L'incontro
di
FILIPPO
genere
gay
Ero in albergo a Roma, per lavoro, dovevo rimanerci tutta la settimana e devo dire che era una palla, di giorno il tempo passava per il lavoro, ma alla sera, specialmente dopo cena era veramente una rottura di coglioni.
Era gennaio quindi passeggiare era impossibile, e poi nessuno in giro, donne nemmeno a parlarne, ma al secondo giorno, al bar dell'hotel ho conosciuto Giorgio, un uomo sulla sessantina, brizzolato, un bell'uomo, simpatico, e portato alla discussione.
Cosi ridendo e chiacchierando si è alzato un pò troppo il gomito, e così siamo passati dalle chiacchiere tipo calcio, alle donne alla mia donna, non sò come si è finiti a parlare di lei delle nostre prestazioni sessuali, delle sue, di mia moglie, e dei vari amanti che ha.
Sì siamo una coppia libera, ma con il fatto che io sono un guardone e cornuto.
Amo vederla trà le braccia di altri maschi, che la scopano e se la inculano, e quando posso assistere mi masturbo, godendo più volte, altrimenti al suo rientro mi sego sentendo i suoi racconti.Così in breve Giorgio sapeva tutto di mè, e ad un certo pinto ho chiesto a lui della sua compagna e di cosa facessero, mi ha spiazziato.
Io dice Giorgio ho un compagno, passivo, che si traveste da donna e che scopo più volte a settimana, e a volte mi scopa lui.
Sono omosessuale mi dice, amo i maschi, e amo scoparli, incularli, sentirli gemere per ogni centimetro di cazzo che infilo nei loro culi.
Sono rimasto basito, ma allo stesso tempo mi si è inturgidito il cazzo, e ho chiesto altro.
Il mio compagno prosegue è sempre en femme, anche alla sera quando usciamo a cena, tranne al lavoro, visto che nessuno sà che è frocio, lo faccio scopare da chiunque, è la mia schiava sessuale, e io il suo padrone.
Si accorse che ero eccitato, dai mi dice andiamo in camera mia che possiamo metterci comodi e continuiamo i nostri racconti, non avrei dovuto cedere, ma non fù così.
Mi ritrovai dieci minuti dopo nudo sul suo letto, trà le sue braccia, la sua lingua nella mia bocca, e le sue mani sul mio corpo.
E poi la sua bocca succhiava il mio cazzo, duro un paletto, era stupendo, epoi toccò a mè, e mi ritrovai un vero cazzi davanti un palo, e non resistetti mi ci buttai a capo fitto.
Inghiottii il suo sperma era tanto, salato e caldo, mapiacevole, e èpoi leu bevve il mio.
Rimanemma a letto, e dopo un'oretta, mi mise comodo, a pancia sopre, sollevò le mie gambe, mi leccò l'ano a lungo, e poi appoggiò la sua cappella, e spinse, mi sverginò.
Il dolore era forte come il bruciore, ma entrò e mi sfondò, e mi fece venire come non mi successe mai.
Per il resto della settimana passai le serate a farmi scopare, il suo cazzo mi aveva inibriato, rapito, lo succhiavo poi mi mettevo a sua disposizione,e lui mi scopava più volte a notte.
Al mio rientro raccontai tutto a mia moglie, che mi convinse ad indossare il suo intimo, e a frequentare dei suoi amici, in pochi mesi, divenni una vera troia, richiestissima dai maschioni.
Dopo un anno reincontrai Giorgio che nelle mie nuove vesti gli interessai, iniziammo Aa frequentarci e divenni a breve la sua seconda compagna, fino ad estromettere la prima, ma a condizioni pazzesche.
Ho lasciato mia moglie, e ora sono una puttana da strada Giorgio il mio pappa.
La mia vera natura era esplosa.
Era gennaio quindi passeggiare era impossibile, e poi nessuno in giro, donne nemmeno a parlarne, ma al secondo giorno, al bar dell'hotel ho conosciuto Giorgio, un uomo sulla sessantina, brizzolato, un bell'uomo, simpatico, e portato alla discussione.
Cosi ridendo e chiacchierando si è alzato un pò troppo il gomito, e così siamo passati dalle chiacchiere tipo calcio, alle donne alla mia donna, non sò come si è finiti a parlare di lei delle nostre prestazioni sessuali, delle sue, di mia moglie, e dei vari amanti che ha.
Sì siamo una coppia libera, ma con il fatto che io sono un guardone e cornuto.
Amo vederla trà le braccia di altri maschi, che la scopano e se la inculano, e quando posso assistere mi masturbo, godendo più volte, altrimenti al suo rientro mi sego sentendo i suoi racconti.Così in breve Giorgio sapeva tutto di mè, e ad un certo pinto ho chiesto a lui della sua compagna e di cosa facessero, mi ha spiazziato.
Io dice Giorgio ho un compagno, passivo, che si traveste da donna e che scopo più volte a settimana, e a volte mi scopa lui.
Sono omosessuale mi dice, amo i maschi, e amo scoparli, incularli, sentirli gemere per ogni centimetro di cazzo che infilo nei loro culi.
Sono rimasto basito, ma allo stesso tempo mi si è inturgidito il cazzo, e ho chiesto altro.
Il mio compagno prosegue è sempre en femme, anche alla sera quando usciamo a cena, tranne al lavoro, visto che nessuno sà che è frocio, lo faccio scopare da chiunque, è la mia schiava sessuale, e io il suo padrone.
Si accorse che ero eccitato, dai mi dice andiamo in camera mia che possiamo metterci comodi e continuiamo i nostri racconti, non avrei dovuto cedere, ma non fù così.
Mi ritrovai dieci minuti dopo nudo sul suo letto, trà le sue braccia, la sua lingua nella mia bocca, e le sue mani sul mio corpo.
E poi la sua bocca succhiava il mio cazzo, duro un paletto, era stupendo, epoi toccò a mè, e mi ritrovai un vero cazzi davanti un palo, e non resistetti mi ci buttai a capo fitto.
Inghiottii il suo sperma era tanto, salato e caldo, mapiacevole, e èpoi leu bevve il mio.
Rimanemma a letto, e dopo un'oretta, mi mise comodo, a pancia sopre, sollevò le mie gambe, mi leccò l'ano a lungo, e poi appoggiò la sua cappella, e spinse, mi sverginò.
Il dolore era forte come il bruciore, ma entrò e mi sfondò, e mi fece venire come non mi successe mai.
Per il resto della settimana passai le serate a farmi scopare, il suo cazzo mi aveva inibriato, rapito, lo succhiavo poi mi mettevo a sua disposizione,e lui mi scopava più volte a notte.
Al mio rientro raccontai tutto a mia moglie, che mi convinse ad indossare il suo intimo, e a frequentare dei suoi amici, in pochi mesi, divenni una vera troia, richiestissima dai maschioni.
Dopo un anno reincontrai Giorgio che nelle mie nuove vesti gli interessai, iniziammo Aa frequentarci e divenni a breve la sua seconda compagna, fino ad estromettere la prima, ma a condizioni pazzesche.
Ho lasciato mia moglie, e ora sono una puttana da strada Giorgio il mio pappa.
La mia vera natura era esplosa.
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