I buoni propositi muoiono all'alba
di
Lucrezia
genere
saffico
Mi sono svegliata prima delle nove, e per me comunque le sette e mezza sono già un grande traguardo.
Quello che mi ha fatto aprire gli occhi però è stato un pensiero, non proprio un sogno ma uno di quei pensieri vividi che ti vengono nell'ultimo dormiveglia, proprio in quel minuto prima di prendere coscienza di dove, chi, e cosa sei.
E sono pure cosciente che a qualcuna di noi questo minuto dura di più molto di piu, trascinandosi per ore portandoci a deambulare tra bagno, salotto e divano con una tazza di caffellatte semivuota.
Vero Giò?
Povera, per lei le sette e mezza di mattina è l'alba.
Ma dicevo del pensiero che mi ha fatta svegliare, quello di trovarmi su una spiaggia affollata d'estate stile Rimini; indossavo uno striminzito bikini verde in raso il perché poi di quel brutto colore è brutta stoffa non adatta ad un bikini non lo so e stavo giocando per così dire con un tipo seduto davanti a me ma sotto un altro ombrellone.
Non capivo la sua età ma non me ne fregava nulla, aprivo casualmente le gambe e il perizoma faceva vedere qualcosa, mentre sopra il reggiseno a triangolo ma allacciato dietro la schiena stile reggiseno a fascia, lasciava vedere una mezza areola su una coppa e un bel side-boobs sul fianco.
Coppa che ho risistemato indugiando un poco con un dito sotto la stoffa del reggiseno accarezzando il capezzolo decisamente sull'attenti.
Da dietro gli occhiali scuri vedevo l'erezione del tipo dentro il costume che l'ottava per liberarsi e l'imbarazzo sul suo volto per la situazione ai limiti dell'hard in una spiaggia affollata come a Rimini a ferragosto, ma si sa in un sogno tutto è possibile.
Poi sempre nel sogno mi sono alzata dalla sdraio su cui ero stravaccata mostrando tutto il mio culo che iI G-string lasciava esposto al pubblico.
Cosa è successo dopo? Non lo so, lo alzarmi da quella sdraio è coinciso col mio risvegliarmi, un risveglio che mi ha trovata con le mani tra le gambe e decisamente arrapata, mi sono girata verso Giovanna che ovviamente dormiva, l'ho toccata con le mie mani bollenti mi sono stretta a lei abbracciandola nel suo sonno e prendendole un seno con la mano, lei ha mugolato ma non di piacere era più un "e lasciami stare dai" e così mi sono alzata e sono andata a fare pipì, una lunga pipì.
Quando ho finito di masturbarmi sulla tazza del bagno lei era sulla porta che mi guardava, mi è preso un colpo non me l'aspettavo, lei mi dice che ha sentito dei lamenti e si è alzata che non capiva, ora capiva che viveva con un quindicenne in crisi ormonale; bada bene ha detto proprio un e non una.
Bene, ora ha capito benissimo com'ero messa quindi ho aperto l'acqua della doccia e siamo finite li sotto abbracciate a baciarci e non solo ovviamente, il sapone aiuta molto come l'olio del massaggiatore, per intenderci e le nostre dita volavano ad accarezzare i nostri corpi e dandoci piacere reciproco mentre l'acqua calda scivolava su di noi.
Dopo mi chiede cosa mi era successo per svegliarmi tanto eccitata da non poterla aspettare, così le ho raccontato del sogno mattutino e la sua sentenza è stata: "sei proprio una drizza cazzi".
"E che ci posso fare se sono troia e bona?" dico ridendo e lei mi viene vicino, mi mette una mano fra le gambe e mi fa: "vediamo chi è più troia".
Sì va bè ma così non è da troie noi stiamo insieme da una vita non c'è gusto, lo penso ma non lo dico anzi apro di più le gambe mentre lei mi accarezza ma non entra in me, le sue dita mi accarezzano evitando però i punti più "pericolosi" poi si scosta e mi fa "caffè?" e si avvia nuda in cucina sculettando.
Io le grido dietro: "va bè hai vinto tu, sei una troia va bene?" la risposta mi arriva a stretto giro di dito medio alzato.
Quello che mi ha fatto aprire gli occhi però è stato un pensiero, non proprio un sogno ma uno di quei pensieri vividi che ti vengono nell'ultimo dormiveglia, proprio in quel minuto prima di prendere coscienza di dove, chi, e cosa sei.
E sono pure cosciente che a qualcuna di noi questo minuto dura di più molto di piu, trascinandosi per ore portandoci a deambulare tra bagno, salotto e divano con una tazza di caffellatte semivuota.
Vero Giò?
Povera, per lei le sette e mezza di mattina è l'alba.
Ma dicevo del pensiero che mi ha fatta svegliare, quello di trovarmi su una spiaggia affollata d'estate stile Rimini; indossavo uno striminzito bikini verde in raso il perché poi di quel brutto colore è brutta stoffa non adatta ad un bikini non lo so e stavo giocando per così dire con un tipo seduto davanti a me ma sotto un altro ombrellone.
Non capivo la sua età ma non me ne fregava nulla, aprivo casualmente le gambe e il perizoma faceva vedere qualcosa, mentre sopra il reggiseno a triangolo ma allacciato dietro la schiena stile reggiseno a fascia, lasciava vedere una mezza areola su una coppa e un bel side-boobs sul fianco.
Coppa che ho risistemato indugiando un poco con un dito sotto la stoffa del reggiseno accarezzando il capezzolo decisamente sull'attenti.
Da dietro gli occhiali scuri vedevo l'erezione del tipo dentro il costume che l'ottava per liberarsi e l'imbarazzo sul suo volto per la situazione ai limiti dell'hard in una spiaggia affollata come a Rimini a ferragosto, ma si sa in un sogno tutto è possibile.
Poi sempre nel sogno mi sono alzata dalla sdraio su cui ero stravaccata mostrando tutto il mio culo che iI G-string lasciava esposto al pubblico.
Cosa è successo dopo? Non lo so, lo alzarmi da quella sdraio è coinciso col mio risvegliarmi, un risveglio che mi ha trovata con le mani tra le gambe e decisamente arrapata, mi sono girata verso Giovanna che ovviamente dormiva, l'ho toccata con le mie mani bollenti mi sono stretta a lei abbracciandola nel suo sonno e prendendole un seno con la mano, lei ha mugolato ma non di piacere era più un "e lasciami stare dai" e così mi sono alzata e sono andata a fare pipì, una lunga pipì.
Quando ho finito di masturbarmi sulla tazza del bagno lei era sulla porta che mi guardava, mi è preso un colpo non me l'aspettavo, lei mi dice che ha sentito dei lamenti e si è alzata che non capiva, ora capiva che viveva con un quindicenne in crisi ormonale; bada bene ha detto proprio un e non una.
Bene, ora ha capito benissimo com'ero messa quindi ho aperto l'acqua della doccia e siamo finite li sotto abbracciate a baciarci e non solo ovviamente, il sapone aiuta molto come l'olio del massaggiatore, per intenderci e le nostre dita volavano ad accarezzare i nostri corpi e dandoci piacere reciproco mentre l'acqua calda scivolava su di noi.
Dopo mi chiede cosa mi era successo per svegliarmi tanto eccitata da non poterla aspettare, così le ho raccontato del sogno mattutino e la sua sentenza è stata: "sei proprio una drizza cazzi".
"E che ci posso fare se sono troia e bona?" dico ridendo e lei mi viene vicino, mi mette una mano fra le gambe e mi fa: "vediamo chi è più troia".
Sì va bè ma così non è da troie noi stiamo insieme da una vita non c'è gusto, lo penso ma non lo dico anzi apro di più le gambe mentre lei mi accarezza ma non entra in me, le sue dita mi accarezzano evitando però i punti più "pericolosi" poi si scosta e mi fa "caffè?" e si avvia nuda in cucina sculettando.
Io le grido dietro: "va bè hai vinto tu, sei una troia va bene?" la risposta mi arriva a stretto giro di dito medio alzato.
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