Iniziazione - parte 6 - La nascita di Margherita
di
Umile.e.sottomesso
genere
dominazione
umile.esottomesso@libero.it
(continua 11) La "nascita" di Margherita
Vedo i fari posteriori della tua macchina che si allontanano. Sono appena scesa e ora...tocca a me...
Non mi vedo ma provo ad immaginarmi con il mio caschetto, forse adesso un po' in disordine
Avrei sicuramente bisogno di sistemare il trucco ma ora non ho tempo: devo iniziare a...camminare...
I primi passi sono incerti: i tacchi di questi stivali sono impegnativi ma dopo poco prendo confidenza e mi muovo meglio
Avverto però un fastidio: è il plug che dopo qualche ora inizia a farsi sentire
Vorrei toglierlo ma come? E, soprattutto, dove?
"Come posso fare se dovessi avere bisogno di andare in bagno?" ti avevo chiesto
"Hai due alternative: in tutta la zona, si trovano diversi bagni chimici, attrezzati anche con dei bidet. Ma te lo devi andare a cercare e questo, ovviamente, ti fa perdere tempo e ti allontana dai clienti potenziali. Vicino alla sedia trovi anche un rotolo di carta igienica e un'altra bottiglia d'acqua. Qui intorno, come vedi, ci sono un bel po' di cespugli e di siepi: se devi solo pisciare, arrangiati così, sono sicuro che non avrai problemi. Tra un cliente e l'altro, invece, vedi te se non sia il caso di lavarti meglio. Sulla strada, comunque, ci sono le indicazioni per i bagni chimici e, se vuoi, puoi chiedere al cliente di lasciarti lì vicino"
Mi hai lasciato anche un numero di cellulare "ma usalo solo per emergenze vere, capito?"
E togliere un plug dal mio culo, non lo è senz'altro
Prendo la carta igienica e l'acqua e mi sistemo alla meglio dietro un cespuglio. Il plug esce senza difficoltà e, già che ci sono, approfitto anche per pisciare
Spontaneamente, senza che questo mi costi nessun sacrificio, mi accuccio e la faccio come una donna
Mi asciugo, mi sistemo il perizoma e la coppetta e torno sul marciapiede
Ma, che ore sono: accidenti! Le undici e un quarto! E non ho ancora combinato niente...un disastro...
Senza il plug, mi muovo decisamente meglio
Cammino lentamente come mi ha detto Franco, sul ciglio del marciapiede: chi passa con la macchina deve potermi osservare per decidere se può valer la pena fermarsi e chiedermi il prezzo
Ho già fatto più volte il marciapiede avanti e indietro, mi sono anche messa proprio sotto il lampione, le macchine passano, qualcuna alza i fari per vedere meglio ma, per ora, non si è ancora fermato nessuno
11:45....e a mezzanotte, mi diceva Franco, il movimento rallenta per almeno un'ora
Comincio davvero a preoccuparmi...
D'improvviso, una macchina sfanala alle mie spalle. Mi giro, è una Fiat 500. Tremo... sono davvero emozionata. È ferma, motore acceso, mi aspetta. Mi avvicino lentamente al finestrino e mi abbasso per parlare. Un forte odore di fumo mi assale
Alla guida un uomo tozzo, con gli occhiali e pochi capelli. Fuma. Non saprei dargli un'età, ma di sicuro non è un ragazzino. Indossa una canottiera da muratore e un paio di pantaloncini corti. Sul petto peluria bianca e spunta anche una discreta pancia
D'altra parte, cosa mi potevo aspettare? Brad Pitt?!?
Mi faccio forza e sorrido "Ciao"
"Ciao, sei nuova? Non ti ho mai vista prima"
"Sì, questa è la mia prima sera e tu sei il primo che si ferma" dico sorridendo, cercando complicità
"Allora mi fai un bello sconto, direi...quanto vuoi?"
Era arrivata la domanda che più temevo...il momento che più temevo...quanto voglio? E che ne so?!? Io sparo e poi vediamo:
"70 bocca, 130 per il culo, 200 completo"
"Ma scherzi?!? No, guarda, non se ne fa di niente e poi non sei neanche un gran che"
Senti chi parla, penso immediatamente, ma riesco a mantenere la calma e anche il sorriso: "Mi dispiace di non essere il tuo tipo. Possiamo trovare un accordo, se vuoi"
"Va bene, sali, ma non ti dò più di 40 per un lavoro di bocca fatto bene. O così oppure aspetti il prossimo. Io ho molta scelta..."
Esito
"Allora? Guarda che non ho tutta la sera" mi dice l'uomo dopo aver tirato una boccata di sigaretta "Qui tra poco non passerà più nessuno e tra un'oretta arrivano albanesi, tunisini e marocchini. Non sperare di raccattare tanto di più di quello che ti sto offrendo io...ahahah"
"80 e ti do anche il culo" dico di botto
"Va bene, sali"
Il primo cliente. Il mio primo cliente.
Avevo bisogno di cominciare, dovevo sbloccare la situazione e poi quel riferimento agli albanesi e ai magrebini mi ha fatto tremare ancora di più. Ma...ci penserò poi. Ora devo dedicarmi a quest'uomo che puzza di fumo, è vestito in modo inguardabile ma, in fondo, per me rappresenterà per sempre qualcosa di importante
Salgo e, spontaneamente, mi sistemo come mi ha insegnato Franco: sollevo la gonna, mi siedo con il culo a contatto del sedile e tengo le gambe più aperte possibile. Spero che apprezzi
In macchina l'odore di fumo è fortissimo e lui, tra l'altro ha appena acceso un'altra sigaretta
Improvvisamente mi rendo conto di non avere idea di dove potremmo fermarci ma lui si muove con grande confidenza in queste strade. È evidente che non è la prima volta che passa da queste parti
Arriviamo in un parcheggio piuttosto grande con poche macchine e un camion che sembra lì da una vita da quanto è polveroso
Si ferma di fianco ad una piccola siepe. Un lampione illumina piuttosto bene tutta la scena
"Scendi, troia: mi piace farlo fuori dalla macchina!"
È incredibile come, da sempre, i toni autoritari abbiano un fascino su di me. Questo tizio mi darà dei soldi per quello che succederà tra poco ma sono talmente coinvolta che, forse, lo farei anche gratis
E poi quella parola: "troia". Quante volte ho sognato che qualcuno mi trattasse esattamente in questo modo?
Giro intorno alla macchina e lo raggiungo dal suo lato. È appoggiato alla portiera e si sta accendendo l'ennesima sigaretta
"Forza, puttana, tirami fuori il cazzo e succhia!"
Mi accuccio lentamente, con le gambe aperte; il plateau degli stivali mi rende più stabile. Appoggio delicatamente le mani su suoi fianchi e poi le muovo verso l'inguine fino a trovare la sagoma del suo sesso che, accidenti, è già ben definita. Muovo ancora un po' le mani e avvicino la bocca ai pantalonicini. Lentamente li abbasso insieme agli slip. Un bellissimo cazzo spunta fuori in modo prepotente. È ancora moscio ma si intuisce che cosa può diventare se ben lavorato ed io voglio metterci tutto l'impegno possibile
Senza usare le mani, inizio a muovere la lingua intorno alla punta per poi ingoiarlo un po' e tornare a leccarlo. Sì ingrossa. Lo sento crescere tra le mie labbra. È una sensazione bellissima anche se faccio sempre più fatica a contenerlo perché non solo è lungo ma ha anche una circonferenza enorme. O, almeno, a me sembra così
L'uomo mugola e mi afferra la testa, spingendo il cazzo ancora più in profondità: "Ingoia, troia!"
Ho quasi un conato ma resisto
Mi stacca improvvisamente la bocca e inizia a sbattermi la cappella sul viso: "Tira fuori la lingua, puttana!" E mi ci sbatte forte il cazzo.
Sento un rumore: "Che succede?" dico un po' allarmata allontanando la bocca
"Che cazzo fai, troia?!? Sarà qualche guardone. Non sai che qui è pieno? Ti sorprendi? Torna subito qui e ingoia, cagna o ti riempio il culo di cinghiate!"
In effetti, l'uomo aveva una cinghia appoggiata intorno alle spalle, non ci avevo fatto caso. Evidentemente l'aveva presa quando era sceso dalla macchina
Torno a succhiare quel cazzo enorme, sento ancora dei rumori che vengono dalla siepe, anche dei passi. Ci sarà sicuramente qualche guardone...e chi se ne frega, si godrà lo spettacolo!
"Ora basta, puttana! Alzati!"
Mi prende per un braccio e mi trascina di fronte alla macchina, sbattendomi sul cofano a chiappe in sù e allargandomi le gambe con un calcio
"Stai ferma così, troia che m'infilo il preservativo e poi ti spacco il culo!"
"Sono pronta" rispondo
"Posso succhiartelo un po' anch'io? Per favore?"
Ma che cazz...chi è?!? Un tizio sbuca da un cespuglio e vuole succhiargli il cazzo mentre quello si stava preparando per infilarmelo nel culo
"Perché no! Vieni qui, brutto frocio! Mettiti in ginocchio e succhia!"
Con la coda dell'occhio vedo la scena. E un finocchio guardone che si è eccitato mentre lavoravo di bocca e ora vuole la sua parte
Il mio cliente è sempre più infoiato e mentre se lo fa succhiare mi alza la gonna, mi preme con la mano sulla schiena, appena sopra il culo, per schiacciarmi meglio sul cofano e comincia a frustarmi con la cinghia
Quello succhia sempre più forte e io sempre più forte vengo frustato
Quel brutto finocchio spuntato dal nulla, mi sta fregando, porca di quella troia!
Ho il culo in fiamme, sento il cliente che grida e scarica un getto di sperma in gola al frocio che gode, anche lui, come un porco
"Ora vattene, brutto finocchio!" dice il cliente
"E te vieni qui e puliscimi il cazzo!" mi dice il cliente con il tono tipico di quello che si è appena scaricato le palle
Mi rimetto in piedi, dolorante. Mi muovo con fatica ma faccio quello che mi è stato ordinato: mi accuccio di fronte al cazzo ancora gocciolante e lo pulisco tutto, leccandolo e succhiando le ultime gocce di sperma
"Brava...ora basta. Risistemati"
Risaliamo in macchina
"Dove vuoi che ti lasci? C'è un bagno vicino al marciapiede dove ti ho caricato"
"Sì, grazie, è perfetto. Ne ho proprio bisogno" rispondo
Arriviamo in questo posto che, in effetti, vedo che si trova a poche decine di metri dal marciapiede dove tra poco tornerò a battere
"Tieni" mi dice il cliente e mi allunga 100 euro "le cinghiate e il finocchio che spunta dal cespuglio non erano previsti. Te li sei meritati"
"Grazie...ma..."
"E lascia che ti dia un consiglio: i soldi, dai clienti, prendili prima. Non tutti sono come me. Intesi?"
"Certo...hai ragione...grazie ancora"
"Di nulla, sei stata brava. Ah, io sono Pino e tu? Come ti fai chiamare?"
Già...come mi faccio chiamare?
"Margherita...mi chiamo, Margherita..." dico, di getto
(continua)
(continua 11) La "nascita" di Margherita
Vedo i fari posteriori della tua macchina che si allontanano. Sono appena scesa e ora...tocca a me...
Non mi vedo ma provo ad immaginarmi con il mio caschetto, forse adesso un po' in disordine
Avrei sicuramente bisogno di sistemare il trucco ma ora non ho tempo: devo iniziare a...camminare...
I primi passi sono incerti: i tacchi di questi stivali sono impegnativi ma dopo poco prendo confidenza e mi muovo meglio
Avverto però un fastidio: è il plug che dopo qualche ora inizia a farsi sentire
Vorrei toglierlo ma come? E, soprattutto, dove?
"Come posso fare se dovessi avere bisogno di andare in bagno?" ti avevo chiesto
"Hai due alternative: in tutta la zona, si trovano diversi bagni chimici, attrezzati anche con dei bidet. Ma te lo devi andare a cercare e questo, ovviamente, ti fa perdere tempo e ti allontana dai clienti potenziali. Vicino alla sedia trovi anche un rotolo di carta igienica e un'altra bottiglia d'acqua. Qui intorno, come vedi, ci sono un bel po' di cespugli e di siepi: se devi solo pisciare, arrangiati così, sono sicuro che non avrai problemi. Tra un cliente e l'altro, invece, vedi te se non sia il caso di lavarti meglio. Sulla strada, comunque, ci sono le indicazioni per i bagni chimici e, se vuoi, puoi chiedere al cliente di lasciarti lì vicino"
Mi hai lasciato anche un numero di cellulare "ma usalo solo per emergenze vere, capito?"
E togliere un plug dal mio culo, non lo è senz'altro
Prendo la carta igienica e l'acqua e mi sistemo alla meglio dietro un cespuglio. Il plug esce senza difficoltà e, già che ci sono, approfitto anche per pisciare
Spontaneamente, senza che questo mi costi nessun sacrificio, mi accuccio e la faccio come una donna
Mi asciugo, mi sistemo il perizoma e la coppetta e torno sul marciapiede
Ma, che ore sono: accidenti! Le undici e un quarto! E non ho ancora combinato niente...un disastro...
Senza il plug, mi muovo decisamente meglio
Cammino lentamente come mi ha detto Franco, sul ciglio del marciapiede: chi passa con la macchina deve potermi osservare per decidere se può valer la pena fermarsi e chiedermi il prezzo
Ho già fatto più volte il marciapiede avanti e indietro, mi sono anche messa proprio sotto il lampione, le macchine passano, qualcuna alza i fari per vedere meglio ma, per ora, non si è ancora fermato nessuno
11:45....e a mezzanotte, mi diceva Franco, il movimento rallenta per almeno un'ora
Comincio davvero a preoccuparmi...
D'improvviso, una macchina sfanala alle mie spalle. Mi giro, è una Fiat 500. Tremo... sono davvero emozionata. È ferma, motore acceso, mi aspetta. Mi avvicino lentamente al finestrino e mi abbasso per parlare. Un forte odore di fumo mi assale
Alla guida un uomo tozzo, con gli occhiali e pochi capelli. Fuma. Non saprei dargli un'età, ma di sicuro non è un ragazzino. Indossa una canottiera da muratore e un paio di pantaloncini corti. Sul petto peluria bianca e spunta anche una discreta pancia
D'altra parte, cosa mi potevo aspettare? Brad Pitt?!?
Mi faccio forza e sorrido "Ciao"
"Ciao, sei nuova? Non ti ho mai vista prima"
"Sì, questa è la mia prima sera e tu sei il primo che si ferma" dico sorridendo, cercando complicità
"Allora mi fai un bello sconto, direi...quanto vuoi?"
Era arrivata la domanda che più temevo...il momento che più temevo...quanto voglio? E che ne so?!? Io sparo e poi vediamo:
"70 bocca, 130 per il culo, 200 completo"
"Ma scherzi?!? No, guarda, non se ne fa di niente e poi non sei neanche un gran che"
Senti chi parla, penso immediatamente, ma riesco a mantenere la calma e anche il sorriso: "Mi dispiace di non essere il tuo tipo. Possiamo trovare un accordo, se vuoi"
"Va bene, sali, ma non ti dò più di 40 per un lavoro di bocca fatto bene. O così oppure aspetti il prossimo. Io ho molta scelta..."
Esito
"Allora? Guarda che non ho tutta la sera" mi dice l'uomo dopo aver tirato una boccata di sigaretta "Qui tra poco non passerà più nessuno e tra un'oretta arrivano albanesi, tunisini e marocchini. Non sperare di raccattare tanto di più di quello che ti sto offrendo io...ahahah"
"80 e ti do anche il culo" dico di botto
"Va bene, sali"
Il primo cliente. Il mio primo cliente.
Avevo bisogno di cominciare, dovevo sbloccare la situazione e poi quel riferimento agli albanesi e ai magrebini mi ha fatto tremare ancora di più. Ma...ci penserò poi. Ora devo dedicarmi a quest'uomo che puzza di fumo, è vestito in modo inguardabile ma, in fondo, per me rappresenterà per sempre qualcosa di importante
Salgo e, spontaneamente, mi sistemo come mi ha insegnato Franco: sollevo la gonna, mi siedo con il culo a contatto del sedile e tengo le gambe più aperte possibile. Spero che apprezzi
In macchina l'odore di fumo è fortissimo e lui, tra l'altro ha appena acceso un'altra sigaretta
Improvvisamente mi rendo conto di non avere idea di dove potremmo fermarci ma lui si muove con grande confidenza in queste strade. È evidente che non è la prima volta che passa da queste parti
Arriviamo in un parcheggio piuttosto grande con poche macchine e un camion che sembra lì da una vita da quanto è polveroso
Si ferma di fianco ad una piccola siepe. Un lampione illumina piuttosto bene tutta la scena
"Scendi, troia: mi piace farlo fuori dalla macchina!"
È incredibile come, da sempre, i toni autoritari abbiano un fascino su di me. Questo tizio mi darà dei soldi per quello che succederà tra poco ma sono talmente coinvolta che, forse, lo farei anche gratis
E poi quella parola: "troia". Quante volte ho sognato che qualcuno mi trattasse esattamente in questo modo?
Giro intorno alla macchina e lo raggiungo dal suo lato. È appoggiato alla portiera e si sta accendendo l'ennesima sigaretta
"Forza, puttana, tirami fuori il cazzo e succhia!"
Mi accuccio lentamente, con le gambe aperte; il plateau degli stivali mi rende più stabile. Appoggio delicatamente le mani su suoi fianchi e poi le muovo verso l'inguine fino a trovare la sagoma del suo sesso che, accidenti, è già ben definita. Muovo ancora un po' le mani e avvicino la bocca ai pantalonicini. Lentamente li abbasso insieme agli slip. Un bellissimo cazzo spunta fuori in modo prepotente. È ancora moscio ma si intuisce che cosa può diventare se ben lavorato ed io voglio metterci tutto l'impegno possibile
Senza usare le mani, inizio a muovere la lingua intorno alla punta per poi ingoiarlo un po' e tornare a leccarlo. Sì ingrossa. Lo sento crescere tra le mie labbra. È una sensazione bellissima anche se faccio sempre più fatica a contenerlo perché non solo è lungo ma ha anche una circonferenza enorme. O, almeno, a me sembra così
L'uomo mugola e mi afferra la testa, spingendo il cazzo ancora più in profondità: "Ingoia, troia!"
Ho quasi un conato ma resisto
Mi stacca improvvisamente la bocca e inizia a sbattermi la cappella sul viso: "Tira fuori la lingua, puttana!" E mi ci sbatte forte il cazzo.
Sento un rumore: "Che succede?" dico un po' allarmata allontanando la bocca
"Che cazzo fai, troia?!? Sarà qualche guardone. Non sai che qui è pieno? Ti sorprendi? Torna subito qui e ingoia, cagna o ti riempio il culo di cinghiate!"
In effetti, l'uomo aveva una cinghia appoggiata intorno alle spalle, non ci avevo fatto caso. Evidentemente l'aveva presa quando era sceso dalla macchina
Torno a succhiare quel cazzo enorme, sento ancora dei rumori che vengono dalla siepe, anche dei passi. Ci sarà sicuramente qualche guardone...e chi se ne frega, si godrà lo spettacolo!
"Ora basta, puttana! Alzati!"
Mi prende per un braccio e mi trascina di fronte alla macchina, sbattendomi sul cofano a chiappe in sù e allargandomi le gambe con un calcio
"Stai ferma così, troia che m'infilo il preservativo e poi ti spacco il culo!"
"Sono pronta" rispondo
"Posso succhiartelo un po' anch'io? Per favore?"
Ma che cazz...chi è?!? Un tizio sbuca da un cespuglio e vuole succhiargli il cazzo mentre quello si stava preparando per infilarmelo nel culo
"Perché no! Vieni qui, brutto frocio! Mettiti in ginocchio e succhia!"
Con la coda dell'occhio vedo la scena. E un finocchio guardone che si è eccitato mentre lavoravo di bocca e ora vuole la sua parte
Il mio cliente è sempre più infoiato e mentre se lo fa succhiare mi alza la gonna, mi preme con la mano sulla schiena, appena sopra il culo, per schiacciarmi meglio sul cofano e comincia a frustarmi con la cinghia
Quello succhia sempre più forte e io sempre più forte vengo frustato
Quel brutto finocchio spuntato dal nulla, mi sta fregando, porca di quella troia!
Ho il culo in fiamme, sento il cliente che grida e scarica un getto di sperma in gola al frocio che gode, anche lui, come un porco
"Ora vattene, brutto finocchio!" dice il cliente
"E te vieni qui e puliscimi il cazzo!" mi dice il cliente con il tono tipico di quello che si è appena scaricato le palle
Mi rimetto in piedi, dolorante. Mi muovo con fatica ma faccio quello che mi è stato ordinato: mi accuccio di fronte al cazzo ancora gocciolante e lo pulisco tutto, leccandolo e succhiando le ultime gocce di sperma
"Brava...ora basta. Risistemati"
Risaliamo in macchina
"Dove vuoi che ti lasci? C'è un bagno vicino al marciapiede dove ti ho caricato"
"Sì, grazie, è perfetto. Ne ho proprio bisogno" rispondo
Arriviamo in questo posto che, in effetti, vedo che si trova a poche decine di metri dal marciapiede dove tra poco tornerò a battere
"Tieni" mi dice il cliente e mi allunga 100 euro "le cinghiate e il finocchio che spunta dal cespuglio non erano previsti. Te li sei meritati"
"Grazie...ma..."
"E lascia che ti dia un consiglio: i soldi, dai clienti, prendili prima. Non tutti sono come me. Intesi?"
"Certo...hai ragione...grazie ancora"
"Di nulla, sei stata brava. Ah, io sono Pino e tu? Come ti fai chiamare?"
Già...come mi faccio chiamare?
"Margherita...mi chiamo, Margherita..." dico, di getto
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