Luca ed Elisa 44° Capitolo
di
Nandostar
genere
incesti
Elisa si era addormentata con il pensiero sempre più pressante di voler rimanere incinta.
Ormai oltre i 35 anni, voleva avere un figlio, ma lo voleva da un uomo che non avrebbe dovuto metterla incinta, ovvero suo fratello.
Il problema era che Luca era l’unico uomo da cui lei voleva farsi scopare, ma non sarebbe stato giusto.
In sogno si svegliò, in mezzo ad una spiaggia, mentre stava combattendo contro suo fratello.
Luca: “Non puoi e non devi scappare sorellona.”
Elisa: “Non succederà mai, piuttosto la morte.”
Luca: “Elisa, ragionaci, tra nove mesi mi ringrazierai.”
Eravamo nel medioevo, Luca ed Elisa erano fratelli ed Elisa, dopo la morte dei genitori, avrebbe potuto godere delle fortune della famiglia solo se rimaneva incinta, altrimenti andava tutto al fratello.
Tra loro due non c’era amore o sentimento, nel sogno.
Elisa: “Non mi avrai.”
Luca: “Elisa è l’unica maniera, non ti lascerò che diventi povera.”
Elisa: “Allora dammi una parte del patrimonio punto e basta.”
Luca: “Il testamento parla chiaro, che figura ci farei davanti a tutti.”
Cominciarono una lotta corpo a corpo, con le spade, sempre più ravvicinate.
Luca riuscì con la forza a disarmare la sorella.
Questa si mise a combattere con i pugni ed i calci.
Luca la prese per il collo, la strinse forte e la sollevò, lanciandola per terra, qualche metro più in la.
Ora lei era distesa a pancia in su.
Provò ad alzarsi, ma Luca con due sberle forti la fece ricadere per terra.
Luca prese i due pugnali che aveva Elisa per difendersi, li piantò per terra, uno ad un lato di un piede e uno dall’altra parte.
Elisa cominciò a scalciare, quando il fratello le prese le caviglie, cercando di muoversi in tutte le maniere.
Con forza Luca le aprì le gambe e si sistemò inginocchiato in mezzo.
Elisa cercò di indietreggiare per liberarsi, ma Luca le prese le mani e con un paletto ed una corda le legò sopra la testa di lei.
Elisa: “Lasciami, lasciami animale.”
Luca: “Tra nove mesi mi ringrazierai, è solo quello che facciamo sempre, ma ora devi assolutamente darmi un figlio.”
Elisa si dimenava, Luca le strappò tutti i vestiti, lasciandola nuda.
Luca: “Dio che corpo splendido che hai.”
A questo punto, Luca prese i fianchi di Elisa e li sollevò, tenendola a gambe aperte e con la vagina rivolta verso il cielo si mise a leccarla.
Elisa: “No, no, Luca per piacere, mmmmmm, mmmmmmmmmmmmmmmmm.”
Dopo qualche minuto, Elisa si irrigidì e si comprese che aveva avuto un orgasmo.
Luca la riposizionò per terra e con due legacci fissò le caviglie ai coltelli che aveva piantato prima per terra.
Elisa si trovava bloccata a gambe aperte e con le braccia legate.
Luca si spogliò completamente.
Puntò il pene sulla vagina della sorella che rimase ferma immobile ad osservarlo.
Sentiva la grossa cappella appoggiata all’entrata della vagina.
Luca rimase fermo alcuni secondi, spingendo un pò.
Poi Elisa sentì le pareti della vagina allargarsi, stirarsi e lentamente il grosso pene entrare.
Elisa: “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa”, a voce bassa Elisa diceva.
Luca: “Mi fermo e lascio che la tua gattina si abitui.”
Elisa ansimava, e alzava la testa per fissare il fratello.
Poi Luca slegò le mani di Elisa, che subito presero in mano il pene di Luca per sfilarlo, ma lui cominciò a pomparla lentamente.
Molto lentamente.
Elisa: “Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………”
Con le mani Elisa sentiva il pene entrarle ed uscirle.
Luca: “Sei fantastica, hai due tette bellissime non vedo l’ora che allatti mio figlio.”
Elisa: “Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Luca è grosso, basta, basta, Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………”
Luca: “Senti come godi. Senti.”
Elisa ebbe un altro orgasmo.
Elisa prese a pugni l’addome del fratello ed il torace.
Così lui si sollevò sulle ginocchia ed aumentò le pompate.
Era una scena super.
Il pene di Luca dall’alto partiva in diagonale e si conficcava dentro Elisa entrando ed uscendo.
Elisa si innarcò con la schiena quando ebbe un terzo orgasmo.
Luca rimase fermo, quasi tutto dentro, e mentre la osservava sentiva il seme entrare nella sorella.
Elisa: “Nooooooooooooooooooooooooo! No! No! No!”
Luca: “Non immagini quanto sei gnocca, non vedo l’ora di vederti con il pancione e le tette piene.”
Elisa: “Sei un animale.”
Luca: “Ti sto salvando!”
Luca ricominciò a pomparla.
Per tutto il tempo la stava lasciando libera di fare ciò che voleva, tanto aveva le caviglie legate e un gran cazzo dentro.
Elisa si mise appoggiata con i gomiti a terra ed il busto sollevato, ansimando e osservando come quel maschio se la stava scopando incurante di tutto.
Guardava il torace, gli addominali e le braccia forti del fratello.
Luca la guardava dall’alto compiaciuto.
Poi Elisa lo fissò negli occhi e sentì riversarsi in lei un’altra volta il fratello.
Si mise a muovere il pube in segno di compiacimento.
Elisa abbassò gli occhi ancora e rimase ferma aspettando che quel maschio avesse esaurito tutta la forza che esplodeva in lui grazie al suo bellissimo corpo di donna.
Luca: “Cazzo senti che trave che ti sta entrando. ……… Godi puledra godi …………… Dai gemi forte, far sentire quanto questo cazzo ti sta aprendo …………. Voglio aprirti per bene questa fighetta.”
Elisa muoveva il pube come per liberarsi della morsa di questo copra, muoveva le gambe e cercava di spostarsi ma niente ritmicamente il pene di Luca la stava sbattendo e lei legata non poteva far altro che gemere.
Elisa: “Basta Luca, mi spacchi è troppo grosso …………….. mmmmmm………….mmmmmmm basta Luca, non ce la faccio più. Cazzo me lo hai piantato dentro anche ieri. mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…………Mi metti in cinta così.”
Luca: “Ma quanto piccolo ce l’aveva tuo marito, questo è un vero cazzo e tu hai le tette per questa mazza …………..”
Luca aumentò il ritmo della pompata e in ginocchio si godeva sua sorella muoversi.
Elisa: “mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…………Luca ………mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…………No tutto dentro no tutto dentro mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…….”
Elisa si dimenava e Luca la lasciava fare.
Ad un certo punto si fermò si guardarono negli occhi, Elisa ansimava e guardava il grosso palo che per metà la trafiggeva e poi vide Luca chiudere gli occhi e sentì una grossa onda calda riversarsi dentro.
Elisa si svegliò dal sognò, a letto da sola, in preda allo spavento.
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Il problema era che Luca era l’unico uomo da cui lei voleva farsi scopare, ma non sarebbe stato giusto.
In sogno si svegliò, in mezzo ad una spiaggia, mentre stava combattendo contro suo fratello.
Luca: “Non puoi e non devi scappare sorellona.”
Elisa: “Non succederà mai, piuttosto la morte.”
Luca: “Elisa, ragionaci, tra nove mesi mi ringrazierai.”
Eravamo nel medioevo, Luca ed Elisa erano fratelli ed Elisa, dopo la morte dei genitori, avrebbe potuto godere delle fortune della famiglia solo se rimaneva incinta, altrimenti andava tutto al fratello.
Tra loro due non c’era amore o sentimento, nel sogno.
Elisa: “Non mi avrai.”
Luca: “Elisa è l’unica maniera, non ti lascerò che diventi povera.”
Elisa: “Allora dammi una parte del patrimonio punto e basta.”
Luca: “Il testamento parla chiaro, che figura ci farei davanti a tutti.”
Cominciarono una lotta corpo a corpo, con le spade, sempre più ravvicinate.
Luca riuscì con la forza a disarmare la sorella.
Questa si mise a combattere con i pugni ed i calci.
Luca la prese per il collo, la strinse forte e la sollevò, lanciandola per terra, qualche metro più in la.
Ora lei era distesa a pancia in su.
Provò ad alzarsi, ma Luca con due sberle forti la fece ricadere per terra.
Luca prese i due pugnali che aveva Elisa per difendersi, li piantò per terra, uno ad un lato di un piede e uno dall’altra parte.
Elisa cominciò a scalciare, quando il fratello le prese le caviglie, cercando di muoversi in tutte le maniere.
Con forza Luca le aprì le gambe e si sistemò inginocchiato in mezzo.
Elisa cercò di indietreggiare per liberarsi, ma Luca le prese le mani e con un paletto ed una corda le legò sopra la testa di lei.
Elisa: “Lasciami, lasciami animale.”
Luca: “Tra nove mesi mi ringrazierai, è solo quello che facciamo sempre, ma ora devi assolutamente darmi un figlio.”
Elisa si dimenava, Luca le strappò tutti i vestiti, lasciandola nuda.
Luca: “Dio che corpo splendido che hai.”
A questo punto, Luca prese i fianchi di Elisa e li sollevò, tenendola a gambe aperte e con la vagina rivolta verso il cielo si mise a leccarla.
Elisa: “No, no, Luca per piacere, mmmmmm, mmmmmmmmmmmmmmmmm.”
Dopo qualche minuto, Elisa si irrigidì e si comprese che aveva avuto un orgasmo.
Luca la riposizionò per terra e con due legacci fissò le caviglie ai coltelli che aveva piantato prima per terra.
Elisa si trovava bloccata a gambe aperte e con le braccia legate.
Luca si spogliò completamente.
Puntò il pene sulla vagina della sorella che rimase ferma immobile ad osservarlo.
Sentiva la grossa cappella appoggiata all’entrata della vagina.
Luca rimase fermo alcuni secondi, spingendo un pò.
Poi Elisa sentì le pareti della vagina allargarsi, stirarsi e lentamente il grosso pene entrare.
Elisa: “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa”, a voce bassa Elisa diceva.
Luca: “Mi fermo e lascio che la tua gattina si abitui.”
Elisa ansimava, e alzava la testa per fissare il fratello.
Poi Luca slegò le mani di Elisa, che subito presero in mano il pene di Luca per sfilarlo, ma lui cominciò a pomparla lentamente.
Molto lentamente.
Elisa: “Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………”
Con le mani Elisa sentiva il pene entrarle ed uscirle.
Luca: “Sei fantastica, hai due tette bellissime non vedo l’ora che allatti mio figlio.”
Elisa: “Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Luca è grosso, basta, basta, Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………Mmmmm…………”
Luca: “Senti come godi. Senti.”
Elisa ebbe un altro orgasmo.
Elisa prese a pugni l’addome del fratello ed il torace.
Così lui si sollevò sulle ginocchia ed aumentò le pompate.
Era una scena super.
Il pene di Luca dall’alto partiva in diagonale e si conficcava dentro Elisa entrando ed uscendo.
Elisa si innarcò con la schiena quando ebbe un terzo orgasmo.
Luca rimase fermo, quasi tutto dentro, e mentre la osservava sentiva il seme entrare nella sorella.
Elisa: “Nooooooooooooooooooooooooo! No! No! No!”
Luca: “Non immagini quanto sei gnocca, non vedo l’ora di vederti con il pancione e le tette piene.”
Elisa: “Sei un animale.”
Luca: “Ti sto salvando!”
Luca ricominciò a pomparla.
Per tutto il tempo la stava lasciando libera di fare ciò che voleva, tanto aveva le caviglie legate e un gran cazzo dentro.
Elisa si mise appoggiata con i gomiti a terra ed il busto sollevato, ansimando e osservando come quel maschio se la stava scopando incurante di tutto.
Guardava il torace, gli addominali e le braccia forti del fratello.
Luca la guardava dall’alto compiaciuto.
Poi Elisa lo fissò negli occhi e sentì riversarsi in lei un’altra volta il fratello.
Si mise a muovere il pube in segno di compiacimento.
Elisa abbassò gli occhi ancora e rimase ferma aspettando che quel maschio avesse esaurito tutta la forza che esplodeva in lui grazie al suo bellissimo corpo di donna.
Luca: “Cazzo senti che trave che ti sta entrando. ……… Godi puledra godi …………… Dai gemi forte, far sentire quanto questo cazzo ti sta aprendo …………. Voglio aprirti per bene questa fighetta.”
Elisa muoveva il pube come per liberarsi della morsa di questo copra, muoveva le gambe e cercava di spostarsi ma niente ritmicamente il pene di Luca la stava sbattendo e lei legata non poteva far altro che gemere.
Elisa: “Basta Luca, mi spacchi è troppo grosso …………….. mmmmmm………….mmmmmmm basta Luca, non ce la faccio più. Cazzo me lo hai piantato dentro anche ieri. mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…………Mi metti in cinta così.”
Luca: “Ma quanto piccolo ce l’aveva tuo marito, questo è un vero cazzo e tu hai le tette per questa mazza …………..”
Luca aumentò il ritmo della pompata e in ginocchio si godeva sua sorella muoversi.
Elisa: “mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…………Luca ………mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…………No tutto dentro no tutto dentro mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…………mmmmmm…….”
Elisa si dimenava e Luca la lasciava fare.
Ad un certo punto si fermò si guardarono negli occhi, Elisa ansimava e guardava il grosso palo che per metà la trafiggeva e poi vide Luca chiudere gli occhi e sentì una grossa onda calda riversarsi dentro.
Elisa si svegliò dal sognò, a letto da sola, in preda allo spavento.
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