Sara va in palestra - parte prima
di
Gioioso
genere
dominazione
Si continua a raccontare delle peripezie della giovane mogliettina che, al ritorno da una vacanza controversa trascorsa in una località esotica non riesce a controllare e reprimere le pulsioni erotiche che derivano dalle avventure subite; Il racconto è una autonoma continuazione delle esperienza di Sara.
il rientro alla vita normale
Sono passati alcuni mesi dal rientro da una magnifica, ma controversa vacanza trascorsa in un luogo esotico, trascorsa in occasione del loro primo anniversario di matrimonio … Sara e suo marito hanno ripreso il quotidiano andazzo giornaliero, Sara presso uno studio , il marito presso una importante ditta di trasporti. Sara la mattina si alza, indossa normalmente dei pantaloni, più raramente dei leggins con camiciole intonate, scarpe comode e si reca presso il luogo di lavoro dove svolge compiti di segretaria tuttofare: nello studio si deve spesso muovere da un ufficio all’altro per concordare con gli avvocati e con i professionisti associati la predisposizione delle varie pratiche; l’abbigliamento descritto è pertanto quello più comodo e usuale, più raramente indossa tailleur che, pur non ufficialmente richiesti, sono particolarmente graditi in occasione di incontri con i clienti più importanti dove è richiesta la sua presenza per compilare i verbali delle riunioni, presenza tanto più apprezzata in quanto Sara è una splendida, bella e giovane donna, non particolarmente alta ma con uno splendido musetto, capelli scuri abbastanza lunghi, occhi scuri, un bel seno e un’altrettanto splendido sederino … si potrebbe dire una ragazza mediterranea alquanto formosetta, con un non so ché di malizia e atteggiamento intrigante che viene particolarmente apprezzato da tutti coloro presenti nelle riunioni, atteggiamento tanto più rimarchevole in quanto Sara si dimostra subito realmente timida, facilmente suggestionabile e forse anche alquanto ingenua e credulona … caratteristiche che vengono spesso sfruttate e utilizzata dai suoi capi per distogliere l’attenzione da argomentazioni tecniche che potrebbero diventare insidiose per la riuscita degli incontri.
Anche il marito esce di casa e si reca presso gli uffici della ditta, ma il suo pensiero corre subito al campo di gioco dove da libero sfogo alla sua esuberanza atletica. Si ritiene infatti un ottimo giocatore e pur non essendo particolarmente alto è molto quotato presso i suoi compagni che lo ritengono artefice delle ottime prestazioni della squadra … inoltre tutti i suoi compagni, a cominciare dal suo capitano e amico lo ritengono molto fortunato per essere riuscito a fidanzarsi con Sara, da tutti ritenuta uno splendido bocconcino, che fa gola all’intera squadra e che tutti, nessuno ammettendolo ufficialmente, vorrebbero portarsi a letto e scoparsela alla grande.
Il periodo successivo al rientro è stato molto problematico … Sara ripensa spesso a quello che le è capitato ed è assillata da sensi di colpa che non riesce a scacciare … il suo amore per il maritino è profondo e dura da molti anni, ci sono state, è vero, alcune pause di riflessione nel corso della quali si sono verificati alcuni episodi che vorrebbe dimenticare, come quando poco prima di sposarsi ... una domenica pomeriggio in cui non lo avevo seguito durante una trasferta... usci da sola per andare in una piazza a cui è molto affezionata per incontrare delle amiche .... e il suo primo ragazzo, per il quale provava ancora un latente desiderio, era lì.... Sara lo considera un segno del destino .... quando lui la guarda si dimentica del suo fidanzato, del fatto che l'anno successivo si sarebbe sposata, di tutto, insomma....e dopo poco è a casa sua, finalmente in un letto vero... che urla come una pazza... lui prova anche a metterglielo nel sederino ... ma lei timorosa e temendo di sentire dolore si rifiuta … per poi pentirsi successivamente del suo rifiuto .... ma quando per la prima volta gli riempie la bocca di sborra, non le fa schifo, anzi le piace e lui le fa un sacco di complimenti … vuole dimenticare … ma non riesce ... dimenticare che giacquero per 3 ore avvinghiati mentre la prendeva davanti per poi rigirarla e ripenetrarla da dietro e poi ancora metterla a pecorina e montarla incessantemente per un tempo infinito e poi rigirarla e leccarle la fessura aprendola con la lingua e ancora strizzare con le labbra il clitoride dopo averlo mordicchiato ... e infine che si era addirittura completamente dimenticata di tornare a casa ... fino al momento in cui ricevette una telefonata dal fidanzato che chiedeva che fine avesse fatto e dove stesse ... e si inventò una scusa e corse subito da lui ... con il sapore del suo primo amore ancora addosso e nella figa … nella bocca …. ma tutto è stato superato e ha sposato con convinzione il proprio uomo … però … c’è un però … la lunga convivenza, se da una parte ha consolidato il rapporto affettivo, per cui non potrebbe più vivere senza di lui, dall’altra ha comportato, sotto l’aspetto sessuale una consuetudine del rapporto vero e proprio che ha molto indebolito l’ebbrezza del rapporto e affievolito le sensazioni … i rapporti si sono indubbiamente diradati e già prima del matrimonio si concretizzavano con la classica sveltina … Sara sperava che il matrimonio risvegliasse certi istinti ma, trascorso il periodo nuziale, si era tornati al classico tram tram … una bella scopata il sabato sera nelle posizioni canoniche lei sotto lui sopra … forse la domenica se non troppo stanco … e inevitabilmente tornavano alla mente alcuni episodi che l’avevano segnata e che le avevano fatto apprezzare cosa significasse essere scopata o meglio ancora … montata, brutalizzata, considerata un oggetto di piacere … un buco da riempire insomma … e a queste sensazioni che le frullano continuamente nella testa si aggiungono gli eventi che le sono capitati nell’ultima vacanza che le hanno fatto capire, ove ce ne fosse stato bisogno, quanto importante per lei fosse soddisfare le sue pulsioni sessuali.
Nel passato, parlando con un’amica era già entrata in un sito dove sono pubblicati dei racconti erotici e aveva ripreso da qualche mese, quando è sola in casa, ad entrare nel sito e a leggerli; la maggior parte sono noiose descrizioni di atti sessuali, malamente scritti, dove falli immensi penetrano in tutti i buchi possibili in situazioni del tutto inverosimili ma … ne ha letti alcuni decisamente intriganti che prospettavano situazioni decisamente reali; in particolare una sera di qualche mese prima ne ha individuato uno tanto ben articolato e intrigante, tanto perverso, nel quale si è immedesimata al punto di eccitarsi e mentre leggeva arrivare al punto di masturbarsi … era tanto che non lo faceva ma in quell’occasione era del tutto diverso … lei era la protagonista che i vari personaggi, in situazioni del tutto reali, palpavano, le infilavano mani sotto i vestiti, le strizzavano il seno, le pizzicavano i capezzoli induriti dall’eccitazione, le calavano le mutandine, le infilavano un dito, due dita … tre dita nella intimità … nella sua micetta … e poi le massaggiavano il suo buchino per penetrarlo prima dolcemente e poi con irruenza per infine possederla sia davanti che dietro … montata e inculata … e più leggeva e più si immedesimava nella protagonista … arrivando ad avere degli orgasmi che non provava dalla vacanza di alcuni mesi prima.
Curiosa di chi avesse pensato una simile storia l’aveva contattato via e-mail e con lui si era instaurato un dialogo virtuale a doppio senso … lei era diventata la musa ispiratrice di altri racconti da lei suggeriti che lui trasformava in racconti pubblicabili sul sito nei quali la protagonista veniva sottoposta ad una miriade di atti sessuali alcuni dei quali erano realmente accaduti e fedelmente riportati nei racconti, mentre altri erano frutto della fantasia dell’autore che ovviamente segnalava nelle note la duplicità delle situazioni lasciando al lettore la curiosità di valutare quali fossero realmente accaduti … o fossero inventati … Sara sapeva, perché lui glielo aveva detto che moltissimi lettori lo avevano contattato e che addirittura altre lettrici si erano immedesimate anch’esse tanto da eccitarsi fino a masturbarsi.
Ma questa situazione restava tuttavia una soluzione virtuale che non risolveva il problema di essere brutalizzata sessualmente per arrivare a orgasmi completi … quindi l’umore di Sara alternava momenti di euforia a momenti di melanconia in lassi di tempo molto ristretti.
Tutti nell’ufficio dove lavorava si erano resi conto di questo momento particolare che stava attraversando e, secondo le rispettive sensibilità, cercavano di minimizzare la situazione o dandole maggior lavoro che la tenesse impegnata o scherzando e facendola sorridere: in particolare c’era un collega, che aveva il doppio dei suoi anni che nel passato ci aveva, con molta discrezione e signorilità, anche provato ricevendo sempre dei cortesi rifiuti a cene o a incontri che avrebbero avuto un fine scontato … questo collega, entrato nella parte del buon samaritano quasi tutti i giorni la portava a prender il caffè, scherzava con lei con battute piene anche di doppi sensi … l’aveva anche accompagnata durante l’intervallo al ristorante nei pressi dell’ufficio … si era creata quasi inconsciamente una situazione particolare nella quale pian piano Sara aveva manifestato il proprio disagio quasi sperando che Luigi, uomo molto più grande di lei e di maggiore esperienza, le potesse suggerire qualcosa che la facesse stare meglio … ma si sa che la paglia quando sta vicino al fuoco alla fine si brucia … e una sera, complice la solita necessità di completare una pratica erano restati soli nello studio … Sara, che quel giorno indossava una gonna appena sopra il ginocchio e, sopra il reggiseno, una camicetta di seta, abbigliamento professionale, senonché prendere documenti da una scrivania, allungare le braccia per inserirli nell’archivio, muoversi freneticamente in continuazione avevano comportato che due bottoncini si fossero sganciati con la conseguenza che il solco del seno fosse molto ben visibile e altrettanto visibile il bordo superiore del reggiseno che copriva a mala pena il capezzolo … lui si era chiaramente accorto di tale situazione e non riusciva più a distogliere gli occhi dal seno di Sara …. nemmeno a farlo apposta dei fogli caddero per terra , si avvicinò a Sara e li raccolse ma mentre si muoveva inavvertitamente appoggiò il dorso della mano sul seno ma, senza premeditazione, non la spostò subito scusandosi … anzi fissando Sara negli occhi la lasciò li intenzionalmente, Sara alzò lo sguardo e senza nemmeno rendersi conto delle conseguenze lo lasciò fare, erano giorni che non veniva toccata da suo marito che spesso in quel periodo si allenava e che tornava a casa stanco …. Le letture erotiche comportavano masturbazioni continue ma la lasciavano sempre non completamente soddisfatta … anelava essere toccata … ma l’uomo che la stava toccando non era il suo marito … e mentre tutti questi pensieri si accavallavano nella sua testa Luigi, percepita la grande insoddisfazione che trapelava dal corpo di Sara, si era portato alle sue spalle, aveva infilato le mani nella camicetta , sotto il reggiseno e strizzava le due mammelle fino a pizzicare i capezzoli che nel frattempo si erano induriti, la sentiva fremere sotto le sue manipolazioni e intuendo le resistenze sempre più flebili, sempre sostenendola dai seni, la solleva dalla poltroncina e la poggia sulla scrivania … una mano resta sotto il seno, continuando la manipolazione … mentre l’altra la poggia sulla schiena, schiacciandola sulla scrivania … Sara si sente persa, non riesce a ragionare vorrebbe rialzarsi ma i suoi muscoli non reagiscono, un calore intenso sale dal suo ventre e sente già scendere i suoi umori sulla mutandina e li sente colare sull’interno della coscia … si materializza nella sua testa contemporaneamente il viso melanconico del marito che la guarda fisso negli occhi e lampeggia quello dell’animatore che mentre la montava l’appellava con i peggiori e volgari epiteti mentre lei ululava come una cagna …. e vinta, lascia che lui la schiacci sulla scrivania … lui percepisce che Sara si sta lasciando andare e senza perdere tempo, sempre tenendola schiacciata, sfila la mano da sotto il seno, alza la gonna, afferra il lembo della mutandina e lo tira giù fino a mezza coscia … il sederino di Sara è nudo, la gonna arricciata sopra i fianchi, la mutandina al ginocchio … nel frattempo ha insinuato una gamba fra le cosce e spinge all’esterno e Sara, senza nemmeno rendersene conto, si ritrova con le gambe allargate e entrambe le sue intimità completamente esposte: lui non perde tempo, ha paura che l’attimo fuggente passi e la vuole tenere in tensione e quindi la sua mano inizia a massaggiare il suo culetto insinuando le dita fra le grandi labbra e nello sfintere anale …
“Sara … piccola troietta … prendilo in mano … dai … hai un culo da favola e non mi dire altro … lo vedo e lo sento che sei tutta bagnata … dai prendilo …”
“ Luigi ma che fai … potresti essere mio padre … dai … non farmi questo … abbiamo sempre scherzato … ma stavolta … non puoi farmi questo … ti prego … fermati …”
Ma lui non si ferma, anzi aumenta la velocità e mette due dita nella figa di Sara e inizia un ditalino forsennato …. alternando l’inserimento dell’intero dito medio nel sederino ….
Sara, in preda ormai a un incipiente orgasmo, vogliosa di afferrarlo, sfila il suo cazzo dai pantaloni, lo stringe e inizia a segarlo sempre più rapidamente … quasi in sincronia con i movimenti del ditalino che lui sta continuando a farle … la sua intenzione è di fermarsi perché la vuole chiavare … ma non ci riesce … anche Sara vorrebbe essere montata ma nemmeno lei riesce a controllare … entrambi vengono quasi contemporaneamente, l’uomo, nonostante l’età non più giovane, talmente preso da lei, schizza fiotti di sperma sulle mani e anche sulle mutandine …
Il momento magico è passato … i due si guardano negli occhi e si rendono conto che la cosa deve finire lì … senza profferire parole Sara si riveste senza nemmeno badare che si sta rimettendo mutandine piene di sperma che le si attaccano alla pelle … anche lui prende un fazzoletto e si asciuga le mani intrise degli umori di lei … le annusa … consapevole che quello che è appena successo … non è mai successo … è stato solo un magnifico sogno … e come se nulla fosse accaduto i due riprendono a lavorare … completano il fascicolo … si salutano e ognuno torna a casa sua.
l’amore coniugale
Sara apre la porta di casa e sente la televisione accesa, Alberto è già rientrato e sta apparecchiando la tavola per la cena …
“hai fatto tardi stasera … che è successo … di solito arrivi molto prima … ma sei tutta scapigliata …”
“ho un diavolo per capello … ti ho cercato anche sul cellulare ma era occupato e quando ho cercato di inviarti un messaggio mi si è scaricata la batteria … poi in ufficio c’è stato un problema con le linee telefoniche e non ti ho potuto avvertire … l’avvocato ha voluto per domattina un incartamento e con Luigi lo abbiamo dovuto completare in fretta e furia …”
Sara guarda il viso di suo marito per osservare la reazione …
“e quella macchia che hai sulla gonna … in mezzo alle gambe … che t’è successo …”
“ma niente stavo prendendo uno yogurt per fermare lo stomaco … sono incespicata e mi si è rovesciato sulla gonna … credo che abbia bagnato anche le mutandine … vado a farmi una doccia, mi metto in pigiama e ceniamo … in tanto scalda le vivande che stanno in frigo … stasera ceniamo con quelle … “
Il viso di Alberto è inespressivo e Sara conclude che si è salvata … la macchia di sperma che le ha lasciato Luigi sulla gonna è decisamente evidente e il tentativo di ripulirla con un fazzoletto ha provocato più danni che altro … pensa fra se e se … però quel Luigi ne aveva di sperma … quegli schizzi l’hanno raggiunta da per tutto … e solo in quel momento realizza che le sue mutandine sono intrise di liquidi seminali mischiati ai suoi umori … e solo adesso si rende conto di sentire un bruciore dentro il retto … forse quelle dita infilate da Luigi le hanno provocato qualche piccola infiammazione … si denuda, getta gli abiti nel contenitore dei panni da lavare e si infila sotto la doccia … un senso di benessere la pervade ma quasi contemporaneamente sale dal suo ventre un calore che la lascia perplessa … poi si materializzano due sensazioni contrastanti …. Il fastidio di quello che è successo … Luigi che la palpa … lei che non reagisce anzi spera che continui … il piacere di essere masturbata e quell’inserimento nel suo ano … si sta bagnando …. Sotto la doccia al ricordo di quello che è successo qualche ora prima … si sta bagnando ancora … e alla mente poi affiorano le sensazione dal passato quando altri uomini ben più giovani e aitanti l’hanno strapazzata … e le dita di una mano corrono a stuzzicare il clitoride, mentre le dita dell’altra pizzicano i capezzoli del seno già inturgiditi e duri …. e mentre questo accade si riaffaccia nella sua mente il viso di suo marito che la fissa con un’espressione di rimprovero … si sente una fedifraga … una traditrice … una zoccola … e interrompe la masturbazione … ma resta con un senso di insoddisfazione che la far stare male … quasi le si rattrappisce lo stomaco … deve pensare ad altro … c’è la cena … guardare la televisione sul divano e poi a letto … domani è un altro giorno … frase che ricorda da un film famoso … e finalmente sul suo viso compare un sorriso liberatorio.
Indossa un bel pigiamino, maglietta alquanto scollata, maniche cortissime e sotto un pantaloncino, acquistato quando era più magra … adesso che è più in carne il tessuto si attacca alla pelle e sembra quasi che non indossi nulla … sembra nuda, con un effetto prorompente che farebbe resuscitare anche un morto e ovviamente anche il suo Alberto mentre se la riguarda a tavola e poi sul divano a tutto pensa meno che a guardare la televisione … anche se è sua moglie si sorprende a guardare dentro la scollatura scoprendo i capezzoli e quando lei si alza per prendere un bicchiere ad una mensola e si deve inchinare non può fare a meno di osservare quelle splendine natiche che sono intrappolate nei pantaloncini … un culo da favola … che forse vorrebbe anche toccare … forse violare … ma è sua moglie … le puttane si inculano … non sua moglie … non sapendo, il maritino, che quel culetto ha ricevuto più cazzi che nemmeno se lo può immaginare …
Alberto guarda Sara:
“andiamo a letto … che domattina ci dobbiamo svegliare presto …”
“va bene … però prima ti volevo accennare che vorrei andare in palestra … ho messo su qualche chilo … voglio mantenere la forma e siccome tu fai tanto sport e conosci l’ambiente volevo che mi consigliassi una palestra dove andare …
“c’è la mia … ci sono tutti i miei amici … certamente saresti seguita al meglio … c’è Daniele e la moglie che sono degli ottimi trainer, anche se con la moglie forse è meglio che tu non ci vada mai … dicono che sia lesbica e che si faccia tutte le ragazze che vanno in palestra … spero che sia solo una diceria delle male lingue … e poi probabilmente ti farebbero uno sconto molto consistente … senza contare che potremmo andarci insieme … sai la sauna la puoi fare solo con me … a meno che tu non ti voglia mostrare nuda ai miei compagni …”
“ma che dici … sei pazzo … “
“ma dai stavo scherzando … se solo immagino che qualcuno ti guarda gli spezzo il collo … lo sai che sono geloso fradicio … la mia splendida mogliettina … tutta mia … solo mia … dai andiamo a letto che ti voglio massacrare di baci e poi … tutto il resto ….”
Sara si alza dal divano e va nella stanza da letto, si guarda allo specchio e nella mente s’interroga su se stessa e su quello che vuole … non riesce a darsi delle risposte e allora ripiega sull’aspetto fisico … ha ventisette anni, non è alta, ma ha un musetto intrigante, una terza di seno abbondante con i capezzoli quasi sempre duri, un bel vitino e un culetto da favola che solo suo marito non sfiora ma che è stato già ampiamente profanato …. si siede sul letto mette le mani sotto la nuca e poggia la testa sul cuscino e aspetta … lui arriva … vede la moglie, spenge la luce e si avvicina, prende i lembi della maglietta, li tira su e la sfila lasciandola con il seno scoperto … l’abbraccia e inizia a baciarla e pian piano le sale sopra, poi con la mano le sfila anche i pantaloncini e le massaggia il pancino, gira sui fianchi e posa la mano sul sedere ma senza addentrarsi nel solco … e mentre fa questo le sussurra dolci parole d’amore … Alberto è innamorato fradicio e nemmeno gli viene in mente di trattare Sara come una femmina da prendere anche con la forza … ha paura di farle del male … e Sara lo sente … apprezza questo grande amore ma ne resta insoddisfatta … tanto che lo scrolla su un fianco, lo guarda negli occhi:
“prendi la poltroncina, mettila ai piedi del letto e siediti … e stai fermo … adesso ti faccio morire …
“che hai in mente …”
“ti ricordi i primi tempi che ci siamo conosciuti … quando tu mi portavi a casa tua quando i tuoi non c’erano, ti ricordi quanti bei giochini …. ti ricordi quando tu mi mettevi a pancia sotto e volevi che …”
“ma dai … adesso siamo sposati … quelle erano porcate che fanno i ragazzini ….”
“saranno porcate … ma ti veniva un cazzo così … e io voglio questo da te adesso … un cazzo così e lo voglio duro e che duri … voglio essere scopata come una femmina … non essere sempre delicato … fammi male …”
Alberto la guarda sconcertato, è vero quello che dice Sara … quando si sono conosciuti lui era molto più focoso … ma poi il tempo passa, l’abitudine hanno affievolito certe tendenze e poi adesso Sara è sua moglie … ma la vuole far contenta e quindi sposta la poltrona ai piedi del letto e …
“Alberto levati i boxer … devi stare nudo … e guardami …”
Sara è ormai infoiata di un perverso desiderio, va nel bagno e dal porta panni sporchi raccoglie le mutandine che indossava nel pomeriggio e che sono ancora intrise e umide dello sperma di Luigi, le indossa e con la mano le schiaccia sul suo inguine facendole quasi penetrare fra le grandi labbra, da cui già sgorgano rivoli di ciprigno che quasi incominciano a colarle per le cosce … poi va nella cabine armadio, che si trova alle spalle della poltroncina dove è seduto il marito , che quindi non può vedere cosa sta combinando, e da un cassetto prende un minigonna plissettata e una canottiera molto scollata, tanto da lasciare quasi scoperti i capezzoli … indossa il tutto …. poi spenge il lampadario e accende le abat jour sui comodini ai lati del grande letto matrimoniale creando una atmosfera irreale di luce soffusa, poi si mette frontalmente avanti Alberto:
“adesso io salgo sul letto … tu stai fermo … non ti muovere … non ti toccare … stai fermo, quando te lo dico io tu Sali su letto e mi chiavi … non devi fare all’amore … mi devi chiavare … voglio essere montata ….”
Alberto è interdetto … ma non può che dire:
“va bene … non ti avevo mai visto e sentito così ….”
“stai zitto …. Guardami …”
Sara apre le braccia e cade all’indietro sul letto, il marito vede solo i piedi e più avanti intravede la mutandina che copre l’intimità delle moglie e ancora più avanti vede spuntare sotto la maglietta i capezzoli che si ergono sopra i seni … in un silenzio irreale sente Sara emettere dei rauchi suoni e poi la vede rigirarsi:
Sara sta a pancia sotto …. molto, molto lentamente inarca la schiena e si mette in ginocchio, con le spalle al marito … poi improvvisamente si spinge in avanti e poggia le mani sul letto … poi, sempre molto lentamente abbassa le braccia fino a che il viso poggia sul letto … si è messa alla pecorina con il culetto che svetta in alto appena parzialmente coperto dalla minigonna … poi si piega e gira il viso in maniera da fissare gli occhi di Alberto e, sempre molto lentamente afferra i bordi delle mutandine e inizia e calarle fino a mezza coscia … e si ferma …. resta così con il sederino nudo, la figa gonfia e con le grandi e piccole labbra già parzialmente dischiuse e l’ano, che per effetto delle contrazioni si dilata ritmicamente, in bella mostra … il povero Alberto non sa più a quale santo votarsi … la sua splendida Sara gli sta facendo uno spettacolo indimenticabile … nemmeno quando erano fidanzati era arrivata a tanto … accidenti quanto si è trasformata …. ma come può essere successo … domanda retorica in quel momento che nel frattempo il suo cazzo è diventato di marmo e l’eccitazione è tanto forte che teme di venire …. fa per alzarsi ma lei lo ferma … non è ancora il momento … ancora un attimo e s’infila un dito nella sua micetta ed inizia un ditalino che via via diventa sempre più frenetico accompagnandolo con il massaggio, con il dito dell’altra mano, dell’ano con parziale inserimento di qualche centimetro all’interno … pur mezza ottenebrata dai sensi si ricorda che per Alberto quel buco è vergine e che quindi non può penetrarlo aventi i suoi occhi … solo massaggiarlo … e questo vista la situazione è già sufficiente a produrre altri umori vaginali che ormai traboccano dalla sua figa …. dentro c’è un lago … fuori c’è una cascata … Sara arriva rapidamente ad un passo dall’orgasmo e rallenta … guarda Alberto:
“vieni … prendimi … fammi male … fammi godere …”
Alberto, tenendosi i cazzo in mano, ma non stringendolo per paura di venirsene, si precipita sopra di lei … monta sulla schiena … quasi la cavalca e al volo infila il suo cazzo nella figa … nemmeno il tempo di andare avanti e indietro per qualche minuto che viene, inondandola di sperma che insieme agli umori vaginale trabocca dai bordi pur restando ancora infilato nella figa; Sara ha raggiunto anche lei un orgasmo ma non con la stessa intensità di Alberto e resta un tantino delusa …. sperava che il suo amato sposo non venisse così rapidamente senza contare che le è mancato quel senso di riempimento che ha sentito in altre occasioni … confronto che anche nel suo intimo vuole reprimere … quelle cose sono successe … le sono piaciute … adesso basta … c’è solo Alberto.
Lui si sfila e si corica accanto alla moglie … l’emozione di quello che appena vissuto è stata molto forte … la guarda e la carezza, gli da un bacio, reclina il capo sul cuscino e pian piano s’addormenta ….
Sara no … non dorme … anzi man mano che passano i minuti si rende conto che la sta prendendo un senso d’impotenza … è restata insoddisfatta o meglio ha ancora voglia … ma è inutile sperare nel marito … ormai dorme ed è già tanto che abbia assistito allo spettacolo che gli ha preparato … onor del vero gli allenamenti cui si dedica sono decisamente impegnativi e le gare future che lo attendono hanno in palio premi prestigiosi e lei sa quanto lui ci tenga … anche perché ci potrebbero essere interessanti prospettive … Sara si gira nel letto poi nel silenzio totale della notte si alza e va nel salotto e si accomoda su una poltrona accanto ad un tavolinetto di cristallo su cui è posto un vaso che contiene frutta stilizzata di cristallo a grandezza naturale … c’è una mela, qualche pera e due banane delle albicocche tutte legate da un sottile filo argentato …. Sara guarda il soffitto nella penombra, socchiude gli occhi e pensa quanto gli sarebbe piaciuto se il suo uomo … l’avesse sventrata …. L’avesse montata come altri hanno fatto … e man mano che salgono i ricordi e le sensazioni … adocchia la banana di cristallo e un’idea perversa si fa strada nella sua mente tanto perversa che il solo pensiero la fa bagnare istantaneamente … si alza, stringe con la mano il suo boschetto fino ad inserire l’indice e il medio dentro la sua vagina ed inizia un lento ditalino, dal tavolo prende una banana poi si mette davanti al bracciolo della poltrona e si piega continuando a masturbarsi sempre più rapidamente … si china ulteriormente fino ad appoggiarsi completamente con la pancia sul bracciolo …. Il suo sedere è in bella mostra … impugna la banana, se la mette in bocca leccandola a mo di pompino, insalivandola ben bene, poi appoggia la punta contro lo sfintere anale e inizia lentamente a spingere godendosi la sublime sensazione della dilatazione dei muscoli anali che sotto la spinta penetrativa si distendono e così pian piano si fa penetrare per una quindicina di centimetri da una banana di cristallo e, nel silenzio e nella penombra si smanetta figa e culo per un tempo che, come al solito, le sembra infinito per arrivare finalmente ad un orgasmo liberatorio con l’unico neo rappresentato dal fatto di non poter urlare il suo godimento … finalmente spossata, si rialza da quella posizione innaturale, rimette tutto a posto … bacia la banana che tanto lussuriosa libidine le ha donato e stavolta senza rimpianti torna a letto dove si addormenta in un sonno liberatorio.
la palestra
Sabato mattina, Alberto e Sara si svegliano:
“quanto sei stata porca ieri sera … non credevo che arrivassi a tanto …. ma cosa ti è successo …”
“però da come sei venuto subito deve pensare che ti è piaciuto … lo avevi duro come il marmo …. mi hai fatto morire ….”
Sara mente ma vuole far contento suo marito e sa perfettamente che per ingraziarsi qualunque uomo basta dirgli che mentre fa l’amore è bravissimo e che da alla sua donna una soddisfazione immensa … e infatti:
“ ce l’ho messa tutta ma sai che ti amo da impazzire e che per te farei qualunque cosa …”
“benissimo allora alziamoci, che è già tardi, e andiamo in palestra così mi iscrivo e comincio a frequentarla … vado a farmi una doccia e poi usciamo …”
Sara si toglie il pigiama resta nuda ed entra nella cabina doccia, lui la segue e prende l’occorrente per farsi la barba, il lavabo è accanto alla doccia e guardando lo specchio da posizione opportunamente angolata può vedere la moglie che si insapona e passa le mani sul corpo … la osserva con il rasoio in mano e si sofferma ad ammirarla …. quanto è bella … lei passa le mani sul seno, scende sulla pancia … poggia la mano sull’inguine e la vede infilare un dito fra le grandi labbra … con l’altra mano prende il diffusore e lo dirige sul monte di venere per sciacquarsi dall’acqua saponata, poi si gira e prosegue sulla schiena e posa entrambe le mani sulle natiche …. Il sapone liquido scende nel solco e le dita della mano s’infilano fra i glutei … Sara è di spalle e non s’accorge che Alberto la sta guardando … anzi, visto che il vapor d’acqua ha appannato i vetri della cabina, pensa di essere sola in bagno … l’acqua calda, la piacevole sensazione dell’acqua che scende fra le grandi labbra da una parte e nel solco del sedere dall’altra le inducono una suffusa sensazione di benessere molto vicina all’eccitazione … sente che si sta bagnando e, senza nemmeno rendersene conto mette una mano sulla sua micetta, infila un dito dentro ed accenna un tenue massaggio sul clitoride, poi di nuovo reinserisce il dito all’interno e di nuovo sul clitoride … e mentre esegue questo movimento apre le dita dell’altra mano che sta sul sedere e infila un dito nell’ano … non sa che Alberto la sta guardando … presa da uno spasmo al basso ventre, continuando a masturbarsi davanti, aggiunge un altro dito nel suo sederino e, piegata quasi a novanta gradi, inizia un delicato movimento di entrata e di uscita dall’ano …. raggiunge rapidamente l’orgasmo con un sussulto e per non cadere appoggia entrambe le mani alla parete con le spalle al vetro … continua quindi ad ignorare che il marito la sta guardando …
Alberto è allibito, non ha mai visto Sara comportarsi così … non l’ha mai vista infilarsi due dita nel buco del culo … lui non ha mai pensato di fare una cosa simile … e scopre che è anche eccitato … ha in mano il rasoio e un pene duro come il marmo … si rende conto che Sara ignora la sua presenza e non vuole ferirla … in fin dei conti è solo un suo momento d’intimità … e mentre silenziosamente sta per uscire dal bagno lei si china per raccogliere qualcosa dal pavimento mostrando conseguentemente il suo sederino ben aperto … Alberto le da un ultima occhiata ma osserva che l’ano è ben dilatato e che non si richiude … come dovrebbe … si ferma un attimo … gli torna in mente quello che gli ha raccontato un suo amico estetista che spesso, per lavoro, estirpa antiestetici peli superflui dalle natiche dalle signore e che gli ha detto che alcune di loro hanno l’ano che resta socchiuso … il motivo … Lo prendono in culo tanto spesso che i muscoli anali si sono allentati e per richiudersi ci vuole molto tempo, ma non ha mai capito se l’amico scherzasse o meno … Alberto nota che l’ano di Sara non si richiude, resta parzialmente aperto … oddio … poi pensa che ha visto male … che non può essere …. che ha visto male con tutta quella nebbiolina ed esce dal bagno, scacciando dalla mente un cattivo pensiero.
Qualche ora dopo entrano nella palestra e si dirigono alla reception:
“ciao Daniele, come stai … ” Daniele è il proprietario e direttore della palestra, nonché influente consigliere della squadra sportiva di cui Alberto fa parte:
“Alberto, come mai da queste parti … “
“ho accompagnato mia moglie Sara che vuole iscriversi … dice che ha preso qualche chilo di troppo e vuole fare ginnastica … questa è la migliore palestra della città … mi sembra giusto che Sara venga qui dove ci sei tu e i migliori istruttori che la possano seguire …”
Nel frattempo, mentre parlano, arriva Anna, la moglie di Daniele:
“Anna vieni, è venuto Alberto con la moglie che si vuole iscrivere per un periodo di tempo ....”
Poi guardando Sara:
“ … dice che ha qualche chilo di troppo …. a me non sembra …. tu che ne pensi …”
Anna guarda Sara e un lampo brilla nei suoi occhi … Sara è veramente una bella ragazza e già sta pensando che la vuole esaminare … a modo suo …
“ a me non sembra che sia grassa … ma forse con una ginnastica mirata, intercalata da una sauna e da un idromassaggio, certamente qualche beneficio potrebbe averlo, anche se mi sembra onestamente che non ne abbia un gran bisogno ….”
Mentre avviene questo dialogo Sara nota che la palestra ha molti frequentatori e ogni tanto passa qualche istruttore che li saluta di sfuggita … di uno in particolare ne apprezza l’aspetto e, senza darsene a vedere, la protuberanza che ha in mezzo alle gambe …
Sara viene iscritta e quindi Anna la conduce in una stanza attrezzata per concordare quando venire, in quali orari e quali esercizi praticare:
“Allora Sara … tutto chiaro … adesso per favore spogliati che voglio vedere come sei messa e quali esercizi sono più adatti allo scopo per cui sei venuta …”
Sara va dietro un separé si sfila la gonna, la maglietta e resta in reggiseno e mutandina … non immaginava che si sarebbe dovuta spogliare per cui resta un alquanto imbarazzata, l’intimo che indossa è un push up aperto le cui coppe lasciano scoperti i capezzoli mentre dalla mutandina del tipo triangle, a parte la trasparenza, sbordano antiestetiche pelurie, senza contare che il dietro è quasi una stringa che le lascia praticamente scoperti i glutei … è di fatto quasi nuda … e questo mentre nella stanza adiacente Alberto sta parlando con Daniele …
Anna fa accomodare Sara sul lettino e inizia ad esaminare con fare professionale la pelle, palpa la pancia, stringe i fianchi … la fa rigirare e osserva il sederino … la esamina molto attentamente per verificare eventuali smagliature e poi tocca abbastanza rudemente i glutei tanto da allargarli quel tanto che le consente di notare che la stringa non copre per niente l’ano e conseguentemente ne osserva la non completa chiusura e che le grinze muscolari della rosetta sono abbastanza sfilettate, tutte caratteristiche che derivano spesso da certe particolari attività … in parole povere, prenderlo in culo ripetutamente … ovviamente non fa commenti, ma s’accorge che mentre guardava con insistenza in quella direzione, nel frattempo Sara è diventata rossa … evento che la induce a ritenere che la ragazza che ha sotto le mani sia una falsa santarellina … rotta in culo … e chissà cos’altro … ma avrà tempo per scoprirlo; la stanza dove avviene questo esame ha due porte, una che da in quella in cui stanno parlando i due mariti, l’altra che da su un corridoio che scorre dentro la palestra … da questa seconda porta, senza bussare, entra improvvisamente Nicola, l’istruttore che Sara ha notato poco prima … quello con un bel pacco in mezzo alle gambe …
Anna, ignorando l’imbarazzo di Sara:
“Nicola, hai fatto bene a venire … ti presento Sara che da oggi frequenterà la nostra palestra perché vuole rimodellarsi … per me non ne avrebbe bisogno ma suo marito pensa anche lui che le faccia bene … e siccome sono nostri cari amici e Alberto è la punta di diamante della nostra squadra non possiamo scontentarli … tu sei il nostro trainer migliore per cui ti affido Sara …”
Sara giace su lettino a pancia sotto e non ha il coraggio di alzarsi …. Anna continua:
“… senti anche tu il tono muscolare … così puoi valutare meglio quali esercizi fargli praticare …”
Nicola durante tutto il dialogo non ha mai smesso di fissare Sara … entrando nella stanza non se l’aspettava una ragazza così bella né tanto meno di assistere a uno spettacolo simile … perché Sara, pur stesa sul lettino, non lascia indifferenti …:
“salve Sara io sono, come comanda Anna, il tuo istruttore, e vediamo un po’ che c’è da fare … scusami ma ti devo saggiare i tessuti ”
Mentre parla poggia le mani sulle spalle, sui fianchi, sulle cosce e sui polpacci … poi per controllare la resistenza alle flessioni posteriori poggia una mano sul sedere per bloccarlo mentre con l’altra mano le solleva il piede … poi :
“Sara, per favore girati …”
Sara al tocco delle mani sente un brivido di piacere che cerca di reprimere … diventa rossa … sa che se si gira si vedranno i capezzoli fuori dalle coppe … ormai inturgiditi … ha i peli che sbordano dai lati della mutandina non essendosi depilata … umori vaginali che iniziano ad inumidire l’interno della vagina e teme ulteriori complicazioni …
Interviene Anna
“dai Sara … non sei mica una bambina, Nicola è anche un massaggiatore abilitato ed è abituato a vedere donne nude … dai ti do una mano a rigirarti …”
E mentre parla le mette una mano sotto la spalla e l’altra sotto il seno e tira su rigirandola … Sara non s’aspetta tanta determinazione ma per evitare movimenti bruschi asseconda la spinta della donna … ma non è sufficiente in quanto il reggiseno, malamente sollecitato, si sgancia e cade lasciando Sara con il seno completamente alla vista di Anna e dell’istruttore, che a tale vista resta chiaramente disorientato … Sara ha un magnifico seno, una terza le cui mammelle stanno perfettamente su e su cui svettano due capezzoli ormai completamente inturgiditi e duri che dimostrano inequivocabilmente quanto lei sia eccitata … stato che sia Anna che Nicola percepiscono chiaramente; nella stanza è palpabile un certo imbarazzo Sara, scesa dal lettino è praticamente nuda, nella stanza accanto c’è Alberto che parla con Daniele, Anna e Nicola che la guardano in maniera molto poco professionale ognuno pensando, e Sara lo percepisce, come farsela … Anna si scuote dai suoi pensieri …:
“… allora, Nicola ti ha visto e quindi può valutare quello che ti deve far fare … per quanto riguarda l’abbigliamento ti dico subito che dovresti venire in palestra portandoti una tuta leggera per la fase di riscaldamento, poi per gli esercizi noi consigliamo d indossare un body, del tipo abbastanza scollato, possibilmente molto sgambato per facilitare gli esercizi con le gambe sotto il quale indossare delle comode mutandine bianche di cotone e un collant, normalmente color carne trasparente o semitrasparente, così da tener caldi i muscoli … poi a secondo degli esercizi può essere utile indossare quei top della Nike, tipo reggiseno piuttosto robusti, e un pantaloncino, sotto ovviamente le solite mutandine … poi per la sauna puoi indossare un bikini …. L’asciugamano lo diamo noi e per la doccia portati un accappatoio e relativi asciugamani e, te lo dico perché molte se lo scordano, portati sempre mutandine di ricambio che potrebbero esserti necessarie per i cambi …. mi pare che ci siamo detto tutto … ci vediamo lunedì …”
Rientrano tutti nella stanza dove erano restati Daniele e Alberto … :
“Allora signori, con Sara e il qui presente Nicola, abbiamo definito tutto e quindi dalla prossima settimana Sara può venire e iniziare l’allenamento … vedrai Alberto che le faremo un servizio completo … quando avrà terminato il ciclo non la riconoscerai … sarà molto più bella e anche molto più sciolta …. L’attività fisica è sempre molto indicata anche per la mente …”
Alberto si guarda intorno, abbraccia la sua Sara ….:
“questo è il mio gioiello … mi raccomando curatemela bene e fatela diventare ancora più bella …”
Alberto e Sara salutano tutti e vanno via.
Daniele guarda la moglie …:
“Anna … che te ne sembra … io francamente non credo che la moglie di Alberto avesse bisogno di palestra … mi sembra che sia messa decisamente bene … ma Alberto è la colonna della nostra squadra e fa gola ad altre associazioni e non vogliamo che venga preso da altri … per cui fammi il favore accontentiamolo … rifacciamogli la moglie ….”
Anna di rimando …:
“non ti preoccupare ci pensiamo noi a metterla a posto … in tutti i sensi …”
“ … no scusa che intendi ….”
“ma niente … volevo solo dire che lo sport, come ben sai non solo tonifica il corpo … ma rende sana la mente … e scioglie i caratteri … si diventa più socievoli …. sai mi è sembrata alquanto timida e vorrei farla diventare più socievole e … disponibile …”
Anna saluta il marito e mentre si reca nella sala principale incrocia Nicola:
“che te ne sembra … la ragazza sta messa bene … che gli fai fare ….”
Nicola guarda Anna con fare interrogativo …. sa che Anna ha tendenze lesbiche e immagina che abbia intenzioni poco professionali nei confronti di Sara …:
“Anna … quella sta bene … sta molto bene e non avrebbe bisogno di niente … posso parlare senza peli sulla lingua …”
“certo … che ti passa per la mente ….”
“ Anna io lo so che tu hai certe tendenze … te la vuoi fare …? “
“Nicola non lo so … Daniele ci tiene al marito … è un quotato giocatore della squadra e non vuole scontentarlo … mi piacerebbe averla, ma non voglio far incazzare mio marito … anche se ….”
Anna guarda dubbiosa Nicola non sapendo se confidargli quello che pensa … poi decide …:
“sai mentre l’esaminavo …. Te la faccio breve … gli ho visto l’ano … sta dischiuso … ho anche manipolato le natiche ma non si chiude bene … lo sai che significa ….”
Nicola sorride … tutto soddisfatto … anche perché mentre Anna raccontava gli è venuto in mente un ricordo recente di un incontro con un suo amico …:
“… da quello che mi dici … sembra chiaro … le hanno rotto il culo … e io forse so anche chi è stato e come è successo …. e cosa più importante, il marito , sono sicuro, non sa niente … ”
“ma davvero, dimmi … dimmi … ma come lo sai …. sono curiosa … se è come dici le cose cambiano … “
“ti ricordi quel rappresentante di attrezzature sportive che avete contattato un paio di anni fà … si chiama Tommaso Ranieri ….”
“si mi ricordo gli abbiamo comprato diversi articoli … che usi anche tu per i tuoi allievi … gli abbiamo data anche un sacco di soldi … mi pare abbia anche un contratto di manutenzione … ma che c’entra …”
“… c’entra … c’entra … anzi c’è entrato … “
“ma dove … scusa … “
“nel culo di Sara … “
“… ma stai scherzando ….”
“ … no … ti racconto … quando venne a presentarmi le attrezzature, dal punto di vista tecnico, ci entrai in confidenza …. sai abbiamo quasi la stessa età, è molto simpatico e ha una bella parlantina … quando seppe che Daniele era anche consigliere della squadra mi chiese se conoscevo un giocatore che era fidanzato con una bellissima ragazza e mi dette alcuni particolari …. al ché gli feci presente che da quello che mi diceva non mi veniva in mente nessuno e chiesi io perché mi avesse raccontato queste cose … dopo qualche titubanza mi confessò che lui quella ragazza, che era fidanzata con un giocatore della nostra squadra, l’aveva conosciuta in una discoteca, l’aveva portata a cena in un bel ristorante di una città vicina perché lei non voleva rischiare di essere riconosciuta e poi l’aveva portata in un centro estetico per due giorni e lì se l’era fatta alla grande … mi disse che era bravissima a prenderlo in bocca ingoiando tutto lo sperma, che l’aveva scopata per tutta la notte in tutte le posizioni facendola urlare tanto che era arrivata anche una telefonata del direttore chiedendogli di calmare i bollenti spiriti dell’ospite, che al mattino dopo avevano continuato ancora a scopare alla grande … “
“ e che c’entra con quello che stiamo dicendo adesso …”
“adesso viene il bello … qualche giorno fa questo Tommaso si è rifatto vivo, aveva il mio telefono, e mi ha chiesto di incontrarci per vedere se avevamo bisogno di nuove attrezzature che sono uscite recentemente … ci siamo incontrati …. abbiamo parlato di lavoro e poi gli ho chiesto cosa avesse fatto recentemente … e lui, candido …. candido mi ha raccontato che quest’estate è andato in un villaggio esotico sull’oceano indiano dove, indovina un po’, ha incontrato la ragazza che si era scopata un paio d’anni prima e che stavolta, insieme ad altri ragazzi, personale del villaggio, se la sono tutti scopata e anche inculata alla grande … c’era un istruttore di nuoto di colore alto quasi due metri con cazzo enorme che se l’è montata e inculata alla grande anche lui e poi, finalmente anche lui, questo Tommaso l’ha inculata e senti senti … ha conosciuto anche il marito … indovina chi …..”
Un ghigno appare sul volto di Nicola:
“non mi dire ….”
“si … lui … il marito di Sara …. questo Tommaso Sara se l’è scopata prima due anni fa e adesso se l’è inculata …. hai capito la mogliettina timida … guarda, a Michele non gli diciamo niente …. Ignora tutto quello che ti ho raccontato e vediamo come si mette … tanto a quella il cazzo piace … l’ho capito quando l’ho toccata … fremeva ed era eccitata … sai che ce la scopiamo … scusa … io me la scopo … tu fa gli quello che ti piace … d’accordo …”
Un attimo di titubanza di Anna … ma poi ripensa a quel buchetto già profanato …. anzi rotto da un cazzo gigantesco …:
“d’accordo …. Vediamo chi se la fa per primo ….”
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