Luca ed Elisa 34° Capitolo

di
genere
incesti

Francesca, la sorella di Marco e ambedue figli di Maria era un periodo che era giù di morale.
Maria: “La vedo giù ultimamente tua sorella.”
Marco: “Lo vedo anche io, è perchè non le si fila nessuno.”
Maria: “Dici?”
Marco: “Si, le sue amiche hanno tutte delle storie ma lei no.”
Maria: “Che dici, hai possibilità di tirarla su di morale?”
Marco: “Mamma ma cosa dici?”
Maria: “Non fare troppo lo stinco di santo con me, lo so benissimo che hai iniziato a scoparti tua sorella e poi sono venuta io.”
Marco: “Le posso offrire una cena fuori e vediamo se le tiro su il morale.”
Maria: “Ok.”
Marco: “Provo a chiederle e vediamo cosa dice.”
Maria: “Io semmai mi faccio trovare fuori casa, così potete fare ciò che volete.”
Marco: “Va bene. ………….. Tu non hai mai detto niente a Francesca del fatto che sai che io e lei abbiamo fatto sesso?”
Maria: “Non le ho mai detto niente.”
Marco in giornata chiese a Francesca di uscire fuori a cena e lei acconsentì.
La mamma, fece finta di uscire, ma invece rimase in casa chiusa a chiave nella sua camera.
Quando rientrarono stavano parlando ancora del più e del meno.
Portavano avanti una lunga conversazione.
Lui aveva una camicia, e dei jeans, lei una camicia e dei pantaloni morbidi.
Dopo alcuni minuti, Marco la prese, la abbracciò e la baciò.
Francesca subito acconsentì, ma poi.
Francesca: “Non voglio Marco, basta è successo ma non voglio più fare l’amore con te.”
Marco: “Ma come, ci divertivamo tanto, dai ho una voglia incredibile.”
Francesca: “Non bisogna, siamo fratello e sorella non voglio.”
Marco la prese e la bloccò al muro, con la schiena verso il muro e tenendola appoggiata dai gomiti.
Marco: “Ti desidero un casino.”
Lui si mise a baciarla intensamente.
Prima le labbra, poi il collo, poi le orecchie, poi il collo e poi si abbassò e tenendo il busto piegato in avanti si mise a succhiarle i capezzoli dalla camicetta.
I capezzoli diventavano sempre più duri e vistosi.
Marco: “Che tette che ciai”
Francesca: “Dai non farlo per piacere non voglio.”
Marco: “Hai le tue cose?”
Francesca: “No.”
Marco: “Allora è la sera giusta per beccarsi una bella montata.”
Maria, nascosta nella sua stanza sentiva tutto.
Francesca: “Dai non voglio.”
Marco prese e le aprì la camicetta facendole saltare tutti i bottoni e liberandola da dentro i pantaloni.
Poi la spogliò di tutta la camicetta e del reggiseno.
Mentre era così lui la guardò bene e tenendole le braccia si mise a succhiarle i capezzoli.
Francesca rimanendo in piedi offriva per bene il seno.
Marco: “Che tette hai cavoli.”
Francesca: “Le vuoi? Succhiamele dai.”
Luca rimase piegato con il Busto. In avanti e prendendo le tette della sorella le succhiava di brutto.
Poi comincio a tirarla in giro per il salotto.
Francesca: “Cavoli mi succhi le tette portandomi in giro per il salotto, sei proprio fuori.”
Marco: “Ti voglio smontare stasera.”
Le fece scendere pantaloni e slip, rimase solo con le autoreggenti nere.
Marco: “Eri già pronta.”
Francesca: “Sono una puledrina giovane, voglio essere sempre pronta, e poi sapevo che uscivo a cena con uno stallone da corsa.”
Francrsca accarezzava la testa del fratello finché le succhiava un seno e con una mano si infilava tra le gambe.
Marco: “Dai sdraiati per terra.”
La fece sdraiare per terra e fu lui ora a spogliarsi.
Prese dei legacci da scarpe e legò i polsi di Francesca alla gamba della tavola che aveva li vicino.
Francesca si trovo con le mani stese verso la tavola, tutta nuda sul pavimento.
Francesca: “Non farmi male Marco per piacere.”
Marco fece aprire bene le gambe alla sorella e cominciò con la lingua a leccarle la figa per bene.
Francesca: “Marco Marco, mi fai morire così.”
Marco: “Hai i capezzoli durissimi ti esplodono, ti scopo solo se mi implori.”
Marco comincio a leccarla per bene e Francesca grazie alla giovane età esplose subito e muoveva il pube ma Marco era bravo e non la mollava un attimo.
Quando lei chiudeva le gambe lui gliele teneva aperte con la forza ma delicatamente è continuava.
Francesca: “Scopami, Scopami per piacere, ho una fame terribile infilami dentro il cazzo.”
Marco: “Ma come parli sorellina.”
Maria dalla sua stanza da letto sentiva la figlia ed era gelosa, nel sentirla desiderare così il fratello.
Marco la prese dal sedere e la sollevò mettendosi a leccarla inginocchiato davanti a lei.
Francesca non c'è la faceva più fremeva e urlava dal piacere.
Allora Marco la appoggio per terra, le aprì bene le gambe e le punto il pene alla vagina spingendo.
Francesca: “Bravo bravo così lentamente. Cazzo cazzo finalmente un vero cazzo grosso e forte dentro laia fica.”
Maria apri leggermente la porta della camera e controllo e si mise a ridere vedendo la figlia sdraiata per terra mentre veniva sbattuta dal fratello.
Maria: “Che bella vacca che ho fatto è proprio come sua madre.”
Richiuse la porta e rimase ad ascoltare i Muguli le urla i basta di Francesca e i rumori quando Marco si svuotava dentro la sorellina.
Marco slego con calma la sorella e rimasero sul tappeto a proseguire e fare l'amore.
Poi proseguìrono a letto di lei scambiando frasi d'amore e accordi segreti su come comportarsi.
Maria aveva sentito tutto e si compiaceva d'avere una figlia desiderosa di gran cazzi come lei.

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scritto il
2025-05-29
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