Il Calore del Garage

di
genere
trio

Il garage puzzava di olio, gomma bruciata e metallo freddo. Ma dentro quell’aria ruvida e dura, il calore dei nostri corpi brillava come una fiamma ardente.

Gis si appoggiò all’auto coperta da un telo, il culo perfetto esposto alla luce tremolante. Nicole, nuda e bagnata, si avvicinò con passo lento, le mani già affamate del mio cazxo duro come una barra di ferro.

— «Voglio sentire il tuo cazxo tra il mio culo e la figa di sua zia,» sussurrò Nicole, mordendomi il lobo dell’orecchio, «voglio sentire quanto ti eccita scoparci insieme.»

Gis mi guardò con quegli occhi pieni di fuoco, il respiro già corto.

— «Fammi sentire quanto cazxo hai, dentro il mio culo, mentre lei succhia il tuo cazxo a bocca piena,» disse con voce roca, tirandomi per la maglietta.

Non persi tempo. La spinsi con forza verso terra, su quel cemento freddo e sporco, mentre Nicole si inginocchiava ai miei piedi, pronta a prendere il mio cazxo in bocca.

Le mani di Nicole si muovevano veloci, afferravano il mio cazxo duro, lo leccavano, lo succhiavano con una fame bestiale.

Intanto, il mio cazxo cercava il caldo culo di Gis, spalancato, umido, stretto come una morsa.

— «Cazzo, il tuo culo è una bomba,» ringhiai, mentre affondavo dentro, spingendo con forza.

Gis gemette, le dita affondarono nei miei capelli, tirandoli forte.

— «Fallo cazxo, non fermarti! Senti come mi riempi il culo? Voglio il cazxo dentro, sempre più dentro!»

Nicole continuava a succhiare il cazxo, la saliva che scivolava e rendeva tutto più intenso.

— «Fica, culo, cazxo… tutto nostro,» ansimò Nicole, gli occhi neri di voglia.

Mi spinsi più forte dentro Gis, sentendo il suo respiro che si faceva affannoso, mentre con una mano tenevo Nicole per la testa e la spingevo più giù sul mio cazxo.

— «Suca cazxo come vuoi, puttana,» ringhiai, «fammi impazzire.»

Nicole obbedì, succhiando con forza, la bocca che schiacciava il cazxo fino alla radice.

Gis urlò di piacere, il culo che mi stringeva forte, mentre io continuavo a sbattere dentro e fuori.

— «Sto venendo cazxo! Sto venendo dentro il tuo culo!» gridò, il corpo che tremava sotto di me.

Non trattenni più, sborrai dentro quel culo stretto, caldo, mentre Nicole leccava tutto, assorbendo ogni goccia.

Poi Gis si voltò, si mise sopra di me, il cazxo che entrava nella sua fica calda e umida, mentre con una mano afferravo il culo di Nicole e con l’altra spingevo la sua testa verso il cazxo.

Nicole si inginocchiò ancora, pronta a succhiare tutto un’altra volta.

— «Vi voglio entrambe,» sussurrai, il cazxo ormai duro come la prima volta.

Gis gemette:

— «Voglio sentire il cazxo tuo dentro la mia fica e Nicole che mi succhia il culo.»

Nicole rise bassa e sexy:

— «Non smettere mai di scoparci, cazxo, siamo tue, da capo a piedi.»

Iniziò un gioco selvaggio. Io dentro la fica di Gis, Nicole con la bocca sul cazxo, le mani che si intrecciavano, i corpi che si sfregavano, la pelle lucida di sudore.

— «Urlate per me, cazxo,» ordinai, «fatemi sentire quanto vi fate scopare.»

— «Sto venendo cazxo!» gridò Nicole, succhiando come una dea.

— «Ti voglio tutto dentro, cazxo! Fallo cazxo!» urlò Gis, spalancando il culo per farmi entrare di nuovo.

Vennero insieme, urla e gemiti che rimbombavano nel garage, mentre io li riempivo ancora di cazxo.

Poi ci sdraiammo, nudi, sudati, abbracciati.

Gis accarezzò il mio petto, Nicole il mio cazxo che ancora pulsava.

— «Sei il nostro cazxo, il nostro padrone,» sussurrò Nicole.

— «E noi la tua figa e il tuo culo,» aggiunse Gis, ridendo.

Chiusi gli occhi, pieno di piacere e amore. Quel garage, quel cazxo, quelle due puttane erano tutto ciò che volevo.

E per sempre sarebbero stati miei.
Epilogo – L’Inferno Dopo il Fuoco

Siamo ancora nudi, abbracciati sul cemento freddo del garage, i corpi incollati, sudati, grondanti cazxo e figa, il respiro che si mescola in un ritmo selvaggio e affannoso.

Gis stringe il mio cazxo con forza, la bocca tesa in un sorriso malizioso mentre le dita scorrono sul suo culo lucido di sudore, le mani che mi invitano a spingere ancora più dentro.

Nicole si sposta, si inginocchia davanti a me, la bocca pronta a inghiottire quel cazxo pulsante, le labbra umide e calde che sfiorano la punta, mentre i suoi occhi sono fissi su di me, pieni di fame e di voglia di possederlo.

— «Voglio sentire il cazxo tuo scopare il mio culo duro, cazxo, voglio urlare mentre me lo fai fino a farmi sanguinare,» sussurra Nicole, la voce rotta e affamata, le mani che già mi afferrano la cassa toracica.

Gis mi spinge contro l’auto, spalancando il culo con le mani, mostrando la sua figa bagnata e tesa, pronta a essere dominata.

— «Fammi sentire il cazxo tuo dentro il culo, cazxo, voglio sentire ogni sbattuta, ogni botta, voglio gridare il tuo nome mentre mi prendi come la tua puttana,» urla Gis, mentre le unghie scavano nella mia schiena.

Non resisto, infilo il cazxo nel culo stretto e bollente di Gis, spingendo forte, sentendo il suo corpo tremare sotto di me.

Nicole scende sulla bocca del mio cazxo, succhiandolo con una furia animale, le labbra che si chiudono a tenaglia, la lingua che lo lecca fino alla radice.

— «Più forte, cazxo, fammi sentire quanto cazxo sei cazxoso,» gemette Nicole, la bocca piena e il respiro affannoso.

Io sbatto dentro il culo di Gis, le mani che afferrano i suoi fianchi, spingendola verso il basso e poi su, sempre più forte, sempre più dentro.

Gis urla, il culo che mi stringe e vibra.

— «Sto venendo, cazxo! Sto venendo dentro il tuo culo!» strilla, mentre sborro dentro quel culo stretto e sacro.

Nicole continua a succhiare, a leccare, a bagnare il cazxo, raccogliendo ogni goccia di sperma, mentre Gis si abbandona, il corpo ormai esausto ma ancora affamato.

Poi Gis si gira e si mette sopra di me, spalancando la fica rossa e calda.

Io scendo dentro, sentendo il calore e il succo che mi avvolgono, mentre Nicole si avvinghia a noi, la bocca che si posa sul mio cazxo per un’altra succhiata infuocata.

— «Vi voglio entrambe, cazxo, tutte mie,» ringhio, affondando dentro quella fica stretta e calda, mentre le mani corrono sui loro corpi sudati e tremanti.

Le loro bocche si cercano, i loro corpi si stringono, il cazxo scivola tra culo e fica, i gemiti si mescolano a urla selvagge.

— «Urlate per me, cazxo, fatemi sentire quanto cazxo volete che vi scoppi il culo e la fica,» ordino, il cazxo duro che scende e sale con ritmo feroce.

— «Sto venendo! Sto venendo!» gridano all’unisono, i corpi che si contraggono e tremano, mentre li riempio di cazxo caldo.

Ci lasciamo cadere sul pavimento, nudi, sudati, grondanti cazxo, fica e culo.

Il garage è un inferno di piacere e passione, e io sono il loro padrone, il loro cazxo, la loro follia.

— «Siamo tue, cazxo,» sussurra Nicole, il respiro corto.

— «E tu sei il nostro cazxo, il nostro inferno,» aggiunge Gis, stringendomi forte.

Chiudo gli occhi, ancora pieno di cazxo e di voglia.

E so che questa notte non finirà mai.

Che quel cazxo, quella fica, quel culo, quei gemiti e quegli urli saranno per sempre incisi nella mia pelle, nel mio cazxo, nella mia anima.

E cazxo, cazxo, cazxo… non smetterò mai di scoparle.
scritto il
2025-06-21
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