Mia moglie

di
genere
corna

Dopo un paio d'anni di matrimonio, un bel giorno mia moglie, rincasata dal lavoro, mi aspetta seduta sul divano, devo dire che mia moglie era una bellissima donna e sexi, vestiva sempre molto appariscente, mostrava spesso le sue cosce dagli spacchi delle sue gonne, o il seno dal dcoltè, e appena rientrato, la vedo comodamente seduta, la sua gonna non riesce a coprire le sue cosce, e appena mi vede, cambia posizione delle gambe mostrandomi la sua figa liscia, era senza mutandine, e oltretutto era depilata, cosa che non aveva mai voluto fare, parlo degli anni ottanta.
Rimango basito, e anche arrapato a dire il vero, ma non capivo cosa stesse succedendo, le chiedo spiegazioni, lei sospira e poi mi dice: ti tradisco da anni, sin da fidanzati, tu non mi sei mai bastato sessualmente, sei poco dotato, non resisti più di un paio di minuti, e poi mi vieni dentro, non mi lecchi mai la figa, e men che meno mi inculi, sono stufa di dovermi nascondere in sudici motel, o in auto, ho deciso, ti lascio.
E' come se un treno mi avesse colpito, rimango senza parole, ma la frase ti tradisco da anni, mi fà esplodere qualcosa nella testa e trà le gambe, non riesco a trattenere un'erezione, per mè pazzesca, e poco dopo sborro, macchiando i pantaloni, e quasi non me ne accorgo, ma lei sì, mi guarda e mi dice: ma sei un porco, cornuto, ti sei sborrato addosso, ma fai schifo, e più mi insulta epiù è duro, la afferro e la bacio, un bacio passionale, sono eccitatissimo, e disperato, non la voglio perdere.
Mi inginocchio, ti prego Gabriella, non mi lasciare, fai tutto quello che vuoi, scopa con chi vuoi, portali a casa ma non mi lasciare.
Lei sorride, mi guarda in viso, sei veramente disposto ad accettare le corna?, a vedermi scopare con altri maschi nel nostro letto?, sentirmi guarire come una cagna mentre mi inculano?, si amore tutto quello che desideri, ma rimani con mè.
E così accettò, e i primi mesi, non portò nessuno a casa, due trè volte a settimana dopo cena usciva in reggicalze, calze intimo, tacco dieci, vestitini sempre più corti, e sempre ben truccata, esco cornuto, vado a farmi sbattere da un vero maschio, segati se vuoi.
Allora prendevo le sue mutandine sporche della giornata e mentre mi segavo le annusavo e le baciavo, e iniziai ad indossarne delle altre sempre sue, mi eccitava.
Col passare delle settimane, la aspettavo sveglio, e ha così iniziato a raccontarmi la serata, e io ho iniziato a masturbarmi durante il racconto, e lei sembrava divertita da questa cosa, e iniziò a insultarmi sempre più duramente.
Si accorse che toccavo la sua biancheria, e una sera prima di uscire, mi disse, al mio ritorno voglio trovarti con indosso quello che troverai sul letto cornuto.
Andai di corsa in camera e trovai regicalze calze e slip, mi denudai i li indossai, il cazzo scoppiava, e appena mi toccai imbrattai gli slip di sperma.
Attesi mia moglie che rientrò tardissimo, erano le trè, ma io ero sveglissimo, e appena mi vide si mise a ridere, ma sei un frocio lo sai?, frocio e cornuto, e si spogliò, trà le fambe colava ancora un rivolo di sperma, questa sera mi hanno scopata e inculata in due colleghi, l'ultimo nel portone te l'ho portata calda sis tene allarga le gambe e io mi tuffo a leccare e succhiare lo sperma di lui.
Dormii in intimo, e al mio risveglio, lei era nuda al mio fianco, segati frocio, e io mi segai guardandola, poi aprì il suo cassetto e tolse un cazzo di gomma lo unse con della crema, lo tenne sul letto rivolto in alto e mi disse, siediti sul cazzo e inculati cornuto, inebriato dal suo corpo nudo, mi impalai, lentamente, sentii del dolore ma non mollai e scivolò dentro, mi sentii aprire, lei lasciò la presa e iniziò a masturbarsi, godendo.
Cornuto, vienimi sopra ed entra nella mia figa, in un lampo la stavo scopando, la baciavo, succhiavo i suoi capezzoli, e le venni in figa.
Bravo ora questa figa te la devi sognare, perchè non è più tua, a breve smetterò la pillola, voglio un figlio, e lo voglio non da tè, non conoscerò il padre, tutti lo potra no diventare, e si alzò e andò in bagno.
Le sere che usciva aumentaronio, e io rimanevo sempre solo e enfemme, mi inculavo con tutto quello che riuscivo a trovare, e poi Gabriella iniziò a portarsi a casa i maschi che incontrava, e io li osservavo scopare, tutti mi conoscevano come il cornuto, e una sera uno di loro propose a Gabriella un gioco a trè, e io finii con il trovarmi il suo cazzo nel culo.
Fù pazzesco, scoprii un lato di mè che non conoscevo, ero omosessuale.
scritto il
2025-06-12
4 . 7 K
visite
4 4
voti
valutazione
3.9
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Innondami
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.