Cinema per adulti - Parte 3

di
genere
dominazione

Mi misi subito seduta sul cesso e stesi le gambe per farle riposare un po’, ma non ebbi neppure il tempo di rifiatare perché sentii la porta dei bagni che si apriva: mi misi subito in ginocchio e aprii bene la bocca per far capire la mia totale disponibilità a chiunque fosse entrato.
E qualcuno, effettivamente entrò: ma non era esattamente uno stallone….avrà avuto 70 anni e non ebbi il coraggio di guardarlo.
“Che fai?” Mi disse “Ti vergogni? Spostati fammi mettere a sedere che io sono vecchio ed ho bisogno di fare le cose con calma…tu mettiti qui di fronte a me, in ginocchio…dai muoviti!”
Lo lasciai sedere sulla tazza del cesso, si appoggiò all’indietro e “Comincia a succhiarmelo, avanti…vedi un po’ quello che puoi fare…mi hanno detto che sei brava, ma con me ti ci vorrà molta pazienza, sai?”
Aveva il cazzo moscio e penzoloni…lo presi con una mano…mentre con l’altra provavo a stimolargli le palle “Forza bella, datti da fare, leccalo!”
Lo ingoiai tutto…non era difficile…leccavo mentre succhiavo e, onestamente, non posso dire quanto tempo sia passato, anche se a me sembrò davvero un’eternità. Il vecchio non aveva alcuna erezione, il suo cazzo continuò a rimanere moscio, ma lui sembrava gradire lo stesso e io non mi azzardai a smettere, finché, ad un certo punto, sentii arrivare qualcosa in bocca: un liquido che usciva dal cazzo del vecchio….un getto solo, ma forte e intenso…era venuto finalmente!
“Ahh…ahh, bene, che bellezza…era tanto che non schizzavo…sei brava davvero…brava, brava….adesso non smettere, dai puliscilo per bene, brava, così, muovi la lingua, lecca e ingoia tutto, sei proprio una gran troia….brava”
Mi allontanò con una mano, si risistemò i pantaloni e uscì senza neppure degnarmi di uno sguardo
Avevo fatto un pompino ad un vecchio con il cazzo moscio! Vi rendete conto?!?
La serata, però era appena iniziata.
Poco dopo, si presentarono in due: sulla cinquantina, tosti come muli: anche loro vollero un bel pompino, ma poi uno mi prese da dietro e mi sfondò il culo, mentre l’altro mi schizzava in bocca. Poi tutti e due vollero pisciarmi addosso e quello che me lo aveva messo nel culo si fece anche ripulire per bene il cazzo.
Dopo arrivò un altro vecchio con un fallo di gomma e volle vedermi mentre me lo ficcavo in culo: alla fine mi schizzò in faccia.
Poi un porco sulla cinquantina che oltretutto si fece anche pulire il culo…sì avete letto bene, si fece pulire il culo: dopo avermi ficcato il cazzo in bocca e aver preteso che glielo leccassi fino in fondo alle palle, mi prese per i capelli e mi allontanò bruscamente, si alzò e si girò di spalle, piegandosi leggermente in avanti: “forza” disse “leccami il culo!”
Confesso che non ho più memoria di quanti cazzi ho leccato e di quanti ne ho presi nel culo, posso solo dire che sono stati tanti, tanti come mai mi sarei immaginato.
Ero sfatta, distrutta, il trucco sciolto dallo sperma e dal piscio che avevo ricevuto in faccia e in bocca, il culo infiammato e dolorante, ma ero felice, felice di aver sopportato tutto questo.
Sentii la voce del mio Padrone: era Piero, finalmente ma…. non era solo, parlava in modo strano, come quando ci si rivolge a delle persone straniere.
Era così, si aprì la porta e il mio Padrone mi presentò senza degnarmi di uno sguardo: “ecco ragazzi, questa è la cagna di cui vi parlavo, è tutta vostra: potete usarla come e quanto volete”
Si trattava di due uomini neri, 2 metri di altezza che alla mia vista non ci pensarono un minuto di più e sfoderarono due cazzi mai visti: ero completamente sconvolta da quella vista: due uccelli enormi, che penzolavano davanti alla mia bocca, ma non ebbi il tempo di riflettere: me ne trovai subito uno su per la gola, mentre l’altro mi sfondava, per l’ennesima volta, il culo già in fiamme. Continuarono a pomparmi e incularmi non so neppure per quanto tempo, non venivano mai, nonostante tutti i miei sforzi per eccitarli e compiacerli, pompavano, pompavano e pompavano come stantuffi e io ero completamente partita di testa, non sentivo più né il culo né la bocca, ma loro continuarono senza pietà finché ebbero voglia e ne avevano tanta, ve lo garantisco. Alla fine vennero praticamente insieme, in bocca e nel culo, dei fiotti violenti, densi e lunghissimi: non fu facile ingoiare tutto, ma ci riuscii ed ero molto orgogliosa di questo; per loro, evidentemente era tutto normale: mi ordinarono di ripulirgli il cazzo ed ancora una volta assaggiai il sapore acre del mio culo, mescolato con quello dello sperma dei due stalloni. Alla fine, ovviamente, mi fecero inginocchiare e mi riempirono di piscio, svuotandosi completamente la vescica. Poi se ne andarono, come al solito, lasciandomi lì come un oggetto usato: perché questo ero, un oggetto da usare e usare solo per il divertimento di tutti coloro che avessero varcato quella porta.
scritto il
2025-07-04
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