La sposa
di
FILIPPO
genere
trans
E' tardi, corro a casa, non abito molto lontano, e appena entro, mi spoglio, e vado in doccia, slego i miei lunghi capelli, e mi rilasso un poco, lui arriverà più tardi.
Mi asciugo, e vado in camera da letto, apro i cassetti e scelgo reggiseno e slip che indosserò, poi mi infilo un vestitino leggero e corto, che mostri le mie natiche, e poi in bagno un trucco veloce, ma preciso.
Vado in cucina e inizio a preparare la cena, a breve il mio amore arriverà, e poco dopo sento la sua auto entrare in garage, mi infilo le decoltè, e inizio a cucinare.
Lui entra si avvicna e mi bacia, e mi stringe a sè, sento il suo cazzoduro contro il mio, sì sono eccitata lo sono sempre quando mi travesto, e specialmente se arriva lui.
Lo mando a farsi una doccia, è sudato, il suo lavoro è pesante, e ha un fisico pazzesco, è un'omone di cento chili, alto un metroenovanta, un armadio, e quando mi abbraccia sparisco, sono minuta, e piccola.
Esce dalla doccia e si veste, pantaloncini e canotta, e mi raggiunge in cucina, dove servo un pasto semplice ma buono, che lo soddisfa, poi mi alzo e sparecchio, lui mi prende da dietro, ho voglia amore mi sussurra all'orecchio, sento il suo cazzo spingere apro le gambe, se nonmpuoi aspettare dieci minuti serviti dico.
Mi sfila lo slip, abbassa i pantaloncini e sento la sua cappella sul mio ano, il mio uomo ha un cazzo notevole, sembra un mio braccio, mi ricordo le prime volte che facevamo sesso, era pazzesco, doloravo per giorni, usando crema, ma ora sono abituata, lo accolgo senza problema.
Mi bacia sul collo e spinge, lo sentro violarmi, poi scivola dentro fino in fondo, mi sollevo sulle dita è comunque un cazzo estremo.
Inizia a scoparmi, iogodo, chiudo gli occhi, lo voglio godere fino in fondo, il mio cazzo è durissimo, lui lo sega mentre mi scopa.
E poi scoppia nel mio intestino, e gode, non venire amore mi dice, sai che voglio il caffè con panna, la tua, sorrido e si sfila.
Finito di riordinare la cucina preparato il caffè vado in sala, lui è nudo davanti alla televisione, sollevo il vestito, lui afferra il mio cazzo, e mi sega, in un attimo sborro nella tazzina, e poi lui sorseggia il mio nettare nel caffè.
Mi siedo sulla poltrona e sollevo il vestito lui mi vuole vedere il cazzo sempre, molle o duro, e poco dopo lui si alza, apre il suo borsello, mi si para davanti, è un armadio, mi sovrasta, a volte penso che volesse farmi del male avrebbe gioco facile, ma invece è dolce e mi accarezza con le sue manone.
Si inginocchia davanti a mè, è strano cosa stà succedendo, guardo il suo cazzo, è enorme, ancora più duro di prima, poi guardo la sua manona, che contiene una scatolina verde, aperta e dentro vedo un brillante, e non uno piccolo, uno bello grande, sono stupita, non è Natale ne il mio compleanno, mi guarda e mi dice, Paola, mio amore mi vuoi sposare, vuoi diventare mia moglie?.
Quasi svengo, mai avrei pensato che mi chiedesse una cosa del genere, già stare con mè mi sembrava impossibile, un bell'uomo come lui con un frocio come mè, sposarmi poi.
Con le lacrime agli occhi mi sono buttata nelle sue braccia, e ho quasi urlato il sì.
Ci siamo baciati, e mi ha stretta a sè, mi ha presa in braccio e siamo andati in camera, mi haadagiata a pancia sù, io ho sollevato le gambe, e gli ho detto, sfondami amore, fammi tua come la prima volta, fammi urlare, e così è stato, mi ha sfinita a colpi di cazzo.
Poi mi ha stretta a sè, mi accarezzava e io mi sentivo protetta, grazie amore di avermelo chiesto, ma ora il problema è dirlo ai nostri, e non credo ne saranno felici, amore io sono comunque un maschio anche se ho cambiato il no,e in femminile, ma scoproiranno tutto.
Non ti preoccupare, glielo diremo.
Così iniziammo ad organizzare il tutto, ristorante vestito ecc.
Mi sono recata in un salone per spose, e una volta entrata mi sono rivolta alla titolare, che mi ha ben osservata e poi mi ha portata in ufficio.
Senta, io non voglio offenderla, ma devo sapere se è una donna, o una femmina, femmina rispondo, bene, lo dico solo perchè dovremo adatrtare l'abito che sceglierà, capisce cosa ointendo vero, annuisco.
Dopo alcune ore sgliamo il vestito adatto, non particolarmente stretta, sopra il ginocchio, e comodo peril mio cazzo.
Le devo chiedere di spogliarsi per le misure, rimango in reggiseno, ho una terza, e in slip, mi osserva, complimenti ha un fisico stupendo, abbasso gli occhi, la ringrazio ma ho cinquant'anni, tranquilla, tolga il reggiseno, non lo porterà sotto il vestito, e rimango in slip, ma appena iniza a misurami il seno, il cazzo esplode.
In un attimo era fuori lo slip, le sorride, ops dice e ora?, se posso andare in bagno provvedo dico rossa in viso, ma faccia pure quì, tra donne ci mancherebbe, sfilo lo slip, e mi sego, lei inizia a leccarsi le labbra, la camicetta si apre e mostra il suo seno, pieno, il capezzolo esce.
Mi avvicino, la bacio, sollevo la sua gonna sfilo lo slip e le infilo il cazzo in figa e la monto.
Le vengo in figa, lei rimane appesa a mè, ansimando, ci baciamo, poi sis fila mi prende per mano e andiamo in ufficio, e lì continuiamo a baciarci e toccarci.
Rimandiamo la prova al giorno dopo, e così ci incontriamo una decina di volte, poi all'ultima prova mi porto il mio futuro sposo.
Lui non vedrà il vestito fino al giorno della cerimonia, ma dpo l'ultima prova lo raggiungiamo in ufficio di Sonia, entriamo, io in reggicalze slip calze e reggiseno bianchi, e tacchi dieci, lei total nero, e appena lui ci vede si alza.
Mi avvicino, lo bacio, e poi gli presento Sonia, lei lo bacia, e io sfilo il suo cazzo dai pantaloni, appena lo vede Sonia quasi sviene.
Sistemo Sonia sul divano, le lecco la figa, la preparo, poi afferro il cazzo del mio futuro sposo, lo succhio lo ungo di saliva e lo aiuto a sfondarle la figa, lei sospira e accoglie a fatica il cazzone.
Lui inizia a scoparla e a farla godere come una pazza, io infilo il mio cazzo nel culo del mio uomo, che lo apprezza eccome, e tutti e tutte godiamo.
Sono pronta, e annunciamo il matrimonio, ai nostri genitori parenti ed amici.
I miei mi chiamano e vado da loro, mio padre mi affronta direttamente, ma sei pazzo, sei un maschio come cazzo farete, ora sono donna e lo sai mi chiamo Paola, certo ma trà le gambe hai un cazzo però, e allora rispondo,non mi dire che non inculavi mamma da giovane, perchè vi vedevo fare sesso, mi madre divenne rossa, e ti piaceva vero, rivolta a lei, annuì, si sono un frocio e allora? ci amiamo cosa vi interessa.
Ti vergogni perchè ho le tette e un cazzo trà le gambe? e i tuoi amici diranno che tuo figlio lo prende nel culo?, lo prendo io in culo non tù, e credimi mio marito ha un cazzo enorme.
Rimaniamo soli io e mio padre, e lo osservo, ha il cazzo duro, lo vedo, stà scoppiando, mi avvicino, mi apro la camicetta e gli mostro le mie tette, i miei capezzolini,toccale, forza sono come quelle di mamma cosa credi, in trance me le tocca, io afferro il suo cazzo duro, un attimo dopo lo stò segando ci baciamo, ansima, mi vuoi papà? chiedo?, mi gira solleva la gonna scost LO SLIP, E MI SCOPA, CON RABBIA, MI MONTA CON TANTA RABBIA E MI RIEMPIE DI SPERMA, POI MI ALLONTANA E SI RICOMPONE POCO DOPO ARRIVA MIA MADRE.
Poi mi accompagna alla porta, mi giro, lo bacio, lui ricambia, a quando gli dico, domani sono solo ti aspetto nel pomeriggio, mi lecco le labbra, ti ho sempre desiderato papà.e mi allontano, alla sera mentre scopiamo io e il mio uomo gli racconto il fatto e ancora più eccitato mi ha sfondata.
I mie sapevano che ero omosessuale e trav, ma i miei suoceri nò, e così il sabato dopo siamo andayi a trovarli.
Io indossavo un tubino aderente e corto, solo slip, e tacchi, ben truccata e capelli sciolti, e dopo cena seduti sul divano ho fatto in modo che mi si indurisse il cazzo, che subito ha segnato il vestito.
Mia suocera ha fatto finta di nulla, e mi ha invitata in cucina e una volta lì, mi ha detto, ho sempre saputo che eri un maschio, ma se và bene a mio figlio và bene anche a noi cara, benvenuta in famiglia, poi guardandomi trà le gambe mi dice, dai vediamolo, e sollevo il vestito, non male dai, ma come riesci a scopare con mio figlio, dico ha un cazzo enorme come suo padre, sorrido, ci sono abituata dico, e lui non ha difficoltà col tuo no?, sai è frocio sin da ragazzo e lo sappiamo.
Andiamo in sala, mio suocero, mi osserva, la moglie dice, tranquillo ha un bel clitoride, e prende bene tuo figlio.
Curiosa mi siedo vicino al mio futuro suocero, e lo stuzzico, e noto il gonfiore, mia suocera mi dice, non c'è bisogno di giocare, se vuoi andate a scopare in camera, mi prende per mano, e pochi minuti dopo, mio suocero mi stà scopando mentre il mio futuro marito scopa la madre.
Arrivato il giorno del matrimonio io sono una sposa radiante, lui stupendo uomo, ci sposa il sindaco, e poi andiamo con gli ospiti al ristorante, tuttinsi complimentano con lo sposo per la scelta, e in parecchi mi anno palpata, e a tutti ho dato il mio numero, mio marito lo ha dato al resto del gruppo donne comprese, sarei stata il loro regalo di nozze.
Per i trè mesi successivi, ho soddisfatto tutti, alcuni più volte, il nostro è un matrimonio aperto, e spesso mio marito và dai suoi, e soddisfa padre e madre, mentre io scopo con chi ho voglia, lo amo e lui ama mè
Mi asciugo, e vado in camera da letto, apro i cassetti e scelgo reggiseno e slip che indosserò, poi mi infilo un vestitino leggero e corto, che mostri le mie natiche, e poi in bagno un trucco veloce, ma preciso.
Vado in cucina e inizio a preparare la cena, a breve il mio amore arriverà, e poco dopo sento la sua auto entrare in garage, mi infilo le decoltè, e inizio a cucinare.
Lui entra si avvicna e mi bacia, e mi stringe a sè, sento il suo cazzoduro contro il mio, sì sono eccitata lo sono sempre quando mi travesto, e specialmente se arriva lui.
Lo mando a farsi una doccia, è sudato, il suo lavoro è pesante, e ha un fisico pazzesco, è un'omone di cento chili, alto un metroenovanta, un armadio, e quando mi abbraccia sparisco, sono minuta, e piccola.
Esce dalla doccia e si veste, pantaloncini e canotta, e mi raggiunge in cucina, dove servo un pasto semplice ma buono, che lo soddisfa, poi mi alzo e sparecchio, lui mi prende da dietro, ho voglia amore mi sussurra all'orecchio, sento il suo cazzo spingere apro le gambe, se nonmpuoi aspettare dieci minuti serviti dico.
Mi sfila lo slip, abbassa i pantaloncini e sento la sua cappella sul mio ano, il mio uomo ha un cazzo notevole, sembra un mio braccio, mi ricordo le prime volte che facevamo sesso, era pazzesco, doloravo per giorni, usando crema, ma ora sono abituata, lo accolgo senza problema.
Mi bacia sul collo e spinge, lo sentro violarmi, poi scivola dentro fino in fondo, mi sollevo sulle dita è comunque un cazzo estremo.
Inizia a scoparmi, iogodo, chiudo gli occhi, lo voglio godere fino in fondo, il mio cazzo è durissimo, lui lo sega mentre mi scopa.
E poi scoppia nel mio intestino, e gode, non venire amore mi dice, sai che voglio il caffè con panna, la tua, sorrido e si sfila.
Finito di riordinare la cucina preparato il caffè vado in sala, lui è nudo davanti alla televisione, sollevo il vestito, lui afferra il mio cazzo, e mi sega, in un attimo sborro nella tazzina, e poi lui sorseggia il mio nettare nel caffè.
Mi siedo sulla poltrona e sollevo il vestito lui mi vuole vedere il cazzo sempre, molle o duro, e poco dopo lui si alza, apre il suo borsello, mi si para davanti, è un armadio, mi sovrasta, a volte penso che volesse farmi del male avrebbe gioco facile, ma invece è dolce e mi accarezza con le sue manone.
Si inginocchia davanti a mè, è strano cosa stà succedendo, guardo il suo cazzo, è enorme, ancora più duro di prima, poi guardo la sua manona, che contiene una scatolina verde, aperta e dentro vedo un brillante, e non uno piccolo, uno bello grande, sono stupita, non è Natale ne il mio compleanno, mi guarda e mi dice, Paola, mio amore mi vuoi sposare, vuoi diventare mia moglie?.
Quasi svengo, mai avrei pensato che mi chiedesse una cosa del genere, già stare con mè mi sembrava impossibile, un bell'uomo come lui con un frocio come mè, sposarmi poi.
Con le lacrime agli occhi mi sono buttata nelle sue braccia, e ho quasi urlato il sì.
Ci siamo baciati, e mi ha stretta a sè, mi ha presa in braccio e siamo andati in camera, mi haadagiata a pancia sù, io ho sollevato le gambe, e gli ho detto, sfondami amore, fammi tua come la prima volta, fammi urlare, e così è stato, mi ha sfinita a colpi di cazzo.
Poi mi ha stretta a sè, mi accarezzava e io mi sentivo protetta, grazie amore di avermelo chiesto, ma ora il problema è dirlo ai nostri, e non credo ne saranno felici, amore io sono comunque un maschio anche se ho cambiato il no,e in femminile, ma scoproiranno tutto.
Non ti preoccupare, glielo diremo.
Così iniziammo ad organizzare il tutto, ristorante vestito ecc.
Mi sono recata in un salone per spose, e una volta entrata mi sono rivolta alla titolare, che mi ha ben osservata e poi mi ha portata in ufficio.
Senta, io non voglio offenderla, ma devo sapere se è una donna, o una femmina, femmina rispondo, bene, lo dico solo perchè dovremo adatrtare l'abito che sceglierà, capisce cosa ointendo vero, annuisco.
Dopo alcune ore sgliamo il vestito adatto, non particolarmente stretta, sopra il ginocchio, e comodo peril mio cazzo.
Le devo chiedere di spogliarsi per le misure, rimango in reggiseno, ho una terza, e in slip, mi osserva, complimenti ha un fisico stupendo, abbasso gli occhi, la ringrazio ma ho cinquant'anni, tranquilla, tolga il reggiseno, non lo porterà sotto il vestito, e rimango in slip, ma appena iniza a misurami il seno, il cazzo esplode.
In un attimo era fuori lo slip, le sorride, ops dice e ora?, se posso andare in bagno provvedo dico rossa in viso, ma faccia pure quì, tra donne ci mancherebbe, sfilo lo slip, e mi sego, lei inizia a leccarsi le labbra, la camicetta si apre e mostra il suo seno, pieno, il capezzolo esce.
Mi avvicino, la bacio, sollevo la sua gonna sfilo lo slip e le infilo il cazzo in figa e la monto.
Le vengo in figa, lei rimane appesa a mè, ansimando, ci baciamo, poi sis fila mi prende per mano e andiamo in ufficio, e lì continuiamo a baciarci e toccarci.
Rimandiamo la prova al giorno dopo, e così ci incontriamo una decina di volte, poi all'ultima prova mi porto il mio futuro sposo.
Lui non vedrà il vestito fino al giorno della cerimonia, ma dpo l'ultima prova lo raggiungiamo in ufficio di Sonia, entriamo, io in reggicalze slip calze e reggiseno bianchi, e tacchi dieci, lei total nero, e appena lui ci vede si alza.
Mi avvicino, lo bacio, e poi gli presento Sonia, lei lo bacia, e io sfilo il suo cazzo dai pantaloni, appena lo vede Sonia quasi sviene.
Sistemo Sonia sul divano, le lecco la figa, la preparo, poi afferro il cazzo del mio futuro sposo, lo succhio lo ungo di saliva e lo aiuto a sfondarle la figa, lei sospira e accoglie a fatica il cazzone.
Lui inizia a scoparla e a farla godere come una pazza, io infilo il mio cazzo nel culo del mio uomo, che lo apprezza eccome, e tutti e tutte godiamo.
Sono pronta, e annunciamo il matrimonio, ai nostri genitori parenti ed amici.
I miei mi chiamano e vado da loro, mio padre mi affronta direttamente, ma sei pazzo, sei un maschio come cazzo farete, ora sono donna e lo sai mi chiamo Paola, certo ma trà le gambe hai un cazzo però, e allora rispondo,non mi dire che non inculavi mamma da giovane, perchè vi vedevo fare sesso, mi madre divenne rossa, e ti piaceva vero, rivolta a lei, annuì, si sono un frocio e allora? ci amiamo cosa vi interessa.
Ti vergogni perchè ho le tette e un cazzo trà le gambe? e i tuoi amici diranno che tuo figlio lo prende nel culo?, lo prendo io in culo non tù, e credimi mio marito ha un cazzo enorme.
Rimaniamo soli io e mio padre, e lo osservo, ha il cazzo duro, lo vedo, stà scoppiando, mi avvicino, mi apro la camicetta e gli mostro le mie tette, i miei capezzolini,toccale, forza sono come quelle di mamma cosa credi, in trance me le tocca, io afferro il suo cazzo duro, un attimo dopo lo stò segando ci baciamo, ansima, mi vuoi papà? chiedo?, mi gira solleva la gonna scost LO SLIP, E MI SCOPA, CON RABBIA, MI MONTA CON TANTA RABBIA E MI RIEMPIE DI SPERMA, POI MI ALLONTANA E SI RICOMPONE POCO DOPO ARRIVA MIA MADRE.
Poi mi accompagna alla porta, mi giro, lo bacio, lui ricambia, a quando gli dico, domani sono solo ti aspetto nel pomeriggio, mi lecco le labbra, ti ho sempre desiderato papà.e mi allontano, alla sera mentre scopiamo io e il mio uomo gli racconto il fatto e ancora più eccitato mi ha sfondata.
I mie sapevano che ero omosessuale e trav, ma i miei suoceri nò, e così il sabato dopo siamo andayi a trovarli.
Io indossavo un tubino aderente e corto, solo slip, e tacchi, ben truccata e capelli sciolti, e dopo cena seduti sul divano ho fatto in modo che mi si indurisse il cazzo, che subito ha segnato il vestito.
Mia suocera ha fatto finta di nulla, e mi ha invitata in cucina e una volta lì, mi ha detto, ho sempre saputo che eri un maschio, ma se và bene a mio figlio và bene anche a noi cara, benvenuta in famiglia, poi guardandomi trà le gambe mi dice, dai vediamolo, e sollevo il vestito, non male dai, ma come riesci a scopare con mio figlio, dico ha un cazzo enorme come suo padre, sorrido, ci sono abituata dico, e lui non ha difficoltà col tuo no?, sai è frocio sin da ragazzo e lo sappiamo.
Andiamo in sala, mio suocero, mi osserva, la moglie dice, tranquillo ha un bel clitoride, e prende bene tuo figlio.
Curiosa mi siedo vicino al mio futuro suocero, e lo stuzzico, e noto il gonfiore, mia suocera mi dice, non c'è bisogno di giocare, se vuoi andate a scopare in camera, mi prende per mano, e pochi minuti dopo, mio suocero mi stà scopando mentre il mio futuro marito scopa la madre.
Arrivato il giorno del matrimonio io sono una sposa radiante, lui stupendo uomo, ci sposa il sindaco, e poi andiamo con gli ospiti al ristorante, tuttinsi complimentano con lo sposo per la scelta, e in parecchi mi anno palpata, e a tutti ho dato il mio numero, mio marito lo ha dato al resto del gruppo donne comprese, sarei stata il loro regalo di nozze.
Per i trè mesi successivi, ho soddisfatto tutti, alcuni più volte, il nostro è un matrimonio aperto, e spesso mio marito và dai suoi, e soddisfa padre e madre, mentre io scopo con chi ho voglia, lo amo e lui ama mè
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