Ferrara - seconda parte
di
Umile.e.sottomesso
genere
bisex
Ferrara - seconda parte
umile.esottomesso@libero.it
1.
Allontanandomi da Sandro, sapevo di aver fatto la cosa giusta
Ma...mi era costato tanto, tantissimo
Ed ero consapevole che le mie fantasie sarebbero rimaste lì a farmi "compagnia"
E, puntualmente, si sono ripresentate con sempre maggiore insistenza
Ho letto e riletto mille volte quella corrispondenza con Sandro
E, alla fine, ho avuto una specie di "illuminazione" che mi sono sentito subito di condividere con lui
Ecco tutto quello che ci siamo scritti che ho strutturato come se fosse un dialogo
"Ciao Sandro, come stai? Vedi? Non ce l'ho fatta e torno a scriverti. Spero davvero di trovarti bene. Mi farebbe piacere condividere con te alcuni miei pensieri. Posso?"
"Ehilà! Tutto bene, ti ringrazio e te? Senti, onestamente non so cosa dirti. Sono sicuramente curioso, ma te lo dico sinceramente: per me non è cambiato nulla e non ho intenzione di stare dietro ai tuoi umori. Perdonami la franchezza ma il tempo è prezioso per tutti"
"Hai ragione e ti capisco bene. Sì tratta di una cosa che penserei importante. Altrimenti non mi sarei permesso di scriverti"
"Uhm, sì ma allora... perché mi dai del "tu"?
"Giusto...ha ragione Signore, sono la solita stupida. Mi perdoni"
"Dai, sto scherzando. Sai come la penso: mi piace il tuo atteggiamento. Quindi sentiamo quello che hai da dire"
"No, no, Signore: ha ragione: devo immediatamente riprendere il ruolo. Grazie per avermelo ricordato. Quello che vorrei dirle è che in questi mesi, ho letto e riletto tantissime volte quello che ci siamo scritti e mi sono fatto un'idea. Lei è stato bravissimo con me, paziente, educato ma sempre deciso e autorevole. Sono io che ho sbagliato. Ho sbagliato perché ho pensato di poter fare cose che, in questo momento, rappresentano un obiettivo forse troppo ambizioso"
"Spiegati meglio"
"Perché un obiettivo possa essere effettivamente raggiunto, deve essere ambizioso ma realistico, non trova anche Lei?
"Sì, certo. E quindi?"
"Ecco, vorrei chiederle: potremmo provare a condividere un obiettivo meno ambizioso della mia femminizzazione? Almeno come primo passo?
"Continuo a non capire dove vuoi arrivare: sembra che tu abbia "paura"di parlare"
"È vero, Signore. Cerco di spiegarmi meglio: le sue due foto, quelle che mi aveva inviato, il suo petto e il suo cazzo, le ho guardate e riguardate decine di volte ed ho un fortissimo desiderio.
Signore, Lei sarebbe disponibile per guidarmi verso un incontro reale nel quale io potrei, per la prima volta e finalmente, succhiare un cazzo, il suo?
Io non posso garantire la mia femminizzazione (depilazione e quant'altro). Ma sarebbe bellissimo per me se Lei accettasse di svezzare la mia bocca. Un grandissimo onore. Cosa ne pensa? Come le dicevo, io capito a Ferrara per lavoro. Potremmo incontrarci per un aperitivo. Generalmente alloggio all'Hotel Touring, lo conosce? Dopo l'aperitivo e solo se Lei vorrà, per me sarebbe bellissimo se accettasse di salire in camera da me per farsi fare un pompino. Il mio primo pompino. So di chiederle molto, Signore ma proprio non mi andava di non provare neppure a parlargliene. Non posso depilarmi ma potrei indossare delle calze autoreggenti nere e coprenti, sotto i pantaloni. Anche la gabbietta, se Lei desidera. Una parrucca, del trucco, degli orecchini, della biancheria intima che a Lei piace. Insomma, qualunque cosa che possa migliorare il mio look mentre mi occuperò del Suo cazzo, Signore. E sono ovviamente disponibile ad ascoltare tutti i suggerimenti e le idee che vorrà sottopormi per migliorare sempre di più e..."
Ero un fiume in piena, me ne resi conto perché Sandro mi interruppe un po' bruscamente
"Ehi, ehi...piano. Ho capito. Ora basta! Quando devi venire a Ferrara?"
"Ah, si...mi perdoni, Signore. La prossima settimana: arrivo mercoledì e riparto venerdì. Due notti"
"Uhm...allora facciamo così: ci vediamo per un aperitivo mercoledì alle sette al Leon d'Oro, sai dov'è? In pieno centro e fa anche ristorante se poi volessimo mangiare qualcosa"
"Signore...sono davvero contento! Grazie! Grazie davvero. Ovviamente, Lei sarà mio ospite per qualunque cosa"
"Guarda che non ti prometto nulla. Ho ascoltato la tua proposta perché ho rispetto per te. Ma non ti prometto nulla. Memorizza però questa prima indicazione"
"Mi dica, Signore"
"Prenota un tavolo all'interno del locale e aspettami seduta, dando le spalle alla porta d'ingresso, intesi?"
"Lo farò sicuramente, Signore. Grazie, grazie ancora tanto"
2.
Era sabato. Mancavano 4 giorni ed ho iniziato immediatamente il conto alla rovescia
Eccitatissimo e, lo riconosco, grato a questa persona che mi sta offrendo una possibilità
Mercoledì sono arrivato in Hotel verso le quattro di pomeriggio. La camera era pronta. Una doppia uso singola al terzo piano, spaziosa ma non eccessiva, con un bel letto e una poltrona davanti alla vetrata che affaccia su una strada con altri palazzi di fronte, ma silenziosa perché poco transitata
È molto luminosa perché la finestra è molto larga, parte dal pavimento e arriva fino al soffitto. La parte superiore ha una apertura a scorrere, mentre la parte inferiore, ovviamente, è fissa.
Chiudo le tende e cerco di rilassarmi un po' ma, come potete immaginare, non ci riesco. Ho il cervello in ebollizione. Già stamattina mi sarei voluto masturbare ma ho resistito proprio pensando ad uno dei suggerimenti che ho letto su una Comunità Sissy su Reddit:
"Non ti masturbare prima dell'incontro, questo ti aiuterà a mantenere alta l'eccitazione. Se puoi, il giorno dell'incontro utilizza la gabbietta che ti aiuterà mantenere il focus sul piacere del cazzo che dovrai succhiare"
Anche solo pensare queste cose, mi eccita tantissimo e lo sforzo per non masturbarmi è notevole ma è vero: questo mi aiuta tantissimo a rimanere focalizzato sul piacere di Sandro che è davvero l'unica cosa che conta per me.
Spero che basti per convincerlo
Faccio una bella doccia, utilizzando un bagno schiuma dal profumo piuttosto intenso e femminile che mi ero portato dietro. Poi metto una crema che mi ero fatto consigliare dalla profumeria dicendo che avrei dovuto regalarla ad un'amica coordinandola con un profumo che, invece, mi metterò prima di uscire.
Mi faccio la barba con molta cura anche se mi ero già rasato la mattina. Ma, almeno da questo punto di vista, voglio essere perfetta
Biancheria intima: un body di pizzo nero che lascia la schiena nuda e mi valorizzata il culo, slanciandolo un po'.
La gabbietta, purtroppo, non ce l'ho e so che questo a Sandro non farà piacere, ma non sono proprio riuscito a sceglierne una. Spero tanto che lui vorrà darmi una mano anche in questo
E poi le calze nere fino alla coscia, autoreggenti per coprire più peluria possibile
Pantaloni chiari e un maglione a collo alto verde
Giacca di velluto chiaro perché penso sia molto riconoscibile e, infatti, ho detto a Sandro che l'avrei indossata
Era stato molto chiaro anche su questo: aveva voluto una descrizione molto dettagliata di come mi sarei vestito: "ti riconoscerò io"
Il suo scopo era evidente: voleva osservarmi senza che io potessi sapere che lo stava facendo
Era giusto così: era lui che doveva decidere se poteva valere la pena di sedersi con me
Alle sette in punto ero seduto al tavolo del Leon d"Oro che avevo prenotato
"Cosa le porto?" Mi chiede un cameriere molto gentile
"Sto aspettando un amico"
"Perfetto, allora ripasso tra poco"
Guardo nervosamente il cellulare, poi, alle mie spalle, una voce: "Margherita! Eccoci qui, finalmente!"
Mi alzo e mi giro di scatto, imbarazzato ma pronto a fare la mia parte: "Signore, che piacere finalmente incontrarla!" gli dico sorridendo
È un pochino più basso di me, capelli corti, leggermente brizzolati, barba lunga ma curata, una bella camicia bianca e dei jeans. Un giubbotto scuro
"Sediamoci. Hai già ordinato qualcosa?"
"No, Signore. Aspettavo Lei"
Faccio cenno al cameriere
"Buonasera, cosa vi porto?"
"Io prendo un Negroni" dico
"Vada anche per me" dice Sandro
"Due Negroni, perfetto. Grazie. Sono subito da voi"
"Allora... Margherita...cosa mi racconti"
Parlava con tono pacato come mi auguravo. Chiamarmi con il mio nome femminile...non è da tutti, ma lo accetto e mi adeguo volentieri anche se, ovviamente, con un certo imbarazzo.
"Sono molto contenta che Lei abbia deciso di accettare il mio invito, Signore"
"Sai che non devi farti troppe illusioni, vero? Mi hai chiesto molto, ne sei consapevole?"
"Certo, Signore. E anche solo per il fatto di essere qui a parlarne, non la ringrazierò mai abbastanza"
"Vediamo se troveremo il modo di...farti dire grazie..." dice ironicamente
"Mi farebbe davvero felice, Signore"
"Ecco i due Negroni, Signori"
La chiacchierata prosegue in modo molto civile. Mi chiede come ho scoperto le mie pulsioni, utilizza un linguaggio anche esplicito per essere in luogo pubblico, ma senza forzature e mi racconta anche di lui e delle sue esperienze
Mi sento a mio agio e così mi pare che sia anche per lui
"Posso offrirle un altro Negroni?"
(Continua)
umile.esottomesso@libero.it
1.
Allontanandomi da Sandro, sapevo di aver fatto la cosa giusta
Ma...mi era costato tanto, tantissimo
Ed ero consapevole che le mie fantasie sarebbero rimaste lì a farmi "compagnia"
E, puntualmente, si sono ripresentate con sempre maggiore insistenza
Ho letto e riletto mille volte quella corrispondenza con Sandro
E, alla fine, ho avuto una specie di "illuminazione" che mi sono sentito subito di condividere con lui
Ecco tutto quello che ci siamo scritti che ho strutturato come se fosse un dialogo
"Ciao Sandro, come stai? Vedi? Non ce l'ho fatta e torno a scriverti. Spero davvero di trovarti bene. Mi farebbe piacere condividere con te alcuni miei pensieri. Posso?"
"Ehilà! Tutto bene, ti ringrazio e te? Senti, onestamente non so cosa dirti. Sono sicuramente curioso, ma te lo dico sinceramente: per me non è cambiato nulla e non ho intenzione di stare dietro ai tuoi umori. Perdonami la franchezza ma il tempo è prezioso per tutti"
"Hai ragione e ti capisco bene. Sì tratta di una cosa che penserei importante. Altrimenti non mi sarei permesso di scriverti"
"Uhm, sì ma allora... perché mi dai del "tu"?
"Giusto...ha ragione Signore, sono la solita stupida. Mi perdoni"
"Dai, sto scherzando. Sai come la penso: mi piace il tuo atteggiamento. Quindi sentiamo quello che hai da dire"
"No, no, Signore: ha ragione: devo immediatamente riprendere il ruolo. Grazie per avermelo ricordato. Quello che vorrei dirle è che in questi mesi, ho letto e riletto tantissime volte quello che ci siamo scritti e mi sono fatto un'idea. Lei è stato bravissimo con me, paziente, educato ma sempre deciso e autorevole. Sono io che ho sbagliato. Ho sbagliato perché ho pensato di poter fare cose che, in questo momento, rappresentano un obiettivo forse troppo ambizioso"
"Spiegati meglio"
"Perché un obiettivo possa essere effettivamente raggiunto, deve essere ambizioso ma realistico, non trova anche Lei?
"Sì, certo. E quindi?"
"Ecco, vorrei chiederle: potremmo provare a condividere un obiettivo meno ambizioso della mia femminizzazione? Almeno come primo passo?
"Continuo a non capire dove vuoi arrivare: sembra che tu abbia "paura"di parlare"
"È vero, Signore. Cerco di spiegarmi meglio: le sue due foto, quelle che mi aveva inviato, il suo petto e il suo cazzo, le ho guardate e riguardate decine di volte ed ho un fortissimo desiderio.
Signore, Lei sarebbe disponibile per guidarmi verso un incontro reale nel quale io potrei, per la prima volta e finalmente, succhiare un cazzo, il suo?
Io non posso garantire la mia femminizzazione (depilazione e quant'altro). Ma sarebbe bellissimo per me se Lei accettasse di svezzare la mia bocca. Un grandissimo onore. Cosa ne pensa? Come le dicevo, io capito a Ferrara per lavoro. Potremmo incontrarci per un aperitivo. Generalmente alloggio all'Hotel Touring, lo conosce? Dopo l'aperitivo e solo se Lei vorrà, per me sarebbe bellissimo se accettasse di salire in camera da me per farsi fare un pompino. Il mio primo pompino. So di chiederle molto, Signore ma proprio non mi andava di non provare neppure a parlargliene. Non posso depilarmi ma potrei indossare delle calze autoreggenti nere e coprenti, sotto i pantaloni. Anche la gabbietta, se Lei desidera. Una parrucca, del trucco, degli orecchini, della biancheria intima che a Lei piace. Insomma, qualunque cosa che possa migliorare il mio look mentre mi occuperò del Suo cazzo, Signore. E sono ovviamente disponibile ad ascoltare tutti i suggerimenti e le idee che vorrà sottopormi per migliorare sempre di più e..."
Ero un fiume in piena, me ne resi conto perché Sandro mi interruppe un po' bruscamente
"Ehi, ehi...piano. Ho capito. Ora basta! Quando devi venire a Ferrara?"
"Ah, si...mi perdoni, Signore. La prossima settimana: arrivo mercoledì e riparto venerdì. Due notti"
"Uhm...allora facciamo così: ci vediamo per un aperitivo mercoledì alle sette al Leon d'Oro, sai dov'è? In pieno centro e fa anche ristorante se poi volessimo mangiare qualcosa"
"Signore...sono davvero contento! Grazie! Grazie davvero. Ovviamente, Lei sarà mio ospite per qualunque cosa"
"Guarda che non ti prometto nulla. Ho ascoltato la tua proposta perché ho rispetto per te. Ma non ti prometto nulla. Memorizza però questa prima indicazione"
"Mi dica, Signore"
"Prenota un tavolo all'interno del locale e aspettami seduta, dando le spalle alla porta d'ingresso, intesi?"
"Lo farò sicuramente, Signore. Grazie, grazie ancora tanto"
2.
Era sabato. Mancavano 4 giorni ed ho iniziato immediatamente il conto alla rovescia
Eccitatissimo e, lo riconosco, grato a questa persona che mi sta offrendo una possibilità
Mercoledì sono arrivato in Hotel verso le quattro di pomeriggio. La camera era pronta. Una doppia uso singola al terzo piano, spaziosa ma non eccessiva, con un bel letto e una poltrona davanti alla vetrata che affaccia su una strada con altri palazzi di fronte, ma silenziosa perché poco transitata
È molto luminosa perché la finestra è molto larga, parte dal pavimento e arriva fino al soffitto. La parte superiore ha una apertura a scorrere, mentre la parte inferiore, ovviamente, è fissa.
Chiudo le tende e cerco di rilassarmi un po' ma, come potete immaginare, non ci riesco. Ho il cervello in ebollizione. Già stamattina mi sarei voluto masturbare ma ho resistito proprio pensando ad uno dei suggerimenti che ho letto su una Comunità Sissy su Reddit:
"Non ti masturbare prima dell'incontro, questo ti aiuterà a mantenere alta l'eccitazione. Se puoi, il giorno dell'incontro utilizza la gabbietta che ti aiuterà mantenere il focus sul piacere del cazzo che dovrai succhiare"
Anche solo pensare queste cose, mi eccita tantissimo e lo sforzo per non masturbarmi è notevole ma è vero: questo mi aiuta tantissimo a rimanere focalizzato sul piacere di Sandro che è davvero l'unica cosa che conta per me.
Spero che basti per convincerlo
Faccio una bella doccia, utilizzando un bagno schiuma dal profumo piuttosto intenso e femminile che mi ero portato dietro. Poi metto una crema che mi ero fatto consigliare dalla profumeria dicendo che avrei dovuto regalarla ad un'amica coordinandola con un profumo che, invece, mi metterò prima di uscire.
Mi faccio la barba con molta cura anche se mi ero già rasato la mattina. Ma, almeno da questo punto di vista, voglio essere perfetta
Biancheria intima: un body di pizzo nero che lascia la schiena nuda e mi valorizzata il culo, slanciandolo un po'.
La gabbietta, purtroppo, non ce l'ho e so che questo a Sandro non farà piacere, ma non sono proprio riuscito a sceglierne una. Spero tanto che lui vorrà darmi una mano anche in questo
E poi le calze nere fino alla coscia, autoreggenti per coprire più peluria possibile
Pantaloni chiari e un maglione a collo alto verde
Giacca di velluto chiaro perché penso sia molto riconoscibile e, infatti, ho detto a Sandro che l'avrei indossata
Era stato molto chiaro anche su questo: aveva voluto una descrizione molto dettagliata di come mi sarei vestito: "ti riconoscerò io"
Il suo scopo era evidente: voleva osservarmi senza che io potessi sapere che lo stava facendo
Era giusto così: era lui che doveva decidere se poteva valere la pena di sedersi con me
Alle sette in punto ero seduto al tavolo del Leon d"Oro che avevo prenotato
"Cosa le porto?" Mi chiede un cameriere molto gentile
"Sto aspettando un amico"
"Perfetto, allora ripasso tra poco"
Guardo nervosamente il cellulare, poi, alle mie spalle, una voce: "Margherita! Eccoci qui, finalmente!"
Mi alzo e mi giro di scatto, imbarazzato ma pronto a fare la mia parte: "Signore, che piacere finalmente incontrarla!" gli dico sorridendo
È un pochino più basso di me, capelli corti, leggermente brizzolati, barba lunga ma curata, una bella camicia bianca e dei jeans. Un giubbotto scuro
"Sediamoci. Hai già ordinato qualcosa?"
"No, Signore. Aspettavo Lei"
Faccio cenno al cameriere
"Buonasera, cosa vi porto?"
"Io prendo un Negroni" dico
"Vada anche per me" dice Sandro
"Due Negroni, perfetto. Grazie. Sono subito da voi"
"Allora... Margherita...cosa mi racconti"
Parlava con tono pacato come mi auguravo. Chiamarmi con il mio nome femminile...non è da tutti, ma lo accetto e mi adeguo volentieri anche se, ovviamente, con un certo imbarazzo.
"Sono molto contenta che Lei abbia deciso di accettare il mio invito, Signore"
"Sai che non devi farti troppe illusioni, vero? Mi hai chiesto molto, ne sei consapevole?"
"Certo, Signore. E anche solo per il fatto di essere qui a parlarne, non la ringrazierò mai abbastanza"
"Vediamo se troveremo il modo di...farti dire grazie..." dice ironicamente
"Mi farebbe davvero felice, Signore"
"Ecco i due Negroni, Signori"
La chiacchierata prosegue in modo molto civile. Mi chiede come ho scoperto le mie pulsioni, utilizza un linguaggio anche esplicito per essere in luogo pubblico, ma senza forzature e mi racconta anche di lui e delle sue esperienze
Mi sento a mio agio e così mi pare che sia anche per lui
"Posso offrirle un altro Negroni?"
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