Entrami dentro
di
Yuko
genere
etero
Apro le cosce e mi sporgo, offrendoti la mia figa.
Entra, fatti strada dentro al mio corpo.
Quella irresistibile sensazione di progressione dentro di me. Al mio interno.
Quelle scariche nervose che serpeggiano come rettili vivi e striscianti, dalla vulva, fino a ghermire il mio cervello, i miei sensi. A imbavagliare i miei pensieri, ad annichilire la mia ragione.
Il morbido attrito di un cazzo dentro alla figa. La dilatazione vaginale, intensa. La pienezza che progredisce, mi obnubila, mi obbliga a sospirare, gemere, urlare il mio piacere. Ogni inibizione è sconfitta e soggiogata, e sono obbligata ad alitarti addosso il mio piacere incontenibile.
Spingi dentro di me e io chiudo gli occhi, spalanco la bocca.
Il mio capo si piega indietro, i capelli mi scivolano sulla schiena nuda, mentre con forza urti il tuo corpo contro il mio.
Sbattimi, usami.
Schiava di un piacere che mi impedisce di ribellarmi.
Ti sfili da me per ritornarmi dentro.
E il tuo cazzo mi dilania come una katana. Mi apre mentre io lo divoro con la mia figa.
Dentro di me, mio prigioniero, tu, che orchestri i miei sensi, che giochi a palla con la mia ragione.
Fuori e poi dentro, ancora. Più forte e più profondo.
E ogni volta urlo più violentemente e mi abbandono alla dolce tortura del tuo possesso sul mio corpo. Della mia prigione sul tuo.
Scopami
Fottimi
Dentro e fuori. Ancora dentro.
Ti desidero, ti bramo, ti voglio, ti esigo.
Entrami dentro.
Ancora
Entra, fatti strada dentro al mio corpo.
Quella irresistibile sensazione di progressione dentro di me. Al mio interno.
Quelle scariche nervose che serpeggiano come rettili vivi e striscianti, dalla vulva, fino a ghermire il mio cervello, i miei sensi. A imbavagliare i miei pensieri, ad annichilire la mia ragione.
Il morbido attrito di un cazzo dentro alla figa. La dilatazione vaginale, intensa. La pienezza che progredisce, mi obnubila, mi obbliga a sospirare, gemere, urlare il mio piacere. Ogni inibizione è sconfitta e soggiogata, e sono obbligata ad alitarti addosso il mio piacere incontenibile.
Spingi dentro di me e io chiudo gli occhi, spalanco la bocca.
Il mio capo si piega indietro, i capelli mi scivolano sulla schiena nuda, mentre con forza urti il tuo corpo contro il mio.
Sbattimi, usami.
Schiava di un piacere che mi impedisce di ribellarmi.
Ti sfili da me per ritornarmi dentro.
E il tuo cazzo mi dilania come una katana. Mi apre mentre io lo divoro con la mia figa.
Dentro di me, mio prigioniero, tu, che orchestri i miei sensi, che giochi a palla con la mia ragione.
Fuori e poi dentro, ancora. Più forte e più profondo.
E ogni volta urlo più violentemente e mi abbandono alla dolce tortura del tuo possesso sul mio corpo. Della mia prigione sul tuo.
Scopami
Fottimi
Dentro e fuori. Ancora dentro.
Ti desidero, ti bramo, ti voglio, ti esigo.
Entrami dentro.
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