chiudono le curve … si scolano qualche bottiglia e altre diavolerie alcoliche fino, come al solito in queste circostanze, ad ubriacarsi e sbracarsi sui divani … nel corso della serata Alberto vede, insieme a quelli che gli stanno intorno, dimenarsi nel ballare lo splendido culetto di sua moglie e percepisce pure che qualche ragazzo, che le balla intorno, la tasta anche con qualche insistenza … ma è già troppo allegro per armare un casino … Sara invece s’accorge che Serena ogni tanto sparisce dalla pista e pur nella confusione s’accorge di un certo rossore sul collo dell’amica e che la camicetta è sbottonata fin troppo, al punto che tutti possono ammirare i seni che quasi sbordano dalla scollatura … al solito …. si sarà appartata con lo sconosciuto e ci avrà limonato … che puttanella .. poi però … beata lei …
Qualche ragazzo, mentre ballavano ci ha provato … ogni tanto qualche mano restava un attimo di troppo sul suo fondo schiena …. fa parte del gioco …. ma è sempre riuscita a far desistere gli occasionali ballerini da eventuali approcci … naturalmente Alberto non si è accorto di niente ...
E’ tardi e la serata si avva alla conclusione … si va via , nella confusione ci si mischia e ci separa e essendo arrivate per prime davanti al pulmino Serena, lo sconosciuto e Sara entrano e si accomodano nell’ultima fila dei sedili posteriori, avanti a loro, gli compagni della comitiva e poi, due file avanti, accanto all’autista, Alberto e il ragazzo di Serena.
Il pulmino parte, è notte inoltrata, ogni tanto delle spruzzate di nevischio poggiano sui vetri … come atto dovuto, i soliti cori e battute … ma poi, dopo un quarto d’ora, tutti zitti e semi addormentati.
Solo il rumore del motore e ogni tanto uno sconquasso, la strada è innevata e i sobbalzi sono continui, è buio, il pulmino rallenta, la luce di un lampioncino illumina improvvisamente per qualche istante l’interno e Sara … sbianca … nella penombra la mano di Serena impugna qualcosa … il pene dello sconosciuto, un bell’arnese, lungo e nodoso e la mano si muove su e giù, Serena, sguardo liquido, lo sta segando accanto a lei, il ragazzo ha la testa riversa sullo schienale , occhi chiusi, un’espressione felice e soddisfatta … Serena alza lo sguardo e vede il viso di Sara … lo spazio è piccolo … Sara è interdetta; due file avanti, il ragazzo di Serena poggia la testa sulla spalla di Alberto:
Serena si rende conto dello sconcerto di Sara e sotto voce sibila …:
“ …. che fai …. guardi …..”
poi però, come spesso capita nei momenti fortemente emotivi, gli viene in mente di un episodio che la stessa Sara le ha raccontato … estate passata, serata passata sulla spiaggia in discoteca … Sara vede Erica, una loro comune amica, sposata e già madre di un bambino piccolissimo, allontanarsi, con aria circospetta, con uno dei buttafuori per andare dietro le cabine sulla spiaggia, incuriosita dall’atteggiamento li segue con circospezione e … qualche istante dopo, nascosti dietro una cabina li vede abbracciati e baciarsi furiosamente poi il buttafuori la rigira, alza la gonna e le abbassa, anzi le strappa le mutandine e inizia a scoparla da dietro, come fanno i cani…. Sara vede l’amica torcersi e la sente mugolare, poi lui la rigira, la fa mettere in ginocchio, la prende per la nuca e spinge il suo arnese nella bocca … e la scopa … ma non è un pompino ,,, nò … proprio la scopa … su e giù …. avanti e indietro, incurante dei conati e della resistenza che comunque Erica esercita per sottrarsi ad un simile trattamento: Sara le ha raccontato di essersi sentita sconvolta e che sarebbe voluta andare via ma è ipnotizzata, anche perché, qualche istante dopo, vede Erica prendergli le palle e capisce che sta gli sta succhiando il pene come fosse un gelato …. resta ipnotizzata, confessa che lentamente si é infilata la mano nelle mutandine ed ha iniziato a masturbarsi … poi si è ripresa e barcollando alla fine é scappata via in preda ad un violento orgasmo malamente represso …. Serena ricorda l’episodio e sorride dentro di se … Sara fa sempre la pudica che certe cose non le fa … però poi si masturba anche lei e non solo … da quando è tornata dalla vacanza nel villaggio … gli ha confessato che mentre si masturba, qualche volta, pur riluttante si é infilata anche qualcosa nel sederino …
pensa …. accontentiamola … quindi alle intenzioni fa seguire i fatti … con un movimento repentino Serena afferra la mano sinistra di Sara e la poggia sul cazzo del ragazzo, l’altra mano si chiude sulla mano di Sara che è costretta a toccarlo …. tenta di sfilarsi ma la presa ma, per come sono posizionati, non può ritrarre la mano …. Sara sibila ….:
“ …. ma che fai …. piantala …. lasciami la mano …. che schifo ….”
“ parla piano che ti sentono …. dai che ti piace … senti quanto è grosso e caldo … Alberto se lo sogna un cazzo così … e poco fa gli ho pure fatto una sega ….ma senti quanto è tosto …. ”
“ … ma sei matta … lasciami la mano che se Alberto se ne accorge ci ammazza a tutti e tre …. “
“ …. zitta … non fare casino che quelli dormono … i due soliti coglioni … pensano solo a giocare e a bere ….e sanno solo rompere, rimproverarci e a dirci di non fare le puttanelle … ma dai … almeno stavolta ci avrebbero azzeccato e, se non fai la stronza, non se ne accorgeranno mai …. “
e con la testa fa un gesto verso il ragazzo :
“ … pensa ad altre cose ...sapessi cosa mi ha fatto stasera mentre quel coglione del mio ragazzi beveva con il tuo …”
Mentre avviene questo parlottio silenzioso il ragazzo apre gli occhi, e capisce che la mano che impugna il suo pene non è quella di Serena ma … è quella della sua amica, quella che … ha un gran culo e che è decisamente la più carina di tutte le ragazze che ha visto quella sera … un sorriso gli spalanca la bocca … ma non dice una sola parola …. guarda solo Sara negli occhi ….. e vede gli occhi di una cerbiatta impaurita … ma la mano sta sempre lì…..
Sara sa che le parole di Serena sono vere … ma è pensabile che quei due stiano solo a sciare e poi nel locale solo a parlare dei fatti loro … va bene che sono tanti anni che si sta insieme ma tutto ha un limite e lentamente impugna quel palo che ha nel palmo della mano e inconsciamente lo stringe e comincia muovere la mano su e giù … Sara sente tutte le nodosità e le pulsazioni … lo sente crescere e pulsare e inconsapevolmente stringe ancora di più, più per il disappunto di constatare che le piace toccare quel pezzo di carne che per il calore che comunque sente salirgli dalle sue gambe … si sta lentamente bagnando …
Il gioco è fatto … su e giù e ci prende gusto …. sta segando uno sconosciuto e pur continuando a sussurrare no …. no …. che sto facendo … sta continuando a segarlo.
Serena è un’amica … ma è anche una perfida ragazzina insolente ma che ha qualche sassolino da togliersi…Sara è indubbiamente la più carina del gruppo di amiche e tutti i ragazzi … tutti …. sbavano per lei e avrebbero fatto carte false per starci insieme …. meglio dire scoparsela a sangue ma …. c’’è Alberto e comunque Sara si è sempre resa indisponibile a tutte le attenzioni che le venivano rivolte anche se, sotto sotto, come poi le ha confessato dopo quella vacanza, anche a lei piace scopare, nò … meglio dire fare sesso e altro, anche se non se ne rende pienamente conto … forse è arrivato il momento di farle capire quanto anche lei sia solo una gran bella puttanella e ... pian piano gli sta venendo in mente uno scenario ben più divertente, perverso, s’avvicina all’orecchio del ragazzo e sussurrando, così che Sara possa percepire ma non capire …:
“ … guarda che anche Sara piace il cazzo, pure lei è una puttanella ma non lo sa … si vergogna perfino di pensarlo … piano piano mettigli una mano sulla nuca e spingila in basso … sul tuo pisello … fai che che te lo metta in bocca …”
Il ragazzo la guarda alquanto sorpreso … con Sara non si conoscono … possibile che si possa arrivare a tanto … comunque si può provare … mette quindi la mano sul collo di Sara e lentamente ma decisamente la spinge ad abbassarsi … Sara resiste …. non capisce perché la sta spingendo ad abbassare la testa… poi però quando, pur nella penombra s’accorge che la sua bocca è molto vicina al glande resiste e cerca di rialzarsi …sussurra:
“ …. stronzo …. che stai facendo …. piantala …. no … no …..”
con un tono di voce sempre più alto … Serena nel frattempo ha bloccato i polsi di Sara così che parte del pene sia libero e pronto ad essere imboccato, sentendo la voce di Sara, sibila …:
“ …. zitta …. parla piano che ti sentono tutti ... “
Nella vita per ottenere i risultati ci vuole sempre fortuna … e il disegno di Serena non si discosta da questo principio universale … Alberto, nello stesso istante in cul le labbra di Sara toccano il pene del ragazzo, con voce impastata …:
“ …. Sara ….”
ovviamente nessuna risposta …. Sara è impegnata a resistere per non abbassarsi ancora di più … significherebbe prenderlo in bocca …. :
“ …. Sara …. ma che dormi ….”
Sara è terrorizzata ….:
“ …. sii …. si …… “
“ …. ce l’hai tu il mio telefonino …. “
un lampo nella memoria di Sara …. si, il cellulare lo ha lei ….:
“ …. si ce l’ho io …. “
“ …. ah …. ah… va bene …..”
La tensione è troppo forte, Serena perfidamente sente Sara nelle sue mani ….afferra i capelli dell’amica e spinge in basso …. :
“ …. gruuuuu ….. gruuuuuu … “
un lamento …. un grugnito … il gioco è fatto …. Sara, senza nemmeno rendersene conto l’ha preso in bocca …. e la successiva spinta fa si che gli entri tutto in bocca …. è fatta …. Serena sa che a Sara piace fare i pompini …. gli ha raccontato che è l’unica perversione, così la chiama, che fa con Alberto e infatti Sara, a questo punto, senza volerlo inizia a slinguazzare, rendendosi subito conto che quello che ha appena imboccato è più grosso e nodoso di tutti gli altri che ha mai preso in bocca … Serena gongola … ma vuole vedere fino a che punto si può arrivare.
Intanto il ragazzo se la gode …. una ragazza, molto carina, di cui non conosce nemmeno il nome gli sta facendo un divino pompino…. che fortuna … certo che questa deve essere una bella zoccoletta …e sì perché la strada è sconnessa e ad ogni sobbalzo si può immaginare cosa avvenga in quella bocca.
Per alcuni minuti Sara continua a spompinare e quel palo cresce … accidenti quanto è lungo e grosso … ogni tanto una convulsione fa temere che lui le venga in bocca e non si è nemmeno accorta che la cara amica le ha lentamente infilato una mano nella scollatura del vestitino e le sta palpando una tetta tirandola fuori dal vestitino … un improvviso scossone e tutte e due le tette sono fuori coperte solo dalla penombra dal piumino che indossa.
La voce di Alberto la fa sussultare ….
“ Sara mi dai il telefono …. “
Sara lo sente, avendo ancora in bocca piena, s’accorge che Serena le sta palpando i seni … per un attimo si sente perduta … lascia la presa, si alza, un una mano deterge le labbra intrise di liquidi …con tono sommesso …. :
“ …. vuoi il telefono …. che ci devi fare….”
lui con voce impastata ….:
“ … devo controllare se ho un numero …. dai dammelo ….”
nel pronunciare queste parole alza il braccio sinistro spingendolo indietro con la mano aperta come aspettando di prendere il telefonino … ma per Sara, nella posizione e nella condizione in cui si trova, è tutto più complicato, con il cuore che le batte a mille ….:
“ … aspetta un attimo … lo prendo e te lo do …”
Nel frattempo Serena sorride beffarda … per dare ad Alberto il telefonino Sara si deve alzare dal sedile, si deve spostare in posizione più centrale, mettendosi di fatto con le gambe divaricate sopra le ginocchia del suo amico che ha il palo bello dritto … poi si deve completamente allungare sopra i sedili intermedi e allungare la mano destra, che impugna il telefonino per darlo ad Alberto … i sedili sono stretti e un operazione del genere mentre il pulmino sobbalza sulla strada comporta diverse perdite d’equilibrio …
Intanto Serena, mentre Sara si alza, s’avvicina all’orecchio del ragazzo …:
“ … sei proprio fortunato … se mi segui e fai quello che ti dico … ti faccio divertire come un matto …”
lui la guarda divertito …. Serena è proprio una grande pervertita … abbassa gli occhi in senso di assenso …
“ … quando Sara si alza tu aiutala, tirati indietro sul sedile così che lei metta la gamba sinistra oltre la tua a sinistra e la sua gamba destra a destra della tua … quando lei si piega in avanti per allungare il braccio gli alzi il piumino ed il vestitino … io le tiro giù le mutandine … tu gli metti un dito sopra la fica e gliela allarghi e un istante dopo che ha dato il telefonino a quel coglione di suo marito, tu te la tiri giù e la impali … e se va bene forse riesco pure a fartela inculare … “
Nemmeno finisce di parlare che Sara si alza e puntualmente come intuito la povera Sara si trova, senza nemmeno rendersene conto, impalata con la variante che il fortunato ragazzo una volta lasciati i fianchi scorre le mani fin sui seni coperti ancora celati dal piumino e Sara si trova seduta sul cazzo, con le mani del ragazzo che le palpano i seni e pizzicano i capezzoli … e non finisce qui che la perfida Serena contemporaneamente le tintilla il clitoride, il tutto mentre i sobbalzi sulla strada amplificano la penetrazione …. Sara viene …. viene in continuazione, un orgasmo dietro l’altro, e Serena se ne accorge … è perfino costretta a tappare la bocca di Sara per evitare che altri possano sentire uno strano mugolio che proviene dal fondo del pulmino … anche il ragazzo si morde le labbra …. una serata così non se la sarebbe mai aspettata ….
Ma Serena non demorde …. vuole andare fino in fondo … ha trovato un di ché divertirsi alle spalle della sua amica e deve finire come vuole lei …. all’orecchio del ragazzo con un tono tale che possa essere percepito anche da Sara che comunque sta navigando in un mondo tutto suo …:
“ …. non venire …. aspetta …. falla alzare …. piegala avanti sul sedile davanti … fra poco il pulmino deve rallentare e ci sono dei lampioni … io prendo il cellulare e voglio fare una foto mentre gli metti un dito nel sederino … mi raccomando fino in fondo e se ci riesci anche due dita … poi quando riparte, tirala giù ma stavolta glielo metti nel culo e mentre te la inculi io gli faccio un ditalino ….. glielo devi rompere quel culetto, glielo devi aprire …. quel buchino deve restare sempre aperto e io lo voglio immortalare …. capito ….”
Altra occhiata d’assenso … e puntualmente alcuni minuti dopo si arriva ad una specie di incrocio ben illuminato … nel frattempo Sara continua a essere sballottata con quel cazzo nella figa che la fa impazzire … e non si rende nemmeno conto di essere sollecitata ad alzarsi … non vorrebbe ma ormai è solo una bambolina nella mani di due pervertiti, pur stando attentissima a non manifestare quello che sta provando che è molto simile a quello che aveva provato in quel villaggio vacanza con quel ragazzo …. si alza e … si ritrova con un dito nel culo, poi due che girano dentro il suo sfintere come un frullatore … il tutto mentre Serena fotografa e riprende una magnifica penetrazione anale … poi si sente tirata giù e vede nero … è la prima volta che viene inculata … prima di adesso solo dita, una volta anche tre dita insieme, … poi, durante le doccia, un flaconcino bagnoschiuma di forma cilindrica, non non tanto largo … poi un manico in plastica di una spazzola …. oddio che bello … le piace essere inculata e questo cazzo che ha nel culo è proprio l’ideale … pensa ….quanto sono troia … e ci si siede sopra godendo ad ogni sobbalzo …. una vocina le sussurra all’orecchio …:
“ … lo sapevo che sei una grandissima zoccoletta … mi fai rabbia … per come stai godendo … ma stai tranquilla …. quel coglione che sta li davanti non saprà mai che razza di zoccola si sta per sposare …. quante corna gli metterai ….”
Sara gira la testa verso l’amica … sguardo liquido … indecifrabile … poi …:
“ …. io Alberto lo amo e me lo voglio sposare anche se in questo momento il cazzo del tuo amico nel mio sederino mi sta facendo impazzire … “
Parole profetiche che quasi nello stesso momento il suo culetto viene inondato di liquidi seminali in abbondanza e lei ha l’ennesimo devastante orgasmo anale e clitorideo visto che la sua amichetta non ha mai cessato di tintillarla ….
Sono quasi arrivati …. Sara si sfila e tutti si ricompongono … tutti stanchi e assonnati un saluto e tutti nelle rispettive stanze … solo Sara però approfitta del pesante sonno di Alberto per farsi una doccia … una doccia liberatoria che si mischia a lacrime … tante lacrime …. quanto sono troia … nemmeno lei immagina quanto sia troia …
Infatti la mattina dopo domenica, ultima giornata di vacanza, manco a farlo apposta, Alberto ed il ragazzo di Serena vanno subito sulle pista per le ultime sciate che dureranno fino al primo pomeriggio …
Squilla il telefono ….:
“ …. Ti sei rimessa da stanotte … non ce l’hai con me … “
Sara è indecisa su come rispondere … da una parte odia l’amica per quello che le ha fatto fare …. ma quello che è successo le è piaciuto e … non è il caso di mettersi contro … Serena sa essere anche molto cattiva e poi non le è ben chiaro se sia stata fotografata o addirittura filmata … quel che è successo è successo …:
“ …. no stai tranquilla … non ti odio … però ci sei andata pesante …”
“ …. ma ti è piaciuto …. dai … finalmente ti sei fatta rompere il sederino … io l’avevo capito che ti sarebbe piaciuto ma … non avevi il coraggio … lo vorresti rifare ….”
“ nò …. nò …..”
“ Sara … di la verità … io ti conosco … “
“ ...bé … chissà …. adesso mi fa ancora male ….”
“ ….tanto ….”
“ …. no …. solo un pochino ….”
“ …. senti io vado nella sauna …. vieni anche tu …. dai …”
“ no … volevo stare a letto …. a pensare ….”
“ …. ma lascia stare …. ti vengo a prendere fra una decina di minuti ….”
“ ….. va bene ….”
Serena attacca e chiama il suo amico ….:
“ …. ascolta bene …. ho convinto Sara a venire nella sauna … e lo vuoi vedere quanto sia una troietta rotta in culo … “
“ … bé … mica male ….”
“ …. allora chiama la direzione e prenota la sauna per un ora … solo per noi tre e … vedi tu ma non esagerare …. capito …”
“ … si … ho capito ….”
Poco dopo Serena va a prendere Sara e scendono prima nelle docce e poi entrano nella sauna … un locale classico con delle panche su tre lati …. entrano con gli asciugamani intorno al corpo e si stendono … il tepore e la nebbiolina allentano la tensione e Sara quasi s’addormenta … nella stanza entra improvvisamente l’amico di Serena … le saluta e Sara lo guarda perplessa e indispettita … Serena questa non me la doveva fare ...si alza …. ma Serena s’avvinghia al ragazzo e inizia a baciarlo …. fa cadere l’asciugamano e rivolta a Sara…:
“ … non penserai che te lo puoi scopare solo tu …”
mentre parla si appecorina su una panca e lui, con il cazzo già in tiro, la penetra da dietro … Sara guarda la scena e indietreggia e si ferma … le due ragazze si guardano negli occhi … già liquidi quelli di Serena … lo stanno diventando quelli di Sara …. Serena allunga la mano verso Sara che pur riluttante la prende e viene tirata presso di loro … s’accuccia sul sedile, osservando lui che penetra fino in fondo Serena che sbuffa come una foca … Sara si tocca … si masturba … s’infila un dito nelle figa … era quello che Serena aspettava … un cenno al vetro della porta e nella stanza entrano due ragazzi … due amici di lui …. due sconosciuti che senza indugio abbrancano Sara, la palpano, le strizzano i capezzoli … un tentativo di ritrarsi … ma non convincente … la scopata di Serena serviva solo ad eccitarla … in breve uno dei due, entrambi ben dotati, la penetra davanti mentre l’altro glielo infila in bocca … Sara prova a ritrarsi ma in fondo ci sta .. e se ne accorgono … quello che la sta scopando si mette supino sempre tenendo il cazzo dentro … Sara é sopra con il culetto all’aria ben esposto … il secondo ragazzo gli si mette alle spalle e punta direttamente il suo arnese verso in buchino … appoggia e penetra … un urletto … ma lui continua ad infilarlo fino in fondo … e mentre viene inculata fino in fondo anche quello che la sta scopando spinge fino in fondo … Serena gongola …. quella troia di Sara sta prendendosi due cazzi uno in figa … l’altro nel culo …. e sono entrambi ben piantati … adesso però manca il finale …guarda il suo ragazzo che la sta ancora scopando di spalle e sorridendo …:
“ …. mettiglielo in bocca … la voglio riprendere con tutti i buchi, bocca , figa e culo riempiti e a Livorno, se vuoi, la facciamo scopare a tutti tuoi amici ….”
detto fatto ….lui si alza sfila il cazzo dalla figa di Serena e inizia a scopare la bocca di Sara che con tutti quei cazzi non ci capisce più niente … sta venendo non sa più da quanto tempo e gli piace solo essere scopata, inculata … pensa … altro che troia … sono una ninfomane …. povero Alberto ….
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