La rapina
di
mastercam
genere
gay
Sto subendo un furto nella mia villa. Hanno staccato la corrente dal contatore esterno e per riattaccare sono uscito fuori in giardino. Erano nascosti dietro la siepe, appena ho riattaccato la corrente mi afferrano e minacciandomi con un coltello mi costringono a rientrare in casa. Non riesco a difendermi perchè sono in due e armati.
Entriamo in casa, mi dicono di stare tranquillo e che se non faccio casino non succederà nulla. Hanno un accento straniero, probabilmente dell’est. Iniziano a girare per casa, mi intimano di rimanere seduto su una poltrona con uno di loro vicino e coltello spianato, mentre l’altro fa il giro della casa per cercare soldi e altro. So che non potranno ottenere molto perchè non tengo contanti in casa e perchè non ho gioielli di lusso nè io nè la mia compagna.
Capisco che ora quello che sta girando in casa si trova in camera da letto, sento dai rumori che sta aprendo i cassetti. Ho un momento di terrore!
La mia paura è più che fondata. “Daniel! vieni, portalo qui!” sento quello che lo chiama. Lui mi afferra per un braccio e mi porta verso la camera da letto. Vedo quello che ha tirato fuori tutto dai cassetti e ora ha aperto “quel” cassetto!
Ha in mano uno dei cazzi finti con cui ci divertiamo con la mia mistress.
“Guarda qui che collezione!” dice, e tira fuori tutti i dildi e gli strapon che usiamo per i nostri giochi, c’è una corda, una benda, una frusta, manette…tutto quello che serve per il nostro divertimento.
“Non ti funziona il cazzo? e usi quelli finti?” mi chiede. Cerco di non rispondere, ma Daniel mi colpisce con uno schiaffo e mi ordina di rispondere.
“No…” rispondo. “No cosa? non ti funziona?” e ride.
“Mi funziona…” rispondo piano.
“Allora questi cazzi li prendi tu!” dice “vero??”. E mi fa cenno di rispondere altrimenti ne prendo un altro di schiaffo.
“Sì…” rispondo sottovoce. “Sì cosa?”
“Sì, li prendo io…”
“Ahh…ti piace prenderlo nel culo!” e inizia a prendere corda e maschera.
“Qui non c’è un cazzo da prendere…non te la puoi cavare così…” mi dice.
“ti inculiamo! ci prendiamo il tuo culo!”.
Capisco subito le loro intenzioni, cerco di scappare ma quello a fianco a me mi afferra e mi punta il coltello verso il viso. “Ti conviene stare tranquillo” mi dice.
Non ho alternative, devo sottostare al loro volere.
Cominciano a spogliarmi, mi denudano rapidamente, vedono a fianco della camera da letto una scala con delle sbarre. Mi obbligano a sollevare le braccia, mi legano i polsi alle sbarre della scala. Riesco a vedere che ha tirato fuori tutti i cazzi e li ha messi sul letto insieme alla boccetta di gel che usiamo per lubrificare.
Ride… “adesso facciamo un bel gioco, troia…” mi apostrofa.
Porta la benda davanti ai miei occhi e mi benda.
“Ti mettiamo un cazzo nel culo e tu devi indovinare qual è…”
“No…vi prego…” cerco di protestare ma sarebbe inutile e rischierei molto di più. Sono legato e bendato, mi rassegno a sottostare al loro gioco.
“Se non indovini il cazzo che entra nel tuo culo ti prendi cinque frustate…tutto chiaro??”. Faccio cenno di sì. Sento che vengo afferrato per i fianchi e spostato indietro. Adesso sto a 90 con il culo ben esposto!
Sento passare due dita sul buco del mio culo a lubrificarmi, poi un primo dildo che spinge ed entra. Me lo tiene dentro e lo muove, non posso trattenere dei gemiti che cerco di nascondere. “Allora? che cazzo è?”.
Lo sento piccolo, ne abbiamo di varie dimensioni e nel corso del tempo sono diventati sempre più grandi. Quelli piccoli non li usiamo più e non li ricordo.
Sbaglio per ben tre volte! Ho preso tre dildi nel culo e quindici frustate!
Tutti quei movimenti di dentro-fuori dei dildi mi hanno fatto drizzare il cazzo, più i colpi di frusta…capiscono che mi sto eccitando, pur costretto a dover sottostare al loro gioco perverso.
Sento che passano a cazzi più grossi. Indovino uno strapon che la mia mistress usa spesso, poi un fallo nero grosso con cui si diverte a devastarmi il culo. Almeno ho evitato altri colpi di frusta.
Prendo un cazzo duro, enorme che mi dilata bene, lo riconosco! è un apribottiglia di legno, enorme, un souvenir di un nostro viaggio. Come entra mi toglie il fiato, non posso trattenere un “Aaahhhh…” di godimento.
“Ti piace grosso, troia!”
Annuisco… lo sento uscire. Sento entrare un altro cazzo piccolo…sono troppo preso dal godimento del precedente e sbaglio!
Puntuali cinque frustate!
Ormai ho il cazzo dritto, sto godendo.
Ancora bendato, sento che vengo slegato, mi portano sul letto…
mi fanno mettere a pecora…non mi volto, ma capisco che stanno facendo qualcosa, probabilmente si stanno sbottonando i pantaloni.
Non voglio pensarci…ma ormai mi rassegno…
Sento il primo cazzo vero, di carne, puntare sul mio culo ormai ben dilatato dai cazzi finti che ho preso.
Il primo mi sta inculando! “Troia…” mi dice “prendi il cazzo” e mi afferra per i fianchi e inizia a sbattermi. Continua un po’ e inizia a sborrare dentro, quando finisce lascia il posto a Daniel che subito entra e inizia a incularmi anche lui.
Ormai ho il cazzo che gocciola, vedono che cola…iniziano a ridere, mi insultano “Troia, puttana, rotto in culo…” “Ti piace eh?”
Riesco solo ad annuire mentre sto ansimando per il godimento. I cazzi finti sono più grossi, ma quelli veri stimolano di più la fantasia di essere sottomessi e poi sborrano!
E ne prendo un’altra di sborrata nel culo!
Ancora bendato e a pecora capisco che si stanno rivestendo, mi lasciano lì, con il culo sfondato e grondante sperma. Sento che prendono orologi, cellulari…il minimo che possono rubare.
Ma hanno preso molto di più…il mio culo!
Mi tolgo la benda, vedo il casino che hanno combinato…ho ancora il cazzo dritto… comincio a masturbarmi e vedendomi preso, bendato, legato, frustato e inculato, sborro copiosamente sul letto!
per commenti: mastercam63@tiscali.it
Entriamo in casa, mi dicono di stare tranquillo e che se non faccio casino non succederà nulla. Hanno un accento straniero, probabilmente dell’est. Iniziano a girare per casa, mi intimano di rimanere seduto su una poltrona con uno di loro vicino e coltello spianato, mentre l’altro fa il giro della casa per cercare soldi e altro. So che non potranno ottenere molto perchè non tengo contanti in casa e perchè non ho gioielli di lusso nè io nè la mia compagna.
Capisco che ora quello che sta girando in casa si trova in camera da letto, sento dai rumori che sta aprendo i cassetti. Ho un momento di terrore!
La mia paura è più che fondata. “Daniel! vieni, portalo qui!” sento quello che lo chiama. Lui mi afferra per un braccio e mi porta verso la camera da letto. Vedo quello che ha tirato fuori tutto dai cassetti e ora ha aperto “quel” cassetto!
Ha in mano uno dei cazzi finti con cui ci divertiamo con la mia mistress.
“Guarda qui che collezione!” dice, e tira fuori tutti i dildi e gli strapon che usiamo per i nostri giochi, c’è una corda, una benda, una frusta, manette…tutto quello che serve per il nostro divertimento.
“Non ti funziona il cazzo? e usi quelli finti?” mi chiede. Cerco di non rispondere, ma Daniel mi colpisce con uno schiaffo e mi ordina di rispondere.
“No…” rispondo. “No cosa? non ti funziona?” e ride.
“Mi funziona…” rispondo piano.
“Allora questi cazzi li prendi tu!” dice “vero??”. E mi fa cenno di rispondere altrimenti ne prendo un altro di schiaffo.
“Sì…” rispondo sottovoce. “Sì cosa?”
“Sì, li prendo io…”
“Ahh…ti piace prenderlo nel culo!” e inizia a prendere corda e maschera.
“Qui non c’è un cazzo da prendere…non te la puoi cavare così…” mi dice.
“ti inculiamo! ci prendiamo il tuo culo!”.
Capisco subito le loro intenzioni, cerco di scappare ma quello a fianco a me mi afferra e mi punta il coltello verso il viso. “Ti conviene stare tranquillo” mi dice.
Non ho alternative, devo sottostare al loro volere.
Cominciano a spogliarmi, mi denudano rapidamente, vedono a fianco della camera da letto una scala con delle sbarre. Mi obbligano a sollevare le braccia, mi legano i polsi alle sbarre della scala. Riesco a vedere che ha tirato fuori tutti i cazzi e li ha messi sul letto insieme alla boccetta di gel che usiamo per lubrificare.
Ride… “adesso facciamo un bel gioco, troia…” mi apostrofa.
Porta la benda davanti ai miei occhi e mi benda.
“Ti mettiamo un cazzo nel culo e tu devi indovinare qual è…”
“No…vi prego…” cerco di protestare ma sarebbe inutile e rischierei molto di più. Sono legato e bendato, mi rassegno a sottostare al loro gioco.
“Se non indovini il cazzo che entra nel tuo culo ti prendi cinque frustate…tutto chiaro??”. Faccio cenno di sì. Sento che vengo afferrato per i fianchi e spostato indietro. Adesso sto a 90 con il culo ben esposto!
Sento passare due dita sul buco del mio culo a lubrificarmi, poi un primo dildo che spinge ed entra. Me lo tiene dentro e lo muove, non posso trattenere dei gemiti che cerco di nascondere. “Allora? che cazzo è?”.
Lo sento piccolo, ne abbiamo di varie dimensioni e nel corso del tempo sono diventati sempre più grandi. Quelli piccoli non li usiamo più e non li ricordo.
Sbaglio per ben tre volte! Ho preso tre dildi nel culo e quindici frustate!
Tutti quei movimenti di dentro-fuori dei dildi mi hanno fatto drizzare il cazzo, più i colpi di frusta…capiscono che mi sto eccitando, pur costretto a dover sottostare al loro gioco perverso.
Sento che passano a cazzi più grossi. Indovino uno strapon che la mia mistress usa spesso, poi un fallo nero grosso con cui si diverte a devastarmi il culo. Almeno ho evitato altri colpi di frusta.
Prendo un cazzo duro, enorme che mi dilata bene, lo riconosco! è un apribottiglia di legno, enorme, un souvenir di un nostro viaggio. Come entra mi toglie il fiato, non posso trattenere un “Aaahhhh…” di godimento.
“Ti piace grosso, troia!”
Annuisco… lo sento uscire. Sento entrare un altro cazzo piccolo…sono troppo preso dal godimento del precedente e sbaglio!
Puntuali cinque frustate!
Ormai ho il cazzo dritto, sto godendo.
Ancora bendato, sento che vengo slegato, mi portano sul letto…
mi fanno mettere a pecora…non mi volto, ma capisco che stanno facendo qualcosa, probabilmente si stanno sbottonando i pantaloni.
Non voglio pensarci…ma ormai mi rassegno…
Sento il primo cazzo vero, di carne, puntare sul mio culo ormai ben dilatato dai cazzi finti che ho preso.
Il primo mi sta inculando! “Troia…” mi dice “prendi il cazzo” e mi afferra per i fianchi e inizia a sbattermi. Continua un po’ e inizia a sborrare dentro, quando finisce lascia il posto a Daniel che subito entra e inizia a incularmi anche lui.
Ormai ho il cazzo che gocciola, vedono che cola…iniziano a ridere, mi insultano “Troia, puttana, rotto in culo…” “Ti piace eh?”
Riesco solo ad annuire mentre sto ansimando per il godimento. I cazzi finti sono più grossi, ma quelli veri stimolano di più la fantasia di essere sottomessi e poi sborrano!
E ne prendo un’altra di sborrata nel culo!
Ancora bendato e a pecora capisco che si stanno rivestendo, mi lasciano lì, con il culo sfondato e grondante sperma. Sento che prendono orologi, cellulari…il minimo che possono rubare.
Ma hanno preso molto di più…il mio culo!
Mi tolgo la benda, vedo il casino che hanno combinato…ho ancora il cazzo dritto… comincio a masturbarmi e vedendomi preso, bendato, legato, frustato e inculato, sborro copiosamente sul letto!
per commenti: mastercam63@tiscali.it
5
voti
voti
valutazione
7.4
7.4
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Susi la sottomessa (cap. 7)
Commenti dei lettori al racconto erotico