Una coppia così 3* - L'orgia!
di
Andrea inc
genere
corna
La coppia era davvero molto affiatata.
Il loro rapporto di amore e libertinaggio prevedeva una assoluta libertà sessuale fatta di ogni genere di trasgressione (Lecita e nel rispetto dei limiti imposti dai partners anche se sconosciuti e frutto di incontri concordati o casuali) ma improntata su una fedeltà morale ed intellettuale che imponeva ad entrambi sincerità e assenza di segreti.
Dunque, ogni trasgressione (Soprattutto di lei), anche se non concordata in anticipo, veniva raccontata dettagliatamente per accendere ogni volta, un nuovo fuoco della passione.
Tuttavia, come ogni regola, anche quella poteva avere delle eccezioni.
Il giorno successivo come d'accordo col marito, lei avrebbe dovuto limitarsi a fare solo un pompino al fascinoso "Omar Sharif" ma tale era l'attrazione che provava per quell'uomo e tanta era l'eccitazione per il programma previsto per la sera successiva che lei non aveva saputo resistere e, dopo avergli fatto un succoso pompino con ingoio quando si erano incontrati, si era anche fatta chiavare (nel bagno dell'hotel dove si svolgevano quegli incontri di lavoro) approfittando della pausa pranzo.
Naturalmente al suo rientro a casa non aveva detto della scopata al marito limitandosi a raccontargli del pompino mentre lui le depilava la fica per preparargliela alla prevista orgia del giorno dopo.
Il marito conosceva alla perfezione ogni angolo ed ogni lembo di pelle del corpo della moglie riuscendo a coglierne anche il più piccolo cambiamento provocato da un rapporto.
E poi, anche le pareti interne della vagina rimanevano umide per un bel po' dopo la scopata così come la clitoride rimaneva eretta come un piccolo membro, per ore dopo una scopata che l'aveva soddisfatta.
Forse anche quel tacito assenso faceva parte del loro complice rapporto e dunque, non le aveva detto del suo sospetto limitandosi al momento del pompino di commentare così: "Amore chissà come ha goduto Omar sentendo scivolare il cazzo tra le tue labbra come se ti stesse scopando la fica!"
Mentre pronunciava quelle parole, si era sciolto nella sua bocca con una abbondante sborrata alla quale, dopo aver ingoiato ogni stilla di sperma ed avergli ripulito il cazzo con la lingua aveva risposto: " Si.. si amore! Mi piace il cazzo di Omar.. mi piace sentirmi piena di lui ed essere riscaldata in gola e sull'utero dai suoi potenti fiotti di sperma.
Il giorno successivo, il marito era andato da solo nella villetta in cui si svolgeva l'orgia e dove nessuno li conosceva ne sapevano che fossero marito e moglie e dove "Omar" e la moglie erano andati prima di lui.
Dopo la trafila burocratica ed il salatissimo ticket d'ingresso per essere singolo, aveva percorso un lungo corridoio sul quale si aprivano stanze dall'illuminazione tenue e dentro le quali si scorgevano figure impegnate in scene di sesso e se ne udivano anche i suoni.
Alla fine del corridoio, un grande salone adibito a bar e pista da ballo circondata da salottini riservati, offriva alla vista scene erotiche e di di accoppiamento più visibili di quelle delle stanze precedenti.
Proseguendo nel suo excursus esplorativo, era finito in una grande stanza completamente nera immersa in una penombra illuminata da soffuse luci rosse celate dietro profili decorati a soffitto al centro della quale, si ergeva un alto letto tondo anch'esso nero
fregiato da ricami rossi dai riflessi dorati.
Al centro del letto una donna veniva montata da un uomo di colore dal corpo muscoloso e dalle natiche tornite e sode.
Sotto le sferzanti spinte pelviche del nero, la donna ansimava emettendo ad ogni affondo un grido strozzato di piacere e di dolore.
Era sua moglie!
Intorno a loro, diversi maschi si godevano lo spettacolo di una monta così potente masturbandosi ed emettendo suoni simili a lamenti.
Accanto a loro due donne che toccavano e baciavano lascivamente quei corpi sudati e vibranti.
Tra i maschi, benché in penombra il marito aveva riconosciuto "Omar" complimentandosi con se stesso per la scelta fatta dalla moglie.
Avvicinandosi, aveva notato che tra le cosce della moglie e sul suo corpo, vistose tracce di sperma testimoniavano che l'avevano montata già in tanti anche se, nessune le era venuto dentro.
Ad un tratto, anche il nero in una specie di grugnito aveva cominciato a sborrare, e quando si era sfilato, aveva messo in mostra una verga impressionate ricoperto da un preservativo pieno di sborra.
A quel punto, anche la moglie aveva visto il marito ed allontanando da se i maschi che cercavano di penetrarla, aveva allungato le braccia verso "Omar" invitandolo ad avvicinarsi.
L'uomo ovviamente, aveva subito risposto e, già completamente nudo, le si era avvicinato e, dopo averle sollevato il bacino con le braccia, aveva affondato il viso tra le sue cosce.
Dio come le piaceva quella lingua che le mordeva la clitoride e la penetrava con la lingua toccandole tutte le corde erogene sino al cervello.
Dopo il secondo orgasmo e cedendo alle sue implorazioni, "Omar" sguainando un incredibile arnese solcato di vene bluastre e con una cappella livida con riflessi rosati come una pesca, l'aveva infilzata con un colpo secco provocandole una fitta di dolore seguita da un grido strozzato.
Una verga davvero bellissima per di più senza preservativo!
A quel punto anche il marito si era spogliato e dopo aver lasciato cadere i vestiti sul pavimento, si era messo dietro la testa della moglie offrendo i suoi penduli e grossi testicoli alla sua bocca.
segue
Il loro rapporto di amore e libertinaggio prevedeva una assoluta libertà sessuale fatta di ogni genere di trasgressione (Lecita e nel rispetto dei limiti imposti dai partners anche se sconosciuti e frutto di incontri concordati o casuali) ma improntata su una fedeltà morale ed intellettuale che imponeva ad entrambi sincerità e assenza di segreti.
Dunque, ogni trasgressione (Soprattutto di lei), anche se non concordata in anticipo, veniva raccontata dettagliatamente per accendere ogni volta, un nuovo fuoco della passione.
Tuttavia, come ogni regola, anche quella poteva avere delle eccezioni.
Il giorno successivo come d'accordo col marito, lei avrebbe dovuto limitarsi a fare solo un pompino al fascinoso "Omar Sharif" ma tale era l'attrazione che provava per quell'uomo e tanta era l'eccitazione per il programma previsto per la sera successiva che lei non aveva saputo resistere e, dopo avergli fatto un succoso pompino con ingoio quando si erano incontrati, si era anche fatta chiavare (nel bagno dell'hotel dove si svolgevano quegli incontri di lavoro) approfittando della pausa pranzo.
Naturalmente al suo rientro a casa non aveva detto della scopata al marito limitandosi a raccontargli del pompino mentre lui le depilava la fica per preparargliela alla prevista orgia del giorno dopo.
Il marito conosceva alla perfezione ogni angolo ed ogni lembo di pelle del corpo della moglie riuscendo a coglierne anche il più piccolo cambiamento provocato da un rapporto.
E poi, anche le pareti interne della vagina rimanevano umide per un bel po' dopo la scopata così come la clitoride rimaneva eretta come un piccolo membro, per ore dopo una scopata che l'aveva soddisfatta.
Forse anche quel tacito assenso faceva parte del loro complice rapporto e dunque, non le aveva detto del suo sospetto limitandosi al momento del pompino di commentare così: "Amore chissà come ha goduto Omar sentendo scivolare il cazzo tra le tue labbra come se ti stesse scopando la fica!"
Mentre pronunciava quelle parole, si era sciolto nella sua bocca con una abbondante sborrata alla quale, dopo aver ingoiato ogni stilla di sperma ed avergli ripulito il cazzo con la lingua aveva risposto: " Si.. si amore! Mi piace il cazzo di Omar.. mi piace sentirmi piena di lui ed essere riscaldata in gola e sull'utero dai suoi potenti fiotti di sperma.
Il giorno successivo, il marito era andato da solo nella villetta in cui si svolgeva l'orgia e dove nessuno li conosceva ne sapevano che fossero marito e moglie e dove "Omar" e la moglie erano andati prima di lui.
Dopo la trafila burocratica ed il salatissimo ticket d'ingresso per essere singolo, aveva percorso un lungo corridoio sul quale si aprivano stanze dall'illuminazione tenue e dentro le quali si scorgevano figure impegnate in scene di sesso e se ne udivano anche i suoni.
Alla fine del corridoio, un grande salone adibito a bar e pista da ballo circondata da salottini riservati, offriva alla vista scene erotiche e di di accoppiamento più visibili di quelle delle stanze precedenti.
Proseguendo nel suo excursus esplorativo, era finito in una grande stanza completamente nera immersa in una penombra illuminata da soffuse luci rosse celate dietro profili decorati a soffitto al centro della quale, si ergeva un alto letto tondo anch'esso nero
fregiato da ricami rossi dai riflessi dorati.
Al centro del letto una donna veniva montata da un uomo di colore dal corpo muscoloso e dalle natiche tornite e sode.
Sotto le sferzanti spinte pelviche del nero, la donna ansimava emettendo ad ogni affondo un grido strozzato di piacere e di dolore.
Era sua moglie!
Intorno a loro, diversi maschi si godevano lo spettacolo di una monta così potente masturbandosi ed emettendo suoni simili a lamenti.
Accanto a loro due donne che toccavano e baciavano lascivamente quei corpi sudati e vibranti.
Tra i maschi, benché in penombra il marito aveva riconosciuto "Omar" complimentandosi con se stesso per la scelta fatta dalla moglie.
Avvicinandosi, aveva notato che tra le cosce della moglie e sul suo corpo, vistose tracce di sperma testimoniavano che l'avevano montata già in tanti anche se, nessune le era venuto dentro.
Ad un tratto, anche il nero in una specie di grugnito aveva cominciato a sborrare, e quando si era sfilato, aveva messo in mostra una verga impressionate ricoperto da un preservativo pieno di sborra.
A quel punto, anche la moglie aveva visto il marito ed allontanando da se i maschi che cercavano di penetrarla, aveva allungato le braccia verso "Omar" invitandolo ad avvicinarsi.
L'uomo ovviamente, aveva subito risposto e, già completamente nudo, le si era avvicinato e, dopo averle sollevato il bacino con le braccia, aveva affondato il viso tra le sue cosce.
Dio come le piaceva quella lingua che le mordeva la clitoride e la penetrava con la lingua toccandole tutte le corde erogene sino al cervello.
Dopo il secondo orgasmo e cedendo alle sue implorazioni, "Omar" sguainando un incredibile arnese solcato di vene bluastre e con una cappella livida con riflessi rosati come una pesca, l'aveva infilzata con un colpo secco provocandole una fitta di dolore seguita da un grido strozzato.
Una verga davvero bellissima per di più senza preservativo!
A quel punto anche il marito si era spogliato e dopo aver lasciato cadere i vestiti sul pavimento, si era messo dietro la testa della moglie offrendo i suoi penduli e grossi testicoli alla sua bocca.
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commenti dei lettori al racconto erotico