Susi la sottomessa cap 5

di
genere
dominazione

Dopo un paio di giorni durante i quali avevo scopato parecchie volte con Luca e Said anche assieme, avendo provato il brivido della doppia penetrazione in fica, facendomi sfondare più volte, Luca alla sera sarebbe ripartito. Intanto lo vedevo parlare con Said, ma non capivo di cosa.
Il pomeriggio prima di partire usciamo tutti e 3 per una passeggiata. Mentre attraversavamo il parco su una panchina c'era una donna mal vestita che faceva l'elemosina. Ci passammo davanti e Luca si rivolse a Said dicendogli che non aveva spiccioli da dargli e nemmeno Said ne aveva.
Luca rivolgendosi a Said gli disse: “potresti ordinare alla troia di mia sorella di farle un regalo!”. Said lo guardò e ebbe un’idea. “Falle togliere la fede, tanto non le serve!”.
Said allora mi ordina “ torna indietro, levati la fede e chiedile scusa perché non hai soldi con te e se accetta la fede.
Lo guardo stupita cercando di dissuaderlo ma lui mi sferra un ceffone violento sul viso facendomi traballare.
Subito mi giro chiedendogli perdono e così mi avvicino alla donna sfilandomi la fede- Gliela porsi e lei accetta ringraziandomi.
Said mi guarda dicendomi che al prossimo rifiuto me ne sarei pentita.
Continuammo la passeggiata senza che io aprissi bocca. Quel gesto mi aveva profondamente colpito.
Quando rientrammo Said mi saltò addosso strappandomi il vestito, mi prese per i capelli trascinandomi in camera seguito da Luca. Mi gettò sul letto, si spogliarono entrambi saltandomi addosso. Said mi penetrò con forza facendomi urlare mentre Luca si posizionò dietro e con un sol colpo mi penetrò con forza facendomi nuovamente urlare. Mi scopavano con una foga pazzesca schiaffeggiandomi in ogni parte del corpo senza ritegno. Avevo iniziato a godere supplicandoli di continuare.
Cambiavano spesso buco a loro piacimento usandomi come una bambola, aprendo con forza i miei buchi, ma non contenti, tenendomi bloccata, mentre Luca mi scopava la fica, Said lo estrasse dal culo e con forza lo spinse dentro la fica facendomi nuovamente urlare. Ero in preda ad orgasmi continui, li supplicavo di scoparmi più forte! Quando mio fratello lo levò dalla fica lo rimise nel culo scopandomi con colpi violenti. Non contento Said mi disse “adesso ti rompiamo del tutto, troia!”. Lo estrasse dalla fica, Luca si fermò piantato nel culo e Said tenendosi il cazzo iniziò a forzare l'entrata del culo. Lo supplicai di desistere ma dopo l'ennesimo sforzo sentii la cappella entrare completamente mentre Luca aveva iniziato a muoversi. Said con un colpo lo ficcò tutto dentro: Sentii subito un dolore molto forte che mi fece urlare più volte, ma loro avevano iniziato ad incularmi con forza e ben presto il dolore s'era trasformato in piacere mai provato prima, Cercavo in tutti i modi di assecondare i loro movimenti avendo orgasmi che mi facevano tremare le gambe. Mi stavano inculando in due! “Due cazzi in culo sto prendendo!!” pensavo “Siii…come una troia! scopatemi come una puttana!” continuavo a pensare, fin quando entrambi mi vennero dentro riempiendomi di sperma.
Con fatica, tenendomi una mano sul culo me ne andai in bagno, mi misi in doccia e levai la mano e subito sentii il loro sperma uscire colandomi tra le gambe. Mi misi le dita nel culo e rimasi sbalordita! Senza forzare le dita entravano, mi sentivo il buco aperto, mi lavai per bene, mi misi della crema lenitiva ed uscii mentre loro spossati parlavano sdraiati sul letto.
Giunta sera prima che Luca partisse lo vidi con Said che si scambiavano il numero di telefono dicendosi “....allora restiamo d'accordo, quando la cedi mi chiami”.
Mi salutò dicendomi “a presto sorellina!” e partì.
Le giornate passavano ero sempre più convinta della mia situazione, scopavo ogni sera con Said, ormai era diventata una routine, non potevo farne a meno, spesse volte quando ero sola arrivavo anche a masturbarmi.
Ritornò mio marito e tutto proseguiva senza nessun rimorso di entrambi.
Arrivò il giorno del nostro anniversario. Chiesi il permesso a Said di uscire a cena con mio marito e lui mi lasciò andare.
Passammo una bella serata, rincasammo facemmo l'amore, ma lui venne subito senza farmi godere e allora mi arrangiai da sola.
Coricati sul letto iniziammo a parlare un po’ di tutto, compreso quello che stavamo vivendo.
Lui mi fece una confessione dicendo che era bisex e aveva avuto rapporti con un suo collega, La cosa mi ammutolì, non sapevo cosa dire! Trovai il coraggio di dirgli se voleva smettere e tornare alla nostra vita normale.
Lui mi disse “mi dispiace amore, non volevo ferirti ma sai bene che sei di proprietà di Said e solo lui può decidere di lasciarti libera, ma io ti sarò sempre vicino…”.
Ci baciammo con passione. Gli risposi “sì amore è vero, non posso più farne a meno, sono di sua proprietà!”

per commenti: mastercam63@tiscali.it

scritto il
2025-02-15
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