Susi la sottomessa (cap. 7)

di
genere
dominazione

Mentre ci allontanavamo Luca mi disse “non mi sarei mai aspettato che le avessi lasciata la fede così facilmente, ora capisco veramente la tua natura, vuoi essere proprio una schiava, me l'aveva detto il cornuto di tuo marito che eri ben predisposta, ma arrivare a questo punto vuol dire che sei in tutto sottomessa e questo ti piace vero?”
Rimasi in silenzio, non avevo il coraggio di parlare mentre Luca con un strattone mi portò alla realtà pretendendo una risposta.
Lo guardai rispondendo "sì” con un filo di voce, Lui incalzò dicendomi “si cosa?” "Sì sono una schiava e farò qualsiasi cosa vorrai” gli risposi.
Luca con piglio severo mi fermò prendendomi per i capelli mettendomi una mano nella fica… la trovò completamente bagnata, iniziò a baciarmi ficcandomi la lingua in bocca, io l'abbracciai rimanendo con le gambe aperte mentre lui mi frugava la fica con ardore, Si staccò sputandomi più volte in bocca ed io ingoiai tutto mentre lui con la mano si era impossessato della labbra della fica iniziando a tirarle verso il basso con forza arrivando a farmi quasi gridare dal dolore, mentre lui mi guardava dicendomi …”sei una schiava, la mia schiava, penso proprio di ascoltare i consigli della zingara… la tua bella fica merita di essere slabbrata e sono sicuro ché ti piace, ho la mano completamente zuppa dei tuoi umori”.
Lo guardai dicendogli …”mi fai male ma continua mi piace..”.
Luca …”sei proprio una cagna! sistemati un po’ non vorrei che i vicini ti scambiassero per una escort, tu sei la mia compagna di fronte a loro,
ma allo stesso tempo la mia schiava e stasera firmerai il nuovo contratto che ti lega a me fino quando io lo vorrò… capito troia?”.
Senza battere ciglio risposi “certo Luca tutto quello che vuoi… ti appartengo”.
Luca…”molto bene, stasera viene Matteo per il contratto e farà da testimone così sarò tutelato.
Visto che poi domani pomeriggio devo uscire per sbrigare delle faccende tu tornerai qui a trovare la zingara”.
Mi ricomposi un po’ anche se ad un occhio esperto si capiva che ero nuda sotto. Arrivammo nei pressi dello stabile incontrando qualche vicino che Luca conosceva, mi presentò come la sua compagna ed io lo assecondai in tutto ricevendo anche complimenti forse perché le mie forme si potevano intravedere molto bene.
Arrivati in appartamento me ne andai in bagno, mi feci una doccia, indossai un vestitino molto leggero ed andai in cucina a preparare la cena come non fosse successo nulla e dopo poco venni raggiunta da Luca. Mi prese alle spalle spostandomi i capelli mi diede un bacio sul collo allungando la mano nel culo. Inizio ad accarezzarlo dicendo… “ si vede che non porti l'intimo, così va molto bene inizi a capire la tua attitudine”.
Si sputò sulle dita facendole roteare sul buchino infilandone uno, poi due dentro facendomi ansimare, continuava con quel movimento e ben presto ero già tutta eccitata… sfilò le dita, lo sentivo armeggiare con i suoi pantaloni ed in un attimo in un sol colpo mi ficcò dentro il cazzo nel culo facendomi urlare. Con forza l’ andirivieni ben presto iniziò a farmi godere, inarcavo sempre più il mio corpo per riceverlo sempre più in profondità supplicandolo di spingere più forte. Ero talmente infoiata che con le mani mi allargavo le chiappe… volevo sentirlo sempre di più… lo pregavo, lo pregavo, non ero più in me… lui mi insultava prendendomi le tette, inizia a schiaffeggiare con forza prendendomi i capezzoli, li contorceva e il dolore era misto al piacere, così ebbi un orgasmo pazzesco ma non ero ancora sazia, ne volevo ancora.
Con l'altra mano prese a torturarmi la fica senza ritegno sditalinandomi con più dita pizzicandomi il clitoride, non contento levò l'altra mano dal seno prendendomi le labbra della fica, iniziò con forza a tirarle verso il basso quasi volesse strapparmele mentre mi dava colpi violenti nel culo con il suo cazzo.
Lo supplicavo di fare piano ma non c'era modo di farlo desistere, continuava a tirarmi le labbra chiudendo la mano a pugno, mi diede un altro strattone verso il basso facendomi urlare nuovamente… lo sentii grugnire e si scaricò completamente dentro di me accasciandosi sulla schiena.


Luca …”sorellina cara sei proprio una troia, godi nell'essere usata, ti piace il dolore, vedrai questa bella fica… le farò allungare per bene le labbra così quando metterai le minigonne si vedranno penzolare .
Sei solo una schiava la mia schiava!”.


Io gli risposi solamente “sì Luca, sono la tua schiava, puoi fare quello che vuoi con il mio corpo”.


Luca... “Non c'erano dubbi su questo!”.


Andammo in bagno e ci sistemammo per cenare.
Verso le 21 suonarono alla porta, Luca andò ad aprire, lo sentii salutare ed entrò in sala con un uomo maturo grassoccio e piccolino .
Mi guardò presentandosi come Enrico, Luca intervenne dicendogli “questa è mia sorella, la mia schiava” . Lui si mise a ridere guardandomi.
Luca rivolgendosi a me mi disse ..”vero sorellina??” .
Risposi "sì sono la tua schiava”.
Enrico rimase stupito, nuovamente rivolgendosi a Luca gli disse…”allora non sono balle era vero quello che mi avevi detto”.
Luca rispose “certo stai a vedere!”. Mi guarda ordinandomi di spogliarmi ..lo feci subito facendo cadere il vestito. Mi ordinò di allargare le gambe, cosa che feci.
Enrico rimase ammutolito! Rivolgendosi a Luca gli disse “cazzo sei fortunato è una gran fica e poi cazzo guarda che labbra di fica che ha… sono belle lunghe”.


Luca…”come ti avevo accennato ti volevo testimone per ogni evenienza a farle firmare questo contratto” .


Enrico ..”per me va bene …non ci sono problemi prendilo che lo facciamo subito”.


Luca aprì un cassetto, estrasse un foglio scritto, lo lesse ad alta voce riponendolo sul tavolo. Senza esitare, Enrico prese la penna firmandolo, poi si avvicinò porgendomela, ma allo stesso tempo con l’altra mano iniziò a toccarmi la fica fermandosi sul clitoride, accarezzandolo e subito iniziavo ad eccitarmi appoggiandomi sul tavolo. Lui mi ficcò le dita dentro senza esitare. Con la mano tremante firmai. Luca disse “è fatta!”. Subito Enrico estraeva il cazzo dai pantaloni obbligandomi ad inginocchiarmi, me lo ficcò tutto in bocca iniziando a spingerlo sempre più dentro mentre Luca si era spogliato e si era posizionato dietro ficcandolo in fica e iniziando forsennatamente a scoparmi. Non potevo fiatare, ma ero in estasi, avevo la fica in fiamme, succhiavo quel cazzo avidamente. Di scatto lo tolse dalla bocca facendomi sedere sempre con il cazzo di Luca dentro sopra di lui, si posizionò sopra di me dicendomi “ora ti rompiamo la fica!”. Lo appoggiò sulle labbra spingendo sul cazzo di Luca iniziando ad entrare contro la mia volontà. Cercavo di farlo desistere ma era troppo tardi … dopo l'ennesima spinta lo sentii entrare! mi sembrava che mi stessero rompendo ma quando iniziarono selvaggiamente a scoparmi tutto svanì, godevo come non mai avendo ripetuti orgasmi, sentivo la fica completamente slabbrata e dopo poco uno alla volta sentii i loro poderosi schizzi sbattermi contro l’utero. Quando li tolsero la mia fica sembrava pisciasse sperma da quanto ne avevo dentro!.
Non contenti mi presero per i capelli portandomi in bagno, mi gettarono nella vasca facendomi tenere le gambe spalancate, si vedeva benissimo ancora il buco aperto con lo sperma che colava… iniziarono a pisciarmi addosso! Mentre Luca mi pisciava nella fica, Enrico mi pisciava in faccia!
Quando ebbero finito soddisfatti mi lasciarono in quello stato .


Dopo una doccia tornai in sala mentre loro stavano parlottando.
Luca mi guardò dicendomi …”Enrico mi ha dato dei buoni consigli, domani nel pomeriggio ritorni al parco dalla zingara”.
Potei rispondere solamente “sì Luca…”. Mi voltai andando a dormire, ero distrutta!.
Quando mi svegliai il giorno successivo mi sembrava di aver dormito poco invece erano le 11, mi feci una doccia, mangiai qualcosa e verso le 13 ricevetti un messaggio da Luca su come mi dovevo vestire.
Aprii l'armadio tirando fuori un vestitino bianco molto leggero abbottonato sul davanti, mi vestii, mi sistemai ed uscii.
Attraversando il parco arrivai nel chioschetto abbandonato da tempo, ma non vidi nessuno davanti, feci il giro dietro e vidi seduta su un vecchio materasso la zingara… mi avvicinai e subito lei mi disse…”ti aspettavo bella signora vieni abbassati”.
Mi posizionai davanti a lei, mi slacciai i bottoni del vestito aprendolo completamente, mi abbassai divaricando completamente le gambe dicendogli “eccomi signora!”.

I racconti di Susi sono la fantasia di una mia lettrice
per commenti: mastercam63@tiscali.it

scritto il
2025-05-17
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