Fiorentina versus Udinese

di
genere
saffico

Ciondolo per casa, non so che fare è domenica pomeriggio e mi sento persa.

Dovevamo andare a Firenze per vedere la partita, oddio, non che me ne freghi qualcosa della partita ma un cambiamento mi avrebbe fatto bene.

Ogni anno io e Giovanna andiamo allo Stadio a vedere le nostre squadre, andata e ritorno e quest'anno si comincia con Fiorentina Udinese, però niente da fare.

Speravamo in un weekend di divertimento; partenza venerdì sera, arrivo a Impruneta alla casa del fratello di Giovanna per la sera tardi, si dorme lì, il sabato giornata libera e poi domenica partita.

E invece no!

La partita c'è domani, dopo le 18 e 30, posticipo ma io non ero ben informata, se no chiedevo le ferie.

Colpa mia, della mia irruenza che non mi permette di vedere l'ovvio, ovvero il calendario delle partite, no io devo sempre fare di testa mia e poi le cazzate le pago io e chi mi sta vicino, così ora sono qui che mi giro i pollici e i coglioni diciamolo, su questo divano.

Fuori piove, è neve sciolta che viene giù da nord, pioggerellina fina che rompe le palle, che già ruotano per conto loro e Giovanna non c'è, è uscita per fare una cosa e che cazzo.

Sono passate due ore e ancora non so nulla, nemmeno dov'è finita, dov'è andata, le scrivo un messaggio: "oh son qui che aspetto, dove sei? Quando torni?"

Per tutta risposta si apre la porta di casa, entra battendo i piedi sullo zerbino, fuori piove e tira un vento tesò e marmato.

Mar... ché?

Lascia perdere, fa freddo, o sai tu che a nord di Udine nevica, cioè è nevischio più acqua che neve, però viene.

Ma dove sei stata a fare cosa?

Ta daaa!

E mi mostra una busta di Decathlon, faccio tanto d'occhi, ma che cazzo hai comprato?

E tira fuori una maglietta dell'Udinese.

Cazzo ma tu sei scema.

No cara, domani vedremo la partita in differita da qualche parte, ma ora ci facciamo la nostra partita, se permetti.

E così facendo si sbottona il cappotto mostrando la maglietta della Fiorentina che indossa, io faccio per avvicinarmi ma lei scappa lanciandomi addosso l'altra maglietta.

La prendo al volo, mi tolgo il pile che indosso come pigiama e metto quella dell'Udinese.

Prova a prendermi mi stuzzica e corre per tutta casa, persino in terrazza sotto la pioggia ed è lì che la placco.

Parata! E la cingo con le braccia, fa freddo ma resisto al vento e all'acqua, la giro e la bacio.

Fallo, le dico e per risposta mi dice "ti piacerebbe".

Perché no, dico, Giovanna quella col pisello viola.

Deficiente!

E si ride, ci si guarda negli occhi e le dico grazie.

E sono baci e carezze, sempre più ardite, rientriamo e ci buttiamo sul divano.
scritto il
2024-12-22
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